<div dir="ltr"><div dir="auto">Ottima chiusura... Grazie Gianluca.<div dir="auto">C'è giusto un punto che devo verificare con i brani precedenti, ovvero la parte dell'olofilm che è stato già citato... </div><div dir="auto"><br></div><div>Michele</div></div><br><div class="gmail_quote"><div dir="ltr">Il dom 13 mag 2018, 13:56 Lt.Cmdr. Dorian Ristea <<a href="mailto:dorian.ristea@gmail.com" target="_blank">dorian.ristea@gmail.com</a>> ha scritto:<br></div><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex">Ciao a tutti!<br>
<br>
Scusate per il lieve ritardo, ma mi sono fatto un attimo prendere la<br>
mano e... be', praticamente ho chiuso la missione :O<br>
<br>
Eccovi il papiro, buona lettura e... note a pie' di pagina come sempre!<br>
<br>
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START OF TRANSMISSION<br>
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TITOLO: 15.15 – Psicologia spicciola<br>
<br>
AUTORE: Gianluca/Ristea<br>
<br>
PRECEDENTE: 15.14 – Asparagi cotti al microonde<br>
<br>
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<br>
<br>
*** Navetta Danube, Sezione 2, venti minuti dopo ***<br>
<br>
<br>
<br>
Gregory Cooper lavorava febbrilmente sulla radice, alternandosi tra<br>
tricorder, due D-Pad e un altro arnese che l’ammiraglio Squiretaker,<br>
appena entrata nella stanza, non riconosceva.<br>
<br>
“Come procede?”, chiese Vanessa, rompendo il silenzio.<br>
<br>
Cooper sussulto’, quasi lasciando cadere il tricorder. La vecchia e’<br>
piu’ silenziosa di un gatto, quando vuole, penso’.<br>
<br>
“Lentamente!”, sbraito’. “Perdo piu’ tempo a rispondere a tutti quelli<br>
che mi dicono come procede il lavoro che a farlo, il lavoro!”<br>
<br>
Per una volta, Vanessa decise di non controbattere e lasciargli<br>
l’ultima parola… anche perche’ l’ennesima decontaminazione che<br>
l’Ufficiale Scientifico aveva dovuto subire una volta messo in salvo<br>
era stata una punizione abbastanza adeguata.<br>
<br>
Quasi come se avesse udito telepaticamente i suoi pensieri, Cooper<br>
scrollo’ le spalle e sbuffo’. “Ho quasi finito. Ho fatto tutto quello<br>
che potevo. I dati della radice sono adesso catalogati a livello<br>
chimico, fisico e biologico fino a livello molecolare. Ancora poco”,<br>
disse, schiacciando qualche tasto sull’arnese sconosciuto, “e inviero’<br>
la parte finale alla Wayfarer.”<br>
<br>
Rimise a posto l’arnese e, preso il tricorder e puntatolo contro la<br>
radice, la infilzo’ con un bisturi.<br>
<br>
“E finalmente avremo un diserbante per quest’erbaccia”, ghigno’.<br>
<br>
<br>
<br>
In un’altra sezione della navetta, il guardiamarina Koinos osservava<br>
silenziosamente i suoi colleghi che discutevano tra di loro<br>
animatamente gli avvenimenti recenti.<br>
<br>
Questa navetta sta diventando decisamente affollata, penso’.<br>
<br>
Gli altri marinai e sottufficiali, approfittando dell’assenza di<br>
Cooper o di altri superiori – inclusa la Squiretaker, che ancora non<br>
sapevano esattamente come trattare e a cui, nel dubbio, riservavano la<br>
deferenza dovuta ad un ammiraglio in carica – stavano rimuginando<br>
sulla morte del povero Valsen.<br>
<br>
All’udire i dettagli della fine del giovane marinaio, Koinos si senti’<br>
gelare dentro fino al midollo.<br>
<br>
Se sopravvivo, presentero’ le dimissioni all’istante, si disse.<br>
<br>
<br>
<br>
*** USS Wayfarer, Plancia, alcuni minuti dopo ***<br>
<br>
Kiron osservava sul monitor il bozzolo impenetrabile in cui la<br>
creatura vegetale si era nascosta. Nonostante la relativa vittoria<br>
