[Stml2] R: Re: [MEX 13.05 - Nimosit]
dwalla.cons at libero.it
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Mon Apr 7 19:06:56 CEST 2014
Ottimo brano Ric e soprattutto ottimi spunti per il prossimo!
bravo!
Ciao!!!
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○○● Lt. Commander Dwalla Thevek
Counselor - USS Novalis NCC-1772
Private comunicator: dwalla.cons at libero.com
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“When you look back, you can’t see what is coming”
>----Messaggio originale----
>Da: captkuribayashi at gmail.com
>Data: 7-apr-2014 12.51
>A: <stml2 at gioco.net>
>Ogg: Re: [Stml2] [MEX 13.05 - Nimosit]
>
>Accuso ricevuta e lettura.
>Complimenti per il brano.
>Ottimo lavoro, Numero Uno. :-)
>
>Michele
>
>Il 06 aprile 2014 15:19, Coral Nimosit <coral.nimosit at gmail.com> ha scritto:
>> Ok gente. Di seguito invio in lista il brano di missione, ovvero
>> quello che sono riuscito a fare in queste due settimane molto intense
>> per me. Leggete e commentate. Sarò sincero, avevo in mente di
>> incasinare un pò le cose ^_^, ma avrei avuto bisogno di più tempo,
>> quindi ho deciso per un approccio decisamente più soft; ho voluto solo
>> dare un paio di spunti a chi seguirà. ciao e buona lettura.
>>
>> PS: tanto per essere sicuri, se arriva in lista....mi date conferma
>> dell'invio? grazie ciao
>>
>>
>> ==============================
>>
>> TITOLO: 13-05 – "Io so che tu sai che io so."
>>
>> AUTORE: Riccardo/Nimosit
>>
>> Brano precedente: 13-04 - "Si parte"
>>
>> D.S. 71089.12 - D.T. 02/02/2394
>>
>> ==============================
>>
>> Incrociatore pesante di classe Vor'cha – D.S. 71089.12 – D.T.
>> 02/02/2394 ore 12.46
>>
>> Krin squadrò la delegazione federale con un misto di disgusto e
>> rassegnazione, prima di rivolgersi all'ufficiale alla consolle del
>> teletrasporto.
>> “Avverti K'Paal che sono arrivati.”
>>
>> All'ultimo minuto Nimosit aveva deciso di lasciare a guardia delle
>> navette quasi tutti gli ufficiali alla sicurezza che il buon Sev gli
>> aveva affibbiato suscitando, come previsto, alcune proteste.
>> Comprendeva le ragioni del capo della sicurezza e dei suoi uomini, ma
>> doveva ammettere che salire a bordo di una nave Klingon armati fino ai
>> denti sbandierando, al contrario, intenzioni pacifiche poteva suonare
>> come minimo controproducente. Aveva notato dall'espressione di Thevek
>> che anche il nuovo consigliere approvava la scelta. Oltre a loro due
>> ed al dottor Di Maria, facevano parte del gruppo solo due ufficiali
>> della sicurezza. Non che la cosa avesse più di una valenza formale
>> visto il numero di Klingon che si erano ritrovati subito attorno quale
>> comitato di benvenuto. Tutto come da programma.
>> Si voltò verso la donna al suo fianco.
>> “Andrà tutto bene. Può respirare.” - Sussurrò. Lei annuì. Anche lui,
>> come il capitano, aveva letto attentamente il ruolino dei due nuovi
>> ufficiali superiori; avevano sviluppato notevoli competenze nei loro
>> rispettivi ambiti applicativi, ma scarsa pratica sul campo. Si
>> immaginava che ritrovarsi scaraventati da dietro ad una scrivania
>> direttamente su un incrociatore da battaglia klingon potesse risultare
>> piuttosto destabilizzante, anche per ufficiali esperti. Aveva bisogno
>> che il nuovo consigliere rimanesse lucida e calma. Fece qualche passo
>> avanti, scendendo dalla pedana del teletrasporto. - “Sono il
>> comandante Nimosit, primo ufficiale della USS Novalis.”
