<div dir="auto">Bello, bello, bello! </div><br><div class="gmail_quote"><div dir="ltr" class="gmail_attr">Il gio 10 ott 2019, 15:14 Silvia Brunati <<a href="mailto:sbrunati@gmail.com">sbrunati@gmail.com</a>> ha scritto:<br></div><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex"><div dir="ltr">Ciao,<div>ecco il pezzo. </div><div>Ci ho messo un pò sia perché sono stata via, sia perché sono stata colpita dal raffreddore fine-di-mondo, che perché mi sono riletta ben bene quanto scritto in precedenza. Scusate perciò eventuali errori.</div><div><br></div><div>Spero vi piaccia.</div><div>Silvia</div><div><br></div><div><br></div><div>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;text-align:justify;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><b>TOOL III, Colonia Tahzot, Residenza
di Kolose - 19/08/2399, ore 23:22</b></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;text-align:justify;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Lon Basta, con le mani incrociate sul petto e la testa leggermente
piegata verso destra, studiava ad occhi socchiusi l’edificio come se questo
fosse in grado di parlargli. Era così immobile che, nel buio in cui era la
piazza in quel momento, era quasi impossibile vederlo.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;text-align:justify;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Allora?,” Basta non diede alcun segno di aver sentito il bisbiglio che
proveniva alle sue spalle. Sistemando meglio lo zaino sulle spalle Luna si
portò al suo fianco. “Allora?” Chiese ancora.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;text-align:justify;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Un sospiro appena percettibile tradì il fatto che il betazoide non
fosse diventato improvvisamente una statua di pietra. “Spiegami ancora perché
siamo qui a quest’ora senza autorizzazione, in abiti civili.” Fu la rapidissima
risposta che Luna sentì solo perché era a pochi centimetri da lui. Ciò
nonostante chiese: “Eh?”</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;text-align:justify;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Basta le lanciò un’occhiataccia alla quale lei rispose con un sorriso
innocente. </p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;text-align:justify;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Perché ho pensato che tu potessi usare il tuo mojojo per capire cos’è
successo.” Gli spiegò magnanima avendo pietà di lui.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;text-align:justify;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Il mio cosa?”</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;text-align:justify;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Il tuo mojojo, quella roba che ti ha insegnato tuo zio, sai, quando
ti faceva vivere come un recluso e ti dava lezioni di sopravvivenza…” Si
interruppe vedendo Basta irrigidirsi e girarsi lentamente verso di lei.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;text-align:justify;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Che ne sai tu di mio zio?”</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Per tutta
risposta Luna roteò gli occhi, “San Francisco, dopo che ti ho pestato, quando
ci siamo visti in quel locale…”</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Vuoi dire
quando mi hai seguito in quel locale?”</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Dettagli.
Ti ricordi che abbiamo finito tutti gli alcolici? Abbiamo avuto un momento di
comunione quella sera io e te, quasi commuovente, tu mi hai parlato del tuo
passato e io….”</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Mi hai
fatto ubriacare per farmi parlare.” L’interruppe secco Lon.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Esatto.”</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Basta resto
a fissarla in silenzio. “E’ difficile che io mi ubriachi.”</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Che importa
ora! Usa il tuo mojojo!” Sbottò Luna indicando con le mani l’edificio,
“ricostruisci l’azione! Immedesimati.”</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Che
differenza c’era nel farlo di giorno?”</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Di giorno
non avremmo potuto fare questo,” rispose Luna estraendo uno strumento dallo
zaino che fece accigliare Basta e inserendo un comando, “ok, adesso le
telecamere non possono vederci, abbiamo esattamente…” controllò lo strumento,
“lo stesso tempo che hanno avuto gli assalitori.” E guardò Basta con aspettativa.
