<html>
<head>
<meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=utf-8">
</head>
<body text="#000000" bgcolor="#FFFFFF">
Letto ora e mi è piaciuto davvero molto. <br>
<br>
<div class="moz-cite-prefix">Il 20/10/2018 16:26, Franco Carretti ha
scritto:<br>
</div>
<blockquote type="cite"
cite="mid:trinity-21e52887-b9a1-4d47-be2b-9005d89f9d5e-1540045594552@3c-app-mailcom-lxa10">
<meta http-equiv="content-type" content="text/html; charset=utf-8">
<div style="font-family: Verdana;font-size: 12.0px;">
<div>Gran bel pezzo, c'è molto dei sentimenti di Basta. Mi è
piaciuto molto
<div>
<div name="quote" style="margin:10px 5px 5px 10px; padding:
10px 0 10px 10px; border-left:2px solid #C3D9E5;
word-wrap: break-word; -webkit-nbsp-mode: space;
-webkit-line-break: after-white-space;">
<div style="margin:0 0 10px 0;"><b>Sent:</b> Saturday,
October 20, 2018 at 11:42 AM<br>
<b>From:</b> "Silvia Brunati" <a class="moz-txt-link-rfc2396E" href="mailto:sbrunati@gmail.com"><sbrunati@gmail.com></a><br>
<b>To:</b> "USS Hope" <a class="moz-txt-link-rfc2396E" href="mailto:stml17@gioco.net"><stml17@gioco.net></a><br>
<b>Subject:</b> [Stml17] [Lon Basta] Scelte</div>
<div name="quoted-content">
<div>Scusandomi per l'eccessivo ritardo ecco finalmente
il mio pezzo.
<div>Ho lasciato volontariamente alcune vicende in
sospeso (altrimenti avrei ritardato ulteriormente),
ma penso di aver coperto tutti punti.</div>
<div> </div>
<div>Spero vi piaccia!<br>
<br>
Silvia Br.</div>
<div> </div>
<div>*********************************************************************************************************</div>
<div>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><strong><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana
, sans-serif;">USS Hope – Ufficio del Capo
Operazioni - 11/04/2397, Ore 11:05</span></strong></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;">Lon Basta era arrabbiato per questo
tutto attorno a lui era in gradazioni di grigio.</p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;">Non era tanto il sapere che un alieno
occupava una parte del suo corpo a farlo
infuriare, né tanto meno che l’ammiragliato fosse
stato costretto ad adottare una soluzione drastica
ad un problema difficile. Era la menzogna che
alimentava la sua rabbia e, soprattutto, la
consapevolezza che le sue decisioni non fossero
mai state veramente sue perché la flotta stellare
gliele aveva tolte.</p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;">Questa, fra tutte, era la cosa che lo
faceva infuriare di più.</p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;">Rendeva il suo controllo meno forte.</p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;">Privava la sua mente di ogni colore.</p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;">Per questo motivo, prima di entrare
nell’ufficio del capo operazioni, si prese un
momento per raccogliere le energie. Aveva bisogno
di tempo per rafforzare il proprio autocontrollo,
non sarebbe stato bello per nessuno se non ci
fosse riuscito.</p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;">“Era ora!” L’accolse Rodriguez
bloccando la porta alle sue spalle non appena fu
entrato.</p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;">“Cinque minuti,” sottolineò Basta
freddamente.</p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;">“Ragione per cui dobbiamo bere in
fretta”, rispose determinato Rodriguez tirando
fuori da sotto la scrivania due bicchierini ed una
bottiglia. “Sì, è alcool e, si, ritengo che sia
necessario berlo proprio ora,” commentò. “Non ho
secondi fini!” Insistette oltraggiato all’occhiata
sospettosa di Basta, “non quelli che pensa lei,”
si corresse.</p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;">Glissando sull’ultimo commento, Basta
prese il bicchiere e diede un’incerta annusata al
contenuto. “Dobbiamo andare,” insistette subito
dopo sbattendolo sulla scrivania con un rumore
secco.</p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;">“Deve pur sfogare la pressione cui è
stato sottoposto in sala ologrammi,” ribatté
Rodriguez spingendo il bicchierino verso di lui.