>>
>> L'ufficiale al momento più alto in grado gli si fece incontro,
>> sovrastandolo di almeno dieci centimetri.
>>
>> “Sono Krin, ho l'ordine di scortarvi dai prigionieri.”
>> “Molto bene, grazie.” Annuì Nimosit.
>> “Ho anche l'ordine di non perdervi di vista nemmeno per un secondo.”
>>
>> La velata minaccia sottesa a quelle parole, compresibile per la
>> verità, rientrava nel novero delle cortesie diplomatiche dei figli di
>> Qo'noS, che Nimosit si aspettava. I suoi uomini erano preparati e
>> seguirono il manipolo di klingon e delle loro bocche da fuoco per gli
>> angusti corridoi della nave fino alle celle detentive, nelle quali era
>> trattenuto l'esiguo equipaggio del cargo federale sequestrato.
>> Inutile dire che il capitano Lee Kim Yo ed il suo gruppo furono ben
>> felici e sollevati nel constatare che la Flotta avesse inviato
>> qualcuno a prendersi cura di loro.
>>
>> “Non è così facile.” Esordì Nimosit rivoltò a Lee, mentre fu concesso
>> a Di Maria di occuparsi dei prigionieri. Cercò di spiegargli la
>> situazione nella maniera più chiara possibile, ma rassicurò l’uomo che
>> avrebbero negoziato con i Klingon la loro liberazione.
>> “Come possiamo rappresentare una minaccia per un intero gruoppo da
>> battaglia klingon, Comandante! Il nostro è un semplice cargo
>> commerciale.” Protestò l’uomo.
>> “Ne sono consapevole, e lo sanno benissimo anche i Klingon. Crediamo
>> che la vostra presenza qui faccia parte di uno schema più grande e
>> complesso al quale stiamo cercando di dare un senso.”
>> Di Maria gli si avvicinò dopo poco.
>> “Stanno benone, un po’ bistrattati ma sani. Gli interrogatori klingon
>> non sono mai una passeggiata di piacere! Ho somministrato qualche
>> blando ricostituente, niente di più. Certo il cibo klingon non aiuta
>> né il corpo né lo spirito!”
>> “Conto di riuscire a liberare il Nipper prima possibile.” Rispose
>> Nimosit sia al dottore che a Lee. Allontanandosi di qualche passo si
>> avvicinò a Thevek, occupata ad osservare tutto cercando di
>> immagazzinare ogni piccolo dettaglio utile.
>>
>> “Idee?” Chiese a bruciapelo alla donna. Passata la prima fase di
>> ambientamento, sembrava maggriormente a proprio agio. Nimosit ne fu
>> sollevato.
>> “E’ evidente che sono trattenuti qui solo come esca, ma non ho capito
>> ancora qual'è la preda che intendono prendere all'amo!”
>> “Eeee……?” La incalzò Nimosit curioso.
>> “Eppoi vorrei capire cosa ci facesse un cargo privato da queste parti.”
>> “Un po’ troppo lontano dalle normali rotte commerciali?” Abbozzò il
>> primo ufficiale in scia alle riflessioni del consigliere.
>> La donna non rispose ma sollevò entrambe le sopracciglia in una
>> smorfia più che eloquente.
>>
>> Prima ancora di vederla percepirono la notevole mole di Krin alle loro
>> spalle. Si voltarono entrambi.
>>
>> “I prigionieri stanno bene, adesso K'Paal vuole vedervi.” Tagliò corto
>> il klingon facendo capire loro che dovevano seguirlo.
>> “Molto bene. Ci faccia strada.”
>>
>> Discarica Klayi – poco dopo.
>>
>> “Di sicuro Relan sarà contento di vederci di nuovo.” Fece Sev, sarcastico.
>> “Lo immagino!” Rispose Moore poco convinto. Avevano ricevuto l’ordine
>> dal capitano di recuperare, se possibile, il compositore romulano
>> guasto per poter svolgere esami approfonditi sul pezzo. Non sarebbe
>> stato facile, ma dovevano provarci.
>>
>> Questa volta faticarono di più per acciuffare l’azzurro amico, ma ben
>> presto gli furono addosso.