“Mojojo, su su.” Lo incoraggiò.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Non voglio
nemmeno sapere dove l’hai preso,” commentò Basta con un sospiro per poi portare
l’attenzione all’edificio e iniziare a muoversi.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Meglio,”
mormorò Luna seguendolo, “ho fatto una simulazione del tempo che sarebbe
occorso agli assalitori per entrare nella villa, arrivare alle camere, compiere
il loro efferato omicidio, perdere tempo a lottare con l’ammiraglio e uscire
quando il loro sistema di mascheratura è saltato.” Gli sussurrò mentre si
avvicinavano all’ingresso della villa, “non dobbiamo fare altro che ripetere
gli stessi passi e…” Si fermò di botto per evitare di urtare Basta che con le
mani ai fianchi fissava il cancello accigliato.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Quanto
tempo avrebbero impiegato secondo la tua simulazione a fare tutto?”</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Dieci
minuti.” Rispose subito Luna.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Uhm,”
commentò Basta studiando il cancello prima di iniziare all’improvviso a
muoversi. “Allarmi?”</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Senza
perdere tempo a discutere come mai gli facesse domande le cui risposte era
certa lui conoscesse già, Luna guardò immediatamente i suoi appunti, “non mi
risulta, avrebbe dovuto esserci una guardia, più un custode, ma…”</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Uhm,”
sempre più accigliato Basta aprì il cancello e attraversò il giardino fino a
raggiungere la porta principale. Entrarono nell’edificio silenzioso e si
guardarono attorno. “Le stanze sono nel corridoio l’una di fronte all’altra,”
sussurrò Luna chiudendosi la porta alle spalle. Basta si incamminò nella
direzione indicatagli e raggiunse la prima porta. “Tempo?” Chiese aprendola.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Sono
passati tre minuti.”</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Il betazoide
entrò nella stanza, raggiunse il letto e simulò l’atto di colpire qualcuno
disteso, poi tornò indietro. Sulla soglia Luna continuava a controllare il
tempo, “se aggiungiamo i minuti persi nella colluttazione con l’ammiraglio
direi che ci siamo.” Poi lo guardò. Basta ricambiò il suo sguardo. Rimasero a
fissarsi per un tempo che alla pilota sembrò lunghissimo poi l’altro sospirò
prendendosi l’attaccatura del naso fra l’indice ed il pollice.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Conoscevano
la casa, sapevano che non c’era un allarme, conoscevano la posizione di ogni
ospite perché dieci minuti non sono sufficienti se devi cercare le persone che
devi uccidere. Non metti in piedi un piano del genere se non hai un informatore
interno o vicino alle vittime o se non hai fatto un sopralluogo prima.”</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Mentre
parlava Luna prendeva appunti e annuiva. “Come sono arrivati qui? Hanno usato
un teletrasporto come quando sono andati via? Hanno usato una nave?“ Poi scosse
la testa correggendosi, “Edison ha ripetuto le scansioni e non c’era nessuna
navetta non autorizzata in orbita. Quindi dove sono andati?” Sollevò la testa
guardando Luna come se lei avesse la risposta e si rifiutasse di dargliela, lei
si limitò a fissarlo di rimando. “Hanno usato uno shuttle?” Continuò Basta,
“abbiamo fatto scansioni di shuttle che decollavano?”</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">A quella
domanda la pilota sollevò l’indice per dirgli di aspettare.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Jones a
Rest, il signor Tucci ha controllato eventuali voli nell’orbita del pianeta o
nell’atmosfera del pianeta verso l’ora dell’attentato?”</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"> </p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">=^= No. =^=</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"> </p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Dobbiamo
vedere se nei rapporti che ci hanno girato o che ha la Phoebe, se hanno
interrogato la guardia/custode, o se per caso c’erano dei dipendenti che si
occupavano della villetta o del giardino,” aggiunse guardando Basta mentre
parlava con Rest, “è probabile che non fossero degli sprovveduti, quindi
dovevano conoscere la casa nei dettagli e sapere dove ciascuna vittima avrebbe
dormito.”</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"> </p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">=^= Quindi i
miei calcoli erano esatti, =^= fu la laconica risposta di Rest alla quale Luna
rispose roteando gli occhi.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Si, si, i
suoi ragionamenti erano corretti,” gli rispose, “il mojojo di Basta lo ha
confermato.”</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"> </p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">=^= Il cosa?