“Altrimenti va tutto in vacca.”</p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;">“Ho i miei metodi per sfogarmi,”
ribatté Basta spingendolo nuovamente verso il capo
operazioni.</p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;">“Ah sì? Quali?” Gli chiese l’altro
portando il proprio bicchiere alle labbra.</p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;">“Il sesso.”</p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;">Rodriguez sparse liquore tutt’attorno
e cominciò a tossire. “Con…? Vuol dire che lei
e…” Gli chiese con voce strozzata.</p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;">“No!” Esclamò oltraggiato il
betazoide.</p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;">“Peccato,” commentò Rodriguez
asciugandosi gli occhi e riempiendosi nuovamente
il bicchiere, “alle occasioni perdute.” Brindò.
Basta ignorò il brindisi incrociando le braccia
sul petto. “Alle decisioni incoscienti?” Suggerì a
quel punto Rodriguez.</p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;">“Perché lei non è arrabbiato?” Chiese
alla fine con un sospiro il betazoide.</p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;">“Perché dovrei esserlo?” Rispose
l’altro stupito.</p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;">All’occhiata eloquente dell’altro, il
capo operazioni si umettò le labbra e le tirò in
una smorfia. “Per come la vedo io, devo solo
ringraziare l’alieno per avermi scelto,” rispose.
“Quanto tempo pensa sarei rimasto sulla nave
scuola prima, sulla Hope adesso e, in generale,
nella flotta stellare se non fosse stato per lui?
I voti alti non ti salvano se infrangi i
regolamenti e la fortuna tende a guardare
dall’altra parte quando meno te l’aspetti.”
Concluse riempiendo nuovamente il proprio
bicchiere, “per quel che mi riguarda, quindi,
l’alieno può restare dentro di me finché vuole.”
Brindò e bevve.</p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;">Basta studiò Rodriguez domandandosi
sorpreso quando il grigio che l’aveva circondato
come una nebbia fosse svanito.</p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;">“Ma torniamo a noi tenente, cosa
stava dicendo sullo sfogarsi con il sesso?”</p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;">Per tutta risposta il betazoide
afferrò il proprio bicchiere e lo svuotò tutto
d’un fiato.</p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"> </p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"> </p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"> </p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><strong><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana
, sans-serif;">USS Hope – Hangar navette -
11/04/2397, Ore 11:10</span></strong></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><strong><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana
, sans-serif;font-weight: normal;">Bueller e
Xyr avevano quasi raggiunto l’hangar navette.
Nella loro camminata c’era così tanta tensione
che era facile intuire che il loro silenzio
non era però quello di due persone che si
fanno compagnia con il rispettivo non parlare,
ma più una pausa per riprendere fiato prima di
discutere nuovamente.</span></strong></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><strong><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana
, sans-serif;font-weight: normal;">“Ribadisco
la mia opposizione a questa missione suicida,”
dichiarò l’andoriana rompendo la tregua
temporanea. Nonostante il tono formale,
l’espressione del suo viso era quella di chi
avrebbe volentieri sbattuto la testa del
capitano contro il muro.</span></strong></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><strong><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana
, sans-serif;font-weight: normal;">L’esasperazione
di Bueller si manifestò con un suono
inarticolato che esprimeva tutta la
frustrazione derivata da una discussione che
non aveva mai fine. Si fermò in mezzo al
corridoio e s i girò verso Xyr a braccia
conserte. “Ha un’altra soluzione?” Le chiese
esasperato.</span></strong></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><strong><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana
, sans-serif;font-weight: normal;">“Il signor
Tucci …”</span></strong></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><strong><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana
, sans-serif;font-weight: normal;">“Ne troverà
sicuramente un’altra, lo so, ne troverà
migliaia,” la interruppe Bueller con uno
scatto, “ma non abbiamo tempo.” Ribadì in tono
secco, “fra pochi istanti saremmo fuori dalla
curvatura e non possiamo permetterci di fare
esperimenti.” Le ultime parole le sottolineò
scandendole una per una come se le avesse
ripetute un’infinità di volte e volesse
assicurarsi che questa volta arrivassero a
destinazione con chiarezza.</span></strong></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><strong><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana
, sans-serif;font-weight: normal;">La risposta
di Xyr fu il silenzio sottolineato da labbra
serrate e sguardo carico di disapprovazione.