>> “Ancora voi!” – Si lamentò l’andoriano. – “Avete deciso di rovinarmi
>> gli affari!”
>> “Nella nostra infinita magnanimità ti daremo due scelte. O ci dai un
>> piccolo aiuto oppure potremmo decidere di fare tappa fissa da queste
>> parti, giusto per venire a farti un saluto! Che ne dici?”
>> La volta precedente i due federali erano riusciti a prendere Relan
>> totalmente alla sprovvista, ma stavolta era diverso. Era come se si
>> fosse aspettato un ritorno dei due uomini. Le cose sarebbero andate
>> diversamente, si disse. Dovevano contrattare se volevano quello che
>> stavano cercando. Qualunque cosa fosse.
>> “Nel caso decidessi di aiutarvi…..dovrete darmi qualcosa in cambio.”
>> Strizzò l’occhio in un gesto molto umano.
>> “Perché dovremmo?” Incalzò Sev, facendoglisi più vicino.
>> “Uscire da qui può risultare più complicato che non entrarvi.” La
>> minaccia dell’andoriano non spaventò molto i due ufficiali, tuttavia
>> Relan poteva rivelarsi una preziosa risorsa.
>> “E cosa vorresti?” Chiese Moore stando al gioco.
>> “Dipende da cosa state cercando quaggiù.” Sev e Moore si scambiarono
>> un’occhiata eloquente. Senza troppe smancerie l’ufficiale tattico
>> scortò la loro preda dietro un riparo, dove avrebbero potuto
>> mercanteggiare con più discrezione.
>> “Prima hai parlato di un compositore romulano guasto, che voi avete
>> sostituito, esatto?” -
>> L’altro annuì. - “Potrebbe interessarci mettere le mani su quel pezzo.”
>> “Mmmmm……” – Rispose l’andoriano teatralmente. – “E’ molto quello che
>> mi chiedi amico.”
>> “C’è la possibilità che tu abbia ancora questo pezzo?”
>> “Forse…..” - Moore strinse con maggior vigore la mano sulla scapola
>> del meccanico. – “Ne sono praticamente certo……” – Moore fece ancora
>> più pressione, portando il suo viso molto vicino a quello dell’altro,
>> con fare intimidatorio. – “ Ce l’ho. Si si, ce l’ho!” L’ufficiale
>> tattico annuì compiaciuto.
>> “Bel lavoro Relan.” Si congratulò Sev.
>> “Grazie grazie, ma……anch’io ho bisogno di un paio di cosette….”
>> “Spara.” Tagliò corto il capo della sicurezza.
>> “Dunque vediamo…..voi due sembrate tipi in gamba……e potenti……quindi
>> sarete qui con una grande nave……chissà quali meraviglie ci sono,
>> nascoste nelle stive di un così grande vascello….”
>> “Mi sto stancando.” Annunciò Moore che, tuttavia, credeva di aver
>> afferrato dove l’altro volesse andare a parare.
>> Relan tirò fuori dalla tasca un piccolo pad.
>> “Se permettete potrei fare una piccola, insignificante, lista di
>> qualche paio di pezzi che potrebbero fare al caso mio…….” Sorrise
>> timido. Moore scrollò la testa. Il capitano non ne sarebbe stato
>> contento.
>> “Voglio quel compositore!” - Il tattico della Novalis squadrò negli
>> occhi lucidi l’andoriano. – “Niente scherzi, altrimenti salta tutto.”
>>
>> La lista che Relan aveva steso non era poi così piccola, né tantomeno
>> insignificante. I due ufficiali si allontanarono di qualche passo per
>> pianificare meglio la loro strategia, anche se non avevano grandi
>> margini di manovra.
>> “Che ne pensi?” Chiese Moore, tenendo sempre d’occhio la coppia di
>> antenne azzurre a pochi passi da loro.
>> “Dobbiamo mettere le mani su quel compositore, potrebbe essere fonte
>> di utili informazioni.”
>> “Già. Dobbiamo sentire Kuribayashi.”
