[Stml17] [14.04 – Graahn – Una nuova pista]

Ilenia De Battisti fulmine791 a gmail.com
Dom 27 Ott 2019 21:58:21 CET


Scusate il ritardo di risposta ma sono giorni frenetici ed il raffreddore
non aiuta.
Mi è piaciuto molto e non vedo l'ora di scoprire il proseguo ^_^

Il giorno dom 27 ott 2019 alle ore 09:27 Vanessa Marchetti <
hazyel91 a gmail.com> ha scritto:

> Ottimo lavoro Maddy
>
>
> ========================================
>
> Tenente JG Caytlin
> Consigliere
> USS Hope NCC-25122
>
> ========================================
>
>
> Il giorno gio 24 ott 2019 alle ore 12:21 Bryn Lwellelyn <
> bryn.lwellelyn a gmail.com> ha scritto:
>
>> Ecco il mio brano. Visto che puntualité?
>>
>> ------------------------------
>>
>>
>>
>> *TOOL III, Colonia Tahzot - Ubicazione sconosciuta - 20/08/2399, 5.43*
>>
>>
>>
>> L’andoriano che si teneva sempre in disparte era la chiave per
>> destabilizzare l’intero gruppo e la Lennox lo sapeva. Solo che non aveva
>> ancora idea di come usare quell’informazione a suo vantaggio.
>>
>> L’idea di una fuga era impraticabile, questo ormai lo aveva capito. Le
>> avevano coperto il volto quando l’avevano portata in quel posto, ma aveva
>> capito da qualche brandello di conversazione e dalla generale atmosfera del
>> luogo che dovevano essere da qualche parte sotto terra. Molto sotto terra.
>> Era persino possibile che l’unica via per entrare e uscire fosse il
>> teletrasporto con cui l’avevano portata lì sotto. L’idea di una fuga per
>> lei sola, magari con degli inseguitori alle calcagna, era impensabile.
>>
>> In un certo senso, era anche meglio. Non aveva più l’età per certe cose.
>>
>> Questo non significava tuttavia che dovesse rimanere con le mani in mano.
>> Doveva solo puntare su una strategia più a lungo termine.
>>
>> Non aveva idea di come stessero andando le indagini, ma sapeva da quello
>> che le avevano detto i suoi ospiti che il clima della colonia era piuttosto
>> chiuso. Poteva quindi supporre che Strauss, i ragazzi e chiunque avessero
>> inviato ad indagare, non stessero ricevendo un entusiastico sostegno.
>> Tuttavia non si sarebbero lasciati scoraggiare. Strauss poteva essere un
>> paranoico che aveva quasi mandato a monte la sua stessa carriera, ma dopo
>> tanti anni era certa di una cosa: non l’avrebbe abbandonata.
>>
>> I suoi carcerieri non avevano manifestato alcun tipo di ansia al di là
>> del normale stato d’animo associato alla situazione, quindi si poteva
>> supporre che al momento non si sentissero in pericolo.
>>
>> Forse non poteva fuggire da sé, ma avrebbe potuto cercare di minare la
>> coesione dei suoi rapitori dall’interno, spingerli a fare un passo falso.
>> Non era forse la strategia più efficace ma era l’unica che al momento era
>> in grado di mettere in atto.
>>
>> Per questo aveva puntato sull’andoriano.
>>
>> I fanatici sono impermeabili a qualunque tentativo di ragionare, ne aveva
>> incontrati diversi nella sua carriera e lo sapeva bene. Non importava quale
>> fosse la causa del loro fanatismo, tirando le somme erano tutti uguali. I
>> tizi che l’avevano rapita non facevano eccezione.
>>
>> L’andoriano invece sì.
>>
>> Quali che fossero le motivazioni a spingerlo, non erano quelle del resto
>> della combriccola. Questa differenza tra lui e gli altri in qualche modo
>> gli era causa di grande frustrazione. Se fosse riuscita a sfruttare questa
>> differenza, forse sarebbe riuscita ad ottenere qualcosa.
>>
>>
>>
>> Si appoggiò con noncuranza alla fredda parete di pietra della sua cella e
>> smangiucchiò distrattamente un pezzetto dell’insipida focaccina che le
>> avevano spacciato per pranzo. Il ragazzo era di guardia alla sua cella.
>> Armeggiava con un qualche componente elettronico sul rozzo tavolo di legno
>> e sbuffava ogni volta che questo emetteva una scintilla. Non aveva idea di
>> cosa stesse facendo e nemmeno le interessava.
