[Stml17] [11.02 – Graahn – Scambi]
Massimo Gallo
keranydd a gmail.com
Dom 1 Lug 2018 14:02:27 CEST
Mi aggrego a tutto quello detto dagli altri 😀
Brava!
Il sab 30 giu 2018, 17:38 Ilenia De Battisti <fulmine791 a gmail.com> ha
scritto:
> Molto carino ^_^ mi è piaciuto
> Anche io non so perchè ma ad un certo punto avevo pensato a qualcuno
> venuto dal futuro ^_^
>
> Il giorno 30 giugno 2018 13:20, Silvia Bianchini <ltcomm.sibi a gmail.com>
> ha scritto:
>
>> Molto carino! Anche io ho pensato che venissero dal futuro!
>> Non ho capito bene la storia del ex spazio romulano, ma probabilmente
>> dovrò rileggere...
>>
>> Brava!
>>
>>
>> =========================
>> Tenente JG Catalunya 'Luna' Jones della Casata di 'Klaa
>> Flight Control Office (CONN)
>> USS Hope - NCC-25122-A
>> =========================
>> "Se hai tutto sotto controllo vuol dire che non stai andando abbastanza
>> veloce"
>> ______________________________
>> Private comunicator: ltcomm.sibi a gmail.com
>>
>>
>>
>>
>> Il sab 30 giu 2018, 12:38 Silvia Brunati <sbrunati a gmail.com> ha scritto:
>>
>>> Molto carino! Mi è piaciuto!
>>>
>>> Silvia
>>>
>>> Il ven 29 giu 2018, 19:35 Maddalena <bryn.lwellelyn a gmail.com> ha
>>> scritto:
>>>
>>>> Ecco il mio brano.
>>>> Ho avuto qualche difficoltà a scrivere, non sapevo bene dove andare a
>>>> parare.
>>>> Spero vi piaccia.
>>>>
>>>> -------------------------------------
>>>>
>>>> *USS Hope - Infermeria - 08/04/2397, ore 16:51*
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> Mentre scartabellava nel suo archivio alla ricerca dei dati relativi
>>>> all’assistente del professore, si sarebbe volentieri dato uno schiaffo da
>>>> sola per non averci pensato subito.
>>>>
>>>> Tuttavia, Rest la stava guardando e la cosa sarebbe parsa strana.
>>>>
>>>> Per qualche motivo, su cui avrebbe fatto meglio ad indagare onde
>>>> evitare di fare un’altra figura del genere di fronte al rigido vulcaniano
>>>> sotto il cui sguardo si sentiva a disagio già normalmente nel novantacinque
>>>> per cento dei casi, la cartella con le informazioni su quel particolare
>>>> paziente era finita sepolta da qualche parte in mezzo ad altre scartoffie.
>>>> A volte, specialmente in questi casi, Melanne rimpiangeva terribilmente il
>>>> buon vecchio metodo di archiviazione cartacea soprattutto, probabilmente,
>>>> perché non l’aveva mai sperimentato. Tuttavia, il pensiero che in quel caso
>>>> avrebbe dovuto cedere uno dei locali dell’infermeria, con ogni probabilità
>>>> il suo ufficio, e farne la sede fisica di tutti i fascicoli fisici dei
>>>> membri dell’equipaggio, degli ospiti e di chiunque fosse mai passato di lì
>>>> anche solo per caso, le fece aggrottare le sopracciglia.
>>>>
>>>> Rest stava già per domandare a che punto fosse la ricerca, quando la
>>>> cartella clinica si materializzò improvvisamente sullo schermo di fronte
>>>> alla dottoressa.
>>>>
>>>> Si trattava di un file ignominiosamente corto.
>>>>
>>>> La Graahn lo fissò per un istante con un’aria mista di delusione e
>>>> fiducia tradita sul bel viso.
>>>>
>>>> Rest colse al volo il cambio di espressione.
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> “C’è qualcosa che non va, dottoressa?”
>>>>
>>>> Lei si morse appena il labbro. “Non ne sono sicura.”