>> “Aspetta, prima vorrei parlare con Sibek, lei conosce ogni pezzo della
>> nave.” Moore annuì.
>>
>> La conversazione col capo ingegnere della Novalis fu piuttosto lunga
>> ed impegnativa; era più che evidente per Moore che la donna non avesse
>> la minima intenzione di assecondare il loro gioco. Da un certo punto
>> di vista comprendeva perfettamente le sue ragioni, ma erano a tanto
>> così dal mettere le mani su un pezzo fondamentale del puzzle. Non
>> potevano mollare proprio sul più bello. Dopo poco Sev pose fine alla
>> chiamata.
>>
>> “Allora? Cosa ha detto.”
>> “Alla terza imprecazione ho chiuso la comunicazione. Tuttavia, credo
>> che potremo trattare con Relan, abbiamo qualcosa per lui.”
>> “Molto bene.” Con un gesto del braccio fece segno al collega di avere
>> campo libero per concludere la trattativa.
>>
>> L’andoriano li stava aspettando, sempre un po’ nervoso, ma sicuro che
>> qualcosa di buono per lui sarebbe saltata fuori.
>>
>> “Bene Relan, se riuscirai a procurarci quel compositore avrai a
>> disposizione alcuni pezzi direttamente dal magazzino della nostra
>> nave.” – Gli occhi dell’altro brillarono al solo pensiero. – “Saranno
>> nelle stesse condizioni del compositore, ovvero non funzionanti.”
>> Precisò Sev. L’espressione di Relan mutò repentinamente.
>> “Non è giusto!” Piagnucolò.
>> “Si che lo è. Un pezzo guasto per dei pezzi guasti. Mi sembra ragionevole.”
>> “Voglio sceglierli io, i pezzi.”
>> “Te lo posso concedere; avrai la possibilità di scegliere tre pezzi,
>> non uno in più.” - Allungò la mano destra, che l’andoriano guardò di
>> traverso per alcuni istanti, soppesando i termini di quella strana
>> transazione. Alla fine capitolò e strinse la mano di Sev. – “Molto
>> bene. Tra un attimo il nostro ingegnere capo ci invierà un elenco di
>> attrezzature che faranno al caso tuo.”
>>
>> Avevano lasciato Relan da qualche minuto e stavano per prepararsi ad
>> essere teletrasportati sulla Novalis. Avevano il compositore, anche se
>> questo era costato loro una griglia interfasica, un array di campo
>> lineare ed un regolatore ionico di curvatura, ma soprattutto una
>> lavata di testa da parte dell’ingegnere capo della nave, tutt’altro
>> che soddisfatta del compromesso.
>>
>> “Qualcosa non va?” Chiese Moore al collega, notando il suo sguardo
corrucciato.
>> “Non ne sono sicuro.”
>> “Non credi che Relan ci abbia detto tutto?”
>> “Non è questo. E’ più del tipo…..è come se un allarme stesse suonando
>> nella mia testa, ma non riuscissi a dargli una forma, ad afferrarlo
>> del tutto.”
>> “Qualche idea più precisa? Magari posso aiutarti a capire meglio.” Si
>> offrì l’ufficiale tattico.
>> “E’ strano. Dovrei essere contento, abbiamo messo le mani su un pezzo
>> fondamentale del puzzle, che probabilmente potrà contribuire a
>> risolvere il mistero della scomparsa dei vascelli sui quali stiamo
>> investigando……eppure…..”
>> Moore intuì.
>> “Tutto troppo facile?” L’altro lo fissò, sorpreso.
>> “Già. Tutto maledettamente troppo facile. Da quando sono in servizio
>> attivo niente è stato facile, niente è mai andato ‘secondo i piani’.”
>> “Capisco. La pista romulana non ti convince?” Un sorriso si fece largo
>> sul volto del capo della sicurezza.
>> “Pensavo fosse Thevek il consigliere di bordo?”
>> “Sai come si dice……chi sta con lo zoppo…..”
>> “Forse ci sfugge qualcosa. Non voglio complicare le cose inutilmente
>> ma……dobbiamo essere sicuri di analizzare il problema da ogni
>> angolazione.”
