[Stml17] 13.11 - Luminescenze rivelatrici
Silvia Brunati
sbrunati a gmail.com
Gio 1 Ago 2019 14:37:08 CEST
Ottima chiusura, segnalo un errore all'inizio di verbo " lui in particolare
non *ama* affatto gli abbracci. Aisha, dal canto suo, sembrava non avere
alcuna intenzione di lasciare andare il povero tattico. "
Credo che li intendessi "amava".
Per il resto mi è piaciuto. :)
Silvia Br.
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Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano
occupati. Bertolt Brecht
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Il giorno gio 1 ago 2019 alle ore 13:36 Ilenia De Battisti <
fulmine791 a gmail.com> ha scritto:
> Buon giorno,
>
> ecco il mio brano.
>
> Spero vi piaccia.
>
> Buona lettura.
>
> Ilenia
>
>
> *****************************************
>
> Brano: 13.11
>
> Titolo: Luminescenze rivelatrici
>
> Autore: Ten. Cmd. Rest figlio di Retok (Ilenia)
>
> *****************************************
>
>
> USS Hope - Alloggi Delegazione Brahariana
>
> 28/12/2398, Ore 06.35
>
> Rest stava dando fondo alla sua pazienza per sopportare che Aisha fosse
> ancora lì, ancorata al suo braccio come una sorta di polipo: già i
> vulcaniani detestano il contatto fisico, lui in particolare non ama affatto
> gli abbracci. Aisha, dal canto suo, sembrava non avere alcuna intenzione di
> lasciare andare il povero tattico.
>
> “Signor Rest, stavamo cercando lei” la voce della Consigliera fece voltare
> Rest “Ha fatto alcune riflessioni sull’attuale situazione per la successiva
> mossa?”
>
> Rest osservò per qualche attimo Caytlin mentre si avvicinava in compagnia
> di Cap’n e Nassah “Si consigliere” non aggiunse altro limitandosi ad
> osservare i due uomini ed in particolare l’ultimo venuto senza avere alcuna
> intenzione di svelare le proprie carte di fronte a qualcuno di cui non si
> fidava per il momento “Lei era il capo dei servizi di intelligence e
> sicurezza di Brahara che aveva trovato la tossina, presumo..”
>
> “Precisamente” Cap’n non sembrò risentirsi per il freddo benvenuto di Rest
> “Grazie alle informazioni ricevute da una fonte anonima avevo individuato
> le tossine ed avevo tentato di porle in sicurezza, ma fui tradito e quando
> tornai a cercare le tossine scoprii che erano state sottratte.. mi vendicai
> di chi aveva tentato di uccidermi, ovviamente, ma il fatto che le tossine
> fossero sparite mi inquietava. Ingenuamente decisi di chiedere aiuto ad
> Adia, la mia giovane pupilla.. credevo che lei non mi avrebbe mai mentito,
> avevamo un rapporto che si poteva paragonare a quello fra padre e figlia ma
> mi sbagliavo. Mi pugnalò alle spalle per poi abbandonarmi più morto che
> vivo.. ma questo era solo il principio”
>
> “Il principio?” Caytlin ascoltava con grande interesse le parole di Cap’n
> “Cosa intende dire?”
>
> “Immagino che abbiate avuto modo di conoscere Adia, non è che sia proprio
> una stratega sopraffina.. ha un bel visino, sa guadagnare la fiducia del
> prossimo e questo le permette di agire sul campo senza correre eccessivi
> rischi ma, voi pensate che possa avere l’intelligenza di organizzare e
> gestire un attentato?”
>
> “No, lo escludo” Rest ignorò il fastidio che gli provocava la giovane
> ancorata al braccio concentrandosi nel discorso “Non ritengo avesse le
> capacità nè la posizione per gestire l’intera operazione..
