[Stml17] [F. Bueller - 13.08] Nascondino

Silvia Brunati sbrunati a gmail.com
Ven 31 Maggio 2019 09:10:05 CEST


Molto carino! Una svolta direi.

Silvia Br.
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Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano
occupati. Bertolt Brecht
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Il giorno gio 30 mag 2019 alle ore 17:07 Franco Carretti <
ferris.bueller a mail.com> ha scritto:

> Ecco qua, è stata dura trovare un modo per frugare le stenze degli ospiti
> senza destare sospetti. E ho pensato che l'idea di metterli in una
> simulazione fosse pericolosa ora che qualcuno sa che noi sappiamo.
> Oltretutto sarebbe stato pericoloso per gli innocenti che sarebbero morti
> in caso l'attentatore si fosse accorto del trucco... oltretutto si tratta
> di attentatori nel nostro caso.
>
> Così, sfruttando l'idea di Silvia Br (grazie cara), ho tirato fuori questo.
>
> Al termine del brano ho messo una lista dei bahariani (breve) e la mail
> riassuntiva fatta da Ilenia (che è molto valida).
> Buona lettura
>
> ========================================
>
> *USS Hope - Ponte 1 - Alloggio del Capitano - 27/12/2398, Ore 18:00*
> La pallina da tennis rimbalzò sul pavimento e poi sulla paratia, un breve
> volo e poi tornò nella mano del suo lanciatore. Ferris la osservò per
> qualche istante per poi lanciarla ancora con il medesimo risultato.
> Nessun dubbio, erano nei guai... aveva parlato con Strauss ma nemmeno lui
> era riuscito a dare un consiglio valido. Secondo il suo parere
> professionale si trattava di un complotto, e questo era indubbio, e
> dovevamo arrestarli tutti, e questo non si poteva fare. In alternativa,
> sempre secondo lui, dovevamo metterli tutti nell'hangar navette e 'areare
> il locale'... e pure questo non si poteva fare. L'aveva chiesto a Xyr per
> sicurezza.
> Aveva provato con l'Ammiraglio Lennox, ma lei era in missione e le
> pratiche per il suo pensionamento erano già state avviate. Li avevi
> avvertiti, aveva detto loro che, comunque, sarebbe stata a portata di voce
> nel caso avessero bisogno di un consiglio. Però, purtroppo, non poteva
> aiutarli.
>
> Aveva pensato di parlare con Rest e farsi consigliare da suo padre su come
> uscirne, ma era un passo difficile da compiere... lui era il capitano, era
> suo il compito di risolvere la faccenda. Xyr era d'accordo con lui, non
> potevano affidarsi agli altri, almeno non ancora. La Hope stava andando
> alla sua destinazione a velocità d'impulso e per la via più lunga
> possibile. Avevano mandato vari messaggi su Medora nei quali sia era
> assunto la colpa del ritardo, lo stesso ambasciatore Mahdia aveva parlato
> con le sue controparti e si era dimostrato soddisfatto del fatto che il
> giovane capitano della Hope si fosse addossato tutta la colpa del ritardo.
> Ferris era stato molto convincente: guasto alla curvatura e problemi
> tecnici al computer della nave rendevano impossibile un veloce arrivo a
> destinazione.
> Ma ora cosa avrebbe fatto? Possibile che la sua amata dea fortuna l'avesse
> abbandonato?
>
> L'allarme giallo gli impedì di prendere la palla al volo.
>
> "E ora che diavolo succede?!"
>
>
>
> *USS Hope - Plancia - 27/12/2398, Ore 18:25*
> "Rapporto!" ordinò Bueller entrando in plancia.
> "Nave sconosciuta in uscita dalla curvatura." Rispose senza indugio Xyr
> lasciando la poltrona al suo capitano.
> "Sullo schermo!" Ferris osservò la vetusta nave con sguardo critico e
> sollevò un sopracciglio "Che rottame..." sentenziò scuotendo il capo
> "Aprite un canale!"
> "Canale aperto..." rispose l'addetta alle comunicazioni voltandosi verso
> di lui.
