[stml19] 15.05 Vaitor - Bonsai senzienti
Mehon Vaitori
mehon.wayfarer a gmail.com
Mer 11 Ott 2017 21:37:21 CEST
Ciao,
ecco il mio contributo alla storia. Spero che vi piaccia.
Albatross I, Periferia di Albatross City 04/06/2397, Ore 07.00 -
Il mattino era finalmente arrivato. Per la squadra di sbarco il
risveglio e il ritorno a quella strana e inquietanterealtà era stata
meglio della notte satura di incubi. Ognuno, avvolto nella solitudine
del proprio sonno, aveva avuto incubi terribili tempestati da piante
carnivore,mostri vegetali, spore infettive e virus. Il risveglio era
stato per tutti un bel sollievo ma lì aveva riportati alla realtà
lasciandogli un retrogusto strano:un misto di paura e sconforto.
Avevano lasciato la stazione di polizia e avevano ripreso a camminare
deviando molte volte a causa di liane e altri ostacoli naturali. Dopo
quasi un’ora di camminata erano arrivati in prossimità della del palazzo
del governo quando il marinaio Darris disse: ”Comandante Wu guar… .”
Ma le parole gli morirono in bocca. Una serie di liane dure come lance
l’avevano trafitto mentre rovi misteriosi avevano iniziato a percuotere
la squadra di sbarco.
Istintivamente Wu estrasse il phaser e colpì una delle liane che avevano
appena ucciso il suo marinaio.
Incurante dell’attacco, la dottoressa Squiretaker cercò di prestare le
prime cure al marinaio Darris ma capì subito che il giovane era morto
ancor prima di toccare il suolo.
Il comandante Rumar cerò di coprire la dottoressa col suo phaser ma
mancò il colpo.La liana riscattò in avanti ma il trill la evitò con un
salto. Wu sparò ancora, più per copertura che per colpire un bersaglio
specifico subito imitata dagli altri membri della squadra da sbarco.Con
la coda dell’occhio Erjn vide una liana prepararsi a colpire Julia che
stava cercando di mettere al sicuro il corpo del marinaio Darris. Senza
pensarci due volte la ragazza scattò in avanti e coprì la collega. Poi i
ricordi dell’eulariana diventarono confusi. Percepì l’impatto al suolo
dando una energica testata contro il pavimento. Poi un dolore
intensissimo e lancinante la avvolse. In fine una sensazione si caldo
come se del tè tiepido le stesse colando sull’uniforme.Sentiva dei suoni
attorno a sé. Forse erano voci e le urla dei colleghi ma non riusciva a
capirle. Pochi istanti dopo arrivò il dolore intenso come se un pugnale
incandescente le avesse trapassato i polmone, fece per gridare ma le
mancò il fiato e poi tutto fu buio.
USS Wayfarer, Plancia 04/06/2397, Ore 21.10
“Capitano rilevo qualcosa in avvicinamento.” Esclamò Vaitor dalla sua
postazione.
“Sia più preciso.” Rispose Kiron seccato per la mancanza di dettagli.
“Difficile a dirsi… i sensori hanno difficoltà a stimare le
dimensioni... sembra una nube con degli oggetti solidi.” Spiegò
l’ufficiale tattico.
“Sullo schermo.” Ordinò il capitano volendo vederci chiaro.
Lo schermo riprodusse un immagine di una vasta nube di color verdognolo
con al centro degli elementi verosimilmente solidi di forma allungata
simili a immensi petali tutti collegati ad un corpo centrale affusolato
e molto lungo.
“Dimensioni approssimative 30 chilometri di lunghezza per una larghezza
di due.” Illustrò il bajoriano.
“Che cos’è?” chiese il capitano alzando sbalordito dalla sua poltrona.
“Mi sembra ovvio.” Si intromise Cooper.
“Ci illumini.” Ordinò Kiron.
“I sensori rilevano forme di vita multiple… di tipo vegetale.” Spiegò
l’ufficiale scientifico.
“Una pianta?” Chiese Vaitor.
“Le sembra impossibile?” Fu la seccata reazione di Cooper. “Abbiamo
prova di forme di vita che riescono a viaggiare nello spazio… una forma
di vita vegetale è di per sé molto più autosufficiente di una animale.”
“La nube… sono semi o altre forme di vita vegetali?” Chiese il capitano.
“Difficile a dirsi… .” Cooper non distoglieva nemmeno per un secondo lo
sguardo dai sensori. ”Potrei passare la vita ad analizzarla per capire
come funziona… potrebbe riuscire a spostarsi a velocità di curvatura o
chissà che altro.”
“Potrebbe essere senziente.” Azzardò a dire Mehon.
“Cosa?! Abbiamo un bonsai senziente questa si che è una novità!” Cooper
era elettrizzato ma il capitano fu più pragmatico:” Come fa a dirlo?”
“Quella pianta era nascosta in un punto Lagrangiano e ora sta puntando
verso di noi.” Rispose Vaitor.
Kiron osservò l’essere come cercare di scrutarne le intenzioni. Ma la
conferma ai suoi timori arrivò poco dopo dall’ufficiale tattico: ”rilevo
un picco energetico… scarica di plasma cinque secondi all’impatto.”