=^=</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"> </p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Nulla,a più
tardi tenente.” Uno sbotto sfuggi a Luna quando notò lo sguardo di Basta. “Che
c’è? A qualcuno lo dovevo pur dire! Almeno se ci avessero arrestato avremmo
potuto dire di essere in missione. Ottimo lavoro, sapevo che il tuo mojojo
avrebbe funzionato,” ripose nello zaino il padd. “Andiamo a bere qualcosa?”</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Non
dimentichi una cosa?” </p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“No, abbiamo
fatto la nostra prova, possiamo andare.”</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Le
telecamere avranno ripreso a funzionare ora,” la corresse lui, “come usciamo da
qui?”</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Oh quello,
la simulazione finisce quando lo voglio io,” gli rispose Luna mostrandogli lo
strumento che aveva in mano con un sorrisetto, “questo non salta come quello
che hanno usato loro.” </p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Non trovi
strano che per essere così organizzati abbiano usato materiale scadente?”</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">A quella
domanda Luna sfiorò nuovamente il comunicatore.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"> </p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"> </p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"> </p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;text-align:justify;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><b>TOOL III, Colonia Tahzot, Locale
nella periferia - 20/08/2399, 01:00</b></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Spiegatemi
ancora perché siamo qui,” chiese Melanne Grahan cercando di farsi sentire al di
sopra della musica.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Ufficialmente
perché ci serviva una distrazione,” le rispose Caytlin perfettamente a suo agio
nell’atmosfera caotica, “ufficiosamente volevo farmi un’idea su clima della
colonia.” Melanne seguì il suo sguardo in direzione del bar dove Dohaan stava
cercando di ordinare da bere. “Dato che è la Phoebe a dirigere le indagini,”
continuò Caytlin con un sorriso che le illuminò tutto il volto, “nulla ci vieta
di occuparci dei dettagli, ovvero di quei particolari che loro potrebbero
eventualmente trascurare.”</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“E questo
comporta…”</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Uscire e
divertirsi,” concluse la sua frase il consigliere, “e nello stesso tempo
studiare la situazione generale. Vedi per esempio quella coppia in
quell’angolo?” Le disse indicando un tavolo sul fondo del locale, dove due
bajoriani, un uomo ed una donna, sorseggiavano le loro bevande chiacchierando
animatamente. “Lui è cotto di lei, ma non vuol darlo a vedere per questo si
guarda ogni tanto attorno come se fosse interessato anche alle altre donne
presenti. Lei invece non nasconde nulla, ma tutte le volte che lui si guarda
attorno, la sua espressione si fa triste.”</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“E questo
cosa ti dice del clima della colonia?”</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Che è sano,
almeno in apparenza.”</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“E quella
donna al bancone? Quella vicina a James?” Le chiese Melanne palesemente
intrigata dalla capacità di osservazione dell’altra. Caytlin si girò nella
direzione indicata e socchiuse appena gli occhi prima di tornare a guardarla
sorseggiando con grazia la sua bibita.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Impegnata,
ma dal modo in cui guarda James ancora non per molto.”</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Come fai a
dirlo?” Le chiese Melanne sorpresa. Caytlin sorrise.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Dall’atteggiamento
innanzitutto, continua a guardare in direzione di James e nello stesso tempo
verso quel gruppetto poco distante come se non avesse paura di essere
scoperta.” </p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Oh,”
commentò Melanne sorpresa.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“E qualche
minuto fa baciava uno di quei ragazzi,” concluse ridendo Caytlin. “Comunque
sia,” proseguì guardandosi ancora attorno, “ho scelto questo locale perché è
uno dei pochi, non che ce ne siano molti in questa colonia, dove non saremmo
saltati troppo all’occhio. Qui non ci sono solo bajoriani.” Concluse con un
sorrisetto soddisfatto.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Se dovessi
dare una mia opinione direi che è una sana e tranquilla atmosfera,” annuì
Melanne ricambiando il sorriso, “quindi anche se non ne ricaviamo nulla, mi sta
bene anche la serata per distrarsi.” Concluse con un sospiro.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“C’è
qualcosa che non va?” Le chiese Caytlin riportando l’attenzione su di lei.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Melanne
scosse la testa, “No, non c’è nulla che non vada.”</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Dal tono in
cui lo dici, sembra tutto il contrario.” Caytlin la obiettò con un sorriso
amichevole.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Prima che
però Melanne potesse rispondere un grido rabbioso interruppe il loro discorso.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Entrambe si
girarono verso il bancone dove un bajoriano enorme aveva afferrato per il
bavero Dohaan e, senza pensarci Melanne si alzò di scatto correndo verso i due.
