<div dir="auto">Mi è piaciuto un sacco!<div dir="auto"><br></div><div dir="auto">Silvia Br.</div></div><br><div class="gmail_quote"><div dir="ltr" class="gmail_attr">Il dom 18 ago 2019, 11:06 Vanessa Marchetti <<a href="mailto:hazyel91@gmail.com">hazyel91@gmail.com</a>> ha scritto:<br></div><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex"><div dir="ltr"><p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><b>Colonia Tahzot</b></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><b>17/08/2399 – ore 23.09</b></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">La notte, in cui erano finalmente pronti a completare la loro sacra
missione,era molto calma.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Soltanto in un secondo momento, il più giovane dei quattro, quello che si
chiamava Aser, aveva ricordato che nemmeno gli animali da guardia avevano
reagito.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Anche loro erano avvolti dalla gradevolezza della debole brezza che
caratterizzava la nottata.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Avevano atteso il calar dell’oscurità, prima di entrare in azione.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">La navetta, che li aveva trasportati al punto di incontro, era una
vecchia carretta con le parti meccaniche pressoché agonizzanti.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Il pilota, sebbene fossero stati costretti ad interrompere il viaggio due
volte, non aveva mai aperto bocca.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Il primo atterraggio d’emergenza lo avevano avuto quando ancora non erano
arrivati a metà strada. </p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Aser, che non si intendeva di meccanica e non aveva mai messo piede fuori
da Andoria, si era seduto appoggiandosi ad un masso ai bordi della strada.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Era rimasto a fissare affascinato l’immenso cielo stellato, mentre gli
altri erano indaffarati attorno alla navetta con non pochi problemi a svitare
bulloni arrugginiti ed a arrovellarsi fra cavi e componenti elettroniche.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Dagli spezzoni di conversazione degli altri, Aser aveva capito che erano
in ritardo e che non avrebbero avuto il tempo di fermarsi per mangiare.. avevano
sì ancora dell’acqua da bere, ma niente da mangiare: il replicatore di bordo,
ovviamente, non funzionava a dovere.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Avevano ripreso il viaggio, ma poco lontano, il motore si era fermato di
colpo e dovettero perdere quasi un’ora prima di riuscire a localizzare il
guasto e ripararlo.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Il loro capo, un Bajoriano alto e pallido sulla trentina con una corta
barba, aveva negli occhi quell’intensità e fervore che solo chi era
profondamente convinto di stato prescelto dai Profeti poteva avere.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Aser non sapeva il suo nome.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">E, conoscendo le regole di segretezza, non si era nemmeno sognato di
chiedere chi fosse e da dove venisse.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Non sapeva neppure i nomi degli altri due.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Conosceva solo il proprio di nome, ma forse era meglio lo dimenticasse.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Finalmente arrivarono a destinazione: il buio si era fatto più intenso e tutto era
calmo intorno a loro.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Appena scesi, la navetta scomparve.. il pilota, ovviamente, anche in quel
caso, non disse nemmeno una parola.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Si erano addentrati in un labirinto di strade anguste e si erano fermati
vicino allo slargo antistante l’Istituto delle Operazioni Commerciali, una via
di mezzo fra una banca, un mercato ed una sede di trattazioni di scambi
economici.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">La figura di un uomo era apparsa dinnanzi a loro come dal nulla.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Senza parlare, aveva fatto un cenno al loro capo ed i quattro lo avevano
seguito.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Fu soltanto allora, mentre camminavano veloci nel buio di strade
sconosciute, che Aser aveva iniziato a pensare seriamente a quello che
avrebbero fatto entro breve tempo.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Portò la mano sul manico dell’Ushaan-thor: un’arma tipicamente Andoriana,
molto piccola e ricurva a mezzaluna, usata tipicamente per i duelli.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Era stato suo zio, Gummer del Clan Clos, a parlargli per la prima volta
dell’Ahm Tal, i servizi d’intelligence Andoriani, e della loro storica lotta
contro la controparte Vulcaniana della V’Shar.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Notte dopo notte, erano rimasti seduti sul tetto piatto della casa
paterna a parlare ed a guardare la distesa luccicante dei ghiacci di Andoria.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"> </p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Aser sapeva che suo zio era profondamente impegnato in politica: sfrontato
ed arrivista, era un diplomatico la cui influenza stava crescendo e che era
sempre pronto a manovrare in segreto per aumentare il proprio potere.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">All’inizio Aser si era sentito lusingato che suo zio gli parlasse di politica:
dell’importanza di Andoria all’interno della Federazione, del lustro dell’Impero
Andoriano e di altre innumerevoli questioni per cui essere orgogliosi di essere
Andoriani.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Quello che lo zio Gummer non poteva sapere è che non faceva altro che
alimentare il suo fanatismo.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">L’essere un Thalish, ossia appartenente ad una sottospecie di Andoriani,
meno del dieci per cento del totale, caratterizzato da una carnagione di un azzurro
molto chiaro ed antenne sottilissime che crescevano dalla fronte, era per lui
una disgrazia.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Un dramma nato dall’apparente mancanza di attrazione che riusciva a
generare nei confronti del gentil sesso. Le Andoriane lo snobbavano, lo ritenevano
non degno delle loro attenzioni, non abbastanza guerriero, non abbastanza