>
> “Adia non può aver architettato tutto da sola, né la prima né la seconda
> volta, avrei dovuto indagare per capire chi vi fosse coinvolto, ma oramai
> la mia posizione era bruciata.. chiunque vi fosse dietro tutto questo non
> mi avrebbe mai permesso di sopravvivere. Decisi di lasciar credere loro che
> fossi realmente morto e partii per Medora, dove mi infiltrai in
> un'organizzazione di teorici della guerra.. da ex militare mi fu facile
> spiccare per le mie capacità organizzative e la mia profonda conoscenza
> delle armi e dei protocolli di sicurezza, tanto che in pochi tempo fondai
> il Fronte di Liberazione di Medora.. giusto in tempo per la comunicazione
> che il governo di Medora voleva la pace con Brahara”
>
> “Ma perchè fondare un gruppo come il Fronte di Liberazione?”
>
> La domanda di Aisha fece sorridere Cap’n “Il Fronte mi serviva come
> trappola per distinguere chi davvero avesse intenzione di portare avanti la
> guerra con ogni mezzo da chi semplicemente aveva delle idee sbagliate ma
> nessuna intenzione di passare all’azione.. il Fronte era il braccio armato
> delle organizzazioni sorte su Medora, è così che venni contattato da chi
> era abbastanza potente ed influente da poter operare in modo che la guerra
> potesse continuare sia dentro sia fuori Medora” Cap’n fece una rapida pausa
> prendendo fiato “Fu attraverso alcuni contatti fidati, come il qui presente
> Nassah, che scoprimmo una serie di piani terroristici.. alcuni addirittura
> che partivano da Medora. Non potevamo immaginare che vi fosse una
> concentrazione così alta di terroristi in un unico punto e ne approfittammo
> organizzando l’assalto alla Hope informandone parte dell’equipaggio e della
> delegazione diplomatica.. ed il resto lo sapete”
>
> “Il punto è, possiamo essere certi che tutti i terroristi siano stati
> fermati?” Nassah osservò i presenti soffermandosi su Cap’n che scuoteva il
> capo “Ecco appunto.. qual’è il prossimo passo?”
>
> “Capire quanto avvenuto sino ad ora..” la voce di Rest era come al solito
> priva di ogni emozione “Benché da vulcaniano non lo apprezzi
> particolarmente, la soluzione deve necessariamente passare attraverso la
> disamina del lato psicologico annesso alla metodologia scelta per
> perpetuare gli attentati nei confronti dell’ambasciatore”
>
> “La tossina?” chiese Aisha osservando con gli occhi a cuore il povero
> vulcaniano “E come può esserci d’aiuto il fatto che volessero usare una
> tossina?”
>
> “L’utilizzo di una tossina implica che l’attentato non dovesse essere
> limitato al solo ambasciatore, ma ad una moltitudine di persone, senza fare
> distinzioni fra medoriani e brahariani. Un’azione terroristica è sempre un
> atto che ha lo scopo di gettare nel panico una popolazione, ma avrebbero
> potuto ottenere lo stesso risultato uccidendo solo l’ambasciatore e, al
> massimo, la sua scorta..” Caytlin stava riflettendo “Probabilmente lo hanno
> escluso perché in questo modo avrebbero creato un martire della causa ed il
> processo di pace sarebbe divenuto del tutto inevitabile.. viceversa, se
> invece fosse stata colpita anche la popolazione civile, su Medora si
> sarebbe scatenato un clima d’odio tale che la guerra sarebbe scoppiata
> nuovamente”
>
> “Non facevano prima con una bomba?” Nassah incrociò le braccia al petto
>
> “No, non avrebbero ottenuto il medesimo risultato” Rest intervenne
> nuovamente “I terroristi avevano con buone probabilità due problemi
> principali, il primo era quello di voler fare più vittime possibili senza
> porre in rischio la propria vita.. il secondo era la necessità di essere
> presenti durante l’attentato per non far sorgere dei dubbi sulla propria
> innocenza. Se avessero usato una bomba, la detonazione li avrebbe
> certamente coinvolti inoltre al momento dell’esplosione i presenti
> avrebbero tentato la fuga; viceversa, l’utilizzo di una tossina aerea
> avrebbe permesso la propagazione della sostanza senza che la gente fosse in
> grado di accorgersene prima che tutti ne fossero stati colpiti..”
>
> “Ma anche gli attentatori avrebbero respirato la tossina” Aisha cercava di
> seguire il ragionamento più per preoccupazione che per aiutare a trovare
> una soluzione “Sarebbero morti anche loro!”
