<html><head></head><body><div style="font-family: Verdana;font-size: 12.0px;"><div>
<div>Pezzo fantastico, mi è piaciuto un sacco. La parte del nostro consigliere era proprio come me l'ero immaginata io!</div>
<div>bravissima</div>
<div>
<div name="quote" style="margin:10px 5px 5px 10px; padding: 10px 0 10px 10px; border-left:2px solid #C3D9E5; word-wrap: break-word; -webkit-nbsp-mode: space; -webkit-line-break: after-white-space;">
<div style="margin:0 0 10px 0;"><b>Sent:</b> Monday, September 04, 2017 at 2:11 PM<br/>
<b>From:</b> "Silvia Brunati" <sbrunati@gmail.com><br/>
<b>To:</b> "USS Hope" <stml17@gioco.net><br/>
<b>Subject:</b> [Stml17] [Lon Basta - 08.03] Stati alterati della mente</div>
<div name="quoted-content">
<div>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal;"><span style="font-size: 13.3333px;">Eccomi,</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal;"><span style="font-size: 13.3333px;">ho incentrato tutto sul pianeta portando avanti i diversi gruppi. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal;"> </p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal;"><span style="font-size: 13.3333px;">Attendo critiche e/o osservazioni!</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal;"><span style="font-size: 13.3333px;">Silvia Br.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal;"> </p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal;"> </p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal;"><span style="font-size: 10.0pt;">*************************************</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal;"><span style="font-size: 10.0pt;">Brano: 08.03</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal;"><span style="font-size: 10.0pt;">Titolo: Lon Basta – Stati Alterati della Mente</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal;"><span style="font-size: 10.0pt;">Autore: Tenente JG Lon Basta (Silvia Br.)</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal;"><span style="font-size: 9.5pt;font-family: Arial , sans-serif;">*************************************************</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;line-height: normal;"><b><span style="font-size: 10.0pt;">Nuwe Berria - Zona detentiva (ubicazione ignota) - 29/07/2396 - Ore 11:03</span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;line-height: normal;"><i><span style="font-size: 10.0pt;">Quello che non vedi non esiste, quello che non senti non ti può far male. Tutto è vuoto, non c’è nulla dentro e fuori di te. </span></i></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;line-height: normal;"><i><span style="font-size: 10.0pt;">Era solo, lo sapeva, solo, in quel buio profondo che era il mobile in cui si nascondeva quando lo zio voleva punirlo. Non doveva fare rumore, né fisico né mentale, altrimenti l’avrebbe trovato. Nessuno poteva aiutarlo, nessuno sarebbe venuto a salvarlo, persino suo fratello l’aveva abbandonato. No! Sarebbe tornato per lui, l’aveva promesso. Tutto quello che doveva fare era aspettare nascosto e lo zio con le cose cattive che lo accompagnavano non l’avrebbe mai trovato. Li sarebbe stato al sicuro, per sempre.</span></i></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;line-height: normal;"><span style="font-size: 10.0pt;">“Tenente?” </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;line-height: normal;"><span style="font-size: 10.0pt;">Il betazoide arretrò di qualche passo, come un animale pronto a lottare per sopravvivere. I suoi occhi non diedero segno di di riconoscere Rest. “Stia lontano da me.” Lo avvertì in tono minaccioso, “o se ne pentirà.”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;line-height: normal;"><span style="font-size: 10.0pt;">Nonostante Basta l’avesse avvertito di come sarebbero andate le cose, Rest ebbe un attimo di esitazione di fronte al suo sguardo. <i>Mi dovrà cercare Rest, </i>gli aveva detto, <i>non sarà facile perché sono molto bravo a nascondermi e non avrà molto tempo a disposizione, è fondamentale che lei mi trovi. Mi fido di lei.</i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;line-height: normal;"><span style="font-size: 10.0pt;">“Le sembra questo il modo di salutare un superiore?” Lo apostrofò perciò freddamente.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;line-height: normal;"><span style="font-size: 10.0pt;">Per un istante lo smarrimento comparve negli occhi di Basta, ma fu subito sostituito da un sorriso cattivo.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;line-height: normal;"><span style="font-size: 10.0pt;">“Non so chi lei sia, ne cosa voglia da me. Ho già avuto abbastanza guai, non ne voglio altri, per cui, per il suo bene, mi lasci in pace e se ne vada.” Lo minaccio.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;line-height: normal;"><span style="font-size: 10.0pt;">La mente tattica di Rest non si lasciò impressionare da quelle parole. Quanto in profondità erano andati con il betazoide? Quanto avrebbe dovuto faticare per rintracciarlo?</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;line-height: normal;"><i><span style="font-size: 10.0pt;">Non l’ho mai raccontato a nessuno, </span></i><span style="font-size: 10.0pt;">aveva sussurrato Basta,<i> è una cosa che ho imparato a fare quando i miei genitori furono uccisi, durante la guerra con il Dominio, e io e mio fratello ci trovammo a vivere con mio zio che era, come posso spiegarglielo? Segnato dalle brutture della guerra al punto da vedere nemici ovunque. Voleva insegnarci a sopravvivere, lo fece nell’unico modo che conosceva: brutalmente. C’erano giornate buone e giornate cattive, quelle cattive imparai a farmele scorrere addosso rifugiandomi dove lui non poteva raggiungermi. </i>Basta si era toccato la testa.