<html><head></head><body><div style="font-family: Verdana;font-size: 12.0px;"><div>Notevole... voglio essere l'ultimo a scrivere così da poter salvare quei due eroi! :D
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<div name="quote" style="margin:10px 5px 5px 10px; padding: 10px 0 10px 10px; border-left:2px solid #C3D9E5; word-wrap: break-word; -webkit-nbsp-mode: space; -webkit-line-break: after-white-space;">
<div style="margin:0 0 10px 0;"><b>Sent:</b> Thursday, December 04, 2014 at 10:25 PM<br/>
<b>From:</b> "Federico Pirazzoli" <cmdrtkar@gmail.com><br/>
<b>To:</b> stml17@gioco.net<br/>
<b>Subject:</b> [Stml17] Rest - indagine</div>
<div name="quoted-content">Ed ecco il pezzo di imbarco di Rest! Vi avevo detto che é un figlio di Borg insensibile?<br/>
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USS Hope attraccata presso Base Stellare 16 alfa – Alloggio Rest - 1 dicembre 2394 – Ore 05:30<br/>
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Rest era solo, all’interno della propria cabina, e le sole luci che illuminavano l’ordinatissima stanza erano quelle di poche candele da meditazione, accese su appositi supporti che non avrebbero costituito un rischio per la sicurezza del vascello.<br/>
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A differenza di molti dei suoi colleghi, che avevano scelto di continuare a risiedere in Accademia fino all’ultimo momento, il giovane Primo Ufficiale Tattico si era trasferito a bordo della U.S.S. Hope già da un mese, al fine di seguire al meglio le procedure di messa a punto dei sistemi e di carico delle scorte.<br/>
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Il suo corpo si muoveva lentamente, ripetendo con attenzione le precise figure della Suus Mahna. Certo, grazie all’addestramento come ufficiale della Sicurezza della Flotta Stellare aveva appreso anche altre forme di arte marziale più aggressive ed efficienti, ma riteneva che l’antico stile Vulcaniano – una vera e propria arte in grado di mantenere in perfetto equilibrio l’aspetto fisico e meditativo – fosse parte integrante di lui.<br/>
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Completati i propri esercizi mattutini alle 05:42, come ogni mattina, peraltro, si concesse una rapida doccia sonica ed un pasto frugale al replicatore dell’alloggio, così da essere pronto ad entrare in servizio alle 06:00, esattamente due ore prima dell’inizio effettivo del suo turno.<br/>
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Con indosso una divisa perfettamente stirata ed inamidata, sulla quale brillavano in maniera quasi maniacale il comunicatore ed i pin “fittizi” da Tenente Comandante, si diresse alla Sezione Tattica e Sicurezza, con l’intento di raggiungere il proprio ufficio e studiare i rapporti delle attività notturne prima dell’inizio del proprio effettivo turno di lavoro.<br/>
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USS Hope attraccata presso Base Stellare 16 alfa – Sezione Tattica e Sicurezza - 1 dicembre 2394 – Ore 06:00<br/>
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Giunto nei pressi della zona comune della Sezione, dove si trovavano diverse postazioni per il personale di turno, rimase però lievemente sorpreso trovandosi di fronte i Guardiamarina (fittizi) Brown e Taylor, che ricordava essere stati assegnati alla verifica dei container immagazzinati nella stiva di carico principale.<br/>
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Leggermente perplesso per la presenza dei due esattamente 1.12 ore prima del previsto completamento dell’ispezione, si avvicinò loro, con le mani intrecciate dietro la schiena, domandando “Ci sono dei problemi alla Stiva di Carico, signori?”<br/>
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I due si misero immediatamente sugli attenti alla vista dell’Ufficiale e Brown si affrettò a rispondere “No, signore…nessun problema. Abbiamo già terminato l’ispezione dei container caricati a bordo.” E, per sicurezza, gli porse un Dipadd contenente presumibilmente il rapporto dell’ispezione.<br/>
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Il Vulcaniano allungò la mano destra per afferrare il Padd, facendo attenzione a non sfiorare l’arto dell’Umano, quindi diede una rapida occhiata al contenuto del documento. Apparentemente il lavoro sembrava svolto con efficienza ed era presente una relazione completa, corredata di scansioni sensorie, del contenuto di 132 container, tanti quanti ne risultavano imbarcati secondo i documenti di trasporto.<br/>
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“Molto bene…” annuì, osservando con un accenno di curiosità le reazioni dei due. Brown appariva soddisfatto della cosa, mentre invece Taylor appariva leggermente a disagio. Ignorando per il momento la cosa, sfruttò la coda dell’occhio per verificare quanto personale li circondasse e – notando altre sei persone presenti, decise che era un buon momento per sfruttare le tecniche di incentivo morale del personale apprese nei suoi studi su Zakdorn e aggiunse “Avete svolto un lavoro efficiente, signori…sono soddisfatto. La cosa sarà tenuta in debita considerazione.”<br/>
