[stml19] 12-03 Uniti per combattere la Chimaera
Marco calandri
mehon.wayfarer a gmail.com
Ven 7 Nov 2014 09:55:29 CET
Grazie grazie!!
Io , cmq, l'averi spedito a pelare patate!
Il 07 novembre 2014 09:42, Reis Squiretaker
<vanessa_reis_squirtaker a outlook.it> ha scritto:
> Ottimo anche per me!
>
>
>
> ========================
> Lt.Cmdr. Julia Reis Squiretaker
> Ufficiale Medico Capo
> USS Wayfarer NCC-62925
> [CV]:
> http://www.starfleetitaly.it/starfleetitaly/fleetyards/Wayfarer/main.php?include=curriculum.php&ufficiale=376
> ========================
> -----Messaggio originale----- From: Marco calandri
> Sent: Friday, November 07, 2014 8:17 AM
> To: USS Wayfarer
> Subject: [stml19] 12-03 Uniti per combattere la Chimaera
>
>
> Ciao scusatemi per il mastodontico ritardo ecco il mio brano.
>
> Spero che vi piaccia!!
>
>
> ==================================
> TITOLO:12-03 Uniti per combattere la Chimaera
> PRECEDENTE: 12-01 Nuova partenza
> AUTORE: Marco/Vaitor
> LUOGHI: USS Wayfarer
> ==================================
>
>
>
> *** USS Wayfarer, Plancia - 19/08/2394 Ore 9.00 ***
>
> La Wayfarer navigava già da diversi giorni. Quella strana e pericolosa
> missione era partita nel migliore dei modi: un viaggio tranquillo nei
> territori della Federazione senza che una’altra nave, della flotta o
> civile, disturbasse la rotta. L’equipaggio si era completamente
> immerso nella routine quotidiana e svolgeva i suoi compiti con
> impeccabile competenza.
>
> Rumar comandava la nave comodamente seduto nella poltrona del
> capitano. Di tanto in tanto leggeva i ruolini dell’equipaggio
> assegnando i vari incarichi.
>
> Un’improvvisa esplosione di urla e grida lo riportarono alla realtà.
> Il primo ufficiale riconobbe prontamente la voce che aveva emesso
> quelle grida e decise, per non darla vinta al nuovo arrivato in
> plancia, di rimanere seduto tranquillo a svolgere i suoi compiti.
>
> “E’ inaudito! Banda di incompetenti e caproni!!”Tuonò Cooper arrivando
> verso il centro della plancia.
>
> Rumar non cambiò posizione: il gomito destro era appoggiato al
> bracciolo della poltrona e la mano sorreggeva il mento, gli occhi
> erano puntati verso il d-padd sostenuto nella mano sinistra.
>
> Il primo ufficiale non disse nulla.
>
> “Maledetti caproni!! Posso avere dei collaboratori seri su questa
> bagnarola??” Urlò nuovamente Cooper.
>
> Maledetta Bagnarola!? Ben poche parole avrebbero fatto infuriare
> maggiormente il comandante Rumar. Nessuno avrebbe mai potuto dire
> parole simili alla gloriosa Wayfarer e farla franca.
>
> Tuttavia, prima di impiccare l’ufficiale scientifico all’albero
> maestro, Rumar decise di giocare al gatto e al topo. Senza mostrare
> irritazione, anzi con assoluta tranquillità, rispose:”Mi dica signor
> Cooper cos’è che la disturba?”
>
> Rumar si alzò e si avvinò a nuovo arrivato. Cooper rimase impassibile
> e continuò il suo show:”Mi avete dato dei collaboratori o cadetti al
> primo anno di accademia?”
>
> Il primo ufficiale osservò l’interlocutore rimanendo impassibile.
>
> “Sono sceso in laboratorio e ho fatto delle domande semplici,
> semplici ai miei sottoposti.”
>
> “Tipo?”
>
> “Ditemi l’equazione di H’Ruller o la carica quantica di una particella
> Cavar o di scrivere le equazioni di Maxuell… ma nulla.” Cooper si mise
> a passeggiare per la plancia come per cercare di coinvolgere gli altri
> ufficiali. “Alcuni strumenti sono fuori allineamento… altri hanno dei
> parametri di rilevamento assurdi.”
