[Stml2] R: Re: 13.16 - Variabili ignorate - Tenente Comandante Sev Nathel (Federico/Sev) – Comandante Coral Nimosit (Riccardo)

dwalla.cons a libero.it dwalla.cons a libero.it
Sab 21 Feb 2015 11:55:30 CET


Ehi! Bel pezzo! Mi è piaciuto molto anche se ho un paio di appunti (che spero non prendiate male!)1- cavolata... i falchi da guerra romulani non hanno banchi phaser ma disgregatori (come i klingon) e siluri al plasma2- ad un certo punto avete scritto che tutto il personale medico è impegnato con i feriti e anche chi ha de nozioni è preso come assistente... domanda... perché dwalla che ha una laurea in medicina abbandona l'infermeria e torna in plancia solo per comunicare le coordinate dell'equipaggio della coulomb? Comunque ottimo pezzo bravi!Ciao Silvia

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○○● Lt. Commander Dwalla Thevek

Counselor - USS Novalis NCC-1772 

Private comunicator: dwalla.cons a libero.com 

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“When you look back, you can’t see what is coming”




----Messaggio originale----

Da: coral.nimosit a gmail.com

Data: 20-feb-2015 22.06

A: "USS Novalis ncc 1772"<stml2 a gioco.net>

Ogg: Re: [Stml2]	13.16 - Variabili ignorate - Tenente Comandante Sev Nathel (Federico/Sev) – Comandante Coral Nimosit (Riccardo)



Veramente sono io  che ringrazio Federico perché altrimenti da solo non ce l'avrei fatta.  Giá in due è stata impegnativa,  ritagliando il tempo per scrivere mentre er pupo se la pappa comodo comodo! Cmq,  abbiamo fatto del nosrro meglio.  Chiedo a tutti di darci i propri feedback sia positivi sia negativi soprattutto per quanto riguarda l'uso degli altri PG,  cosa sempre delicata. Buona lettura. 
Ps: Fede tranquillo hai scelto bene
Ciao, Ric

--
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OOO Cmd. Coral Nimosit 

Primo Uff. (FO)  - Sez. Comando e Navigazione 

USS Novalis NCC 1772 

coral.nimosit a gmail.com ICQ 311786902

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                                        N.S.F. 

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Il 20/feb/2015 21:51 "Federico Gotti" <federtrek a gmail.com> ha scritto:Eccoci caro equipaggio.

Questo è il brano che io e Ric abbiamo prodotto. Devo ringraziare

enormemente il nostro XO perchè, davvero, senza il suo supporto non so

se sarei mai riuscito a scrivere un brano qualunque. L'esperienza del

brano a 4 mi è piaciuta un sacco, molto divertente e molto

costruttiva. Insomma, esperienza iperpositiva.

Il brano....speriamo vivamente che vi piaccia e vi tenga incollati

allo schermo. Speriamo anche di aver dato una svolta "conclusiva" alla

trama (molto bella davvero!).

Vabbè, finisco qui e vi incollo il brano.

Vi auguriamo buon divertimento (speriamo :D) in attesa dei commenti.



Ps: Ric, spero di aver preso la versione giusta con tutte le volte che

ce la siamo passata XD



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Brano: 13-16 – Variabili ingorate

Precendente: 13-15 - Il Volto Del Nemico

Autori: Tenente Comandante Sev Nathel (Federico/Sev) – Comandante

Coral Nimosit (Riccardo)

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Falco da Guerra Romulano Sharpfillah – Plancia 03/02/2394 Ore 21.55 -

D.S. 71092.91



I colpi diretti alla nave erano cessati, almeno per il momento. Ma la

loro situazione era comunque compromessa. Evidentemente la nave remana

aveva trovato nella Novalis una preda più allettante. La manovra di

Moore aveva funzionato, ma aveva sicuramente avuto l'effetto di

irritare non poco il nemico, rifletté il primo ufficiale. La mente

allenata di Nimosit stava rapidamente passando al vaglio tutte le

possibile opzioni, ogni plausibile scenario. Di certo non si sarebbe

mai immaginato quello che accadde poco dopo.



"Cosa state facendo!?" - tuonó una voce alle loro spalle - "Non avete

il permesso di stare in plancia!"



L'ufficiale romulano apparso dal nulla dietro di loro era ferito

vistosamente alla spalla destra, probabilmente lussata, al volto ed

alla testa, tuttavia il tono autoritario aveva fatto sobbalzare i due

ufficiali della flotta.



"E lei chi diavolo é!?" Partí all'attacco Moore evidentemente ancora

carico di adrenalina. L'altro lo fulminò con lo sguardo.



