[Stml2] 15.05 - Quarantacinque ore
Capt. Tetsuya Kuribayashi
captkuribayashi a gmail.com
Dom 6 Nov 2016 11:01:36 CET
Il brano è online
<http://www.starfleetitaly.it/starfleetitaly/fleetyards/Novalis/main.php?include=viewlogs_2.php&missione=123&viewlog=5>
sul
sito della Novalis!
Complimenti anche da parte mia Ilenia per l'ottimo contributo ... un brano
veramente godibile!
N.B. Non ho fatto modifiche "sul genere" ... di Va'Lah. Che faccio? Masculo
o Femmina?! :-P
Michele
Il giorno 6 ottobre 2016 20:33, Federtrek <federtrek a gmail.com> ha scritto:
> Siamo di mentalità aperta dai 😂
> Non mi pare che tu abbia cambiato il sesso a qualcuno/a comunque...
> Basta che ci mettiamo d'accordo però 😜
>
> Federico
>
> Il giorno 06 ott 2016, alle ore 20:17, Coral Nimosit <
> coral.nimosit a gmail.com> ha scritto:
>
> Devo riguardare il mio post e vedere se non ho cambiato sesso a qualche
> povero cadetto..... 😱
>
> =====================================
> OOO Cmd. Coral Nimosit
> Primo Ufficiale (FO)
> Sez. Comando e Navigazione
> USS Novalis NCC 1772
> coral.nimosit a gmail.com - ICQ 311786902
> =====================================
> N.S.F.
> =====================================
>
> Il 06/ott/2016 20:07, "Federtrek" <federtrek a gmail.com> ha scritto:
>
>> Funzionano tutti perfettamente, la mia precisazione era solo per evitare
>> un errore di coerenza futura.
>> Ecco il riepilogo dei cadetti
>>
>> Va'Lah - Vulcaniano - Medico
>> Roland McInnis - Umano - Pilota
>> Evrellia Zh'shyllir - Andoriana - Ingegnere
>> Anson Lee - Umano - Scientifico
>> John Hugh - Umano - Tattico
>> Rarur Bod - Betazoide - Sicurezza
>> Rizaich - Sauriana - Operazioni
>> Bryan Morein - Umano - Consigliere
>>
>> Detto ciò, se volte fare un'operazione a Va'Lah e trasformarlo femmina
>> non ci sono problemi. ;D
>>
>>
>> Federico
>>
>> Il giorno 06 ott 2016, alle ore 16:54, Silvia Bianchini <
>> ltcomm.sibi a gmail.com> ha scritto:
>>
>> Bravissima!
>> E veramente veloce... Non me l'aspettavo ed eccolo qui ;-)
>> Molto divertente, molto frizzante.
>> Quanto al genere dei cadetti onestamente non ci avevo proprio fatto
>> caso... I loro atteggiamenti funzionano comunque...
>>
>> Molto bene! ;-)
>> S.
>>
>> Il 06 ott 2016 4:29 PM, "Coral Nimosit" <coral.nimosit a gmail.com> ha
>> scritto:
>>
>>> Eheheh, no problem. Chiediamolo a Federico che è il "padre" della
>>> missione, onestamente anch'io non me lo ricordo......so troppi sti
>>> cadetti....^_* Sacrifichiamone qualcuno!!! ^_^
>>>
>>> Il 6 ottobre 2016 16:11, Ilenia De Battisti <fulmine791 a gmail.com> ha
>>> scritto:
>>> > XD e se vi dico che avevo scritto tutto il brano al maschile e che
>>> > all'ultimo mi è venuto il dubbio che fosse femmina e l'ho tutto
>>> corretto che
>>> > mi dite? ahahahahah.. solo io sono in grado di fare ste cose
>>> > Ad ogni modo non è un problema, posso riportarlo al maschile senza
>>> problemi!
>>> >
>>> > Il giorno 6 ottobre 2016 15:37, Coral Nimosit <coral.nimosit a gmail.com>
>>> ha
>>> > scritto:
>>> >>
>>> >> Dovremo rinominarti Ilenia/Flash!! Brava Ilenia, grazie mille anche
>>> >> per la rapidità, onestamente sono abbastanza impressionato ^_*. Devo
>>> >> però dare ragione a Fede, Va'Lah dovrebbe essere masculo però ho pure
>>> >> qualche dubbio per Rezaich che dovrebbe essere maschio pure quello.
>>> >> Anche se non ne sono sicurissimo e dovrei controllare, anche perchè se
>>> >> così non fosse nel mio brano l'ho dato per maschio ^__^, sbagliando
>>> >> quindi. Comunque poca cosa.
>>> >>
>>> >> Il 6 ottobre 2016 15:31, Federtrek <federtrek a gmail.com> ha scritto:
>>> >> > Evviva la rapidità!!!
>>> >> > Gran bel pezzo!!! Bravissima!!!
>>> >> > Unica particolare....Va'Lah sarebbe un maschietto....non riesco a
>>> >> > recuperare
>>> >> > le mail precedenti per controllare, potrei anche non averlo
>>> precisato.
>>> >> > In
>>> >> > ogni caso bel pezzo, mi sembra che i pg siano stati mossi benissimo.
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> > Federico
>>> >> >
>>> >> > Il giorno 06 ott 2016, alle ore 14:36, Ilenia De Battisti
>>> >> > <fulmine791 a gmail.com> ha scritto:
>>> >> >
>>> >> > Salve a tutti ^_^
>>> >> >
>>> >> > Vi inoltro il mio brano sperando che possa piacervi.
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> > *****************************************
>>> >> >
>>> >> > Brano: 15-05
>>> >> >
>>> >> > Titolo: Quarantacinque ore
>>> >> >
>>> >> > Autore: Tenente Comandante Kuz (Ilenia)
>>> >> >
>>> >> > *****************************************
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> > USS Novalis, Laboratorio di xeno-biologia
>>> >> >
>>> >> > DT 14/07/2395, ore 15:27 - D.S. 72533.27
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> > Lan percorse rapidamente i corridoi per raggiungere i laboratori e
>>> poter
>>> >> > parlare per qualche attimo con Denay in tranquillità: non gli ci
>>> volle
>>> >> > molto
>>> >> > ad individuarla con lo sguardo e sorrise mentre la vedeva incantare
>>> con
>>> >> > le
>>> >> > sue spiegazioni il cadetto che gli stava di fronte.