Bueller aprì la bocca, la richiuse
ripensandoci, inspirò a fondo, poi si passò
una mano nei capelli come se stesse prendendo
tempo per contare fino a dieci. “Non credi che
se ci fosse una soluzione diversa da questa
l’avrei considerata?” Le chiese sinceramente.</span></strong></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><strong><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana
, sans-serif;font-weight: normal;">“No.” Fu la
risposta secca alla quale Bueller rispose con
uno sguardo offeso.</span></strong></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><strong><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana
, sans-serif;font-weight: normal;">“Ok,
speravo in un po' più di credito qui, ma
ammetto di non averti dato molte dimostrazioni
del contrario,” convenne. “Comunque sia,”
tagliò corto, “ne ho ampiamente discusso con
Tucci. Intercettare la bomba e condurla
dall’altro capo dello squarcio è l’unica
possibilità che abbiamo.” </span></strong>Al
silenzio continuato di Xyr, Bueller insistette.
“Non c’è tempo per altre.”</p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;">L’unica reazione dell’andoriana fu un
leggero arretrare delle antenne al quale Bueller
esclamò. “Me ne assumo la piena responsabilità
Xyr! Puoi scrivere tranquillamente nel tuo
rapporto che mentre tu cercavi una soluzione al
problema, io ho agito alle tue spalle senza
avvertirti!”</p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;">“È un suicidio,” sbottò finalmente il
primo ufficiale tradendo per la prima volta la
preoccupazione e l’impotenza.</p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;">“È l’unico modo,” ribadì nuovamente
Bueller, “non c’è altra soluzione,” ripeté ancora.</p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;">“Se anche fosse l’unico modo…” Il
suono del comunicatore la interruppe.</p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;">=^= Luna a Bueller, stiamo per uscire
dalla curvatura=^=</p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;">“Bene, tenetevi pronti!” Scattò
Bueller riprendendo a camminare verso l’Hangar per
poi fermarsi appena prima di entrare. “Un bacio
d’addio? Come porta fortuna?” Insistette. Xyr lo
fissò a lungo prima di rispondere.</p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;">“Ferris…”</p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;">=^=In bocca al lupo Ferris! Riportami
l’akesh intatto!=^=</p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;">“Farò del mio meglio!” Rispose il
capitano. La sua espressione perse di colpo l’aria
scanzonata di pochi istanti prima facendosi
determinata, “sto per salire a bordo, preparatevi
ad aprire i portelli.” Ordinò entrando
nell’hangar.</p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;">=^=Sono già aperti, e se tu non sei a
bordo, chi sta rubando il mio akesh? =^= Esclamò
Luna sorpresa, ma Bueller non le rispose perché,
immobile, pochi passi dopo l’ingresso dell’hangar,
fissava il vuoto dello spazio.</p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;">Rest e Rodriguez si girarono a
guardarlo.</p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;">“O così o un altro pugno capitano.”
Gli disse il capo operazioni in tono di scusa.</p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"> </p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"> </p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"> </p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><strong><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana
, sans-serif;">U.S.S. Hope – Plancia -
11/04/2397, Ore 11:13</span></strong></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><strong><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana
, sans-serif;font-weight: normal;">Bueller
entrò in plancia puntando direttamente alla
poltrona di comando seguito da Xyr e Rest.
Raramente il capitano della Hope aveva avuto
una simile espressione rabbiosa, mai davanti
ai suoi uomini. Per questo motivo nessuno osò
dire nulla, a parte Tucci che ignaro di tutto
continuò a fare i suoi calcoli sotto voce.
