[Stml2] R: Re: [MEX 13.05 - Nimosit]

Federico Gotti federtrek at gmail.com
Tue Apr 8 10:32:49 CEST 2014


Ho notato che Sev e Moore si danno del tu nel tuo brano e del lei nel mio :P
Per Sev non ci sono problemi con il "tu", è di carattere amichevole e
il lei gli sembra più un intralcio che altro (anche con i suoi
sottoposti si da del tu, ma nelle situazione ufficiali del lei, ma
solo perchè in passato è stato cazziato varie volte per questo :P)
Per Moore invece non so...Fede, che ci dici?
Lo chiedo solo per uniformare la cosa (e capire meglio i personaggi).
Poi, volendo si può anche inserire uno scambio rapido in cui i due si
dicono "Diamoci del tu"
Scusate la pignoleria :P

2014-04-08 8:34 GMT+02:00 Coral Nimosit <coral.nimosit at gmail.com>:
> Ciao ragazzi, sono contento che il brano sia piaciuto. Ho cercato di
> dare qualche spunto per la missione e far interagire i nuovi PG con il
> resto della ciurma. Spero di averci preso, non è mai facile beccare la
> psicologia dei personaggi al primo colpo, quindi spero di non aver
> fatto danni ^_^. Se vedete errori o cose che non vanno fatemelo
> presente.
>
> Il 07 aprile 2014 19:06, dwalla.cons at libero.it <dwalla.cons at libero.it>
> ha scritto:
>> Ottimo brano Ric e soprattutto ottimi spunti per il prossimo!
>>
>> bravo!
>>
>> Ciao!!!
>>
>>
>> ====================================
>> ○○● Lt. Commander Dwalla Thevek
>> Counselor - USS Novalis NCC-1772
>> Private comunicator: dwalla.cons at libero.com
>> ====================================
>> “When you look back, you can’t see what is coming”
>>
>>>----Messaggio originale----
>>>Da: captkuribayashi at gmail.com
>>>Data: 7-apr-2014 12.51
>>>A: <stml2 at gioco.net>
>>>Ogg: Re: [Stml2] [MEX 13.05 - Nimosit]
>>>
>>>Accuso ricevuta e lettura.
>>>Complimenti per il brano.
>>>Ottimo lavoro, Numero Uno. :-)
>>>
>>>Michele
>>>
>>>Il 06 aprile 2014 15:19, Coral Nimosit <coral.nimosit at gmail.com> ha scritto:
>>>> Ok gente. Di seguito invio in lista il brano di missione, ovvero
>>>> quello che sono riuscito a fare in queste due settimane molto intense
>>>> per me. Leggete e commentate. Sarò sincero, avevo in mente di
>>>> incasinare un pò le cose ^_^, ma avrei avuto bisogno di più tempo,
>>>> quindi ho deciso per un approccio decisamente più soft; ho voluto solo
>>>> dare un paio di spunti a chi seguirà. ciao e buona lettura.
>>>>
>>>> PS: tanto per essere sicuri, se arriva in lista....mi date conferma
>>>> dell'invio? grazie ciao
>>>>
>>>>
>>>> ==============================
>>>>
>>>> TITOLO: 13-05 – "Io so che tu sai che io so."
>>>>
>>>> AUTORE: Riccardo/Nimosit
>>>>
>>>> Brano precedente: 13-04 - "Si parte"
>>>>
>>>> D.S. 71089.12   - D.T. 02/02/2394
>>>>
>>>> ==============================
>>>>
>>>> Incrociatore pesante di classe Vor'cha – D.S. 71089.12 – D.T.
>>>> 02/02/2394 ore 12.46
>>>>
>>>> Krin squadrò la delegazione federale con un misto di disgusto e
>>>> rassegnazione, prima di rivolgersi all'ufficiale alla consolle del
>>>> teletrasporto.
>>>> “Avverti K'Paal che sono arrivati.”
