[Stml2] "13.10 - Crisi" Tenente Comandante Dwalla Thevek
Coral Nimosit
coral.nimosit a gmail.com
Mer 17 Set 2014 08:56:46 CEST
Precisazione dovuta capo. Io posso dire la mia e invito gli altri a
fare lo stesso; ovviamente scatenare una guerra comporterebbe una
reazione a catena anche su SFI che credo potremmo anche evitare ^_^.
Se non ricordo male l'intento iniziale era quella di "andarci vicino"
alla guerra, ma poi evitarla, senza quindi compromettere il continuum.
ciao
Il 16 settembre 2014 23:42, Capt. Tetsuya Kuribayashi
<captkuribayashi a gmail.com> ha scritto:
> Finalmente sono riuscito a finire di leggerlo.
>
> Il brano è ben scritto ed avvincente, ma devo fare una precisazione
> importante ...
> Come tutti ben sapete, la USS Novalis fa parte di un universo
> narrativo condiviso, quindi se durante la missione facciamo scoppiare
> una guerra tra Federazione e Impero Romulano (ad esempio), questo avrà
> necessariamente effetto su tutte le SIM di SFI.
> Per questo motivo, da regolamento l'utilizzo di questo espediente
> narrativo è subordinato all'approvazione da parte di tutti i
> coordinatori/vice-coordinatori SFI, senza la quale il brano va
> revisionato e la trama riportata sui binari "condivisi" da tutte le
> navi.
>
> Prima di andare avanti vi chiedo quindi come vogliamo procedere.
> Se vogliamo tirar fuori una guerra tra Federazione e Impero Romulano,
> devo stoppare la narrazione e proporre l'evento agli altri ufficiali
> di comando.
>
> Fatemi sapere.
>
> Michele
>
> Il 05 settembre 2014 00:13, dwalla.cons a libero.it
> <dwalla.cons a libero.it> ha scritto:
>> Ecco il mio pezzo a tempi di record.
>> fatemi sapere cosa ne pensate.
>> Enjoy
>>
>> INCOMING TRANSMISSION
>> =========================
>> ================================
>> TITOLO: 13-10 - “Crisi"
>> PRECEDENTE: 13-09 - “”
>> AUTORE: Silvia
>> D.S. 71090.78 - D.T. 03/02/2394
>> =================================
>> Incrociatore Klingon
>> D.S. 71090.75 - D.T. 03/02/2394 – Ore 2.17
>>
>> =^=Nimosit a Di Maria. Dottore mi riceve?=^= il trillo di mancata
>> comunicazione del commbadge fiaccò tristemente le speranze del Primo Ufficiale.
>> Era il terzo tentativo di mettersi in comunicazione con il dottore che andava a
>> vuoto e stava cominciando a perdere le speranze. La Plancia dell’incrociatore
>> era un disastro. Ovunque feriti e morti. Nemmeno il Comandante dell’
>> incrociatore era ancora riuscito a capire quanti del suo equipaggio fossero
>> ancora vivi, visto che l’esplosione aveva fatto saltare tutti i sistemi di
>> comunicazione e i sensori interni. L’unica cosa che continuava a lampeggiare
>> sui pannelli erano le luci rosse degli allarmi di decompressione.
>> Dwalla sentiva la sua testa esplodere. Pur non essendo in grado di leggere la
>> mente a distanza, ma solo percepirne le emozioni, quelle presenti erano più che
>> sufficienti per farle avere un’emicrania con i fiocchi.
>> “Comandante, è inutile provare a contattarlo. dobbiamo muoverci. Anche se sono
>> sicura che la Novalis sta arrivando, dobbiamo trovare subito il dottore”.
>> Dwalla non sapeva come mai, ma tra la sua mente e quella di Nathan si era
>> creato un legame la cui natura era ben al di sotto della comunicazione
>> telepatica a distanza, ma era dell’ordine del sapere più o meno sempre se uno
>> dei due stava bene o era in pericolo. Nathan lo chiamava “il suo mal di
>> pancia”. Dwalla da professionista della mente lo chiamava “connessione
>> psicoattiva assiale con variazione congiunta e reciproca dello stato emotivo”.
>> In ogni caso poteva contare che Nathan si fosse accorto della situazione
>> critica in cui lei si trovava e questa era di per sé una notizia ottima.