ottenuta, tutto era ancora da vedersi. L’essere stava assorbendo acqua<br>
a livelli ancora maggiori e tutto faceva presagire un’attacco<br>
imminente.<br>
<br>
Sapere che i suoi uomini erano tutti al momento al sicuro, tra navetta<br>
e sotterranei di Albatross, era comunque una consolazione. L’ultimo<br>
giochetto contro la morte di Wu e Cooper, appreso a giochi fatti, gli<br>
aveva fatto venire i sudori freddi. Ma almeno ne era valsa la pena.<br>
<br>
E proprio in quel momento Ichigawa lo distolse dai suoi pensieri.<br>
<br>
“Capitano, comunicazione dalla Danube! Il Comandante Cooper ci ha<br>
inviato l’ultimo file”, disse la giovane ufficiale.<br>
<br>
“Ottimo! Sezione scientifica, ci siete?”<br>
<br>
=/\= Si’, capitano. =/\=<br>
<br>
“Procedete con il piano del comandante. Fateci sapere quanto preparato<br>
dobbiamo sintetizzare.”<br>
<br>
=/\= Ricevuto, capitano. Avremo bisogno di circa due ore per capire<br>
che tipo di agente creare e passare i dettagli al Comandante Ristea.<br>
=/\=<br>
<br>
“Fate prima che potete. Due ore potrebbero essere troppe”, disse Kiron.<br>
<br>
Il piano era stata un’idea di Vaitor e Cooper. La creatura era, a<br>
quanto si poteva capire, di natura prettamente vegetale, e pertanto<br>
poteva essere attaccata da agenti chimici. Ottenere un campione della<br>
creatura e cercare di sintetizzare un agente attaccante non sarebbe<br>
stato facile, ma era fattibile.<br>
<br>
L’unica grande incognita era sapere se avrebbe funzionato. La creatura<br>
poteva essere geneticamente immune al preparato. Ma era un rischio che<br>
dovevano correre, penso’ Kiron. Non potevano nuclearizzare il pianeta<br>
ma neanche lasciarlo alla merce’ di questo parassita.<br>
<br>
Aziono’ nuovamente il commbadge. “Capo, cosa mi dice?”<br>
<br>
La voce di Ristea rispose, piu’ roca del solito.<br>
<br>
=/\= Che vorrei una vacanza. =/\=<br>
<br>
“Richiesta respinta. Che altro?”<br>
<br>
=/\= Override della programmazione dei replicatori ultimato, ma per<br>
fare questo abbiamo dovuto smettere di lavorare al ripristino degli<br>
scudi. =/\=<br>
<br>
L’idea di usare i replicatori per produrre il diserbante era venuta,<br>
ovviamente, a Cooper, cosciente del fatto che i mezzi della sua<br>
sezione per la produzione di massa di… be’, qualsiasi cosa, erano ben<br>
limitati.<br>
<br>
“E’ un rischio che sono disposto a correre. Quanto agente puo’ essere<br>
prodotto dai replicatori in questo momento?”<br>
<br>
=/\= Dal momento in cui la Sezione Scientifica ci passera’ la formula,<br>
circa 90 litri al secondo, usando tutti i replicatori sulla nave e<br>
convogliando tutto alla sezione siluri. =/\=<br>
<br>
Nessuno dei due emise a voce le domande che entrambi si stavano<br>
facendo. L’agente sara’ effettivo? E se si’, la quantita’ prodotta<br>
bastera’?<br>
<br>
“Grazie Capo, mi faccia sapere quando la formula va in produzione.”<br>
<br>
=/\= Aye aye, Capitano. =/\=<br>
<br>
Dietro di lui, silenziosamente, Ichigawa lavorava febbrilmente alla<br>
consolle, un’idea pazza – a suo parere – in testa.<br>
<br>
<br>
<br>
*** Pianeta Albatross, ingresso dell’ascensore sotterraneo, venti<br>
minuti dopo ***<br>
<br>
“Buona fortuna”, disse Alisha. Porse la mano a Rumar, che la strinse.<br>
<br>
“Non siamo un popolo religioso”, continuo’. “Ma se lo fossimo,<br>
invocheremmo chiunque lassu’ perche’ il vostro piano funzioni.”<br>
<br>
Krell e Julia, intabarrati nella loro tuta anticontaminazione, annuirono.<br>
<br>
“La nostra proposta e’ sempre valida”, disse Rumar. “Potremmo iniziare<br>
la prima fase in…”<br>
<br>
Alisha lo interruppe, sorridendo. “Apprezzo lo sforzo, Comandante”,<br>