>>
>>
>>
>> “Ora ti fanno fare anche l’elettricista?” gli domandò senza voltarsi.
>>
>> L’andoriano si irrigidì appena, ma non rispose.
>>
>> “Sai pensavo che tra questi idioti, avrebbero trovato qualcun altro per
>> farmi la guardia. O ti sei offerto volontario?”
>>
>> “Taci, donna.”
>>
>> “No, immagino di no. E’ un lavoro noioso, no? Fare la guardia a una donna
>> di mezza età in una prigione di pietra. Anche uno scimpanzé avrebbe potuto
>> farlo.”
>>
>> “Taci!”
>>
>> A quanto pare quel tizio era anche irascibile. Tanto meglio. “Dev’essere
>> per questo che hanno messo te di guardia. Non sembra che ti apprezzino
>> molto.”
>>
>> Il ragazzo ebbe uno scatto e si alzò, puntando un’arma nella sua
>> direzione. “Ti ho detto di tacere,” sibilò.
>>
>> La Lennox lo fissò per qualche istante, ne valutò la reazione decisamente
>> eccessiva, mentre lui tornava a sedersi.
>>
>> “Eppure, qui dentro sembri quello con più cervello… ma immagino che la
>> causa valga anche questo...”
>>
>>
>>
>> L’andoriano fece per scattare in piedi di nuovo, ma qualunque fosse la
>> sua intenzione, si bloccò alla vista del bajoriano appena entrato.
>>
>> “Il capo ti vuole. Vedi di muoverti,” lo apostrofò.
>>
>> Il ragazzo se ne andò, arrabbiato tanto con lei quanto con il suo compare.
>>
>> Quest’ultimo fece passare lo sguardo tra i due per un istante prima di
>> domandare: “Che diavolo succede qui?”
>>
>> “Niente,” rispose la Lennox con un sorriso.
>>
>>
>>
>> *USS Hope – Ufficio dell’ Ufficiale Medico Capo – 20/08/2399, ore 10.12*
>>
>>
>>
>> Melanne incrociò le dita sul piano della scrivania e sorrise ampiamente a
>> Caytlin. L’altra, seduta su una delle poltroncine di fronte, pareva in
>> egual misura perplessa e soddisfatta.
>>
>>
>>
>> “Sei sicura che vuoi che venga anche Doohan? Forse sarebbe meglio che ci
>> facessimo accompagnare da uno dei ragazzi della sicurezza.”
>>
>> “Credi che ci siano dei rischi?”
>>
>> “No, credo di no, dopotutto è pieno giorno e il luogo che ho scelto è
>> praticamente in centro. Ma non vorrei che James attirasse altre attenzioni
>> indesiderate.”
>>
>> “In un certo senso sarebbe tutto più realistico. I ragazzi della
>> sicurezza non sono cattivi ma sono un po’, come dire, ingessati, ecco.
>> Dopotutto, lavorano sotto Lon e Rest, non è che gli si possa dar torto.”
>>
>> “Ok,” disse lentamente la rossa risiana, osservandola un po’ stranita.
>>
>> “Perfetto, ci vediamo tra due ore, allora.”
>>
>> “Sì.” Caytlin si spostò leggermente sulla poltroncina, mettendosi più
>> comoda. “Melanne, tu sai che se c’è qualche problema me ne puoi parlare,
>> vero?”
>>
>> “Certo, perché me lo dici?”
>>
>> “Oh, perché tu lo sappia.”
>>
>>
>>
>> In verità la sua non era stata una visita del tutto casuale. Caytlin era
>> decisamente abile nel suo lavoro e nel tempo aveva scoperto che il miglior
>> modo di venire a conoscenza di potenziali problemi prima che diventassero
>> tali era tenere le orecchie bene aperte. La nave è piccola e la gente
>> mormora o una cosa del genere.
>>
>> Se c’era un pettegolezzo che valeva la pena conoscere, prima o poi lo
>> avrebbero saputo tutti e lei un po’ prima di tutti gli altri. In più si era
>> fatta buoni amici in quasi tutti i dipartimenti della nave.
>>
>> Voci correvano in merito alla loro ultima visita alla colonia. Pareva che
>> dopo il rientro, Basta fosse stato visto far visita alla Graahn nel suo
>> ufficio con umore più che tempestoso. Molto più del solito almeno. C’era
>> stata una qualche discussione, si poteva presumere, perché Lon era stato
>> letteralmente sbattuto fuori dall’ufficio. Melanne si era chiusa dentro e
>> aveva cominciato a registrare un diario personale che era passato
>> rapidamente dallo standard federale agli improperi in trill stretto.
