[Stml17] [10.04 – Graahn – Cin cin]
Maddalena
vampitrill a gmail.com
Sab 7 Apr 2018 17:15:57 CEST
Eccomi.
Questa missione è più incasinata del previsto e qualcuno prima o poi
dovrà spiegarmi a che servono i maiali.
Maddy
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*USS Hope – Ufficio CMO – 09/02/2397 – Ore 9.13*
“Non so se ho capito bene…” disse lentamente Melanne, tentando al
contempo di non morire soffocata dal suo drink.
Basta le battè piano sulla schiena e si schiarì la gola, assumendo la
sua espressione più neutra ed impassibile, la stessa che avrebbe
riservato ad uno squadrone della morte del Sindacato di Orione.
Melanne tossì ancora una volta, cercando di liberare le vie aeree. La
notizia che Basta le aveva dato l’aveva colta a metà di un sorso – mossa
incauta da parte del betazoide. Lon aveva seriamente rischiato una
doccia fuori programma. Tuttavia, la buona educazione e il senso del
decoro della dottoressa erano così radicati in lei da aver superato
persino l’istinto di sopravvivenza e, piuttosto che sputare, innaffiando
il suo incauto compagno, aveva preferito strozzarsi con la sua bevanda.
Lon avrebbe dovuto pensarci. Dopotutto la donna che aveva di fronte era
la stessa che durante un’esercitazione in accademia si era quasi mozzata
un dito ed aveva avuto comunque la presenza di spirito di scusarsi con
l’istruttore per avergli macchiato di sangue l’uniforme.
“Rodriguez mi ha assicurato che non dovremo fare niente. Solo tenere i
fiori.”
“L’ultima volta che ho tenuto in mano dei fiori uno di quei maiali mi ha
quasi staccato a morsi una mano per mangiarseli. E poi me li ha vomitati
addosso. Quindi non mi fiderei troppo di quel che dice Rodriguez.”
Lon concordò internamente. “I maiali non ci saranno,” le assicurò.
“Non sarebbero molto adatti all’occasione. Ma poi perché lo fanno? Non
mi sembra una buona idea. E se fosse rischioso?”
“Lo sarà sicuramente. Ma il Capitano ha tirato fuori un discorso sul
dovere e l’abnegazione a cui anche Xyr ha dovuto cedere.”
“Spero davvero che non ci siano feriti.”
“Per questo vogliono che ci sia anche tu.”
Melanne gli gettò un’occhiata vagamente perplessa, poi finì il suo drink.
“Mi assicuri che non ci saranno i maiali, vero?”
“Te lo garantisco.”
“Ok.”
I due si alzarono.
*USS Hope – Sala Mensa – 09/02/2397 – Ore 9.56*
“Come stanno le nostre spose?”
Se le occhiate potessero uccidere, Bueller si sarebbe ritrovato tagliato
a pezzi in un siluro mentre la sua testa avrebbe adornato l’ufficio
dell’ormai capitano Xyr. L’andoriana si abbandonò brevemente a quella
fantasia, così soddisfacente e consolante. Certo, forse sarebbe andata
in galera per un po’, ma sicuramente quando fosse uscita le avrebbero
dato il comando della Hope. Ci avrebbe pensato l’ammiraglio Lennox,
Anche Bueller dovette cogliere qualcosa nello sguardo del suo primo
ufficiale, perché si schiarì leggermente la gola e si guardò intorno
alla ricerca di Rodriguez o magari di una via di fuga.
“Una frase che non pensavo avrei sentito così presto,” commentò Luna con
un’allegrua che, secondo Xyr, era addirittura indecorosa. “Voglio dire,
sono ancora giovane per impegnarmi e perdermi tutto il divertimento.” In
uno sventurato impulso di temerarietà strizzò l’occhio a Xyr che rimase
talmente impassibile da fare credere che se la fosse squagliata
lasciando al suo posto un cartonato a grandezza naturale.
Persino il palese divertimento del timoniere parve smorzarsi appena.
“Beh, Rodriguez dov’è finito? E’ ora di iniziare. Per quale motivo non
celebra il Capitano Strauss, a proposito?”
“Tradizione Kaferiana. Perché il matrimonio sia valido deve esserci
anche una componente spirituale,” rispose Bueller.
“Di che tipo?”