>
> Rumar decise di averne basta, si mise davanti a Cooper e
> dispose:”Adesso basta. Lei è l’ufficiale scientifico il suo compito e
> gestire e far crescere il suo staff. Se qualche impostazione degli
> strumenti non le aggrada, le consiglio di importarla come crede ma in
> ogni caso voglio che le analisi siano corrette.”
>
> Cooper fece per parlare ma il primo ufficialo fu più veloce:”In ogni
> caso voglio ed esigo che in plancia si rispetti il regolamento. Nessun
> ufficiale si deve permettere di salire quassù a fare casino. Chiaro?”
>
> “E ora arriva la dimostrazione di forza del primo ufficiale… colui che
> dirige l’equipaggio con fermezza e cattiveria… il sergente
> maggiore.”Cooper ricominciò col suo sarcasmo.
>
> Rumar lo guardò e, senza mostrare rabbia, disse:”Sicurezza, scortate
> il signor Cooper nel laboratorio e assicuratevi che svolga i propri
> compiti.”
>
> “Lei non oserà colpire uno storp… .”
>
> La malattia alla gamba salvò Cooper molte volta dal subire una
> meritata lezione ma questa volta la sicurezza della flotta non si
> dimostrò indulgente. Due omaccioni, un andoriano e un vulcaniano,
> afferrarono senza troppa gentilezza l’ufficiale scientifico e lo
> trascinarono verso il turbo ascensore. L’umanò cercò di liberarsi
> pronunciando minacce e parole oscene ma fu tutto inutile.
>
> Il primo ufficiale osservava la scienza rimanendo impassibile. Pochi
> istanti dopo che Cooper fu portato via, dal suo ufficio uscì il
> capitano Kiron:”Che succede?”
>
> Rumar scrollò le spalle e, con noncuranza, rispose:”Nulla di chè, il
> nostro ufficiale scientifico ha appena appreso una lezione sulla
> disciplina.”
>
> “Ah ecco.” Kiron andò verso la poltrona del capitano riprendendo il
> comando della nave. Sedendosi aggiunse:”Bene convochi una riunione con
> gli ufficiali superiori per le 18.”
>
> “Si signore.” Rispose Rumar sedendosi a sua volta nella poltrona del
> primo ufficiale.
>
>
>
> *** USS Wayfarer, Infermeria - 19/08/2394 Ore 9.00 ***
>
> Al contrario di Cooper la dottoressa Squiretaker riuscì ad integrarsi
> perfettamente nel suo staff. Anzi! Essere tornata in azione dopo i
> mesi e le settimane a Terra, le aveva infuso un’energia e un’entusiamo
> immensi. Nemmeno quando aveva ricevuto il primo incarico era stata
> così entusiasta. Tutta questa positività, combinata con una notevole
> dose di competenza le aveva facilitato il primo contatto con equipe
> medica.
>
> Aveva trovato lo staff perfettamente organizzato come solo una mente
> vulcaniana della dottoressa Spini poteva fare. Tuttavia, per gestire
> la situazione, aveva diviso i suoi sottoposti in due gruppi. Il primo
> si sarebbe dedicato alle normali funzioni mediche della nave mentre il
> secondo avrebbe lavorato sul terribile virus. Non avrebbero avuto, per
> motivi di sicurezza, dei campioni del virus ma avevano a loro
> disposizioni ogni analisi e ogni studio condotto sulla base
> vulcaniana.
>
> La dottoressa era seduta alla sua scrivania intenta a leggere i ruoli
> di servizio del suo staff quando percepì una presenza danti a lei.
> Alzò lo sguardo e vide Kublik.
>
> “Buongiorno consigliere.” Esordì la dottoressa con un sorriso. Con la
> mano sinistra posò il data padd e con la destra invitò il consigliere
> a sedersi.
>
> “Buongiorno dottoressa sono passata a vedere come stava.” Disse il
> consigliere sedendosi.
>
> “Molto bene grazie.” Poi intuendo qualcosa, aggiunse:”E’ una visita di… .”
>
> “Oh non proprio.” Si affrettò a rispondere il consigliere. “Diciamo
> che mi piace fare due chiacchiere informali con gli ufficiali nel loro
> ambiente di lavoro.”
