[stml19] 14.11 Veleno per il principe Prakash

Mehon Vaitori mehon.wayfarer a gmail.com
Mar 14 Feb 2017 20:47:22 CET


Ciao,

ecco il mio brano spero che vi piaccia. Ho pensato di puntare su cosa 
succede nella famiglia reale.


Lektus II, Mlibel Palazzo Reale, Sala del Trono d'Avorio 30/06/2396 Ore 
16.03

Prigioniero.Il titolo di principe poteva, a volte, essere considerato 
come una prigione. Una prigione fatta di facciate, sorrisi di cortesia, 
pazienza verso le infinite cerimonie in una corte in cui prima di 
pensare occorre valutare ogni impatto e in cui essere sé stessi è 
impossibile. L’unico rifugio si trovava nella mente, una fortezza in cui 
uno si poteva mettere al riparo da tutti e tutto. Certo la corte Lektus 
II non è nemmeno paragonabile alla corte dei Borgia ma spesso il 
principe Prakash aveva trovato decisamente insopportabile il 
mastodontico peso della maschera che era costretto a portare.

Non poteva dire di amare suo cugino Kraven, erano troppo diversi l’uno 
dall’altro come il giorno e la notte, ma di sicuro non si 
odiavano.Andavano d’accordo e spesso si erano aiutati e coperti l’uno 
l'altro specialmente durante la scuola e le cerimonie. Ogni tanto 
avevano anche viaggiato assieme visitando altri mondi o volando sulle 
navette reali passione comune ad entrambi.

Nessuno l’avrebbe mai detto o ci avrebbe creduto ma quello fu il giorno 
che faticò maggiormente a portare la maschera. Vedere suo cugino 
accusato di tradimento fu un terribile colpo ma la cosa devastante fu 
vedere con quanto coraggio e forza d’animo Kraven era in grado di 
sopportare l’intera situazione. Aveva ascoltato le accuse senza battere 
ciglio e quando le guardie lo scortarono per portarlo in cella si limitò 
a voltarsi senza un cenno o emozione e a camminare con la compostezza di 
una sposa verso l’altare.

Prakash aveva pensato di essere lui il migliore a gestire una simile 
situazione ma mentre Kraven agì da vero principe, mentre lui si era 
tenuto in disparte cercando di dissimulare, senza troppo successo, le 
proprie emozioni.

Appena le porte della sala si chiusero alle spalle di Kraven, Prakash 
sentì gli occhi di tutta la corte su di lui: era come se tutti i nobili 
e alti funzionari ritenessero lui il sospettato più probabile. Bè era 
logico anche Prakash si sarebbe ritenuto il principale sospetto se non 
sapesse di essere innocente.

Le ore successive furono ugualmente difficili: dovette fare finta di 
nulla e partecipare alla cerimonia. Poi, con molta attenzione si 
avvicinò ad un giovane nobile il quale lo salutò con referenza: ”Mio 
principe.”

“Conte Krentar.”Il principe si avvinò al vassallo: ”Come va nei 
continenti meridionali?”

Il giovane aveva la stessa età di Prakash ma la pelle scura lo faceva 
sembrare molto più vecchio:” Tutto in ordine… fa sempre caldo.”

Era la parola d’ordine stabilita e Prakash rispose: ”Allora le offro un 
bicchiere di succo di Narrellis.”

Dettò ciò il principe si diresse al bancone accompagnato dal conte e gli 
porse un bicchiere.

Krentar non bevve ma disse: ”Mio signore la situazione è strana.”

“Già… mio cugino accusato… la Federazione… .”
“La Federazione non centra.” Tagliò corto il conte.

“Ma chi allora?”

“C’è qualcuno che si muove nell’ombra.”

“Allora indaga ma fai attenzione sono il primo sospettato.” Ordinò il 
principe.

Lektus II, Mlibel Palazzo Reale, Prigione reale 30/06/2396 Ore 17.33

Prigioni. Se esistono prigioni sotto forma di maschere difficili da 
sopportare ma una prigione fatta di cemento e acciaio è ugualmente 
difficile da sopportare. Bè non l'avevano messo in una gattabuia piena 
di topi buia e puzzolente o attaccato ad un remo su una galera. Era in 
un ala separata del palazzo con muri di un bianco quasi accecante, 
un'ampia finestra e una robusta porta in legno chiusa e protetta da 
guardie. Ma una prigione anche se dorata era sempre una prigione, forse 
la cosa che infastidiva maggiormente il principe era essere finito nella 
classica prigione da principessa che si vedeva in una favola.

Con questa immagine si tirò su il morale per poi dedicarsi ad analizzare 
la situazione. Qualcosa non tornava... anzi non solo qualcosa, molte 
cose non tornavano. Per prima cosa il pessimo attentato che aveva 
causato la morte di un assaggiatore. Poi le minacce e il caos per le 
olimpiadi. Ed infine le accuse nei suoi confronti. Perché andare ad 
accusare il principe della casa regnante? Per il potere? Per un golpe? 
Il parlamento, vero organo detentore del potere, non l'avrebbe mai 
permesso. Per screditare la monarchia? Sì ma a che vantaggio? Per 
eliminare le Olimpiadi culinarie? Non avrebbe avuto senso, esse generano 
la maggior parte degli introiti diretti e indiretti del pianeta.