> "Qui nave federale USS Hope, sono il Capitano Ferris Bueller. Come
> possiamo aiutarvi?" poi rivolgendosi a Rest "teniamo gli scudi abbasati,
> abbiamo già abbastanza guai e non voglio che i nostri ospiti scoprano che i
> guasti sono fittizzi."
>
> "Nave federale, qui è il fronte di liberazione di Medora, sappiamo che
> trasportate l'ambasciatore Mahdia e che i vostri sistemi sono completamente
> offline. Siete alla nostra mercè... possiamo distruggervi o possiamo
> prendere il controllo della vostra nave."
> "Scusate, ma come sapete che la nostra nave ha i sistemi offline?" chiese
> Bueller sorpreso.
> "Ne parlano tutti su Medora... il trattato di pace messo in pericolo
> dall'incapacità della Flotta Stellare e delle sue navi bagnarola che cadono
> a pezzi. Sistemi danneggiati, gondole che non funzionano, sistemi d'arma
> inesistenti. Nonostante l'aspetto esteriore della vostra nave sia
> spelendido il suo interno è marcio come un bahariano!" l'uomo apparso sullo
> schermo sgignazzò divertito
>
> "Fra tre secondi tutti i sistemi saranno al massimo così possiamo spazzare
> via quel coso dallo spazio." sentenziò Doohan dalla suia postazione punto
> sul vivo "Gliela do io la bagnarola!"
> "Non ti azzardare!" lo bloccò il Capitano della Hope. "Nave sconosciuta,
> qual'è il vostro scopo? Cosa ne farete dell'Ambasciatore?"
> "Lo interrogheremo, vogliamo scoprire qual'è il piano dei maledetti
> bahariani. Sono riusciti a convincere il nostro governo che vogliono la
> pace, ma sappiamo bene che è tutto un trucco! Adesso basta chiacchiere,
> avete un minuto per arrendervi altrimenti faremo fuoco!" l'uomo scomparve
> dallo schermo.
>
> "Capitano, quella nave non può competere con i nostri armamenti. Abbiamo
> il 99% di possibilità di sottometterli al primo attacco" sentenziò Rest
> portando le mani dietro la schiena.
> "Dai Ferris, dammi il via!" Luna si stava grattando il palmo della mano
> destra e i suoi occhi stavano risplendendo come due diamanti.
> "Capitano?" chiese di nuovo Doohan con il dito indice a pochi centimentri
> dal comando di riattivazione dei sistemi.
>
> Ferris fissò lo schermo per alcuni secondi e un angolo della bocca si
> sollevò in un ghigno.
> "Nave sconosciuta, qui USS Hope... ci arrendiamo. Ci prepariamo
> all'abbordaggio." comunicò Bueller.
>
> Un coro di voci indignate si sollevò in tutta la plancia, ognuno aveva da
> dire la sua ma la voce glaciale di Xyr bloccò tutti "Avete sentitò il
> Capitano? Ci arrendiamo!"
> Ferris voltò la testa in direzione del suo primo ufficiale che aveva il
> suo stesso sorriso sul volto. I due allungarono il braccio e batterono i
> pugni l'uno contro l'altro.
>
> "Doohan, Hope, rendete più palesi possibili i guasti della nave. Rest
> facci guadagnare tempo. Basta tieni i tuoi uomini armati e pronti a
> riprendere la nave, ma falli nascondere per il momento e Paulo..." Bueller
> lanciò un occhiata in direzione dell'andoriana e poi sospirò "attiva il
> protocollo Xyr per i nostri ospiti tranne che per l'ambasciatore."
> "Dici 'QUEL' protocollo Xyr?" balbettò Rodriguez lanciando occhiate
> terrorizzate all'indirizzo del primo ufficiale.
> "Si quello che usiamo per tenere nascosti a lei e a Rest i carichi
> preziosi." annuì Ferris sorridendo in direzione di Xyr che si stava
> rabbuiando "I nostri ospiti devono essere spostati in giro per la nave per
> eludere la perquisizione. Nel frattempo, tu Xyr frugherai nelle loro cose.