>> “Sono d’accordo. Ma se non ti dispiace preferirei farlo sulla
>> Novalis!” Fece Moore guardandosi intorno poco prima di richiedere di
>> essere riportati a bordo.
>>
>> Incrociatore pesante di classe Vor'cha – contemporaneamente
>>
>> K'Paal fissava la sua preda.
>> L'ufficiale a capo del gruppetto di federali era giovane, ma pareva
>> essere sicuro di sé. Sarebbe stato divertente, riflettè compiaciuto.
>>
>> “Avete potuto constatare che abbiamo trattato i prigioneri secondo i
>> trattati.” Precisò a bruciapelo.
>> “E' così, ve ne diamo atto e, ovviamente, ne siamo lieti. Anche se non
>> riesco a capire perchè siano ancora qui.” Fece Nimosit in risposta.
>> “Mi sembra evidente invece.”
>> “Comandante, sappiamo entrambi che nessun cargo commerciale può essere
>> annoverato come seria minaccia per un incrociatore di questo tipo! E'
>> evidente che stiate trattenendo l'equipaggio per uno scopo diverso.”
>>
>> Io so che tu sai che io so. Pareva l'unica tattica attuabile, al momento.
>>
>> “L'equipaggio del cargo è la nostra assicurazione, finchè non
>> chiariamo le vostre responsabilità in questa faccenda.” Rispose
>> granitico K'Paal.
>> “La Federazione non c'entra Comandante!” - Intervenne Thevek. - “Mi
>> sembra chiaro.”
>> “Chiaro?” - Tuonò l'altro. - “Io guardo i fatti. Due navi, una klingon
>> ed una federale nello stesso spazio, poco dopo la nostra nave non c'è
>> più!”
>> “Per la verità non c'è più nemmeno la nostra! Non per questo vi stiamo
>> accusando di esserne responsabili.” Rispose a bruciapelo la donna.
>> L'altro la studiò, con curiosità.
>> “Non mi fido di voi.” Sibilò a denti stretti.
>>
>> Questo è chiaro, riflettè Nimosit. Erano al muro contro muro, dovevano
>> cambiare approccio.
>>
>> “Perchè mai la Federazione e l'Impero Klingon dovrebbero calpestare
>> un'alleanza che ha fruttato ad entrambi pace e prosperità? Perchè
>> avremmo messo a repentaglio i rapporti di reciproco rispetto che con
>> fatica abbiamo costruito da molti anni a questa parte?” Chiese il
>> primo ufficiale.
>> “Non ho ancora questa risposta Comandante.” - Fece un passo in avanti
>> per conferire maggior enfasi alle parole. - “Ma è solo una questione
>> di tempo.”
>> “Siamo venuti per offrire al popolo klingon il nostro aiuto, non per
>> portare guerra dove non c'è.” Ribattè Thevek sostenendo lo sguardo
>> inquisitorio del klingon.
>>
>> K'Paal sembrò soppesare le parole di lei per alcuni istanti.
>> “Potete ritirarvi sulle vostre navette.” Esordì alla fine, incrociando
>> le braccia possenti sul torace.
>> Il colloquio era ufficialmente terminato. Nimosit annuì; il primo
>> incontro si era concluso con esito interlocutorio. Nessun rilevante
>> passo in avanti purtroppo. Ringraziò comunque il Comandante K'Paal e,
>> insieme ai suoi, fu di nuovo scortato verso la sala teletrasporto.
>>
>> K'Paal restò per alcuni istanti a scrutare il corridoio della nave
>> lungo il quale i federali erano scomparsi. Krin gli fu accanto.
>> “Non hai menzionato le strane letture energetiche che abbiamo rilevato
>> in prossimità dell'ammasso.” Non era una domanda, ma una costatazione.
>> “Non ce n'era bisogno. Per il momento voglio tenermi questo
>> vantaggio.” Rispose pensieroso, prima di voltarsi e tornare in
>> plancia.
>>
>> END OF TRANSMISSION
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>> Ciao, Ric
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>Captain Tetsuya Kuribayashi
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