Alle spalle del capitano, Xyr restò in piedi
con le mani dietro la schiena e lo sguardo
fisso sullo squarcio mentre Rest raggiungeva
la sua postazione. Quali fossero i pensieri
dell’andoriana in quel momento non era chiaro,
sembrava combattuta fra la rabbia e la
preoccupazione.</span></strong></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><strong><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana
, sans-serif;font-weight: normal;">“Rapporto!”
Abbaiò Bueller dopo qualche secondo con il
mento appoggiato al pugno chiuso.</span></strong></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><strong><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana
, sans-serif;font-weight: normal;">“Stanno
aprendo i tubi di lancio della bomba,” rispose
Luna dalla sua postazione, le mani sulla
consolle che sembravano fremere per entrare in
azione.</span></strong></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><strong><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana
, sans-serif;font-weight: normal;">“Secondo i
miei calcoli, se l’akesh riuscirà ad
agganciarla come previsto, ci sarà tempo
sufficiente a portarla oltre lo squarcio prima
che esploda,” intervenne Tucci senza alzare lo
sguardo dalla consolle, “in modo che
l’esplosione lo chiuda definitivamente invece
di aprirlo del tutto.” </span></strong></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><strong><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana
, sans-serif;font-weight: normal;">Diverse
teste, in plancia si girarono a guardarlo con
espressione sorpresa.</span></strong></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><strong><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana
, sans-serif;font-weight: normal;">“Sbaglio o
è stato chiaro quello che ha detto?” Chiese
Luna al suo co-pilota.</span></strong></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><strong><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana
, sans-serif;font-weight: normal;">“Trenta
secondi allo sgancio della bomba.” Annunciò
impassibile Rest dalla sua postazione.</span></strong></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><strong><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana
, sans-serif;font-weight: normal;">“Che
aspettate?” Sbottò Bueller, “dopo tutta la
fatica che ha fatto per rubarmi il momento di
gloria, non sarebbe sportivo rovinare tutto
facendo saltare il piano restando immobili.
Diamo a Basta un diversivo! Fuoco!”</span></strong></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><strong><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana
, sans-serif;font-weight: normal;"> </span></strong></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"> </p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><strong><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana
, sans-serif;">Akesh - 11/04/2397, Ore 11:15</span></strong></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><strong><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana
, sans-serif;font-weight: normal;">Mentre
aspettava l’uscita della bomba nell’akesh
occultato, Basta rimpiangeva soltanto di non
aver visto l’espressione di Bueller quando
l’aveva visto andar via, ma era certo che se
fosse tornato, quando fosse tornato, si
corresse, Rodriguez gli avrebbe raccontato
tutto nei minimi dettagli. </span></strong></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><strong><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana
, sans-serif;font-weight: normal;">Convincere
il capo operazioni ad aiutarlo non era stato
difficile, lui e Paulo avevano stretto una
strana amicizia, non insolita come quella con
Tucci, ma comunque inconsueta, che si basava
su una forma di rispetto reciproco che Lon
doveva ancora capire.</span></strong></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><strong><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana
, sans-serif;font-weight: normal;">Rest,
invece, era stato tutto un altro discorso.</span></strong></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><strong><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana
, sans-serif;font-weight: normal;">Basta aveva
dovuto condensare in pochi minuti tutta la sua
capacità logica per ottenere la sua
collaborazione. Era stato stimolante, ma anche
faticoso. Molto faticoso. E Lon non era del
tutto sicuro che il vulcaniano si sarebbe
lasciato convincere ad aiutarlo dai suoi
ragionamenti se non fosse stato d’accordo con
lui fin dall’inizio. Per ora però, si sarebbe
goduto questa vittoria di logica come se fosse
