[Stml2] 13.16 - Variabili ignorate - Tenente Comandante Sev Nathel (Federico/Sev) – Comandante Coral Nimosit (Riccardo)
Federico Gotti
federtrek a gmail.com
Ven 20 Feb 2015 21:50:27 CET
Eccoci caro equipaggio.
Questo è il brano che io e Ric abbiamo prodotto. Devo ringraziare
enormemente il nostro XO perchè, davvero, senza il suo supporto non so
se sarei mai riuscito a scrivere un brano qualunque. L'esperienza del
brano a 4 mi è piaciuta un sacco, molto divertente e molto
costruttiva. Insomma, esperienza iperpositiva.
Il brano....speriamo vivamente che vi piaccia e vi tenga incollati
allo schermo. Speriamo anche di aver dato una svolta "conclusiva" alla
trama (molto bella davvero!).
Vabbè, finisco qui e vi incollo il brano.
Vi auguriamo buon divertimento (speriamo :D) in attesa dei commenti.
Ps: Ric, spero di aver preso la versione giusta con tutte le volte che
ce la siamo passata XD
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Brano: 13-16 – Variabili ingorate
Precendente: 13-15 - Il Volto Del Nemico
Autori: Tenente Comandante Sev Nathel (Federico/Sev) – Comandante
Coral Nimosit (Riccardo)
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Falco da Guerra Romulano Sharpfillah – Plancia 03/02/2394 Ore 21.55 -
D.S. 71092.91
I colpi diretti alla nave erano cessati, almeno per il momento. Ma la
loro situazione era comunque compromessa. Evidentemente la nave remana
aveva trovato nella Novalis una preda più allettante. La manovra di
Moore aveva funzionato, ma aveva sicuramente avuto l'effetto di
irritare non poco il nemico, rifletté il primo ufficiale. La mente
allenata di Nimosit stava rapidamente passando al vaglio tutte le
possibile opzioni, ogni plausibile scenario. Di certo non si sarebbe
mai immaginato quello che accadde poco dopo.
"Cosa state facendo!?" - tuonó una voce alle loro spalle - "Non avete
il permesso di stare in plancia!"
L'ufficiale romulano apparso dal nulla dietro di loro era ferito
vistosamente alla spalla destra, probabilmente lussata, al volto ed
alla testa, tuttavia il tono autoritario aveva fatto sobbalzare i due
ufficiali della flotta.
"E lei chi diavolo é!?" Partí all'attacco Moore evidentemente ancora
carico di adrenalina. L'altro lo fulminò con lo sguardo.
"Centurione anziano Khellian, Sono l'ingegnere capo su questo
vascello." - ruggí gonfiando il petto. - "Ma soprattutto chi diavolo
siete voi e cosa ci fate al comando di una nave imperiale romulana!"
"Comandante Nimosit e tenente Moore, nave stellare Novalis." -
intervenne prontamente il primo ufficale. - "Siamo accorsi in plancia
appena dopo il primo attacco, stiamo cercando di dare una mano."
Le parole di Nimosit ebbero l'effetto di calmare il grosso romulano
che solo allora si guardó intorno notando la devastazione ed il caos
che regnavano sul ponte di comando. Lo sguardo non poté fare a meno di
posarsi sul corpo esanime del subcomandante Maranir.
"Ne deduco di essere il più alto in grado a bordo, al momento."
Aggiunse mestamente.
"Non sa quanto le saremmo grati se volesse unirsi a noi per salvare
questa nave e tutti coloro che sono a bordo." Lo incalzó Nimosit.
"Allora fate quello che vi dico!" - con un balzo fu accanto a Moore
spostandolo a lato con apparente facilitá. Digitó alcuni comandi sulla
consolle tattica e la plancia caló in una penombra rossastra ancora
più accentuata. - "Da quella postazione potrá comandare gli
armamenti." Fece a Moore, indicando la consolle alla sua sinistra,
mentre continuava ad armeggiare. - "E' pratico di navigazione?"
Rivolto a Nimosit.
"Me la cavo." Rispose lui.