disse. “Ma come le ho gia’ detto, non posso lasciare il mio popolo qui<br>
in pericolo.”<br>
<br>
Rumar annui’ di nuovo, a denti stretti. Lui e la dottoressa<br>
Squiretaker avevano proposto di teletrasportare tutti gli abitanti del<br>
pianeta in fasi, richiamando altre navi dalla Flotta Stellare, ma<br>
l’intero processo avrebbe richiesto settimane… tempo che non avevano.<br>
Ma almeno, nel caso in cui i mostri vegetali avessero deciso di<br>
attaccare in massa, potevano salvare centinaia di persone. Ad ogni<br>
modo, la decisione di Alisha era inamovibile.<br>
<br>
Julia si giro’. La barella per Erjn era pronta. La consigliere,<br>
stabile ma ancora incosciente nella sua tuta, era pronta per il<br>
trasporto. “Krell, dobbiamo andare.”<br>
<br>
Rumar, un’espressione decisa sul volto, accenno’ e si rivolse ancora<br>
una volta ad Alisha.<br>
<br>
“Faremo tutto il possibile, glielo assicuro. Spero di tornare qui con<br>
tutti voi salvi.”<br>
<br>
“Grazie, Comandante. A presto.”<br>
<br>
Una volta inserita la barella di Erjn, Rumar e Julia entrarono<br>
nell’ascensore, questa volta senza scorta. Le porte si chiusero sul<br>
volto coraggioso e ottimista di Alisha.<br>
<br>
<br>
<br>
*** USS Wayfarer, Ponte 12, quasi due ore dopo ***<br>
<br>
<br>
<br>
Ristea correva come un matto da una parte all’altra della nave,<br>
scansando quei pochi membri del personale attualmente non in servizio<br>
– il che, in una situazione di allarme giallo, sono ben pochi.<br>
<br>
“Tania, dimmi che il ponte 9 e’ sotto controllo!”, disse al commbadge,<br>
continuando a correre.<br>
<br>
La voce della sua numero 2 – che praticamente considerava una pari<br>
grado – si fece sentire subito, chiara. =/\= Produzione a piena<br>
portata, tutto ok. =/\=<br>
<br>
“Oh, meno male”, si disse, mentre si infilava in un altro turbolift. I<br>
replicatori stavano producendo agente diserbante a tutto spiano. Il<br>
problema e’ che non era cio’ per cui erano stati strettamente<br>
programmati di default per fare, per cui esprimevano la loro<br>
disapprovazione nell’unico modo che conoscevano: andando in shutdown.<br>
Quelli particolarmente arrabbiati, esplodendo.<br>
<br>
“Squadra 3, danni?”<br>
<br>
=/\= Due dei sette replicatori sono andati =/\=, disse Carlos Moreno.<br>
=/\= Stiamo lavorando agli altri cinque, dovremmo riuscire a farli<br>
tornare in linea in 5 minuti. =/\=<br>
<br>
“Ricevuto. Dite a Yoxx e alla sua squadra di tornare in Sala Macchine<br>
appena finiscono col ponte 12, abbiamo bisogno di scudi nel caso in<br>
cui… ma che diavolo?!?” Ristea non ebbe modo di finire la frase: uno<br>
scossone violento lo fece cadere sul pavimento del Turbolift, che si<br>
fermo’.<br>
<br>
Fuori dalla Wayfarer e tutto intorno ad Albatross, il mondo era<br>
precipitato nel caos.<br>
<br>
<br>
<br>
*** USS Wayfarer, Plancia, nello stesso istante ***<br>
<br>
“Non c’e’ piu’ tempo, Capitano, dobbiamo iniziare a sparare!”, disse Vaitor.<br>
<br>
Kiron annui’. Sullo schermo, lo spettacolo di un’immensa ondata verde<br>
che si agitava sulla superficie di Albatross, creando terremoti e<br>
maremoti, cambiando l’intero assetto geografico del pianeta, era allo<br>
stesso tempo terribile e suggestivo.<br>
<br>
Nel tempo stesso, saette di luce partivano indistintamente dalle varie<br>
isole verdi planetarie, al cui centro il bozzolo della creatura –<br>
principale o unica – brillava senza sosta, colpendo la Wayfarer quasi<br>
per caso.<br>
<br>
“I tunnel di Albatross staranno collassando”, ringhio’ Rumar.<br>
<br>