"Centurione anziano Khellian, Sono l'ingegnere capo su questo

vascello." - ruggí gonfiando il petto. - "Ma soprattutto chi diavolo

siete voi e cosa ci fate al comando di una nave imperiale romulana!"



"Comandante Nimosit e tenente Moore, nave stellare Novalis." -

intervenne prontamente il primo ufficale. - "Siamo accorsi in plancia

appena dopo il primo attacco, stiamo cercando di dare una mano."



Le parole di Nimosit ebbero l'effetto di calmare il grosso romulano

che solo allora si guardó intorno notando la devastazione ed il caos

che regnavano sul ponte di comando. Lo sguardo non poté fare a meno di

posarsi sul corpo esanime del subcomandante Maranir.



"Ne deduco di essere il più alto in grado a bordo, al momento."

Aggiunse mestamente.



"Non sa quanto le saremmo grati se volesse unirsi a noi per salvare

questa nave e tutti coloro che sono a bordo." Lo incalzó Nimosit.



"Allora fate quello che vi dico!" - con un balzo fu accanto a Moore

spostandolo a lato con apparente facilitá. Digitó alcuni comandi sulla

consolle tattica e la plancia caló in una penombra rossastra ancora

più accentuata. - "Da quella postazione potrá comandare gli

armamenti." Fece a Moore, indicando la consolle alla sua sinistra,

mentre continuava ad armeggiare. - "E' pratico di navigazione?"

Rivolto a Nimosit.



"Me la cavo." Rispose lui.



Falco da Guerra Remano Broadsword - Plancia - nello stesso momento



"Signore il falco romulano sta andando alla deriva. Con pochi colpi

potremo eliminarli definitivamente!"- Vhal'hon temporeggió.-

"Signore?" Lo incalzó il sottoposto alquanto sorpreso dall'attendismo

dell'altro. Vhal'hon rise sonoramente sotto lo sguardo perplesso del

personale di plancia.



"Sono finiti. Una preda fin troppo facile." - rise ancora. Poi tornó

maledettamente serio. - “Concentrate il fuoco sulla nave federale"



"Ma.....signore. Non capisco..." Fece il suo secondo, alla sua destra.



"Non dovete capire!" - Urló di rimando sbattendo il pugno sul

bracciolo della poltrona al centro del ponte. - "Dovete eseguire i

miei ordini! Fate fuoco sulla Novalis, devono pagare per il loro

affronto. I cani romulani moriranno subito dopo."



Falco da Guerra Romulano Sharpfillah – Plancia - nello stesso momento



Anche se lentamente alcuni ufficiali romulani stavano riprendendo i

sensi. Moore ne contò appena due, gli altri, ancora stesi sul ponte,

non si mossero. Khellian attese che si fossero ripresi dallo shock per

istruirli sui loro compiti. Uno di loro era l'ufficiale alle

comunicazioni, l'altro un addetto della sicurezza, ma avrebbero

comunque potuto dare una mano.

Nimosit faticava non poco alla postazione di navigazione. Oltre alla

evidente difficoltà di manovrare un vascello progettato da romulani

per i romulani, i pesanti danni subiti avevano seriamente compromesso

molti sottosistemi di navigazione, dagli stabilizzatori inerziali ai

motori a curvatura, dai propulsori di manovra alle gondole . Dal volto

preoccupato di Moore, intuí che anche sul fronte armamenti ci fosse

ben poco per cui stare allegri.



"Situazione?" Chiese Khellian continuando ad armeggiare.



"Motori a curvatura andati, motori a impulso al 25%" Rispose Nimosit

con la rapidità dettata da anni e anni di operatività come timoniere.



"Se riesco a decifrare quello che dice il computer direi che abbiamo

alcuni banchi phaser.....poco altro purtroppo." Gli fece eco Moore.



"Non perdete la speranza signori, questo falco da guerra ha ancora

qualche freccia al proprio arco!" Concluse Khellian saltellando da una

postazione all'altra senza logica apparente.



USS Novalis – Plancia 03/02/2394 Ore 22.10 - D.S. 71092.94



La Broadsword aveva iniziato a bersagliare la Novalis. Il timoniere

Oxila era completamente concentrato sui comandi e muoveva le dita ad

una rapidità incredibile per impartire i comandi alla grande nave. Le

sue manovre riuscivano a malapena a far incassare i colpi in posti

diversi, ma era già un miracolo. Gli scudi erano messi pesantemente

sotto stress. La Broadsword stava martellando la Novalis con tutta la

sua potenza di fuoco.

