[Stml2] (senza oggetto)
Mauro Fenzio
oxila79 a gmail.com
Ven 30 Ott 2015 21:12:52 CET
Appena in tempo vi mando il mio brano ^_^
Come sempre sullo scadere del tempo
Brano scritto con la collaborazione di kuz (ilenia)
Attendo commenti
Ciao
Mauro
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Titolo: 14.06 – Una rapida partenza
Autore: Tenente Lan Oxilae
Precedente: 14.05 – Il complotto
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USS Novalis - NCC 1772 - Turbolift
D.T. 22/06/2395 - Ore 13:48 - D.S. 72472.80
Il tenente Oxilae stava tornando in alloggio dopo essere riuscito,
finalmente, a cedere ad altri il timone, ma nonostante la stanchezza che
aveva indosso continuava ad avere una terribile sensazione che non sapeva
spiegarsi. Nel mentre che attendeva di raggiungere il proprio ponte,
continuava a pensare a tutto ci che aveva visto: l’interesse del Comandante
Kuz per quel pianeta era infondo l’ultimo dei suoi problemi, ma
l’atteggiamento sbirciato in plancia sia del consigliere che del comante
Moore lo impensieriva un po’. Ancora perso nei suoi pensieri sfiorò il
comunicatore:
“Tenente Oxilae a Comandante Kuz: ha qualche minuto da dedicarmi?”
=^= Sono spiacente, tenente, ma sto andando in alloggio solo per cambiarmi.
Sono stata invitata a pranzo dal consigliere e temo di arrivare tardi. La
informerò non appena sarò libera. Comandante Kuz out =^=
Il tenente Oxilae rimase per un attimo stupito dalla risposta, ma fu solo
un attimo: “Computer, fermare il turbolift, ho deciso di fare una
deviazione”
USS Novalis - NCC 1772 - Turbolift
D.T. 22/06/2395 - Ore 13:51 - D.S. 72472.81
Il Comandante Kuz era arrivata in alloggio da pochissimi minuti e stava
cercando di lavarsi il viso per far sparire, o almeno attutire, i segni
dell’insonnia. Rendendosi conto dell’inutilità di tutto il suo lavoro,
gettò la spugna andandosi a cambiare, ma non fece in tempo a prendere
l’uniforme dall’armadio che udì il suono del sensore: sbuffò sonoramente
dirigendosi all’entrata per poi aprire la porta e fissare con sguardo
stupito il tenente Oxilae.
“Lan, ma cosa ci fai qui? Sono più che certa di averti detto di non avere
tempo in questo momento!”
Lan alzò una mano per fermare Denay e poi le girò lentamente attorno
entrando in alloggio: “Ricapitolando bene, arriva un messaggio sul quale
abbiamo l’ordine tassativo di non indagare per nessuna ragione che, per una
strana casualità del caso, proviene da un pianeta che tu hai studiato per
anni ma non hai mai potuto visitare. A livello teorico qui tutto si sarebbe
dovuto fermare e, invece, alcune cose mi fanno pensare che ci sia ancora
qualcosa sotto: l’atteggiamento in plancia del consigliere, l’invito a
pranzo del comandante Moore, allargato stranamente anche a te.. non sono
nato ieri, che cosa vi siete messi in testa?”
Lo sguardo di Denay si fece decisamente più serio, mentre incrociava le
braccia al petto.
“Onestamente non so dove tu voglia andare a parare, non sono betazoide e
non sono dotata di poteri tali da poter leggere nella tua mente. Ho
ricevuto un invito a pranzo e dato che non avevo ragioni per rifiutare, ho
semplicemente accettato. Ti sarei grata se mi lasciassi cambiare, detesto
arrivare in ritardo”
“Se per questo detesti anche che Dwalla ti legga la mente, o forse mi
sbaglio?”
Denay evidentemente infastidita inziò a cercare di spingere verso l’esterno
il giovane tenente, ma lui per tutta risposta le afferrò il mento con la
mano destra facendole alza il volto.
“Allora Denay, mi sbaglio? Guardami in faccia e dimmi che non state
pensando di fare di testa vostra. Dimmi che non stai per dare un calcio a
tutta la tua carriera arrivando ad un ammutinamento, perchè è questo che
sarebbe.. un ammutinamento”
Denay scacciò la mano di Lan fissandolo negli occhi.