>> “Ha ragione, ma come fare. Non conosciamo questa nave! Rischiamo di perderci o
>> di finire in una frattura dello scafo”
>> “Ho un’idea. Mi dia un attimo”
>> Dwalla si girò verso il Comandante dell’incrociatore che stava inutilmente
>> provando a far ripartire il computer di bordo. Senza tanto andare per il
>> sottile gli prese la faccia tra le mani e guardandolo fisso negli occhi come
>> per ipnotizzarlo disse con voce ferma:
>> “Comandante , ora deve ricordare lo schema della sua nave. Qual è la via più
>> veloce e più sicura che farebbe lei per raggiungere gli alloggi della sezione
>> abitativa?”
>> Il flusso di informazioni passò dalla mente del comandante ai palmi di Dwalla
>> e prima che questo si rendesse conto di quello che era successo, Dwalla era già
>> corsa via.
>> “Comandante mi segua. Conosco la strada!”
>> Poco dopo Dwalla e Nimosit stavano avanzando a carponi in un tubo di raccordo
>> tra la sezione ventrale e poppiera dell’incrociatore. Dwalla aveva visualizzato
>> e memorizzato la strada da fare direttamente dalla testa del comandante, ma tra
>> il vedere e il fare la differenza era considerevole. Più di una volta aveva
>> rischiato di mettere il piede in fallo e precipitare rimanendo schiacciata
>> sotto cumuli di macerie. Fortunatamente per lei Nimosit era ben più preparato a
>> tali eventi ed era riuscito sempre a evitare il peggio.
>> “Ci siamo quasi Comandante” disse Dwalla voltandosi e così beccando in
>> flagrante il suo superiore a guardare con interesse il suo fondoschiena, con un
>> sorriso vezzoso Dwalla fece finta di niente e riprese ad avanzare nello stretto
>> corridoio. *Non importa quanto grave può essere una situazione, alla fine l’
>> umanità si rivela anche in queste cose. È un segno che è un uomo molto
>> equilibrato. Dovrei scriverlo nel suo fascicolo medico* si ritrovò a pensare
>> Dwalla e agli studi di psicologia umana *riuscire a distrarre la mente in un
>> momento di stress è fondamentale nei processi di gestione… ma che sto pensando
>> che mi annoio da sola… * il suo soliloquio interiore venne prontamente
>> interrotto dalla risposta di Nimosit “ehm.. sì.. ottimo comandante” solo una
>> nota di indecisione per l’imbarazzo, ma poi la voce di Coral riprese il solito
>> timbro “speriamo di trovare rapidamente il dottore. Questa sezione mi sembra
>> molto pericolante. Rischiamo una decompressione da un momento all’altro”
>> “Siamo vicini, comincio a percepire l’impronta mentale del dottore…” Dwalla
>> portò una mano alla testa per lenire con la pressione la fitta di dolore che
>> stava arrivando “direi ad una a distanza di una ventina di metri avanti a noi.
>> Se il pannello laggiù non è bloccato siamo arrivati”
>> “muoviamoci allora!”
>> I due raggiunsero il fondo del corridoio e le loro speranze subirono un duro
>> scossone.
>> “Non è possibile! il boccaporto è bloccato in automatico per una
>> decompressione in corso nella stanza” disse Dwalla con una nota di disappunto
>> nella voce.
>> “Il controllo manuale?”
>> “la leva è bloccata e non riesco ad aprirla” disse sbuffando per lo sforzo. No
>> decisamente le attività manuali e di forza non erano il suo pane quotidiano.
>> “Si sposti, ci penso io”
>> Nimosit si appoggiò con la schiena alla parete del condotto e sferzò un
>> poderoso calcio alla leva che con uno scatto si aprì “bastava chiederglielo
>> gentilmente… mi aiuti ad aprirlo”
>> Tirando da entrambe le parti riuscirono a creare uno spiraglio nel pannello e
>> subito si resero conto che l’aria fluiva nella stanza tirata da una differenza
>> di pressione dovuta presumibilmente ad una falla. L’aria all’interno della
>> stanza era rarefatta. Sotto di loro un cumulo di detriti metallici e poco più
>> in la, schiacciato da un tramezzo del ponte, il dottore.
>> Nimosit si calò nella stanza e aiutò Dwalla a scendere. Il dottore giaceva sul
>> pavimento, in ipossia, ma vivo.
