<html>
<head>
<meta http-equiv="content-type" content="text/html; charset=iso-8859-15">
</head>
<body text="#000000" bgcolor="#FFFFFF">
<p>
</p>
<div class="moz-text-html" lang="x-western">
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">Aggiornata la parte con
Cooper e l'ammiraglio</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">=====================================<br>
</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif""><br>
</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">Wayfarer - Plancia<br>
04/06/2397, Ore 07.50</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">Erano dieci minuti che la
Wayfarer e il misterioso essere ce la stavano mettendo
tutta per farsi fuori a vicenda.</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">Gli scudi erano
praticamente ridotti ad un lumicino, un altro colpo e la
nave sarebbe stata spazzata via.</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">Kyron valutava il da farsi
continuando a dare ordini che il timoniere eseguiva
magistralmente senza nessun tempo di attesa. Il Capitano
diceva di far danzare quei tre milioni di tonnellate di
duranio e lui continuava a farlo senza preoccuparsi se
quel movimento avrebbe spezzato in due la nave... era così
che andavano le cose. </span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">"Riusciamo a distanziarla?"
chiese il Capitano guardando attentamente la massa
verdognola attendendo il nuovo fascio di energia per poter
valutare la direzione di fuga.</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">"A tratti, ha un
rallentamento nel momento in cui i nostri siluri la
colpiscono, ma poi torna alla carica riguadagnando
velocità." rispose l'ufficiale tattico.</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">Kyron valutò le opzioni:
continuare a colpire sperando in un colpo definitivo, ma
il tenente Janssen non riusciva a dire se i danni alla
creatura erano abbastanza da distruggerla, per quanto ne
sapevano potevano continuare fino a finire la Santa
Barbara. Girare la nave e avvicinarsi all'essere
posizionandosi in un punto dove la sua bocca di fuoco non
potesse colpire la Wayfarer... facile a dirsi, ma quasi
impossibile da attuare. Per quello che ne sapeva poteva
avere più bocche di fuoco o addirittura colpirli con
altro. Oppure trovare un qualcosa che facesse più danni di
quanto i loro siluri sembravano poter fare. In giro c'era
un solo posto dove trovare una tale potenza.</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">"Timoniere, rotta 125.258.
Massimo impulso! Date tutta l'energia agli scudi di
poppa!" ordinò Kiron ben sapendo che l'energia rimasta non
sarebbe bastata ad accendere una lampadina.</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">Il timoniere questa volta
ebbe un fremito e un ritardo di qualche decimo di secondo,
ma eseguì l'ordine senza staccare gli occhi dalla
strumentazione.</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">La nave si tuffò in
verticale schivando per puro caso l'ennesimo fascio di
plasma concentrato. Per un attimo Kyron ebbe l'impressione
di sentire lo scricchiolio delle giunture della sua nave.
Lo schermo principale si divise in due, da una parte
l'enorme nuvola vegetale e dall'altra l'incandescente
sfera infuocata della stella del sistema.</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">"Signor Janssen, può
calcolare la massa della creatura?" chiese il Capitano.</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">"Solo ipoteticamente...