>>>>
>>>> All'ultimo minuto Nimosit aveva deciso di lasciare a guardia delle
>>>> navette quasi tutti gli ufficiali alla sicurezza che il buon Sev gli
>>>> aveva affibbiato suscitando, come previsto, alcune proteste.
>>>> Comprendeva le ragioni del capo della sicurezza e dei suoi uomini, ma
>>>> doveva ammettere che salire a bordo di una nave Klingon armati fino ai
>>>> denti sbandierando, al contrario, intenzioni pacifiche poteva suonare
>>>> come minimo controproducente. Aveva notato dall'espressione di Thevek
>>>> che anche il nuovo consigliere approvava la scelta. Oltre a loro due
>>>> ed al dottor Di Maria, facevano parte del gruppo solo due ufficiali
>>>> della sicurezza. Non che la cosa avesse più di una valenza formale
>>>> visto il numero di Klingon che si erano ritrovati subito attorno quale
>>>> comitato di benvenuto. Tutto come da programma.
>>>> Si voltò verso la donna al suo fianco.
>>>> “Andrà tutto bene. Può respirare.” - Sussurrò. Lei annuì. Anche lui,
>>>> come il capitano, aveva letto attentamente il ruolino dei due nuovi
>>>> ufficiali superiori; avevano sviluppato notevoli competenze nei loro
>>>> rispettivi ambiti applicativi, ma scarsa pratica sul campo. Si
>>>> immaginava che ritrovarsi scaraventati da dietro ad una scrivania
>>>> direttamente su un incrociatore da battaglia klingon potesse risultare
>>>> piuttosto destabilizzante, anche per ufficiali esperti. Aveva bisogno
>>>> che il nuovo consigliere rimanesse lucida e calma. Fece qualche passo
>>>> avanti, scendendo dalla pedana del teletrasporto. - “Sono il
>>>> comandante Nimosit, primo ufficiale della USS Novalis.”
>>>>
>>>> L'ufficiale al momento più alto in grado gli si fece incontro,
>>>> sovrastandolo di almeno dieci centimetri.
>>>>
>>>> “Sono Krin, ho l'ordine di scortarvi dai prigionieri.”
>>>> “Molto bene, grazie.” Annuì Nimosit.
>>>> “Ho anche l'ordine di non perdervi di vista nemmeno per un secondo.”
>>>>
>>>> La velata minaccia sottesa a quelle parole, compresibile per la
>>>> verità, rientrava nel novero delle cortesie diplomatiche dei figli di
>>>> Qo'noS, che Nimosit si aspettava. I suoi uomini erano preparati e
>>>> seguirono il manipolo di klingon e delle loro bocche da fuoco per gli
>>>> angusti corridoi della nave fino alle celle detentive, nelle quali era
>>>> trattenuto l'esiguo equipaggio del cargo federale sequestrato.
>>>> Inutile dire che il capitano Lee Kim Yo ed il suo gruppo furono ben
>>>> felici e sollevati nel constatare che la Flotta avesse inviato
>>>> qualcuno a prendersi cura di loro.
>>>>
>>>> “Non è così facile.” Esordì Nimosit rivoltò a Lee, mentre fu concesso
>>>> a Di Maria di occuparsi dei prigionieri. Cercò di spiegargli la
>>>> situazione nella maniera più chiara possibile, ma rassicurò l’uomo che
>>>> avrebbero negoziato con i Klingon la loro liberazione.
>>>> “Come possiamo rappresentare una minaccia per un intero gruoppo da
>>>> battaglia klingon, Comandante! Il nostro è un semplice cargo
>>>> commerciale.” Protestò l’uomo.
>>>> “Ne sono consapevole, e lo sanno benissimo anche i Klingon. Crediamo
>>>> che la vostra presenza qui faccia parte di uno schema più grande e
>>>> complesso al quale stiamo cercando di dare un senso.”
>>>> Di Maria gli si avvicinò dopo poco.
