[Stml17] 13.10 – Caytlin – Scacco matto alla Regina
Silvia Brunati
sbrunati a gmail.com
Lun 22 Lug 2019 10:07:19 CEST
Mi è piaciuto, mi sono persa fra tutti i nomi (ma colpa mia che non mi sono
riletta i brani precedenti), ma alla fine tutto torna. :)
Silvia Br.
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Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano
occupati. Bertolt Brecht
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Il giorno dom 21 lug 2019 alle ore 00:10 Vanessa Marchetti <
hazyel91 a gmail.com> ha scritto:
> *USS Hope - Infermeria - 27/12/2398, ore 19.48*
>
> I minuti passavano inesorabili.
>
> Lenti come ere geologiche.
>
> Adia si sentiva soffocare ogni momento che passava.
>
> All’inizio aveva fatto affidamento al suo addestramento su Brahara, in
> fondo era pur sempre un’agente operativa sotto copertura, ed era riuscita
> abbastanza facilmente ad ingannare la sua mente, usando ogni trucco in suo
> possesso per mantenerla sgombra da pensieri negativi, ma col passare del
> tempo, le sue sicurezze ormai stavano seriamente vacillando.
>
> L’unica cosa che la spingeva a rimanere chiusa lì dentro era il pensiero
> che, una volta finito tutto, avrebbe finalmente sposato l’amato Maryam,
> volente o nolente.
>
> All’improvviso le parve di sentire un suono acuto, come di un oggetto
> piccolo e metallico che cadeva sul pavimento.. cercò di annullare perfino
> il proprio respiro mentre drizzava le orecchie per cercare di carpire
> qualche rumore ulteriore.
>
> Quello che udì, le gelò il sangue.
>
> Tutto ciò che aveva fatto sino a quel momento era inutile, la sua mente
> iniziò a lavorare alacremente in direzione opposta a quello che avrebbe
> dovuto fare.. il respiro divenne affannoso, il fiato corto, il groppo in
> gola iniziò a soffocarla, gli occhi presero a lacrimare, mentre il corpo
> veniva scosso da tremiti e brividi di paura.
>
> Quando non riuscì più a controllarsi sbucò fuori urlando come un’ossessa.
>
> Le ci vollero qualche lungo istante per abituarsi alla luce
> dell’infermeria, ma, quando i suoi occhi misero finalmente a fuoco, la
> scena che le si presentò davanti fu per lei shockante.
>
> “Ci scusi Adia, ma la mia collega è decisamente imbranata ed ha fatto
> cadere un cucchiaino..” esclamò solare e gaudente Caytlin
>
> Al suo fianco vi era Melanne che aveva stampato sul viso un sorriso
> cattivo e lanciava fiamme dagli occhi.
>
> Dietro di loro, Nassah, il Protettore Anziano, tratteneva a stento un
> ghigno sghembo di compiacimento.
>
> Ai fianchi di Nassah, vi erano le due guardie della sicurezza che
> l’avevano scortata dall’assalto del Fronte di Liberazione di Medora che la
> stavano puntando con i phaser spianati.
>
> “Non capisco..” balbettò Adia cercando di assumere la postura e la
> tonalità vocale più consona ad una povera ed innocente vittima di chissà
> quale macchinazione
>
> La cosa parve divertire molto la rossa Consigliera della USS Hope.
>
> Adia si domandò cosa potesse causare tanta ilarità dentro una tale oca
> giuliva.. ragazzina sicuramente messa lì per qualche favore sessuale ad
> alti papaveri della Flotta.. mentre stava per ribattere alla Risiana, vide
> nello sguardo di questa una luce strana.. di profonda intelligenza, come di
> un gatto che aveva messo il topo in trappola.
>
> La cosa infastidì Adia e la bloccò per qualche istante di troppo,
> aumentando l’ilarità della sua controparte che la prese in contropiede
>
> “Cosa non capisce? Che è stata scoperta? Che se la lasciassi alla mia
> collega passerebbe dei guai molto peggiori che il tempo passato in morgue?
> Oh certo.. potrebbe tentare nuovamente di metterla fuori combattimento.. ma
> è per quello che i due tipi alle nostre spalle sono qui.. sa il loro capo è
> particolarmente arrabbiato per quella aggressione.. e loro non vogliono
> certo deluderlo.. sono pronti ad abbatterla seduta stante.. o meglio..