>> “Dottore sono felice di vederla” disse Nimosit
>> “lo… sono… molto più io…” sussurrò Di Maria
>> “Quali sono le sue condizioni”
>> “sei o più costole rotte… avrei bisogno di un po’ più d’aria…”
>> “Adesso la portiamo via di qui”
>> “Comandante, abbiamo un problema” disse Dwalla che si era girata un momento a
>> guardare la fonte del risucchio d’aria.
>> “Solo uno? Siamo fortunati… di che si tratta?” Nimosit intanto stava
>> osservando la lastra metallica che teneva bloccato il dottore in modo da capire
>> come fare a spostarla.
>> “Quando abbiamo aperto il boccaporto abbiamo creato un differenziale di
>> pressione… beh la falla sta aumentando signore…”
>> In effetti il piccolo forellino che aveva prosciugato l’aria presente ora era
>> diventato grande come una moneta e stava cominciando ad esercitare abbastanza
>> pressione da spostare oggetti piccoli e leggeri.
>> “Allora leviamo le tende… mi aiuti. Io solleverò la lastra da questo punto e
>> lei tirerà via il dottore. Poi penseremo a come tirarlo su nel boccaporto”
>> Unendo le forze riuscirono a spostare il grande lastrone metallico e a trarre
>> in salvo il dottore. Poi Nimosit si arrampicò sul boccaporto e aiutato da
>> Dwalla riuscì a tirare il dottore dentro il tubo di raccordo. Infine, appena
>> Dwalla fu salita, chiusero il portellone e tirarono un sospiro di sollievo.
>>
>> USS Novalis
>> D.S. 71090.75 - D.T. 03/02/2394 – Ore 2.17
>>
>> La Novalis si trovava ancora a due ore di distanza dall’incrociatore Klingon,
>> e Moore, completate tutte le analisi si trovava a misurare lentamente il suo
>> ufficio, passo dopo passo, da muro a muro. Così aveva sempre affrontato le
>> cose, così ragionava. Camminava e pensava. Un tarlo lo rodeva e non poteva fare
>> a meno di provare a risolvere quell’enigma.
>> *Qualcosa non va… chi si prende la briga di rubare una nave della Federazione
>> in disarmo e contemporaneamente ne distrugge un’altra? O forse non la
>> distrugge, magari la sequestra… ma per farne cosa? Per poi fare cosa?
>> distruggere uno sparviero klingon, come se fosse possibile per una nave di
>> classe nova.
>> L’abbozzo di copertura e di dissimulazione, poi è stato quasi imbarazzante.
>> Lode alla buona idea e la giusta dose di macchiavellica complicatezza, ma solo
>> di abbozzo si può parlare. Quel qualcuno ha sfruttato un momento di
>> riorganizzazione interna della Flotta federale, sapendo che la Novalis,
>> mancante di uno spettrometro di massa, sarebbe stata la nave mandata a
>> investigare? Questo è puro intelligence, ma neanche troppo complicato. D’
>> accordo, senza i giusti indizi si sarebbe pensato ad una azione di guerra tra
>> la Federazione e l’Impero Klingon e una pace di decenni sarebbe stata
>> accantonata per la guerra nel giro di una notte e i romulani, nonostante tutti
>> gli accordi di pace al momento esistenti e che ho io stesso aiutato a scrivere,
>> sarebbero stati senz’altro agevolati. Ma proprio qui qualcosa non quadra. I
>> romulani avrebbero fatto un lavoro più pulito, ma se anche fosse stato
>> organizzato da loro, non potevano sperare che il trucco reggesse. Confidare
>> nell’impulsività klingon di dar battaglia e nella disattenzione di un
>> equipaggio è un terribile azzardo in un piano che fino a quel punto è stato
>> preciso come un orologio. I giusti indizi li abbiamo trovati e anche
>> rapidamente, così che non solo siamo riusciti a evitare una guerra tra
>> Federazione e Klingon, ma ne abbiamo abbastanza da rivolgerci contro i
>> romulani. E questo mi convince sempre di più che non siano stati loro. Chi
>> diamine potrà mai avercela in questo modo con i miei amici dalle orecchie a
>> punta da mettere su tutto questo teatrino…*
>>
>> Incrociatore Klingon
>> D.S. 71090.99 - D.T. 03/02/2394 – Ore 4.07
>>
>> Dwalla e Nimosit avevano rinunciato al tentativo di spostare ulteriormente il
>> dottore. Di Maria era troppo ferito per potersi muovere in quel dedalo di
>> lamiere che era la parte centrale del Vor’Cha. Così non avevano potuto fare
>> altro che stringere dei pezzi di stoffa sulle ferite del dottore in attesa dell’
>> arrivo della Novalis.