> Devi trovare quelle bombe!"
> "Sapevo che era quello che avevi in mente... però poi parleremo del
> protocollo Xyr..." concluse glaciale. Ferris sospirò.
>
> "Tutti ai vostri posti, useremo i terroristi medoriani per scovare i
> terroristi bahariani presenti sulla nave. Cosa può andare storto?" gli
> ufficiali della Hope si guardarono fra loro.
>
>
>
> *USS Hope - Ponte 5, tubi Jeffereis - 27/12/2398, Ore 19.00*
> "Purtroppo non possiamo fare altrimenti" si scusò Luna all'indirizzo della
> terza moglie dell'ambasciatore "Il capitano Bueller si scusa per la
> situazione, ma è l'unico modo per tenervi al sicuro. Il nostro capo della
> sicurezza ha tutto sotto controllo, ma visti i danni alla nave è
> impossibile agire adesso... appena i sistemi saranno ripristinati ci
> riprenderemo la nave."
> "È un'indecenza! Com'è possibile che una nave federale sia ridotta in
> questo stato? Oppure siete voi ad essere incapaci?" Onirak, la consorte più
> giovane dell'ambasciatore, nascondeva a stento la sua soddisfazione. Questa
> era un'ulteriore pietra sulla tomba dei trattati di pace. I medoriani
> sembrava intenzionati a ridicolizzare l'ambasciatore Mahdia più che
> ucciderli. Se tutto andava per il verso giusto avrebbero chiesto un
> riscatto per poi lasciarli andare e questo avrebbe creato acredine fra i
> due mondi e la guerra avrebbe ripreso.
> Non era preoccupata, con lei c'era Nayar e quello stupido si sarebbe fatto
> uccidere per lei.
> Luna strinse i pugni e continuò lungo il tubo senza ulteriori commenti.
> Sperava solo che Xyr si muovesse a controllare l'alloggio di quella donna.
> Se era una dei colpevoli avrebbe fatto tamales con la sua faccia. Per il
> momento il suo scopo era farli parlare e scoprire di più su di loro...
> e quella donna puzzava di complotto.
>
> =^=Luna, prendi il tubo Jefferies 115 e dirigiti verso il ponte 6.=^= la
> voce di Rodriguez era allegra.
> "Ti stai divertendo vero?" borbottò lei girando a destra all'intersezione.
> =^=Mi sento un ragno sulla sua ragnatela... per la cronaca stai seguendo
> il tragitto fatto dal tuo rum cubano per schivare l'ultima perquisizione di
> Rest.=^=
> "Lo sai vero che non potrai più usare questo sistema un'altra volta."
> ribattè Luna divertita.
> =^=Tranquilla ho altri sistemi per eludere quel vulcaniano.=^=
> "Tanto non te la faranno passare liscia."
> =^=Sigh...=^=
>
>
>
> *USS Hope - Ponte 12, stive di bordo - 27/12/2398, Contemporaneamente*
> "È certo che stare qui sia sicuro?" domandò l'addetta alle relazioni
> culturali guardando l'ufficiale scientifico con sguardo dubbioso.
> "Come scusi?" rispose lui scuotendosi dal suo torpore.
> La donna guardò Uriah, seconda moglie dell'ambasciatore e Nassah, la
> guardia del corpo anziana che scosse la testa. Avevano ormai capito che
> l'umano chiamato Tucci non sembrava esserci del tutto con il cervello.
> "Mi chiedevo se questo luogo sia al sicuro." ritentò la donna
> avvicinandosi allo scienziato. I due uomini della sicurezza che erano con
> loro, sebbene sembrassero disinteressati, erano pronti ad intervenire.
>
> "Ah certo!, Hope ci avvertirà se dovremo muoverci." rispose Tucci, i due
> uomini della sicurezza si guardarono allarmati.
> "La Hope... la avverte?" chiese Nassah non credendo alle sue orecchie
> "Si la nave... nel caso ci avverte lei." rispose Tucci guardandolo con
> sguardo assente.
