[Stml2] 15-02 - Cadetti
Federico Gotti
federtrek a gmail.com
Ven 29 Lug 2016 10:53:57 CEST
Salve ciurma!
Mancano le date (e di conseguenza le date stellari), ma ho pensato che sono
"dettagli" e in attesa di sciogliere il nodo credo sia buona cosa inviare
il brano, così da far partire la missione.
Ho numerato il brano 15-02 perchè il brano 1, da indicazioni di Michele (se
ho capito e se mi ricordo bene), è quello dell'imbarco di Romanov. (Ho
evitato di "coinvolgere" Romanov così da lasciare a Pat tutta la libertà
possibile...spero :D)
Appena definite le date rimanderò il brano con le date corrette.
Intanto, buona lettura.
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Brano: 15-02
Titolo: Cadetti
Precedente: 15-01
Personaggi: Ufficiali Novalis
Autore: Federico/Sev
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*Ore 9.30 Ufficio del Capitano – USS Novalis **– Sistema solare*
Kuribayashi era intento a leggere i vari rapporti dei reparti che erano
rimasti indietro durante la crisi appena superata. La concentrazione non
era al massimo, infatti ogni 5 minuti guardava l’orologio in attesa del
momento di recarsi al comando.
Dopo un’altra manciata di minuti decise che era ora di smettere. Si alzò e
si recò in plancia dove, sulla poltrona di comando, sedeva Nimosit che
appena lo vide fece per alzarsi, ma Kuribayashi lo fermò.
“Stia pure comodo, numero uno. Mi faccia preparare una navetta all’hangar
1.”
“Subito signore.” Rispose il Primo Ufficiale per poi digitare l’ordine
sulla piccola consolle che si trovava nel bracciolo. “Tra pochi minuti sarà
pronta.”
“Perfetto, grazie. Le lascio la nave, mi recherò al Comando di Flotta.”
Nimosit fece un cenno con la testa, il Capitano gliene aveva parlato il
giorno prima.
Mentre entrava nel turbo ascensore il Capitano si girò e riprese a parlare.
“Ah, numero uno, dimenticavo. Stamattina il Comando mi ha comunicato che
saliranno a bordo dei cadetti, troverà i dettagli in un d-padd nel mio
ufficio. Buona fortuna.” Concluse con un sorriso e poi impartì
immediatamente il comando al turbo ascensore per essere portato nell’hangar
navette lasciando Nimosit con la protesta inespressa.
Mentre viaggiava verso l’hangar Kuribayashi toccò il suo comunicatore.
=/\= Kuribayashi a Oxila, Thevek e Romanov. A rapporto all’hangar navette
1. Dobbiamo andare al comando di Flotta per riferire di persona i fatti di
Entrax. =/\=
In pochi secondi arrivò la conferma dagli ufficiali e nel giro di 10 minuti
la navetta era decollata per poi atterrare a San Francisco.
*Ore 10.30 Sala Tattica*
Nimosit aveva letto il messaggio del Comando di Flotta contenente tutte le
informazioni riguardo i cadetti e il programma da seguire. Aveva convocato
tutti gli ufficiali superiori ancora presenti sulla nave e ora erano tutti
in sala tattica.
Nimosit prese la parola. “Dunque. Il Capitano, Oxila, Thevek e il nuovo
acquisto Romanov sono stati convocati dal Comando per riferire ancora sui
fatti di Entrax. Inoltre il Comando ha pensato bene di mandarci dei cadetti
per la loro prova pratica invece di lasciarci un po' di respiro.”
Lasciò un po' di tempo agli ufficiali per assimilare la notizia. Poi prese
il d-padd che aveva davanti e riprese.
“I cadetti che ci mandano sembrano ben preparati e meritevoli. Ci hanno
inviato i loro curriculum scolastici. Finora hanno avuto sempre il massimo
in tutti gli esami e tutte le prove sostenute. Pertanto il Comando vuole
che li mettiamo a dura prova rendendoli parte dell’organico della nave in
breve tempo, spiegando tutte le procedure, i protocolli e tutto il resto.
Questo perché dopo 5 giorni di addestramento…gli lasceremo il comando della
nave per l’esame finale.”
Nimosit si fermò per lasciare tempo per assimilare la notizia.
Di Maria fu il primo a parlare. “Non mi ricordo di aver fatto una cosa del
genere quando ero all’accademia.”
“Infatti, dottore, questa è una pratica atipica, proprio perché questi
cadetti sono veramente notevoli. L’idea del Comando è di avere dei cadetti
che appena diplomati possano già essere ufficiali di esperienza e dopo
poco, ufficiali superiori.”
“Idea interessante, indubbiamente…speriamo che non ‘scoppino’.” Intervenne
Sev.