>> Dwalla aveva appena applicato le sue conoscenze della mente umana per mettere
>> il dottore in uno stato semi-vegetativo che gli impediva di provare dolori
>> lancinanti e gli permetteva un consumo di ossigeno inferiore, quando girandosi
>> si avvide che Nimosit la osservava con interesse.
>> “Ha qualche domanda Comandante?”
>> “Mi scusi, ma stavo solo cercando di inquadrarla..”
>> “Quindi non le è bastato aver letto il mio ruolino di servizio tre volte”
>> “…Come diamine sa che l’ho letto tre… ah… capisco, prima quando l’ho aiutata a
>> scendere… ma lo sa che sa”
>> “…essere fastidiosa. Mi spiace Comandante, le assicuro che non è stato
>> intenzionale. Allora quale parte oltre alla pressione psicotronica del nervo
>> spinale e al fatto che sembro ben più giovane e attiva di quello che il mio
>> curriculum lasciava intendere, la lascia perplesso?”
>> “Ma allora non sa tutto quello che mi passa per la testa!”
>> “Beh innanzi tutto dovrebbe pensarlo mentre sono in connessione con lei e
>> secondo dovrei studiarla un po’ di più… lei usa una comunicazione non verbale
>> piuttosto marcata e devo dire piena di sfumature”
>> “Beh.. grazie?” rispose confuso Nimosit “comunque la cosa che mi lascia più
>> perplesso è che nonostante ci troviamo in una situazione che per molti versi è
>> disperata e che è potenzialmente mortale, lei non solo sembra perfettamente a
>> suo agio, ma sembra quasi, mi permetta la parola… “
>> “…soddisfatta? Mi scusi, l’ho fatto di nuovo. Sì ha ragione, ma vede…. Tutto….
>> Questo!...” si intromise Dwalla marcando profondamente l’ultima parola “mi è
>> mancato. Forse pensa che la diplomazia sia noiosa… stare seduti ad un tavolo,
>> parlare parlare parlare, bla bla, due strette di mano e via… invece è battaglia
>> di sorrisi, uno scontro a fuoco di battute ed esplosioni di ira seguite da
>> briefing di conciliazione. È azione e questa mi è mancata negli ultimi quindici
>> anni. Quindi ora che ci sono dentro devo ammettere che me la sto godendo”
>> “Capisco… beh allora ha fatto la scelta giusta. La Novalis è la nave migliore
>> della Flotta se si cerca azione” disse Nimosit gonfiando il petto d’orgoglio.
>> Il trillo del commbadge li bloccò entrambi
>> =^=Novalis a Comandante Nimosit, mi riceve?=^=
>> =^=Capitano! La ricevo forte e chiaro. Sono in un condotto di raccordo con il
>> Tenente Comandante Thevek e il Dottor Di Maria. Il dottore è ferito e con le
>> costole rotte=^=
>> =^=Capisco, preparatevi ad essere teletrasportati direttamente in
>> infermeria=^=
>>
>> USS Novalis
>> Nello stesso momento
>>
>> “Comandante Roth, li porti su! Comandante Moore rapporto!”
>> “Numerose falle. Il sistema di energia primaria è fuori uso e il secondario è
>> al minimo. Supporto vitale assente in molte sezioni. A bordo rilevo la presenza
>> di circa 200 klingon ancora in vita. Dai dati sembra che la nave abbia subito
>> più esplosioni. La prima ha causato l’interruzione delle linee di sicurezza del
>> controllo dei disgregatori ventrali che sono andati in ipercarica e sono
>> esplosi in serie. Il vascello non è recuperabile. Consiglio il recupero dei
>> superstiti e la distruzione di quanto rimane”
>> “Signore, l’away team è al sicuro in infermeria” interruppe Roth
>> “Mettetemi in comunicazione con il Comandante klingon”
>> Pochi istanti dopo il volto ferito del Klingon era sullo schermo
>> =^=Sono il Capitano Kuribayashi della USS Novalis. Comandante, la sua nave non
>> è recuperabile, mi dispiace. Se fosse d’accordo siamo pronti a teletrasportare
>> a bordo della Novalis i sopravvissuti e a lasciarvi alla più vicina base
>> klingon=^=
>> =^=Capitano Kuribayashi, sono il Comandante Krelmeth. Trovo disonorevole non
>> morire con i miei uomini e la mia nave. Nessun teletrasporto!=^=
>> =^=Comandante, capisco i suoi sentimenti, ma non sarebbe meglio morire in
>> battaglia? La Federazione e l’Impero hanno già mobilitato le flotte e lei
>> potrebbe ancora acquisire grande gloria!=^=
>> =^=Se quello che dice è vero, Kuribayashi, allora la autorizzo a
>> teletrasportarci. Forse oggi non è il giorno giusto per morire=^=
>> Kuribayashi fece un segno a Roth e la comunicazione si chiuse.