virile.. </p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Le straniere lo osservavano come se fosse una ridicola deviazione dallo
status tipico della razza, ma , mentre gli Aenar, anche loro minoranza nell’ambito
degli Andoriani, erano vezzeggiati come carini e coccolosi, lui veniva deriso.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Quasi per gioco, era entrato in una specie di setta.. fatta di ragazzi
come lui, in qualche modo esclusi, che venivano indottrinati ed addestrati a
svolgere incarichi di particolare rilevanza e segretezza.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">In cambio, la setta concedeva loro di soddisfare i propri desideri.. </p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Nel suo caso, avvenenti ragazze, più o meno consenzienti, gli erano state
offerte per soddisfare i propri piaceri della carne ed il proprio insaziabile
bisogno di essere apprezzato ed amato.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">In cambio, era stato scelto per andare in una colonia formata da
Bajoriani estremamente diffidenti con qualunque forma di stranieri.. impegnati
nella lotta per trasformare il loro piccolo mondo in uno stato </p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">che non avrebbe seguito altre leggi se non quelle dei Profeti, scevri da
qualsivoglia influenza straniera.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Era passato più di un anno da quando era diventato membro di quella setta
ed ora, finalmente, era stato scelto per la sua prima missione.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Mentre Aser seguiva i quattro uomini vestiti di nero attraverso i vicoli
bui dove l’aria tiepida della notte era completamente immobile, ebbe la certezza
che avrebbe esaudito i voleri dei suoi mandanti.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Gli stranieri dovevano essere cacciati, ma non li avrebbero scortati sino
alle navi, sarebbero stati uccisi.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">E quelli che non erano ancora entrati nella piccola colonia, ci avrebbero
pensato due volte prima di farlo.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">La tua è una missione sacra, gli era stato ripetuto infinite volte. I Profeti
dei Bajoriani ne gioiranno e ti ricompenseranno con donne al servizio dei tuoi
piaceri.. assumerai fiducia nei tuoi mezzi e potrai addestrarti per entrare
nell’Ahm Tal, rendendo un servizio a tuo zio Gummer.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Quando sarà riuscito ad accumulare potere così come lui vuole, avrà
bisogno di te, così come noi potremmo avere un prezioso informatore, ed il tuo
futuro diventerà luminoso.. amato e desiderato, temuto e rispettato.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Aser strinse con forza il manico intarsiato dell’Ushaan-thor.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Gummer glielo aveva dato la sera di un anno prima quando si erano
salutati sul tetto della casa di suo padre: avrebbe dovuto donarlo alla figlia Xyr,
ma era troppo diversa da lui per avere quel legame che, invece, lo zio sentiva
di avere col nipote.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">I pensieri di Aser furono interrotti, dal brusco fermarsi dei suoi
compagni di missione: erano arrivati alla periferia della città, il vicolo
sfociava in una piazza immersa nel buio e rischiarata soltanto dal cielo
stellato sopra di loro.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Rimasero nell’ombra, addossati al muro di una casa, ad osservare, dall’altro
lato della piazza, al di là di un’alta inferriata, la piccola villa dai muri di
pietra.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">L’uomo che li aveva guidati fin là scomparve silenziosamente fra le ombre.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Erano di nuovo in quattro. Rimasero immobili in attesa: tutto intorno regnava
il silenzio e la calma più assoluta.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Aser non aveva mai provato una simile sensazione ad Andoria: nei suoi
diciannove anni di vita non era mai stato avvolto da un tale silenzio.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Aser cercò di calcolare quanto tempo fosse passato da quando erano
arrivati nella piazza.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Forse una buona mezz’ora e lui continuava ad avere fame: non aveva
mangiato niente tutto il giorno.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Si sentiva la gola arsa, ma non avrebbe chiesto nulla.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">L’uomo che li comandava si sarebbe adirato e tutte le sue aspettative di
gloria sarebbero evaporate.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Continuarono ad aspettare finché tutte le luci nelle vicinanze non si
spensero del tutto.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Poi, il loro capo fece un cenno con la mano ed attraversarono rapidamente
la piazza.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Un vecchio, con un bastone in mano, dormiva appoggiato al cancello della
villa.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Una sorta di guardia, pensò Aser</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Il loro capo lo toccò con un piede.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">L’uomo non fece in tempo ad aprire gli occhi che il capo si chinò su di
lui tenendo il suo coltello sulla guancia dell’uomo, bisbigliandogli qualcosa
all’orecchio.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Il vecchio si alzò ed Aser capì dai suoi movimenti rigidi che era
paralizzato dalla paura.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Il capo fece un cenno quasi impercettibile con la testa e l’uomo si
allontanò zoppicando.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Spinsero il cancello che cigolò leggermente ed entrarono nel giardino avvolto
nel silenzio.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Sull’alta porta della villa era affissa un targa, ma Aser non fece in
tempo a leggerla che qualcuno appoggiò una mano sulla sua spalla.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Aser trasalì e si volse: era il capo che gli parlava per la prima volta,
così sottovoce che neppure la brezza notturna poteva sentire quello che stava
dicendo.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Siamo quattro” sussurrò “Anche in quella casa sono quattro. Dormono, una
persona in ogni camera. Le camere sono una di fronte all’altra in un corridoio.