“Concordo, se funziona è un’ottima cosa, da estendere, ma il rischio è
quello di schiacciare quei ragazzi e rovinarli.” Ribadì Kuz.
“Avete ragione. Pertanto sarà nostro compito formarli al meglio
senza…schiacciarli o farli scoppiare.” Concluse Nimosit sorridendo verso la
fine. “Vi sto girando i curriculum dei ragazzi con i dettagli. Studiateli e
preparate un piano, considerate che tutti i cadetti seguiranno lo stesso
programma di inserimento per i primi 2 giorni, per poi essere separati per
seguire programmi specializzati in ogni settore della nave. Domande?”
Sev e Kuz si guardarono per poi guardare Di Maria, e tutti e tre poi
guardarono i posti vuoti del tavolo. Nimosit capì la domanda e rispose.
“Si…lo so…dovremo improvvisare…” Poi si alzò e riprese “Se non ci sono
altre domande è meglio se tutti ci studiamo i cadetti e pensiamo a cosa
fargli fare. Ah, Sev, li riceveremo all’imbarco, alle 11.30. A dopo.”
Gli ufficiali si salutarono e si diressero nei propri uffici.
*Ore 10.50 Infermeria principale, studio dell’Ufficiale Medico Capo*
Di Maria era appena arrivato nel suo ufficio e subito aveva iniziato la
lettura dei curriculum dei cadetti. Aveva preso per primo quello del
cadetto che aveva scelto la strada per diventare medico.
Va’Lah, vulcaniano. Nimosit aveva ragione, era di tutti rispetto. Massimo
dei voti in ogni materia, anche in quelle ingegneristiche. Figlio di due
Ufficiali Medici Capo, imbarcati in due navi da esplorazione profonda. *Di
certo non avrà avuto una famiglia normale… infatti, ecco qui, faceva la
spola tra una nave e l’altra quando possibile… che infanzia difficile,
povero ragazzo.* Sin da piccolo decise di seguire le orme dei genitori e a
6 anni fece il primo esperimento sintetizzando un antibiotico dalle larve
della mosca verde di Betazed. I risultati non furono all’altezza delle sue
aspettative, infatti provocò una piccola diffusione inaspettata di un
batterio sulla USS Razor, dove era imbarcato con la madre. *Ecco i dati
dell’esperimento… decisamente ben descritto. Molto pretenzioso per un
bambino, anche se vulcaniano. Però… ah… ha sprigionato il Clostridium
botulinum, niente di pericoloso, dai. Non pensavo che da quelle larve
potesse sprigionarsi. Però ha imparato la lezione… fino all’ingresso in
accademia ha fatto un’infinità di esperimenti senza più causare problemi.*
Sin dall’ingresso in Accademia la sua scelta fu ovvia, medicina. Durante
gli studi si specializzò sempre di più in microbiologia e batteriologia.
Finito di leggere il curriculum, Di Maria si concesse qualche minuto per
pensare a come poter impiegare l’intelletto di questo ragazzo prima di
iniziare la lettura degli altri.
*Ore 10.50 – Plancia*
Nimosit aveva visionato velocemente i vari curriculum, giusto per dare
un’indicazione agli ufficiali, ma ora, seduto sulla poltrona di comando, si
mise a leggere con più attenzione la scheda del cadetto che aveva scelto
navigazione e quello che aveva scelto ingegneria.
Roland McInnis, il pilota. Il suo primo volo fu a 4 anni dentro una sala
ologrammi dove il padre, ingegnere in una stazione spaziale, lo portò per
il suo compleanno. Si capì subito che il ragazzo aveva talento. Da quel
momento partecipò, accompagnato dal padre, a tutte le gare possibili.
*Strano che sia entrato in Accademia… uno così di solito continua a fare il
pilota professionista.* A 17 anni il padre rimase ucciso durante un attacco
alla stazione dove lavorava, e in quel preciso istante decise di seguire le
orme del padre. *Ecco il momento della decisione, ma comunque non spiega
tutto…* In accademia si impegnò moltissimo, riuscendo ad eccellere nel suo
campo e a distinguersi dagli altri cadetti anche nelle altre materie.
Strinse una forte amicizia con una compagna di corsi, la cadetta ingegnere
Evrellia Zh'shyllir, andoriana. Insieme parteciparono a tutte le gare
studentesche, lei modificava i veicoli e lui li pilotava. *E questo?
Cos’è?* Richiamo ufficiale, McInnis e Zh'shyllir avevano creato un loro
velivolo e l’avevano collaudato nel campus di notte. Il volo andò
relativamente bene fino al momento dell’atterraggio quando gli smorzatori
si guastarono e McInnis si schiantò nella palestra. Le ferite lo
costrinsero a letto per un mese, ma appena ristabilito riprese i test,
questa volta autorizzati, con Zh'shyllir.