<i> Questo è quello che cercherò di fare quando mi prenderanno, ma dovrò andare parecchio a fondo per evitare che mi trovino. Lei Rest dovrà aiutarmi a tornare a galla.</i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;line-height: normal;"><span style="font-size: 10.0pt;">Rest conosceva molte tecniche che avrebbero potuto funzionare, tutte però richiedevano tempo, cosa che loro non avevano. Le probabilità di riuscire con così poco margine a disposizione erano del 3,5%, quelle di scappare da solo e avvertire la Hope, 5%, se fossero stati in due si passava ad un 8%. Una differenza che Rest aveva ritenuto fondamentale considerata la situazione.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;line-height: normal;"><span style="font-size: 10.0pt;">“Tenente, non sono affatto sorpreso dalla facilità con cui l’hanno manipolata,” apostrofò freddamente Basta, “era logico che non sarebbe stato in grado di resistere e vuole sapere perché?”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;line-height: normal;"><span style="font-size: 10.0pt;">“La smetta di chiamarmi così! Io non sono un militare!” Esplose l’altro avanzando di un passo verso di lui, le mani strette a pugno.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;line-height: normal;"><span style="font-size: 10.0pt;">“Perché lei è un debole,” proseguì inesorabile Rest, “basta vedere la facilità con cui io l’ho manipolata. Mi è bastato dirle due parole e c’è caduto con tutte le scarpe. Perché crede che il comandante Xyr e il capitano Bueller facciano più affidamento a me che a lei? Ho fatto notare le sue mancanze, più di una volta, e la sua stupidità ha fatto il resto. Come quando ha dato il pugno al capitano in accademia.”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;line-height: normal;"><span style="font-size: 10.0pt;">“La smetta!” Basta si portò le mani alla testa arretrando verso il fondo della cella. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;line-height: normal;"><i><span style="font-size: 10.0pt;">Se si accorge che il tempo non è sufficiente, mi lasci qui. Io non scomparirò.</span></i></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;line-height: normal;"><span style="font-size: 10.0pt;">Aveva ancora un tentativo da fare. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;line-height: normal;"><span style="font-size: 10.0pt;">“Lei non è in grado di ricoprire un ruolo di responsabilità, tenente, lo ammetta. E’ un fallito, lo sanno tutti persino la dottoressa Grahan.”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">Basta sollevò di scatto la testa fissandolo con rabbia.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Le è amica solo perché lei gli fa pietà”, Rest affondò l’ultimo colpo.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">Con un grido di rabbia Basta gli si lanciò contro.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;"><span> </span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">Nuwe Berria – Esi Bhe Della Hospital – 31 Agosto 2397 - Ore 09:00</span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Non mi sembra poi una così grande idea”, commentò incerta Xyr sistemandosi il cappellino sui lunghi cappelli.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Ha paura di qualche analisi?” Seduto accanto a lei Bueller fischiava un motivetto guardandosi attorno. Xyr resistette alla tentazione di tirargli uno scappellotto.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Non sono quelle a spaventarmi, ma chi le farà”.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Dubita forse delle capacità del signor Doohan?”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Non è certo un medico,” sibilò Xyr, </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Non mi riferivo a quelle capacità.” Ribatté Bueller fissando l’ingegnere civile che stava parlando con l’infermiera dietro il bancone dell’accoglienza. Lo sguardo della donna era adorante.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Oh,” commentò Xyr. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Non so come fa,” il tono di Bueller era ammirato, “non che io non abbia le mie soddisfazioni, ma lui… Certe volte mi capita di passare in sala macchine e..” Si interruppe. “Cos’ho detto?”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Cosa?” Xyr risposte distratta Xyr guardando verso l’ascensore.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Io, ho detto qualcosa di strano.” </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Uhm?” </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Che succede?” </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“A chi?”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“A lei, chi è quella donna?” </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">Entrambi fissarono l’infermiera che era appena uscita dall’ascensore, aveva l’aria preoccupata e tesa, come se avesse condensato un turno da otto ore in tre. Bueller ebbe la netta sensazione che ci fosse qualcosa di sbagliato nell’uniforme che indossava. Non che le stesse male, anzi, solo che non gli sembrava fosse quella giusta.