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> > “Si potrebbe pensare che durante uno scontro navale solo la consolle
>>> >> > tattica
>>> >> > ed il timone abbiano un ruolo cruciale, ma non è così: durante uno
>>> >> > scontro,
>>> >> > tutte le informazioni.. anche quelle che ad un primo controllo
>>> >> > potrebbero
>>> >> > sembrare del tutto inutili, possono infine divenire fondamentali.
>>> Fin
>>> >> > qui
>>> >> > tutto chiaro?”
>>> >> >
>>> >> > “Limpido Comandante!” affermò Lan, battendo sul tempo il cadetto Lee
>>> >> >
>>> >> > Denay si voltò, sentendo la voce del collega e incrociò le braccia
>>> al
>>> >> > petto
>>> >> > “Aveva bisogno di qualcosa, tenente?”
>>> >> >
>>> >> > “In effetti si.. ho bisogno di parlarti, in privato..” Lan osservò
>>> il
>>> >> > cadetto per svariati istanti “Sempre se possibile”
>>> >> >
>>> >> > Denay annuì per poi osservare il cadetto “Nell’analizzatore ho
>>> inserito
>>> >> > un
>>> >> > campione, non le dirò nulla a riguardo.. voglio vedere quante
>>> >> > informazioni
>>> >> > riuscirà a ricavarne. E ricordi, anche il minimo dettaglio può fare
>>> la
>>> >> > differenza” non attese risposte e si diresse verso il proprio
>>> ufficio
>>> >> > “Tornerò da lei fra pochi minuti, cadetto”
>>> >> >
>>> >> > Lan sorrise soddisfatto per poi dare una gioviale pacca sulla
>>> spalla del
>>> >> > giovane “Buon lavoro cadetto!” quindi segui la collega tutto
>>> >> > soddisfatto,
>>> >> > accedendo con lei nel suo ufficio e raggiungendola alla scrivania
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> > Denay, dal canto suo sembrava un po’ impaziente di tornare in
>>> >> > laboratorio
>>> >> > “Lan, cosa ci fai qui? Abbiamo all’incirca due giorni per
>>> trasformare un
>>> >> > gruppo di cadetti del tutto inesperti in un equipaggio in grado di
>>> non
>>> >> > distruggere la nave sino al nostro ritorno”
>>> >> >
>>> >> > “Mi sembra di poter capire che l’idea del Comando non ti piaccia”
>>> Lan
>>> >> > sorrise accomodandosi ed osservando la ragazza
>>> >> >
>>> >> > “No, ovviamente no! Non ci si improvvisa ufficiali superiori, non
>>> si può
>>> >> > davvero pensare che un gruppetto di giovanotti, con una preparazione
>>> >> > totalmente teorica, sia in grado di prendere il posto di ufficiali
>>> che
>>> >> > lavorano da anni!” scosse il capo “Inoltre credo che il gruppo sia
>>> stato
>>> >> > mal
>>> >> > studiato”
>>> >> >
>>> >> > “In che senso mal studiato?” la incalzò Lan “Da quello che ho
>>> compreso
>>> >> > sono
>>> >> > i migliori nei loro campi, cosa si potrebbe chiedere di più?”
>>> >> >
>>> >> > “Appunto! Sono i migliori nei loro campi e ne sono pienamente
>>> >> > consapevoli,
>>> >> > ma gli manca qualcosa di cruciale.. la capacità di lavorare come un
>>> >> > gruppo!
>>> >> > Quando si sa di essere i migliori si fa presto a peccare di
>>> presunzione
>>> >> > e
>>> >> > ritenere che le proprie idee siano quelle corrette.. le sole
>>> corrette!
>>> >> > Questo non permette quel pieno scambio di informazioni che
>>> caratterizza
>>> >> > il
>>> >> > lavoro su una nave stellare, e infine.. rappresenta il primo passo
>>> per
>>> >> > un
>>> >> > sicuro fallimento”
>>> >> >
>>> >> > Lan spalancò gli occhi constatando la risolutezza di Denay
>>> “Sembreresti
>>> >> > parecchio sicura”
>>> >> >
>>> >> > “Sono uno scienziato, osservo la situazione e traggo le mie
>>> >> > conclusioni.. se
>>> >> > mi sbaglio, sarò felice di rivedere la mia posizione” Denay sospirò
>>> >> > tornando
>>> >> > a fissare Lan “Ma non credo che tu sia venuto qui per parlarmi delle
>>> >> > interazioni fra i cadetti. Perché sei qui?”
>>> >> >
>>> >> > “Sono qui per il Comandante Romanov, cosa ne pensi di lui?”
>>> >> >
>>> >> > La domanda di Lan colse di sorpresa Denay, che per tutta risposta
>>> >> > incrociò
>>> >> > le braccia al petto “Mi spieghi perchè tutti all’improvviso sentite
>>> la
>>> >> > necessità di sapere cosa io pensi di quell’uomo? Anche il Comandante
>>> >> > Nimosit
>>> >> > mi ha fatto una domanda simile” scosse il capo osservandolo
>>> “Francamente
>>> >> > non
>>> >> > saprei, non lo conosco abbastanza per affermare realmente qualcosa
>>> su di
>>> >> > lui, ma da quello che ho compreso è un buon ufficiale.. potrebbe
>>> >> > divenire un
>>> >> > elemento prezioso per questo equipaggio”
>>> >> >
>>> >> > “Sarà, ma a me non convince affatto” proruppe Lan alzandosi
>>> >> >
>>> >> > Denay si scurì un po’ in volto, fissando con sguardo pensieroso il
>>> >> > collega
>>> >> > “Adesso sei tu a sembrare parecchio sicuro” inclinò il capo
>>> osservandolo
>>> >> > “Non ne comprendo il motivo”
>>> >> >
>>> >> > Lan la osservò “Mettiamola così, io non mi fido a pieno di lui.. ci
>>> sono
>>> >> > dei
>>> >> > segreti, tiene nascosto qualcosa.. il consigliere sta indagando a
>>> modo
>>> >> > suo e
>>> >> > spero che scopra qualcosa il prima possibile, ma sino a che non si
>>> saprà
>>> >> > nulla vorrei che stessi attenta”
>>> >> >
>>> >> > Denay sorrise divertita “Sta indagando? Bene.. vedrò di stare
>>> attenta,
>>> >> > ed
>>> >> > ora, se non ti spiace, vorrei tornare dal cadetto Lee.. vorrei avere
>>> >> > ancora
>>> >> > un laboratorio funzionante quando tutto sarà finito”
>>> >> >
>>> >> > Lan scoppiò a ridere per poi alzarsi “Si, ti lascio al tuo lavoro, a
>>> >> > presto!” detto questo uscì dall’ufficio.
