[stml19] [MEX 13.12]: "Un branco di pazzi" di Gianluca / Ristea
Lt.Cmdr. Dorian Ristea
dorian.ristea a gmail.com
Dom 15 Maggio 2016 20:43:44 CEST
@Franco - giusto!!! :'''D
2016-05-14 2:03 GMT+02:00 Franco Carretti <gregory_cooper a mail.com>:
> Ottimo pezzo, comunque io non rinfaccerei mai la mia superiore intelligenza
> ogni 10 minuti. Massimo 2 minuti! Dieci minuti non sarebbe abbastanza
> fastidioso!
>
> Sent: Friday, May 13, 2016 at 8:06 PM
> From: "Capt. Michael L. Kiron" <michaelkiron a gmail.com>
> To: "SFI - Wayfarer" <stml19 a gioco.net>
> Subject: [stml19] [MEX 13.12]: "Un branco di pazzi" di Gianluca / Ristea
> Ciao a tutti.
> Gianluca ha avuto problemi con Gmail ...
> Eccovi il suo brano.
> Buona lettura.
>
> Michele
>
> ---------- Messaggio inoltrato ----------
> Da: Gianluca Nacci
> Date: 13 maggio 2016 19:57
> Oggetto: MEX 13.12 - Un branco di pazzi
> A: Michele Congia <michele.congia a gmail.com>
>
>
>
> Ciao Michele,
>
>
>
> Ti mando il mio brano sulla tua mail perche’ gmail non funziona per cause di
> sicurezza (riprendera’ a funzionare quando saro’ di nuovo a Abu Dhabi
> lunedi’). Lo potresti inoltrare in lista? Grazie mille!!!
>
>
>
> ==========================================
>
> TITOLO: 13.12 - "Un branco di pazzi"
>
> PRECEDENTE: 13.11 - "L'assassino invisibile"
>
> AUTORE: Gianluca/Ristea
>
> LUOGHI: Fesarius, Struttura Aliena -sistema Altucher
>
> ==========================================
>
>
>
> *** Fesarius, grotta, nello stesso istante ***
>
>
>
> "Non abbiamo tempo da perdere", disse Julia, concreta. "Capitano, cosa
> facciamo?"
>
> Kiron cerco' di recuperare obiettivita'. Preoccuparti non serve in questo
> momento, si disse. Concentrati.
>
> Rimanere nella grotta non era un'opzione. La navetta da cui Vaitor e
> Squiretaker erano venuti era troppo lontana per agganciarli con il
> teletrasporto.
>
> Aspettare finche' il vulcaniano rivelasse qualche notizia dalla fusione
> mentale? Michael si giro'. Entrambi i soggetti - Jurkal e Volok - erano a
> malapena semicoscienti. La fusione mentale con un Fesariano si era rivelata
> piu' faticosa del previsto.
>
>
>
> "Dobbiamo muoverci", disse Kiron. "Mehon, puo' calcolare la distanza attuale
> dalla navetta?"
>
> Vaitor consulto' un minidisplay che aveva al polso. "La navetta e'
> stazionaria, signore. La distanza dal perimetro massimo di teletrasporto e'
> di circa due chilometri", disse. "A nord-ovest."
>
> Kiron e Vaitor uscirono circospetti dall'imbocco della grotta. "In quella
> direzione."
>
> Michael vedeva di fronte a se' un intrico di alberi, senza nessun apparente
> percorso o pista.
>
> Be', se non altro non avrebbero dovuto scalare una montagna.
>
> "Prepariamoci", disse. "Ci muoveremo di qui in massimo 20 minuti.
> Dottoressa, faccia il possibile per stabilizzare il consigliere Kublik.
> Mehon, tagli due rami di 15 centimetri di diametro circa, lunghi
> approssimatamente due metri. Che siano rigidi." Vaitor e la dottoressa
> Squiretaker annuirono.
>
> "Wu, a lei e me il compito di trovare fasce e legacci. Ci servono corde."
>
> "Si', signore." Wu usci' immediatamente.
>
> "Cosa volete fare?" disse Erjn a denti stretti.
>
> "Una barella", fece Michael. E in tono piu' dolce, "ti portero' fuori di
> qui."
>
>
>
> *** Dieci minuti dopo ***
>
>
>
> "Oh, la mia testa", bofonchiava Jurkal, accucciato contro una parete, ancora
> inebetito.
>
> Intorno a se' c'era del movimento. Gli inviati della Federazione stavano
> lavorando a qualche cosa, una delle donne aveva una brutta ferita alla gamba
> e un'altra sembrava uscita da un incontro di fesari-boxe.
>
> Quel dannato vulcaniano! si disse, mentre diventava piu' lucido. Non si
> aspettava trucchi mentali. Ma cosa poteva fare? In quel momento, il suo
> unico pensiero era quello di salvarsi la pelle.