stata reale.</span></strong></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><strong><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana
, sans-serif;font-weight: normal;">Attorno a
lui la battaglia infuriava, la Hope stava
cercando di dare più fastidio possibile alla
nave nemica come se avesse veramente
intenzione di fermarla. Poco distante le altre
due navi della flotta stellare cercavano
disperatamente di chiudere lo squarcio prima
che fosse troppo tardi. Non che ci sarebbe
riuscite pensò Basta vedendo la bomba uscire
dall’hangar, non c’era sufficiente tempo.</span></strong></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><strong><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana
, sans-serif;font-weight: normal;">Il tema del
tempo effettivamente era la cosa che più lo
preoccupava al momento.</span></strong></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><strong><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana
, sans-serif;font-weight: normal;">I secondi
gli sfuggivano dalle mani mentre si avvicinava
all’ordigno ed era tutta una questione di
intercettarla al momento giusto per spingerla
oltre il punto in cui sarebbe dovuta
esplodere. Oltre lo squarcio. Per chiuderlo
definitivamente.</span></strong></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><strong><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana
, sans-serif;font-weight: normal;">Aveva paura
di sbagliare? Si. </span></strong></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><strong><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana
, sans-serif;font-weight: normal;">Era
terrorizzato all’idea di non tornare? Si.</span></strong></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><strong><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana
, sans-serif;font-weight: normal;">Avrebbe
preferito lasciarlo fare a Bueller? Nemmeno
per idea.</span></strong></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><strong><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana
, sans-serif;font-weight: normal;">Quello era
compito suo, non del capitano. E prima questi
l’avesse capito, meglio sarebbe stato per
tutti.</span></strong></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><strong><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana
, sans-serif;font-weight: normal;">Rimpiangeva
soltanto il non averglielo potuto dire in
faccia. </span></strong></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><strong><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana
, sans-serif;font-weight: normal;">L’akesh era
a poca distanza dalla bomba ormai, nessuno
avrebbe sparato lì, sarebbe stato troppo
rischioso. Con la coda dell’occhio vide la
Hope posizionarsi fra lui e la nave nemica ed
un sorriso gli comparve sul viso. Luna gli
aveva perdonato il furto dell’akesh. Forse.</span></strong></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana ,
sans-serif;">Dieci secondi all’attivazione del
raggio traente. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana ,
sans-serif;">Secondo i calcoli di Tucci, che
aveva raccontato a lui e Rest del piano del
capitano, non appena la riunione con il
comandante Xyr si era conclusa, l’akesh avrebbe
dovuto trainare la bomba fin poco oltre lo
squarcio e a quel punto tornare indietro. Il
tutto pochi istanti prima che esplodesse.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana ,
sans-serif;">Basta aveva silenziosamente detto
all’alieno che se pensava che fosse troppo
rischioso per una parte di lui sorpassare lo
squarcio anche per soli istanti era meglio se
facesse sentire subito, anche solo con un gesto
minimo. Non c’era stata risposta.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana ,
sans-serif;">Questo aveva deciso tutto.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana ,
sans-serif;">Cinque secondi all’aggancio.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana ,
sans-serif;">Aveva le mani sudate. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana ,
sans-serif;">La rabbia l’aveva sempre sostenuto,
aveva guidato i suoi primi passi dopo il suo
ritorno su Betazed, gli aveva impedito di
impazzire prima.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana ,
sans-serif;">Ora gli permetteva di affrontare
quel piano folle e portarlo a termine.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana ,
sans-serif;">Tre secondi all’attivazione del
raggio.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana ,
sans-serif;">Il conto alla rovescia ora scorreva
davanti ai suoi occhi con una lentezza che
faceva impressione. La bomba era quasi arrivata
al punto di non ritorno, se avesse sbagliato
