[Stml17] [Basta - 13.04] E' solo questione di opportunità
Bryn Lwellelyn
bryn.lwellelyn a gmail.com
Lun 25 Mar 2019 09:28:34 CET
Letto ora è mi è piaciuto molto. Ottimo brano.
Il sab 23 mar 2019, 12:30 Silvia Brunati <sbrunati a gmail.com> ha scritto:
> Ciao,
> scusate il ritardo ma sono giornate lavorative pesanti.
>
> Silvia Br.
>
> *USS Hope – Ponte Ologrammi - 27/12/2398, Ore 18:16*
>
> Il comandante Xyr camminava lungo il corridoio che portava al ponte
> ologrammi 1 dibattendo fra sé quanto fosse corretto interrompere una
> riunione tattica sulla missione in corso, considerato quanto fosse
> importante quella missione. C’erano però alcune decisioni che solo Bueller
> poteva prendere, nonostante avesse delegato lei alla gestione dei loro
> ‘ospiti’, e le aveva rimandate decisamente per troppo tempo con la scusa
> dell’emergenza tossina. E fra tutti i posti dove aveva pensato di trovare
> il capitano, il ponte ologrammi era stato il primo cui aveva pensato, ma
> solitamente Bueller era più sottile quando non voleva essere disturbato e
> decisamente molto più furbo. Quindi, o davvero era in corso una “riunione
> tattica” come diceva il programma attivato, o lei stata per interrompere un
> atto di seduzione di un membro di sesso femminile particolarmente reticente.
>
> Con uno sbuffo seccato, Xyr si preparò a quello che la attendeva dietro le
> porte del ponte ologrammi.
>
> “Che?....” *accidenti ci faceva Bueller su Andoria?*
>
> Accigliata Xyr seguì il percorso ghiacciato e scivoloso fino ad una
> galleria di chiara natura artificiale, in cui il ghiaccio era stato
> modellato in forse eleganti a circondare una pedana sulla quale due figure
> si stavano affrontando. Il comandante si prese un momento combattuta fra
> l’ondata improvvisa di nostalgia che l’aveva colpita e l’insolita scena che
> le si presentava davanti.
>
> Lon Basta e Luna avevano buttato le giacche vicino alla pedana e a
> giudicare dal sudore che imperlava la fronte della pilota, lo scontro
> andava avanti da un bel po'. Non sembrava andasse tanto bene per Luna, ma
> la sua espressione era così determinata che Xyr era pronta a scommettere si
> sarebbe arresa solo di fronte all’inevitabile, ma forse nemmeno allora.
>
> Incredula spostò lo sguardo sulle figure che sedevano su scranni
> improvvisati coperti da pellicce. Rodriguez seguiva interessato lo scontro
> scambiando ogni tanto qualche battuta con la dottoressa Grahan che non
> distoglieva lo sguardo dal betazoide e, poco più in là, Bueller sedeva in
> mezzo a Doohan e a Caytlin, palesemente più interessato alla risiana che a
> quello che avveniva sulla pedana. Ma quello che la stupì di più fu vedere
> Tucci e Rest, il primo isolato, in un lato della stanza assorto in chissà
> quali assurdi calcoli, il secondo, dall’altro lato con l’espressione di chi
> avrebbe preferito essere altrove.
>
> Il primo pensiero di Xyr, quando si fu ripresa dalla scena, fu quello di
> chiedersi cosa stesse succedendo esattamente, seguito da un *riunione
> tattica? Ah! *che si concludeva con un *bel modo di affrontare il
> problema della tossina! *Ma prima che potesse anche solo dare voce a quel
> pensiero, Rest la notò e le fece cenno di avvicinarsi. Decidendo che, se il
> vulcaniano era lì, forse l’intera situazione meritava il beneficio del
> dubbio, Xyr si avvicinò a lui.
>
> “Cosa sta succedendo?” Chiese sedendosi sul ghiaccio.
>
> “Il tenente Jones sta ricevendo una lezione di umiltà,” rispose in tono
> analitico Rest, “il signor Basta le sta insegnando che il fatto che lei lo
> abbia battuto sulla Terra, era esclusivamente legato ad un fattore emotivo.”