> "Ah si certo..." la guardia più anziana scosse la testa e i due della
> sicurezza si guardarono divertiti.
>
>
>
> *USS Hope - Ponte 10, deposito siluri - 27/12/2398, Contemporaneamente*
> "La prego di non sedersi lì... e lei per cortesia non tocchi niente."
> commento Rest all'indirizzo di Ridan prima e di Aisha poi.  I due bahariani
> lo stavano per far impazzire, anche se esteriormente ero lo stesso
> vulcaniano di sempre.
> Il segretario di Mahdia era servile fino all'inverosimile e tendeva a
> rimanere imbambolato finchè qualcuno non gli diceva cosa fare. Era
> sinceramente preoccupato per l'ambasciatore ma era stato convinto da
> quest'ultimo a seguire l'ufficiale tattico.
> Aisha invece si era attaccata al braccio di Rest non appena l'avviso di un
> abbordaggio era stato annunciato e non ne aveva voluto sapere di staccarsi.
> Addirittura cercava in tutti i modi di far perdere il controllo al giovane
> vulcaniano che invece la ignorava stoicamente.
>
> "Quanto pensa che ci vorrà prima che i pirati se ne vadano?" chiese Ridan
> con il suo tono patetico.
> "Dipende tutto dal Capitano Bueller. Vi prego di non farmi domande... io
> sono qui con voi, quindi ho le stesse vostre informazioni." concluse Rest
> cercando di chiudere il discorso. Non voleva rischiare che uno dei due gli
> facesse una domanda alla quale avrebbe dovuto dire la verità... dopotutto i
> vulcaniani non mentono.
>
>
>
> *USS Hope - Ponte 2, Bar di Prora - 27/12/2398, Contemporaneamente*
> "Come le avevo detto c'è solo l'ambasciatore Mahdia e la sua guardia del
> corpo Mirak... non ne so niente di mogli, figlie e segretari." commentò il
> Bueller guardando sorridendo il Capitano Mayem della nave ribelle.
> "Noi avevamo ben altre informazioni!" rispose lui burbero. Eppure i suoi
> uomini stavano controllando tutta la nave e, seppur grande, gli altri
> bahariani non potevano nascondersi in eterno.
> "Faccia un po' come le pare, io dovevo solo portarli sul vostro pianeta,
> non ho nessuna responsabilità su quello che succede." rispose il giovane
> col solito sorriso.
> "Ma come fate ad avere una nave in queste condizioni?" domandò il primo
> ufficiale dei ribelli disgustato.
> "Lei ha fatto il primo giro" si intromise Caytlin che sorseggiava languida
> un cocktail seduta sul divanetto insieme all'ambasciatore e alla sua
> guardia del corpo "Le pare di aver visto qualche adulto?" chiese.
> "No, siete tutti dei ragazzini..." confermò lui
> "E vi pare normale che a dei ragazzini diano una nave seria? Questa è una
> nave scuola! Fra l'altro è fatta apposta per rompersi così da testare le
> capacità dei nostri ingegneri. Qualche genio di ammiraglio ha pensato di
> non sprecare una nave vera per trasporto passeggeri e così ha affidato
> l'ambasciatore a noi." Ferris gesticolò all'indirizzo di Mirak "Mica
> vogliamo morire, vi abbiamo pure consegnato la guardia del corpo legata e
> l'ambasciatore. Non ce ne voglia ambasciatore, ma noi terrestri vogliamo
> andare d'accordo con tutti."
>
> I ribelli si guardarono confusi e sorpresi.
>
> "Comunque non volevate lui? Cosa facciamo adesso?" chiese il giovane
> sempre sorridendo.
> "Ci metteremo in comunicazione con i due pianeti e faremo in modo che la
> guerra continui fino alla distruzione di Brahara!"
> "Ok per me, computer ci dirigiamo nel mio ufficio, prepara una
> comunicazione con chiunque comandi su quei mondi, i nostri amici qui
> vogliono menare le mani!"
> =^=Subito Capitano!=^= rispose Hope dal comunicatore.