> metterla parzialmente fuori combattimento per permettere alla dottoressa
> qua presente di vendicarsi adeguatamente”
>
> “Io non so di cosa parla? Nassah veramente vuoi dare retta a questa..
> questa pazza? Io sono protetta dall’immunità diplomatica.. e lei vuole
> farmi sparare dopo avermi infilata dentro quei cosi? E’ inaccettabile.. io
> esigo una spiegazione”
>
> Caytlin applaudì
>
> “Molto convincente.. brava.. veramente brava.. ma la rifacciamo questa
> scena che ne dice? Però questa volta senza mentire..”
>
> “Io non sto mentendo.. siete voi che siete impazziti! Non appena
> l’ambasciatore Mahdia lo verrà a sapere le vostre carriere saranno finite!”
>
> “Lo stesso ambasciatore che volevi perisse durante i Trattati di pace?”
>
> La voce non proveniva da nessuno dei presenti, ma ad Adia ricordava
> qualcosa.. ma non sapeva cosa..
>
> “Oh già che sciocca.. eravamo troppo prese dal nostro piccolo rinfresco
> serale, da dimenticarci delle buone maniere, vero Melanne? Che ne dici?
> Presentiamo alla nostra nuova amica i nostri ospiti?”
>
> “Di che diavolo parla!” sbottò Adia
>
> “Di alto tradimento!”
>
> Questa volta, la voce Adia la riconobbe subito.. era quella
> dell’Ambasciatore Mahdia che fece la sua apparizione nel campo visivo di
> colei che per tutti era l’addetta culturale, assieme alla sua immancabile e
> fidatissima guardia del corpo Mirak, ed alla prima moglie Uriah.
>
> Il volto dell’Ambasciatore era pressoché immutato, ma la voce denotava
> tutta la sua delusione.
>
> “Io non ho tradito nessuno, Ambasciatore.. mi liberi! E le posso spiegare
> tutto.. non so cosa si siano messi in testa i Federali.. probabilmente
> cercano un capro espiatorio per il loro fallimento ed aver perso la nave ad
> opera del Fronte di Liberazione di Medora!”
>
> Mahdia non rispose, ma il suo sguardo si indurì.
>
> Al suo fianco comparve il Capitano Bueller assieme ad un altro uomo.
>
> Fu il primo a parlare: “La USS Hope non si è mai arresa, mia cara..
> abbiamo solo attirato nella nostra rete qualche pesciolino interessante..
> due sobillatori come il Capitano Mayern ed il suo vice.. vero Cap’n?”
>
> A quel nome, Adia sbiancò.. fissò l’uomo al fianco di Bueller e si trovò
> costretta a scuotere impercettibilmente la testa.. cosa che fece nuovamente
> ridere apertamente Caytlin, questa volta imitata anche dall’uomo misterioso.
>
> “Per essere un’agente operativa sotto copertura, non sa fingere vero?”
>
> “Sarà stata la sua permanenza là dentro..”
>
> Adia udì nuovamente quella voce.. questa volta la riconobbe e crollò in
> ginocchio, mentre l’uomo toglieva il proprio travestimento, mostrandosi
> come un Brahariano dai capelli grigi riccioluti, gli occhi di tonalità del
> ghiaccio ed una lunga cicatrice che gli ricopriva verticalmente lo zigomo
> sinistro.
>
> “Sì sono io, piccola vipera maledetta.. non mi hai ucciso la prima volta
> quando tu ed i porci bastardi amici tuoi avete trafugato la tossina..
> appena mi sono ripreso li ho ammazzati.. tutti io sai? Come bestie,
> distruggendo i tuoi piani.. te l’avrei detto quando ti diedi la possibilità
> di confessare e dirmi chi fosse il tuo mandante.. ed, invece, mi hai
> tradito una seconda volta procurandomi questa cicatrice e credendomi
> spacciato.. mi spiace per te ma, ora come allora, risorgo come una fenice
> per distruggere nuovamente tutti i tuoi sogni..”
>
> “Non è possibile..”
>
> “Cosa? Aver torturato ed imprigionato Yander per anni senza risultato?
> Avermi tradito e pugnalato alle spalle e ritrovarmi davanti a te vivo e
> vegeto? Non sei capace.. sei perfida, ma non all’altezza.. perfino stordire
> la dottoressa è stato un gesto idiota..”