>
> “Ah capito.” Reis sorrise.”Ottima idea la sua.”
>
> “Grazie.”Il consigliere accavallò le gambe e congiunse le mani
> assumendo così la tipica e stereotipata posizione dello
> psicologo:”Allora come si trova qui? Com’è stata la prima
> impressione?”
>
> “Non male direi. Lo staff è competente e preparato.” La dottoressa
> alzò una mano e indicò il laboratorio:”Tutto qua funziona alla
> perfezione.”
>
> “Benissimo.” Il consigliere annuì e proseguì con la domanda
> successiva:”E tornare nello spazio?”
>
> “Non ci avevo ancora pensato che ero nello spazio, ho avuto così tanto
> da fare che non ho ancora realizzato che eravamo in viaggio.”
>
> “Entrando ho visto che il suo staff sta analizzando i dati del virus.”
> Commentò Kublik.
>
> “Sì.” Ammise il dottore poi aggiunse:”Sa come l’hanno soprannominato
> alla flotta?”
>
> “No.”
>
> “Virus Chimaera.” Reis pronunciò quelle parole con così tanto disgusto
> che lasciò basica Kublik.
>
> “Capisco.” Il consigliere rimase alcuni istanti in silenzio:”Non le
> piace che venga associato il nome della sua ex-nave con quel virus?”
>
> “Certamente.” Rispose la dottoressa riprendendo il controllo.
>
> “Quel virus le ha causato molto dolore e la perdita di tante persone,
> ma si ricordi che non deve diventare la sua Nemesi o la sua Chimaera.”
> Il consigliere si avvicinò alla donna:”Non dovrà mai permettere che il
> virus la attacchi dal punto di vista psicologico, mai!! Non dovrà mai
> cedere e si ricordi che qui non è sola. A supportarla e aiutarla in
> questa difficile prova c’è tutto l’equipaggio pronto per combattere
> con lei questa sua Chimaera.”
>
>
>
> *** USS Wayfarer, Sala riunioni - 19/08/2394 Ore 18.00 ***
>
> “Bene signori, come ben saprete domani mattina arriveremo nella zona
> in cui la USS Chimaera ha rinvenuto le scorie contenti il virus
> mortale.” Con queste semplici parole il capitano Kiron riassunse la
> situazione.
>
> Gli ufficiali superiori annuirono mentre l’ingegnere capo si affrettò
> a dire:”E quale sarà il nostro compito?”
>
> “Finire il lavoro lasciato incompiuto dalla USS Chimaera.” Rispose
> Kiron tornando a sedersi.
>
> “Cioè morire per il contagio del virus?” Chiese Cooper sarcasticamente
> mentre attirava l’attenzione su di sé posando sul tavolo il bastone.
>
> Nessuno rise e Rumar fulminò con lo sguardo lo scienziato ma fu Kiron
> che riprese a parlare nel tentativo di smorzare i toni:”No, non ho
> voglia di morire.” Il capitano si alzò dalla sedia e iniziò a
> passeggiare fintamente ma in realtà raggiunse la poltrona di Cooper,
> si appoggiò e disse:”Ma ho una gran voglia di scoprire chi ha messo
> quel virus sui detriti, cosa nascondo, se sono armi se sono dispostivi
> speciali o, semplicemente, nulla.”
>
> “Questo è meglio… .”Iniziò a dire Cooper ma prontamente Kiron lo
> interruppe:”Bene allora siamo d’accordo.” Il capitano raggiunse il suo
> posto:”Continuiamo con la riunione.”
>
> Kublik guardò verso il capitano dicendo:”La cosa che non capisco è il
> virus. Perché lasciare un virus a guardia di un magazzino… non ci sono
> armi migliori nello spazio.”
>
> “Concordo.” Il comandante Vaitor annuì prontamente e aggiunse:”Lo
> spazio è il posto peggiore in cui… .”
>
> “Non è sempre il posto peggiore per una forma di vita.” Lo corresse
> bruscamente Cooper.