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Non ne ho idea, ma mi sembra famigliare,” rispose Xyr. “Non ci pensi nemmeno!” Ammonì Bueller che già si era alzato per andare verso di lei. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Perché? Vado solo a parlarle.” Ribatté lui con aria innocente.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Dov’è finito il proposito di introdursi nell’ospedale con discrezione e uscire con altrettanta discrezione?” Gemette Xyr mentre Doohan tornava verso di lei rosso come un peperone. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">Era adorabile quando faceva così, le sfuggì un sospiro. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Dove sta andando il capitano?” </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“A mettersi nei guai,” mugugnò Xyr senza preoccuparsi di correggere l’ingegnere. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><i><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">Quando si erano incontrati nel locale, a parte l’iniziale imbarazzo in cui nessuno sapeva come affrontare l’argomento, avevano tutti concordato che c’era qualcosa di strano in quella famigliarità che li accumunava. Era come se si fossero conosciuti in un’altra vita, molto distante da quella che conducevano ora.</span></i></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><i><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Potrebbe essere qualcosa nell’aria,” aveva commentato Tucci osservando affascinato il vorticare della cannuccia nel bicchiere, “o nel cibo, in quello che abbiamo mangiato.”</span></i></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><i><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Che ha colpito solo noi?” Aveva obiettato scettica Xyr.</span></i></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><i><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“E se non fosse una malattia?” Bueller era tornato a guardarli dopo aver seguito con lo sguardo la cameriera che li aveva serviti, “se veramente ci conoscessimo?”</span></i></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><i><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Un lavaggio del cervello?” Lo scetticismo del tono di Xyr era però sfumato al ricordo di quello che era successo in ufficio. Aveva abbassato il tono della voce. “Come facciamo a capire di cosa si tratta?” Aveva chiesto, “idee?”</span></i></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Posso aiutarla?” </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Sarei io a doverle fare questa domanda e…” la donna si interruppe girandosi verso di lui. Normalmente Bueller non ci avrebbe pensato due volte a sfoderare il suo fascino con lei, ma quando i loro sguardi si incontrarono qualcosa glielo impedì. “Ci conosciamo?” Chiese lei incerta.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Me ne ricorderei se fosse così,” rispose con il tono molto più perplesso di quello che avrebbe voluto. Lo schiarirsi di una gola alle sue spalle segnò l’arrivo di Xyr e Doohan alle sue spalle. “Posso presentarle la mia collega Xyr? Xyr, le presento la dottoressa…”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Infermiera.” Lo corresse automaticamente lei con un accenno di sorriso.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Infermiera, Melanne…” </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Come fa a sapere che mi chiamo così?” Bueller la guardò sorpreso poi si grattò la testa incerto, “non so, fortuna?”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“La smetta Bueller!” Sbuffando Xyr si fece avanti per stringere le mani all’infermiera, “piacere di conoscerla signorina..”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Grahan,” rispose lei.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Grahan, c’è un posto dove possiamo parlare?”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;"><span> </span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;"><span> </span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">Nuwe Berria – Sa No Y Park – 31 Agosto 2397 - Ore 15:00</span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">Rodriguez fingeva di dar da mangiare agli uccelli mentre cercava di non pensare a macchie argentate, Melanne e pugnalate. La giornata era splendida e il cielo sopra di lui così terso da sembrare finto, per un istante si chiese come mai continuasse a sovrapporci delle stelle. Forse era perché aveva sempre preferito la notte, si sentiva e si muoveva meglio al buio. A parte quando qualcuno lo accoltellava. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">A disagio si massaggiò lo stomaco domandandosi come fosse possibile che non ci fossero traccia di alcuna ferita. Melanne aveva insistito perché lui restasse in ospedale a farsi visitare, ma Paulo non era mai stato tipo da pronto soccorso, anche se come infermiera la signorina Grahan era di gran lunga molto più carina di qualsiasi altra avesse mai incontrato. Purtroppo aveva un appuntamento cui non poteva mancare, le aveva promesso di tornare, l’avrebbe fatto non appena avesse finito.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">Una donna si sedette vicino a lui sulla panchina, profumava di buono, sapeva di sesso. Rodriguez non la guardò continuando a gettare briciole di pane a terra.