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> > USS Novalis, Infermeria
>>> >> >
>>> >> > DT 14/07/2395, ore 17:56 - D.S. 72533.55
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> > Il parto si era concluso da pochi minuti e l’intera equipe stava
>>> ancora
>>> >> > facendo i conti con tutta la tensione e la stanchezza accumulata in
>>> >> > quelle
>>> >> > ore di lavoro. La cadetta Va’Lah, seppure come ogni vulcaniano non
>>> >> > dimostrasse apertamente le proprie emozioni, appariva soddisfatta
>>> >> > dell’esperienza a cui aveva potuto partecipare: il dottor Di Maria
>>> aveva
>>> >> > approfittato dell’occasione per poter studiare a pieno la giovane
>>> che
>>> >> > gli
>>> >> > era stata assegnata e rimase piacevolmente stupito nell'osservare
>>> le sue
>>> >> > capacità.
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> > “Molto bene cadetta Va’Lah” il dottore salutò i colleghi mentre
>>> >> > tornavano ai
>>> >> > propri incarichi giornalieri prima di tornare sulla giovane
>>> vulcaniana
>>> >> > “Spero che abbia gradito l’esperienza.. parti come questi sono
>>> >> > senz’altro
>>> >> > una rarità”
>>> >> >
>>> >> > “Si, dottore, ritengo di aver imparato molto oggi” rispose la
>>> giovne con
>>> >> > tono atono ed inespressivo “Seppure il mio interesse non sia
>>> >> > direttamente
>>> >> > correlato all’ostetricia, ammetto che sia stata una piacevole
>>> sorpresa
>>> >> > aver
>>> >> > potuto assistere alla nascita di una vita”
>>> >> >
>>> >> > Di Maria annuì alle parole della giovane “Comprendo. Mi dica, che
>>> cosa
>>> >> > l’ha
>>> >> > spinta a scegliere la carriera medica?”
>>> >> >
>>> >> > La giovane rimase impassibile, rispondendo a tono “La
>>> consapevolezza di
>>> >> > poter fare la differenza” portò le mani dietro la schiena, restando
>>> per
>>> >> > qualche attimo in silenzio “Sono sempre stata portata per le materie
>>> >> > scientifiche, sono certa di poter dare un ottimo contributo alla
>>> >> > medicina
>>> >> > con i miei studi e le mie capacità”
>>> >> >
>>> >> > Il dottor Di Maria osservò per svariati istanti il volto
>>> impassibile ed
>>> >> > imperscrutabile che gli stava di fronte: era una giovane senz’altro
>>> >> > molto
>>> >> > sicura di sé, ma al medesimo tempo era decisamente ancora molto
>>> >> > impreparata
>>> >> > alla professione medica. Rifletté per un po’ prima di riprendere la
>>> >> > parola,
>>> >> > facendo un paio di passi verso la giovane.
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> > “Cadetta, qual’è lo scopo del lavoro di un medico?” il dottor Di
>>> Maria
>>> >> > si
>>> >> > fermò a pochi passi dalla giovane “Qual’è l'obiettivo che si
>>> prefigge
>>> >> > ogni
>>> >> > medico?”
>>> >> >
>>> >> > Va’Lah arcuò un sopracciglio, rispondendo con estrema fermezza “La
>>> cura
>>> >> > del
>>> >> > paziente. L'obiettivo di ogni medico è quello di impedire la morte
>>> del
>>> >> > paziente”
>>> >> >
>>> >> > “Non sempre cadetta” rispose il dottore, incrociando le braccia al
>>> petto
>>> >> > “Mi
>>> >> > rendo conto che dopo gli studi che ha fatto si senta pronta a
>>> >> > sconfiggere
>>> >> > ogni malattia, a guarire tutti.. è uno dei problemi principali
>>> >> > dell’Accademia, insegna molte cose ma non prepara mai nessuno
>>> all’evento
>>> >> > morte” fece una pausa “Non voglio toglierle tutto il suo
>>> entusiasmo, del
>>> >> > resto le servirà se vorrà proseguire in questa carriera, ma voglio
>>> che
>>> >> > sia
>>> >> > preparata a quella che è la realtà dei fatti: in ambito medico
>>> quello
>>> >> > che ha
>>> >> > appreso in Accademia è soltanto una piccola parte di ciò che si
>>> troverà
>>> >> > ad
>>> >> > affrontare”
>>> >> >
>>> >> > La giovane parve non capire e rimase in silenzio, mentre il dottore
>>> >> > riprese
>>> >> > “Se pensiamo al lavoro delle altre sezioni, come la diplomazia, si
>>> >> > tratta di
>>> >> > ruoli che possono condurre a una piena risoluzione come ad un
>>> magistrale
>>> >> > fallimento: un diplomatico può riuscire a creare un trattato
>>> perfetto,
>>> >> > estremamente favorevole alla Federazione, oppure fallire
>>> miseramente già
>>> >> > nella fase delle trattative. Ma un medico?”
>>> >> >
>>> >> > La giovane si schiarì la voce per poi rispondere “Il medico ha la
>>> >> > medesima
>>> >> > possibilità di riuscire e fallire, potrebbe trovare una cura o
>>> meno. Non
>>> >> > capisco a cosa alluda dottore”
>>> >> >
>>> >> > Il dottor Di Maria scosse il capo “Sto parlando del fatto che il
>>> medico
>>> >> > si
>>> >> > può trovare di fronte a situazioni in cui l’unica cosa che può fare
>>> è
>>> >> > quella
>>> >> > di alleviare le sofferenze del proprio paziente, e niente più.