“Energia a tutto quello che resta degli scudi. Prepararsi a lanciare<br>
la soluzione!” disse Kiron.<br>
<br>
Krell era una maschera di rabbia. “Non ho mai provato tanto odio per<br>
la natura come oggi”, disse. Lui, Julia, Erjn e il resto della<br>
spedizione erano riusciti ad imbarcarsi su una delle navette e tornare<br>
a rotta di collo sulla Wayfarer.<br>
<br>
“Siamo finalmente d’accordo su una cosa, Comandante”, disse Cooper.<br>
Anche lui, Wu, l’ammiraglio Squiretaker e le altre navette erano<br>
rientrate. Per fortuna, penso’, visto il barrage di plasma sparato<br>
dalla creatura.<br>
<br>
Kiron si giro’ verso Vaitor. “Fuoco!”<br>
<br>
Immediatamente, una serie di missili carichi di agente – rudimentali<br>
per certi versi, ma funzionali – partirono dalla Wayfarer, puntando<br>
direttamente il bozzolo in cui il mastodontico albero/creatura si era<br>
nascosto.<br>
<br>
Tutti colpirono il bersaglio, rilasciando appena a contatto una<br>
sostanza giallastra contro il bozzolo liscio e uniforme della<br>
creatura, e iniziando a corroderne la struttura.<br>
<br>
“Funziona!”, disse Wu, stringendo i pugni. Sullo schermo, il bozzolo<br>
si contorceva e l’azione distruttiva a livello planetario sembrava<br>
diventare ancora piu’ incoerente.<br>
<br>
Dopo alcuni secondi, l’azione dell’agente sembro’ rallentare, anche se<br>
la creatura aveva smesso di lanciare saette. Tuttavia, i terremoti<br>
continuavano.<br>
<br>
“Non funziona”, disse Julia, la voce carica di frustrazione.<br>
<br>
Kiron non toglieva gli occhi dallo schermo. “Signor Cooper, che ne pensa?”<br>
<br>
“L’agente sembra funzionare, rilevo ingenti danni alla struttura del<br>
bozzolo”, disse, lavorando sulla sua console, “ma probabilmente non e’<br>
abbastanza in termini di quantita’. Quel dannato cespuglio lo sta<br>
contrastando con tutte le sue forze.”<br>
<br>
“Possiamo lanciarne di piu’?”<br>
<br>
Ristea, in Plancia anche lui, scosse la testa. “Abbiamo sparato tutto<br>
quello che avevamo. Se forziamo ancora i replicatori, rischiamo di<br>
esplodere anche noi.”<br>
<br>
“Stiamo continuando la produzione”, disse Vaitor, “ma piu’ di un<br>
missile ogni 2 minuti non possiamo fare.”<br>
<br>
“C’e’ qualche modo per aumentarne l’efficacia?”<br>
<br>
“Purtroppo no”, disse Vaitor.<br>
<br>
Un silenzio frustrato pervase la Plancia, consapevole che ogni secondo<br>
significava sofferenza e morte per la gente di Albatross, intrappolata<br>
nel sottosuolo, condannata ad una fine da topi.<br>
<br>
Dietro di Kiron, Ichigawa sembro’ prendere una decisione. Alzo’ uno<br>
slider sulla sua consolle e clicco’ un pulsante.<br>
<br>
“Bombardiamolo, Capitano”, disse Cooper.<br>
<br>
“Nuclearizziamolo”, disse Vaitor.<br>
<br>
“E ridurre Albatross a un cumulo di macerie?” rispose Kiron.<br>
<br>
“Che importa se rimarra’ un cumulo di macerie, se non ci sara’ nessuno<br>
per constatarlo?”, disse Rumar. “Albatross e i suoi abitanti stanno<br>
morendo!”<br>
<br>
Kiron, il peso del mondo sulle sue spalle, annui’.<br>
<br>
“Signor Vaitor, prepari tutto il fuoco disponibile, partendo con i<br>
torpedo. Miri al bozzolo prima di tutto e ventaglio da propagare a…”<br>
<br>
“Un attimo, Capitano!”, disse Rumar. “Guardi!”<br>
<br>
Sullo schermo, gli ufficiali della Wayfarer osservarono esterrefatti<br>
il bozzolo fermarsi, e non contorcersi piu’. L’effetto dell’agente,<br>
non piu’ contrastato, dissolse lo strato protettivo nel giro di pochi<br>
secondi, per poi attaccare il mastodontico albero. Kiron e gli altri<br>
videro l’albero letteralmente consumato dall’agente diserbante,<br>
ingiallire e dissolversi.<br>