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Sì, si disse Rest, era stata una buona strategia. Nell’ambiente ristretto e sostanzialmente chiuso di una Nave Stellare, specie di una nave di dimensioni relativamente piccole come la Hope, il circolo delle informazioni ufficiose era rapido ed efficiente e sarebbe stata una cosa buona per l’efficienza della Sezione che si sapesse che il Caposezione era attento alle modalità di svolgimento di tutte le attività, comprese quelle meno rilevanti, e che era capace di riconoscere e premiare un lavoro ben fatto.<br/>
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Come a confermare la sua valutazione, il volto di Brown si illuminò di un leggero sorriso, mentre affermava convinto “Grazie Signore!” poi, forse in un tardivo slancio di umiltà, aggiungeva “Anche se buona parte del merito è stata di Taylor…si è assunto l’incarico di analizzare tutti i carichi di materiali pesanti e lo ha fatto estremamente in fretta!”<br/>
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Il secondo Cadetto, tirato in ballo, ebbe una reazione che attirò l’attenzione di Rest. Anziché reagire positivamente ai complimenti del superiore e del collega, Taylor esitò, muovendosi per un istante a disagio sulle gambe, prima di dire, con voce un po’ incerta “Non ho fatto nulla di eccezionale…”<br/>
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Si trattava di una reazione anomala, specie in considerazione dell’inappropriato tasso di dilatazione delle palpebre dell’Umano, ma Rest fece finta di nulla, congedandoli con un cenno del capo prima di riprendere il percorso verso il proprio ufficio, il padd tenuto tra le mani incrociate dietro la schiena. Non aveva però dimenticato quella strana reazione e si ripromise – al momento opportuno – di approfondire il tutto.<br/>
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USS Hope attraccata presso Base Stellare 16 alfa – Ufficio Capo Sezione tattica - 1 dicembre 2394 – Ore 07:53<br/>
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Terminata in anticipo l’analisi degli esigui rapporti giunti durante la notte e redatta la tabella delle attività del turno Alpha, Rest si alzò dalla propria poltrona per recarsi al replicatore, ove ordinò una tazza di Thè speziato vulcaniano.<br/>
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Quindi, sedutosi nuovamente alla scrivania con una postura rigida che nessun Umano – specie se da solo - avrebbe mantenuto a lungo, si apprestò ad esaminare il rapporto di verifica del materiale alloggiato nella Stiva di Carico principale. Per prima cosa lesse attentamente tutto il rapporto, verificando il contenuto dei container, rilevato dai Tricoder, con le bolle di carico.<br/>
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L’analisi non produsse alcun risultato utile, quindi l’Ufficiale tattico Capo si prese qualche momento per riflettere, sorbendo al contempo un lungo sorso della propria bevanda. Era evidente che Taylor fosse a disagio per il fatto di essere stato additato come colui che aveva svolto la maggior parte di un lavoro lungo e piuttosto noioso, riuscendo a farlo anche in un tempo minore rispetto a quello stimato.<br/>
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Poiché la maggior parte del personale Umano avrebbe reagito ad un complimento con orgoglio, o al massimo con imbarazzo, in una situazione analoga, il Vulcaniano cercò di richiamare alla memoria tutte le reazioni del Guardiamarina sfruttando le tecniche di meditazione della propria razza. Effettivamente, dovette ammettere dopo un momento di profonda riflessione, durante i cinquantadue secondi che aveva impiegato per scorrere il rapporto quando Brown glielo aveva consegnato, Taylor aveva assunto una postura estremamente tesa, limitando al minimo i movimenti e mantenendo per tutto il tempo la muscolatura in tensione.<br/>
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Esisteva dunque una probabilità – quantificabile all’incirca al 76,43% - che Taylor temesse che dalla lettura del rapporto emergesse qualcosa per lui negativo. Ma cosa? Probabilmente – e si trattava di una logica supposizione da parte di Rest – non aveva adempiuto al proprio dovere in maniera così esemplare.<br/>
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Stuzzicato nella propria curiosità, il Vulcaniano prese la cosa come una sfida personale e richiamò le letture dei sensori nella Stiva di Carico, sovrapponendo sullo schermo del computer diverse informazioni. Per prima cosa richiamò una mappa della stiva stessa, sulla quale fece riportare la posizione esatta di tutti i 132 container caricati quindi, sfruttando le registrazioni dei sensori interni, tracciò il movimento dei comunicatori dei due ufficiali della sicurezza. All’indice temporale rilevato dalle letture dei sensori, poi, associò l’attività e la rilevazione dei due Tricoder, così da sapere esattamente cosa i suoi sottoposti stessero scansionando in ogni momento.<br/>
