[Stml2] Brano: 14-01 La fortuna con la C maiuscola
Coral Nimosit
coral.nimosit a gmail.com
Mar 14 Lug 2015 08:54:44 CEST
Come promesso invio in lista il primo brano della nuova missione 14,
scritto a 4 mani con Silvia che mi ha aiutato a sviluppare l'idea di
fondo di questa missione. Da ora in poi godrà di vita propria ^_*
grazie al contributo di tutta lista, come sempre.
Leggetelo e soprattutto verificate che non ci siano incongruenze,
errori, etc. Nel qual caso fatecelo sapere. Buon divertimento.
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Brano: 14-01
Titolo: La fortuna con la C maiuscola
Autore: Cmd. Nimosit (Riccardo) e Ten. Cmd. Thevek (Silvia)
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USS Novalis – NCC 1772 – Alloggio del Tenente Comandante Dwalla Thevek
D.T. 22/06/2395 - Ore 00.17 - D.S. 72471.38
Dwalla era immersa nella vasca da bagno e si stava godendo quel
meraviglioso momento di relax gustandosi il suo cocktail preferito, il
romulan ale cocktail. Poggiò il bicchiere ormai vuoto sul bordo della
vasca, azionò lo scarico e si asciugò con cura. Senza badare a
vestirsi andò direttamente a letto infilandosi sotto lenzuola di seta.
Prese dal comodino un d-padd. Le ultime valutazioni dello stato
psicologico dell’equipaggio avevano dato risultati incoraggianti. Il
suo lavoro negli ultimi mesi a bordo della Novalis l’aveva molto
gratificata e il Capitano ne era molto soddisfatto. Grazie alla sua
abilità nel leggere le persone era riuscita a risolvere dissapori e
assecondare desideri inespressi permettendo di aumentare l’efficienza
dell’equipaggio del 10,7%. E la stessa abilità le aveva procurato
quella settimana di turno Alfa. Sarebbe dovuta essere in plancia a
quell’ora di notte se non avesse vinto quelle partite a poker. Nel
Texas Hold’em non c’entra la fortuna: si punta sui giocatori, non
sulle carte. Un gioco fin troppo facile per una esperta del metodo di
Ekmann in grado di analizzare ogni minima microespressione. Un lieve
senso di rimorso l’aveva tormentata, d’altronde per lei era così
facile capire gli altri solo da come si comportavano. Tutti quegli
studi sul linguaggio non verbale non servivano solo ad avere la meglio
nelle contrattazioni diplomatiche, ma le davano un indubbio vantaggio
in quasi tutti i giochi di carte. Beh, lei l’aveva fatto notare, ma
non le si era dato retta. Beh… chi l’aveva accusata di sola fortuna
era ora al posto suo in plancia… e ci sarebbe stato per l’intera
settimana. Chiuse la luce ed esercitò su se stessa una antica pratica
di rilassamento: nel tempo di un sospiro si addormentò.
USS Novalis – NCC 1772 – Plancia
D.T. 22/06/2395 - Ore 04.23 - D.S. 42471.85
Il turno gamma. Lo spauracchio di ogni ufficiale. Il momento peggiore
di tutta la giornata, quando sai che gli altri dormono beatamente nei
propri alloggi, al contrario di te, e sai anche, con assoluta
certezza, che qualcosa accadrà. Perché, seguendo pedissequamente la
legge di Murphy, gli avvenimenti peggiori tendono a materializzarsi
durante il turno gamma. Nimosit ne era assolutamente consapevole e
certo, mentre imprecava silenziosamente, appollaiato sulla poltrona
del capitano al centro di una plancia semideserta. Stavano tornando
dal quadrante Beta, dal sistema Orellius dopo aver portato
rifornimenti e assistenza tecnica alla postazione scientifica presso
l’Osservatorio Epsilon XXIV. Una eruzione solare del tutto eccezionale
aveva affascinato gli studiosi presenti ma, allo stesso tempo, causato
parecchi inconvenienti tecnici di un certo rilievo, tanto che le
navette standard adibite al rifornimento della stazione non erano
state in grado di atterrare sulla superficie di Orellio II, l’unico
pianeta di classe M del sistema, a causa delle potenti interferenze
elettromagnetiche. La Novalis, che si trovava da quelle parti, aveva
ricevuto l'incarico di portare assistenza. Tutto era filato liscio
fino ad allora, e comunque erano stati in grado di testare a fondo la
bontà delle riparazioni eseguite sulla nave in condizioni probanti.