>
> “Io..”
>
> “Tu cosa? Io ti ho addestrato per un motivo.. e non era questo.. mentre te
> pianificavi un attacco, io procedevo a sventarlo.. ho fondato il Fronte di
> Liberazione di Medora col solo obiettivo di mettere fine a questi
> giochetti.. i miei uomini, colleghi che tu hai tradito, stanno arrestando
> su Brahara il fratello dell’Ambasciatore Mahdia con quello sciocco di
> Maryam..”
>
> “Non potete farlo.. non hanno fatto nulla!”
>
> “No? Ma che strano.. bah.. vorrà dire che faremo un buco nell’acqua.. a
> meno che..”
>
> Adia vide un sorriso perfido fra il suo vecchio istruttore e la
> Consigliera della Hope..
>
> “Sì sono d’accordo, Capitano che ne dice andiamo a vedere come si
> comportano gli altri con le radiazioni del nucleo?”
>
> “Ehi fermi! Che radiazioni??”
>
> La rossa si girò verso di lei con sguardo solare
>
> “Oh ma non si preoccupi, la lasciamo in buone mani con la Dottoressa e coi
> due amici della sicurezza di cui prima le parlavo.. tanto bravi, quanto
> solerti nel volersi ingraziare il proprio capo.
>
> Aida scorse nello sguardo della Graahn uno sguardo assassino
>
> “NO! NON POTETE!” urlò “Sono protetta dall’immunità diplomatica!”
>
> Fu la volta dell’Ambasciatore a parlare
>
> “O cara mia, non te l’ho detto? Te l’ho revocata da stamattina, dopo che
> la gentilissima Caytlin con il bravo Nassah mi sono venuti a parlare di uno
> strano piano per assassinarmi..”
>
> Adia assunse un colorito grigiastro.. “ Ma come??”
>
> “Nassah è uno dei migliori agenti operativi che Brahara possa
> permettersi.. ai suoi livelli non potrai mai avvicinarti..”
>
> “Cap’n?”
>
> “Non lo sono più per te.. vai incontro al tuo destino!”
>
>
>
> *USS Hope - Ponte 5, tubi Jeffereis - 27/12/2398, Ore 20.42*
>
> Una volta saputo il piano, a Luna venne da ridere.. il suo essere mezza
> Klingon le permise di giustificarsi con Onirak, la terza moglie di Mahdia,
> adducendo un colpo di tosse cavernosa come motivazione alla sua ilarità
> soffocata.
>
> L’allocco Nayar nemmeno ci fece caso.
>
> Rodriguez, col passare dei minuti, fece in modo che in tutta la zona ove
> erano nascosti i tre, si potessero udire esplosioni, colpi di phaser, urla,
> imprecazioni e lamenti dei feriti.. il tutto farcito da intensi e
> preoccupanti scambi di informazioni fra lui e Luna.
>
> Quando fu tutto pronto, Rodriguez diede l’allarme
>
> =^=Fuggite Luna, scappate! Basta ed i suoi sono stati respinti.. occorre
> andare verso la sala macchine ed isolarsi in sicurezza=^=
>
> Luna grugnì, diede due calci ad una griglia lì vicino ed uscì allo
> scoperto, mentre Onirak esclamava tutto il suo sbigottimento di fronte
> all’inadeguatezza federale.
>
> Il Fronte di Liberazione di Medora, fino a quel momento, era stata
> un’organizzazione politica filosofica, molto poco in arnese e decisamente
> con potenzialità belliche sotto standard.
>
> Se erano riusciti ad assaltare la nave federale e messo in crisi le
> squadre di sicurezza della USS Hope, stavano diventando un problema.. non
> poteva fermarli, senza esporsi.. e, anche rivelando i propri piani, avrebbe
> prima dovuto contattare i propri alleati su Medora per far sì che
> invitassero il Fronte ad unirsi a loro.
>
> Doveva mantenere, forzatamente, un basso profilo, almeno fino a quando
> aveva Nayar al suo fianco pronto ad immolarsi.
>
> La timoniera della Hope li condusse attraverso un dedalo di corridoi,
> alcuni intonsi, altri macchiati dai segni della lotta senza quartiere..