<br>
I terremoti, noto’ Rumar con una leggerezza nel cuore che quasi gli<br>
tolse il fiato, erano finiti. Una macchia gialla si sparse velocemente<br>
ovunque sulla superficie del pianeta, distruggendo tutto cio’ che<br>
rimaneva del parassita alieno, lasciando intatta la flora e fauna<br>
locale.<br>
<br>
“Non riesco a crederci”, mormoro’ Julia. Vanessa, al suo lato, le<br>
strinse la mano.<br>
<br>
“Non capisco”, disse Kumar. “E’ come se la creatura avesse smesso di<br>
combattere all’improvviso.”<br>
<br>
“Capita, quando le si ricorda cosa ha perso”, disse Ichigawa dalla sua<br>
postazione. Tutti si girarono.<br>
<br>
<br>
<br>
*** Pianeta Albatross, Albatross City, sotterranei – sezione 4/A, due<br>
giorni dopo ***<br>
<br>
Il governo di Albatross, o quello che ne rimaneva, aveva iniziato il<br>
piano di ricostruzione con l’aiuto della delegazione della Flotta<br>
Stellare.<br>
<br>
Krell Rumar e Alisha camminavano senza fretta nel tunnel deserto, le<br>
pareti bianche iridescenti di luce trasmessa da cristalli verdi.<br>
<br>
“Il nostro popolo vi sara’ riconoscente in eterno”, disse Alisha, in<br>
quella che si sarebbe potuta definire una salopette di ciniglia ma che<br>
– come Krell aveva avuto modo di apprendere – era in realta’ la tenuta<br>
di gala degli Albatrossiani. “Ci vorranno anni, forse decenni, per<br>
riavere il pianeta che ricordavamo”, continuo’, “ma grazie a voi, ne<br>
abbiamo la possibilita’.”<br>
<br>
“Avrete tutto il nostro appoggio”, disse Rumar. “Le comunicazioni di<br>
ieri dalla Federazione dicono che il primo carico di aiuti a breve<br>
termine dovrebbe arrivare con una flotta di navi cargo tra una<br>
settimana al massimo.”<br>
<br>
Un nervo sulla mandibola tradiva le sue emozioni. “Mi dispiace non<br>
poter fare di piu’ e prima”, disse, pensando alle centinaia di<br>
migliaia di morti e ancor piu’ feriti.<br>
<br>
Julia Squiretaker e la sua squadra avevano preparato un avamposto di<br>
prima emergenza in uno dei tunnel principali di Albatross City. In<br>
coordinazione con i presidi medici locali – chiamarli ospedali, aveva<br>
detto Julia, era un eufemismo – la dottoressa aveva messo su un<br>
progetto che, per quanto una goccia nell’acqua, avrebbe potuto salvare<br>
migliaia di vite in quei primi fondamentali momenti dell’emergenza.<br>
Dottoressa che, nonostante consigli prima e rimbrotti poi da parte di<br>
Krell, non dormiva da due giorni, correndo da una parte all’altra,<br>
tricorder e hypospray alla mano.<br>
<br>
Alisha si fermo’, guardandolo in viso. “Ci avete ridato la speranza”,<br>
disse, accarezzandogli una guancia. “E’ piu’ che abbastanza.”<br>
<br>
I loro volti si avvicinarono.<br>
<br>
<br>
<br>
*** USS Wayfarer, ufficio del Capitano Kiron, il giorno dopo ***<br>
<br>
<br>
<br>
Al trillo smorzato del campanello di ingresso, Kiron distolse lo<br>
sguardo dal rapporto che stava leggendo.<br>
<br>
“Entri, Tenente.”<br>
<br>
Il Tenente Ichigawa entro’ nella stanza, quasi titubante.<br>
<br>
“Mi ha fatto chiamare, Capitano?”<br>
<br>
“Si’. Si accomodi”, disse Kiron, indicandole la poltrona di fronte<br>
alla sua scrivania.<br>
<br>
Michael incrocio’ le dita. “L’ho convocata per farle sapere che la sto<br>
proponendo per una menzione speciale. Quello che ha fatto durante la<br>
missione e’ ammirevole…”<br>
<br>
Ichigawa rimase a bocca aperta. “Wow!... Voglio dire, grazie Capitano…”<br>
<br>
Kiron alzo’ una mano. “…anche se non ho dimenticato il fatto che ha<br>
agito di sua volonta' senza consultarmi. Per quanto approvi<br>
l’iniziativa personale, quello che ha fatto poteva avere conseguenze<br>