>
> *Che cosa era successo sulla Terra?* Xyr aveva sentito Luna blaterare
> qualcosa a proposito dell’aver battuto il betazoide, ma aveva pensato si
> riferisse ad una simulazione. Corrucciata tornò a guardare i due
> soffermandosi per un istante sul timoniere che in quel momento era riuscita
> a mala pena a liberarsi da una presa dell’ufficiale della sicurezza. *Testarda,
> *non poté fare a meno di pensare quando, con il fiatone, si rialzò
> rimettendosi in guardia.
>
> “Il capitano ha detto che non voleva perdersi lo scontro,” proseguì Rest
> indicando Bueller, “il dottore è venuta per evitare che nessuno si facesse
> male,” Xyr inarcò il sopracciglio guardando Melanne Grahan, “il signor
> Rodriguez, sebbene il pericolo sia rientrato, ha detto che si sente più
> sicuro se Lon o Luna sono vicini. Il signor Tucci non riusciva a riflettere
> nel suo ufficio,” Rest fece una breve pausa, prima di proseguire,
> “l’ingegnere capo era con Luna quando il signor Basta ha invitato il signor
> Jones sul ponte ologrammi e il consigliere ci ha trovati come lei,
> comandante.”
>
> “E lei?” Chiese Xyr osservando, affascinata suo malgrado, lo scontro.
>
> “Io do consigli al signor Basta.”
>
> Xyr si girò a guardare sorpresa Rest.
>
> “Prima dello scontro gli ho detto che aveva il 90% possibilità di vincere,
> ha risposto che voleva rettificare la mia percentuale. Gli ho detto che
> avrebbe dovuto batterla più volte e lui si è dichiarato d’accordo.”
>
> “Quanti scontri hanno fatto finora?”
>
> “Due, ha vinto sempre il signor Basta.”
>
> Xyr aprì e chiuse la bocca tornando a guardare lo scontro. Luna era
> saltata sulle spalle del betazoide cercando di strangolarlo. L’ufficiale
> della sicurezza si gettò all’indietro schiacciando con il suo peso la
> pilota che lasciò la presa con uno sbuffo. Affascinata Xyr la vide
> rialzarsi, senza fiato, ansimando. Bellissima nella sua furia.
>
> “E togliere l’aria dalla stanza in cui la tossina venisse sparata?” Chiese
> all’improvviso Doohan.
>
> “Non riusciresti a salvarli tutti,” rispose subito la dottoressa
> mostrandogli il dpadd che aveva posato affianco a sé, come se non fosse
> assurda quella domanda in questa circostanza, “la maggior parte delle
> tossine neurologiche sono rapidissime.”
>
> “E non sappiamo nemmeno dove e quando colpiranno,” intervenne Caytlin, “il
> signor Yander ha detto che pensa avverrà su Medor, ma non ne abbiamo la
> certezza.”
>
> “Ha detto qualcosa di utile questo Yander?” Chiese sbuffando Luna di nuovo
> incastrata sotto Basta.
>
> “Non offendere il mio amico,” sbottò Rodriguez.
>
> “Adesso lo chiama amico…” Mugugnò Lon bloccando il tentativo di Luna di
> liberarsi schiacciandole la gola con l’avambraccio. Il viso della pilota
> iniziò a diventare rosso.
>
> “Almeno sapessimo qualcosa di più su questa tossina,” commentò Bueller
> passandosi la mano nei capelli frustrato.
>
> “Sappiamo quale tipo è, sappiamo dove viene prodotta e sappiamo che non ha
> antidoti conosciuti,” lo corresse Melanne Grahan seccata, “ma ci stiamo
> lavorando.”
>
> Luna batté con la mano destra sulla pedana. Basta la ignorò.
>
> “Qualcosa sui membri della delegazione?” Chiese Bueller.
>
> “E se isolassimo tutte le zone in cui si trova la delegazione? Possiamo
> usare un sistema di scudi energetici, così se dovesse succedere un
> incidente eviteremo che tutto l’equipaggio venga colpito…” Disse nello
> stesso tempo Doohan.
>
> “Cosa diciamo alla delegazione per giustificare il loro isolamento?”
> Chiese perplessa Caytlin.
>
> “Non lo diciamo,” esclamò Rodriguez illuminandosi, “ho un’idea!”
>
> Luna batté una seconda volta, il volto così rosso da sembrare un pallone.