C'era di che essere contenti. Ma il primo ufficiale non era dell'umore
adatto. Stava cercando di dare un nome, un senso a ciò che stava
provando, anche se la cosa gli era sempre riuscita maledettamente
difficile. Rammarico? No. Tristezza? Mmm, no. Ira? Nemmeno. Era ancora
immerso nei suoi pensieri tanto che colse appena le parole del giovane
ufficiale tattico dietro le sue spalle.
"Qualche problema comandante? "
Il ragazzone biondo, del quale Nimosit non riusciva mai a ricordare
tutti i nomi o i cognomi, aveva infranto una delle principali leggi
non scritte che ogni buon ufficiale di plancia conosce, a proprie
spese. Mai chiedere ad un superiore come sta! Errore fatale. Per
fortuna del ragazzone Nimosit aveva altro per la testa che schiaffarlo
a lucidare ogni singolo siluro nella santa barbara per un simile
affronto! Si voltò molto lentamente, fissando il sottoposto con
sguardo serio che ebbe l'inevitabile effetto di spegnere il sorriso
sulle labbra dell'altro.
"Vede guardiamarina, quando la classe e la tecnica incontrano sulla
propria strada la fortuna, quella con la c maiuscola..... La classe e
la tecnica non possono che soccombere" E si voltò di nuovo senza dare
ulteriori spiegazioni al giovane ufficiale che se ne stette alla sua
consolle interdetto e perplesso.
La fortuna con la c maiuscola alla quale si riferiva il primo
ufficiale era quella, a detta sua, sfoderata dal comandante Thevek in
una delle partite a poker che erano soliti giocare, insieme ad altri
colleghi, alla fine del turno. La cosa che maggiormente rodeva a
Nimosit non era la sconfitta in sé, ma il perdere una scommessa fatta
con quella donna! In palio c'era una intera settimana di turno gamma,
ed era appena cominciata. Disappunto! Ecco, quella era la parola che
descriveva alla perfezione il suo stato d'animo. Totale disappunto.
Scrollò le spalle per cercare di allontanare da sé quei pensieri
nefasti, aveva una nave da comandare!
"Signore!"- intervenne l'ufficiale alle comunicazioni, un giovane
bajoriano un po' troppo apprensivo.
"Forse dovrebbe vedere questo."
"Questo cosa tenente." In fondo l'idea di alzarsi dalla poltrona del
capitano non era poi così male, a quell'ora di notte. Aveva bisogno di
sgranchire le gambe e di cambiare punto di vista. Si avvicinò
lentamente alla postazione delle comunicazioni sbirciando da dietro le
spalle dell'ufficiale.
"Ripeto. Questo cosa! Non vedo niente." L'altro armeggiò con la
consolle e sullo schermo si materializzarono dei grafici colorati che
scorrevano da destra a sinistra. Era ben nota la tendenza dei giovani
ufficiali a considerare di vitale importanza anche il più
insignificante dei particolari.
"Signor Devreij, cosa stiamo osservando da due minuti buoni? " L'altro
parve scuotersi.
"Sembrerebbe un segnale audio ritrasmesso da qualche boa subspaziale."
Nimosit lo squadrò.
"Le do 120 secondi per capire cosa sono esattamente quei grafici e per
darmi una spiegazione chiara, puntuale e soprattutto soddisfacente.
Intesi? " L'altro sbiancò.
"Sissignore." - E si mise subito al lavoro, mentre il primo ufficiale
se ne tornò verso la sua poltrona certo che il buon Devreij avesse
interpretato male qualche flebile suono galattico. - "Confermo
signore, si tratta di un semplice segnale audio, ma che si ripete
all'infinito!" Fece il giovane dopo 115 secondi. Nimosit sospirò.