>>> Questo è
>>> >> > ciò
>>> >> > che all’Accademia non viene particolarmente preso in
>>> considerazione, vi
>>> >> > si
>>> >> > insegna che il vostro compito è sempre e solo guarire.. ma la
>>> pratica
>>> >> > costringe tutti noi ad accettare che la morte è parte integrante
>>> >> > dell’esistenza. Non sempre potrà fare la differenza, a volte bisogna
>>> >> > accettare con grande umiltà la sconfitta.. lo scopo del lavoro di un
>>> >> > medico
>>> >> > è quello di saper valutare le situazioni in cui si trova con
>>> obiettività
>>> >> > e
>>> >> > razionalità, mettendo da parte la propria emotività e ponendosi come
>>> >> > obiettivo primario il benessere del paziente: e questo può tradursi
>>> nel
>>> >> > trovare una cura o, nelle situazioni più negative, alleviargli i
>>> dolori,
>>> >> > sempre nel pieno rispetto della dignità del paziente” prese un
>>> attimo
>>> >> > fiato
>>> >> > per poi osservare il volto di Va’Lah “Credo che per oggi possa
>>> andare,
>>> >> > ma
>>> >> > rifletta sulle mie parole. In libertà!”
>>> >> >
>>> >> > Va’Lah osservò per qualche altro attimo il medico, poi salutò e si
>>> >> > diresse
>>> >> > fuori dall’infermeria.
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> > USS Novalis, Sala ologrammi 1
>>> >> >
>>> >> > DT 14/07/2395, ore 23:57 - D.S. 72534.24
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> > La sala ologrammi stava replicando una perfetta copia della plancia
>>> >> > della
>>> >> > USS Novalis, con il tenente Oxila seduto alla postazione di comando
>>> e il
>>> >> > cadetto McInnis alla postazione del timone. La simulazione in corso
>>> era
>>> >> > una
>>> >> > classica battaglia navale, che vedeva la Novalis intenta a tener
>>> testa
>>> >> > ad un
>>> >> > paio di falchi da guerra romulani: a tutti gli effetti appariva
>>> uguale
>>> >> > alle
>>> >> > tante simulazioni eseguite in Accademia ma il tenente Lan l’aveva
>>> >> > modificata
>>> >> > inserendovi alcune manovre evasive di sua invenzione, piuttosto
>>> rapide
>>> >> > ed in
>>> >> > grado di prendere in controtempo il povero cadetto.
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> > “Attento cadetto, così la colpiranno sul fianco”
>>> >> >
>>> >> > “Cerco di compensare il movimento del falco signore, ma non è
>>> affatto
>>> >> > semplice se vi sono due navi contro una!” rispose concitato il
>>> giovane
>>> >> > cadetto che, per la tensione, aveva iniziato a sudare copiosamente
>>> >> >
>>> >> > “Non è di certo nostra facoltà scegliere il numero e la forza dei
>>> nostri
>>> >> > nemici, cadetto. La vita ci pone davanti sfide, il nostro compito è
>>> >> > cercare
>>> >> > di farvi fronte e riportare a casa la pelle”
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> > La plancia fu scossa da un forte colpo mentre l’ufficiale tattico
>>> >> > olografico
>>> >> > esclamò con una certa concitazione “Stiamo per perdere gli scudi,
>>> >> > l’integrità dello scafo sta scendendo ancora, non potremo reggere
>>> ancora
>>> >> > per
>>> >> > molto!”
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> > Le parole del tattico mandarono ancora più in agitazione McInnis
>>> che,
>>> >> > nella
>>> >> > disperata ricerca di fare un’ottima figura di fronte al tenente,
>>> iniziò
>>> >> > a
>>> >> > manovrare in maniera sin troppo aggressiva, finendo per lasciare fin
>>> >> > troppo
>>> >> > il ventre della nave scoperto. Nel mentre Lan osservava il cadetto
>>> con
>>> >> > un
>>> >> > leggero sorriso sul volto, ripensando a quando anche lui, giovane
>>> >> > cadetto
>>> >> > ancora inesperto, aveva fatto le medesime figure barbine.
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> > “Stia attento, così finisce per mettere più in difficoltà il nostro
>>> >> > tattico
>>> >> > rispetto a quello dei nostri nemici! Sono certo che sappia pilotare
>>> >> > meglio
>>> >> > di così!”
>>> >> >
>>> >> > “Ma il tattico dovrebbe adeguarsi alle mie manovre!” rispose con un
>>> tono
>>> >> > un
>>> >> > po’ infastidito il giovane
>>> >> >
>>> >> > “No, il tattico dovrebbe collaborare con lei, cosa assolutamente
>>> >> > impossibile
>>> >> > se non comunica cosa vuole fare e continua a cambiare rotta senza un
>>> >> > senso
>>> >> > apparente!” rispose con risolutezza il tenente
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> > La plancia fu scossa nuovamente talmente forte che per poco Lan non
>>> volò
>>> >> > a
>>> >> > terra, nel mentre l’ufficiale tattico olografico lanciò un urlo per
>>> il
>>> >> > nervoso “Signore, gli scudi hanno ceduto, l’integrità dello scafo è
>>> >> > pericolosamente basso! Non possiamo permetterci un’altra bordata!”
>>> >> >
>>> >> > Pochi istanti dopo un altro scossone vece vibrare l’intera plancia
>>> e la
>>> >> > simulazione si fermò di colpo: tutti i personaggi olografici
>>> scomparvero
>>> >> > assieme ai due falchi romulani, lasciando i due giovani immersi in
>>> un
>>> >> > imbarazzante silenzio.
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> > “Cosa può dirmi ora, cadetto?”
>>> >> >
>>> >> > “Farò meglio la prossima volta signore, so che posso farcela”
>>> >> >
>>> >> > Lan si alzò scuotendo il capo “Lei forse non ha capito, ma nella
>>> >> > realtà..
>>> >> > quando siederà in una vera plancia, non ci sarà una prossima volta.
>>> >> > Siete
>>> >> > troppo abituati a poter sbagliare, analizzare gli errori e
>>> riprovare che
>>> >> > non
>>> >> > vi rendete conto che nella realtà certi lussi non ce li possiamo
>>> >> > permettere”
>>> >> > fece una pausa “Quali sono stati gli errori?”
