<div dir="ltr">Eccomi con il mio pezzetto, non è lungo come quello di Massimo, ma spero vi piaccia lo stesso. :)<div><br></div><div>Silvia Br.</div><div><br></div><div>***********************************************************</div><div><br></div><div>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><b>USS Hope – Bar di Prora - 08/02/2397, Ore
21:00<span></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Lon Basta
fissava incredulo Rodriguez dall’altro capo del tavolo che il capo operazioni
ormai considerava il suo ufficio personale. Attorno a loro il chiacchiericcio
che da sempre riempiva il bar era interrotto da occasionali risate e in quell’atmosfera
era difficile per il betazoide accettare quello che Rodriguez aveva appena
detto. Da qualche parte doveva esserci un limite alle cose che l’umano era in
grado di organizzare, si disse Lon, ma, se esisteva, era ancora ben lontano dall’essere
raggiunto.<span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Deve
esserci qualcosa che non va nel mio udito perché credo che lei abbia appena
detto che dovremmo caricare trecento maiali”<span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Esatto,”
annuì pratico Rodriguez.<span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Non può
essere possibile perché il capitano Bueller ha sì seri problemi di serietà a
volte, quasi sempre,” si corresse Lon, “ma non al punto di autorizzare
l’imbarco di 300 maiali. Trecento maiali.”<span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Non serve
che ripeta il loro numero, lo so benissimo quanti sono, e comunque non sono
maiali terrestri, ma kefariani, molto più piccoli, quasi minuscoli, entreranno
perfettamente nella stiva, lei deve solo occuparsi della sicurezza, evitare che
vadano in giro per la nave insomma.”<span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Basta fissò
Rodriguez chiedendosi se ci fosse un interruttore all’entusiasmo dell’umano.
No, si corresse quasi accecato dallo scoppiettare di colori che emetteva il capo
operazioni,<span> </span>non era entusiasmo,
Rodriguez si stava divertendo un mondo.<span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Mi dica che
imbarcheremo quei ‘maiali’ per un motivo importante e lo faccia in modo
convincente.” <span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Assolutamente,”
rispose subito l’altro, “il capitano ha approvato l’intera operazione.”<span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Maiali
compresi?”<span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Le mentirei
se fossi certo che non se ne accorgerebbe, ma non sono ancora così bravo da
ingannare un betazoide”.<span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Posso
esserci quando glielo dirà, anzi, quando lo dirà a Xyr?”<span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Rodriguez si
portò una mano sul cuore. “Sarà mia cura avvertirla per tempo, signor Basta”.<span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Il sorriso
di Lon lo fece impallidire.<span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span> </span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span> </span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span> </span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><b>USS Hope – Ponte Ologrammi - 09/02/2397,
Ore 08:05<span></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">La musica
suonava forte nel locale per sovrastare le grida adoranti delle donne che
fissavano la figura sulla pedana. L’uomo, con indosso un costume tipico
Kaferiano, teneva con entrambe le mani una spada rituale in alto sopra la testa
ed ondeggiava i fianchi facendo si che, con quel semplice movimento, il costume
si aprisse il necessario per far vedere il petto muscoloso e parte degli
addominali tesi appena prima di sparire nei pantaloni a vita bassa. I capelli castani
scuri ricadevano sul davanti a coprire il viso del quale si intravedeva la
bocca tesa in un sorriso sensuale. L’uomo non si muoveva precisamente a ritmo
della musica, ma non sarebbe importato perché c’era qualcosa in lui che
spingeva le donne presenti ad arrossire e a guardarlo con desiderio. Lui sembrava
ignorare tutte quelle attenzioni, come se per lui contasse solo la musica e
questo eccitava ancor di più il pubblico.<span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Un fischio,
acuto, superò le grida arrivando direttamente al ballerino che sorpreso sollevò
il viso, arrossì violentemente, inciampò e cadde a terra. Un ‘oooohh’
preoccupato si levò dalla folla di donne, ma prima che si potessero avvicinare
all’uomo, questi con voce strozzata gridò: “Computer! Bloccare il programma!”<span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Nel silenzio
che seguì risuonò un applauso e un grido: “Ancora! Ancora! Sei il mio idolo!” <span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Con un
gemito James Doohan, rosso in viso, si tirò su a sedere. “Come hai fatto ad
entrare?”<span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Sono così eccitata
che potrei anche cambiare gusti!”<span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Molto
divertente,” borbottò <span> </span>James “la prossima
volta che Rodriguez mi propone di bere qualcosa al bar, uno qualsiasi, sparami per
favore”.<span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Scherzi? La
prossima volta vengo anche io,” ribatté Luna raggiungendolo emettendosi a
sedere con un balzo sulla pedana. <span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">L’ingegnere
le lanciò una lunga occhiata come per verificare fino a che punto fosse seria. “Tu
saresti di sicuro più convincente di me”, sospirò alla fine.<span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Pffff…A me
sembra che te la stessi cavando alla grande. Con quel sorriso le avevi tutte ai
tuoi piedi.” Ribatté lei.<span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“I sorrisi
sono sopravvalutati”.<span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“E gli addominali.”<span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Li vendono
a pacchi, ormai non attirano più nessuno.”<span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“L’ondulazione
dei fianchi,” insistette Luna accennando al movimento, “seexxi…se hai quei
gusti”.<span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“E’ solo scena,
non ho certo la tua resistenza.”<span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Che ne sai