Mentre stava per imitarla Caytlin incrociò lo sguardo di un bajoriano che la
fissava senza preoccuparsi troppo di nascondere l’odio. Istintivamente sorrise.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"> </p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"> </p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"> </p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;text-align:justify;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><b>USS Hope, Infermeria - 20/08/2399,
ore 03:00</b></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;text-align:justify;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Basta entrò nell’infermeria con uno sguardo così scuro che l’infermiera
Nudges arretrò istintivamente di un passo e senza che lui le chiedesse nulla
indicò immediatamente l’ufficio di Melanne Grahan. Senza una parola il
betazoide si diresse immediatamente nella direzione indicata.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;text-align:justify;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Fuori.” Sibilò all’infermiere che si stava occupando dello zigomo
della dottoressa.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;text-align:justify;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Ma verament..:”</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;text-align:justify;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Ho detto: fuori,” ripeté seccamente fissando Melanne.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;text-align:justify;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">L’uomo passò lo sguardo fra l’una e l’altro fino a quando la Grahan
non gli fece un cenno d’assenso. Non appena le porte si chiusero alle sue spalle
Lon aprì la bocca.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;text-align:justify;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Se sei venuto per dare ordini nella mia infermeria, quella è la
porta.” Lo interruppe Melanne sospirando.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;text-align:justify;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Non vado da nessuna parte fino a quando non mi spieghi cosa ti è
saltato in mente,” ribatté lui digrignando i denti.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;text-align:justify;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Girando attorno alla scrivania per sedersi, Melanne si massaggiò lo
zigomo arrossato. “Intendi dire quando ho accettato di andare con Caytlin a
bere qualcosa?” Chiese con aria innocente.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;text-align:justify;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">A quella risposta Lon serrò la mascella, “non fare la furba Melanne! Ho
letto il rapporto.”</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;text-align:justify;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Oh per la miseria Lon!” Esclamò lei esasperata, “non è successo
nulla! James ha attirato l’attenzione della donna sbagliata tutto qui!”</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;text-align:justify;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“E la parte in cui ti sei ritrovata davanti ad un pugno?”</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;text-align:justify;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Non è nulla che non potrebbe accadere a chiunque cerchi di
interrompere una rissa,” ribatté lei stringendo le spalle con indifferenza.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;text-align:justify;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Si ma..:”</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;text-align:justify;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Non propinarmi di nuovo la storia che tu sei addestrato e io no,” lo
minacciò lei iniziando ad arrabbiarsi, “perché i corsi di autodifesa li ho
fatti anche io Lon Basta! E se solo ti azzardi a dire che non era compito mio intervenire
puoi tranquillamente girare sui tacchi ed andartene.”</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;text-align:justify;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Il betazoide fissò il dito indice teso nella direzione della porta, poi
tornò a guardare lei.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;text-align:justify;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">“Non sei sufficientemente addestrata ad affrontare una rissa,” le
disse a denti stretti e fu investito da un mare in tempesta che minacciò di schiacciarlo
“Fuori!” Sibilò Melanne alzandosi e indicando la porta.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;text-align:justify;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Temporaneamente senza fiato Lon non reagì fino a quando non se la
ritrovò davanti che lo fissava furibonda. “Tu,” gli disse lei colpendolo più
volte con la punta dell’indice sul petto sottolineando ogni parola, “non hai
alcun diritto di decidere se io sono o non sono in grado di fare qualcosa!”</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;text-align:justify;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Come se fosse affascinato dal dito della mano di Melanne, Lon restò in
silenzio per alcuni lunghissimi secondi quando lei ebbe finito di parlare. “Hai
ragione.” Le disse quando finalmente ritrovò la parola.</p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;text-align:justify;line-height:115%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif">Fu a quel punto che Melanne lo baciò.</p></div><div><div><div dir="ltr" data-smartmail="gmail_signature">------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------<br>Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati. Bertolt Brecht<br>------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------<br></div></div></div></div>
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