"Molto bene signor Devreij, mi illumini. "
"È un segnale solo audio, questo rende più difficile percepire questo
tipo di segnali." - cominciò con lo sguardo sempre fisso sullo schermo
e le mani che volavano sulla consolle. "Ha fatto un bel po' di strada,
rimbalzando su parecchie boe subspaziali. All'inizio del segnale c'è
una sequenza di codice, una specie di parola chiave........ È troppo
debole, devo passarlo su qualche filtro selettivo."
Improvvisamente un campanello d'allarme suonò nella testa di Nimosit,
non piú così sicuro che lo zelante ufficiale avesse preso un granchio.
"Controlli la sequenza di codice iniziale, verifichi che non si tratti
di qualche codice federale!" Devreij eseguì l'ordine del superiore.
*Fa che non sia un seclar, fa che non sia un seclar..... * Ripeté
Nimosit mentalmente come fosse un mantra.
"È un codice di sicurezza della flotta! " Fece l'altro con un tono più
alto del necessario.
*Bingo!*
"Odio il turno gamma." Concluse il primo ufficiale, sconsolato.
Il debole segnale intercettato dal buon Devreij altro non pareva
essere che un semplice ed efficace sos. Non restava che determinare
chi lo avesse inviato, perché e soprattutto da quale posizione. Tutti
interrogativi che Nimosit doveva condividere con Kuribayashi, anche se
detestava svegliare il capitano durante il suo meritato riposo.
Tuttavia non sembrava trattarsi di una bazzecola da dimenticare,
poteva essere importante.
"Signor Devreij, se lei si sbaglia io finirò a pulire i tubi di
Jefferies con lo spazzolino da denti. " - sentenziò posando una mano
sulla spalla del giovane. - " E lei avrà l'onore di farmi da
assistente! " Concluse fulminando l'ufficiale alle comunicazioni.
USS Novalis NCC 1772 – Alloggio del Capitano
D.T. 22/06/2395 - Ore 04.28 - D.S. 42471.86
=/\= Nimosit a Kuribayashi. =/\=
Il capitano riemerse dal sonno profondo in pochi attimi, come
d'abitudine dopo i lunghi anni di servizio su una nave stellare.
"Parli pure numero uno. "
=/\= Mi maledico per averla disturbata capitano, ma forse c'è qualcosa
che dovrebbe vedere..... O forse sarebbe meglio dire.... Ascoltare.
=/\=
"Bene......... Mi dia cinque minuti."
In quel preciso istante un altro campanello suonò nella testa di
Nimosit, mentre un sorrisetto sadico si stampava sul suo volto.
=/\= Forse potrebbe essere importante anche il parere del consigliere. =/\=
Kuribayashi ci pensò su per un secondo.
"La chiami, ci vediamo tra cinque minuti in plancia. "
=/\= Molto bene, Nimosit chiudo. =/\=
USS Novalis – NCC 1772 – Sala tattica
D.T. 22/06/2395 - Ore 04.33 - D.S. 42471.87
Attorno al grande tavolo c'erano soltanto Kuribayashi, il comandante
Thevek ed un sospettosamente arzillo Nimosit.
"Bene numero uno, siamo ansiosi di capire perché ci abbia tirato giù
dalla branda nel cuore della notte"
Lo incalzó il capitano.
" Già! " - rincarò la dose la donna, incrociando le braccia sul tavolo
sporgendosi verso il primo ufficiale. -"Non vedo l'ora!". L’avvenente
Consigliere era riuscita a mettersi la divisa, ma non era riuscita a
domare i suoi capelli. Nimosit si stava godendo l’immagine di un
diavolo per capello.
"Comprendo il vostro scetticismo, ma abbiamo intercettato un messaggio
d'aiuto, un SOS, sotto forma di segnale audio. Pochi kb appena
distinguibili dal rumore di fondo dell'Universo , sembra essere di
natura artificiale, quindi creato appositamente per essere rimpallato
dalle boe subspaziali"
Kuribayashi si accigliò più di quanto giá non fosse "Che tipo di sos?"
