<html xmlns:o="urn:schemas-microsoft-com:office:office" xmlns:w="urn:schemas-microsoft-com:office:word" xmlns:m="http://schemas.microsoft.com/office/2004/12/omml" xmlns="http://www.w3.org/TR/REC-html40"><head><meta http-equiv=Content-Type content="text/html; charset=utf-8"><meta name=Generator content="Microsoft Word 15 (filtered medium)"><style><!--
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--></style></head><body lang=IT link=blue vlink="#954F72"><div class=WordSection1><p class=MsoNormal>Molto ben scritto.. brava Maddy</p><p class=MsoNormal><o:p> </o:p></p><p class=MsoNormal><br>========================<br>Tenente JG Caytlin<br>Consigliere<br>USS Hope NCC-25122<br>========================<br><br><o:p></o:p></p><p class=MsoNormal><o:p> </o:p></p><div style='mso-element:para-border-div;border:none;border-top:solid #E1E1E1 1.0pt;padding:3.0pt 0cm 0cm 0cm'><p class=MsoNormal style='border:none;padding:0cm'><b>Da: </b><a href="mailto:bryn.lwellelyn@gmail.com">Maddalena</a><br><b>Inviato: </b>sabato 5 gennaio 2019 15:43<br><b>A: </b><a href="mailto:stml17@gioco.net">USS Hope</a><br><b>Oggetto: </b>[Stml17] [12.06 – Graahn – A destinazione]</p></div><p class=MsoNormal><o:p> </o:p></p><p class=MsoNormal style='margin-bottom:12.0pt'>Eccomi.<br>Premetto che ho fatto una fatica pazzesca a scrivere questo pezzo. Nonostante il bellissimo brano di Silvia. che ha creato anche una certa aspettativa, credo, non avevo uno straccio di idea su come andare avanti. Non mi pareeva ci fosse molto altro da dire. In più, visto il livello della Hope, quando devo scrivere per voi e non ho idee mi viene sempre l'ansia. <br>L'ho cancellato e riscritto due volte e comunque non è uscito come volevo.<br>Sorry.<br>In ogni caso ci ho fatto arrivare.<br><br>P.S. Dato che non ho utilizzato in maniera estesissima gli altri personaggi e il brano non è molto lungo, non mi sembrava il caso di far visionare in anteprima i pezzi agli interessati. In caso ci fosse qualcosa, ditemelo.<br><br>------------------------------------<o:p></o:p></p><p class=MsoNoSpacing style='text-align:justify;text-justify:inter-ideograph'><b><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman , serif",serif'>USS Hope – Bar di prora - 25/04/2397, ore 23:26</span></b></p><p class=MsoNoSpacing style='text-align:justify;text-justify:inter-ideograph'><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'> </span></p><p class=MsoNormal><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>“Che cosa hai fatto alla faccia?” domandò Bueller, posando il bicchiere, in precedenza già a metà strada verso le labbra, mentre Luna si metteva a sedere.</span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>“La domanda giusta è che cosa hai fatto alla faccia di Basta,” commentò Paulo, prendendo un sorso dal suo.</span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>“L’hai visto?” Luna si sedette, poi prese un sorso dal bicchiere di Bueller.</span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>“No, ma il fatto che possa essere visto in giro è un fatto positivo, immagino.”</span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>Ferris alzò gli occhi al cielo e si appoggiò allo schienale della poltroncina. “Va bene, hai avuto la tua vendetta. Abbiamo finito ora con questa storia?”</span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>Luna sorrise soddisfatta. “Direi di sì.”</span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>“Era messo male?”</span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>“Naaa, non troppo. Il giusto. L’ho spedito in infermeria, ma ci è arrivato con le sue gambe.”</span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>Bueller fece cenno ad un cameriere di portare un altro drink, visto che il suo era stato requisito da Luna. “Almeno quello. Capisco che avessi la necessità di sbatterlo come un tappeto, ma mi serve, possibilmente ancora in grado di svolgere il suo lavoro. Forse lui e la Graahn hanno trovato un modo per rilevare la presenza dell’alieno.”</span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>“A che serve rilevarla? Sappiamo già che ce l’abbiamo.”</span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>“Ogni informazioni in più può essere utile.”</span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>“Meglio ancora,” si inserì Rodriguez, “se c’è qualcosa che ho imparato durante i miei… studi…”</span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>“Si chiamano così, adesso?”</span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>“… è che la conoscenza è potere… “</span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>“Non parli davvero dei tuoi studi, vero?”</span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>“… e che maggiore è il numero di informazioni che hai, maggiore è il tuo vantaggio. E che questo alieno sia davvero altruisticamente disinteressato, del che io dubito… </span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>“Quanto sei malfidato.”</span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>“… o no, che ci abbiano mentito o no, abbiamo bisogno di tutto il vantaggio che possiamo mettere assieme.”</span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>Ferris tirò un leggero sospiro. “Su questo non c’è dubbio.”