Falco da Guerra Remano Broadsword - Plancia - nello stesso momento
"Signore il falco romulano sta andando alla deriva. Con pochi colpi
potremo eliminarli definitivamente!"- Vhal'hon temporeggió.-
"Signore?" Lo incalzó il sottoposto alquanto sorpreso dall'attendismo
dell'altro. Vhal'hon rise sonoramente sotto lo sguardo perplesso del
personale di plancia.
"Sono finiti. Una preda fin troppo facile." - rise ancora. Poi tornó
maledettamente serio. - “Concentrate il fuoco sulla nave federale"
"Ma.....signore. Non capisco..." Fece il suo secondo, alla sua destra.
"Non dovete capire!" - Urló di rimando sbattendo il pugno sul
bracciolo della poltrona al centro del ponte. - "Dovete eseguire i
miei ordini! Fate fuoco sulla Novalis, devono pagare per il loro
affronto. I cani romulani moriranno subito dopo."
Falco da Guerra Romulano Sharpfillah – Plancia - nello stesso momento
Anche se lentamente alcuni ufficiali romulani stavano riprendendo i
sensi. Moore ne contò appena due, gli altri, ancora stesi sul ponte,
non si mossero. Khellian attese che si fossero ripresi dallo shock per
istruirli sui loro compiti. Uno di loro era l'ufficiale alle
comunicazioni, l'altro un addetto della sicurezza, ma avrebbero
comunque potuto dare una mano.
Nimosit faticava non poco alla postazione di navigazione. Oltre alla
evidente difficoltà di manovrare un vascello progettato da romulani
per i romulani, i pesanti danni subiti avevano seriamente compromesso
molti sottosistemi di navigazione, dagli stabilizzatori inerziali ai
motori a curvatura, dai propulsori di manovra alle gondole . Dal volto
preoccupato di Moore, intuí che anche sul fronte armamenti ci fosse
ben poco per cui stare allegri.
"Situazione?" Chiese Khellian continuando ad armeggiare.
"Motori a curvatura andati, motori a impulso al 25%" Rispose Nimosit
con la rapidità dettata da anni e anni di operatività come timoniere.
"Se riesco a decifrare quello che dice il computer direi che abbiamo
alcuni banchi phaser.....poco altro purtroppo." Gli fece eco Moore.
"Non perdete la speranza signori, questo falco da guerra ha ancora
qualche freccia al proprio arco!" Concluse Khellian saltellando da una
postazione all'altra senza logica apparente.
USS Novalis – Plancia 03/02/2394 Ore 22.10 - D.S. 71092.94
La Broadsword aveva iniziato a bersagliare la Novalis. Il timoniere
Oxila era completamente concentrato sui comandi e muoveva le dita ad
una rapidità incredibile per impartire i comandi alla grande nave. Le
sue manovre riuscivano a malapena a far incassare i colpi in posti
diversi, ma era già un miracolo. Gli scudi erano messi pesantemente
sotto stress. La Broadsword stava martellando la Novalis con tutta la
sua potenza di fuoco.
Alla console tattica Sev stava operando al massimo della velocità per
gestire gli scudi e sparare nello stesso tempo.
“Scudi frontali al 25%” dichiarò un sottoufficiale.
“Lo so lo so….” Ribadì Sev “Ho bisogno di più energia…” Senza
attendere la risposta dagli altri ufficiali chiamò il suo vice.
=/\=Sev a Rhisi. Inizia ad evacuare tutti i reparti non vitali e
sigillali, toglieremo il supporto vitale per recuperare energia. Fai
in fretta!=/\= Il suo vice non rispose, ma Sev sapeva che la caitiana
era già all’opera.
Si voltò immediatamente verso la console operazioni.
“Disattivare il supporto vitale in tutte le sezioni liberate e
sigillate. E datemi tutta l’energia possibile agli scudi. Tutta.”
I minuti che seguirono furono eterni. Tutta la plancia, come il resto
della nave, era in fermento. Il Capitano impartiva ordini al timoniere
mentre gli ingegneri cercavano di spremere ogni singolo watt da
destinare a scudi e armi, nel frattempo Sev faceva il possibile per
aumentare la resistenza degli scudi che avrebbero ricevuto i colpi. In
breve mezza nave era stata disattivata e gli scudi erano al 43%.
“Rapporto danni.” Chiese Kuribayashi.