"Da dove proviene?" Gli fece eco Thevek sinceramente incuriosita
"Devreij ci sta ancora lavorando. Sta cercando di decrittare il segnale.... "
"Quindi è un segnale in codice. Quale può esserne la fonte? "
"Ho fatto fare una verifica perché sentivo puzza di bruciato..... " -
passò velocemente lo sguardo dall'uno all'altra. -".... È un codice di
sicurezza della flotta. Non ci sono margini d'errore."
Un trillo alla porta.
"Dev'essere Devreij. " Sentenziò Nimosit
" Entri pure tenente. " - L'altro entrò con aria trafelata. -" Si
sieda e ci dia qualche dettaglio in più; il comandante Nimosit ci ha
già chiarito alcuni punti. " Il giovane posò un Dpad sul tavolo prima
di prendervi posto.
"Si tratta senza dubbio di un nostro codice di sicurezza, anche se un
pò datato. "
"In che senso... Datato? " Chiese Thevek perplessa e curiosa allo stesso tempo.
"I codici di sicurezza presentano una sequenza iniziale del segnale
ben identificabile, ovviamente da chi è autorizzato a decifrarla. "
Spiegò l'ufficiale.
" Ovviamente. " intervenne Kuribayashi.
"In genere queste sequenze vengono aggiornate periodicamente per
questioni..... Di sicurezza."
"Da quanto tempo non viene aggiornata questa specifica sequenza."
Chiese Thevek che aveva già capito dove l' altro volesse andare a
parare. Devreij la fissò per un attimo, prima di riabbassare lo
sguardo sul Dpad che aveva difronte.
"Quattro anni, all'incirca. "
"È tanto tempo. " Si meravigliò Nimosit. Devreij annuì.
"Troppo. Per essere normale. " Gli fece eco il capitano.
"Ma c'è dell'altro signore. " - continuò il bajoriano. - " La sequenza
presenta dei codici speciali, normalmente impiegati solo per segnali
riservati ai più alti gradi della flotta. " Calò un silenzio carico di
molti interrogativi.
"Dobbiamo verificare a chi possa appartenere un simile segnale,
potrebbe essere importante. " Intervenne Nimosit. Kuribayashi annuì
pensieroso.
"Si può ascoltare? Lei ha parlato di un segnale audio, giusto? "
Chiese il consigliere. Devreij annuì, armeggiando col Dpad.
"Ho provato più e più volte a passarlo sui nostri filtri, cercando di
ricostruirlo con l'ausilio delle subroutine che abbiamo a disposizione
ma la qualitá è bassa e l'audio sembra irrimediabilmente danneggiato.
Presumo che chi lo abbia inviato possa avere avuto parecchi problemi.
" Digitò un comando mentre i suoi tre superiori attendevano
impazienti.
=/\=……rizzazione …#####....98….. #### …codice…####....... mia navetta
..######.. Sistemi ….##... al minimo. …. posizione …####.. …..
romul…### ….assistenza imm…#### ….raccolto …. #### ….sicurezza …
####.... fate presto=/\=
Un silenzio carico di pathos durò ben oltre il termine della breve riproduzione.
"Dobbiamo assolutamente vederci chiaro. " - intervenne Kuribayashi
dopo un po' -" Ma abbiamo bisogno di quante più informazioni riusciamo
a scovare."
Dwalla era ancora immobile. Un freddo e viscido presentimento le stava
scorrendo sulla schiena facendole pulsare le cicatrici delle fruste.
Non ne era sicura, il segnale era ancora troppo disturbato per
esserlo, ma quella voce le aveva portato a galla avvenimenti di quasi
55 anni prima, quando era ancora una ragazzina precocemente
sviluppata. Non era però possibile…
"Io e Devreij vediamo se riusciamo a tirar fuori qualcos'altro da
questo file. " Propose Thevek cercando di controllare la sua voce.
Kuribayashi annuì in risposta. Con la mente ancora ottenebrata dal
sonno e dalla preoccupazione per questo nuovo imprevisto non sembrava
essersi reso conto del turbamento della sua Consigliere. Nimosit, che
contrariamente al suo superiore era in piedi e sveglio da ore, la
osservò per un lungo istante. Dwalla resse lo sguardo dietro
un’imperturbabile maschera.
