<div dir="auto">Grazie! XD<br><div data-smartmail="gmail_signature"><br>=========================<br>Tenente JG Catalunya 'Luna' Jones della Casata di 'Klaa<br>Flight Control Office (CONN)<br>USS Hope - NCC-25122-A<br>=========================<br>"Abbassare il limite di velocità!? Certo... salverebbe delle vite, ma centinaia di persone arriverebbero in ritardo!"<br>______________________________<br>Private comunicator: <a href="mailto:ltcomm.sibi@gmail.com">ltcomm.sibi@gmail.com</a><br> <br><br> </div></div><div class="gmail_extra"><br><div class="gmail_quote">Il 14 mar 2017 7:56 PM, "Maddalena" <<a href="mailto:vampitrill@gmail.com">vampitrill@gmail.com</a>> ha scritto:<br type="attribution"><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex">
<div bgcolor="#FFFFFF" text="#000000">
Ma che fame!<br>
Bel brano, brava!<br>
<br>
<div class="m_-1326616578930535088moz-cite-prefix">Il 14/03/2017 15:15, Silvia Bianchini
ha scritto:<br>
</div>
<blockquote type="cite">
<div dir="auto">
<div style="font-family:sans-serif;font-size:13.696px" dir="auto">E per non essere da meno ecco il mio...</div>
<div style="font-family:sans-serif;font-size:13.696px" dir="auto">Imbarco meno scontato di quello che possiate
pensare...</div>
<div style="font-family:sans-serif;font-size:13.696px" dir="auto"><br>
</div>
<div style="font-family:sans-serif;font-size:13.696px" dir="auto">Kisses<br>
<div style="height:97px" dir="auto">Si.Bi.</div>
<div style="margin:16px 0px" dir="auto">
<p><span style="font-family:'garamond',serif">******************************<wbr>***********</span></p>
<p><b><span style="font-family:'garamond',serif">Brano:
06-xx</span></b></p>
<p><b><span style="font-family:'garamond',serif">Titolo:
L’Amor muove il sole e le altre stelle, ma io vado più
veloce</span></b></p>
<p><b><span style="font-family:'garamond',serif">Autore:
Tenente jr. Catalunya “Luna” Jones della Casata di
Klaa (aka Si.Bi.)</span></b></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">******************************<wbr>***********</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif"> </span></p>
<p><b><span style="font-family:'garamond',serif">Terra –
Arizona – Complesso Flotta Stellare “Amelia Earhart” –
Hangar 2</span></b></p>
<p><b><span style="font-family:'garamond',serif">19 Novembre
2395 - Ore 23:47</span></b><span style="font-family:'garamond',serif"></span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif"> </span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">Dopo
l’annuncio dell’Ammiraglio Lennox la festa aveva perso
ogni attrattiva e aveva colto la prima occasione per
andarsene. Aveva sopportato anche un rientro sulla Terra
con un ingegnere boliano dalla voglia irrefrenabile di
raccontarle il perché e il percome dell’uso di una
moquette in lana arkoliana rispetto ai soliti materiali
utilizzati per gli interni delle navi della Flotta; non
che l’avesse realmente ascoltato. Un impulso incessante
di liberare il suo armadietto al centro di volo della
Squadra Rossa l’aveva condotta li e ora Luna stava
contemplando la fila di navette prototipo di classe
Interceptor. Prima di salire sulla Hope non avrebbe mai
pensato di poter neanche solo comparare una Miranda con
la gioia di pilotare quei piccoli gioielli di tecnologia
federale. E invece…</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">“Cadetto
Jones! Che ci fa qui?”</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">I suoi
pensieri vennero interrotti dalla calda e virile voce
del Tenente Comandante Marcus, l’istruttore di volo
dell’Accademia della Flotta che soprintendeva i voli
della Squadra Rossa e Collaudatore Capo del progetto
Interceptor.</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">Luna si girò