>> “Teletrasportate i sopravvissuti nell’hangar 3. Sev si occupi della sicurezza
>> dell’equipaggio e dell’accoglienza dei nostri ospiti”
>> =^=Kuribayashi a infermeria=^=
>> =^=Sono il Tenente Nott, Capitano. Il Dottor Di Maria è ancora sotto sedativi.
>> Gli stiamo rigenerando le costole=^=
>> =^=Perfetto Tenente, abbiamo dei feriti in arrivo nell’hangar 3, organizzi
>> delle squadre mediche=^=
>> =^=Sì, signore=^=
>> “Capitano vorrei avere il permesso di andare in infermeria” disse Moore con
>> tono flemmatico
>> “Concesso. Timoniere, appena avremo ultimato il teletrasporto dei feriti,
>> tracci una rotta verso la più vicina base klingon”
>>
>> USS Novalis
>> Infermeria
>> D.S. 71091.00 - D.T. 03/02/2394 – Ore 4.09
>>
>> Moore entrò in infermeria e nel vedere Dwalla coordinare l’infermeria in
>> assenza del Tenente Nott e con il Tenente Comandante Di Maria ancora sotto lo
>> stimolatore osteogenico, sentì il peso che gli stava intorcinando le budella
>> sciogliersi.
>> “Allora stai bene… e io che mi sono preoccupato!” disse Moore appoggiandosi
>> alla paratia per non disturbare il via vai di infermieri.
>> “Ti preoccupi troppo… sto bene. Il Comandante Nimosit si è assicurato della
>> mia incolumità” disse Dwalla con un tampone in mano mentre continuava a
>> prestare soccorso alla ferita alla testa del Primo Ufficiale.
>> “è più vero il contrario comandante Moore. Anche se quello che più deve
>> ringraziare il tenente comandante Thevek è senz’altro il nostro dottore. Non
>> saremmo mai riusciti a trovarlo in tempo se non fosse stato per lei” rispose
>> Nimosit seduto sul lettino.
>> “Beh… vedo che ve la siete cavata bene voi due…”
>> Un lampo attraversò il cervello di Moore. Poche righe lette su un rapporto
>> danni di un cantiere romulano quindici anni prima, quando era arrivato su
>> Romulus per prendere contatti con il nuovo Senato e offrire una giusta pace per
>> curare le ferite inferte dai Remani.
>> “…DUE!” Moore esclamò forte e uscì di corsa dall’infermeria lasciando Nimosit
>> interdetto. Dwalla che lo conosceva meglio, si strinse nelle spalle e continuò
>> a lavorare come se niente fosse. Erano passati più di 40 anni dalla sua laurea
>> in medicina e chirurgia e dell’ultima volta che aveva dovuto suturare una
>> ferita, ma per fortuna di Nimosit sapeva ancora come usare uno stimolatore
>> cutaneo.
>>
>> Comando di Starfleet
>> Terra – San Francisco
>> D.S. 71091.01 - D.T. 03/02/2394 – Ore 4.13
>>
>> L’Ammiraglio Parker aveva appena incontrato il Presidente della Federazione e
>> l’Alto Comando della Flotta.
>> Gli ultimi eventi avevano reso necessari questi incontri e come risultato era
>> stato nominato Comandante in pectore delle forze d’armata. Tale provvedimento,
>> che gli consentiva tra l’altro di muovere praticamente tutta la Flotta e
>> istituire provvedimenti anche per il controllo del traffico privato all’interno
>> dei confini della Federazione, si era reso necessario in considerazione di tre
>> importanti e nefasti eventi.
>> Il primo era che in risposta alla distruzione di un avamposto romulano, di cui
>> sia la Federazione e i Klingon continuavano a professare la loro estraneità, l’
>> Impero Romulano aveva mobilitato la 13° legione della Flotta e in quel momento
>> un numero preoccupante di incrociatori da battaglia romulani di classe Norexan
>> presidiava la zona neutrale sul lato Romulano.