> sangue.. residui di esplosioni e tracce di phaser.. non v’erano corpi, ma
> Onirak se ne disinteressò.. col teletrasporto, i feriti potevano essere
> evacuati seduta stante da entrambe le parti in lotta.
>
> Dopo qualche minuto, la folle corsa verso la sala macchine ebbe fine.
>
> Una volta entrati, due membri delle squadre di sicurezza fecero scattare
> le pesanti porte in duracciaio, mentre dall’esterno parevano arrivare colpi
> ed urla di rabbia all’indirizzo dei fuggiaschi.
>
> “Oh finalmente Jones! Eravamo in pensiero”
>
> Il bel volto di Xyr era annerito e sembrava ammaccato, come se avesse
> preso parte ad un terribile scontro senza quartiere. Accanto a lei l’enorme
> Brahariano di nome Yander ed il guardiamarina della sicurezza di nome Ryni.
>
> Come l’Andoriana, anche loro recavano segni dello scontro, bruciature e
> fasciature praticate alla bell’è meglio.
>
> Prima ancora che Onirak potesse chieder loro conto di ciò che stava
> succedendo, arrivò trafelato Doohan
>
> “Che succede ingegnere capo?”
>
> “Un guaio! Un enorme guaio!” esclamò James
>
> “Come se ne avessimo pochi! Insomma parli! Risponda al suo Primo
> Ufficiale” sbottò Onirak, mentre Nayar si prodigava immediatamente a
> strattonare Doohan come se ciò servisse a farlo esprimere prima
>
> “Abbiamo scoperto la causa di tutte le anomalie a bordo! Abbiamo una
> perdita di radiazioni del nucleo!”
>
> “O dei! Siamo spacciati!” esclamò Luna fingendo al massimo delle proprie
> capacità
>
> “Jones! Contegno!” ordinò seria Xyr, ma non meno divertita della Klingon
>
> “Ecco perché qua fa un diavolo di caldo! Aprite quelle dannate porte!”
>
> “Non è possibile” mugugnò una delle due guardie “abbiamo sparato ai
> dispositivi per permetterne la chiusura d’emergenza”
>
> “Dannati idioti! Che possiate essere maledetti! Scendete a patti col
> Fronte di Liberazione di Medora! Arrendetevi e fateci evacuare da questa
> nave maledetta!”
>
> “Si calmi!”
>
> “Calma un corno! Nayar apri quelle dannate porte!”
>
> “Ripeto, signora si calmi.. le radiazioni di cui parlo non sono dannose
> per noi.. ma emanano irradiazioni energetiche che causano il
> malfunzionamento di molte apparecchiature elettriche a bordo.. ed è ciò che
> causa i nostri problemi a mantenere la curvatura!”
>
> Onirak parve tranquillizzarsi per un attimo
>
> “Fortunatamente a bordo abbiamo quasi tutti i sistemi ridondanti quindi
> non dovremmo avere problemi col supporto vitale.. certo farà caldo, ma ci
> permetterà di respirare senza problemi di sorta.. ed anche le altre
> funzioni essenziali della nave sono pressoché garantite.. certo non immuni
> da qualche inconveniente.. diversa cosa è la curvatura ovviamente, così
> come tutto ciò che a bordo è dotato di una propria carica energetica”
>
> Onirak parve riaccendersi come una molla impazzita
>
> “Che cosa ha detto?”
>
> “Come scusi?”
>
> “Nayar apri quelle porte! Fosse l’ultima cosa che fai! Subito!”
>
> “Ma no, signora, forse è meglio che la sua guardia restasse accanto a
> lei..” esclamò Luna provocatoriamente
>
> “Giusto.. tenere vicini chi si ama” interloquì Yander sardonico
>
> “Senti grande, grosso bestione! Sei Brahariano! Esigo rispetto! Io per te
> sono e sarò sempre Onirak la”
>
> “.. la terza moglie del grande ambasciatore Mahdia, figlio del
> compianto..” continuò Nayar come un mantra
>
> “Ma piantala tu! Apri le porte! E stai lontano da me finché non l’hai
> fatto!”
>
> “Come?? E come farò a proteggerti mia signora?”
>
> “Fai ciò che ti ho detto! Stai lontano da me!”
>
> “Non posso, mia amata”
>
> “ZITTO IDIOTA!”
