[Stml17] 13.02 - Il cerchio si stringe - Tenente Jr Catalunya 'Luna' Jones della Casata di Klaa (Si.Bi)
Silvia Bianchini
ltcomm.sibi a gmail.com
Mar 19 Feb 2019 14:57:48 CET
*Carissime (e carissimo), eccomi qui con il mio breve contributo. scusate,
ho accettato il turno e mi sono trovata con zero idee e un lavoro nuovo da
fare, ma spero che vi piaccia ugualmente.*
*fatemi sapere :D*
Buona lettura!!
*Si.Bi.*
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*Brano: 13.02*
*Titolo: il cerchio si stringe*
*Autore: Tenente Jg Catalunya ‘Luna’ Jones della Casata di Klaa (Silvia
Bi.)*
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*USS Hope – Hangar 1*
*IKS Akesh-A*
*25/12/2398, Ore 04:31*
Luna salì a bordo della sua nuova e fiammante navetta. Se poco o nulla era
cambiato ad un primo esame esterno, molto era cambiato internamente con
motori a impulso sovra alimentati e uno scafo rinforzato fatto apposta per
resistere alle manovre della giovane pilota. Si accomodò alla sua
postazione di guida e da una piastra sotto la sua poltrona nascosta alla
vista tirò fuori una bottiglia di birra andoriana che aprì coi denti.
“Buon Natale!” disse lei a sé stessa ridacchiando ancora per l’uscita di
Ferris al ballo di gala e tirando giù una sorsata.
“A te! Bel nascondiglio tra parentesi” la voce alle sue spalle quasi la
fece strozzare e in mezzo secondo aveva tirato fuori un d'k tahg da uno
scomparto nel bracciolo della poltroncina e lo aveva puntato alla gola del
giovane prima di accorgersi che era Rodriguez
“Paulo! Ma che ci fai qui??” disse lei staccandosi e facendo scattare a
riposo le lame laterali del pugnale klingon.
“Né Rest, né Basta vogliono tenermi nel loro alloggio e allora ho pensato
che la tua navetta fosse la soluzione migliore. Niente come 25 centimetri
di corazza in duranio-tritanio rinforzato klingon per tenersi fuori dai
guai.” Disse lui battendo una nocca sullo scafo.
“Quali guai?” disse lei sorpresa “A chi devi dei soldi?” disse quindi
tornando a sedersi sulla poltroncina di comando e recuperando la bottiglia
di birra
“Nessun debito… o meglio non di denaro…”
“Non fare il misterioso”
“So per certo che qualcuno della delegazione branariana mi vuole far secco
per una vecchia storia”
“E chi sarebbe quello che si è preso la fregatura?”
“Un amico di un amico di un amico…”
“Capisco” disse lei bevendo un sorso “ma tu qui non puoi stare”
“Andiamo! Non do fastidio. Starò buono buono sulla branda. Quella grande
intendo”
“Non se ne parla, uno quella è la mia branda, due questo è il mio angolo di
solitudine” la voce di Luna era ferma come la roccia.
Rodriguez si guardò intorno “e non c’è per caso qualcosa che ti serve per
arrivare ad un accordo?” disse con voce melliflua “un nuovo accoppiatore
isolineare… ah! ho due valvole di scarico di plasma maggiorate, roba del
giro dei circuiti di navette!”
“mmmm fammici pensare….” Luna mise su una faccia pensierosa “no!”
“Eddai! Ci metto anche un litro di nitrato di metadissicina. Ne ho un
barile”
“Come diamine hai fatto a procurarti un barile di quella roba e soprattutto
dove la tieni… anche molto meno può far saltare in aria una nave
stellare!!! Se ne usa a gocce -G O C C E- per potenziare la velocità dei
reattori di manovra!”
“Si si so cosa fa e non ti preoccupare… non è a bordo, ma te la posso far
avere” riprese Rodriguez pensando di aver stimolato le attenzioni di Luna
“Non saprei…”
“Pensa a che manovre potrebbe fare questa navetta… beh è difficile da usare
e pericolosa se usata da piloti incompetenti… ma gli effetti… l’hai mai
vista?... fiuuu” disse Paulo continuando enfaticamente a vendere il
prodotto.
“Ok ok, puoi restare. Le valvole e un litro di nitrato. Ma sul lettino
piccolo”
“Grazie Luna sapevo che avremmo trovato un accordo, tu sei brava no a
combattere corpo a corpo.. .certo sei stata in grado di tenere a bada
Basta.. .potrebbe bastare” disse lui andandosi a sdraiare sulla branda del
piccolo alloggio destinato al capitano della navetta
“Ehi! Ti ho detto che puoi restare non che ti faccio da guardia del
corpo... e soprattutto lascia libero il mio letto!”
*USS Hope – Sala Mensa*
*25/12/2398, Ore 14:00*
“Come fai a mangiare tutta quella roba?” disse Melanne guardando stupita la
quantità di piatti di fronte a Luna
“Ho un metabolismo veloce…” disse la mezzo klingon addentando un cosciotto
tenuto con una mano mentre l’altra teneva un cucchiaio colmo di purè e
salsa “…e sono dotata per il multitasking ….” Aggiunse facendole
l’occhiolino e mandando giù un boccone.