>> Il secondo nefasto evento era stata la distruzione di 5 radiofari lungo il
>> confine della Zona Neutrale, ma decisamente in territorio Federale, cosa che
>> aveva indotto l’Alto Comando a diramare un Codice Fattore 1 di invasione in
>> atto. Su questo punto bisogna precisare che i Romulani continuavano a
>> dichiarasi all’oscuro e rinnegavano qualsiasi responsabilità in merito.
>> Il terzo e ultimo evento negativo era che le stesse identiche cose cosa erano
>> capitate anche sul confine tra l’Impero Romulano e l’Impero Klingon.
>> Al momento le potenze non avevano ancora diramato le dichiarazioni ufficiali
>> di guerra, ma tutti gli schieramenti stavano come si soleva dire “richiamando
>> le truppe”.
>> L’Ammiraglio Parker, pur avendo partecipato a più guerre di tutti i suoi
>> parigrado, e pur essendo un uomo di azione, non era però uomo da buttarsi a
>> capofitto in situazioni poco chiare, soprattutto dopo l’ultimo rapporto della
>> Novalis. Per questo aveva optato per una scelta di sicurezza e attesa.
>> Aveva sì richiamato i gruppi da battaglia, ma al momento li aveva schierati in
>> maniera difensiva in modo da poter intervenire rapidamente in caso di
>> necessità.
>> Inoltre su istanza del Senato Romulano e, sentito il consiglio di sicurezza
>> della Federazione, aveva dovuto accettare che una nave di classe Norexan
>> disoccultata partecipasse ad un briefing con la USS Novalis per partecipare
>> alla risoluzione di quello che sembrava agli occhi di tutti il più grave
>> incidente diplomatico dall’occupazione di Bajor.
>> *Se entro 24 ore la Novalis non riesce a venire a capo della situazione ci
>> aspetta una dura guerra… ne ho viste troppe in una sola vita… prima i Borg, poi
>> i Cardassiani e il Dominio, poi di nuovo i Borg… non mi mancava proprio una
>> guerra contro i Romulani…* pensò l’Ammiraglio andandosi a sedere alla sua
>> scrivania.
>> =^=Capo Kievjic, mi metta in comunicazione con la Novalis su un canale sicuro.
>> Dobbiamo dare loro un nuovo appuntamento=^=
>>
>> USS Novalis
>> Turbolift
>> D.S. 71091.02 - D.T. 03/02/2394 – Ore 4.18
>>
>> Moore era vibrante di eccitazione. Era stato cieco! Due! Nel 2379 i remani
>> avevano messo in produzione due navi da guerra, ma uno, la Scimitar, era stata
>> distrutta dalla USS Enterprise-E, e l’altra, la Broadsword, era stata data per
>> distrutto insieme al cantiere di costruzione, ma in realtà nessuno aveva mai
>> trovato gli indizi che ne confermavano con assoluta certezza la distruzione.
>> Moore uscì di corsa dal turbolift appena arrivò in Plancia. Ora sapeva cosa
>> dovevano cercare. Una letale nave da guerra con più di 50 disgregatori e dotata
>> di un sistema di occultamento perfetto.
>>
>> Falco da Guerra Remano Broadsword
>> Nello stesso momento
>>
>> La figura incappucciata stava osservando gli sviluppi del piano da lui
>> congegnato. I suoi raider invisibili avevano distrutto parte della rete di
>> comunicazione Federale e Klingon e le due potenze erano già ai ferri corti con
>> l’Impero Romulano.
>> La sua rete spionistica lo aveva poi informato che un falco da guerra di
>> classe Norexan, la IRW Sharpfillah, al comando del Comandante Tamarith, braccio
>> destro dell’Ammiraglio Nelana era stato inviato ad un briefing con la USS
>> Novalis. L’occasione perfetta per creare il motus belli. Già immaginava la
>> scena. Solo un piccolo colpo di avvio e le due navi avrebbero fatto il resto.
>> Si sarebbero date battaglia e a loro sarebbe bastato distruggere i
>> sopravvissuti.
>> “Rotta di intercettazione. Dobbiamo scatenare una guerra”
>>
>>
>> =====================
>>
>> End of transmission
>>
>>
>>
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>> Counselor - USS Novalis NCC-1772
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> Commanding Officer USS Novalis NCC-1772
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Ciao, Ric
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