> Lon la guardò scuotendo la testa: “Non vuoi veramente arrenderti.”
>
> “Non puoi fregare un betazoide!” Esclamò Tucci senza distogliere lo
> sguardo dai suoi calcoli, “La probabilità che sappia che gli stai mentendo
> è così alta che nemmeno il signor Rest si disturberebbe a calcolarla. La
> circolazione dell’aria se infusa della Polvere di Betas 48 avrebbe un
> effetto rallentante su una tossina neurologica.”
>
> “La polvere di Betas 48 è una tossina neurologica,” ribatté la dottoressa
> Grahan.
>
> “Non rapida come quella di cui stiamo parlando, uccide solo dopo tre
> giorni se non viene iniettato l’antidoto,” la corresse Tucci. “Se vuoi
> veramente arrenderti ti lascerà.” Aggiunse senza guardare la pedana.
>
> “Non capisco perché il signor Tucci vuole ucciderci…” Commentò Bueller un
> po' frastornato.
>
> “Non capisco perché nessuno vuole sentire il mio piano,” aggiunse
> Rodriguez in tono offeso.
>
> Luna batté una terza volta a terra fissando Basta negli occhi. Il
> betazoide rimase immobile per qualche secondo poi la liberò. “Perché i tuoi
> piani hanno sempre un secondo fine,” disse alzandosi, ma tenendo un occhio
> sulla pilota che si stava massaggiando il collo.
>
> “Questa poi!” Esclamò Rodriguez.
>
> “Ti ricordo i maiali…” Intervenne Melanne con una leggera cantilena.
>
> “Qualcuno doveva risolvere quella situazione!” Protestò il capo
> operazioni, “comunque la mia idea si combina perfettamente con quella del
> signor Doohan, non si accorgeranno di nulla.”
>
> “Sentiamo quest’idea…” lo invitò sospirando Bueller.
>
> “Sfruttiamo il ponte ologrammi, avviamo un programma che faccia credere
> loro di potersi muovere liberamente sulla nave quando in realtà sono
> confinati!”
>
> “E come li porti li senza farli accorgere della trappola?” Chiese Lon
> studiando Rodriguez a braccia conserte, le gambe leggermente divaricate e i
> piedi ben piantati a terra.
>
> “Proponiamo loro una simulazione che permetta loro di provare l’incontro
> su Medor,” suggerì Caytlin.
>
> “Esatto!” Esclamò Rodriguez, “una volta che saranno dentro ricreiamo la
> Hope sul ponte ologrammi e quando il nostro cospiratore farà qualcosa di
> sospetto, tipo cercare le tossine nel suo alloggio, lo beccheremo!”
>
> “Sembra un buon piano,” commentò Bueller.
>
> “Capitano, aspetti a rifiut…” Rodriguez guardò stupito Bueller, “ha detto
> che le piace? Davvero?” Si passò una mano veloce sugli occhi, “sono quasi
> commosso.”
>
> Quel momento venne interrotto quando Luna si lanciò all’improvviso contro
> Lon. Il betazoide, come se se lo fosse aspettato, le afferrò il braccio con
> il quale lei aveva avuto intenzione di colpirlo e glielo torse dietro la
> schiena. La pilota si lasciò sfuggire un gemito di dolore.
>
> “Te l’avevo detto,” commentò Tucci senza alzare lo sguardo dal suo dpadd.
>
> "Leccapiedi." Rispose a denti stretti Luna.
>
> “E con questa sono tre,” disse Basta con un ghigno soddisfatto in
> direzione di Rest, “vale per la tua percentuale?”
>
> *Dopo tutto è una riunione tattica, *concluse fra sé Xyr.
>
>
>
>
>
> *USS Hope – Ufficio del Capo della Sicurezza - 27/12/2398, Ore 05:00*
>
> *Lon Basta si strofinò gli occhi quando le parole sullo schermo divennero
> un’unica linea continua. Con la tazza in mano andò verso il replicatore e
> la riempì nuovamente. Sorseggiando lentamente la bevanda calda tornò a
> fissare l’elenco che aveva faticosamente preparato. Non era del tutto
> convinto, ma di sicuro Rest avrebbe visto quello che lui non vedeva e
> aggiunto o tolto qualche altro nome dalla lista. Sperabilmente tolto.*
>
> “Non ti ho ordinato di andare a dormire tre ore fa?” Lo rimproverò Melanne
> Grahan dallo schermo quando lui rispose alla chiamata. Come un bambino
> colto sul fatto Lon nascose la sua espressione colpevole bevendo. “Come fai
> a sapere che non stavo dormendo?”