sorridendo</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">“Tenente Jr
Jones, adesso, signore” disse indicando i gradi sul
colletto</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">“Lo sapevo…
l’Ammiraglio Lennox mi ha informato, volevo solo
prenderla in giro… le congratulazioni sono d’obbligo ”
rispose amabilmente stringendole la mano “Allora… stava
ammirando le navette? Ha notato quel deflettore sotto la
carlinga?”</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">“Sì, quindi i
miei appunti hanno convinto i progettisti…”</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">“Aveva
ragione, stabilità del campo di curvatura aumentata e
manovrabilità con vettori superiori a 90° migliorata del
36%”</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">“Sono cose che
o si fanno o non ci si pensa”</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">“Ha proprio
ragione… non dovrei dirglielo, ma ho chiesto
all’Ammiraglio Lennox di assegnarla qui come
collaudatrice, ma immagino che abbia molte opzioni al
momento”</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">“Collaudare
queste meraviglie?! Grazie per aver pensato a me
Signore… solo…” disse Luna sinceramente stupita</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">“Lo so, lo so…
è giovane e talentuosa e i timonieri con queste
caratteristiche sono molto richiesti. Basta anche un
grado inferiore al suo, ma un grande talento, per essere
messi a pilotare anche le navi ammiraglie, cosa che non
accade con altri ruoli. Quindi le chiedo solo di
pensarci, noi saremmo felici di averla qui… La lascio ai
suoi pensieri. Ancora congratulazioni tenente”</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif"> </span></p>
<p><b><span style="font-family:'garamond',serif">Terra –
Arizona – Route 66 – The Old And The New Pub &
Grill</span></b></p>
<p><b><span style="font-family:'garamond',serif">19 Novembre
2395 - Ore 01:17</span></b><span style="font-family:'garamond',serif"></span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif"> </span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">Luna spense la
moto antigravitazionale nel parcheggio del pub. Si era
spinta a massima velocità costeggiando il Grand Kanyon,
poi era rientrata nel sistema stradale godendo della
pressione dell’aria a 300km/h sul suo corpo. Un giro a
vuoto, così tanto per fare, unicamente per il piacere di
farlo.</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">Altre moto e
veicoli terrestri erano parcheggiati. Il locale era
sempre aperto e lei lo aveva sempre apprezzato da quando
vi aveva messo piedi per la prima volta con i suoi
colleghi della Squadra Rossa. La distanza dalla base non
era infatti proibitiva ed era sicuramente
caratteristico.</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">Entrando nel
locale il suo istinto la fece subito scansare una coppia
di avventori che si stava azzuffando. La musica alta
copriva solo parzialmente il rumore della rissa. Le
scazzottate erano all’ordine del giorno e nessuno si
formalizzava troppo, anzi facevano parte
dell’esperienza. Una zona senza troppe leggi e
regolamenti, ma sufficientemente controllata da non
destare la preoccupazioni né delle autorità civili, né
della Flotta Stellare. In nessun altro posto sulla Terra
Luna aveva sentito quell’atmosfera da nave da guerra
klingon. L’aveva amato sin dal primo momento ed era
diventato il suo rifugio. Il fatto che fosse pieno di
cameriere in abiti discinti e che il proprietario fosse
una andoriana con curve mozzafiato e un atteggiamento da
dura erano la ciliegina sulla torta. Questo prima della
Hope, ovviamente. Sembrava passata un’eternità.</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">“EHEEEHI!