Alla console tattica Sev stava operando al massimo della velocità per

gestire gli scudi e sparare nello stesso tempo.



“Scudi frontali al 25%” dichiarò un sottoufficiale.



“Lo so lo so….” Ribadì Sev “Ho bisogno di più energia…” Senza

attendere la risposta dagli altri ufficiali chiamò il suo vice.

=/\=Sev a Rhisi. Inizia ad evacuare tutti i reparti non vitali e

sigillali, toglieremo il supporto vitale per recuperare energia. Fai

in fretta!=/\= Il suo vice non rispose, ma Sev sapeva che la caitiana

era già all’opera.



Si voltò immediatamente verso la console operazioni.

“Disattivare il supporto vitale in tutte le sezioni liberate e

sigillate. E datemi tutta l’energia possibile agli scudi. Tutta.”



I minuti che seguirono furono eterni. Tutta la plancia, come il resto

della nave, era in fermento. Il Capitano impartiva ordini al timoniere

mentre gli ingegneri cercavano di spremere ogni singolo watt da

destinare a scudi e armi, nel frattempo Sev faceva il possibile per

aumentare la resistenza degli scudi che avrebbero ricevuto i colpi. In

breve mezza nave era stata disattivata e gli scudi erano al 43%.



“Rapporto danni.” Chiese Kuribayashi.



Sev controllò sulla console e dai dati immaginò il caos che doveva

aver investito l'infermeria. Infatti l'intero personale medico era

stato mobilitato, chiunque aveva una minima competenza medica era

stato precettato per aiutare Di Maria e il suo staff. Come da

protocolli numerose infermerie d’emergenza erano state allestite su

vari ponti. Il bar di prora era uno di questi. Il via vai era

incessante, i feriti meno gravi venivano curati dagli infermieri per

poi tornare subito al proprio posto anche se non ancora guariti del

tutto; i più gravi erano seguiti dai vari medici. Di Maria passava da

un ferito all'altro senza sosta e costantemente si teneva in contatto

con i vari punti di emergenza.



“Numerosi feriti su…bè, tutti i ponti. Varie sezioni riportano danni

seri, ma sono state evacuate e sigillate…” Fece una brevissima pausa e

riprese “Signore…la vedo dura…se tutto va bene reggeremo altri 10

minuti…ma solo deviando tutta l’energia agli scudi…anche quella delle

armi.”



“Signor Sev, mi sta dicendo che non c’è via d’uscita…?” gli domandò

Kuribayashi dopo essersi girato per guardare il bajoriano negli occhi.

Il capo della sicurezza alzò la testa dalla console e incrociò lo

sguardo del capitano.

Si guardarono per un secondo che parve infinito, capendosi alla

perfezione. No, non c’era via d’uscita.



“A meno di un miracolo….” Sev non terminò la frase perché abbassò lo

sguardo sulla console e riprese a combattere.



Kuribayashi si sedette sulla poltrona, se doveva morire era così che

l’avrebbe fatto, al posto di comando. Dopo pochi secondi si alzò per

tentare un discorso di incoraggiamento per il suo equipaggio.

Stava per toccare il badge quando Kuz lo interruppe.



“Rilevo tracce di una nave in disoccultamento!! Rotta 273.6”



“Confermo….Nave klingon….” Intervenne Sev “Signore…è la Vor’Cha.”



“Ma non era alla deriva?”



“Decisamente, ma se non è lei ha la stessa impronta….e danni

paragonabili….e ora ci chiamano.”



“Sullo schermo.”



In breve l’immagine di un klingon seduto al comando dell'incrociatore

apparve sul grande schermo.

La plancia dell’incrociatore portava segni evidenti dei danni. Molti

cavi fuoriuscivano dai loro condotti generando scintille. Alcune

console sprigionavano fumo, segno che le riparazioni effettuate

stavano cedendo.



“Capitano…Mi sembra di capire che abbiate bisogno di noi…”



“Comandante Krelmeth…la situazione è disperata. Apprezziamo il vostro

aiuto ma con la nave in quelle condizioni reggerete poco….”



Il klingon sbottò in una fragorosa risata. “E chi parla di reggere.”

Replicò lui con un’espressione invasata. “Dica al suo cannoniere di

tenersi pronto…gli daremo un bersaglio.” Fece una piccola pausa e

riprese “Oggi è un buon giorno per morire. Qa’plah.” E chiuse la

comunicazione senza attendere risposta.



Kuribayashi si voltò verso Sev che si strinse tra le spalle.



“Non ho idea di cosa possa avere per la testa…ma sarò pronto…”



Kuz intervenne. “Credo di aver capito. Ho analizzato la rotta della

nave e ho visto che da quando si è disoccultata non ha mai cambiato

rotta. Credo voglia speronare la Broadsword.”