Sev controllò sulla console e dai dati immaginò il caos che doveva
aver investito l'infermeria. Infatti l'intero personale medico era
stato mobilitato, chiunque aveva una minima competenza medica era
stato precettato per aiutare Di Maria e il suo staff. Come da
protocolli numerose infermerie d’emergenza erano state allestite su
vari ponti. Il bar di prora era uno di questi. Il via vai era
incessante, i feriti meno gravi venivano curati dagli infermieri per
poi tornare subito al proprio posto anche se non ancora guariti del
tutto; i più gravi erano seguiti dai vari medici. Di Maria passava da
un ferito all'altro senza sosta e costantemente si teneva in contatto
con i vari punti di emergenza.
“Numerosi feriti su…bè, tutti i ponti. Varie sezioni riportano danni
seri, ma sono state evacuate e sigillate…” Fece una brevissima pausa e
riprese “Signore…la vedo dura…se tutto va bene reggeremo altri 10
minuti…ma solo deviando tutta l’energia agli scudi…anche quella delle
armi.”
“Signor Sev, mi sta dicendo che non c’è via d’uscita…?” gli domandò
Kuribayashi dopo essersi girato per guardare il bajoriano negli occhi.
Il capo della sicurezza alzò la testa dalla console e incrociò lo
sguardo del capitano.
Si guardarono per un secondo che parve infinito, capendosi alla
perfezione. No, non c’era via d’uscita.
“A meno di un miracolo….” Sev non terminò la frase perché abbassò lo
sguardo sulla console e riprese a combattere.
Kuribayashi si sedette sulla poltrona, se doveva morire era così che
l’avrebbe fatto, al posto di comando. Dopo pochi secondi si alzò per
tentare un discorso di incoraggiamento per il suo equipaggio.
Stava per toccare il badge quando Kuz lo interruppe.
“Rilevo tracce di una nave in disoccultamento!! Rotta 273.6”
“Confermo….Nave klingon….” Intervenne Sev “Signore…è la Vor’Cha.”
“Ma non era alla deriva?”
“Decisamente, ma se non è lei ha la stessa impronta….e danni
paragonabili….e ora ci chiamano.”
“Sullo schermo.”
In breve l’immagine di un klingon seduto al comando dell'incrociatore
apparve sul grande schermo.
La plancia dell’incrociatore portava segni evidenti dei danni. Molti
cavi fuoriuscivano dai loro condotti generando scintille. Alcune
console sprigionavano fumo, segno che le riparazioni effettuate
stavano cedendo.
“Capitano…Mi sembra di capire che abbiate bisogno di noi…”
“Comandante Krelmeth…la situazione è disperata. Apprezziamo il vostro
aiuto ma con la nave in quelle condizioni reggerete poco….”
Il klingon sbottò in una fragorosa risata. “E chi parla di reggere.”
Replicò lui con un’espressione invasata. “Dica al suo cannoniere di
tenersi pronto…gli daremo un bersaglio.” Fece una piccola pausa e
riprese “Oggi è un buon giorno per morire. Qa’plah.” E chiuse la
comunicazione senza attendere risposta.
Kuribayashi si voltò verso Sev che si strinse tra le spalle.
“Non ho idea di cosa possa avere per la testa…ma sarò pronto…”
Kuz intervenne. “Credo di aver capito. Ho analizzato la rotta della
nave e ho visto che da quando si è disoccultata non ha mai cambiato
rotta. Credo voglia speronare la Broadsword.”
“Dannazione….fuoco a volontà Sev. Distragga i remani!”
Sev non se lo fece ripetere e fece fuoco da tutti i bachi phaser a
massima dispersione mentre Oxila si destreggiava con manovre evasive.
Thevek arrivò in plancia proprio in quel momento. Era riuscita a
sondare la mente della remana, anche se non in maniera del tutto
indolore come avrebbe voluto. Ma non c'era tempo. Doveva comunicare a
Kuribayashi dove si trovava il resto dell'equipaggio del capitano
Ivanovic, sperando di essere ancora in tempo per salvarlo, in qualche
modo.
Azione. Adrenalina. Tensione. *È questo che vuoi? ....... È questo che
vuoi. * Non era una domanda.