>>
>> Il fatto di non parlare il trill non aveva impedito ad una delle
>> infermiere di stare con l’orecchio appiccicato alla porta, pareva. D’altra
>> parte, i pettegolezzi su Basta e la Graahn erano i preferiti tra i
>> romantici a bordo, subito dopo quelli tra Rest e Xyr o Bueller e Xyr, a
>> seconda del caso.
>>
>> Ora Caytlin sospettava – e non sapeva quanto avesse ragione – che il
>> portarsi Doohan a farsi un giro fosse un tentativo da parte di Melanne di
>> mostrare a Lon in quali abissi può sprofondare una donna per amor di
>> vendetta.
>>
>>
>>
>> “Per curiosità, premesso che condivido abbastanza la tua idea, qual è il
>> vero motivo per cui vuoi portarti Doohan invece di un addetto alla
>> sicurezza?”
>>
>> “Beh, avevo pensato di portare qualcuno della sicurezza. Ma, partendo dal
>> presupposto che non ci siano rischi, beh…”
>>
>> “Sì?” la incoraggiò il consigliere.
>>
>> “Credo che Lon si arrabbierà di più così,” ammise candidamente la Graahn.
>>
>>
>>
>> *USS Hope – Ufficio del Primo Ufficiale – 20/08/2399 – Ore 13.22*
>>
>>
>>
>> “Non ho capito bene… chi sarebbe questo tizio?”
>>
>> “Non ci ha fornito i documenti…”
>>
>> “… e a dir la verità è stato molto attento a non farsi vedere in faccia…”
>> si inserì Melanne.
>>
>> “Esatto… ma ha detto di avere delle informazioni sul delitto della
>> villetta,” concluse Caytlin.
>>
>> “Non capisco,” disse Xyr, le antenne che si piegavano in avanti dandole
>> un cipiglio vagamente inquisitorio, “credevo che foste scesi in pieno
>> giorno in un locale pubblico, come avete fatto a parlarci senza vederlo in
>> faccia?”
>>
>> “Il locale era molto affollato per via dell’ora di pranzo e lui ci ha
>> fatto avere un padd tramire una cameriera,” rispose Caytlin.
>>
>> “Allora la cameriera lo avrà visto in faccia, giusto?”
>>
>> “Ce l’ha indicato mentre stava uscendo. Non siamo riusciti a vederlo in
>> faccia. Le abbiamo chiesto di descrivercelo, però.”
>>
>> “E lei?”
>>
>> “A parte che si tratta di un Bajoriano, niente. Diciamo che era un po’
>> distratta.”
>>
>> “Da cosa?” chiese Bueller.
>>
>> “Da lui,” concluse Melanne indicando con un gesto del capo un
>> imbarazzatissimo Doohan.
>>
>>
>>
>> Per un momento nell’ufficio calò il silenzio. Doohan sembrava uno pronto
>> a bollire nella sua stessa divisa, Caytlin e la Graahn sembravano tanto
>> dubbiose quanto eccitate dalla novità.
>>
>> Xyr era impassibile come sempre. Bueller non sapeva che pensare.
>>
>> Avrebbe potuto essere una buona pista come un qualche genere di
>> sotterfugio, un ricatto, un mitomane o anche uno scherzo. Era certo che
>> Rest avrebbe potuto calcolare l’esatta probabilità alla terza cifra
>> decimale, ma francamente non pensava che glielo avrebbe chiesto.
>>
>>
>>
>> “Quindi vorrebbe un incontro?”
>>
>> Caytlin annuì, facendo scivolare il padd sulla scrivania verso Bueller.
>> “Per fornirci le informazioni di cui è in possesso.”
>>
>> “Ha chiesto un pagamento?” domandò Xyr.
>>
>> “No, o almeno qui non lo dice.”
>>
>> “Allora le sue motivazioni non riguardano un guadagno diretto.”
>>
>> “Quindi cosa vuole?”
>>
>> Bueller sembrò riflettere per un momento. “E’ possibile che abbia visto
>> due belle ragazze e…”
>>
>> Xyr si voltò verso di lui stringendo gli occhi. “Chi mai inventerebbe una
>> cosa del genere solo per un approccio romantico?”
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