“Dannazione….fuoco a volontà Sev. Distragga i remani!”



Sev non se lo fece ripetere e fece fuoco da tutti i bachi phaser a

massima dispersione mentre Oxila si destreggiava con manovre evasive.

Thevek arrivò in plancia proprio in quel momento. Era riuscita a

sondare la mente della remana, anche se non in maniera del tutto

indolore come avrebbe voluto. Ma non c'era tempo. Doveva comunicare a

Kuribayashi dove si trovava il resto dell'equipaggio del capitano

Ivanovic, sperando di essere ancora in tempo per salvarlo, in qualche

modo.

Azione. Adrenalina. Tensione. *È questo che vuoi? ....... È questo che

vuoi. * Non era una domanda.

Non piú. Quella vocina non smetteva di parlarle nella testa, mentre

entrò quasi di corsa sul ponte di comando.

I colpi potenti e chirurgici della Broadsword la fecero quasi cadere,

i suoi colleghi stavano cercando di tenere testa alla grande nave

remana, ma da soli non ce l'avrebbero fatta. Lei lo sapeva.

E poi lo vide. Un incrociatore pesante klingon talmente malandato da

non poter credere fosse ancora tutto intero. Con un balzo fu alla sua

postazione, incrociando per un istante lo sguardo concentrato e teso

di Kuribayashi.



"Incredibile, sono ancora vivi! "



"Già. Però adesso se la stanno proprio cercando, vogliono speronare la

Broadsword per metterci nelle condizioni di distruggerla! " Spiegò

lui.



"Capitano, so in quale parte della nave remana si trova il resto

dell'equipaggio federale. Dobbiamo recuperarli. " L'altro la guardò

torvo senza dire una parola. Non ce n'era bisogno.



"Aprite un canale con la Sharpfillah! " Tuonò poco dopo per farsi

sentire dai suoi uomini.



Falco da Guerra Romulano Sharpfillah - Plancia - poco dopo



"La Novalis ci chiama signore. "



" Sullo schermo. " Tuonò Khellian.



Il volto tirato di Kuribayashi si stagliò al centro del grande visore

principale.



" È lei l'ufficiale al comando? " Chiese al Romulano, scorgendo dietro

di lui i suoi due uomini.



" Sissignore, sono l'ingegnere di bordo, purtroppo il primo ufficiale

è morto. I suoi uomini mi stanno dando una mano. "



"Molto bene, mi ascolti attentamente…"

"Sparviero klingon in avvicinamento! " Strillò l'ufficiale Romulano al

fianco di Moore interrompendolo.



" Confermo. " Fece asciutto il tattico.



" Era di questo che voleva informarci? " Chiese Khellian con un ghigno.



" Già, ma non solo di questo! "



" Se mi sta chiedendo di salvare la sua nave, capitano, se lo scordi,

non so nemmeno se riusciremo a tenere insieme tutte le parti di

questa! "



" Dimenticatevi della Novalis." - sentenziò Kuribayashi notando subito

il suo numero uno sobbalzare alla postazione di navigazione. - "Noi ce

la caveremo, voi invece dovrete concentrarvi sull'incrociatore

klingon."



"Ah, quei pazzi avranno sicuramente in testa qualcosa di molto creativo! "



" Quei pazzi, come li chiama lei, potrebbero essere la nostra unica

chance di sopravvivenza! Dovrete occuparvi di recuperarli... "



" Ed impedire ad un manipolo di klingon di ottenere una morte gloriosa

e l'ingresso nello Sto-vo-kor? - Lo interruppe Khellian. - "Capitano,

lei è più pazzo dei suoi amici!"



Kuribayashi, visibilmente irritato, non ribatté oltre.



"Questa è la vostra missione signori. Siete in grado di portarla a termine? "



" Si! " Risposero in coro Moore e Nimosit. Khellian li degnò appena di

uno sguardo.



" Faremo la nostra parte. " Sentenziò dopo un attimo.



" Molto bene. Kuribayashi Chiudo. "



Falco da Guerra Remano Broadsword - Plancia - nello stesso momento



“Signore, la nave klingon, la Vor’cha, si è appena disoccultata.”

Informò timidamente un remano.



“Stato.”



“Estremamente danneggiato. Poca energia ad armamenti e scudi. Sistemi

ausiliari andati.”



“Sono venuti per morire…molto bene, li sistemeremo dopo i federali.

Sta andando tutto meglio del previsto!”