Non piú. Quella vocina non smetteva di parlarle nella testa, mentre
entrò quasi di corsa sul ponte di comando.
I colpi potenti e chirurgici della Broadsword la fecero quasi cadere,
i suoi colleghi stavano cercando di tenere testa alla grande nave
remana, ma da soli non ce l'avrebbero fatta. Lei lo sapeva.
E poi lo vide. Un incrociatore pesante klingon talmente malandato da
non poter credere fosse ancora tutto intero. Con un balzo fu alla sua
postazione, incrociando per un istante lo sguardo concentrato e teso
di Kuribayashi.
"Incredibile, sono ancora vivi! "
"Già. Però adesso se la stanno proprio cercando, vogliono speronare la
Broadsword per metterci nelle condizioni di distruggerla! " Spiegò
lui.
"Capitano, so in quale parte della nave remana si trova il resto
dell'equipaggio federale. Dobbiamo recuperarli. " L'altro la guardò
torvo senza dire una parola. Non ce n'era bisogno.
"Aprite un canale con la Sharpfillah! " Tuonò poco dopo per farsi
sentire dai suoi uomini.
Falco da Guerra Romulano Sharpfillah - Plancia - poco dopo
"La Novalis ci chiama signore. "
" Sullo schermo. " Tuonò Khellian.
Il volto tirato di Kuribayashi si stagliò al centro del grande visore
principale.
" È lei l'ufficiale al comando? " Chiese al Romulano, scorgendo dietro
di lui i suoi due uomini.
" Sissignore, sono l'ingegnere di bordo, purtroppo il primo ufficiale
è morto. I suoi uomini mi stanno dando una mano. "
"Molto bene, mi ascolti attentamente…"
"Sparviero klingon in avvicinamento! " Strillò l'ufficiale Romulano al
fianco di Moore interrompendolo.
" Confermo. " Fece asciutto il tattico.
" Era di questo che voleva informarci? " Chiese Khellian con un ghigno.
" Già, ma non solo di questo! "
" Se mi sta chiedendo di salvare la sua nave, capitano, se lo scordi,
non so nemmeno se riusciremo a tenere insieme tutte le parti di
questa! "
" Dimenticatevi della Novalis." - sentenziò Kuribayashi notando subito
il suo numero uno sobbalzare alla postazione di navigazione. - "Noi ce
la caveremo, voi invece dovrete concentrarvi sull'incrociatore
klingon."
"Ah, quei pazzi avranno sicuramente in testa qualcosa di molto creativo! "
" Quei pazzi, come li chiama lei, potrebbero essere la nostra unica
chance di sopravvivenza! Dovrete occuparvi di recuperarli... "
" Ed impedire ad un manipolo di klingon di ottenere una morte gloriosa
e l'ingresso nello Sto-vo-kor? - Lo interruppe Khellian. - "Capitano,
lei è più pazzo dei suoi amici!"
Kuribayashi, visibilmente irritato, non ribatté oltre.
"Questa è la vostra missione signori. Siete in grado di portarla a termine? "
" Si! " Risposero in coro Moore e Nimosit. Khellian li degnò appena di
uno sguardo.
" Faremo la nostra parte. " Sentenziò dopo un attimo.
" Molto bene. Kuribayashi Chiudo. "
Falco da Guerra Remano Broadsword - Plancia - nello stesso momento
“Signore, la nave klingon, la Vor’cha, si è appena disoccultata.”
Informò timidamente un remano.
“Stato.”
“Estremamente danneggiato. Poca energia ad armamenti e scudi. Sistemi
ausiliari andati.”
“Sono venuti per morire…molto bene, li sistemeremo dopo i federali.
Sta andando tutto meglio del previsto!”
I vari ufficiali si guardarono ma nessuno aveva il coraggio di
ribattere. Anche se gravemente danneggiata e quasi innocua era folle
non eliminare una variabile. Ma nessuno osò proferire parola.
“Riprendere il fuoco sui federali!”
Lo scontro stava seguendo un copione già visto, la Broadsword colpiva
con tutto quello che aveva la Novalis che cercava di difendersi ad
ogni costo, ribattendo colpo su colpo. Tuttavia lo scontro a breve
avrebbe visto emergere i remani vincitori. Ma proprio quando tutto
sembrava oramai deciso, tutto cambiò.