>>>> “Stanno benone, un po’ bistrattati ma sani. Gli interrogatori klingon
>>>> non sono mai una passeggiata di piacere! Ho somministrato qualche
>>>> blando ricostituente, niente di più. Certo il cibo klingon non aiuta
>>>> né il corpo né lo spirito!”
>>>> “Conto di riuscire a liberare il Nipper prima possibile.” Rispose
>>>> Nimosit sia al dottore che a Lee. Allontanandosi di qualche passo si
>>>> avvicinò a Thevek, occupata ad osservare tutto cercando di
>>>> immagazzinare ogni piccolo dettaglio utile.
>>>>
>>>> “Idee?” Chiese a bruciapelo alla donna. Passata la prima fase di
>>>> ambientamento, sembrava maggriormente a proprio agio. Nimosit ne fu
>>>> sollevato.
>>>> “E’ evidente che sono trattenuti qui solo come esca, ma non ho capito
>>>> ancora qual'è la preda che intendono prendere all'amo!”
>>>> “Eeee……?” La incalzò Nimosit curioso.
>>>> “Eppoi vorrei capire cosa ci facesse un cargo privato da queste parti.”
>>>> “Un po’ troppo lontano dalle normali rotte commerciali?” Abbozzò il
>>>> primo ufficiale in scia alle riflessioni del consigliere.
>>>> La donna non rispose ma sollevò entrambe le sopracciglia in una
>>>> smorfia più che eloquente.
>>>>
>>>> Prima ancora di vederla percepirono la notevole mole di Krin alle loro
>>>> spalle. Si voltarono entrambi.
>>>>
>>>> “I prigionieri stanno bene, adesso K'Paal vuole vedervi.” Tagliò corto
>>>> il klingon facendo capire loro che dovevano seguirlo.
>>>> “Molto bene. Ci faccia strada.”
>>>>
>>>> Discarica Klayi – poco dopo.
>>>>
>>>> “Di sicuro Relan sarà contento di vederci di nuovo.” Fece Sev, sarcastico.
>>>> “Lo immagino!” Rispose Moore poco convinto. Avevano ricevuto l’ordine
>>>> dal capitano di recuperare, se possibile, il compositore romulano
>>>> guasto per poter svolgere esami approfonditi sul pezzo. Non sarebbe
>>>> stato facile, ma dovevano provarci.
>>>>
>>>> Questa volta faticarono di più per acciuffare l’azzurro amico, ma ben
>>>> presto gli furono addosso.
>>>> “Ancora voi!” – Si lamentò l’andoriano. – “Avete deciso di rovinarmi
>>>> gli affari!”
>>>> “Nella nostra infinita magnanimità ti daremo due scelte. O ci dai un
>>>> piccolo aiuto oppure potremmo decidere di fare tappa fissa da queste
>>>> parti, giusto per venire a farti un saluto! Che ne dici?”
>>>> La volta precedente i due federali erano riusciti a prendere Relan
>>>> totalmente alla sprovvista, ma stavolta era diverso. Era come se si
>>>> fosse aspettato un ritorno dei due uomini. Le cose sarebbero andate
>>>> diversamente, si disse. Dovevano contrattare se volevano quello che
>>>> stavano cercando. Qualunque cosa fosse.
>>>> “Nel caso decidessi di aiutarvi…..dovrete darmi qualcosa in cambio.”
>>>> Strizzò l’occhio in un gesto molto umano.
>>>> “Perché dovremmo?” Incalzò Sev, facendoglisi più vicino.
>>>> “Uscire da qui può risultare più complicato che non entrarvi.” La
>>>> minaccia dell’andoriano non spaventò molto i due ufficiali, tuttavia
>>>> Relan poteva rivelarsi una preziosa risorsa.
>>>> “E cosa vorresti?” Chiese Moore stando al gioco.