>>>>
>>>> “Il che rende complesso trovare una soluzione a qualunque sia il suo
>>>> problema, dal momento che non è sicura ce ne sia uno.”
>>>>
>>>> Melanne lo guardò stranita per un momento. “Il fatto è che sembra che
>>>> il dottor Stern, l’assistente del professore, non sia stato visitato.”
>>>>
>>>> “Tuttavia lei ha detto che si è presentato in infermeria chiedendo un
>>>> farmaco di per una deficienza vitaminica.”
>>>>
>>>> “Già, ed è strano. Non la deficienza vitaminica in sé, ma il fatto che
>>>> non sia stato visitato. Stern non fa parte dell’equipaggio per cui prima di
>>>> prescrivergli qualunque medicinale avremmo dovuto visitarlo.”
>>>>
>>>> “E perché non l’avete fatto?”
>>>>
>>>> “Non ero in infermeria quando è arrivato. Erano le 2.30 del mattino.”
>>>>
>>>> “Un orario insolito,” osservò Rest.
>>>>
>>>> “Altrochè. Sembra che il medico di turno abbia prescritto il medicinale
>>>> dietro presentazione di un documento emesso dal medico curante di Stern.”
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> Rest cambiò leggermente posizione, allacciando le mani dietro la
>>>> schiena. Per un momento i due si guardarono, lui in attesa di ulteriori
>>>> spiegazioni, lei con lo sguardo fisso sullo schermo.
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> “Secondo la procedura, avrebbe dovuto essere esaminato in ogni caso.
>>>> Voglio, dire, formalmente la presentazione del documento è sufficiente, il
>>>> regolamento lo prevede e richiede solo il recupero successivo e
>>>> l’aggiornamento della cartella clinica, ma io ho dato disposizione di
>>>> visitare sempre i pazienti.”
>>>>
>>>> “Una sensata precauzione.”
>>>>
>>>> A quelle parole, Melanne provò un patetico moto di soddisfazione.
>>>> “Tuttavia,” riprese, “Larth, il medico di turno, non l’ha fatto.”
>>>>
>>>> “E per quale motivo?” domandò Rest.
>>>>
>>>> “Su insistenza di Stern stesso. Non voleva essere esaminato,” rispose
>>>> lei.
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> *USS Hope – Ufficio Capo della Sicurezza – 08/04/2397, ore 17.05*
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> Rodriguez aveva avuto ragione, naturalmente. Il Fronte di Liberazione
>>>> Bromiano non esisteva o, quantomeno, non esisteva fino a quel giorno nessun
>>>> dato, nessuna registrazione o notizia su di esso. Era un po’ come se fosse
>>>> comparso dal nulla esattamente per quell’occasione. E naturalmente
>>>> Rodriguez aveva ragione anche su un altro fatto. Un’organizzazione
>>>> terroristica non si mette su in un giorno e senza generare nessun
>>>> pettegolezzo, nemmeno negli ambienti interessati.
>>>>
>>>> Lon Basta non dubitava che Paulo avesse pieno accesso ad una gran
>>>> parte, se non tutti, di quegli ambienti, ma tornato nel suo ufficio aveva
>>>> comunque voluto controllare di persona. Come capo della sicurezza aveva la
>>>> possibilità di sfruttare una serie di canali ufficiali – e alcuni un po’
>>>> meno – e su questo fantomatico fronte di liberazione non c’era nulla.
>>>> Niente di niente.
>>>>
>>>> Il Betazoide si appoggiò allo schienale, fissando lo schermo del
>>>> terminale.
>>>>
>>>> Com’era possibile?
>>>>
>>>> Un’azione di quel genere richiedeva preparazione, coordinazione, per
>>>> non parlare dell’infiltrazione degli assistenti del professore. E i
>>>> romulani in tutto questo come c’entravano?
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> =^= Graahn a Basta. =^=
>>>>
>>>> Lon portò automaticamente la mano al comunicatore. “Dimmi.”
>>>>
>>>> =^= Puoi raggiungermi in ufficio? Io e Rest dobbiamo mostrarti una
>>>> cosa. =^=
>>>>
>>>> “Sto arrivando.”