Assorto nei suoi pensieri, il principe Kraven si diresse al tavolo posto 
sul lato corto della stanza per versarsi un bicchiere d'acqua ma a metà 
tragitto sentì una strana sensazione come se una carica elettrostatica 
avvolgesse il suo corpo. Era la svolta che stava aspettando: non c'era 
uno sprovveduto dietro tutto ciò. Mentre un raggio teletrasporto iniziò 
a dissolvere il suo corpo, Kraven capì che lo stavano facendo evadere 
per incastrarlo definitivamente nel folle piano architettato da qualcun 
altro per colpire la sua famiglia. Chiunque Ma così facendo davano al 
principe l'opportunità di reagire e combattere per la sua famiglia e il 
suo pianeta.

Lektus II, Corridoio di accesso 4 30/06/2396 Ore 18.00

Kiron era decisamente confuso ma quando vide uno degli attendenti 
dell’ammiraglio Squiretaker arrivare con il cane, temette il peggio e 
ebbe ragione. Prontamente radunò gli ufficiali e, nel cuore di quella 
strana e incasinata crisi, decise che era il momento di andare ad 
affrontare il problema o almeno di parlare con delle autorità.

Prese con sé Wu, la dottoressa Squiretaker e Cooper e si incamminò vero 
il palazzo reale. Doveva radunare le idee e le forze nel tentativo di 
prendere in contropiede chi stava manovrando tutto nell’ombra. Accanto a 
lui Oritrana e alcune guardie del questore chiudevano la fila.

Erano appena entrati in un piccolo padiglione che lì avrebbe condotti 
verso i giardini reali quando una figura raggiunse rapidamente il gruppo.

“Capitano Kiron si fermi.” Disse il nuovo arrivato quasi impattando 
contro la squadra.

Era un giovane abbastanza alto e abbronzato con una pensante giacca 
violacea ornamentata di bottoni d’oro e pietre preziose. I pantaloni 
erano stranamente corti e ai lati portava due lunghe spade che al 
capitano federale sembrarono armi di un antico ufficiale di cavalleria.

Kiron guardò quel ragazzo vestito come un ussaro con una faccia strana. 
Dietro di lui sentì Wu avvicinarsi pronta a proteggere il suo capitano. 
“Come?” Chiese il capitano.

Il nuovo arrivato fece per parlare ma Oritrana fu più veloce: “Lei è il 
conte Luisar Krentar del casato Malvis signore delle contee e del ducato 
di Unger… .”

“Abbiamo un pezzo grosso.” Ironizzò Coper.

Il giovane scosse la testa: “Non c’è il tempo di parlare di titoli o 
cavolate simili… è un urgenza e dovevo trovarvi.”

“Perché?” Il capitano andò subito al punto.

“Perché un ammiraglio della Federazione rischia di essere accusata di 
omicidio di un principe… .” Spiegò il giovane.

“Mia nonna accusata di omici… . “ Fece per parlare Vanessa prima di 
essere interrotta da Kiron:”Il principe Kraven?”

“No il principePrakash… .”

USS Wayfarer sala teletrasporto 4 30/06/2396 Ore 18.00

“Macché non dobbiamo far salire nulla.”Disse il guardiamarina Ivanova.

“E invece sì è la loro procedura.” Rispose il tenente Rintan.

“Il teletrasporto funziona benissimo e non ha problemi.” Rispose il capo 
del teletrasporto Ivanova.

Rintan sospirò facendo alcuni passi nella sala:” Vero ma i loro sistemi 
non sono avanzati come i nostri e l’amministrazione portuale ci chiede i 
eseguire un test di funzionalità in tutte le sale teletrasporto… è 
diplomazia interstellare.”

“Quindi è diplomazia che io teletrasporti su è giù un contenitore di 
duranio per far contenti loro. ”Brontolò l’addetta al teletrasporto per 
poi aggiungere:” In più sul pianeta c’è una situazione di crisi.”

“Ragione in più per accontentare le autorità portuali.” Rispose il 
tenente il quale si avvicinò alla consolle dicendo: ”Abbiamo tutte le 
altre sale teletrasporto pronte per evacuare gli ufficiali impegnati sul 
pianeta… non posso far fare a loro i test perderebbero gli agganci.”

“Va bene tanto non o nulla da fare.” Ivanova si mise in posizione 
pronta: ”A suo comando tenente… voi OPS in seconda rompiscatole.”

Rintan sorrise dicendo: “Bene proceda.”

Il teletrasporto iniziò ma dopo qualche secondo si accesero una serie di 
allarmi.

“Cosa succede?” Chiese il tenente.

“Qualcosa sta contaminando il flusso… è come se ci fosse un secondo 
segnale che si sta sovrapponendo al primo… ci forzano l’ingresso.” 
Annunciò il capo del teletrasporto.