questa non ci sarebbe stata speranza per nessuno
e lui non l’avrebbe permesso.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana ,
sans-serif;">La speranza era l’ultimo acquisto
della sua brillante personalità. Era cresciuta
come un chiarore praticamente inesistente nella
sua aurea nera, facendosi più forte ogni giorno,
senza che lui se ne accorgesse, diventando
sempre più forte.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana ,
sans-serif;">Non come la rabbia, mai come
quella, ma sufficientemente da fargli attivare
il raggio traente quando il conto dei secondi
raggiunse lo zero e spingere l’akesh a tutta
velocità verso lo squarcio.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana ,
sans-serif;"> </span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana ,
sans-serif;"> </span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><strong><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana
, sans-serif;">U.S.S. Hope - Plancia -
11/04/2397, contemporaneamente</span></strong></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><strong><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana
, sans-serif;font-weight: normal;">Mentre la
battaglia infuriava, Bueller aveva
silenziosamente attivato il monitoraggio del
percorso della bomba. Nonostante fosse,
giustamente, indignato per il gesto di Basta,
era nello stesso tempo terrorizzato che fosse
inutile. Perdere uomini non rientrava nei suoi
piani, preferiva essere lui a sacrificarsi. </span></strong></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><strong><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana
, sans-serif;font-weight: normal;">Questo non
l’avrebbe mai ammesso però con nessuno. Molto
meglio continuare a fingersi arrabbiato e
pronto a scuoiare vivo Basta quando fosse
rientrato.</span></strong></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><strong><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana
, sans-serif;font-weight: normal;">“Aggancio
effettuato!” Grido anticipando Rest quando
vide comparire l’akesh e i sensori
registrarono lo spostamento della bomba.
“Muoviamoci! Non devono riuscire a fermarlo!”</span></strong></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><strong><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana
, sans-serif;font-weight: normal;">Ma Luna non
aveva bisogno dei suoi ordini, non ne aveva
mai avuto bisogno a dire il vero. Fin dai
primi tempi in accademia non avevano mai avuto
bisogno di parole per entrare in azione. Il
timoniere aveva già posizionato la Hope
davanti all’Akesh e stava cercando di
ostacolare l’intervento della nave nemica.</span></strong></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><strong><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana
, sans-serif;font-weight: normal;">Bueller
continuò a tenere monitorato il movimento
della bomba e di Basta mentre Xyr si era
portata avanti, le antenne tese e la faccia
indurita dalla tensione e ordinava il fuoco.</span></strong></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana ,
sans-serif;"> “L’akesh è quasi allo squarcio,”
disse Tucci. L’ufficiale scientifico era così
concentrato sulla sua consolle da non rendersi
conto di quello che accadeva attorno a lui. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana ,
sans-serif;">“Non riusciranno a fermarlo!”
Esclamò Luna digrignando i denti, “devo avere
indietro il mio akesh!”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana ,
sans-serif;">In un improvviso momento di
lucidità Bueller realizzò che nessun capitano
aveva un equipaggio come il suo. Doveva
ringraziare l’alieno per questo.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana ,
sans-serif;"> </span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><strong><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana
, sans-serif;">Akesh - 11/04/2397, Ore 11:18</span></strong></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><strong><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana
, sans-serif;font-weight: normal;">Lo squarcio
era davanti a lui e i sensori stavano
esplodendo. Basta era consapevole che se anche
un solo colpo fosse arrivato all’Akesh con
sufficiente forza da farlo deviare, sarebbero
stati secondi che non avrebbe potuto sfruttare
per il ritorno, ma sapeva che la Hope non
avrebbe permesso che accadesse.</span></strong></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><strong><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana
, sans-serif;font-weight: normal;">Un sorriso
tirato, da folle, gli comparve sul viso mentre
si avvicinava inesorabilmente allo squarcio.