FERMI TUTTI!!!” tuonò Seraht</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">Ogni movimento
si fermò. Un Capo della Flotta rimase con il pugno in
posizione tenendo per il colletto uno ktariano che non
fece nemmeno un tentativo di spostarsi. Quando
l’andoriana parlava era il momento di fermarsi.</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">“Signore e
Signori, Luna della Casata di Klaa è tornata!”</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">Un boato la
accolse e tutti gli habitué si affannarono per andare a
salutarla. Solo dopo qualche minuto riuscì finalmente a
sedersi al bancone.</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">“Allora…
Tenente…non è che vai un po’ troppo di corsa…
ragazzina?” commentò Saraht mettendole davanti una birra
andoriana della sua riserva personale e servendosene una
anche per sé.</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">“Naaa… questo
è il mio passo normale… come va Seraht?”</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">“tutto uguale
come sempre. Brindiamo al tuo brillante futuro… cosa
farai adesso ? hai già una assegnazione?”</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">“Forse… mi
hanno fatto un paio di proposte. Ma ci sto pensando”</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">“deve essere
una cosa seria se la testa più matta che abbia mai
conosciuto si ferma a pensare”</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">“Già” rispose
laconicamente Luna bevendo un sorso di birra</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">“Luna non mi
saluti neanche più?” disse una voce alle sue spalle. La
riconobbe subito e ogni sua cellula vibrò di
eccitazione.</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">“Non dovresti
stare in cucina? Il turno non è ancora finito” commentò
l’andoriana seccamente</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">“Dai mamma,
fammi salutare almeno” rispose la voce</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">Luna buttò giù
la birra in un sorso e si girò.</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">Senal, figlia
di Seraht e di un terrestre, Kwatoko, un nativo
americano di discendenza Navajo, era una delle ragazze
più belle che avesse mai visto. Occhi di un blu talmente
scuro da sembrare profondità oceaniche su un viso
perfetto e zigomi alti. Un corpo sinuoso e sensuale di
un blu tendente al violetto. Un fiore di ragazza, di
sangue misto come lei, di cui Luna era innamorata dal
primo secondo. Un amore ricambiato, ma mai
concretizzato. Un amore che cercava di dimenticare tra
le lenzuola di altre ragazze perché non sarebbe mai
riuscita a fermarsi. La vita che aveva scelto, la sua
passione per il rischio e l’avventura l’avevano sempre
attirata lontano. Una vita di casa sarebbe stata una
prigione. Ma ora… che fosse possibile unire le cose?
Collaudare prototipi poteva essere una vita lavorativa
sufficientemente rischiosa e sarebbe potuta restare
sulla Terra. Senal avrebbe potuto aprire il suo
ristorante… forse avrebbe potuto funzionare.</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">“Sei sempre
più bella” fu l’unica cosa che riuscì a dire</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">“lo so!”
rispose la facendo l’occhiolino “Mi aspetti? Esco tra
un’oretta”</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">“Si, mi faccio
qualche birra nel frattempo”</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">“perfetto”
disse lei allontanandosi continuando a guardala negli
occhi. Luna sostenne lo sguardo fino a che non sparì
dietro la porta della cucina. Dopodiché si girò e trovò
a un palmo il viso della andoriana.</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">“ragazzina…
non è una ragazza come le altre e so che è innamorata.
Decidi alla svelta quello che vuoi fare nella vita e se
non hai intenzione di restare è meglio che tu non sia
più qui quando finirà di lavorare. Mi piaci e so che sei
una brava ragazza, sotto sotto, ma sono pronta a usare
il mio ushaan-tor per rompere la tua testa se la farai
soffrire”</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif"> </span></p>
<p><b><span style="font-family:'garamond',serif">Terra –
L’Avana</span></b><span style="font-family:'garamond',serif"></span></p>
<p><b><span style="font-family:'garamond',serif">20 Novembre
2395 - Ore 05:47</span></b><span style="font-family:'garamond',serif"></span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif"> </span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">Una gradevole
brezza riempiva di profumo del mare, di palme e orchidee
le strade deserte de L’Avana costeggiando le case
multicolore. Le stesse strade che fino a qualche ora
prima erano state piene di quella fiumana di persone che
dai locali ai fuochi in spiaggia si divertiva,
mangiando, bevendo e ballando le mille varianti della
salsa. Ora tutte quelle persone o dormivano o erano
impegnate nel dolce atto dell’amore. Solo pochi erano
svegli a quell’ora e quei pochi perlopiù stavano
tornando a casa. Gli orari lavorativi erano da sempre
spostati in avanti in quell’angolo della terra.</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">Camminando per
quelle strade Luna avrebbe dovuto sentirsi a casa: in
fondo ci aveva passato la sua prima infanzia. Ma
nonostante il calore vibrante dell’umanità, quei luoghi
non erano veramente casa sua. Troppa… felicità? Pace?