>
> Chiuse di nuovo gli occhi.
>
>
>
> "Volok! Volok, mi sente?" disse Squiretaker.
>
> Il vulcaniano sbatteva le palpebre, lo sguardo acquoso.
>
> "La ascolto, dottoressa", bisbiglio'. "Non sono comunque nel pieno delle mie
> facolta' mentali, al momento."
>
> "Abbiamo bisogno di informazioni... c'é qualcosa che ci puo' dire che ci
> possa aiutare ad uscire di qui?"
>
> Volok strinse gli occhi, concentrandosi.
>
> "Non sa molto di piu' di quello che ha gia' detto. Ho acquisito cognizione
> del territorio in cui ci troviamo. E nel contesto di una profonda delusione
> nei confronti dei suoi ex-colleghi, il fesariano ha idee piuttosto chiare
> riguardo la situazione politica di Fesarius."
>
> "Cioe'?"
>
> "Abbiamo la possibilita' di negoziare, trattare e offrire consulto con una
> delle fazioni ribelli. Ci sono buone probabilita' che, riuscendo a
> raggiungere il potere, possano pacificare il sistema. Jurkal conosce alcuni
> nomi e gradi. E' la cosa piu' logica da fare."
>
> "C'e' altro?"
>
> "Si'", disse. "Se ci intercettano ribelli del Direttorio, siamo, secondo
> un'analogia piuttosto volgare ma adatta...", sospiro' esausto, "...carne
> morta."
>
>
>
> Con cinque minuti di anticipo sulla tabella di marcia, Wu, Vaitor, il resto
> della squadra di soccorso e il Klingon erano riusciti a costruire una
> barella improvvisata.
>
> "Erjn, e' ora di andare", disse Michael gentilmente.
>
> Kublik era febbricitante. "Ok, sono pronta."
>
> Con l'aiuto della dottoressa Squiretaker, Erjn venne adagiata sulla
> portantina improvvisata. Kiron e Vaitor si posizionarono ai due estremi e
> sollevarono il tutto.
>
> "Pronti", disse Vaitor.
>
> Michael si rivolse a Wu. "Tenente, lei vada in ricognizione. Si tenga a
> circa 50 metri da noi. Sa cosa fare."
>
> Sheeval fece semplicemente un cenno di assenso.
>
> "Andro' io con lei", disse Tolok.
>
> "No, ho bisogno di lei per guardarci le spalle." Vedendo la rabbia crescente
> nel viso del Klingon, Michael aggiunse "Non capisce? Se per caso ci
> attaccano da dietro, il che potrebbe essere probabile viste le circostanze,
> ho bisogno di una solida e affidabile base per difenderci. Ho bisogno di
> lei."
>
> "Capisco", disse Tolok, e anche lui annui'.
>
>
>
> Qualche minuto dopo, tutto il gruppo inizio' la furtiva missione di
> salvataggio verso la navetta.
>
>
>
>
>
> *** Piramide aliena, sistema Altucher, nello stesso istante ***
>
>
>
> Muovendosi con circospezione, Cooper e Rumar si erano inoltrati ancora piu'
> profondamente dentro le oscurita' della costruzione aliena. I due avevano
> raggiunto una specie di tacito accordo: gli occhi fissi sul tricorder,
> Cooper scopriva altri ologrammi/campi di forza che celavano spazi nascosti,
> e Rumar disattivava il campo di forza (Cooper aveva trovato i due contatti
> che fornivano energia ai bordi della parete di ogni campo, e non mancava di
> far notare la sua sagacia ogni dieci minuti) e guidava entrambi facendo
> attenzione all'ambiente circostante.
>
> "Attenzione", disse, troppo tardi: Cooper inciampo' in un'asperitá del
> pavimento, e solo la rapida presa del Comandante del suo braccio gli evito'
> di cadere e urtare il suo tricorder e - altrettanto importante - la sua
> dignita'.
>
> "Dannazione, Comandante, ha da fare una sola cosa, evitare che mi spacchi la
> testa!" borbotto' Gregory. "Possibile che in questa dannata bicocca debba
> fare tutto io?"
>
> Rumar lo tiro' a lato, evitando questa volta che Cooper sbattesse la testa
> contro una protuberanza quasi invisibile.
>
> "Continui cosi', e potrei anche procedere io stesso!", disse Rumar in tono
> faceto ma non troppo. Decisamente non troppo.
>
> "Faccia attenzione alle protuberanze", disse. Soprattutto quelle che ha
> sulla testa, penso'.
>
> "Questo posto mi ricorda certe librerie quando studiavo in Accademia", disse
> Cooper. "Oscurita', odore di stantio e neanche una ragazza decente intorno."