abbiamo le sue dimensioni e posso calcolarne il peso
usando come parametri il peso specifico di un comune legno
terrestre. Ma per quello che ne sappiamo potrebbe essere
enormemente più leggero o anche solo cavo all'interno."</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">"La sua massa è superiore
alla nostra?" chiese di nuovo l'uomo non prestando
attenzione alla parola 'ipoteticamente'.</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">"E' una volta e mezza la
nostra... ipoteticamente." aggiunse di nuovo come per
mettere le mani avanti nel caso di errori.</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">"Calcoli una rotta che ci
permetta di far cuocere quella grossa barbabietola su
quell'enorme falò!" sentenziò Kiron indicando la parte del
monitor che evidenziava l'enorme stella in avvicinamento.</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">"Sarà molto vicino anche
per noi..." puntualizzò Vaitor con un sorriso sghembo.</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">"Non si può avere tutto
dalla vita." sentenziò il Capitano con una scrollata di
spalle.</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"> </p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"> </p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"> </p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">Albatross I - Albatross
City<br>
04/06/2397, contemporaneamente</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">"Chi siete?" Chiese Rumar.</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">"Non c'è tempo adesso,
dobbiamo ritirarci!" rispose l'essere racchiuso nella tuta
con una lingua cantilenante che il traduttore universale
riconobbe come quella dei nativi di Albatross. Il suo
volto era nascosto dalla visiera della maschera e Rumar
non poteva dire quale fosse il suo aspetto o anche solo il
suo sesso.</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">Mentre l'essere faceva
segno di seguirlo, altri due armati di lanciafiamme
inondavano la zona con un inferno liquido che permise agli
uomini della Wayfarer di ritirarsi. Il Comandante Wu e due
uomini della sicurezza, rimasero nelle retrovie sparando
qualche occasionale colpo di phaser per permettere ai loro
salvatori di ripiegare.</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">Il nutrito gruppo raggiunse
un piccolo edificio semi coperto di rampicanti. Lo spazio
era angusto, ma una botola nel pavimento permetteva di
accedere ad un locale ben più ampio dal quale partiva uno
stretto tunnel che si perdeva nell'oscurità.</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">"Spogliatevi!" ordinò
l'essere richiudendo la botola dopo che tutti riuscirono a
mettersi in salvo.</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">"Come scusi?" chiese il
Comandante Rumar sorpreso.</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">"Quelle cose emettono spore
che si attaccano ai vestiti. Le nostre tute non lo
permettono, ma le vostre divise non hanno la stessa
facoltà. Dove stiamo andando ci sono gli ultimi
sopravvissuti di Albatross City e non vi permetterò di
portare quelle cose lì dentro." sentenziò l'essere senza
dare ulteriori spiegazioni.</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">"Fate quello che dice...
levate tutto!" ordinò Rumar dopo un attimo di titubanza.
Gli uomini della sicurezza lanciarono uno sguardo
imbarazzato alle donne del gruppo ma poi fecero quello che
gli era stato ordinato.</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">Julia fu la prima a
spogliarsi. Essendo un medico sapeva del rischio che
potevano correre in caso di contaminazione. E dopotutto
aveva visto in intimo ognuno di loro più di una volta
durante le visite di routine e comunque la preoccupazione
che provava per il consigliere era ben superiore a
qualsiasi senso di pudore che poteva provare in quel
momento.</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">"Anche il resto! Vi
forniremo qualcosa appena appena raggiungeremo la nostra
destinazione!" ordinò di nuovo l'essere.</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">Sheeval non fece una piega
e si tolse tutto perfettamente a suo agio nella sua nudità
mostrando un corpo flessuoso e armonioso. Con il suo aiuto
il medico della Wayfarer riuscì a spogliare anche Erjn
mettendo in mostra l'orribile ferita appena sotto il seno
destro.</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">Una veloce medicazione, per
mezzo di spray adesivo, permise al medico di bloccare
l'emorragia. Almeno quella esterna. Non poteva sapere
quanto fossero gravi i danni interni senza ulteriori
analisi.</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">"Comandante, dovrà portare
lei Erjn! Faccia attenzione." </span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">Rumar, cercò di non
guardare dove metteva le mani quando prese in braccio il
consigliere della nave, lanciò mentalmente le sue scuse
all'indirizzo del Capitano Kyron.</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">"Andiamo!" ordinò l'essere
facendo strada lungo il tunnel.</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"> </p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"> </p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"> </p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">Albatross I - stratosfera<br>
04/06/2397, contemporaneamente</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">"Navetta 1, spostarsi verso
il quadrante 1423. Navetta 5, spostarsi sul quadrante
1256... maledizione, dove diavolo si sono ficcati!"
brontolò Cooper.</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">"Guardi qui..." l'ex
Ammiraglio Squiretaker indicò il monitor su cui passavano
le rilevazioni. Sotto la loro navetta i sensori indicavano
uno strano calore diffuso, simile ad un mare rosso
brillante nel blu delle basse temperature.</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">I due si alzarono dalla
loro postazione e si avvicinarono al pilota della navetta
guardando attraverso i vetri.</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">"Da quello che leggo sulla
strumentazione, sotto di noi ci dovrebbe essere un
concerto rave con milioni di persone!" commentò Cooper
confrontando quello che vedeva a video con quello che
effettivamente era: una densa foresta dai riflessi
rossastri.</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">"Un errore della
strumentazione?" chiese la donna.</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">"Sono solo infrarossi,
nessun errore di taratura dovrebbe mostrare questo.