Di tutti i pensieri che l’avevano tormentato
in quegli ultimi minuti solo due restarono con
lui e di quelli sono uno quando l’Akesh superò
lo squarcio.</span></strong></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><strong><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana
, sans-serif;font-weight: normal;">Uno cui si
aggrappò con tutte le sue forze.</span></strong></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><strong><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana
, sans-serif;font-weight: normal;">Doveva
tornare, aveva un motivo per tornare.</span></strong></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><strong><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana
, sans-serif;font-weight: normal;">Sganciò la
bomba.</span></strong></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><strong><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana
, sans-serif;font-weight: normal;"> </span></strong></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><strong><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana
, sans-serif;">U.S.S. Hope - Plancia -
11/04/2397, contemporaneamente</span></strong></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><strong><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana
, sans-serif;font-weight: normal;">Un colpo
della nave nemica superò la Hope andando
dritto verso l’akesh. I sensori non riuscirono
a penetrare lo squarcio per cui nessuno, per i
pochi istanti prima che la bomba esplodesse,
seppe se Basta fosse riuscito a superarlo o se
fosse stato colpito prima.</span></strong></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><strong><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana
, sans-serif;font-weight: normal;">Pochi
istanti che sembrarono ore a Bueller.</span></strong></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><strong><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana
, sans-serif;font-weight: normal;">Annni alla
dottoressa Grahan in infermeria.</span></strong></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana ,
sans-serif;">I secondi che dovevano essere a
Tucci che continuava a fare i suoi calcoli.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana ,
sans-serif;">Poi la bomba esplose e la sua
potenza fu tale da accecare tutti i sensori, far
tremare la Hope, saltare diverse consolle.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana ,
sans-serif;">Poi scese il silenzio.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana ,
sans-serif;">“Signor Tucci?” Chiese Bueller.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana ,
sans-serif;">Tucci non rispose attendendo una
reazione dalla sua consolle.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana ,
sans-serif;">“Signor Tucci?” </span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana ,
sans-serif;">L’ufficiale scientifico rispose con
dei gesti della mano come per dire di non
disturbarlo.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana ,
sans-serif;">“L’esplosione ha investito la nave
nemica,” disse finalmente dopo qualche secondo,
“distruggendola.”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana ,
sans-serif;">“E…”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana ,
sans-serif;">“Lo squarcio è chiuso!” Esclamò
trionfante l’ufficiale, “sapevo di aver
ragione.”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana ,
sans-serif;">“E…?” chiese ancora Bueller
trattenendo con evidente sforzo la tensione.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana ,
sans-serif;">“Non si riaprirà, secondo i miei
calcoli la potenza della bomba è stata tale da
eliminare ogni possibilità che ciò accada.”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana ,
sans-serif;">Caytlin posò una mano sulla spalla
di Bueller prima che questi si alzasse di
scatto.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana ,
sans-serif;">“I sensori stanno scansionando la
zona dell’esplosione dove si trovava lo
squarcio,” commentò Rest intervenendo. “Rilevano
l’akesh.”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana ,
sans-serif;">“Segnali di vita?”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana ,
sans-serif;">“Deboli.”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana ,
sans-serif;">Il sollievo, come un’ondata d’aria
fresca, si diffuse in tutta la plancia, per
essere interrotto dall’esclamazione indignata di
Luna.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height:
115.0%;font-size: 11.0pt;font-family: Calibri ,
sans-serif;"><span style="font-size:
9.0pt;line-height: 115.0%;font-family: Verdana ,
sans-serif;">“Come ha ridotto la mia nave!!!?”</span></p>
<div>
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<div class="gmail_signature">------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------<br>
Ci sedemmo dalla parte del torto visto che
tutti gli altri posti erano occupati. Bertolt
Brecht<br>
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_______________________________________________ Stml17
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<div class="signature">====================================<br>
Capitano Ferris Bueller<br>
USS Hope - NCC-25122<br>
Skype Combadge: Silente69<br>
Private comunicator: <a class="moz-txt-link-abbreviated" href="mailto:ferris.bueller@mail.com">ferris.bueller@mail.com</a><br>
<a class="moz-txt-link-abbreviated" href="http://www.starfleetitaly.it/hope">www.starfleetitaly.it/hope</a><br>
===================================<br>
Ma questa storia dell'idolo è una cosa diffusa o solo tra le
donne? F. Bueller (Xyr - 03.14 - Scacco matto)</div>
</div>
<br>
<fieldset class="mimeAttachmentHeader"></fieldset>
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