[Stml17] [13.05 – Graahn – Il segreto non più segreto]

Silvia Bianchini ltcomm.sibi a gmail.com
Ven 12 Apr 2019 09:39:32 CEST


Sì l'idea del rimedio della nonna era solo per salvare la borsa del
ghiaccio, ma in effetti ha ragione Ile.

Per frattura e commozione io l'avevo presa esattamente come Franco...

______________________________
Private comunicator:  ltcomm.sibi a gmail.com


Il ven 12 apr 2019, 09:27 Franco Carretti <ferris.bueller a mail.com> ha
scritto:

> Spesso ho sentito parlare di trauma cranico inteso come frattura del
> cranio e commozione cerebrale come danno al cervello (versamenti di sangue
> che possono creare ulteriori danni). Naturalmente non sono un esperto
> quindi quando l'ho letto l'ho presa così "Niente fratture e nientedanni al
> cervello".
>
> Si può anche fare degli aggiustamenti comunque.
>
> Ok anche sulla borsa col ghiaccio, direi di fare il cambiamento ed evitare
> anche la battuta sul rimedio della nonna... perché soffrire col vecchio
> rimedio quando il nuovo da solievo in pochi secondi?
>
>
> Maddalena ci mandi una versione aggiornata?
>
>
>
> *Sent:* Thursday, April 11, 2019 at 1:45 PM
> *From:* "Ilenia De Battisti" <fulmine791 a gmail.com>
> *To:* "USS Hope" <stml17 a gioco.net>
> *Subject:* Re: [Stml17] [13.05 – Graahn – Il segreto non più segreto]
>
> Buongiorno,
>
> chiedo scusa per il madornale ritardo ma prima di commentare il brano
> volevo rileggerlo e capirlo a pieno (per non segnalare piccoli errori che
> magari sono solo nella mia testa per non aver compreso a pieno il testo).
> Ci sono alcuni piccoli errori di battitura ma ci stanno, li faccio anche io
> e sono certa possano essere facilmente corretti in fase di rilettura
> globale del testo (esempio fuirioso / berazoide).
>
>
> I miei dubbi/perplessità sono legati agli aspetti “medici; copio le parti
> del brano:
>
>
> “Niente trauma cranico, niente commozione cerebrale. Solo un bernoccolo.
> Prendo un analgesico e starò benissimo.”
>
>
> Questa frase mi lascia un po’ perplessa, l’ho letta e riletta cercando di
> calarla nel suo contesto ma o c’è un un piccolo errore con i termini o io
> non ho capito la dinamica dell’aggressione perpetrato contro la dottoressa.
> Cerco di spiegarmi:
>
>    1.
>
>    Niente trauma cranico: si definisce “trauma cranico” qualsiasi danno a
>    carico del cranio e/o all'encefalo e ai suoi involucri, causato da un
>    evento fisico di tipo meccanico (come, ad esempio, una caduta in cui si
>    sbatte la testa a terra).. quindi tecnicamente si, se è svenuta c’è stato
>    un trauma cranico.. magari di lieve entità, tale da non richiedere
>    monitoraggio analisi specifici ma un trauma cranico ci deve essere stato;
>    2.
>
>    Niente commozione cerebrale: si parla di “commozione celebrale” in
>    tutti i casi in cui vi sia stata una perdita di conoscenza a causa di un
>    evento traumatico alla testa (se preferite è definibile come una temporanea
>    perdita della funzione cerebrale accompagnata da una varietà di sintomi
>    fisici, cognitivi ed emotivi che si presenta in seguito alla liberazione di
>    energia dovuta ad un trauma che, per la sua entità, non viene assorbita dal
>    liquido cerebrospinale che avvolge l’encefalo).. e qui è nato il mio
>    dubbio, o anche qui sarebbe il caso di correggere passando da un “nessuna
>    commozione” a “commozione di lieve entità o dobbiamo passare alla
>    considerazione che non sia stato il colpo alla testa a tramortire la
>    dottoressa ma qualcos’altro (cosa che leggendo e rileggendo il brano mi
>    sembra venga escluso). Detto in parole povere, se non ho capito male
>    Melanne è svenuta (perdita di conoscenza) per la botta in testa (evento
>    traumatico a danno della testa) quindi ha subito una commozione cerebrale,
>    non grave (quindi se lieve magari ricoveri e monitoraggi non servono) ma
>    c’è.
>
>
>
> La Graahn fece segno di sì con la testa, ma si bloccò con una smorfietta