“Chiami in plancia anche il comandante Kuz, potrà senz’altro aiutarvi”
aggiunse quindi il Numero Uno, non del tutto convinto, ma lasciando a
Dwalla il beneficio del dubbio.
"Sono d’accordo. Signor Nimosit a lei la plancia, non appena sarà
definito il luogo dal quale prevedibilmente è stato generato l'S.O.S.
diriga la nave verso quelle coordinate, massima curvatura." - il primo
ufficiale fece cenno di aver compreso. - "Aprirò un canale criptato
col Comando di Flotta, invierò la registrazione e li metterò al
corrente del nostro cambio di rotta. Al lavoro!" Tutti gli ufficiali
si alzarono lasciando la sala tattica ed un pensieroso Kuribayashi
alle prese con molti, troppi interrogativi.
USS Novalis – NCC 1772 – Alloggio del Tenente Comandante Denay Kuz
D.T. 22/06/2395 - Ore 04.53 - D.S. 42471.91
Il trillo della porta strappò bruscamente Denay dal sogno che stava
facendo e nella foga di alzarsi rimase impigliata nel lenzuolo
*dann…affare… ma chi…*.
Un secondo trillo la svegliò completamente e con poche mosse si liberò
facilmente delle coperte andando ad aprire la porta in vestaglia
“Arrivo! Arrivo!” disse più a se stessa che alla persona dall’altro
lato della porta. Premette il pulsante e si trovò sotto il naso una
tazza fumante di profumatissimo caffè krepelliano, una delle sue
miscele preferite. Ne aspirò una profonda annusata e poi alzò lo
sguardo verso il possessore del braccio che le offriva la tazza.
“Buongiorno comandante Kuz, mi dispiace svegliarla nel cuore della
notte, ma abbiamo bisogno di lei” disse Dwalla guardandola con occhi
gentili
“ah… non era necessario il caffè… poteva chiamarmi con l’intercom”
“una piccola gentilezza per metterla a suo agio… è questo il compito
del Consigliere. Fare in modo che voi possiate sempre dare il massimo”
“Entri” disse Denay sorseggiando il caffè “mmm è proprio buono… il mio
preferito a quest’ora del mattino…” la trill diede un’occhiata alla
mezzosangue betazoide “ha usato uno dei suoi trucchetti con me?”
“Solo a fin di bene comandante”
“Vado a cambiarmi, intanto può aggiornarmi?” disse Denay alzando gli
occhi al cielo
Nei pochi minuti che Dwalla impiegò ad aggiornare la collega circa gli
avvenimenti dell’ultima mezz’ora, la bionda trill aveva indossato
l’uniforme ed era pronta.
“bene, allora possiamo andare. Devo sentire il codice, ma ho in mente
un paio di algoritmi per migliorare il segnale”
“potere di una tazza di caffè” concluse Dwalla uscendo dall’alloggio
con Denay e dirette in plancia.
USS Novalis – NCC 1772 – Plancia
D.T. 22/06/2395 - Ore 05.08 - D.S. 42471.94
“Ecco fatto. Ottimo lavoro tenente Devreij” disse Kuz “comandante
vuole ascoltare il messaggio pulito?”
“Certamente” disse Dwalla rivolta all’ufficiale scientifico, poi si
girò verso Nimosit che il quel momento stava controllando i calcoli di
rotta del giovane timoniere del turno gamma e gli fece cenno di
avvicinarsi”
“è pulito?” disse Nimosit che in pochi passi si era portato dietro di loro
“Sì, stavamo per sentirlo”
“Proceda Tenente”
L’audio era notevolmente migliorato e il segnale completo.
=/\=Autorizzazione Delta Kilo 0098. Nome in codice Selk. La mia
navetta è fuori uso. Sistemi vitali al minimo. Ultima posizione è
4178/6434 nella zona neutrale romulana. Richiedo assistenza immediata.