Timoniere, quadrante 1202. Guardi lì!" esclamò lui
indicando un enorme albero dalle foglie lanceolate e dal
colore verde brillante ma con strani riflessi rossi, poi
indicò alla donna la stessa immagine sulla strumentazione
che mostrava lo stesso albero con una temperatura che
nessun vegetale poteva avere.</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">"Assurdo, dobbiamo scendere
e verificare. Timoniere atterri li da qualche parte."</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">La navetta compì un largo
giro per raggiungere la radura ai piedi della pianta.
L'albero non era paragonabile a nessuno dei suoi simili
presenti in altri pianeti. La corteccia era di aspetto
sano, ma di un bianco spettrale, quasi innaturale. Le
foglie erano verdi e a forma di punta di lancia. Sui lati
di ciascuna foglia c'era una pigmentazione rossa che deva
quello strano riflesso che avevano notato in alta quota.</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">"Deve essere alto almeno
due chilometri e largo quattrocento metri. Alla faccia
della sequoia!" sentenziò lo scienziato scendendo dalla
navetta e armeggiando con il tricorder.</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">"Comandante Cooper
aspetti..." l'ex ammiraglio lo trattenne per il braccio
quando si trovavano a circa trecento metri dall'enorme
pianta. "Guardi qua."</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">I due si piegarono, con
qualche difficoltà, a terra. La donna indicò una crepa nel
terreno. "Questa è una frattura da impatto."</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">"Da impatto? Possono essere
semplicemente le radici dell'albero che hanno fatto
spaccare la roccia." ribatté Cooper analizzando la zona
"No, ha ragione, ce ne sono ovunque e partono a raggera
direttamente da quel coso laggiù. Non le abbiamo viste
dall'altro perché la vegetazione ha ricoperto tutto.
Qualcosa deve essere caduto proprio dove adesso c'è quella
mostruosità... almeno un anno fa."</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">"Forse è proprio quella
mostruosità ad essere caduta..." mormorò Vanessa
riprendendo a camminare.</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">L'albero incombeva ormai su
di loro. Erano ad una distanza di cinquanta metri quando
la donna fermò di nuovo l'ufficiale scientifico. "Sente
questo odore?"</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">"La carcassa di qualche
animale?" chiese lui dopo aver annusato l'aria ed aver
avvertito il caratteristico odore dolciastro.</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">"Non abbiamo rivelato
nessun animale, nemmeno un insetto... possibile che siano
venuti a morire tutti qui?" rispose dubbiosa la donna.</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">"Non mi piace affatto
questa cosa... mi aspetti qui." ordinò Cooper avanzando</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">"Non ci penso nemmeno!"
esclamò lei sollevando un sopracciglio.</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">"Ha ragione, meglio se
inizia a tornare verso la navetta." La donna parve volerlo
ignorare e lui la trattenne per un braccio.</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">"Non è il momento di fare
l'arrogante, se le cose si fanno problematiche non ho
nessuna intenzione di portarti in spalla, per cui le
ordino di tornare sulla navetta!" Ribatté acido lui.</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">"Comandante Cooper, pensa
davvero che rispetterò un suo ordine?" Vanessa incrociò le
braccia al petto.</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">"Ex Ammiraglio ormai in
pensione, ora civile e che nemmeno dovrebbe andare in
missione, posso darle tutti gli ordini che voglio e lei
farà meglio a rispettarli. Oppure posso ordinare ad uno di
quei bei tomi che si porta dietro di legarla e
imbavagliarla per poi trascinarla sulla navetta... e loro
sono proprio costretti a rispettare il mio ordine dato che
sono ufficiali della Flotta Stellare... c'è scritto su
qualche manuale, ne sono quasi certo." rispose Cooper
girandosi verso di lei e sorridendo soddisfatto. "Avrà
tutto il tempo quando torniamo sulla nave di chiamare
qualche alto funzionario perchè punisca il pessimo
ufficiale scientifico che l'ha offesa, ma ora faccia