“Qui non si tratta di un ammutinamento Lan, nessuno sta pensando di
trasgredire ad un ordine diretto, ma riflettere a livello teorico su di un
problema non mi sembra una cosa così grave”
“Dici? La maggior parte delle guerre nel mio mondo erano iniziate da
riflessioni teoriche trasformate in pratica, e per la cronaca sono sempre
finite malissimo per chi riteneva di essere nel giusto. Ad ogni modo,
vogliamo ragionare per ipotesi? Ti racconto una storia: anni fa un
ufficiale della flotta, che chiameremo Alfa, è stato catturato dai romulani
e, sotto tortura o per la somministrazione di droghe, ha rivelato il suo
codice seclar prima di essere ucciso. Passano gli anni e i nostri cari
amici romulani si ritrovano, per un qualsiasi motivo, a voler portare una
nave federale in uno specifico sistema stellare e, ricordando di avere quel
codice inutilizzato, lanciano un messaggio. Questo messaggio viaggia per lo
spazio e viene captato da una nave in cui, al posto di ascoltare gli
ordini, alcuni ufficiali pensano bene di portarsi a controllare. E indovina
la conclusione? La trappola scatta, i cari ufficiali fanno la fine di un
pollo allo spiedo diventando prigionieri dei romulani e la Flotta stellare
si ritrova a dover spiegare perchè dei suoi uomini hanno violato la zona
neutrale. Dici che come ricostruzione è abbastanza convincente?”
Nel mentre Lan parla, la pazienza di Denay sembra via via vacillare sempre
di più.
“Lan, sono decisamente in ritardo e non intendo discutere con te proprio in
questo momento. Sono in ritardo e non farò neppure in tempo a cambiarmi
grazie a te! Gentilmente, esci, non voglio ripetertelo”
“Ed io non voglio andarmene fintanto che non mi assicuri che non farete
nulla di avventato! Inoltre, se proprio vuoi saperlo..”
Lan avrebbe continuato a discutere con Denay ma il rumore dell’interfono lo
fermò:
=^= A tutti gli ufficiali superiori, portarsi in sala tattica per una
riunione urgente =^=
Lan tirò un leggero sospiro rilassandosi un po’, quindi si voltò verso
Denay facendole un piccolo sorriso: “Salvata dall’interfono, eh?”
Denay scosse il capo per un attimo ed infine seguì Lan dirigendosi in sala
tattica.
USS Novalis - NCC 1772 - Sala tattica
D.T. 22/06/2395 - Ore 14:08 - D.S. 72472.85
Gli ufficiali si sono accomodati da pochi minuti quando Kuribayashi entrò
nella stanza: non aveva ancora iniziato a parlare, ma la sua espressione
pensierosa e seria fece zittire tutti i presenti, attirando l’attenzione
generale.
“Signori, cercherò di essere molto chiaro fin da subito. Tutto ciò che
verrà detto in questa sala non dovrà uscire di qui, dato che si tratta di
informazioni confidenziali”
Lo sguardo del capitano vagò per la sala concentrandosi per pochi attimi
sul volto di ogni presente e, solo dopo essersi assicurato che tutti
avessero compreso l’importanza della questione, riprese a parlare.
“Questa mattina l’ammiraglio Valar mi ha contattato per informarmi di un
contrordine: ci è stato chiesto di predisporre una navetta che si porti
verso il sistema Entrax per indagare sul messaggio rilevato, in modo da
fondarne l’autenticità. Ci è stato richiesto che fosse solo una navetta a
partire in modo da non destare sospetti, e questo comporta che solo alcuni
ufficiali potranno partire. Evito di chiedervi chi si vuole proporre per la
missione, posso già immaginare che partireste tutti, ma vi faccio notare
che la situazione è molto delicata e complicata dalla zona in cui
opererete. Domande?”
Lo sguardo si mosse fra i vari volti fino a soffermarsi sul viso del
Comandante Nimosit, che prese la parola.
“Signore, siamo felici di avere la possibilità di poter andare a recuperare
un nostro collega, ma non comprendo perchè sia giunto un nuovo ordine da un
ammiraglio differente del primo, senza contare che non ricordo di aver mai
sentito parlare di questo ammiraglio Valar. Come mai due ordini
contraddittori fra loro?”
Il capitano Kuribayashi scosse per un attimo il capo e poi prese in mano il
proprio d-padd consultandolo.
“Comprendo le sue perplessità, numero uno, ed onestamente è il motivo per
cui ho preferito attendere prima di farvi venire in sala tattica: ho
approfittato di questo tempo per verificare cosa potesse dirmi il database
sulla carriera dell’ammiraglio Valar, e devo dire che i dati sono completi
sino a circa un decennio fa, poi si fanno decisamente fumosi e frammentari,
tanto da potersi pensare a qualche affiliazione con l’intelligence. Ho
riflettuto molto sul da farsi e ho deciso che la richiesta debba essere
ottemperata”
Il primo ufficiale annuì per un attimo, ancora piuttosto pensieroso, mentre
il tenente Oxilae fissava ad uno ad uno i propri colleghi con espressione
decisamente seria e, vedendo il silenzio degli altri, chiese la parola.
