[Stml17] 09.08 - Caytlin - Numi e traditori

Silvia Brunati sbrunati a gmail.com
Dom 18 Feb 2018 11:33:12 CET


Mi è piaciuto!

Silvia Br,

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Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano
occupati. Bertolt Brecht
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Il giorno 17 febbraio 2018 22:54, Vanessa Marchetti <hazyel91 a gmail.com> ha
scritto:

> *U.S.S. Hope, Plancia, 08/11/2396, ore 08:42*
>
> “Signor Rest, cosa sta facendo?” domandò perplesso Basta dalla consolle
> tattica
>
> =^=Riprogrammo i sensori con subroutine alternative, ampliando la
> spettrometria differenziale di assorbimento atomico, perdendo accuratezza
> in profondità di circa il 39,23%, ma potenziando il controllo a medio
> raggio di circa 11,02%=^=
>
> “Non granché signor Rest. È sicuro di poterlo fare?” domandò Bueller
> riferendosi nemmeno troppo velatamente alle minacce di Melanne
> sull’effettiva possibilità di tornare operativo del Vulcaniano
>
> =^=Affermativo. Gli effetti del Pon-Farr non stanno più ostacolando le mie
> capacità mnemoniche ed intellettive e la Dottoressa Graahn ha acconsentito
> all’utilizzo della consolle di comunicazione, purché non mi muovessi dal
> bioletto. Bypassare i controlli per farmi accedere ai sensori è stato
> banale=^=
>
> “Va bene signor Rest, quanto le manca?”
>
> =^=All’incirca 45 secondi, Capitano=^=
>
> “Ottimo.. Plancia a Sala Macchine!”
>
> =^=Qui Doohan=^=
>
> “Situazione?”
>
> =^=Toh.. dopo dieci minuti? Ha aspettato tanto per chiedermi un
> aggiornamento questa volta =^= la voce di James era insolitamente
> sarcastica e nervosa =^=ho inviato i miei uomini ad esaminare le varie
> criticità presentate sui ponti 3, 4 e 7, ma, come le avevo già detto quando
> mi ha proposto il suo piano, la riuscita dello stesso mi avrebbe dato
> notevoli grattacapi.. specialmente se vuole tornare indietro=^=
>
> “Faccia del suo meglio Capo.. ci aggiorniamo fra..”
>
> =^=Cinque minuti? Come suo solito da quando manca il Comandante Xyr?=^=
>
> Se al primo cenno di nervosismo dell’ingegnere capo, in genere la
> tranquillità fatta persona grazie ad estenuanti sedute di Yoga, Caytlin non
> aveva dato segni evidenti, al secondo aveva appoggiato una mano sulla
> spalla di Bueller, lo aveva fissato per un secondo negli occhi come per
> dirgli che ci avrebbe pensato lei e poi si era allontanata dirigendosi al
> primo turboascensore disponibile.
>
> Basta alzò gli occhi al cielo quando percepì la reazione di Ferris:
> probabilmente, in qualche remoto angolo neurale, aveva compreso il
> messaggio non verbale della Consigliera, ma s’era perso negli occhi della
> Risiana, fantasticando chissà cosa, ma di genere facilmente identificabile
> dall’improvviso picco emozionale erotico che sprigionava l’aura del
> Capitano.
>
> Dapprima, a riportare Bueller alla ragione facendogli perdere quello
> sguardo ebete a cuoricini, fu la voce di Rest che annunciava di aver
> riprogrammato i sensori; in un secondo tempo, fu l’allarme rosso.
>
> “Signor Basta?”
>
> “Scudi pronti Capitano, massima potenza.. i sensori rilevano due anomale
> formazioni con massa simile a roccia di forma triangolare rovesciata.. uno
> a est-nordest della nostra posizione, l’altro a nordovest e..”
>
> =^=Attaccano.. tipologia d’attacco sconosciuta=^= annunciò Rest
> dall’infermeria
>
> “Manovre evasive!” ordinò Bueller rimpiangendo di non avere Luna al timone
>
> La prima scarica, proveniente da est e di colore rosso, colpì gli scudi,
> azzerandoli completamente.
>
> “Siamo alla loro mercé Capitano!” esclamò Basta
>
> “Timone indietro tutta, pronti a curvatura!”
>
> =^=NON abbiamo curvatura!!=^= urlò dall’interfono Doohan spazientito
>
> La seconda scarica, di colore azzurro e proveniente da nordovest, inibì
> tre quarti dei sistemi della Hope, mantenendo pienamente attivi solo il
> sistema vitale, i motori ad impulso e quelli di manovra.
>
> In plancia calò il gelo. Non una scintilla, non una consolle esplosa,
> tutti trattennero il fiato in attesa di una terza scarica, che non arrivò.
>
> “Plancia a Doohan, aggiornamento?”
>
> =^=Ma vaf..=^= la voce di James si interruppe, si udì un brusio ed alcune