“Di qualunque tipo.”
“E da quando Paulo è spiritualmente abilitato a celebrare un matrimonio?”
“Da questa mattina alle sei,” disse asciutto il Capitano. “A quanto pare
esiste una qualche colonia dalle parti di Bolarus la cui chiesa,
riconosciuta dalla federazione, è felicissima di accogliere chiunque
voglia diventare ministro della fede.”
Xyr aggrottò leggermente le sopracciglia. “Rodriguez è andato fino a
Bolarus?”
“Oh, no. Si può fare tutto tramite canale sub spaziale. Quindici minuti
in tutto e sei un ministro della Sacra Scuola di Vattelapesca.”
“Non sai nemmeno come si chiama?”
Bueller si voltò a guardarla. “Te l’ho appena detto.”
“Vattelapesca? Non è possibile.”
“Eccome.”
Luna sospirò. “Spero solo che il rito non richieda di consumare il
matrimonio in pubblico o roba del genere.”
Bueller sembrò rifletterci seriamente. Negli occhi di Xyr riapparve
l’istinto omicida.
Rodriguez apparve cinque minuti dopo e la cerimonia potè avere inizio.
Dato che per partecipare all’estrazione era necessario fornire una serie
di documenti audiovisivi della cerimonia – a quanto pare, in caso di
vittoria, sarebbero stati proiettati alcuni spezzoni per il pubblico -
oltre al certificato di matrimonio, Bueller aveva chiesto agli ufficiali
superiori di essere presenti.
Doohan, tallonato da un’avvenente guardiamarina della sezione
scientifica, aveva persino portato il riso e durante un attimo di
silenzio si udì distintamente la Graahn fare un commento sulla
propensione dei maiali kaferiani a mangiare e rigurgitare più volte
qualunque tipo di cereale. Tucci sembrò risvegliarsi in quel momento per
aggiungere il suo contributo alla discussione zoologica in corso e venne
zittito bonariamente da Strauss.
Le spose, in piedi tra i due testimoni – Bueller e un grigiatro Rest – e
il celebrante, pronunciarono le parole di rito. Rodriguez le dichiarò
moglie e moglie, ci furono applausi e felicitazioni. Luna ritenne non
fosse il caso di chiedere un bacio alla sua nuova consorte e in questo
modo il peggio fu evitato.
Seguì un brevissimo ricevimento in cui i presenti si esibirino in
congratulazioni false come la buona fede di Paulo e altrettanto
credibili. Durante l’ultimo brindisi fu dolorosamente chiaro che non
tutti i presenti erano stati informati del fatto che il matrimonio era
fittizio. L’accompagnatrice di Doohan quasi stese Caytlin con una
gomitata e riuscì ad afferrare uno dei bouquet.
In definitiva, comunque, il conteggio delle vittime fu migliore del
previsto.
*USS Hope – Ufficio del Capitano – 09/02/2397 – Ore 11.18*
“Direi che il nostro piano sta prendendo forma,” commentò Ferris
appoggiandosi allo schienale della poltroncina.
“E io che neanche sapevo ce l’avesse una forma,” rispose Luna, bevendo
un sorso di caffè.
Ferris la guardò male.
“Caytlin è riuscita a entrare nello staff della principessa come dama di
compagnia, o qualcosa del genere.”
“Sì, come dama di compagnia è eccezionale,” ghignò la Klingon.
“Tu e Xyr siete sposate e Paulo vi ha appena iscritte al concorso.
Strauss ha messo una buona parola con un paio di funzionari Kaferiani.
Speriamo che sia sufficiente.”
“Lo spero proprio. Detesterei l’idea di aver sposato Xyr per niente.”
Ferris la ignorò. “Doohan è entrato nella compagnia di ballo e dovrebbe
debuttare stasera.”
“Se non inciampa nei suoi piedi sarà fantastico. Le donne lo adorano.”
“Già…” Bueller sembrò soffermarsi su quel pensiero per un istante, poi
si riscosse. “E naturalmente, abbiamo i maiali.”
“I maiali, giusto.”
Per un attimo cadde il silenzio. I due si osservarono. Poi Luna aggrottò
le sopracciglia.
“A proposito, a che servono i maiali?”
“Non ne ho la minima idea,” rispose il capitano con sincerità.
-------------- parte successiva --------------
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