disastrose. L’essere avrebbe potuto reagire in maniera assolutamente<br>
diversa, ed ora non saremmo qui a discuterne.”<br>
<br>
“Me ne rendo conto, Capitano. Mi dispiace”, mormoro’ Asuna.<br>
<br>
“Tuttavia”, continuo’ Kiron, “ha dimostrato acume, intuizione e una<br>
buona dose di coraggio. Ha pensato fuori dagli schemi, e questo le ha<br>
permesso di salvare un intero pianeta… semplicemente applicando<br>
psicologia spicciola ad un essere vegetale”, sorrise.<br>
<br>
Ichigawa arrossi’, non sapendo cosa dire.<br>
<br>
“Mi dica di nuovo, cosa le ha dato l’idea?”<br>
<br>
Asuna si illumino’ in volto. “Be’, all’inizio mi sembrava una cosa<br>
stupida, ma mentre analizzavo tutte le comunicazioni emesse dalla<br>
pianta madre, quella che ci aveva attaccato, una volta decodificato lo<br>
schema comunicativo-chimico, non riuscivo a togliermi dalla mente la<br>
frase che ci ha permesso di sbloccare tutto…”<br>
<br>
“’Allontanatevi dal piccolo’”, disse Kiron.<br>
<br>
“Esatto!”, si infervoro’ Asuna. “Come mai, se l’intero pianeta era<br>
circondato da questa assurda vegetazione, l’essere si rivolgeva al<br>
singolare? Perche’ ‘il piccolo’ e non ‘i piccoli’, o ‘la mia prole’…<br>
c’era una relazione particolare, capisce?”<br>
<br>
“L’intero pianeta era gestito da due intelligenze… madre e figlio.”<br>
<br>
Asuna annui’. Il giorno prima, Cooper e la sua squadra avevano<br>
accertato (“rovistando tra compost puzzolente”, era stata l’esatta<br>
definizione dell’Ufficiale Scientifico) che tutta la vegetazione<br>
aliena del pianeta afferiva ad un unico cervello, quello dell’albero<br>
principale (“il Figlio… di che, non lo posso dire”, sempre Cooper),<br>
tramite una complessa struttura di radici attraverso le quali i<br>
messaggi chimici venivano immessi come in una gigantesca rete neurale.<br>
<br>
“Allora ho iniziato a decodificare a ritroso non solo i messaggi<br>
diretti, ma anche quello che all’inizio sembrava rumore di fondo, ma<br>
che in realta’ erano comunicazioni tra madre e figlio”, disse.<br>
“C’erano solo questi. Nessun altra entita’. Allora ho pensato, la<br>
madre e’ arrivata fin qui per fare di questo pianeta il suo nido… e<br>
conficcarci suo figlio. Il legame tra i due, se avesse avuto anche una<br>
minima somiglianza tra quello che si instaura tra la maggior parte<br>
delle specie galattiche, doveva essere molto forte.”<br>
<br>
“E qui arriva il colpo di genio”, sorrise di nuovo Kiron.<br>
<br>
“Be’, diciamo un’intuizione”, arrossi’ Asuna. “L’attacco col pesticida<br>
aveva bisogno di una spinta in piu’ per essere effettivo. E ho pensato<br>
che un modo possibile di prendere la creatura in contropiede, dal<br>
momento che se la madre era intelligente, doveva esserlo anche lei…<br>
era praticamente di farle sentire appieno il lutto che aveva appena<br>
subito. Quand’ero piccola”, continuo’, “vidi un olomovie di serie B in<br>
cui le piante emettevano feromoni per indurre umani al suicidio…<br>
stupido, certo, ma forse questa volta potevamo fare il contrario.”<br>
<br>
Lo sguardo di Ichigawa si induri’. “Ho trasmesso tutte le<br>
comunicazioni filtrate e registrate tra madre e figlio, dritte sul<br>
bozzolo, nello stesso modo in cui le avevamo ricevute. Una dietro<br>
l’altra.”<br>
<br>
“Ha praticamente bullizzato la creatura”, disse Kiron.<br>
<br>
Ichigawa scrollo’ le spalle. “La gente di Albatross stava morendo.”<br>
<br>
“Si rende conto che l’alieno avrebbe potuto reagire aggressivamente,<br>
invece di resistere al pesticida?”<br>
<br>
“Si’, Capitano. Oppure le comunicazioni potevano semplicemente non<br>