>>>> “Dipende da cosa state cercando quaggiù.” Sev e Moore si scambiarono
>>>> un’occhiata eloquente. Senza troppe smancerie l’ufficiale tattico
>>>> scortò la loro preda dietro un riparo, dove avrebbero potuto
>>>> mercanteggiare con più discrezione.
>>>> “Prima hai parlato di un compositore romulano guasto, che voi avete
>>>> sostituito, esatto?” -
>>>> L’altro annuì. - “Potrebbe interessarci mettere le mani su quel pezzo.”
>>>> “Mmmmm……” – Rispose l’andoriano teatralmente. – “E’ molto quello che
>>>> mi chiedi amico.”
>>>> “C’è la possibilità che tu abbia ancora questo pezzo?”
>>>> “Forse…..” - Moore strinse con maggior vigore la mano sulla scapola
>>>> del meccanico. – “Ne sono praticamente certo……” – Moore fece ancora
>>>> più pressione, portando il suo viso molto vicino a quello dell’altro,
>>>> con fare intimidatorio. – “ Ce l’ho. Si si, ce l’ho!” L’ufficiale
>>>> tattico annuì compiaciuto.
>>>> “Bel lavoro Relan.” Si congratulò Sev.
>>>> “Grazie grazie, ma……anch’io ho bisogno di un paio di cosette….”
>>>> “Spara.” Tagliò corto il capo della sicurezza.
>>>> “Dunque vediamo…..voi due sembrate tipi in gamba……e potenti……quindi
>>>> sarete qui con una grande nave……chissà quali meraviglie ci sono,
>>>> nascoste nelle stive di un così grande vascello….”
>>>> “Mi sto stancando.” Annunciò Moore che, tuttavia, credeva di aver
>>>> afferrato dove l’altro volesse andare a parare.
>>>> Relan tirò fuori dalla tasca un piccolo pad.
>>>> “Se permettete potrei fare una piccola, insignificante, lista di
>>>> qualche paio di pezzi che potrebbero fare al caso mio…….” Sorrise
>>>> timido. Moore scrollò la testa. Il capitano non ne sarebbe stato
>>>> contento.
>>>> “Voglio quel compositore!” - Il tattico della Novalis squadrò negli
>>>> occhi lucidi l’andoriano. – “Niente scherzi, altrimenti salta tutto.”
>>>>
>>>> La lista che Relan aveva steso non era poi così piccola, né tantomeno
>>>> insignificante. I due ufficiali si allontanarono di qualche passo per
>>>> pianificare meglio la loro strategia, anche se non avevano grandi
>>>> margini di manovra.
>>>> “Che ne pensi?” Chiese Moore, tenendo sempre d’occhio la coppia di
>>>> antenne azzurre a pochi passi da loro.
>>>> “Dobbiamo mettere le mani su quel compositore, potrebbe essere fonte
>>>> di utili informazioni.”
>>>> “Già. Dobbiamo sentire Kuribayashi.”
>>>> “Aspetta, prima vorrei parlare con Sibek, lei conosce ogni pezzo della
>>>> nave.” Moore annuì.
>>>>
>>>> La conversazione col capo ingegnere della Novalis fu piuttosto lunga
>>>> ed impegnativa; era più che evidente per Moore che la donna non avesse
>>>> la minima intenzione di assecondare il loro gioco. Da un certo punto
>>>> di vista comprendeva perfettamente le sue ragioni, ma erano a tanto
>>>> così dal mettere le mani su un pezzo fondamentale del puzzle. Non
>>>> potevano mollare proprio sul più bello. Dopo poco Sev pose fine alla
>>>> chiamata.
>>>>
>>>> “Allora? Cosa ha detto.”
>>>> “Alla terza imprecazione ho chiuso la comunicazione. Tuttavia, credo
>>>> che potremo trattare con Relan, abbiamo qualcosa per lui.”
>>>> “Molto bene.” Con un gesto del braccio fece segno al collega di avere
>>>> campo libero per concludere la trattativa.