>>> >> >
>>> >> > “Non saprei signore, forse mi sono lasciato un po’ prendere dalla
>>> >> > tensione”
>>> >> >
>>> >> > “Si, la tensione le ha sicuramente giocato un brutto tiro in questo
>>> >> > frangente, ma di certo non è stato l’unico errore. Lei tende a
>>> isolarsi
>>> >> > un
>>> >> > po’ troppo e a non collaborare a pieno con i suoi colleghi, quindi
>>> nel
>>> >> > futuro si ricordi che durante uno scontro navale vi deve essere un
>>> >> > ottima
>>> >> > sincronia fra la consolle della tattica ed il timone. Inoltre, si
>>> >> > ricordi
>>> >> > che quando è a quel timone non deve dimostrare agli altri di essere
>>> il
>>> >> > migliore, deve essere il migliore! Chi occupa la posizione del
>>> timone e,
>>> >> > in
>>> >> > futuro, la posizione del comando deve sempre tenere a mente che
>>> dalle
>>> >> > proprie scelte dipende la vita di centinaia di persone, e non può
>>> >> > permettersi il lusso di lasciarsi andare al nervosismo o alla
>>> smania di
>>> >> > voler fare bella figura.. sono stato chiaro?”
>>> >> >
>>> >> > Il cadetto saltò in piedi annuendo “Certo tenente”
>>> >> >
>>> >> > “Bene, in libertà!” tuonò il tenente per poi osservare il cadetto
>>> che si
>>> >> > dirigeva all’uscita, attese di essere da solo per poi sorridere “Si,
>>> >> > diventerai un ottimo pilota un giorno” mormorò fra sé e sé per poi
>>> >> > dirigersi
>>> >> > all’uscita.
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> > USS Novalis, Sala macchine
>>> >> >
>>> >> > DT 15/07/2395, ore 04:24 - D.S. 72534.75
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> > Evrellia e Rizaich si sentivano a dir poco esauste e faticavano
>>> sempre
>>> >> > di
>>> >> > più a trovare il modo di concentrarsi: erano passate parecchie ore
>>> dalla
>>> >> > pausa per la cena e, seppure gli incarichi che venivano loro
>>> assegnati
>>> >> > erano
>>> >> > estremamente semplici, l’orario tardo rendeva sempre più complicato
>>> alle
>>> >> > due
>>> >> > giovani svolgere il proprio lavoro al meglio. Dal canto suo il
>>> Tenente
>>> >> > Comandante Borodin sembrava essere sempre più impaziente,
>>> continuando a
>>> >> > sbraitare a destra e a manca.
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> > “Allora, queste letture sul flusso del plasma! A cosa serve mettere
>>> >> > qualcuno
>>> >> > a fare un controllo se poi non parla!”
>>> >> >
>>> >> > Evrellia scattò quasi sul posto “Ehm.. normali! Le letture sono
>>> ancora
>>> >> > normali, Comandante..”
>>> >> >
>>> >> > “Più veloce a dare le rilevazioni, non posso continuare a
>>> chiamarla!”
>>> >> > tuonò
>>> >> > Borodin osservando la giovane prima di tornare al proprio lavoro
>>> >> >
>>> >> > Rizaich prese la parola facendo un colpetto di tosse “Mi scusi
>>> >> > Comandante è
>>> >> > che… beh.. è tardi!” sbottò la giovane osservando il superiore “E’
>>> notte
>>> >> > fonda, non possiamo farlo domattina?”
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> > Per un attimo gli altri ingegneri si voltarono ad osservare la
>>> giovane
>>> >> > con
>>> >> > sguardo in parte incuriosito ed in parte divertito: il tenente
>>> >> > Comandante
>>> >> > Borodin abbandonò per un attimo il proprio lavoro e si portò di
>>> fronte
>>> >> > alla
>>> >> > ragazza ad osservarla serio “Prego?” si limitò a chiedere
>>> avvicinandosi
>>> >> > un
>>> >> > po’ alla coppia di cadetti.
>>> >> >
>>> >> > Rizaich osservò il superiore cercando di apparire perfettamente
>>> >> > tranquilla
>>> >> > “Ho detto che forse si potrebbe rimandare questo lavoro, a
>>> domattina”
>>> >> >
>>> >> > “Una nave stellare per lavorare in sicurezza deve poter contare sui
>>> >> > propri
>>> >> > sistemi secondari.. noi dobbiamo assicurare un’efficienza tale che,
>>> se
>>> >> > sventuratamente il sistema primario dovesse collassare, sia sempre
>>> >> > possibile
>>> >> > bypassarlo ed attivare il secondario. Al momento può assicurare
>>> ciò?”
>>> >> >
>>> >> > “No signore” rispose stancamente la giovane “Non posso assicurarlo”
>>> >> >
>>> >> > “Allora no! Il nostro lavoro non è finito affatto!”
>>> >> >
>>> >> > “Ma si tratta di un sistema secondario, signore” riprese Evrellia,
>>> >> > tentando
>>> >> > di aiutare la collega ed osservando l’ingegnere capo in volto “E il
>>> >> > sistema
>>> >> > primario funziona perfettamente”
>>> >> >
>>> >> > “Questo è il lavoro di un ingegnere su di una nave stellare.. si
>>> lavora
>>> >> > molte ore e si può anche fare una nottata in bianco! Qui tutti noi
>>> >> > abbiamo a
>>> >> > cuore la sopravvivenza nostra e dei nostri colleghi, e la
>>> assicuriamo
>>> >> > mantenendo la nave in forma smagliante! Se non è siete disposte a
>>> farvi
>>> >> > qualche nottata insonne per sistemare i problemi che si verificano,
>>> >> > cambiate
>>> >> > lavoro!” Borodin le osservò serio “Potete andare!”
>>> >> >
>>> >> > Entrambe le cadette si osservarono per un attimo, decisamente punte
>>> sul
>>> >> > vivo
>>> >> > “Ma.. veramente..”
>>> >> >
>>> >> > “Ho detto andate!” tuonò Borodin “In libertà!”
>>> >> >
>>> >> > Le due cadette si osservarono nuovamente in volto sospirando, poi
>>> >> > salutarono
>>> >> > il superiore e si diressero all’uscita.