>
> La dottoressa accennò ad una risata scettica. “Seduto alla tua scrivania?”
>
> “Non sarebbe la prima volta.”
>
> “Auguri con il torcicollo,” ribatté ironica la nuova Melanne che a Lon
> piaceva parecchio. Non che quella di prima fosse male, ma adesso … Sorrise.
>
> “Ci sono molti modi in cui è possibile far passare un torcicollo. Alcuni
> persino piacevoli.” La provocò.
>
> “Li chiederò a Luna,” ribatté lei senza arrossire.
>
> A Lon andò di traverso quello che beveva. Tossendo posò la tazza sulla
> scrivania.
>
> “Come va con la tossina?” chiese con voce strozzata cercando di
> riprendersi.
>
> “Vuoi sapere se ho trovato un antidoto, no, solo interventi ad ampio
> spettro” rispose lei con un sospiro frustrato, “ma non sono ancora così
> disperata di considerare l’idea di Tucci per morire meno rapidamente. Come
> va la tua ricerca del colpevole?”
>
> “Posso adottare solo contromisure ad ampio spettro per il momento,” le
> rifece il verso il betazoide grattandosi il mento, “potrebbe essere
> chiunque e non ho una scusa valida per perquisire loro o i loro bagagli.”
>
> “Puoi sempre andare a dormire e ragionarci a mente fresca.”
>
> “Puoi delegare la preparazione delle contromisure a qualcuno di turno e
> riposare.”
>
> “Non sorridere, non ti conviene.”
>
> “Prima riduco la lista a tre sospettati.”
>
> “Con un miracolo?”
>
> “Con la mia capacità deduttiva ed il mio spirito di osservazione,” ribatté
> offeso il betazoide. “Per esempio già due sono fuori.”
>
> “Ah sì?”
>
> “Uno,” Lon controllò il nome sulla sua lista, “Nayar, ha una reputazione
> da attaccabrighe. Difficilmente le persone di questo tipo hanno la pazienza
> per un piano così complicato perché tendono a perdere il controllo. Non
> affiderei mai una neurotossina ad una persona così instabile.”
>
> “E il secondo?”
>
> “Ridan, il segretario. Ha una fidanzata. È su Medor.” All’espressione
> stupita di Melanne sorrise, “Paulo non è l’unico ad avere contatti”.
>
> “Quindi ne restano ….” Si accigliò, “tre.” Dallo schermo la dottoressa
> sollevò un sopracciglio lanciandogli un’occhiata eloquente.
>
> “Detesto commettere errori, Melanne.”
>
> “Non è restando sveglio per più di 16 ore che li risolverai.”
>
> “Ma posso provarci.”
>
> “Lon…”
>
> “No,” il betazoide scosse la testa, “era compito mio tener conto del
> pilota Melanne e non l’ho fatto.”
>
> “Hai sempre una squadra…”
>
> “Disse quella che si rifiutava di affidare a qualcun altro lo studio della
> neurotossina…”
>
> La dottoressa Grahan sbuffò. “Non sarò io però a dover rischiare la vita
> per impedire che succeda un disastro e se sei troppo stanco per farlo di
> sicuro ti ritroverò in infermeria se non peggio.”
>
> Lon la fissò attraverso lo schermo in silenzio poi annuì “Ne tolgo ancora
> uno e vado.”
>
> “Ti concedo un’ora, poi ci vediamo al bar e andiamo a dormire.” Chiuse la
> conversazione prima che il betazoide riuscisse a ribattere.
>
> Lon sorrise stupidamente allo schermo vuoto, poi si riprese e guardò la
> sua lista.
>
> Se il piano di Rodriguez funzionava, il colpevole si sarebbe tradito, ne
> era certo. È difficile resistere dal controllare se quello che porti con te
> è ancora al sicuro, soprattutto se pericoloso.
> Si massaggiò il collo. Gli restavano solo tre indiziati, un’ora, e poi
> Melanne.
>
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> Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano
> occupati. Bertolt Brecht
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