*Decisamente non si tira indietro e non manca di coraggio. A Oxila sarebbe
piaciuto. Sotto il prossimo. Zh'shyllir.*
Evrellia Zh'shyllir, andoriana. Ha 6 fratelli più grandi. Contrariamente
alla tradizione militaristica della famiglia Evrellia decise di seguire la
sua propensione all’ingegneria. Infatti sin da piccola dimostrò un’innata
propensione per l’elettronica e l’ingegneria meccanica modificando più
volte, sempre senza il consenso del proprietario, i vari veicoli dei
fratelli, genitori e di chiunque avesse la sventura di lasciare incustodito
per più di 10 minuti il proprio veicolo nelle sue vicinanze. Appena ne ebbe
l’occasione, contro il parere dei genitori, si iscrisse all’Accademia.
*Dev’essere un bel peperino ‘sta qui…* Il curriculum proseguiva poi sulla
falsa riga di quello di McInnis, riportando, ovviamente, gli stessi fatti.
*Ore 10.50 - Laboratorio scientifico 1 – Ufficio Scientifico Capo*
Kuz aveva iniziato a leggere i curriculum già dentro il turbo ascensore. In
breve si era scorsa quello del cadetto Va’Lah e le era sembrato un ottimo
studente dotato di una fantasia scientifica poco comune tra i vulcaniani.
Probabilmente la “contaminazione” degli altri membri dei due equipaggi
aveva dato frutti insperati.
Stava terminando la lettura del curriculum dell’andoriana quando varcò la
porta del suo ufficio. Si sedette e iniziò la lettura del curriculum che
ovviamente le interessava di più: Anson Lee, umano, il cadetto scientifico.
Anche il suo curriculum era un susseguirsi di successi e imprese
encomiabili. Quello che maggiormente attirò l’attenzione di Kuz fu la
ricerca condotta sul dilitio. Si era inventato un procedimento, decisamente
poco convenzionale, interdisciplinare che lo purificava di un 3,5% in più.
*Un ottimo risultato per un cadetto… sembra una delle tipiche invenzioni di
un ufficiale su una nave stellare… poche risorse e tanta fantasia.* Il
resto del curriculum continuava riportando altri esperimenti e altri
encomi. *Decisamente un ragazzo dedito allo studio, però sembra faccia
tutto da solo… sarà dura farlo lavorare in squadra.*
*Ore 10.50 – Ufficio Capo della Sicurezza*
Sev aveva sfogliato i vari curriculum e si era tenuto per ultimi i due che
più gli interessavano: tattico e sicurezza.
Il tattico, un ragazzo umano di nome John Hugh, aveva seguito un piano di
studi prevalentemente basato sul combattimento spaziale. Ma sembrava una
tradizione di famiglia dato che quasi tutti i suoi parenti erano stati
imbarcati come ufficiali tattici o militari. Tra le varie attività
riportate nel curriculum una attirò maggiormente l’attenzione di Sev: aveva
organizzato e coordinato un gruppo per delle simulazioni di battaglia molto
articolate. In generale dal curriculum si evinceva che il ragazzo aveva
spiccate qualità da leader. *Potrebbe diventare Capitano in breve questo
qua…*
Poi passò al suo preferito. Rarur Bod. Betazoide. *Oh… bello questo! Voglio
vedere come faranno a mentirgli…* All’età di 6 anni iniziò il suo primo
corso di difesa, per poi all’età di 19 anni diventare maestro in ben 6 arti
differenti. *Notevole…* Appena entrato in Accademia si è sempre distinto
per una logica quasi vulcaniana, molto meticoloso e intuitivo. *Un perfetto
investigatore.* Durante gli allenamenti era sempre il primo ad iniziare e
l’ultimo a smettere, e sempre un modello per i compagni. A 20 anni un
episodio ha minato la fiducia dei compagni: un piccolo furto commesso in un
alloggio fu risolto da Rarur, cosa che comportò un richiamo formale per il
colpevole, un encomio da parte dell’Accademia per Rarur, ma al contempo i
suoi compagni iniziarono ad evitarlo. *Ahi ahi…questo non ci voleva
ragazzo…*
Mise giù il d-padd pensando a cosa poter far fare ai cadetti. I suoi
pensieri furono interrotti dal trillo del comunicatore.
=/\= Nimosit a Sev. A rapporto nell’hangar navette 3 per accogliere i
cadetti. Spero tu sia riuscito a leggere tutti i curriculum. =/\=
=/\= Arrivo subito. =/\= Rispose il bajoriano mentre si alzava. =/\= Si ho
appena terminato di leggere…=/\= si interruppe perché il suo sguardo fu
catturato da un ultimo curriculum che gli era sfuggito, quello dell’OPS. *E
quello da dove salta fuori…?* =/\=…i curriculum…=/\=
Afferrò il d-padd e si diresse correndo verso il turbo ascensore. Impartì
il comando e iniziò a leggere velocemente.