</span><br><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'> </span><br><br><b><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman , serif",serif'>USS Hope - Ufficio dell'Ufficiale Medico Capo - 25/04/2397, ore 23:32</span></b><br><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'> </span><br><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>Lon fissava la porta chiusa dell’ufficio di Melanne con l’aria un po’ stupita di chi ha appena ricevuto un colpo inatteso e ancora non ha capito cosa è successo.</span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>Non era esagerato dire che lei lo aveva fisicamente sbattuto fuori dalla porta.</span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>Ora, Basta era uomo di un certo spessore, abituato allo scontro, addestrato, difficile da sorprendere. Eppure non riusciva a capire la sequenza temporale degli eventi.</span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>Un attimo prima le sue labbra erano premute contro quelle di lei (e non gli sembrava affatto che Melanne ne fosse dispiaciuta, né emotivamente né fisicamente) e un attimo dopo (in realtà, un bel po’ dopo, o così gli era sembrato) fissava la porta chiusa del suo ufficio.</span><br><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>Labbra.</span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>Porta.</span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>Labbra.</span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>Porta.</span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>Labbra.</span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>Porta.</span><br><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>Non era sicuro di cosa fosse successo, ma ora si trovava in corridoio e stare lì impalato non sembrava una buona idea. Tanto più che la gente in infermeria cominciava a guardarlo.</span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>Nessuno sembrava particolarmente sorpreso.</span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>Si chiese brevemente se la gente fosse abituata ultimamente a farsi sbattere fuori dall’ufficio di Melanne. </span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>Sempre un po’ confuso sulla realtà delle cose, si voltò per andarsene.</span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>“Lon?”</span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>Lui si voltò. Melanne aveva messo fuori la testa dalla porta del suo ufficio. La tempesta si stava schiarendo. </span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>Basta si limitò ad inarcare le sopracciglia, in attesa.</span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>“Che non ti venga in mente che la cosa sia finita qui.”</span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>La gente in infermeria si fece improvvisamente molto impegnata. Una guardiamarina in fondo alla sala fissava con grande attenzione il padd che aveva in mano. Al contrario. Lon irrigidì la mascella, ma non disse nulla. </span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>“Però, ti aspetto domani per colazione,” disse lei, l’espressione che si apriva in un sorriso, il mare che si calmava.</span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>L’infermeria stessa si lasciò andare a quello che, assai stranamente, sembrava un sospiro di sollievo collettivo.</span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>Lon annuì una volta ed uscì. </span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>Dieci minuti netti e lo avrebbe saputo tutta la nave. Ma in quel momento non gli importava.</span><br><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'> </span><br><br><b><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman , serif",serif'>USS Hope – Infermeria - 26/04/2397, ore 7:43</span></b><br><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'> </span><br><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>L’infermiera Nudges accettò un cioccolatino dalla Graahn con l’aria un po’ guardinga di un coniglio che accetta una carota da un ippopotamo.</span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>Era straordinario come la dottoressa avesse acquisito la tendenza ad esplodere a sorpresa e con una certa violenza negli ultimi tempi. E pensare che prima era una persona così tranquilla, così a modo, così disponibile, tanto che in alcune occasioni, si vergognava ad ammetterlo, se ne era anche un po’ approfittata per avere un cambio turno extra o una serata libera in più.</span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>A partire dalla Grande Rivelazione, però, era diventata tutto d’un tratto Miss Camice d’Acciaio, come l’aveva soprannominata di nascosto Raines, del turno beta. Due giorni prima aveva ordinato allo staff di ribaltare, letteralmente parlando, l’infermeria alla ricerca di un tricorder perduto che poi era stato ritrovato dentro un armadietto la mattina dopo. Aveva persino fatto piangere l’infermiera Dreell, anche se poi era parsa sentirsi un po’ in colpa per averlo fatto.</span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>Quella mattina, improvvisamente, sembrava di ottimo umore. Si era messa a distribuire in giro cioccolatini e. nonostante Raines avesse fatto un battuta sul fatto che, in realtà, distribuendo dolci intendesse sterminarli tutti, pareva quasi quella di prima. </span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>Quasi.</span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>Nudges non si spiegava perché. Aveva sentito delle voci su una lite avvenuta la sera prima tra lei e quel povero disgraziato di Basta, notoriamente oggetto del suo livore, ma per quanto lei adorasse i pettegolezzi non sapeva nulla di preciso.