Ho raccolto dati vitali per la sicurezza della federazione. Vi prego
fate presto=/\=
“Dwalla tutto bene?” Nimosit non si era accorto di aver dato il tu al
Consigliere in plancia. Era stato distratto dal pallore e dal sudore
freddo che vedeva sul viso della sua collega.
Dwalla richiamò tutto il suo lato vulcaniano per gestire la mole di
emozioni che in quel momento la stava scuotendo. Selk. L’ufficiale
federale vulcaniano sotto copertura che l’aveva salvata dai ferengi
quando aveva solo 16 anni. Non aveva mai più sentito quel nome, quando
aveva indagato le avevano detto che era rimasto ucciso in servizio. Ma
quella voce era senza dubbio la sua: non l’avrebbe mai e poi mai
dimenticata. Annuì lentamente in direzione del primo ufficiale
“Sì Comandante, tutto bene... Devo parlare con il Capitano”
“Guardiamarina, rotta per 4178/6434. Massima curvatura. Attivare”
disse quindi Nimosit “Comandante Kuz a lei la Plancia. Noi
raggiungiamo il Capitano in sala Tattica”
USS Novalis – NCC 1772 – Sala Tattica
D.T. 22/06/2395 - Ore 05.10 - D.S. 42471.94
“Avanti” disse Kuribayashi in risposta al trillo della porta. Aveva
appena finito di parlare con il Comando di Flotta e la comunicazione
che aveva avuto non lo aveva né tranquillizzato né soddisfatto. Vedere
la faccia sconvolta della sua Consigliere fu un duro colpo. Fino a
quel momento il comandante Thevek era stata un faro di buonumore.
Dalla sua imposizione dal comando di flotta, sia lei che il comandante
Moore si erano adattati benissimo a bordo della Novalis e Kuribayashi
non poteva esserne più soddisfatto. La posizione del Consigliere era
quella che lo preoccupava di più. Di solito era una posizione
fiduciaria. La persona al fianco sinistro del Capitano doveva essere
in sintonia con lui per poter offrire il massimo appoggio. Dwalla non
solo era in perfetta sintonia con lui, ma sembrava in perfetta
sintonia con ogni membro dell’equipaggio.
“Capitano, abbiamo pulito il messaggio”
“Ascoltiamolo”
Fecero partire la registrazione pulita e il volto di Kuribayashi si
incupì ulteriormente. C’era qualcosa di molto oscuro in quella
faccenda. Quasi non sentì il suo Numero Uno ricominciare a parlare
“… e ora siamo in rotta di intercettazione a massima curvatura. Le
coordinate indicano un punto a circa 3 parsec dal territorio federale,
ma dentro la zona neutrale romulana. Il rendez vous è previsto tra..”
un segno di Kuribayashi aveva interrotto le parole del Numero Uno
“Ho parlato con l’Ammiraglio Armstrong. Mi ha dato ordini chiari e
nessuna spiegazione. Dobbiamo riprendere la nostra rotta e ignorare il
messaggio”
“Ma.. .Signore!” disse Nimosit “Ha sentito il messaggio! Selk parlava
di informazioni di vitale importanza per la sicurezza della flotta!
Non possiamo…”
“Comandante gli ordini sono gli ordini… riprendiamo la rotta precedente”
“Capitano… se questi sono gli ordini le chiedo di concedermi una
licenza e una navetta” si intromise Dwalla che grazie al grande
controllo mentale era riuscita a calmarsi “e un pilota… in tutti
questi anni non sono mai riuscita a imparare a pilotare una navetta”
“Comandante non posso lasciarla qui. Sulla rotta precedente avremmo
raggiunto il sistema Kowerelliano in tre giorni e a quel punto potrà
prendere licenza”
“La prego Capitano” la voce di Dwalla era scesa a supplica “lei non capisce…”
“Capisco benissimo… neanche a me piace lasciare qualcuno in
difficoltà, ma gli ordini sono chiari!”
“Capitano… non capisce… Selk… lo conosco… mi ha salvato la vita… il
minimo che posso fare è salvare la sua”
“Mi racconti tutto dall’inizio”
--
Ciao, Ric
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Sez. Comando e Navigazione
USS Novalis NCC 1772
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