> Punto' il tricorder contro un muro apparente alla sua destra. "Di qua."
>
>
>
> Dopo altre due entrate nascoste, i due percorsero un ennesimo corridoio. Una
> fioca luce sul fondo li attiro' dentro una grande sala.
>
> Krell senti' la sua testa esplodere tra dolori lancinanti e un'improvvisa,
> sorprendente sensazione di disperazione si impadroni' di lui.
>
> il tono normalmente sardonico di Cooper, per una volta, lascio' il posto a
> preoccupazione. "Comandante, che succede? Si sente bene?"
>
> In ginocchio, le mani sulla testa, Rumar si rannicchio' su se stesso.
>
> "Li ho abbandonati", gemette. "Li ho abbandonati... questa non e' una
> libreria, e' un obitorio!"
>
>
>
> Cooper si guardo' intorno. Nella distanza della caverna/sala, gli occhi
> vuoti di quattro cadaveri semi-mummificati nelle loro tute li puntavano
> immobili.
>
>
>
>
>
> *** Fesarius, foresta, venti minuti dopo ***
>
>
>
> Wu, l'espressione intensa e gli occhi puntati verso l'improvvisato percorso
> attraverso gli alberi, fece un cenno e gli altri che la seguivano,
> temporaneamente fermi, ripresero il cammino. Falso allarme.
>
> Lentamente si facevano strada tra arbusti e alberi. Kiron era preoccupato.
> Erjn era sempre meno vigile, e il viso della dottoressa Squiretaker, sebbene
> professionale come sempre, tradiva la gravita' della situazione. Julia
> monitorava costantemente le sue condizioni sul tricorder, e di tanto in
> tanto somministrava un hypospray o nelle vicinanze della ferita o
> direttamente nell'arteria femorale del consigliere.
>
> "Quanto manca?", chiese.
>
> "Ancora un chilometro e trecento metri", disse Vaitor. Kiron si senti'
> morire dentro. Erano troppo lenti.
>
> "Capitano!" disse l'Ufficiale Tattico.
>
> "Che succede?"
>
> "Rilevo movimento a poca distanza, 500 metri alla nostra destra, almeno
> dieci umanoidi e... un mezzo di trasporto!"
>
> "Dobbiamo nasconderci", disse Jurkal.
>
> "Mai!", disse Tolok, klingon piu' che mai.
>
> Mehon si guardo' intorno. Basandosi sulla sua esperienza e addestramento,
> cerco' quanto piu' obiettivamente possibile qualche via di uscita,
> occultamento o altre opzioni tattiche.
>
> Siamo in una foresta, si disse. Niente buche o grotte. Gli alberi sono
> troppo alti per scalarli.
>
> "L'unica possibilita' e' sparpagliarci", disse, "e nasconderci dietro ogni
> albero. L'unico problema e' la barella."
>
> Julia impreco' dentro di se'. Il consigliere non poteva reggersi in piedi, e
> in quelle condizioni lo shock avrebbe potuto ucciderla. Rimanere sulla
> portantina era imprescindibile.
>
> Le mani strette sui manici della barella improvvisata, Kiron annui', tetro
> in volto. "Formazione sparsa", disse. "Nascondetevi in un raggio visibile."
>
> Gli altri membri del team di soccorso, Volok e Jurkal non se lo fecero dire
> due volte, e si dileguarono.
>
> "L'ordine vale anche per voi", disse, rivolto ai suoi ufficiali e Tolok.
>
> "Io resto", disse Vaitor dietro di lui. "Non puo' certo trascinare la
> barella da solo."
>
> "Anch'io", disse Squiretaker. "Il consigliere ha bisogno di cure continue."
>
> "Anch'io", disse Wu. "Un paio di braccia in piu' nel caso le cose si
> mettessero male."
>
> "Anch'io", disse Tolok. "Per l'onore dei Klingon!"
>
>
>
> Michael scosse la testa, commosso. "Siete un branco di pazzi", disse.
>
> "Chissa' da chi avremo preso", disse Vaitor, sorridendo.
>
>
>
> Nel frattempo, un rumore sordo e meccanico si faceva sempre piu' forte.
>
>
>
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>
> END OF TRANSMISSION
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>
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> Captain Michael Lucius Kiron
> Commander USS Wayfarer NCC-62925
> ICQ Combadge: 126295405
> Private comunicator: michaelkiron a gmail.com
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> "Set course for the last star and beyond
> ...to the centre of life."
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> Cmdr. Gregory Cooper
> Ufficiale Scientifico capo
> USS Wayfarer NCC-62925
> [CV]:
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> "Vi metterň alla prova, in modi che riterrete ingiusti, umilianti e
> illegali, e spesso avrete ragione." Dr. G. House
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