> scariche prima che la comunicazione si riaprisse =^=Qui Caytlin, il nostro
> responsabile ingegneria è al momento molto indaffarato Capitano.
> Comunicherò io eventuali novità. Leggo dal suo pad che la situazione è
> quella che appare, nessun danno strutturale dovuto agli attacchi, non vi
> sono sovraccarichi di nessun genere, semplicemente pare che qualcuno abbia
> deciso di premere il pulsante off su buona parte dei nostri sistemi.. si
> dovrà procedere a diagnostiche manuali di livello 1 per riavere piena
> operatività=^=
>
> “Ma ci vorranno ore!” esclamò sconsolato Bueller
>
> “Se posso permettermi, Capitano dubito che chiunque ci abbia attaccato
> voglia nuocerci. Ci hanno volontariamente messi nella condizione di non
> poter intervenire. Non vogliono interferenze, ma non hanno intenti a noi
> ostili”
>
> =^=Concordo al 97,09% con l’analisi fatta dal Signor Basta=^=
>
> Il fatto che Rest si trovasse d’accordo con il Betazoide fu un duro colpo
> da digerire per Ferris. Voleva dire che non aveva speranze di estrarre il
> classico cilindro dal cappello e riuscire a salvare Xyr, Luna e Tucci prima
> che si scatenasse l’inferno.
>
> Le due masse attaccanti, infatti, subito aver messo fuori gioco la Hope,
> si erano dirette verso il pianeta con quelli che, dalla vetrata della
> plancia, sembravano retrorazzi di colore azzurrognolo.
>
> Passati pochi istanti, da entrambe partirono in contemporanea le scariche,
> sempre una azzurra e l’altra rossa, che colpirono il pianeta senza
> interruzione, generando ampi cerchi concentrici una volta che colpivano la
> superficie.
>
> *Pianeta Demone - Paelyrion, 08/11/2396, ore 09:13*
>
> L’attacco sferrato in punti geograficamente lontani dalla struttura
> sembrava assurdo a Lin e Jie che si osservavano perplesse e preoccupate.
>
> L’espressione di Ar Akul, invece, era una maschera di puro terrore.
>
> Dopo svariati minuti di assoluta inattività, si fece portare una delle sue
> armature, si fece aiutare ad indossarla e poi si diresse verso uno dei
> padiglioni a loro proibiti.
>
> Le due ancelle credevano che il loro padrone e Maestro andasse a
> combattere una guerra fratricida, in realtà Ar Akul stava meditando una
> fuga: la più silenziosa ed onorevole possibile.
>
> Se la nave di Xyr e quelle attaccanti avevano aperto una breccia nella
> nebulosa, lui sarebbe potuto fuggire con la K'val-phavath.
>
>
>
> *Pianeta Demone - Paelyrion, 08/11/2396, ore 09:42*
>
> I colpi sferrati al pianeta, sebbene all’apparenza innocui e di solo
> grande effetto scenografico, stavano dando i loro frutti. La struttura
> delle segrete si stava sfaldando, qua e là comparivano preoccupanti crepe e
> sinistri scricchiolii.
>
> Xyr non era tranquilla, Tucci era perso nel suo mondo fissando qualcosa
> che solo lui sapeva e Luna era sparita.
>
> Prima che l’Andoriana riuscisse a capire cosa fare per allontanarsi da
> quella trappola infernale, la porta della loro cella letteralmente andò in
> frantumi.
>
> Non una scheggia, non un pezzo di trave, non una giuntura metallica
> sopravvisse. Tutto si ridusse in cenere e pulviscolo.
>
> Aguzzando la vista ed assumendo una posizione da difesa a protezione di
> Tucci, Xyr si accinse a vendere cara la pelle.
>
> Davanti a lei si materializzò una ragazza, o una donna giovane di età
> indescrivibile, dagli occhi sprizzava una folgorante luce celeste, aveva
> una serie di protezioni di armatura finemente decorata con motivi dorati
> sul seno, sulle spalle, sugli avambracci, a protezione dei fianchi e sulla
> parte anteriore delle gambe.
>
> Erano protezioni minimali, leggere e che nulla toglievano alla leggiadria
> della donna bionda con ali bianche dai riflessi ambrati. A vita portava una
> fascia di quella che appariva essere purissima seta rossa.
>
> Qualsiasi istinto di autoconservazione che Xyr avesse avuto in corpo svanì
> all’istante.
>
> Qualsiasi pensiero che manteneva Tucci nella sua bolla di riflessioni
> svanì all’istante.
>
> Qualsiasi cosa avesse avuto in mente di fare Luna svanì all’istante.
>
> La ragazza non emise parola, aveva un’aurea di assoluta potenza e
> magnificenza, eppure non agì nei loro confronti.
>