>
> L’ufficiale tattico non si scompose e si corresse:”Ok, diciamo che lo
> spazio può fortemente ostacolare la vita e il virus potrebbe
> deteriorarsi nel tempo e difficilmente potrebbe penetrare attraverso
> la struttura di una nave e colpire l’equipaggio.”
>
> “Dove vuole arrivare?” Chiese il primo ufficiale.
>
> “Se volessi difendere un magazzino posto nello spazio userei altri
> sistemi… più semplici, affidabili e efficaci.” Concluse il Bajoriano.
>
> “Effettivamente il virus è stato progettato per resistere nello spazio
> ma concordo con il comandante: diventerebbe un’arma soltanto
> nell’eventualità che esso entrerebbe a contatto con l’equipaggio.”
> Rispose la dottoressa Squiretaker.
>
> “Propongo di far avanzare una sonda per scongiurare infezioni o altri
> sistemi difensivi:” propose il primo ufficiale.
>
> “Buona idea.” Quelle parole uscirono dalla bocca di Cooper senza
> sarcasmo, arroganza o altro. Anzi erano parole sincere:”Al massimo se
> la sonda venisse contaminata o altro potremmo semplicemente
> distruggerla.”
>
> “In questo modo eviteremo che altri venendo in contatto con la sonda
> siano contaminati.” Concluse la dottoressa Squiretaker.
>
> Kiron sorrise. “Bene procediamo così, comandante Cooper prepari la
> sonda con tutti gli strumenti che lei ritiene opportuni.” Poi,
> rivolgendosi alla dottoressa, aggiunse:” Quanto a lei continui ad
> analizzare i dati del virus ma domani la voglio in plancia.”
>
> “Si capitano.”
> Kiron si alzò dalla sedia e congedò gli ufficiali superiori:”Bene
> signori conoscete i vostri compiti, al lavoro. Comandante Rumar a lei
> la plancia. Io vado ad aggiornare l’ammiraglio Squiretaker.”
>
>
>
> *** USS Wayfarer, Plancia - 20/08/2394 Ore 9.00 ***
>
> La Wayfarer raggiunse la zona in cui la USS Chimaera rinvenne i
> detriti col virus. Tutto era rimasto come allora: avvolto da uno
> spettrale silenzio piccoli asteroidi di color marroncino vorticavano
> lentamente in un infinito ballo cosmico. Alcuni erano molto piccoli
> altri grandi quasi quanto la Wayfarer ma la maggioranza erano di
> dimensioni intermedie. Un lontano sole illuminava parzialmente
> quell’oscuro e mortale campo.
>
> “Analisi dei sensori?” Chiese il capitano Kiron.
>
> “Tutto come allora, ho confrontato le analisi appena effettuate con
> quelle fatte dalla USS Chimaera… nulla è cambiato.” Confermo
> l’ufficiale scientifico.
>
> “Bene.” Kiron annuì e si rivolse alla persona seduta alla sua
> sinistra:”Ammiraglio procediamo?”
>
> “Procedete.” Rispose impassibile l’anziano ammiraglio.
>
> Pochi istanti dopo e un’esplosione di gas espulse la sonda che, in
> pochi minuti, raggiunse il campo di detriti e, con l’aiuto dei sensori
> della Wayfaer iniziò ad entrare nel campo.
>
> La dottoressa Squiretaker osservava il moto della sonda ma la sua
> mente vagava in un turbine di emozioni. Trovarsi lì in quel posto in
> cui l’equipaggio della Chimaera era stato decimato la sconvolgeva da
> più punti di vista. Da un lato era dispiaciuta per i compagni morti,
> per gli amici che aveva visto morire e non aveva potuto salvare e
> temeva che una nuova epidemia scoppiasse sulla Wayfarwer. Tuttavia era
> decisa e finire il lavoro lasciato incompiuto dalla Chimaera: voleva
> scoprire cosa nascondeva di tanto importante quei detriti e voleva
> sconfiggere definitivamente quella terribile arma batteriologica.
>
> Accanto a lei il consigliere Kublik percepì la tensione nella collega
> e si affrettò a dire:”Coraggio non si faccia influenzare è solo un
> cam… .”
>
> Ma fu interrotta dalla voce squillante del comandante Cooper:”Rilevato
> fonte energetica… posizione sconosciuta.”
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