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Soddisfatto, quindi, Rest escluse il segnale di Taylor ed avviòla registrazione a 20 volte la velocità normale, esaminando col proprio occhio attento l’attività svolta da Brown nelle cinque ore che avevano trascorso nella stiva. Non trovando nulla di anomalo, riportò la registrazione all’inizio, eliminando il segnale di Brown e inserendo quello di Taylor. Poiché era quest’ultimo ad interessargli, eseguì la riproduzione solo a 10x e ciò fu un bene. All’inizio l’attività di Taylor risultava ineccepibile ma, mano a mano che si allontanava dal collega, le sue scansioni risultavano più rapide e meno approfondite. Rest si stava già convincendo di aver scoperto una semplice approssimazione sul lavoro svolto quando, a circa metà dell’attività, notò uno strano movimento.<br/>
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‘Perché Taylor aggira uno spazio vuoto, prima di esaminare questi container di pezzi di ricambio del deflettore?’ si chiese, riportando indietro l’indice temporale di circa un minuto e riproducendo a velocità normale. Effettivamente il Guardiamarina aveva compiuto un ampio giro attorno ad alcune casse di pezzi di ricambio, anziché percorrere un tratto rettilineo.<br/>
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Incuriosito, l’Ufficiale decise di approfondire la cosa. Con un movimento elegante si alzò in piedi e, dopo aver recuperato il proprio Tricoder, si diresse a passo spedito verso la Stiva di Carico.<br/>
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USS Hope attraccata presso Base Stellare 16 alfa – Stiva di Carico Principale - 1 dicembre 2394 – Ore 14:32<br/>
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“E questo è quanto, Comandante…” riferì il Vulcaniano, indicando al Capo delle Operazioni un container in tutto e per tutto identico agli altri presenti nella sala, salvo per il fatto che risultava ora aperto e al suo interno era possibile notare numerose casse di legno senza etichetta.<br/>
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“Sarà sicuramente un errore di consegna…” ribatté l’Umano con una faccia da schiaffi non indifferente, rivolgendo al parigrado un sorriso allegro, che non trovò però riscontro nella impenetrabile impassibilità del Vulcaniano “d’altra parte, il Container non risulta nella nostra bolla di consegna, no? Io suggerisco di richiuderlo e contattare l’astroporto per organizzare la riconsegna…anzi, dato che questa è proprio una cosa da Operazioni, lasci che me ne occupi io. Lei ha già tanti altri pensieri…”<br/>
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“Caricare materiale alcolico su di un vascello militare è un reato sancito dal Codice della Flotta Stellare, pertanto il suddetto materiale non potrà essere rimosso dalla stiva sino al completamento delle indagini e all’individuazione di eventuali responsabilità…” rispose glaciale il Vulcaniano, fissando l’altro ufficiale “in giallo” come a volerlo sfidare a ribattere.<br/>
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“Suvvia, non crede di esagerare…” provò a rabbonirlo Apollo "è stato un errore del corriere…chi vuole che porti intenzionalmente quarantadue casse di birra Andoriana a bordo di una Nave Stellare della Federazione?” poi, notando che il collega non sembrava interessato a cedere di un millimetro dalla propria posizione, desistette affermando invece “Vabbé, lasciamo stare…ha già qualche indiziato?”<br/>
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“Ho acquisito le registrazioni video del carico della merce ed individuato sia il corriere sia chi l’ha ricevuta…che, per inciso, è uno dei suoi uomini…il Guardiamarina Dexter…” ribatté fermo Rest, prima di aggiungere “Oltre ovviamente al mio uomo che ha evitato con attenzione di scansionare la cassa.”<br/>
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" Continuo a pensare che, a meno di ventiquattro ore dal varo della nave, sarebbe meglio far sparire questa roba in maniera silenziosa e poi preoccuparci di eventuali punizioni all'interno della gerarchia di bordo..." ammise infine l'Umano, giocando a carte scoperte quanto gli era possibile e cercando di salvare capra e cavoli "ma l'ufficiale della Sicurezza é lei. Quel che posso fare é consigliarle di seguire la via gerarchica e lasciar decidere al Capitano Bueller..."<br/>
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Si trattava in effetti di un suggerimento sensato, ammise tra se Rest...un suggerimento che, però, portava ad un esito incerto. Il loro Capitano avrebbe seguito alla lettera il regolamento, portando i colpevoli in Corte Marziale, o avrebbe scelto una via traversa?<br/>
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Decidendo all'istante la strategia da intraprendere, Rest fece un cenno di assenso e se ne andò.<br/>
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Quando fu certo che le sue fini orecchie Vulcaniane fossero fuori dalle scatole, Apollo sfiorò il comunicatore convocando in stiva di Carico Taylor e Dexter, per decidere il da farsi...<br/>