>
> “Non se avessero avuto l'antitossina” Caytlin scosse il capo
> “Probabilmente sarebbero stati male ma poi si sarebbero ripresi.. sarebbero
> sopravvissuti come i pochi fortunati il cui organismo avrebbe saputo
> reagire alla tossina e la loro posizione ne sarebbe uscita intonsa”
>
> “Ma è una cosa terribile!” Aisha si strinse ulteriormente a Rest mentre il
> vulcaniano cercava di mantenere nonostante tutto il suo aplomb facendo di
> tanto in tanto qualche tentativo di liberarsi dalla presa della giovane
>
> “L’incontro di pace inizierà questa mattina alle 8.30, sino ad ora
> l’eventuale attentatore non ha ricevuto notizie e quindi.. anche qualora si
> stesse insospettendo sulla possibilità che qualcosa non stia funzionando,
> non avrà il tempo di predisporre nuovi sistemi per provocare l’attentato.
> Sarà costretto per questioni logistiche e tempistiche a procedere con il
> piano originario, seppur si tratti probabilmente del piano di ripiego”
>
> “E probabilmente anche il piano di ripiego dovrà essere come il piano
> originario, ossia un attentato mirato al numero maggiore di persone
> possibili in cui l’attentatore dovrà necessariamente essere presente, ma
> senza correre rischi reali” Rest osservò per un attimo i presenti “Da
> quanto abbiamo appurato dalle dichiarazioni del Sig. Yander, manca una sola
> fiala di tossina. Si tratta di una dose sufficiente per provocare
> l’attentato e questo ci porta a ritenere con una probabilità del 78,34% che
> procederanno nonostante tutto all’utilizzo di quella soluzione stante
> l’estrema difficoltà di individuare una cura adeguata”
>
> “Sapevamo che probabilmente la partita non era finita..” Cap’n annuì “E
> quale sarebbe la vostra soluzione?”
>
> “Dobbiamo cambiare strategia” Rest osservò i presenti “Sinora abbiamo
> cercato di trovare una cura alla possibile contaminazione di tale tossina
> per renderla inutile; purtroppo la soluzione si sta dimostrando più ardua e
> complessa di quanto avevamo preventivato ed io stimo che la sezione medica
> potrebbe aver bisogno fra le tre e le quattro settimane per trovare
> l’antitossina”
>
> “Non abbiamo tanto tempo, l’incontro è fra poche ore..”
>
> “Esatto” Rest guardò Nassah “A questo punto l’unica alternativa che resta
> è quella di trovare la tossina ed eliminare il dispositivo prima che venga
> utilizzato individuando l’attentatore.. si tratta di un’idea del tenente
> Tucci a dire il vero, sebbene non fosse riuscito a trovare un modo per
> individuare la tossina aveva asserito che sarebbe stato possibile trovare
> l’attentatore.. ad ogni modo per una spiegazione migliore sarebbe meglio
> andare in laboratorio”
>
> “E come pensate di farlo?” Nassah scosse il capo “Pensavo lo sapeste,
> nessuno di voi potrà partecipare direttamente all’incontro.. tutti i
> presenti, compresa la popolazione che assisterà all’evento sono stati
> scelti mesi fa. Inoltre in tutto il luogo è impossibile procedere con
> qualsiasi analisi e scansione.. si teme che qualcuno possa sfruttare
> qualche sistema apparentemente innocuo per poter causare danni irreparabili”
>
> “Non ho capito, perchè non si possono fare scansioni?” Aisha osservò con
> curiosità Rest
>
> “Perchè esistono armi con meccanismi protettivi tali che possono essere
> attivate tramite un’analisi dei loro sistemi” Rest scosse il capo “Non
> credo che ci siano altre alternative se non quelle di fermare la situazione
> direttamente sul luogo dell’incontro, i tenenti Graham e Tucci hanno
> analizzato per così tanto tempo quella sostanza che sono convinto possano
> avere abbastanza informazioni per aiutarci”
>
> “Ve lo ripeto, voi non potrete sbarcare.. saranno permessi solo un numero
> limitato di teletrasporti, ossia quelli per far giungere la delegazione,
> non un uomo di più! Ma avete idea di che ripercussioni vi saranno se
> violate le regole di sicurezza decise dal vostro stesso Comando di Flotta?