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> > USS Novalis, Laboratorio astrometrico
>>> >> >
>>> >> > DT 15/07/2395, ore 09:58 - D.S. 72535.38
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> > Denay portò il cadetto ad esplorare i vari laboratori per poi
>>> fermarsi
>>> >> > in
>>> >> > quello astrometrico: seppure non fosse il suo laboratorio preferito,
>>> >> > aveva
>>> >> > deciso di soffermarsi particolarmente in quel luogo per parlare con
>>> il
>>> >> > cadetto. Dal canto suo, il giovane Anson si osservava attorno con la
>>> >> > stessa
>>> >> > espressione di un bimbo in un negozio di giocattoli.
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> > “Signore, perchè ha scelto di fermarsi proprio in questo
>>> laboratorio?”
>>> >> > chiese con un certo stupore il giovane “Pensavo saremmo andati al
>>> >> > laboratorio di xeno-biologia”
>>> >> >
>>> >> > “Magari più tardi cadetto” rispose rapidamente Denay portandosi ad
>>> una
>>> >> > consolle per poi attivarla “Ora come ora mi preme di spiegarle
>>> meglio
>>> >> > come
>>> >> > operare ad una consolle”
>>> >> >
>>> >> > “Beh, Comandante, ho fatto parecchie simulazioni in accademia!”
>>> rispose
>>> >> > spavaldo il giovane
>>> >> >
>>> >> > “Ne sono certa, ma i criteri erano diversi da quelli che le verranno
>>> >> > richiesti su una nave” rispose Denay digitando alla consolle
>>> “Osservi
>>> >> > questo
>>> >> > sistema spaziale, quanti dati potrebbe estrapolarne?”
>>> >> >
>>> >> > “Beh, una marea signore!” rispose con grande convinzione
>>> >> >
>>> >> > “Esattamente, ma non sempre avere molte informazioni è un bene”
>>> fece una
>>> >> > pausa osservando il giovane “Quando opererà in plancia dovrà
>>> ricordarsi
>>> >> > che
>>> >> > il tempismo è tutto: in effetti, la velocità e la capacità di
>>> comunicare
>>> >> > solo le informazioni necessarie.. niente di più, niente di meno.. è
>>> la
>>> >> > chiave del nostro lavoro”
>>> >> >
>>> >> > “E come faccio a sapere quali sono le informazioni realmente
>>> necessarie
>>> >> > e
>>> >> > quali invece no?”
>>> >> >
>>> >> > Denay alzò il capo dalla consolle ed osservò il giovane “Questo lo
>>> si
>>> >> > apprende con il tempo e con la pazienza. Come le ho già detto, ogni
>>> >> > dato,
>>> >> > anche quello che appare più irrilevante, potrebbe in realtà
>>> nascondere
>>> >> > una
>>> >> > grande importanza, ma è necessario sapere quando comunicarlo”
>>> >> >
>>> >> > “Si, capisco che l’esperienza è fondamentale, ma per questa
>>> >> > esercitazione,
>>> >> > ha qualche consiglio?”
>>> >> >
>>> >> > Denay annuì nuovamente “Si ricordi ciò che ha imparato ed usi il suo
>>> >> > istinto: non si lasci abbattere dalla sua inesperienza e sarà in
>>> grado
>>> >> > di
>>> >> > fare la sua parte in plancia”
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> > USS Novalis, Plancia
>>> >> >
>>> >> > DT 15/07/2395, ore 14:49 - D.S. 72535.94
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> > La plancia era estremamente silenziosa a quell’ora, e forse fin
>>> troppo
>>> >> > tranquilla per il Cadetto John Hugh: era impalato di fronte alla
>>> >> > consolle
>>> >> > sentendo su di sé il peso dello sguardo del Comandante Romanov, che
>>> >> > attendeva a braccia conserte. Di tanto in tanto gli altri ufficiali
>>> si
>>> >> > voltavano ad osservare i due, sorridendo al giovane, prima di
>>> tornare
>>> >> > alla
>>> >> > propria consolle.
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> > “Molto bene cadetto, credo che abbia studiato abbastanza la
>>> situazione
>>> >> > che
>>> >> > le ho profilato, non pensa?” intervenne Romanov osservando il
>>> giovane
>>> >> >
>>> >> > “Si, Comandante”
>>> >> >
>>> >> > “In questo caso, sa quale manovra sta per compiere il nostro
>>> avversario.
>>> >> > Lei
>>> >> > cosa farebbe?”
>>> >> >
>>> >> > Il giovane prese per un attimo fiato sforzandosi di ricordare le
>>> lezioni
>>> >> > dell’accademia “In una situazione di questo tipo la soluzione
>>> corretta è
>>> >> > una
>>> >> > soltanto..”
>>> >> >
>>> >> > “Un momento cadetto” lo interruppe prontamente Romanov “Perchè
>>> ritiene
>>> >> > che
>>> >> > vi sia una sola soluzione?”
>>> >> >
>>> >> > “In accademia ci è stato insegnato che questa è una tecnica di
>>> attacco
>>> >> > classica, come tale prevede una misura classica! Durante le lezioni
>>> >> > abbiamo
>>> >> > appreso perfettamente cosa fare in questi frangenti!”
>>> >> >
>>> >> > “E non le sorge il dubbio che con il tempo anche i nostri avversari
>>> >> > abbiano
>>> >> > appreso che, a una data manovra di attacco, noi rispondiamo con una
>>> >> > determinata manovra difensiva?”
>>> >> >
>>> >> > Il volto del cadetto ebbe il suo primo attimo di sconforto, ma
>>> >> > passeggero e
>>> >> > ben presto riprese tutta la propria spavalderia “Signore, sta
>>> dicendo
>>> >> > che le
>>> >> > manovre insegnate in accademia sono inutili?”