Albatross I, Albatross City 04/06/2397, Ore 07.25 -
La situazione era disperata. Wu e la squadra della sicurezza avevano
difficoltà a tenere a bada i poderosi attacchi delle liane e dei rovi.
Improvvisamente aveva fatto l’ingresso quello che doveva essere il
burattinaio che muoveva i fili: una strana pianta alta più di due metri
con una circonferenza di circa settanta centimetri. La creatura aveva un
corpo centrale a forma di tronco marroncino da cui partivano le liane
tentacolari. Nella parte superiore invece c’erano delle strane sfere
luminescenti di colori rossastri e giallognoli tendenti al violaceo.
Dovevano essere gli occhi dell’essere.
La creatura aveva sferrato un poderoso attacco e stava tenendo sotto
scacco il comandante Rumar che malgrado la posizione esposta stava
sparando col phaser nel tentativo di coprire la squadra. Dietro di lui
la dottoressa Squiretaker cercava di portare le prime cure al Erjn la
quale le aveva fatto scudo con il suo corpo ma così facendo era stata
ferita: una liana acuminata le aveva trapassato il polmone sinistro.
“La porti quì dottoressa.” Disse Wu indicandole una zona riparata in cui
avrebbero potuto portare la ferita.
“Non posso sportarla nelle sue condizioni.” Fu la risposta di Julia
mentre cercava di fermare l’emorragia.
Nel mentre Wu sparò qualche colpo di phasere disse: ”Non avete scelta
altrimenti morirete entrambi… Non posso sparare a quella cosa alla
massima potenza con voi così vicine… Deker aiutale.”
Il marinaio, incurante del pericolo, si lanciò in avanti con un balzo
raggiungendo la dottoressa la quale si era appena messa l’anima in pace.
I due afferrarono il consigliere e il movimento scosse la ferita
generando un picco di dolore che si tradusse in un gemito della giovane
donna priva di sensi.
*Buon segno.* Pensò Julia ritendendo che se la mezza El-auriana poteva
provare ancora dolore era ancora viva.
Di scatto raggiunsero la posizione di Wu grazie all’ottimo fuoco di
copertura del capo della sicurezza e del primo ufficiale.
Raggiunto un punto sicuroJulia non perse tempo riprendendo a
somministrare le prime cure a Kublik.
Nel mentre Rumar raggiunse la squadra dicendo: ”Vaporizziamo
quell’erbaccia una volta per tutte.”
Wu annuì d’accordo. Entrambi portarono le armi al massimo della potenza
e fecero fuoco.
Due sfere di energia alla massima potenza colpirono in pieno la creatura
causandone la vaporizzazione praticamente istantanea dell’acqua che era
al suo interno e l’esplosione dell’essere. La scarica di phaser risalì
fino ai tentacoli bruciandoli quasi per interamente. La strada era
coperta dai resti. Alcuni erano gelatinosi e verdognoli, altri
carbonizzati altri bruciavano. Dei resti di tentacoli si muovevano come
dei vermi al suolo. Una strana nebbiolina dovuta al vapor acqueo
galleggiava in aria dando al tutto un aspetto molto più sinistro.
“Ho bisogno delle attrezzature della nave per salvarla.” Disse
Squiretaker nel vano tentativo di stabilizzare la donna.
Rumar si voltò per vedere le condizioni del comandante Kublik, fece per
parlare ma il marinaio Deker fu più rapido: ”Comandante… guardi.”
Da infondo alla strada erano emerse due creature simili alla precedente
e stavano arrivando verso di loro.
“Quanta energia vi è rimasta?” Chiese il primo ufficiale.
“Poca e insufficiente.” Rispose per tutti Wu.
Rumar guardò i due alieni avvicinarsi, strinse il phaser e disse:
”Pronti a vendere cara la pel… .”
Non ebbe il tempo di finire la frase che un oggetto cadde tra i due
alieni e, al contatto al suolo, esplose liberando plasma ad alta
energia. Una delle piante fu incenerita sul colpo mentre la seconda
continuò ad avanzare malgrado fosse avvolta dalla fiamme. Alzò i
tentatoli infuocati, che bruciando apparvero molto più terrificanti,
fece per colpire ma il comandante Rumar fu più rapido: ”Fuoco.”
La squadra di sbarco sparò una potente e precisa raffica di phaser che
distrusse quel che restava della creatura.
Wu si guardò intorno nel tentavo di individuare chi aveva lanciato
quell’ordigno e in poco tempo individuò una serie di umanoidi che
stavano avanzato verso la loro posizione. Erano vestiti da tute simili a
quelle per le operazioni estraveicolari e per il rischio biologico. In
poco tempo i nuovi arrivati furono davanti alla squadra di sbarco.
“Chi siete?” Chiese Rumar.
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Ciao
Marco
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Tenente comandante 00(0)
Mehon Vaitor
Ufficiale Tattico
Uss-Wayfarer NCC-62925
Private comunicator: mehon.wayfarer a gmail.com
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"In genere l'Universo ci spara contro,
ma ciò facilita il mio lavoro:un bersaglio
così grande è facile da colpire."
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