Sono persone di una certa età e non opporranno resistenza. Hanno rifiutato di
lasciare questo paese di propria volontà, quindi devono essere uccise”</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Aser annuì con un groppo alla gola, ma seguì gli altri ed entrarono nella
casa, senza riscontrare particolari problemi a forzare la semplice serratura a
combinazione elettronica.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">All’interno, si diressero decisi verso la scala che portava al piano
superiore; qui il corridoio era illuminato dalla debole luce di una lampada.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Avanzarono in un silenzio assoluto e rimasero immobili un istante ad
osservare le quattro porte chiuse.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Ognuno di loro, aveva estratto la propria arma.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Il capo mosse la testa come aveva fatto con il vecchio davanti al
cancello: era venuto il momento.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Aser doveva agire con rapidità, evitare di fissare gli occhi, concentrarsi,
invece, sulla gola e tagliare con un movimento rapido e sicuro; entrò nella
stanza, forse la persona stesa sul letto sotto un lenzuolo bianco aveva i
capelli grigi, nella debole luce i lineamenti del suo volto erano confusi.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">All’avvicinarsi di Aser la donna, perché di una donna si trattava, aveva
aperto gli occhi, ma prima che avesse il tempo di gridare o di capire cosa
stesse succedendo, con un singolo movimento Aser le aveva tagliato la gola,
facendo un passo indietro per evitare che il sangue gli macchiasse gli abiti.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Poi, senza guardarla, si era girato ed era uscito dalla stanza.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Non erano passati più di trenta secondi: involontariamente li aveva
contati nella sua mente.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Si avviò nel corridoio seguendo due degli altri quando udirono la voce
bassa del quarto.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Si fermarono tutti come paralizzati.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">C’era un’altra donna in una delle camere: una quinta persona.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Secondo le loro informazioni, non avrebbe dovuto essere in quella casa:
non ci dovevano essere ospiti, né personale di servizio né guardie.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Era probabilmente un’estranea a tutto quello che stava accadendo, sicuramente
anche lei era straniera.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Il capo entrò nella stanza.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Aser, che era dietro di lui, vide che la donna si era raggomitolata su se
stessa, non in posizione fetale come si sarebbe aspettato, ma pronta a
scattare.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">La sua determinazione a sopravvivere sembrava vibrare nell’aria.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Aser non riuscì ad evitare un nodo alla gola.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Gli occhi neri della donna sembravano scrutare i quattro fin dentro le
viscere.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Fu allora che accadde l’impensabile.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"> </p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><b>USS Hope</b></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><b>Ponte 2 – Ufficio del Primo
Ufficiale</b></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><b>18/08/2399 – ore 09.23</b></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">=^=Il Contrammiraglio Evelyn Lennox risulta essere dispersa.. non
sappiamo se prigioniera, in fuga ed impossibilitata a mettersi in contatto
oppure se le è capitato qualcosa di peggio=^=</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Può essere più chiara?”</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">=^=Tenente Bueller..=^=</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Capitano prego” esclamò Ferris all’indirizzo di Deiara Vessa, la Comandante
Napeana che sapeva far parte dello staff della Lennox, pur non avendoci mai
avuto direttamente a che fare</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:120%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">=^=Tenente Bueller, lei è eccezionalmente il Primo Ufficiale della USS
Hope, ho accettato di comunicare a lei e non, secondo logica, al Capitano
Strauss le informazioni giunte in nostro possesso, in virtù di profondi raziocini
basati sullo stretto legame affettivo fra il Contrammiraglio Lennox ed il
Capitano Strauss. Non abusi della mia pazienza, millantando un grado che non
possiede. L’Ammiragliato vuole piena luce sui fatti che hanno portato all’uccisione
dei quattro leader della colonia Bajoriana ed alla sparizione del
Contrammiraglio Lennox. Gli ordini che le invierò sono chiari: la USS Hope
agirà a supporto. Il Capitano Strauss potrebbe riconoscere qualche segnale di
aiuto lasciato dalla Lennox e voi gli offrirete il vostro appoggio. Ripeto
supporto all’azione investigativa, non prendete iniziative personali senza
previa autorizzazione=^=</p><div><div dir="ltr" class="m_-8095918730094585245gmail_signature" data-smartmail="gmail_signature"><div dir="ltr"><div dir="ltr"><p class="MsoNormal"><br></p><p class="MsoNormal">========================================<br>Tenente JG Caytlin<br>Consigliere<br>USS Hope NCC-25122<br></p><p class="MsoNormal">========================================<br></p></div></div></div></div></div>
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