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Sei in ritardo,” le disse dopo qualche istante mentre lei prendeva un libro ed iniziava a leggerlo.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Non era propriamente facile fare quello che mi hai chiesto”, rispose</span> <span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">Caytlin piccata sfogliando lentamente le pagine. “Non è da tutti i giorni introdursi negli uffici di una base e rubare dei piani tecnici super-segreti”.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“E io che credevo che con un paio di sorrisi te la saresti cavata egregiamente”, Rodriguez si piegò in avanti osservando gli uccelli litigarsi le briciole.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Certe volte sei proprio un bastardo Paulo.”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Sanguinerei per le tue parole, se non l’avessi già fatto fisicamente.”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">Lei gli lanciò un’occhiata sorpresa poi tornò rapidamente al suo libro. “Cos’è successo?”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“I nostri clienti non hanno gradito il ritardo,” rispose lui allontanando il ricordo con una scrollata di spalle, “niente di cui preoccuparsi. Li hai?”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Te l’avevo detto che non dovevamo accettare.” </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">Paulo si concesse un rapido sguardo al volto pallido di lei, poi sospirò.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Non è che avessimo molta altra scelta.”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Almeno dimmi perché.” Caytlin serrò le labbra in segno di disapprovazione mentre girava un’altra pagina del libro.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Lo capirai al momento giusto,” tagliò corto Rodriguez, “la cosa importante al momento è accontentare i nostri clienti, così noi in cambio otterremo quello che ci serve.”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Non ho ancora capito perché vuoi accedere a quel reparto dell’Esi Bhe Della Hospital, cosa c’è li di così importante da rischiare la vita stringendo accordi con persone così pericolose?”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">Rodriguez non rispose perché non lo sapeva. Aveva scoperto per puro caso l’esistenza del sotterraneo misterioso dell’ospedale. Sulle mappe era indicato come zona magazzini, ma la porta, l’aveva appurato quando aveva fatto il primo giro esplorativo e conosciuto la bella infermiera Grahan, aveva un tastierino per accedervi e richiedeva un badge. Le porte chiuse e misteriose non gli erano mai piaciute, soprattutto quelle che non dovrebbero esserci, così aveva deciso di indagare e aveva coinvolto la sua socia, Caytlin, nell’impresa. Non che tutti i giorni sentisse il bisogno di aprire porte chiuse, ma quella non sapeva perché era convinto che contenesse qualcosa di importante. Non aveva calcolato la pericolosità delle persone con le quali aveva dovuto stringere accordi però, né, tanto meno, la loro impazienza.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Vedrai che andrà tutto bene,” si pulì le mani dai residui di pane sforzandosi di essere rassicurante, “fra pochi minuti consegniamo quello che dobbiamo e otteniamo quello che ci serve, poi andiamo a scoprire qualche altro segreto.”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“E’ che non mi piace prendere in giro le persone…” </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Intendi quella pilota? Catalunya Jones? Non l’hai presa in giro, non saprà mai cos’è successo.”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Di questo dubiterei fortemente.” </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">Entrambi sussultarono colti di sorpresa e si girarono verso la figura che torreggiava alle loro spalle. Catalunya Jones aveva le mani sui fianchi e non sembrava affatto contenta.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;"><span> </span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;line-height: normal;"><b><span style="font-size: 10.0pt;">Nuwe Berria - Zona detentiva (ubicazione ignota) - 31/07/2396 – Ore15:30</span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;line-height: normal;"><span style="font-size: 10.0pt;">“Dove siamo?” Basta si massaggiò la mascella dolorante e si guardò attorno. A pochi passi da lui, con la schiena contro il muro e braccia conserte, il vulcaniano si limitò a fissarlo. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Sono in me, signor Rest, glielo posso assicurare.” Disse sospirando.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">Quando il vulcaniano non rispose, Lon aggiunse seccato: “tenente Lon Basta, ufficiale della Flotta Stellare, assegnato alla U.S.S. Hope NCC-25122-A. Le è sufficiente?”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Come sta?” Si decise a quel punto a parlare Rest.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Sarei stato meglio senza il suo pugno, lei?”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“La mia situazione fisica è adeguata alla situazione”.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">Il betazoide considerò i capelli spettinati, i segni di lotta sull’uniforme e la posizione della spalla che non sembrava propriamente al suo posto del vulcaniano, poi si guardò attorno. “Dove siamo?”