“Signore! I klingon….” Un ufficiale remano tentò di avvisare il
comandante che per tutta risposta si girò e lo disintegrò con il suo
disgregatore.
“Il prossimo che nomina i klingon lo seguirà!!!” urlò indicando il
posto vuoto dell’ufficiale appena disintegrato.
Incrociatore Klingon Vor’cha – Plancia – Stesso momento
Il timoniere stava faticando non poco a tenere la rotta, tutti i
sistemi automatici di navigazione erano fuori uso mentre il capo
ingegnere stava facendo tutto il possibile per mantenere
l’energia ai motori quel tanto che bastava a farli avanzare.
Il comandante, fieramente abbarbicato alla poltrona principale, si
alzò e con voce potente infiammò il ristrettissimo equipaggio che
l’aveva accompagnato in quest’ultimo viaggio.
“Lo Sto-vo-kor attende tutti noi. È stato un onore combattere e morire
al vostro fianco. Oggi è un buon giorno per morire.”
Terminò la frase proprio mentre la parte più estrema dell'incrociatore
era a meno di 10 metri dalla Broadsword, e subito dopo vide gli
ufficiali in plancia sparire in un turbinio verde.
Capì immediatamente che erano stati teletrasportati dai romulani.
“NO!!!!!!!!!!” Fece appena in tempo a urlare la sua rabbia che venne
trasportato anche lui. L’ultima immagine che vide fu sullo schermo
della sua plancia che mostrava il Vor’cha che penetrava nella
Broadsword.
Falco da Guerra Remano Broadsword - Plancia - nello stesso momento
Proprio in quel momento la nave fu scossa da un violentissimo impatto.
Tutti i presenti in plancia furono scaraventati ai quattro angoli e
numerose console andarono in corto circuito esplodendo in una pioggia
di scintille. Fumo denso e acre si sprigionò da vari condotti e le
luci principali si spensero.
La plancia piombò in una tenebra irreale, rischiarata solo da alcune
console e dalle poche luci di emergenza che riuscirono ad accendersi.
Novalis – Plancia – Stesso momento
Gli ufficiali in plancia avevano seguito in diretta lo schianto della
Vor’cha sulla Broadsword. L’impatto fu notevole. La nave klingon
penetrò in quella remana con apparente facilità, producendo svariate
deflagrazioni. Una delle “ali” si spezzò ed iniziò a roteare nello
spazio emettendo scintille e fumo.
L’altra ala perforò in pieno il disco del deflettore distruggendolo.
La punta dell'incrociatore colpì uno dei motori, quasi staccandolo dallo scafo.
Nonostante fossero preparati, avendo capito il piano dei klingon,
rimasero tutti a bocca aperta.
“Non hanno nemmeno provato a schivarli…” disse stupito Oxila “Si sono
fatti colpire in pieno…”
Dopo pochi attimi i vari ufficiali si ripresero dalla stupore per
quello spettacolo.
“Scudi abbassati. Energia agli armamenti assente. Danni gravi su tutte
le sezioni della nave. Supporto vitale compromesso.”
“Bene, approfittiamone. Thevek, dia le coordinate, tiriamo fuori
l’equipaggio della Coulomb. Sev, faccia in modo che quella nave non
possa più sparare.”
Il consigliere scattò e raggiunse la console OPS e iniziò le procedure
di teletrasporto.
“Oxila, mi dia un buon punto di tiro.” Disse Sev verso il timoniere.
“Subito signore.” Rispose mentre faceva ruotare la nave portandola
davanti all’altro motore della Broadsword.
Sev fece fuoco con i banchi phaser provocando ulteriori danni. Non
volle usare i siluri per evitare di distruggere definitivamente la
Broadsword, compromettendo la sicurezza dei suoi colleghi.
Sharpfillah – Plancia – Stesso momento
I klingon si materializzarono in plancia. Erano 17, tutti malconci,
sporchi e inviperiti.
Il comandante appena si riprese vide Nimosit.
“LEI!!!! Come ha osato negare una morte onorevole a dei fieri figli di
Qo’nos?!?”
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