“Signore, mi scusi se in questo frangente apparirò come il guastafeste, ma
se il messaggio fosse solo una montatura? Se al sistema Entrax ci fosse un
bel falco romulano ad attenderci, la navetta quali speranze avrebbe?”
Lo sguardo di molti ufficiali si posò severo sul tenente, ma lui sostenne
il confronto tornando a guardare il capitano, serio e professionale.
“Tenente, non creda che non vi abbia pensato anche io, so cosa vi sto
chiedendo mandandovi con una navetta ad affrontare l’ignoto, ma la
comunicazione con l’ammiraglio Valar mi ha portato a ritenere che vi sia
qualcosa sotto. Sono convinto che valga la pena andare a dare un’occhiata.
Comandante Kuz, da quello che ho potuto comprendere lei ha studiato per
parecchi anni i dati relativi a quel pianeta e ai batteri che vi abitano,
ritengo sarebbe una buona idea che facesse un rapporto su tutte le
informazioni che potrebbero essere utili alla squadra”
Il Comandante Kuz osservò per un attimo il capitano e poi annuì brevemente
cercando di recuperare tutte le idee.
“Si Capitano, il sistema stellare è composto da sette pianeti, che si
suddividono in tre pianeti rocciosi interni e quattro giganti gassosi
esterni. Di questi pianeti solo il terzo dei pianeti rocciosi è un classe
M, ed è attualmente abitato da una varietà di forme di vita più o meno
complesse: nel 2385 fu concesso alla USS Mendel la possibilità di recarsi
sul pianeta per poter eseguire degli studi sulla fauna e prelevare dei
campioni di batteri, ma le furono concessi solo tre giorni.”
Il Comandante Moore osservò con interesse la giovane scienziata cercando di
incalzarla per farla accellerare.
“Ipotizzando che la navetta sia scesa sul pianeta di classe M, cosa ci
aspetta una volta che scenderemo sulla superficie?”
“Beh, Comandante, non è semplice riassumere in pochi minuti tutte le
informazioni riguardanti un intero pianeta. Anche tralasciando tutte le
informazioni riguardo i dati meno essenziali, dovete tenere conto che
questo pianeta, esattamente come molti altri si suddivide in continenti,
per la precisione cinque. In ognuno di questi continenti, a causa delle
grandi catene montuose o dei quattro oceani, si sono sviluppati degli
ecosistemi molto differenti, con piante velenose, animali più o meno
pericolosi e popolazioni a diverso stadio di sviluppo, anche se ancora
classificabili come primitive. Certo, potrei tentare di riassumere il tutto
in un rapporto, ma mi occorrerà almeno un paio di giorni”
“No, comandante, la navetta dovrà partire fra un ora. Andrà anche lei con
la squadra e informerà i suoi colleghi non appena vi troverete sul luogo”
Il Comandante Kuz osservò per un attimo in capitano per poi annuire
silenziosamente, spostando lo sguardo sugli altri presenti in riunione.
Intanto il capitano riprese il proprio padd con espressione cupa in volto.
“Voglio che lei, primo ufficiale, si prepari a partire per il sistema
stellare Entrax. Voglio che verifichiate se il messaggio sia reale o meno,
e credo sia inutile aggiungere che mi aspetto torniate tutti sani e salvi.
Gli altri ufficiali che partiranno con lei sono il Comandate Kux, dato che
conosce bene il pianeta, il Comandante Moore, per la sicurezza, e il
Comandate Di Maria, casomai fosse necessario soccorrere Selk”
Dwalla stava già per intervenire ma un gesto della mano del capitano la
fermò, lasciandola per qualche attimo sorpresa.
“Potete andare, la partenza dovrà avvenire entro un’ora, quindi sbrigatevi.
Consigliere, la prego di seguirmi in ufficio”
Gli ufficiali, ancora un po’ perplessi dalla situazione, salutarono
formalmente dirigendosi all’uscita, mentre Dwalla si portò con passo
nervoso verso l’ufficio del Capitano.
USS Novalis - NCC 1772 - Corridoi nei pressi della stiva
D.T. 22/06/2395 - Ore 14:46 - D.S. 72472.92
Lan percorse con rapidità i corridoi, volendo raggiungere il Comandante Kuz
prima che entrasse nelle stive. Per qualche istante si osservò attorno, per
poi accellerare e portarsi di fronte alla giovane scienziata.