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USS Hope attraccata presso Base Stellare 16 alfa – Corridoio nei pressi della Stiva di Carico Principale - 1 dicembre 2394 – Ore 16:30<br/>
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Rest avanzava a passo marziale lungo il corridoio ove il Computer di bordo lo aveva informato essere il Comandante Xyr. Il Vulcaniano stringeva in mano un rapporto dettagliato del caso "Birra Andoriana" ed era ben deciso a farlo giungere al Capitano con l'avvallo del Primo Ufficiale, così che l'Umano al comando della Hope non potesse in qualche modo insabbiare la faccenda.<br/>
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Forse un esterno avrebbe potuto considerare il suo un eccesso di zelo, ma la verità era che Rest riteneva un affronto personale il fatto che uno dei suoi uomini, ancora prima di lasciare il bacino spaziale, avesse avuto l'ardire di infangare l'onore della SUA Sezione macchiandosi di un crimine, di piccola o grande entità che fosse.<br/>
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Fu per questo che giunse quasi a passo di carica nei pressi della Stiva di Carico ove Xyr si stava a sua volta dirigendo, rallentando il passo solo quando notò i due Ufficiali Superiori che il Primo Ufficiale stava scortando. Naturalmente sapeva chi fossero, ma la loro presenza era un ostacolo allo scopo che si era prefissato, quindi dedicò loro il minimo dell'attenzione necessaria.<br/>
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Il lieve movimento della testa fu l’unico segnale di saluto nei confronti dei suoi diretti superiori. “Comandante Xyr, credo sia necessario lei legga questa nota”. L’andoriana prese curiosa il PADD che il Tattico le porse.<br/>
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Ovviamente Rest conosceva perfettamente il contenuto della nota e, conoscendo molto bene anche i tempi di lettura di Xyr, non ebbe difficoltà a ripeterla nella sua mente esattamente allo stesso ritmo con il quale l'Andoriana la stava leggendo.<br/>
“In data 1 Dicembre 2394 ore 15.45 presso stiva di carico USS Hope NCC-25122 è stata ritrovata un fornitura di 42 casse (1008 bottiglie) di un fermentato alcolico con ceppi di Saccharomyces cerevisiae di zuccheri derivanti da fonti amidacee presenti esclusivamente sul pianeta Andoria. Il nome comune è Birra Andoriana. Come da protocollo della Flotta Stellare introdurre clandestinamente suddetta sostanza su un qualsiasi vascello della Flotta ricade nelle violazioni deferibili alla corte marziale. In seguito ad un’attenta indagine svolta (cui in allegato le registrazioni video dell’intera operazione di carico) vengono proposti per il suddetto deferimento presso la Corte Marziale i seguenti cadetti le cui schede sono anch'esse allegate. Sembra l’intera operazione si sia svolta all'oscuro del Capo Operazioni già interrogato in merito.”<br/>
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Xyr cercò di mantenere la calma. A pochi metri davanti a lei c’era una stiva di carico piena di materiale medico e di Birra Andoriana caricata illegalmente sotto gli occhi di tutti. Tra lei e la stiva un Contrammiraglio e un Capitano che probabilmente se ne sarebbero accorti.<br/>
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“Grazie Rest, ottimo lavoro”. Xyr appose quasi tremante di rabbia il suo nome come controfirma alla nota del vulcaniano inviandola al Capitano Bueller.<br/>
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Una volta congedato, l'ufficiale Tattico Capo fece il saluto militare al terzetto e, girato sui tacchi, se ne andò.<br/>
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USS Hope attraccata presso Base Stellare 16 alfa – Alloggio di Rest - 1 dicembre 2394 – Ore 23.30<br/>
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La serata si era conclusa con la più classica delle cene di gala con gli auguri da parte del Comando di Flotta e con la baldoria prima della partenza, ma Rest non era rimasto tanto a lungo da scoprirla. Terminato il pasto ed i discorsi ufficiali si era accomiatato, raggiungendo il proprio alloggio ove aveva meditato per esattamente quarantacinque minuti, prima di spegnere tutte le luci e mettersi a dormire.<br/>
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In maniera completamente illogica, tuttavia, il sonno aveva deciso di tardare a presentarsi, mentre l'eccitazione per l'inizio della missione faceva sì che la sua mente divagasse verso le infinite sfide che li avrebbero attesi.<br/>
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Decidendo che sarebbe stato illogico ed improduttivo rimanere svegli nel letto, si alzò e, raggiunto il tavolo del salotto, attivò l'interfaccia di Stratagema, lasciando che il computer selezionasse - attraverso la rete civile subspaziale - un avversario casuale...esattamente ciò che gli serviva per riuscire a liberare la mente da ogni pensiero.<br/>
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