>>>>
>>>> L’andoriano li stava aspettando, sempre un po’ nervoso, ma sicuro che
>>>> qualcosa di buono per lui sarebbe saltata fuori.
>>>>
>>>> “Bene Relan, se riuscirai a procurarci quel compositore avrai a
>>>> disposizione alcuni pezzi direttamente dal magazzino della nostra
>>>> nave.” – Gli occhi dell’altro brillarono al solo pensiero. – “Saranno
>>>> nelle stesse condizioni del compositore, ovvero non funzionanti.”
>>>> Precisò Sev. L’espressione di Relan mutò repentinamente.
>>>> “Non è giusto!” Piagnucolò.
>>>> “Si che lo è. Un pezzo guasto per dei pezzi guasti. Mi sembra ragionevole.”
>>>> “Voglio sceglierli io, i pezzi.”
>>>> “Te lo posso concedere; avrai la possibilità di scegliere tre pezzi,
>>>> non uno in più.” - Allungò la mano destra, che l’andoriano guardò di
>>>> traverso per alcuni istanti, soppesando i termini di quella strana
>>>> transazione. Alla fine capitolò e strinse la mano di Sev. – “Molto
>>>> bene. Tra un attimo il nostro ingegnere capo ci invierà un elenco di
>>>> attrezzature  che faranno al caso tuo.”
>>>>
>>>> Avevano lasciato Relan da qualche minuto e stavano per prepararsi ad
>>>> essere teletrasportati sulla Novalis. Avevano il compositore, anche se
>>>> questo era costato loro una griglia interfasica, un array di campo
>>>> lineare ed un regolatore ionico di curvatura, ma soprattutto una
>>>> lavata di testa da parte dell’ingegnere capo della nave, tutt’altro
>>>> che soddisfatta del compromesso.
>>>>
>>>> “Qualcosa non va?” Chiese Moore al collega, notando il suo sguardo
>> corrucciato.
>>>> “Non ne sono sicuro.”
>>>> “Non credi che Relan ci abbia detto tutto?”
>>>> “Non è questo. E’ più del tipo…..è come se un allarme stesse suonando
>>>> nella mia testa, ma non riuscissi a dargli una forma, ad afferrarlo
>>>> del tutto.”
>>>> “Qualche idea più precisa? Magari posso aiutarti a capire meglio.” Si
>>>> offrì l’ufficiale tattico.
>>>> “E’ strano. Dovrei essere contento, abbiamo messo le mani su un pezzo
>>>> fondamentale del puzzle, che probabilmente potrà contribuire a
>>>> risolvere il mistero della scomparsa dei vascelli sui quali stiamo
>>>> investigando……eppure…..”
>>>> Moore intuì.
>>>> “Tutto troppo facile?” L’altro lo fissò, sorpreso.
>>>> “Già. Tutto maledettamente troppo facile. Da quando sono in servizio
>>>> attivo niente è stato facile, niente è mai andato ‘secondo i piani’.”
>>>> “Capisco. La pista romulana non ti convince?” Un sorriso si fece largo
>>>> sul volto del capo della sicurezza.
>>>> “Pensavo fosse Thevek il consigliere di bordo?”
>>>> “Sai come si dice……chi sta con lo zoppo…..”
>>>> “Forse ci sfugge qualcosa. Non voglio complicare le cose inutilmente
>>>> ma……dobbiamo essere sicuri di analizzare il problema da ogni
>>>> angolazione.”
>>>> “Sono d’accordo. Ma se non ti dispiace preferirei farlo sulla
>>>> Novalis!” Fece Moore guardandosi intorno poco prima di richiedere di
>>>> essere riportati a bordo.
>>>>
>>>> Incrociatore pesante di classe Vor'cha – contemporaneamente
>>>>
>>>> K'Paal fissava la sua preda.