“Denai, aspetta un attimo”
“Lan, cosa vuoi? Non ho decisamente tempo in questo momento, sono in
partenza!”
“Lo so che sei in partenza, ma volevo che non ci fossero problemi per il
piccolo alterco che abbiamo avuto di fronte al tuo alloggio, e inoltre ci
tenevo a salutarti”
La giovane scienziata fece un leggero sorriso, prima di sistemarsi
distrattamente un ciuffo di capelli.
“Non c’è problema Lan, può succedere di litigare. Guarda il lato positivo,
non ci sono stati ammutinamenti”
Denay cennò con il capo osservando per pochi istanti il giovane e poi se ne
andò entrando nelle stive, senza che il giovane timoniere riuscisse a
dirgli null’altro.
USS Novalis - NCC 1772 - Ufficio del Capitano
D.T. 22/06/2395 - Ore 14:46 - D.S. 72472.92
Erano trascorsi meno di due minuti dal momento in cui era entrata
nell’ufficio del Capitano, eppure quel silenzio era divenuto decisamente
pesante per la giovane consigliera, seppure riuscisse a nascondere con una
grande bravura il proprio nervosismo.
“Comandante, so perfettamente che sarebbe voluta partire anche lei ma non
intendo a cambiare decisione: lei mi occorre sulla nave. Come immaginerà
questa non è propriamente una missione diplomatica e lei è fin troppo
coinvolta per essere pienamente lucida”
“Capitano, io sono perfettamente in grado di controllare le mie emozioni.
Ma lei mi vuole sulla nave anche per un altro motivo, vero? In parte quello
che ha detto è vero, ma sento che c’è molto di più”.
Il Capitano Kuribayashi annuì sedendosi alla scrivania, osservando per
svariati istanti il volto della consigliera.
“Lei ha ragione Comandante, la voglio qui per un altro motivo: ammetto di
non ritenere che la sua presenza su quella navetta sia fondamentale, ma
d’altra parte inzio a ritenere che la sua opera sia comunque assolutamente
necessaria. Io non so cosa potranno trovare i nostri colleghi su quel
pianeta ma so di cosa avranno bisogno, e questo è il tempo. Se
effettivamente vi fosse qualcuno che ha qualche interesse attorno al
sistema stellare Entrax, ora che è venuto a conoscenza dell’esistenza di
quel messaggio, sicuramente tenterà di velocizzare il proprio operato in
modo da chiudere tutte le proprie faccende prima che qualcuno scopra
qualcosa.”
La consigliera incrociò le braccia al petto portandosi alla scrivania e
prendendo posto ad una delle poltroncine, osservando con espressione
interrogativa il Capitano.
“Comandante, cerchi di capire quello che temo. Se dovessero accelerare gli
accordi diplomatici potremmo trovarci nella spiacevole situazione che
qualsiasi informazione dovesse trovare il Comandante Nimosit diventi del
tutto inutile”
“Mi scusi Capitano, lei vorrebbe che io intervenissi alla conferenza
diplomatica, alla quale tecnicamente non sono stata invitata, e riuscissi a
ritardare il raggiungimento dell’accordo? Non è di certo una cosa così
tanto semplice come possa sembrare!”
Il capitano attivò il proprio terminale con espressione molto seria prima
di iniziare a leggere.
“Assegnata come membro del corpo diplomatico a Deep Space Delta, base
stellare sul confine della Zona Neutrale Romulana nel 2366. Nel 2370, grazi
alla sua mediazione, viene firmato il trattato di pace Cardassiano, un
grande successo della Diplomazia Federale. Nel 2376, con la fine della
Guerra del Dominio, riceve la Legione al Merito di Starfleet per i meriti
diplomatici durante la guerra e per essere riuscita a convincere i romulani
ad unirsi all'alleanza.”
“Capitano, la prego, conosco il mio curriculum, ma nonostante tutto quello
che mi chiede è probabilmente impossibile”
“Comandante, so di chiederle molto, ma il tempo è ciò di cui hanno bisogno
i suoi colleghi e l’unica persona che ha qualche speranza di riuscire in
questo è lei. Torni nel suo ufficio e veda se è in grado di studiare
qualcosa. In libertà”
Dwalla si alzò ancora un po’ pensierosa, nascondendo tuttavia sempre in
modo egregio le proprie emozioni, quindi salutò formalmente e lasciò la
stanza, proprio nel momento in cui l’interfono iniziò a gracchiare.
“Plancia a Capitano Kuribayashi: signore, la navetta è appena partita”
Il Capitano si alzò lentamente andando verso i finestroni e, osservando le
stelle, sospirò mormorando fra se e se: “Buona fortuna, ragazzi”.
-------------- parte successiva --------------
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