quello che ho detto!" <br>
</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">Vanessa Squiertaker sbuffò
infastidita e girò sui tacchi avviandosi verso la navetta
seguita dai suoi collaboratori.</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">Cooper continuò a camminare
con maggior attenzione. Nemmeno lui era quel gran
atleta... avrebbe dovuto far scansionare la pianta da uno
degli uomini della sicurezza del Comandante Wu, ma aveva
delle remore per tre ottimi motivi: il primo era che
probabilmente nessuno di loro avrebbe saputo da che parte
tenere un tricorder se non era provvisto di impugnatura e
grilletto, il secondo era che gli uomini della sicurezza
avevano la tendenza a morire con una frequenza allarmante
e quindi ne conseguiva la terza ragione, con che coraggio
avrebbe detto alla Wu di aver fatto ammazzare i suoi
ragazzi? <br>
</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">Cooper non voleva ammettere
nemmeno a se stesso che non se la sentiva di portare altri
verso un pericolo. Non era abituato a quel genere di
cose... lui se n'era sempre stato nel suo laboratorio come
un eremita nella sua grotta. Solo ora che era arrivato
sulla Wayfarer aveva capito cosa volesse dire avere la
responsabilità di altri. No, non era pronto a fare delle
scelte così drastiche.</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif""><span
style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">Fece segno agli
uomini della sicurezza di rimanere indietro e loro
non fecero una piega. Dopotutto si trovavano a
cinquanta metri da lui e di fronte ad un comune
albero, cosa poteva andare storto? </span></span></span></span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">Arrivato ad una decina di
passi dall'albero si fermò. Nel tronco si intravedeva
qualcosa di metallico, come se l'albero fosse cresciuto
attorno ad un palo di una recinzione inglobandolo nella
sua struttura. Qua e là si vedevano anche segni di un
qualche tipo di recinzione. A terra uno sbiadito cartello
in una strana lingua, avvertiva tutti di stare alla larga
dalla zona militare. Sembrava quasi che dopo la caduta,
probabilmente di un meteorite, la zona fosse stata
recintata e poi l'albero fosse cresciuto per poi inglobare
tutto quello che aveva attorno.</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">"In un anno? Sei stato
svelto ragazzone!" mormorò Cooper guardando l'albero
assurdamente grande.</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">Le analisi continuavano.
Secondo il tricorder qualcosa aveva effettivamente colpito
il terreno con una discreta forza. Possibile che un
meteorite avesse infettato un albero esistente con una
qualche malattia genetica che l'aveva poi fatto crescere a
dismisura? Ma cos'era quel bagliore rossastro che vedeva
dagli strumenti? Era come se l'albero fosse caldo... come
un essere vivente.</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">Dato che non aveva nessuna
intenzione di toccare con mano e che il phaser avrebbe
comunque cicatrizzato la ferita che doveva provocargli,
Cooper decise di fare alla vecchia maniera. Prese un
grosso sasso, lo pulì del terriccio e lo brandì a mo' di
pugnale. Poi con forza colpì la corteccia staccandone un
pezzo.</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">Una radice schizzò fuori
dal suolo e lo colpì con forza allo stomaco
scaraventandolo a dieci metri di distanza. Il fiato gli
uscì dai polmoni portandosi dietro una bestemmia e l'aria
si trasformò in un mondo fatto di lucciole splendenti. Il
tempo di schiarirsi la vista e l'ufficiale della Wayfarer
vide arrivare cinque enormi rami, simili a quadrelle di
una ballista direttamente verso di lui.</span></span></span></p>
<p style="margin-bottom:.0001pt"><span style="line-height:normal"><span
style="font-size:12.0pt"><span
style="font-family:"Times New
Roman","serif"">"Oh merda..." rantolò con
un filo di voce.<br>
</span></span></span></p>
</div>
<pre class="moz-signature" cols="72">--
====================================
Comandante Gregory Cooper
Ufficiale Scientifico capo
USS Wayfarer NCC-62925
[CV]:
===================================
"Vi metterò alla prova, in modi che riterrete ingiusti, umilianti e illegali, e spesso avrete ragione." Dr. G. House</pre>
</body>
</html>