</span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>La Nudges accettò cautamente il cioccolatino e se lo mise in bocca.</span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>Per fortuna sopravvisse e la necessità di dire qualcosa le fu risparmiata dall’ingresso imprvovviso di Luna.</span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>La Graahn intascò i cioccolatini rimasti e si voltò per accoglierla. Aggrottò le sopracciglia osservandola avvicinarsi. “Che ti è successo?”</span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>Il timoniere della Hope aveva tutta l’aria di una a cui è caduto addosso un carico di mattoni. Aveva persino un occhio nero, roba che Melanne non vedeva dai primi tempi della scuola di medicina.</span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>Fece automaticamente cenno verso un lettino e infilò una mano nell’altra tasca per prendere il tricorder medico.</span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>Luna si issò a sedere, fece spallucce e sorrise. “Sai com’è quando ci si allena…”</span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>“Veramente no,” rispose l’altra ondeggiandole il sensore del tricorder davanti al viso. “In questo tuo allenamento c’era anche Lon, immagino. Aveva un’aria decisamente malconcia.”</span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>“Davvero?” la mezza klingon parve deliziata alla notizia.</span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>La Dottoressa le gettò un’occhiata a metà tra il rimprovero e il perplesso e Luna assunse un’espressione angelica, pochissimo adatta al suo bel viso. Su di lei qualunque espressione innocua sembrava perdere molto del suo mordente.</span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>“Oh, dai, sono cose che capitano. E poi credo che avesse bisogno di una, come dire, spintarella nella giusta direzione.”</span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>“Ma se non vedevi l’ora di dargli una lezione.”</span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>“Diciamo che la spintarella è stata un interessante effetto secondario,” le disse, mentre la dottoressa le passava il dermorigeneratore sullo zigomo, con un mezzo sorriso sulle labbra.</span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>Quando ebbe finito, Luna scese dal lettino. “Comunque, nel caso ti stancassi di lui, sai dove trovarmi.” </span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>Le strizzò l’occhio e si avviò alla porta, lasciandosi dietro una Melanne leggermente rossa in viso, ma non del tutto contrariata.</span><br><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'> </span><br><br><b><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman , serif",serif'>USS Hope – Plancia - 26/04/2397, ore 8:07</span></b><br><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'> </span><br><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>La USS Hope si trovava in orbita geostazionaria su San Francicso già da una decina di minuti. </span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>“Comunicazione in entrata dal Quartier Generale,” annunciò l’addetto alle comunicazioni.</span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>“Sullo schermo.”</span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>Ferris si alzò, raddrizzandosi appena. Sapeva già chi stava chiamando e, onestamente non vedeva l’ora di parlarci.</span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>Sullo schermo principale la vista del pianeta, sempre uno spettacolo gradito, venne rimpiazzata dal volto dell’Ammiraglio Lennox. Non sorrideva, ma non sembrava neppure contrariata. Più contrariata del solito, quantomeno. </span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>“Tenente Bueller, ben tornati sulla Terra.”</span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>“Buongiorno ammiraglio.”</span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>“Immagino che abbiate diverse domande.”</span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>“In effetti, sì.”</span><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'>La Lennox annuì un paio di volte. “Lo immaginavo. Raduni il suo staff di comando. Vi aspetto nel mio ufficio tra 15 minuti. Abbiamo alcune cose di cui discutere.”</span><br><br><span style='font-size:12.0pt;font-family:"Times New Roman",serif'> </span><br><br><o:p></o:p></p><p class=MsoNormal><span style='color:black'><o:p> </o:p></span></p></div><div id="DAB4FAD8-2DD7-40BB-A1B8-4E2AA1F9FDF2"><br /> <table style="border-top: 1px solid #D3D4DE;">
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<td style="width: 55px; padding-top: 18px;"><a href="https://www.avast.com/sig-email?utm_medium=email&utm_source=link&utm_campaign=sig-email&utm_content=emailclient" target="_blank"><img src="https://ipmcdn.avast.com/images/icons/icon-envelope-tick-round-orange-animated-no-repeat-v1.gif" alt="" width="46" height="29" style="width: 46px; height: 29px;" /></a></td>
<td style="width: 470px; padding-top: 17px; color: #41424e; font-size: 13px; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; line-height: 18px;">Mail priva di virus. <a href="https://www.avast.com/sig-email?utm_medium=email&utm_source=link&utm_campaign=sig-email&utm_content=emailclient" target="_blank" style="color: #4453ea;">www.avast.com</a> </td>
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