“Cosa!?” Rintan reagì nel modo più logico: ”Pronti a deflettere il 
secondo segnale nello spazio profondo potrebbe essere esplosivo.”

“No… è una forma di vita.” Ivanova stabilizzò il secondo segnale: ”E’ 
umana… .”

Rintan attivò il capo di forza e chiamò una squadra della sicurezza, non 
voleva correre rischi prima di dare l’ordine: ”Bene materializzi… .”

Dopo alcuni secondi sulla pedana, racchiusa da un campo di forza apparve 
l’ammiraglio Squiretaker.

Sotto gli occhi attoniti di Ivanova, di Rintan e della squadra di 
sicurezza, la donna disse:” Bene sembra che mi hanno fatta evadere per 
confermare che sono colpevole e in questo modo accusare la Federazione 
di quello che succederà.”

Rintan fece per dire: ”Ammiraglio… .”

La donna si avvicinò al campo di forza e, mentre la protezione 
energetica veniva disattivata, disse:” Bè che c’è? Non avete mai fatto 
evadere un ammiraglio?”

Lektus II, Mlibel Palazzo Reale, Sala del Trono d'Avorio 30/06/2396 Ore 
18.00

Prakash sapeva per certo due cose: qualcuno aveva incastrato suo cugino 
e che lui era innocente. Essendo il secondo in linea di successione era 
anche la persona più probabile per un attentato. Aveva escluso quasi 
subito un attentato allo zio perché era troppo protetto e perché una sua 
eventuale morteavrebbe messo nelle mani Prakash un potere assoluto e la 
possibilità di vendicarsi. Al contrario una sua eventuale morte avrebbe 
destabilizzato la corona indebolendola da possibili attacchi esterni.

Aveva passato l’intera cerimonia di pregustazione attento ad ogni 
movimento o azione strana pronto a cogliere ogni eventuale anomalia.

Purtroppo tutto procedeva per il meglio. Fu soltanto verso la fine della 
cerimonia che i cuochi portarono per la famiglia reale il Politecus. Era 
una vera prelibatezza. Si trattava di una specie di crostaceo gigante 
delle dimensioni di un piccolo bufalo proveniente dai continenti 
occidentali. Veniva cucinato inserendo una serie di spezie, verdure e un 
sugo simile al pomodoro in una fessura sul dorso del guscio. Il tutto si 
mischiava alla polpa del crostaceo creando una vera squisitezza.

Prakash vide gli assaggiatori verificare la pietanza ma senza trovare 
nulla. Poco dopo gli venne messo davanti il Politecus pronto per essere 
assaporato e accanto ad esso un servo che Prakash non aveva mai visto 
mise una strana posata accanto alla pietanza. Il principe aveva appena 
individuato il veleno: era sulla posata. Il galateo imponeva che la 
forchetta venisse reinserita all’interno del la fessura dopo ogni 
assaggio. In questo modo prima di morire avvelenato il principe avrebbe 
messo la posata nel crostaceo contaminando il tutto facendo sembrare che 
il Politecus fosse avvelenato.

Il principe prese con noncuranza la posata prese un piccolo pezzo di 
pietanza e lo portò alla bocca. Con una rapida annusata percepì uno 
strano odore e ebbe la conferma.

Se volevano vedere un principe avvelenato, lui Prakash gli avrebbe dato 
ciò che volevano.

Lektus II, Mlibel Palazzo Reale, Sala del Trono d'Avorio 30/06/2396 Ore 
18.03

Grazie all’accompagnamento del conte Krentar, Kiron riuscì ad entrare 
nel padiglione reale. Dietro di lui la dottoressa Squiretaker iniziò a 
cercare con lo sguardo la nonna mentre Cooper continuava ad infastidire 
tutti i maggiordomi, soldati e valletti che incontrava. Oritrana era 
affascinata, nella sua via non era mai arrivata così vicino alla 
famiglia reale.

Il capitano face alcuni passi prima nel locale mentre il valletto 
annunciava lui e il conte Krentar.

Appena il re sentì le parole “Capitano” e “Federazione” smise di 
mangiare, si alzò in piedi e fece un rapido cenno a Kiron di avvinarsi. 
La cosa era completamente fuori luogo e contro ogni procedura o prassi 
reale ma nessuno se ne accorse perché nel mentre Prakash iniziò a 
tossire con forza per poi cadere atterra.

Il panico si diffuse nella sala mentre una serie di medici apparsi dal 
nulla si avvicinarono all’erede al trono. Guardie pesantemente armate si 
misero a protezione della famiglia reale e chiusero ogni ingresso.

Il panico aumentò esponenzialmente quando il principe Kraven uscì dalle 
cucine.



Ciao
Marco
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Tenente comandante 00(0)
Mehon Vaitor
Ufficiale Tattico
Uss-Wayfarer NCC-62925
Private comunicator: mehon.wayfarer a gmail.com
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"In genere l'Universo ci spara contro,
ma ciò facilita il mio lavoro:un bersaglio
così grande è facile da colpire."





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