>>> >> >
>>> >> > “Certamente no, cadetto” rispose con sicurezza Romanov “Ma come lei
>>> ha
>>> >> > imparato che per ogni attacco è stata studiata una manovra diversiva
>>> >> > adeguata, così possono averlo appreso i nostri eventuali nemici: la
>>> >> > strategia è molto più che una lezione da apprendere a memoria,
>>> bisogna
>>> >> > capire le reali intenzioni dell’avversario e prepararsi non solo a
>>> >> > rispondere all’attacco ma anche alla contromossa successiva” Romanov
>>> >> > fece
>>> >> > una pausa “Ha pensato all’eventualità che il nostro avversario abbia
>>> >> > agito
>>> >> > allo scopo di spingerla ad optare per una data manovra? In questo
>>> caso
>>> >> > la
>>> >> > sua scelta avrebbe fatto finire la nave in trappola”
>>> >> >
>>> >> > “Ma è impossibile sapere con certezza quali siano le intenzioni del
>>> >> > nemico,
>>> >> > signore!”
>>> >> >
>>> >> > “Non solo si può, ma si deve!” rispose con prontezza Romanov “Se
>>> non si
>>> >> > è in
>>> >> > grado di analizzare la situazione e trovare la soluzione adatta al
>>> caso
>>> >> > concreto, anche andando contro a quelle che sono considerate le
>>> manovre
>>> >> > classiche, lo scontro non potrà mai essere vinto”
>>> >> >
>>> >> > Il giovane apparve decisamente perplesso “Ma signore, se non posso
>>> >> > basarmi
>>> >> > sulle mie conoscenze, su cosa dovrei basarmi?”
>>> >> >
>>> >> > “Sul suo istinto cadetto, e si tolga dalla testa che ad una manovra
>>> >> > d’attacco vi sia soltanto una risposta possibile! Ogni mossa può
>>> >> > nascondere
>>> >> > delle variabili legate all’area dello scontro o alle caratteristiche
>>> >> > della
>>> >> > nave, starà a lei capirlo!”
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> > USS Novalis, Ufficio Principale della Sicurezza
>>> >> >
>>> >> > DT 15/07/2395, ore 19:25 - D.S. 72536.46
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> > Sev ed il cadetto Bod erano ancora impegnati a spostare unità e
>>> campi di
>>> >> > forza sulla medesima simulazione olografica del giorno prima, ma ora
>>> >> > riproduceva la plancia della Novalis. Anche in questo caso si
>>> potevano
>>> >> > osservare svariati puntini rossi che si riversavano da diverse
>>> fratture
>>> >> > nello scafo ed il solito death counter lampeggiava vistosamente in
>>> una
>>> >> > tonalità rosso scarlatto.
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> > Rarur prese la parola “Signore, se spostassimo questo campo di forza
>>> >> > qui..”
>>> >> >
>>> >> > “Se arrivasse anche un solo siluro nel punto giusto ci troveremmo a
>>> >> > nuotare
>>> >> > nello spazio profondo, cadetto” rispose candidamente Sev “Lo scafo
>>> non
>>> >> > reggerebbe”
>>> >> >
>>> >> > Il giovane osservò per un attimo Sev “Ma la nostra ipotesi di base
>>> era
>>> >> > un
>>> >> > abbordaggio in corso, signore, non uno scontro navale. Se
>>> attaccassero
>>> >> > una
>>> >> > nave così danneggiata potrebbero anche far morire i loro uomini!”
>>> >> >
>>> >> > “Si, ma non per tutte le specie è così importante tutelare la vita
>>> del
>>> >> > proprio equipaggio, per alcuni potrebbe essere un sacrificio del
>>> tutto
>>> >> > accettabile. Lei questo non può escluderlo.”
>>> >> >
>>> >> > “Ma non le sembra che sta ipotizzando degli avversari fin troppo
>>> >> > perfetti?”
>>> >> > rispose il cadetto osservando l’ufficiale “Hanno le tute ambientali
>>> ed
>>> >> > armi
>>> >> > incredibilmente potenti, e a ciò si aggiunge che la loro nave
>>> appoggio è
>>> >> > del
>>> >> > tutto disinteressata alla loro sopravvivenza, quindi faranno di
>>> tutto
>>> >> > per
>>> >> > riuscire a prendere la nave! Ma quante probabilità ci sono che si
>>> >> > verifichi
>>> >> > un simile scenario?”
>>> >> >
>>> >> > “E’ molto importante per lei il livello di probabilità?” chiese
>>> serafico
>>> >> > Sev
>>> >> >
>>> >> > “Certamente, in accademia ci prepariamo a tutti gli scenari più
>>> >> > probabili in
>>> >> > modo da sapervi far fronte al meglio!”
>>> >> >
>>> >> > “E come vi preparate all’imprevedibile?”
>>> >> >
>>> >> > Rarur si bloccò osservando il superiore “Non ci si può preparare a
>>> ciò
>>> >> > che
>>> >> > non può essere previsto, signore!”
>>> >> >
>>> >> > Sev scosse il capo “Ci si prepara ipotizzando sempre lo scenario
>>> >> > peggiore,
>>> >> > cadetto. Su Sol III si dice, spera in bene ma preparati per il
>>> peggio!
>>> >> > E’
>>> >> > questo che stiamo facendo adesso” fece una piccola pausa “Cadetto,
>>> anche
>>> >> > io
>>> >> > mi rendo conto che con una nave come questa vi sono poche
>>> probabilità di
>>> >> > un
>>> >> > abbordaggio simile alla nostra simulazione, ma poche probabilità non
>>> >> > significa nessuna”
>>> >> >
>>> >> > Il cadetto rimase per un po’ ad osservare Sev “Quindi per lei è
>>> >> > necessario
>>> >> > prendere in considerazione anche gli scenari più improbabili? Ma le
>>> >> > variabili possono divenire infinite!”
>>> >> >
>>> >> > Sev annuì prontamente “In un certo senso è vero, ma più scenari si
>>> >> > studiano
>>> >> > e più aumenteranno le probabilità che, qualora qualcosa di
>>> imprevisto
>>> >> > succeda, la nave sia preparata a farvi fronte” sorrise divertito
>>> per poi
>>> >> > aggiungere “Con il tempo capirà, ora torniamo al nostro lavoro”
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> > USS Novalis, Ufficio del Consigliere
>>> >> >
>>> >> > DT 16/07/2395, ore 08:37 - D.S. 72537.97
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> > Bryan iniziava decisamente a deprimersi accanto a Dwalla: nella sua
>>> vita
>>> >> > era
>>> >> > sempre riuscito ad affascinare tutti con la propria parlantina e
>>> quello
>>> >> > sguardo da bel tenebroso, eppure tutti i suoi tentativi di
>>> adulazione si
>>> >> > erano conclusi con dei magistrali buchi nell’acqua. Le aveva tentate
>>> >> > sostanzialmente tutte ma nessun complimento era riuscito a fargli
>>> >> > guadagnare
>>> >> > punti agli occhi del consigliere e la cosa lo indispettiva. Dwalla,
>>> >> > viceversa, trovava la situazione piuttosto divertente: continuava a
>>> >> > pensare
>>> >> > qualche possibile strategia per fare breccia nello scudo di
>>> Romanov, ma
>>> >> > non
>>> >> > poteva non trovare piuttosto divertente i tentativi che il giovane
>>> stava
>>> >> > facendo per farle perdere la testa.