“E questi cosa sarebbero?” disse Basta guardando sospettosamente dei pezzi
di carne fritti dal profumo gradevole e prendendone un pezzo
“Oh! Non è Natale a casa di mia nonna senza i Chiharrones de Targ, cotica
di targ fritta: una goduria! Questi sono replicati ovviamente… non come
quelli che fa lei. Se il Targ è stato appena ucciso sono molto meglio…
Basta posò il pezzetto disgustato
“cos’è quell’espressione? Assaggiali… sembri Rest” disse lei indicando con
la testa il tenente vulcaniano al tavolo del Capitano, rigido e col suo
volto usualmente imperturbabile venato di fastidio, mentre la giovane Aisha
era seduta talmente vicina a lui da essergli praticamente in braccio.
“Mmm preferisco evitare…”
“Non sai cosa ti perdi”
Rodriguez invece continuava a guardarsi intorno, sospettoso e preoccupato,
puntando i guizzanti occhi ora sul tavolo occupato dalle guardie branariane
e ora in direzione della addetta alle relazioni culturali che era al
momento seduta di fronte a Caytlin e a Bueller. Il tutto mentre spostava
con la forchetta il mucchietto di piselli che avevano ormai invaso ogni
punto del piatto coprendo le fette di arrosto.
“Paulo devi mangiare, non giocherellare col cibo” disse Melanne preoccupata
“E come faccio a mangiare” disse lui abbassandosi con le spalle e allo
stesso tempo abbassando il volume della voce “uno di quei quattro vuole
uccidermi e tre di loro girano persino armati”
“sono armi cerimoniali, non sono affilate, ho controllato personalmente”
disse Basta
“Sarà.. ma comunque non mi fido molto”
“Mettila –gnam gnam- così” disse Luna masticando e deglutendo “di sicuro
nessuno ci proverò ora, e se devi morire, meglio farlo a stomaco pieno”
“Grazie Luna… sempre incoraggiante” disse lui spingendo in avanti il piatto
col viso spaventato
“Beh tra i klingon si dice che ogni giorno è un buon giorno per morire.
L’importante è morire portandoti dietro i tuoi nemici” gli rispose lei
puntando il coltello in aria come a sbudellare qualcosa “preoccuparsi non
serve”
“Disse quella che per divertimento fa slalom tra gli asteroidi” rispose
Melanne
“Quello? Ormai l’ho finito… a meno di non disattivare i protocolli di
sicurezza non mi da più brivido” rispose Luna
“Fortunatamente ti hanno revocato i permessi per farlo… comunque non
potremmo fare noi qualcosa?”
“Beh Bueller, Xyr e Caytlin e Rest sono al tavolo con Mahdia e possono
controllare Adia. Se proprio volessimo fare qualcosa, direi che spetta a
noi controllare gli altri tre” rispose Basta
“mi sembra che Caytlin stia provando a evitare un altro matrimonio su
questa nave… certo che anche tu e la tua chiesa di Vattelapesca” disse
Melanne
“mi sono lasciato prendere la mano” rispose Rodriguez
“Sai che vi dico li controlliamo meglio se li abbiamo vicini. Vado ad
invitarli al nostro tavolo” disse Luna alzandosi e pulendosi la bocca col
tovagliolo “Vieni Melanne? Basta, stai in campana”
“ma sei impazz…” provò a fermarla Rodriguez, ma la dottoressa aveva fatto
un sorriso di eccitazione le due si erano già allontanate dal tavolo.
“Una volta non l’avrebbe mai fatto” commentò Basta a bassa voce
“Luna?”
“No, Melanne”
“Si… la ragazza sembra proprio sbocciata”
Le due ragazze nel frattempo raggiunsero il tavolo occupato dalle guardie
del corpo.
“Salve ragazzi, volete unirvi a noi? Non fa bene mangiare da soli”
I tre osservarono per un secondo le due giovani ammirandone le curve
fasciate nelle uniformi della Flotta, si guardarono tra di loro, poi
Nassah, il più maturo del gruppo proruppe in una risata.
“Beh ragazze perché non vi sedete con noi?”
*USS Hope – Sala Tattica*
*25/12/2398, Ore 21:00*
Tutti gli ufficiali di plancia, con le pance piene erano seduti intorno al
tavolo e scambiati i convenevoli Bueller prese la parola
“Allora abbiamo avuto fortuna nell’indentificare il sospettato?”
Basta prese la parola “Mentre il tenente Jones e il tenente Graahn erano al
tavolo con le guardie del corpo ho avuto modo di concentrarmi sulle loro
auree”
“Cosa ne è emerso?”
“Nassah, quello che sembra il capo, ha dimostrato molto interesse sessuale,
si stava divertendo e non ho avvertito in lui alcun altra motivazione
tranne il fare un buon lavoro e godersi questo lavoro tutto sommato
semplice”
“Possiamo quindi escluderlo?” intervenne Xyr
“Teniamolo d’occhio, ma non scommetterei su di lui”
“Gli altri?”
“Mirak, era anche lui interessato sessualmente, ma la sua attenzione si è
persa man mano via via che parlava con Luna, sfociando in competizione
abbastanza spinta che si è mutata quasi in ferocia quando il tenente lo ha
battuto a braccio di ferro”
“Si, sembrava un gran spaccone, ma il mio braccio lo ha messo al suo posto”
“Però un carattere così mutevole e facile all’ira non si combina bene con
una preparazione come quella che ci ha raccontato il Tenente Rodriguez”
“Puntiamo il dito contro Mirak(2)?”
“Sì… e no… lui era molto più opaco di sentimenti, sfoggiandone una grande
misura con predominante il giallo dell’attenzione. È molto attento a quello
che succede, ma condivide questa cosa con Adia.
“Beh da quattro sono diventati due… il cerchio si stringe”
-------------- parte successiva --------------
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