Dietro la patina di vitalità delle serate sulla spiaggia
a base di sesso e sintalcol, c’era una realtà basata di
noiosa routine. Niente a che vedere con l’emozione che
provava sulle navi stellari. C’era un motivo per cui
aveva passato buona parte della sua vita su una nave
stellare, anche se priva di ogni comodità come un
vascello klingon.</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">E allora cosa
ci faceva li? Cosa c’era di tanto sbagliato in lei da
andarsene così… in sella ad una moto a tutta velocità
per tornare a San Francisco e da li a L’Avana via
teletrasporto? Cosa non andava in quella prospettiva di
una vita lavorativa e sentimentale appagata? In quel
momento poteva essere con Senal a divertirsi: le
andoriane, per quanto lei lo fosse solo per metà,
sembrano tanto fredde fuori, ma sono molto calde a
letto… quasi come le klingon. Pensando queste cose
sorrise tra sé leggermente a disagio. Non era abituata a
pensare alle cose: Luna seguiva sempre e costantemente
il proprio istinto. Seguendolo se ne era andata dal
locale, aveva preso la moto e guidato per ore fino a e
in quel momento le sue gambe la stavano portando in una
delle vie laterali della città, meno frequentate dai
turisti, ma non per questo meno suggestive.</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">Ancora un
angolo.</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">La casa era
sempre li: il cancello di legno smaltato di bianco, il
giardino pieno di orchidee in fiore e il magnifico
albero di avocado piantato da un antico avo della
famiglia di sua nonna oltre trecento anni prima. Le
pareti esterne di legno fucsia pallido e le tende
bianchissime. Superato il cancello e il tavolino esterno
accanto al forno a induzione di plasma (una sostituzione
rispetto al tradizionale forno a legna per conformarsi
alle rigide normative in tema di emissioni voluto dal
Governo Terrestre) Luna si trovò a bussare alla porta.</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">Dopo qualche
minuto, Marysol della Casata di Klaa apparve da dietro
la tendina e il volto da stropicciato di sonno, si
illuminò di gioia.</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">“Catalunya!
Dios Mios!”</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">Aprì
rapidamente la porta e la tirò dentro casa
abbracciandola.</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">“Cosa ci fai
qui? Torni adesso dai festeggiamenti? Pensavo che
saresti tornata sull’Akesh…ma hai fatto bene vieni
siediti” detto questo andò subito al replicatore.</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">“Latte e
caffè, 38°” disse mentre tagliava una fetta di torta
evidentemente non replicata.</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">“tieni cara,
mangia.”</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">“Wow, hai
fatto la torta di sangue de anjonjolì. Devi essere
proprio contenta!” disse Luna con un sorriso prendendo
la forchetta (ndr. trattasi di una delle tipiche ricette
fusion creolo-klingon ideate da Marysol per unire la
tradizione alimentare cubana con quella klingon. Nel
preparare la torta di sangue, Marysol addensa gli
ingredienti classici della torta di sangue con il
boniato –la patata dolce- lo sciroppo di canna da
zucchero e l’orzata di sesamo. La preparazione di questo
dolce, rigorosamente non replicato, richiede alcune
ore).</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">“Ma certo che
lo sono! Mia nipote si è diplomata tra le prime del suo
corso ed è un Tenente della flotta stellare!”</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">“Un Tenente
jr” corresse Luna continuando a mangiare.</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">“è uguale…
allora… non mi hai risposto… perché sei qui?”</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">“non lo so… so
che dovevo venire a trovarti… nonna…”</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">“Dimmi cara”</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">“Non so cosa
fare… ho l’opportunità di fare il lavoro che ho sempre
voluto fare, almeno fino all’anno scorso, e allo stesso
tempo di poter frequentare una ragazza speciale…”</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">“Una ragazza?!
E chi sarebbe?” interruppe Marysol</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">“Si chiama
Senal, è bellissima e fa la cuoca”</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">“Sposala!