> "Vi consiglio di parlare prima con il nostro consigliere di bordo.
> Sicuramente vi saprà offrire ottimi consigli su come trattare con quei
> colletti bianchi!" riprese Bueller alzandosi dal divanetto.
> "Lei mi lusinga Capitano" la giovane risiana lanciò una risata cristallina
> che la fece apparire come un'oca giuliva agli occhi dei ribelli.
>
> Ferris sorrise... doveva solo guadagnare tempo.
>
>
>
> *USS Hope - Ponte 12, Sala macchine - 27/12/2398, Contemporaneamente*
> Xyr, Yander e alcuni uomini della sicurezza stavano giocando a nascondino
> sia con i ribelli che con i loro ospiti. Le stanze della delegazione
> bahariana erano state messe a soqquadro senza molti risultati. Avevano
> previsto che le bombe potessero essere state nascoste negli alloggi,
> dopotutto ovunque andassero i membri della delegazione erano sempre
> accompagnati da qualcuno della sicurezza e ciò rendeva impossibile
> nascondere qualcosa in giro per la nave. L'altra possibilità era che gli
> ordigni li portassero sempre con loro il che rendeva la cosa più
> problematica.
> Adesso erano nella stanza di Ridan e per il momento non c'era nessuna
> traccia della tossina.
>
> "Comandante è l'ora di controllare anqhe questa." il grosso bahariano fece
> cenno all'andoriana di avvicinarsi. Sul divano, posto nella camera del
> segretario di Ridan, c'era la sua valigetta diplomatica. Era l'unico posto
> dove lei e i suoi uomini non avevano controllato.
> "Non possiamo toccarla..." borbottò lei.
> "Forse voi no, ma io si!" esclamò Yander facendo scattare la serratura per
> poi trovare un semplice plico di carte.
> "A dire il vero anche per lei una valigetta diplomatica era off limits, ma
> parleremo di questo in seguito. Direi che si tratta di un buco nell'acqua,
> in nessuno degli alloggi abbiamo trovato niente. O la storia della tossina
> è una fandonia, oppure hanno gli ordigni con se... in questo caso ci
> affideremo agli uomini che li stanno scortando.
> "Aspetti un attimo comandante..." uno degli uomini della sicurezza
> raccolse un pad lasciato sul tavolo e iniziò a digitare qualcosa.
> "Signor Ryni?" chiese l'andoriana attendendo un rapporto.
> "L'ultima volta che siamo stati in licenza, dopo lei sa cosa..." iniziò il
> giovane lanciando un'occhiata a Yander "sono stato sul mio pianeta natale
> per partecipare alla festa di laurea di mio fratello. Sono certo che mia
> madre abbia regalato a mio fratello una valigetta uguale a quella... solo
> che... ecco qui!" il giovane mostrò il pad su cui c'era la foto di due
> giovani, uno dei quali presumibilmente era il fratello di Ryni.
> Quest'ultimo aveva fra le braccia una valigetta identica a quella presente
> in quella stanza... l'unica differenza erano due semisfere metalliche delle
> dimensioni di un palmo della mano che fungevano da base per la valigia.
> "Dite che sono gli ordigni?" chiese Yander
> "Probabile." rispose Ryni deglutendo
> "Provo a toglierle?" chiese di nuovo l'enorme bahariano asciugandosi le
> mani ai vestiti
> "Non si azzardi! Computer teletrasportare la valigetta nel punto
> concordato e mettere tutto all'interno di un campo di forza livello 10"
> =^=Affermativo=^= la valigetta sparì.
>
> "Sarà finita?" chiese l'omone sospirando di solievo
> "Prima dobbiamo controllare che non ce ne siano altre addosso ai nostri
> ospiti."