>>>> L'ufficiale a capo del gruppetto di federali era giovane, ma pareva
>>>> essere sicuro di sé. Sarebbe stato divertente, riflettè compiaciuto.
>>>>
>>>> “Avete potuto constatare che abbiamo trattato i prigioneri secondo i
>>>> trattati.” Precisò a bruciapelo.
>>>> “E' così, ve ne diamo atto e, ovviamente, ne siamo lieti. Anche se non
>>>> riesco a capire perchè siano ancora qui.” Fece Nimosit in risposta.
>>>> “Mi sembra evidente invece.”
>>>> “Comandante, sappiamo entrambi che nessun cargo commerciale può essere
>>>> annoverato come seria minaccia per un incrociatore di questo tipo! E'
>>>> evidente che stiate trattenendo l'equipaggio per uno scopo diverso.”
>>>>
>>>> Io so che tu sai che io so. Pareva l'unica tattica attuabile, al momento.
>>>>
>>>> “L'equipaggio del cargo è la nostra assicurazione, finchè non
>>>> chiariamo le vostre responsabilità in questa faccenda.” Rispose
>>>> granitico K'Paal.
>>>> “La Federazione non c'entra Comandante!” - Intervenne Thevek. - “Mi
>>>> sembra chiaro.”
>>>> “Chiaro?” - Tuonò l'altro. - “Io guardo i fatti. Due navi, una klingon
>>>> ed una federale nello stesso spazio, poco dopo la nostra nave non c'è
>>>> più!”
>>>> “Per la verità non c'è più nemmeno la nostra! Non per questo vi stiamo
>>>> accusando di esserne responsabili.” Rispose a bruciapelo la donna.
>>>> L'altro la studiò, con curiosità.
>>>> “Non mi fido di voi.” Sibilò a denti stretti.
>>>>
>>>> Questo è chiaro, riflettè Nimosit. Erano al muro contro muro, dovevano
>>>> cambiare approccio.
>>>>
>>>> “Perchè mai la Federazione e l'Impero Klingon dovrebbero calpestare
>>>> un'alleanza che ha fruttato ad entrambi pace e prosperità? Perchè
>>>> avremmo messo a repentaglio i rapporti di reciproco rispetto che con
>>>> fatica abbiamo costruito da molti anni a questa parte?” Chiese il
>>>> primo ufficiale.
>>>> “Non ho ancora questa risposta Comandante.” - Fece un passo in avanti
>>>> per conferire maggior enfasi alle parole. - “Ma è solo una questione
>>>> di tempo.”
>>>> “Siamo venuti per offrire al popolo klingon il nostro aiuto, non per
>>>> portare guerra dove non c'è.” Ribattè Thevek sostenendo lo sguardo
>>>> inquisitorio del klingon.
>>>>
>>>> K'Paal sembrò soppesare le parole di lei per alcuni istanti.
>>>> “Potete ritirarvi sulle vostre navette.” Esordì alla fine, incrociando
>>>> le braccia possenti sul torace.
>>>> Il colloquio era ufficialmente terminato. Nimosit annuì; il primo
>>>> incontro si era concluso con esito interlocutorio. Nessun rilevante
>>>> passo in avanti purtroppo. Ringraziò comunque il Comandante K'Paal e,
>>>> insieme ai suoi, fu di nuovo scortato verso la sala teletrasporto.
>>>>
>>>> K'Paal restò per alcuni istanti a scrutare il corridoio della nave
>>>> lungo il quale i federali erano scomparsi. Krin gli fu accanto.
>>>> “Non hai menzionato le strane letture energetiche che abbiamo rilevato
>>>> in prossimità dell'ammasso.” Non era una domanda, ma una costatazione.
>>>> “Non ce n'era bisogno. Per il momento voglio tenermi questo
>>>> vantaggio.” Rispose pensieroso, prima di voltarsi e tornare in
>>>> plancia.
>>>>
>>>> END OF TRANSMISSION
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>>>> Ciao, Ric
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