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“In un specie di magazzino secondario, finora sono riuscito a far perdere le nostre tracce, ma non durerà ancora a lungo.”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Quanto tempo sono stato incosciente?”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Due giorni, 4 ore e 27 minuti.”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Intendevo dire, quanto non sono stato in me?”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Stessa risposta, signor Basta, non le ho dato la possibilità di riprendere coscienza fino a quando non fossi stato sufficientemente certo che fossimo stati al sicuro almeno per un po’”.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">Lon si alzò lentamente scuotendo la testa, “una parte di me è ancora convinta di essere un agente operativo al servizio del governo di New Beria e vede lei come la persona che dovevo catturare.” Un accenno di sorriso gli comparve sul viso, “ironico no?”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">Il vulcaniano non sembrò altrettanto divertito dalla cosa. “Quel modo in cui si è isolato, preservando la sua coscienza, dove l’ha imparato?” Gli chiese invece.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Quando sei un bambino terrorizzato dalla realtà, è fondamentale avere un posto in cui nascondersi per non impazzire. Non ero mai andato così in profondità però.” Rispose distratto Basta avvicinandosi alla porta, “dove siamo?”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“In un sotterrano come le ho già detto. Quando torneremo a bordo,” proseguì il vulcaniano senza cambiare tono, “mi piacerebbe parlare con lei di questa tecnica. Ho studiato diversi metodi di resistenza al lavaggio del cervello, uno di questi l’ho applicato io stesso due giorni fa. Nessuno però prevede la soluzione da lei adottata.”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">Lon annuì rimanendo in ascolto del vulcaniano come faceva con Tucci, anche il vuoto aveva un colore e quello di Rest era un terreno cui addentrarsi con cautela . Fissò il tattico riflettendo mentre relegava frammenti di una vita che non aveva mai vissuto in un angolo della mente per un futuro discorso con il consigliere o, perché no, con Rest.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Ho visto un ascensore ma richiedeva un codice, non ho trovato scale.” Disse ancora il vulcaniano.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Probabilmente vogliono assicurarsi che nessuno scappi.” Commentò Basta chiudendo gli occhi e mettendosi in ascolto.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“La probabilità che ci trovino entro la prossima mezz’ora è del 75%, sono riuscito ad evitare i nostri inseguitori per aprendo stanze altrimenti sigillate con i badge rubati ai tecnici che hanno provato a trattarmi.”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Per depistarli.” </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Oltre che per trovare temporaneo rifugio. Ci sono dei bagni dove ho prelevato quel che serviva a bere, ho delle barrette nutrienti prelevate in uno degli uffici se ha fame.”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“I badge non aprono le porte dell’ascensore.” Commentò per tutta risposta Lon selezionando e scartando colori fino a quando non trovò quello che cercava. Come con Tucci non gli dava fastidio che Rest parlasse, anzi, lo aiutava a concentrarsi. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Come le ho detto serve un codice. Sulla base dei miei calcoli la struttura è molto larga e le squadre di ricerca devono coprire parecchio terreno. Ho disattivato tutti i sistemi di sorveglianza che ho trovato anche in zone dove non siamo andati.”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">Lon aprì gli occhi per guardarlo. “Tutto questo portando me per due giorni.”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Non era un’opzione accettabile lasciarla dov’era.”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">Il betazoide lo fissò senza dire nulla, poi annuì lentamente e quel gesto segnò il crollo definitivo del muro che li aveva separati per tutto quel tempo.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Dovremmo cercare una mappa.” Suggerì.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“L’ascensore sarà sorvegliato.”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Ci sarà un’uscita di sicurezza, dubito che non l’abbiamo prevista.”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Più di una, data l’ampiezza del complesso.”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Una volta fuori dovremmo avvertire la Hope e trovare gli altri.”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Priorità la Hope, la flotta deve sapere.”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 10.0pt;line-height: 115.0%;">“Concordo signor Rest. In fondo al corridoio è in arrivo una squadra di tre uomini, non sembrano averci individuato ancora. Direi sia il caso di muoversi.”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"> </p>
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Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati. Bertolt Brecht<br/>
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Capitano Ferris Bueller<br/>
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Ma questa storia dell'idolo è una cosa diffusa o solo tra le donne? F. Bueller (Xyr - 03.14 - Scacco matto)</div></div></body></html>