>
>
> ====================================================
>
> PERSONAGGI E RIASSUNTO
>
> Mahdia: Ambasciatore
> Aida: Adetta alle relazioni
> Ridan: Segretario dell'ambasciatore
> Nassah: Guardia più anziana
> Nayar: Guardia
> Mirak: Guardia amico dell'amabsciatore
> Yander: Pilota amico di Paulo
> Uriah: Prima moglie
> Emilha: Seconda moglie
> Onirak: Terza moglie
> Aisha: Figlia dell'ambasciatore
>
>
>
>
>    -
>
>    PRIMO PEZZO
>    -
>
>       Onirak (terza moglie dell’ambasciatore, la più giovane - 32 anni)
>       era l’ultima discendente della stirpe regnante sul pianeta prima che
>       passassero all'oligarchia;
>       -
>
>       La famiglia di Onirak ha perduto la sua posizione per aver voluto
>       ostinatamente portare avanti la guerra. Il piano della donna è quello di
>       sfruttare il proprio amante (Nayar - uno dei protettori personali di
>       Mahdia) per portare avanti un attentato e dimostrare così non solo che non
>       è possibile alcuna pace ma che la sua famiglia aveva ragione e lei, come
>       ultima discendente, è pronta a salire al trono e riportarli alla guerra.
>       -
>
>       Nayar all’inizio del brano non era nelle stanze di Onirak, la
>       raggiunge solo successivamente.. quindi tecnicamente non si sa dove fosse
>       stato sino a quel momento
>       -
>
>    SECONDO PEZZO
>    -
>
>       Aida (l’addetta alle relazioni culturali con Andria) sta parlando
>       con qualcuno che si trova ancora su Medara, che dovrebbe essere il fratello
>       dell’ambasciatore.
>       -
>
>       E’ stata lei ad aggredire la Grahan e scoprire così che la
>       federazione sa della neurotossina ma non si fa menzione del perchè Aida sia
>       andata in infermeria (almeno non ne ho trovato riferimenti), sappiamo solo
>       che pensava di trovare un’infermiera ed un medico facile da imbrogliare.
>       -
>
>       Per quanto riguarda le registrazioni ambientali sa che non erano in
>       funzione, sa che qualcuno deve averle sabotate ma non è stata lei..
>       -
>
>       I due ipotizzano di riversare la colpa dell’aggressione della
>       Grahan a Yander (l’amico dell’amico dell’amico di Paulo);
>       -
>
>       I due ipotizzano di far capitare un incidente a Rest durante
>       l’attentato per farlo fuori, dato che Aisha si è innamorato di lui;
>       -
>
>       Il piano del fratello dell’ambasciatore è quello di fare
>       l’attentato, anche a costo di far morire il fratello per dimostrare al
>       Collegio dei Vegliardi di Medor che la pace non è possibile e vendicare il
>       padre.. una volta morto il fratello ne adotterà la figlia, mentre il
>       secondogenito dell’ambasciatore (Maryam) prenderà Aida come prima moglie;
>       -
>
>       Maryam non è in realtà il figlio dell’ambasciatore ma di suo
>       fratello che ha avuto una storia con la seconda moglie del marito;
>       -
>
>       Sanno del piano della terza moglie e pensano possa essere un buon
>       capro espiatorio.
>       -
>
>    TERZO BRANO
>    -
>
>       Ridan, innamorato di una donna di Medora, si fa convincere dalla
>       stessa a partecipare all’incontro diplomatico (seppure non sarebbe
>       costume), ma si tratta di un trucco: la donna agisce in combutta del padre
>       per fare un attentato.. Ridan non lo sa ma trasposta due fiale di
>       antitossina.
>       -
>
>    QUARTO BRANO
>    -
>
>       L’ambasciatore sa di rischiare di essere ucciso ed è pronto a
>       correre il rischio ben sapendo che se lo uccideranno diverrà un martire
>       della causa e questo potrebbe portare ad una pace fra i due pianeti.
>
>
> ====================================
> Capitano Ferris Bueller
> USS Hope - NCC-25122
> Skype Combadge: Silente69
> Private comunicator: ferris.bueller a mail.com
> www.starfleetitaly.it/hope
> ===================================
> Ma questa storia dell'idolo è una cosa diffusa o solo tra le donne? F.
> Bueller (Xyr - 03.14 - Scacco matto)
> _______________________________________________
> Stml17 mailing list
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