> di dolore. Seduta sul bordo del lettino medico, con una borsa di ghiaccio
> premuta sulla tempia, sembrava più irritata che spaventata. Basta non
> sapeva bene come interpretare le sfumature di arancio guizzanti che si
> alternavano al blu. In compenso, lui era fuirioso.
>
>
> Anche qui le questioni sono due, anche se una potrebbe essere vista più un
> piccolissimo appunto:
>
>    1.
>
>    con una borsa di ghiaccio premuta sulla tempia: Parto dalla fine. Un
>    colpo alla tempia è un colpo al lato del volto che dovrebbe presupporre che
>    l’aggressore si sia messo laterale alla dottoressa, non dietro.. quindi
>    anche solo un movimento.. un ombra avrebbe dovuto vederla. Ma la questione
>    che mi preme di più è che un colpo alla tempia solitamente comporta un
>    trauma cranico / commozione cerebrale che per sua natura richiede un tot di
>    tempo di monitoraggio perché, date le caratteristiche delle tempie (cranio
>    sottile in quell’area) e dato la vicinanza agli occhi, comporta danni di
>    una certa entità (gravi). L’area delle tempie è una delle zone più sottili
>    e meno protette della volta cranica, quindi un colpo potente in quella zona
>    fa di per sé dei danni molto maggiori ad una bella botta sulla collottola.
>    Volendo parlare di “commozione cerebrale di lieve entità” si dovrebbe
>    presupporre che il colpo sia stato inferto in una delle aree del cranio più
>    spesse (quindi in grado di difendere maggiormente il cervello), tipo la
>    nuca.
>    2.
>
>    con una borsa di ghiaccio premuta sulla tempia: Come già fatto notare
>    da Vanessa, con cui avevo avuto modo di fare un paio di parole sul punto,
>    non mi ci vedo molto l’utilizzo della borsa di ghiaccio in infermeria
>    perchè con la strumentazione che abbiamo un ematoma è un evento traumatico
>    facilmente risolvibile. Allo stesso modo non condivido l’idea di Silvia per
>    cui basti aggiungere la mezza battuta sulla maggior utilità dei rimedi
>    della nonna perchè, se un profano potrebbe anche esserne convinta, un
>    medico capo con una laurea in medicina e l’esperienza di Melanne non
>    potrebbe mai saltarmi fuori con una frase simile.
>    1.
>
>       Il Ghiaccio non è una cura all’ematoma, ha sicuramente degli
>       effetti sullo stesso ma non può assolutamente facilitarne il processo
>       curativo. L’effetto del ghiaccio è più quello di intorpidire la zona e far
>       restringere i capillari (con l'applicazione di una borsa del ghiaccio
>       direttamente sull'ematoma superficiale favorisce una vasocostrizione, che
>       limita la fuoriuscita di sangue dai vasi lesionati dalla contusione) ma il
>       processo di riassorbimento del sangue che è già fuoriuscito e si è
>       posizionato nell’area che ha subito il trauma non ne viene alterato e
>       richiederà giorni e giorni.
>       2.
>
>       L’utilizzo degli strumenti medici permette di riassorbirlo in pochi
>       secondi
>
> Per intendersi, il ghiaccio aiuta a non sentire il male per un po’ e a
> limitare i danni.. il dermorigeneratore rigenera i tessuti e così facendo
> “cura” direttamente l’ematoma eliminando ogni conseguenza nociva.. nessun
> medico considererebbe il togliere il male migliore del curare la persona,
> non avrebbe senso.
>
>
> Per la parte relativa alle scorte di medicinali, sono dell’idea di
> Franco.. credo che alcune sostanze non possano essere create ovunque ma
> solo in laboratorio, quindi forse è per quello che non è possibile
> replicarli direttamente in infermeria o in altri luoghi (soprattutto perché
> alcuni farmaci contengono composti che da soli potrebbero essere usati per
> altri usi, vedasi la nitroglicerina presente nei farmaci cardiaci.. non
> credo che in tutta la nave si possa riprodurre via replicatore della
> nitroglicerina).
>
>
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> priva di virus. www.avast.com
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