> Chi si prenderà la responsabilità di una simile azione?”
>
> Caytlin si limitò ad annuire con una certa soddisfazione sul volto “Oh..
> ma per quello non c’è alcun problema..” quindi si allontanò avvicinandosi a
> Bueller con un meraviglioso sorriso “Capitano.. dobbiamo parlare”
>
>
> Medora - Phuaphus City
>
> Thunrerth Palace - Gran salone delle Cerimonie
>
> 28/12/2398, Ore 08.30
>
> =^= Qui USS Hope, stiamo provvedendo al teletrasporto dell'ambasciatore e
> delle nove persone del suo seguito =^=
>
> Pochi attimi dopo la comunicazione, dieci persone, fra cui l'ambasciatore,
> apparvero al centro della sala con indosso delle lunghe tuniche cerimoniali
> ed il cappuccio ben calato sul volto. Le donne indossavano abiti di un
> colore fra il rosa e l'arancione pastello, mentre gli uomini vestivano
> abiti molto scuri che tendevano al nero. Inizialmente solo l’ambasciatore
> abbassò il cappuccio lasciando scoperto il capo.
>
> Attorno a loro lo sfarzo del grande salone lasciava tutti senza fiato:
> lunga come minimo un centinaio di metri, l’intera sala era gremita di
> persone che, sedute su una serie di sedie, erano in silenzio per poter
> osservare la conclusione di una guerra durata fin troppo.
>
> Il gran cerimoniere si fece avanti con in mano una pergamena più che altro
> decorativa: “Udite, udite.. si dia il benvenuto all’onorevole nostro
> ospite, l’ambasciatore Mahdia”
>
> Un applauso si propagò per la stanza, poi il cerimoniere procedette con il
> resto delle presentazioni “Udite, udite.. si dia il benvenuto all’onorevole
> nostro ospite, la sua prima moglie Uriah”
>
> Stava per riprendere l’applauso quando tutto sembrò improvvisamente
> congelarsi mentre la persona che sarebbe dovuta essere Uriah si abbassava
> il cappuccio rosa pastello: di fronte a tutti lo sguardo parecchio
> infastidito di Bueller paralizzò tutti i presenti. Per svariati istanti
> tutti rimasero in silenzio ad osservare il giovane umano che, con parecchia
> difficoltà sembrava combattere con il corsetto del lungo abito femminile
> che aveva indosso.
>
> Buller si voltò verso Caytlin “Davvero.. ma come fate a respirare con
> questo coso.. è una tortura..” bofonchiò verso la consigliera facendola
> ridacchiare divertita
>
> Il silenzio lasciò ben presto il posto alla rabbia dei diplomatici
> medoriani, situazione che ovviamente peggiorò quando quasi tutti i membri
> della delegazione si rivelarono essere membri della Hope: il posto della
> seconda e della terza moglie era stato preso da Xyr e Melanne, mentre tra
> loro la giovane Aisha era stata sostituita da Caytlin; sulla destra, al
> posto di Aida vi era Luna che, al pari di Bueller, non sembrava apprezzare
> particolarmente quell’abito principesco fatto da pizzi e lustrini; sul lato
> destro, il posto del segretario e delle tre guardie del corpo erano state
> occupate da Lon, Rest, Cap’n e Nassah.
>
> “Questo è il colmo!” l’ambasciatore medoriano scatto in piedi “Salteranno
> delle teste per questa ignobile violazione dei protocolli! Farò
> personalmente le mie rimostranze al Comando di Flotta!”
>
> Mahdia fece un paio di passi verso il furente collega “Ambasciatore
> Sarvisin, si calmi.. le garantisco che tutto questo ha una spiegazione”
>
> “Una spiegazione! Che spiegazione può esserci in una simile situazione!
> Uno degli incontri diplomatici più importanti della storia dei nostri due
> mondi trasformato in una pagliacciata dai membri della Flotta Stellare!