Rizaich, Sauriana. La sua famiglia possiede un appezzamento dove producono
il famoso brandy. Appassionata di informatica sin da piccola ha migliorato
più volte l’efficienza della fabbrica dei genitori. Si è arruolata nella
flotta appena possibile.
*Vabbeh, direi che basterà così…* Pensò mentre si aprivano le porte.
Nimosit era lì che l’aspettava.
“Ti sei preparato?”
“Per quanto possibile…” Rispose sorridendo.
“Cosa ne pensi?”
“Così al volo… Va’Lah mi sembra molto focalizzato sul risultato finale.
McInnis mi pare una testa calda ma con il cuore al posto giusto. Zh’shyll…
lei, è una ragazza interessante, molto fantasiosa e senza peli sulla
lingua. Anson Lee non lo so di preciso, per quel che ne posso capire è
preparato, altro non lo so. Rizaich, l’ho letto un po'…velocemente, ma mi
sembra in gamba. Rarur Bod, ottimo investigatore, ma temo sia troppo
concentrato su quello che fa per rendersi conto di quali saranno le
conseguenze. John Hugh mi sembra un leader capace, ma anche un po’ forzato
a prendere quella direzione, bisogna vedere effettivamente come lavora.”
“Concordo.” Vedendo attraccare la navetta Nimosit concluse il dialogo.
“Fagli fare un giro rapido della nave, portali ai loro alloggi e poi
portali in Infermeria da Otello.”
“Ok, nessun problema!” Rispose con un occhiolino ed entrambi si
avvicinarono alla navetta.
Poco dopo l’attracco scese il primo dei cadetti, Hugh, seguito dagli altri.
Nimosit attese che tutti si fossero schierati e si presentò.
“Benvenuti a bordo. Sono il Comandante Coral Nimosit, Primo Ufficiale della
Novalis. È un piacere conoscervi. Lui è il Tenente Comandante Nathel Sev,
Capo della Sicurezza, vi farà fare un primo giro della nave e vi scorterà
in infermeria dall’Ufficiale Medico Capo Otello Di Maria, inizierete con
lui il vostro programma di addestramento.”
Nimosit terminò lasciando tempo ai cadetti di assimilare ed, eventualmente,
domandare qualcosa. Hugh prese la parola quasi subito.
“Chiedo il permesso di parlare, signore.”
Nimosit e Sev si guardarono e poi l’umano rispose.
“Prego.”
“Grazie. Comandante Nimosit, signore, per noi è un onore essere qui. Sono
il cadetto John Hugh. Lasci che le presenti i miei compagni. Va’Lah, Roland
McInnis, Evrellia Zh'shyllir, Anson Lee, Rarur Bod, Rizaich e, assegnato al
gruppo pochi attimi prima del decollo, Bryan Morein.”
Tutti fecero dei cenni con la testa quando udirono il loro nome.
“Bene, se non ci sono domande, vi lascio andare. Di nuovo benvenuti a
bordo, e buon lavoro a tutti voi.”
Dopo qualche secondo Nimosit si diresse verso il turbo ascensore e Sev
richiamò i cadetti.
“Forza ragazzi, con me per il giro turistico!”
=Fine=
Alcune note.
1. ho fatto andare Kuribayashi, Thevek, Oxila e Romanov a rapporto dal
comando per dare un altro motivo per il rientro della Novalis a casa. Nella
mia testa non dovrebbe essere una cosa lunghissima, e credo che possa
piacere a tutti che il proprio ufficiale abbia a che fare con il cadetto
"niubbo", quindi in un qualche momento dovrebbero tornare a bordo.
2. i cadetti li ho creati tosti, molto tosti, delle eccellenze nei loro
settori, ma questa è un'arma a doppio taglio: sono sicuri di sè quindi
avranno tanta preparazione, ma mancano di esperienza quindi gli errori
saranno comunque possibili. Se non dovessero piacere li cambiamo senza
problemi, ho lasciato comunque un pochino di spazio per poter dettagliare
ancora meglio.
3. Il cadetto imbucato l'ho messo per farlo creare al prossimo che scrive,
ho dovuto però definire sesso nome e razza (umano). Sarebbe il cadetto
consigliere. Così facendo c'è un cadetto per ogni ufficiale tranno CO e XO.
Spero vi sia piaciuto, e come al solito attendo i commenti e se dovesse
essere necessario qualche cambiamento non ci sono problemi.
Ciao!
-------------- parte successiva --------------
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