I vari ufficiali si guardarono ma nessuno aveva il coraggio di

ribattere. Anche se gravemente danneggiata e quasi innocua era folle

non eliminare una variabile. Ma nessuno osò proferire parola.



“Riprendere il fuoco sui federali!”



Lo scontro stava seguendo un copione già visto, la Broadsword colpiva

con tutto quello che aveva la Novalis che cercava di difendersi ad

ogni costo, ribattendo colpo su colpo. Tuttavia lo scontro a breve

avrebbe visto emergere i remani vincitori. Ma proprio quando tutto

sembrava oramai deciso, tutto cambiò.



“Signore! I klingon….” Un ufficiale remano tentò di avvisare il

comandante che per tutta risposta si girò e lo disintegrò con il suo

disgregatore.



“Il prossimo che nomina i klingon lo seguirà!!!” urlò indicando il

posto vuoto dell’ufficiale appena disintegrato.



Incrociatore Klingon Vor’cha – Plancia – Stesso momento



Il timoniere stava faticando non poco a tenere la rotta, tutti i

sistemi automatici di navigazione erano fuori uso mentre il capo

ingegnere stava facendo tutto il possibile per mantenere

l’energia ai motori quel tanto che bastava a farli avanzare.

Il comandante, fieramente abbarbicato alla poltrona principale, si

alzò e con voce potente infiammò il ristrettissimo equipaggio che

l’aveva accompagnato in quest’ultimo viaggio.



“Lo Sto-vo-kor attende tutti noi. È stato un onore combattere e morire

al vostro fianco. Oggi è un buon giorno per morire.”



Terminò la frase proprio mentre la parte più estrema dell'incrociatore

era a meno di 10 metri dalla Broadsword, e subito dopo vide gli

ufficiali in plancia sparire in un turbinio verde.

Capì immediatamente che erano stati teletrasportati dai romulani.



“NO!!!!!!!!!!” Fece appena in tempo a urlare la sua rabbia che venne

trasportato anche lui. L’ultima immagine che vide fu sullo schermo

della sua plancia che mostrava il Vor’cha che penetrava nella

Broadsword.



Falco da Guerra Remano Broadsword - Plancia - nello stesso momento



Proprio in quel momento la nave fu scossa da un violentissimo impatto.

Tutti i presenti in plancia furono scaraventati ai quattro angoli e

numerose console andarono in corto circuito esplodendo in una pioggia

di scintille. Fumo denso e acre si sprigionò da vari condotti e le

luci principali si spensero.

La plancia piombò in una tenebra irreale, rischiarata solo da alcune

console e dalle poche luci di emergenza che riuscirono ad accendersi.



Novalis – Plancia – Stesso momento



Gli ufficiali in plancia avevano seguito in diretta lo schianto della

Vor’cha sulla Broadsword. L’impatto fu notevole. La nave klingon

penetrò in quella remana con apparente facilità, producendo svariate

deflagrazioni. Una delle “ali” si spezzò ed iniziò a roteare nello

spazio emettendo scintille e fumo.

L’altra ala perforò in pieno il disco del deflettore distruggendolo.

La punta dell'incrociatore colpì uno dei motori, quasi staccandolo dallo scafo.

Nonostante fossero preparati, avendo capito il piano dei klingon,

rimasero tutti a bocca aperta.



“Non hanno nemmeno provato a schivarli…” disse stupito Oxila “Si sono

fatti colpire in pieno…”



Dopo pochi attimi i vari ufficiali si ripresero dalla stupore per

quello spettacolo.



“Scudi abbassati. Energia agli armamenti assente. Danni gravi su tutte

le sezioni della nave. Supporto vitale compromesso.”



“Bene, approfittiamone. Thevek, dia le coordinate, tiriamo fuori

l’equipaggio della Coulomb. Sev, faccia in modo che quella nave non

possa più sparare.”



Il consigliere scattò e raggiunse la console OPS e iniziò le procedure

di teletrasporto.



“Oxila, mi dia un buon punto di tiro.” Disse Sev verso il timoniere.



“Subito signore.” Rispose mentre faceva ruotare la nave portandola

davanti all’altro motore della Broadsword.



Sev fece fuoco con i banchi phaser provocando ulteriori danni. Non

volle usare i siluri per evitare di distruggere definitivamente la

Broadsword, compromettendo la sicurezza dei suoi colleghi.



Sharpfillah – Plancia – Stesso momento



I klingon si materializzarono in plancia. Erano 17, tutti malconci,

sporchi e inviperiti.

Il comandante appena si riprese vide Nimosit.



“LEI!!!! Come ha osato negare una morte onorevole a dei fieri figli di

Qo’nos?!?”

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