> Li guardò semplicemente tutti e tre ed ognuno percepì sensazioni intense e
> emozionanti, tutte diverse da loro.
>
> L’unica cosa che accomunò quell’esperienza paranormale fu l’assoluta
> certezza che sarebbero tornati sani ed incolumi sulla Hope.
>
> Xyr non si domandò come fosse possibile, considerato che l’aveva vista
> esplodere: le era stata fornita l’assoluta sicurezza che sarebbe tornata
> dai suoi compagni di avventura.
>
> Luna si trovò a consegnare alla neo arrivata la cosa che più gelosamente
> aveva nascosto ai suoi carcerieri ed aguzzini. Il diario che aveva trovato.
> Scritto in vulcaniano antico era di difficilissima decrittazione, ma alla
> donna alata bastarono pochi secondi per sfogliarlo e capire.
>
> Chiuse gli occhi e comunicò.
>
>
>
> *Pianeta Demone - Paelyrion, 08/11/2396, ore 10:02*
>
> La nave vulcaniana fu bloccata pochi attimi dopo il suo decollo.
>
> Si innalzò innaturalmente verso l’alto prima di venire scaraventata a
> terra con una forza brutale. Atterrò con un tonfo assordante, sufficiente
> per metterla fuori uso, ma non per uccidere chi era al suo interno.
>
> Dopo qualche istante, da essa fuoriuscì una figura raccapricciante. Aveva
> una maschera con zanne, corna e raffigurato sulla fronte un piccolo mostro
> a tre teste. Due lunghe corna partivano come copricapo al di sopra di un
> mantello porpora con fermagli color bronzo. Indossava un armatura con
> possenti para braccia culminanti in mani artigliate.
>
> La strana creatura si mise a correre spiccando grandi balzi in direzione
> di uno dei due fasci attaccanti.
>
> Uno strano tremito nell’aria e davanti a lui comparvero due figure,
> totalmente contrapposte.
>
> La prima era enorme, dal fisico muscoloso, col torace a forma di V, dai
> lunghi capelli neri ed una saetta che brillava fra le mani aperte. Dagli
> occhi sprigionava una luce abbagliante color platino.
>
> La seconda era altrettanto alta, ma il fisico era asciutto, atletico e
> magro, con due ali di piume che contornavano un viso dagli alti zigomi e
> dai lunghi boccoli biondi. Non sembrava armato, ed il suo sguardo pareva
> fissare il vuoto. La luce sprigionata dagli occhi era tenue di una tonalità
> color conchiglia.
>
> Entrambi non portavano alcuna armatura, erano praticamente nudi, tranne
> per una sorta di fascia di lino bianchissimo attorno alla vita.
>
> Un’improvvisa quiete calò fra i tre contendenti, fatta di frasi non dette
> e silenzi inquietanti.
>
> Fu allora che arrivò i messaggio telepatico ai due giovani.
>
>
>
> *Pianeta Demone - Paelyrion, pochi istanti dopo*
>
> Una serie di pareti fu abbattuta col semplice battito d’ali della donna.
>
> Xyr, Tucci e Luna la seguivano passo per passo come automi, in assoluta
> quiete e serenità, come se fossero a passeggio con una vecchissima amica di
> cui fidarsi ciecamente.
>
> La bionda oltrepassò come burro porte che apparivano invalicabili come
> duracciaio, annichilì gruppetti di nerboruti guardiani, fino ad ammutolire
> le Tre Ancelle che si erano precipitate a proteggere la Porta Proibita.
>
> Non diede loro scelta, se non quella di sopravvivere: le alzò dal suolo
> trattenendole con una forza invisibile e distrusse l’uscio che stavano
> difendendo.
>
> Al di là di questa, vegetava quello che sembrava essere un giovanissimo
> ragazzo dallo sguardo disincantato e stravolto. La luce dei suoi occhi era
> di una tonalità pallidissima di rosa pastello.
>
> “Mater” esclamò con un filo di voce
>
> “Ar Akul.. figlio mio” rispose la donna
>
> “V’Lic mi ha tradito.. conosce i miei segreti, ha le mie armi, la mia
> conoscenza, i miei poteri” strepitò disperato il giovane
>
> “Il suo tempo è finito figlio. I tuoi fratelli sono informati, la pagherà!”
>
>
>
>
>
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> ========================
> Guardiamarina Caytlin
> Consigliere
> USS Hope NCC-25122
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> priva di virus. www.avast.com
> <https://www.avast.com/sig-email?utm_medium=email&utm_source=link&utm_campaign=sig-email&utm_content=emailclient>
> <#m_-214306355323036887_DAB4FAD8-2DD7-40BB-A1B8-4E2AA1F9FDF2>
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