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> Basta si alzò, girò intorno alla scrivania e raggiunse la porta proprio
>>>> nell’istante in cui il suo comunicatore trillava di nuovo.
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> =^= Rodriguez a Basta =^=
>>>>
>>>> “Hai scoperto qualcosa?”
>>>>
>>>> =^= Oh, ci puoi scommettere. =^=
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> *USS Hope - Infermeria - 08/04/2397, ore 17:43*
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> La Graahn era stata un po’ sorpresa di vedere arrivare anche Rodriguez
>>>> insieme a Basta, nel suo ufficio. La sua sorpresa era diventata ben poca
>>>> cosa, comunque, di fronte alla sconcerto che aveva provato quando avevano
>>>> tirato le somme delle loro scoperte congiunte.
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> “Ma… è possibile?”
>>>>
>>>> “Questo ce lo dovrebbe dire il signor Tucci,” commentò Rest, le mani
>>>> ancora plasticamente allacciate dietro la schiena. “Attualmente, in ogni
>>>> caso, pare la risposta più plausibile. Quando hai escluso l’impossibile,
>>>> quello che resta, per quanto…”
>>>>
>>>> “… improbabile deve essere la verità,” lo interruppe Paulo bruscamente.
>>>> “Sì, sì, lo sappiamo. La citazione umana più amata dai vulcaniani di tutto
>>>> il quadrante eccetera eccetera.”
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> Rest inarcò un sopracciglio. La Graahn guardò Basta. Il betazoide
>>>> rimase in silenzio per un istante.
>>>>
>>>> “In ogni caso, credo sia ora di informare Bueller.”
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> *USS Hope – Ufficio del Capitano – 08/04/2397, ore 18.11*
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> “Non so se ho capito bene…”
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> Ferris, le sopracciglia lievemente aggrottate, fece passare lo sguardo
>>>> da uno all’altro dei quattro ufficiali riuniti nel suo ufficio. La riunione
>>>> inaspettata lo aveva, in un certo qual modo, riempito di orgoglio per
>>>> l’efficienza del suo equipaggio ma, francamente, non aveva capito quasi
>>>> niente di quello che gli avevano detto. E men che meno aveva capito dove
>>>> volevano andare a parare la Graahn e Rodriguez, accomodati, la prima
>>>> compostamente, il secondo decisamente meno, sulle due poltroncine di fronte
>>>> alla sua scrivania. Avevano parlato praticamente in contemporanea,
>>>> chiaramente piuttosto eccitati dalle loro scoperte. Rest, in piedi dietro
>>>> alla Graahn con l’aria del piantone in area detentiva si era limitato a
>>>> inarcare un sopracciglio nell’udire la confusa esposizione dei fatti.
>>>> Basta, poco di lato, pareva aspettare la fine della spiegazione con
>>>> espressione un po’ rassegnata.
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> “Allora, tutto è iniziato quando il signor Rest è venuto da me in
>>>> infermeria…”
>>>>
>>>> “Veramente le cose si sono svolte in parallelo,” puntualizzò Paulo.
>>>>
>>>> Melanne scosse una mano a zittirlo. “Sì, comunque, credevo che Rest
>>>> volesse mettermi fretta con l’autopsia e invece voleva sapere se avevo
>>>> avuto modo di esaminare il professore o i suoi due assistenti.”
>>>>
>>>> “Prima della morte del professore,” si inserì Rest.
>>>>
>>>> “Prima, certo.”
>>>>
>>>> “E li ha esaminati?” domandò Ferris sporgendosi sulla scrivania.
>>>>
>>>> “Certo che no. Proprio questo è il punto.”
>>>>
>>>> “Se li avesse esaminati, non saremmo qui,” aggiunse Paulo.
>>>>
>>>> “Ah, no?”
>>>>
>>>> “No,” riprese la dottoressa. “Ma mi è venuto in mente che uno dei due è
>>>> venuto in infermeria qualche giorno fa a chiedere una dose di un farmaco
>>>> per la deficienza vitaminica.”
>>>>
>>>> “E’ una cosa rara?” domandò Ferris, sempre più confuso.