Guarda che sto diventando vecchia e la casata di Klaa
reclama nipotini”</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">“Nonna ti
prego! Ascoltami… per quanto questa prospettiva di vita
sia fantastica, sento che qualcosa non va e che il mio
futuro è lassù” disse indicando il cielo “L’Ammiraglio
Lennox mi ha proposto di diventare il timoniere di una
nuova nave, una nuova Hope… con l’equipaggio della
vecchia…”</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">“Come tuo
nonno, come tua mamma… avete l’avventura nel sangue. Se
sei qui è perché vuoi partire e allora vai e se questa
ragazza è davvero speciale ti aspetterà…o forse no, ma
il rischio è quello che ci permette di assaporare ogni
cosa con più intensità, di vivere la vita al 110%. È
quello che mi ha conquistata di tuo nonno e a me ha
portato bene. È quello che ha seguito tua mamma e a lei
sfortunatamente no… ma se si fosse accontentata, se non
avesse seguito il suo cuore e fatto quello che realmente
voleva, allora avrebbe solo sprecato la sua vita. Vai,
io e tuo nonno saremo sempre vicini a te. E ora vai a
dormire che sembri stanca. Ci penso io a svegliarti”</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif"> </span></p>
<p><b><span style="font-family:'garamond',serif">Terra -
Accademia Flotta Stellare - Ufficio Ammiraglio Evelin
Lennox</span></b></p>
<p><b><span style="font-family:'garamond',serif">20 Novembre
2395 - Ore 16:00</span></b></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif"> </span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">=^=Il Tenente
JG Jones è arrivata Ammiraglio... =^=</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">=^=La faccia
entrare =^=</span></p>
<p><i><span style="font-family:'garamond',serif">*in
perfetto orario… questa ragazza è universalmente
conosciuta come una casinista, ma è tra le poche
persone al mondo che può andare d’accordo sia con
Bueller che con Xyr… chissà*</span></i></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">Tolta la
divisa perfettamente stirata e immacolata, ogni altro
particolare del giovane tenente, tra cui i capelli
ribelli e spettinati, dava l’impressione che avesse
fatto una corsa sul filo del rasoio per essere lì
puntuale.</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">“Prego
Tenente, si accomodi”</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">"Grazie,
Ammiraglio... " disse Luna sedendosi e riprendendo fiato</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">"Vuole un
bicchiere d'acqua?"</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">"Grazie,
signore… frizzante se possibile”</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">L’ammiraglio
si alzò e andò verso il replicatore</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">“Acqua fredda
frizzante… allora Tenente ha preso una decisione?” disse
passando il bicchiere a Luna che lo bevve d’un sorso.
Poggiò il bicchiere</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">“Ho saputo che
ci sarebbe una posizione come pilota di collaudo per la
classe Interceptor”</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">“Il Comandante
Marcus ha la lingua troppo lunga, ma è vero.
Quell’incarico sembra fatto apposta per lei… quindi
immagino che intenda rifiutare la proposta”</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">“No… si
sbaglia. Accetto” disse passando il padd di incarico
controfirmato</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">“E quell’altro
padd?” disse Evelin indicando il padd che era rimasto in
mano a Luna</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">“ehm… delle
piccole richieste”</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">“mi sembra
giusto, mi faccia vedere” l’Ammiraglio prese il padd e
cominciò a leggerlo “… mmm beh certamente potrà portare
il suo B’rel, non ho alcuna intenzione di passare la
prossima settimana a sentire le proteste di suo
nonno…ah! non posso far imbarcare un prototipo della
Flotta, non può mettere i piedi in scarpe diverse, ma
posso farle avere gli schemi e il programma di
simulazione olografica delle Interceptor, se nel suo
tempo libero ha voglia di dedicarsi a tale progetto…”
Evelin appoggiò il padd sulla scrivania e guardò la
giovane divertita “Tenente…gli Ufficiali superiori non
condividono l’alloggio e non posso metterla nella stessa
stanza del consigliere Caytlin”</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">“Ci ho
provato…”</span></p>
<p><span style="font-family:'garamond',serif">“Buona fortuna
tenente… ah e veda di non riportarmi la Hope nelle
condizioni della sua predecessora. Può andare”</span></p>
</div>
</div>
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USS Hope - NCC-25122-A<br>
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"Abbassare il limite di velocità!? Certo... salverebbe delle
vite, ma centinaia di persone arriverebbero in ritardo!"<br>
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