passare attraverso il bozzolo, o la creatura avrebbe potuto<br>
semplicemente ignorare il tutto. Ho semplicemente cercato di fare<br>
qualcosa per aiutare”, mormoro’ Ichigawa. “Non c’e’ molto che un<br>
ufficiale alle comunicazioni possa fare in generale in casi come<br>
questi”, disse, “ma per una volta, dovevo tentare.”<br>
<br>
Kiron la fisso’ in silenzio per qualche momento.<br>
<br>
“E la sua scommessa e’ stata vinta”, disse infine. “Congratulazioni,<br>
Tenente. La sua inventiva ci ha tirato fuori da una brutta<br>
situazione.” Kiron sorrise, porgendole la mano. Ichigawa la strinse.<br>
<br>
“La prossima volta, comunque, mi faccia sapere quando ha qualche altra<br>
idea. In genere non mordo”, sorrise Kiron.<br>
<br>
Ichigawa arrossi’ di nuovo. “Sissignore.”<br>
<br>
“Molto bene. Puo’ andare, tenente.”<br>
<br>
“Si’, signore… grazie di nuovo.”<br>
<br>
Ichigawa saluto’ e usci’ dall’ufficio, che torno’ al suo silenzio<br>
ovattato, rotto soltanto dal flebile, costante ronzio dell’impianto di<br>
areazione.<br>
<br>
Kiron, un lieve sorriso ancora sul volto, riprese a leggere il suo<br>
rapporto. Dopo qualche minuto, un trillo familiare gli fece azionare<br>
il commbadge.<br>
<br>
"Dovresti stare ancora a riposo, Erjn."<br>
<br>
"Non riesco a dormire", disse la voce ancora provata del consigliere Kublik.<br>
<br>
"Devo chiedere alla dottoressa Squiretaker di aumentare la dose di<br>
antidolorifico?"<br>
<br>
"No", rispose Kublik. "Vieni tu qui e raccontami una storia."<br>
<br>
Il sorriso di Michael si espanse ancora di piu', e spense il commbadge.<br>
<br>
<br>
-----------<br>
<br>
THE END<br>
<br>
-----------<br>
<br>
<br>
<br>
EPILOGO<br>
<br>
*** USS Wayfarer, ufficio Risorse Umane, ponte 18, nello stesso istante ***<br>
<br>
Con la sua solita tazza di te’ fumante sulla scrivania, il cranio coi<br>
pochi capelli canuti illuminato dalla luce artificiale della stanza,<br>
il tenente Wahlberg stava esaminando, lentamente ma inesorabilmente,<br>
tutte le pratiche inevase finora sul suo Pad. L’ultima emergenza, in<br>
cui come per suo ruolo aveva dovuto sostenere da addetto agli<br>
armamenti, specialita’ siluri fotonici (“il perfetto antidoto alla<br>
noia di dover star dietro ai lamenti di tutti”, si disse quando si<br>
offri’ volontario venticinque anni prima), lo aveva messo in arretrato<br>
un bel po’.<br>
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Per velocizzare il lavoro, inizio’ a fare quello che normalmente<br>
faceva quando era indietro – leggere in diagonale. Molte delle<br>
pratiche sarebbero state evase, anche se qualcuna sarebbe stata<br>
saltata… be’, dopo un po’ di tempo, sarebbe ripassata pure lei. In<br>
genere ci mettevano due o tre mesi per ritornare su nella pila.<br>
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Sfortunatamente, la richiesta di trasferimento immediato del<br>
guardiamarina Koinos fu tra le vittime.<br>
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END OF TRANSMISSION<br>
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NOTE:<br>
- Spero il papiro vi sia piaciuto, la storia era ad un punto cosi'<br>
avanzato che le parole sono praticamente uscite fuori da sole! Grazie<br>
Marco e tutti i predecessori, spero di aver fatto una chiosa degna<br>
della vostra storia.<br>
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All comments welcome,<br>
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Gianluca<br>
______________________________<wbr>_________________<br>
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