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> > “Qualcosa non va, cadetto?”
>>> >> >
>>> >> > “No Comandate, ammiravo solo la sua straordinaria bellezza” il
>>> giovane
>>> >> > fece
>>> >> > un sorriso smagliante “Non credo di aver mai visto una simile
>>> >> > perfezione!”
>>> >> >
>>> >> > “Cadetto, non si è ancora stancato di cercare ad ogni modo di far
>>> uso
>>> >> > delle
>>> >> > lusinghe?”
>>> >> >
>>> >> > Bryan sospirò abbassando un po’ il capo “Si, Comandante, mi scusi”
>>> >> >
>>> >> > “Cadetto Morein, lei è una persona intelligente, e sono convinta che
>>> >> > possa
>>> >> > avere un futuro nella flotta, ma deve smetterla di contare solo sul
>>> >> > fascino!”
>>> >> >
>>> >> > Il giovane parve essere preso per un attimo di sorpresa “Beh.. ma
>>> >> > veramente..”
>>> >> >
>>> >> > “Non mi fraintenda, non metto in dubbio che sia un’ottima strategia
>>> >> > quella
>>> >> > di giocarsi tutte le proprie carte, e se si ha un certo fascino
>>> naturale
>>> >> > è
>>> >> > senz’altro una marcia in più.. ma non crederà veramente di potersela
>>> >> > cavare
>>> >> > in questo lavoro solo contando sul suo bel faccino, vero?”
>>> >> >
>>> >> > “Beh, è un ottimo modo per rompere il ghiaccio”
>>> >> >
>>> >> > “Non posso negarlo, cadetto, ma ci deve essere anche molto di più!
>>> Il
>>> >> > nostro
>>> >> > mestiere è molto più sottile, e lei fa bene a tentare di
>>> affascinare il
>>> >> > proprio interlocutore, ma prima di ciò lei deve imparare a capire
>>> chi le
>>> >> > sta
>>> >> > davanti” Dwalla fece una pausa “Non a tutti piace essere adulato,
>>> c’è
>>> >> > chi lo
>>> >> > troverebbe a dir poco fastidioso e potrebbe arrivare perfino ad
>>> >> > adirarlo, e
>>> >> > mi creda.. una persona innervosita sarà ben poco accondiscendente
>>> verso
>>> >> > le
>>> >> > sue richieste”
>>> >> >
>>> >> > Il giovane rimase silenzioso ad osservare la donna
>>> >> >
>>> >> > “Ad esempio, lei sta cercando di affascinarmi, ma lei di me cosa ha
>>> >> > compreso? Che tipo di persona sono?” lo osserva “Ha tentato di
>>> capire a
>>> >> > pieno come è fatta la sua interlocutrice? Io direi di no. Lei
>>> potrebbe
>>> >> > non
>>> >> > essere il mio tipo, no?” sorrise un attimo osservandolo In quel
>>> caso il
>>> >> > suo
>>> >> > visino servirebbe a poco non crede?”
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> > USS Novalis, Ufficio del Capitano
>>> >> >
>>> >> > DT 16/07/2395, ore 11:35 - D.S. 72538.31
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> > Il Capitano ed il primo ufficiale erano accanto ai finestroni,
>>> >> > silenziosi e
>>> >> > pensierosi, ad osservare le stelle: nessuno dei due emetteva un
>>> fiato,
>>> >> > ma
>>> >> > entrambi stavano pensando agli ordini ricevuti dal Comando. Dopo
>>> qualche
>>> >> > minuto fu il capitano a rompere gli indugi.
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> > “Gli ufficiali si sono occupati dei cadetti?”
>>> >> >
>>> >> > “Si Capitano, come da ordini” rispose Nimosit portando la propria
>>> >> > attenzione
>>> >> > a Kuribayashi
>>> >> >
>>> >> > “Molto bene. Ritengono che i cadetti siano pronti ad assumere i loro
>>> >> > ruoli?”
>>> >> > chiese il capitano osservando in volto il primo ufficiale.
>>> >> >
>>> >> > Nimosit non parlò immediatamente, ma dal suo sguardo era abbastanza
>>> >> > palese
>>> >> > la sua perplessità riguardo tutta la faccenda “Mettiamola così, la
>>> >> > teoria
>>> >> > c’è.. ma la pratica è tutta da vedere”
>>> >> >
>>> >> > Kuribayashi sospirò “Lo immaginavo”
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> > Entrambi si osservarono in volto per qualche attimo, sino a che il
>>> >> > comunicatore del capitano ruppe il silenzio che si era creato,
>>> >> > riportandoli
>>> >> > alla realtà.
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> > =^= Plancia a Capitano Kuribayashi: siamo giunti al punto di rendez
>>> vous
>>> >> > =^=
>>> >> >
>>> >> >
>>> >> > Kuribayashi sospirò osservando Nimosit “Bene, e che la farsa abbia
>>> >> > inizio”
>>> >> > quindi si diresse all’uscita dell’ufficio.
>>> >> >
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>>> >> --
>>> >> Ciao, Ric
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>>> >> OOO Cmd. Coral Nimosit
>>> >> Primo Ufficiale (FO)
>>> >> Sez. Comando e Navigazione
>>> >> USS Novalis NCC 1772
>>> >> coral.nimosit a gmail.com - ICQ 311786902
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>>> USS Novalis NCC 1772
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OOOO
Captain Tetsuya Kuribayashi
Commanding Officer USS Novalis NCC-1772
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Private comunicator: captkuribayashi a gmail.com
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"To explore the new unknown ... and to face the old threats"
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