>
> “Non posso più stare zitto, probabilmente non usciremo vivi da questa
> nave.. tutti devono sapere che noi ci amiamo!”
>
> “La Regina di Brahara non può amare un cretino come te! Stammi lontano tu
> con quel maledetto pugnale! E voi, che aspettate? Contattate gli
> assalitori.. dite loro che la guerra continuerà basta che mi facciano fare
> una chiamata ai miei contatti su Medora!”
>
> =^=Fine simulazione=^= la voce atona di Hope fece la sua comparsa, mentre
> tutto si normalizzò nel giro di pochi istanti.. il tempo necessario
> affinché si aprissero le porte e facesse il loro ingresso in sala macchine
> il Capitano Bueller.
>
> Al suo fianco aveva Mahdia e Caytlin.
>
> Alle loro spalle, Onirak riconobbe subito quello che per anni era stato
> uno dei più leali servitori del suo pianeta.. nessuno sapeva come si
> chiamasse, ma per i suoi uomini era Cap’n.. comandante in capo dei servizi
> di sicurezza ed intelligence.
>
> Capì di essere eufemisticamente fottuta.
>
> I suoi sogni di gloria erano stati distrutti da un gruppetto di ragazzini.
>
> Con un ultimo gesto folle, scattò verso Nayar strappandogli di dosso il
> pugnale.
>
> Quest’ultimo, pensando che l’amata tentasse un suicidio, si frappose fra
> la donna e la lama in una concitata colluttazione..
>
> “Lasciami idiota! LASCIAMI!!” strillava Onirak tentando di attivare la
> tossina fino a che non le arrivò un pesante manrovescio sul viso dal suo
> giovane amante che la fece volare a terra
>
> Nayar era furibondo.. il comportamento della donna che amava in quel
> momento era per lui fonte di dolore ed aggressività.. le avrebbe fatto
> capire chi comandava una volta rimasti soli.. l’avrebbe presa a cinghiate
> ed obbligata a rispettarlo..
>
> Del tutto dimentico di chi fosse lui e chi fosse lei, di dove si
> trovassero, Nayar stava per partire alla carica quando si trovò Luna
> davanti pronta alla lotta. Prima che potesse dire qualcosa, sentì la punta
> di un phaser appoggiarsi alla nuca mentre gli arrivava perentorio l’invito
> di Xyr a mollare il pugnale e consegnarlo a Doohan.
>
>
>
> *USS Hope – Alloggi Delegazione Brahariana - 28/12/2398, Ore 06.35*
>
> Mahdia aveva trascorso la nottata insonne.
>
> L’equipaggio federale aveva sventato il piano di suo fratello di
> sbarazzarsi di lui, così come quello della sua terza moglie.. non poteva
> contare sulla figlia Aisha, troppo stupida, né su Maryam, troppo idiota..
> senza contare che col passare degli anni, gli era ben chiaro che il figlio
> assomigliasse fin troppo al fratello per non capire che Emilah l’aveva
> tradito.
>
> Gli restava giusto Uriah.. amica fedele prima che moglie devota..
> l’avrebbe seguito su Medora e si sarebbe fatta uccidere al suo fianco, lui
> lo sapeva.
>
> Certo, con la valigetta di Ridan messa in sicurezza, i fondamentalisti di
> Medora avrebbero dovuto usare altri stratagemmi per ammazzarlo, ma presto o
> tardi ci sarebbero riusciti.
>
> Il Capitano Bueller gli aveva comunicato che l’avrebbe aspettato in
> plancia alle otto del mattino per sapere se continuare la loro rotta o se
> tornare indietro.
>
> Una scelta che per lui era facile.. non poteva arrendersi.
>
> Ma Uriah era incinta.. non gli aveva detto nulla, ma ne riconosceva i
> sintomi.. come avrebbe potuto metterla in pericolo? Lei non l’avrebbe mai
> lasciato solo.. ma il figlio o la figlia che portava in grembo che colpa ne
> aveva di quella guerra?
>
> Avrebbe dovuto parlarne con la Consigliera Caytlin? L’aveva vista
> confabulare con Cap’n e Nassah.. assieme a quel povero Rest assillato da
> Aisha.. quei quattro avevano un piano.. sì, ma quale?
>
>
> ========================
> Tenente JG Caytlin
> Consigliere
> USS Hope NCC-25122
> ========================
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