> Inaccettabile!” lo sguardo di Sarvisin passò in rassegna i presenti prima
> di soffermarsi su Bueller “Che motivazioni avevate per rovinare un momento
> così solenne? Non era un incontro abbastanza importante per voi? Forse i
> problemi dei nostri due popoli non sono abbastanza delicati per il Comando
> di Flotta?”
>
> “No Ambasciatore..” Bueller fece un paio di passi avanti rischiando di
> cadere dai tacchi, quindi desistette per poi proseguire “Siamo scesi sul
> vostro pianeta per individuare e sventare un attentato”
>
> Alle parole di Bueller gli animi si accesero ancora di più mentre
> l’ambasciatore medoriano sembrava prendere molto sul personale la
> situazione “Ma come osate? State forse accusando i Medoriani di aver
> cospirato contro questi trattati di pace? Noi Medoriani siamo un popolo
> d’onore, pretendiamo immediatamente le vostre scuse oppure potete anche
> andarvene! Non può esserci pace fra due popoli che non hanno fiducia tra
> loro!”
>
> “Ambasciatore Sarvisin, la prego.. mi spiace se la discesa sul pianeta dei
> membri della Hope sia avvenuta in questo modo, ma non avevano altro sistema
> per venire sul pianeta” Mahdia prese nuovamente la parola per placare
> l’altro ambasciatore “Glielo chiedo come favore personale, lasci che questi
> giovani verifichino la stanza.. è nell’interesse di entrambi che il
> tentativo di attentare alla nostra vita venga sventato, non possiamo
> permettere che una giornata di festa e unione venga distrutta dalla morte
> di centinaia di persone”
>
> Sarvisin per un po’ rimase in silenzio poi annuì “E che sia, ma se non
> troveranno nulla pretendo delle scuse ufficiali..”
>
> Bueller non se lo fece ripetere due volte, prendendo dalla tasca della
> tunica un piccolo dispositivo che mostrò all’ambasciatore “Cercherò di
> spiegare quanto sto per fare. Sin dalla nostra partenza abbiamo cercato di
> sventare un piano terroristico che avrebbe portato all’utilizzo di una
> tossina sul pianeta.. purtroppo individuare la cura è parso impossibile
> perché avrebbe richiesto troppo tempo.. quindi abbiamo cercato un modo per
> individuare le tossine ma è stato un buco nell’acqua dato che, come era
> ovvio, i contenitori delle tossine e degli antidoti sono stati
> magistralmente schermati” Ferris iniziò a rigirarsi fra le mani lo strano
> gingillo “Quindi non siamo in grado di individuare il contenitore della
> tossina”
>
> “Quindi cosa siete venuti a fare sul pianeta? Farci perdere tempo e
> generare il terrore fra i presenti?” l’ambasciatore medoriano stava già
> perdendo la pazienza
>
> “No ambasciatore, ma quello che abbiamo capito è che il contenitore della
> tossina è indosso all’attentatore stesso.. la motivazione è ovvia, la sala
> è stata posta in sicurezza e perquisita più volte prima di questo incontro.
> Ne consegue che l’arma deve essere entrata solo ora, con l’arrivo dei
> presenti”
>
> “E come pensa di trovare l’attentatore?”
>
> “Vede Ambasciatore, noi non possiamo trovare la tossina perchè si trova
> all’interno di un contenitore in grado di schermarla e.. mi scusi, proprio
> non ce la faccio” Ferris diede uno strattone al corsetto del vestito
> strappandolo di netto, poi prese i due sacchetti usati per simulare il seno
> femminile consegnandoli ad un imbarazzato Lon “Tienimele, grazie..”
>
> Xyr fulminò con lo sguardo Ferris ma il giovane fece finta di nulla e
> tornò alla spiegazione togliendosi i tacchi e restando scalzo “Dunque..
> eravamo all’attentatore. Chiunque egli sia non è venuto qui per morire, si
> è iniettato l’antidoto.. che si da il caso che si tratti proprio della
> tossina inattivata e quella tossina la possiamo trovare con questo
> gingillo!”