>>>>
>>>> “Oh, no. Ne soffre anche un membro dell’equipaggio, giù in sala
>>>> macchine.”
>>>>
>>>> “Davvero? Chi?”
>>>>
>>>> Melanne rifilò un’occhiataccia a Rodriguez e proseguì. “Non essendo un
>>>> membro dell’equipaggio avrebbe dovuto essere visitato, ma non lo è stato.”
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> Per un momento Bueller inorridì all’idea di riferire quella violazione
>>>> di regolamento a Xyr, poi si ricordò che non avrebbe potuto incolpare lui.
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> “Stiamo parlando dell’assistente, vero?” domandò. “ E perché non lo è
>>>> stato?”
>>>>
>>>> “Ha esplicitamente chiesto di non esserlo. La sua cartella medica è
>>>> stata richiesta come da procedura, e indovini cosa abbiamo trovato?”
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> Ferris scosse appena la testa e fece spallucce.
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> “Niente,” dichiarò la Graahn, trionfante.
>>>>
>>>> “Niente,” le fece eco Rodriguez, dando una manata sulla scrivania.
>>>> “Assolutamente niente di niente.”
>>>>
>>>> “Le dirò di più, non c’è niente su di lui o sull’altro assistente prima
>>>> che iniziassero a lavorare per il professore. Non esiste nessun documento
>>>> relativo a loro. Zero assoluto.”
>>>>
>>>> “Credete sia per questo che non si è fatto visitare?”
>>>>
>>>> “Tu ti faresti visitare se sapessi benissimo di avere qualcosa da
>>>> nascondere?” domandò Paulo.
>>>>
>>>> “Tu ti fai visitare?”
>>>>
>>>> “Mai, se posso evitarlo.”
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> Basta alle sue spalle si schiarì la gola.
>>>>
>>>> “C’è dell’altro,” intervenne. “Io e Rodriguez abbiamo fatto qualche
>>>> controllo sul Fronte di Liberazione Bormiano e non abbiamo trovato nulla
>>>> nemmeno su questa organizzazione.”
>>>>
>>>> “Il che è decisamente inaspettato, visto il livello di organizzazione
>>>> che hanno dimostrato,” disse Rest.
>>>>
>>>> “In più, ho esaminato alcune delle registrazioni della sala ologrammi.
>>>> I due assistenti in un paio di occasioni si sono comportati in modo
>>>> bizzarro,” aggiunse Paulo. “Ho avuto la netta impressione che sapessero
>>>> bene cosa stavano facendo.”
>>>>
>>>> “Non è questo che ci si aspettava da loro?”
>>>>
>>>> Rodriguez scosse la testa. “Non così. In teoria l’esperimento del
>>>> professore è stato rivoluzionario, pionieristico. Ma quei due… davano
>>>> l’impressione di aver già eseguito dei passaggi.”
>>>>
>>>> “Le impressioni umane sono spesso imprecise,” si inserì Rest, “ma in
>>>> almeno due occasioni diverse i due assistenti hanno eseguito alcune
>>>> procedure precedendo le istruzioni del professore.”
>>>>
>>>> “E non potrebbero averle studiate in anticipo?”
>>>>
>>>> Rest scosse la testa. “Alcuni passaggi si basavano su calcoli
>>>> effettuati al momento dal professore stesso. Non avrebbero potuto in alcun
>>>> modo prepararli in anticipo. A meno che non l’avessero già fatto in
>>>> precedenza.”
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> Bueller si appoggiò allo schienale della poltroncina, la mente che
>>>> correva.
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> “Voi state suggerendo che l’esperimento sia già stato effettuato?”
>>>>
>>>> “E che se ha avuto successo, forse l’organizzazione con cui abbiamo a
>>>> che fare e o alcune delle persone coinvolte non provengano da questo
>>>> universo,” assentì Rest.
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> Per un attimo cadde il silenzio. “Ma quando… e dove?”
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> “Quando non lo so,” rispose Rodriguez. “Ma c’è un pianeta Borm
>>>> all’interno dell’ex spazio romulano.”
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