tu della mia resistenza?” Gli chiese lei lanciandogli un’occhiata maliziosa. <span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Io, no, non
volevo dire quello, intendevo che…” Doohan arrossì violentemente.<span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Luna scoppiò
a ridere.<span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Sarà un
disastro,” gemette scoraggiato l’ingegnere passandosi la mano sulla faccia.<span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Sarai
perfetto.”<span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Al primo
fischio succederà esattamente quello che è accaduto ora e manderò all’aria la
missione.”<span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“E tu non
farti distrarre dai fischi.”<span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Anche se
riuscissi ad ignorarli, mi basterà guardare una delle donne e rovinerò tutto.”<span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Luna rimase
in silenzio per qualche secondo riflettendo.<span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Come te la
cavi a ballare bendato?”<span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span> </span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span> </span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span> </span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><b>USS Hope – Infermeria<span> </span>- 09/02/2397, Ore 08:30<span></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Fammi
capire, io e la mia equipe dovremmo occuparci di trecento maiali?!”<span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Non è una
mia idea,” si difese Basta lanciando un’occhiata a Rodriguez che fino a quel momento aveva fatto di
tutto per non attirare su di se l’attenzione della dottoressa Grahan. <span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Non capisco
cos’avete che continuate a ripeterne il numero,” protestò sentendosi chiamato in causa mentre smetteva di giocare con un tricorder. Aveva sperato che il betazoide
resistesse un po’ di più prima di puntare il dito contro di lui. “Sono piccoli, innocui,
maiali kaferiani. Tutto quello che dobbiamo fare è prenderli a bordo, nutrirli,
portarli a destinazione.”<span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Da quando
in qua siamo una nave merci?” All’occhiata accusatoria della dottoressa, Basta,
vigliaccamente, lo indicò nuovamente. Rodriguez sospirò.<span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Non si
possono ottenere certi favori per nulla,” si difese, “dottoressa, andiamo,
tutto quello che dovrà fare è assicurarsi che l’ambiente in cui stiveremo i
maiali sia adatto alla loro sopravvivenza e che arrivino intatti a destinazione,
“ sfoderò un sorriso accattivante, “eh?”<span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“E se non lo
fanno?”<span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Salsicce.”
Rispose serafico Rodriguez.<span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Melanne
sollevò entrambe le sopracciglia e guardò Basta.<span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Mi ha
chiesto lui di accompagnarlo come scorta, ma se vuoi picchiarlo non solleverò
un dito per impedirtelo.”<span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Non doveva
aiutarmi a contenere i danni?” Protestò Rodriguez arretrando di un passo per
prudenza.<span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“E’ quello
che sto facendo,” ribatté Lon impassibile.<span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Ho visto il
sorriso,” lo minacciò Melanne.<span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“E’ una
smorfia, non un sorriso”, si difese il betazoide.<span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Il signor
Basta non si sognerebbe mai di ridere di lei.” Intervenne Rodriguez sollecito.<span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Non è
affatto d’aiuto,” lo ammonì Basta a denti stretti.<span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Ah no? A me
sembra funzioni perfettamente. La dottoressa ora chiaramente ce l’ha con lei,
anziché con il sottoscritto”, ribatté soddisfatto il capo operazioni.<span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">L’occhiata
che Basta lanciò a Rodriguez lo fece istantaneamente sudare.<span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“E va bene!”
Esclamò alzando in aria le mani in un gesto esasperato, “ammetto di aver
chiesto al tenente di accompagnarmi perché, dato che la segue sempre come un
cagnolino, non lo neghi, tenente, è così,” aggiunse in tono di rimprovero
rivolto a Basta che si era immediatamente irrigidito, “speravo mi aiutasse ad
evitare la sua ira. Vedo però che è inutile perché lei è immune, o cieca, e non
subisce l’effetto calmante della presenza del signor Basta come speravo. Per
cui, tutto quello che posso dire ora a mia difesa è che non ho difesa perché
non avevo alternative. I maiali saliranno a bordo, sono trecento e hanno
abitudini alimentari complicate che sono scritte proprio qui, “ porse ad una
confusa Melanne un d-padd. “Ed ora mi ritirerò prima che sia troppo tardi.” Con
un rapido inchino, Rodriguez raggiunse la porta e uscì rapido dalla infermeria. </p><p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Nel breve tempo che ci mise a raggiungere il turboascensore, fece in tempo a sentire la voce stranita della dottoressa. <span style="font-size:11pt">“Abitudini
alimentari complicate? Che abitudini alimentari?”</span></p><p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Soddisfatto
di se, Rodriguez sorrise.<span></span></p>
<br></div><div><br></div><div><br><div class="gmail_extra"><br clear="all"><div><div class="gmail_signature" data-smartmail="gmail_signature">------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------<br>Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati. Bertolt Brecht<br>------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------<br></div></div>
<br><div class="gmail_quote"><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex">______________________________<wbr>_________________<br>
Stml17 mailing list<br>
<a href="mailto:Stml17@gioco.net">Stml17@gioco.net</a><br>
<a href="http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml17" rel="noreferrer" target="_blank">http://gioco.net/cgi-bin/<wbr>mailman/listinfo/stml17</a><br>
<br></blockquote></div><br></div></div></div>