>
> “E quello cosa sarebbe?” la voce di Sarvisin si fece dubbiosa mentre le
> sue guardie del corpo sembravano lì lì per agire
>
> “Questo è un contenitore con del gas kripton.. non temete, è del tutto
> innocuo. E’ un gas nobile, non ha effetto sulle nostre fisiologie ma ha la
> caratteristica di legarsi alle tracce di antitossina presente nel sudore
> della persona che se l’è iniettata” Bueller sorrise con una certa
> soddisfazione attivando il piccolo dispositivo “Presto avremo il responso!”
>
> Dal gingillo si sentì il suono del gas che usciva con forza propagandosi
> nell’aria e poi.. nulla. La gente si osservava, chi confusa chi spaventata,
> con il terrore che qualcosa di grave potesse accadere ma non successe
> assolutamente nulla.
>
> “Come volevasi dimostrare..” Sarvisin si fece sotto “Non c’è alcun
> attentatore e alcun attentato”
>
> “Aspetti ambasciatore, non le ho ancora detto la parte più importante..”
> Bueller sorrise osservando i compagni “ La tossina, una volta legatosi al
> gas argon, diventa visibile ai raggi UV”
>
> Il resto dei membri della Hope non aspettavano altro, ed estratte dalle
> tasche delle proprie tuniche delle lampade di Wood portatili iniziarono ad
> illuminare le persone nella stanza. Tutti i presenti trasalirono quando due
> importanti esponenti della società divennero improvvisamente di un colore
> azzurrognolo fluorescente.
>
> “Tombola..” Bueller sorride soddisfatto
>
> “Cardinale Muberia.. Matrona Gizevis..” la voce di Sarvisin si alzò per un
> ottava per la sorpresa “Pretendo una spiegazione!”
>
> Il Cardinale non emise una parola ma cercò di infilare rapidamente la mano
> in tasca alla ricerca di qualcosa, Lon e Rest scattarono all’unisono come
> due molle bloccando l’uomo e recuperando l’ultima fiala di tossina.
>
> “Guardie, portateli via!” Sarvisin era furente “Considerateli alti
> traditori della patria e comportatevi di conseguenza, nessun trattamento di
> favore..” quindi respirò a fondo cercando di recuperare il suo aplomb
> “Ambasciatore Mahdia, temo di essere io a doverle fare le mie scuse”
>
> “Non è necessario, entrambi i nostri popoli sono sulla soglia di un
> cambiamento epocale che può fare paura, ma sono certo che quando la pace
> sarà raggiunta le cose miglioreranno..” Mahdia si avvicinò quindi a Bueller
> “Vi ringrazio per tutto quello che avete fatto, da qui proseguiremo noi,
> siete liberi di tornare sulla nave”
>
>
> USS Hope - Plancia
>
> 28/12/2398, Ore 10.16
>
> Bueller si lisciò con la mano la sua uniforme, non l’aveva mai apprezzata
> tanto come quel giorno; spostò rapidamente lo sguardo fra i presenti per
> poi soffermarsi per un attimo su Caytlin che stava ancora ridacchiando
> pensando al povero Capitano con indosso gli abiti di Uriah
>
> “Le devi un vestito nuovo..” sussurrò il consigliere a Ferris
>
> “Spiritosa.. che poi io non ho capito, ma perchè proprio io mi sono dovuto
> fingere una donna?”
>
> “Perchè Lon e Rest si sono rifiutati di farlo..” rispose serafica Caytlin
>
> “Che significa, anche io mi era rifiutato!”
>
> “Si ma con te è più facile convincerti..” il sorriso di Caytlin fece
> sciogliere Bueller
>
> “Signore.. chiamata in entrata” l’addetto alla consolle delle
> comunicazioni sembrava un po’ interdetto
>
> “Qualcosa non va? L’ambasciatore ha avuto altri problemi?”
>
> “No signore, ma.. è una chiamata dal Comando di Flotta. L’ammiraglio le
> intima di chiamarla entro cinque minuti o viene a prenderla personalmente
> per il coppino”
>
> Bueller sospirò pesantemente “Voglio le vacanze..” detto questo lasciò la
> plancia a Caytlin dirigendosi al proprio ufficio
>
>
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