[Stml2] 15.05 - Quarantacinque ore

Federtrek federtrek a gmail.com
Gio 6 Ott 2016 20:33:55 CEST


Siamo di mentalità aperta dai 😂
Non mi pare che tu abbia cambiato il sesso a qualcuno/a comunque...
Basta che ci mettiamo d'accordo però 😜

Federico 

Il giorno 06 ott 2016, alle ore 20:17, Coral Nimosit <coral.nimosit a gmail.com> ha scritto:

Devo riguardare il mio post e vedere se non ho cambiato sesso a qualche povero cadetto..... 😱

=====================================
OOO Cmd. Coral Nimosit
Primo Ufficiale (FO)
Sez. Comando e Navigazione
USS Novalis NCC 1772
coral.nimosit a gmail.com - ICQ 311786902
=====================================
                                    N.S.F.
=====================================


Il 06/ott/2016 20:07, "Federtrek" <federtrek a gmail.com> ha scritto:
> Funzionano tutti perfettamente, la mia precisazione era solo per evitare un errore di coerenza futura. 
> Ecco il riepilogo dei cadetti 
> 
> Va'Lah - Vulcaniano - Medico
> Roland McInnis - Umano - Pilota
> Evrellia Zh'shyllir - Andoriana - Ingegnere
> Anson Lee - Umano - Scientifico
> John Hugh - Umano - Tattico
> Rarur Bod - Betazoide - Sicurezza
> Rizaich - Sauriana - Operazioni
> Bryan Morein - Umano - Consigliere
> 
> Detto ciò, se volte fare un'operazione a Va'Lah e trasformarlo femmina non ci sono problemi. ;D
> 
> 
> Federico 
> 
> Il giorno 06 ott 2016, alle ore 16:54, Silvia Bianchini <ltcomm.sibi a gmail.com> ha scritto:
> 
> Bravissima!
> E veramente veloce... Non me l'aspettavo ed eccolo qui ;-) 
> Molto divertente, molto frizzante.
> Quanto al genere dei cadetti onestamente non ci avevo proprio fatto caso... I loro atteggiamenti funzionano comunque...
> 
> Molto bene! ;-)
> S.
> 
> 
> Il 06 ott 2016 4:29 PM, "Coral Nimosit" <coral.nimosit a gmail.com> ha scritto:
>> Eheheh, no problem. Chiediamolo a Federico che è il "padre" della
>> missione, onestamente anch'io non me lo ricordo......so troppi sti
>> cadetti....^_* Sacrifichiamone qualcuno!!! ^_^
>> 
>> Il 6 ottobre 2016 16:11, Ilenia De Battisti <fulmine791 a gmail.com> ha scritto:
>> > XD e se vi dico che avevo scritto tutto il brano al maschile e che
>> > all'ultimo mi è venuto il dubbio che fosse femmina e l'ho tutto corretto che
>> > mi dite? ahahahahah.. solo io sono in grado di fare ste cose
>> > Ad ogni modo non è un problema, posso riportarlo al maschile senza problemi!
>> >
>> > Il giorno 6 ottobre 2016 15:37, Coral Nimosit <coral.nimosit a gmail.com> ha
>> > scritto:
>> >>
>> >> Dovremo rinominarti Ilenia/Flash!! Brava Ilenia, grazie mille anche
>> >> per la rapidità, onestamente sono abbastanza impressionato ^_*. Devo
>> >> però dare ragione a Fede, Va'Lah dovrebbe essere masculo però ho pure
>> >> qualche dubbio per Rezaich che dovrebbe essere maschio pure quello.
>> >> Anche se non ne sono sicurissimo e dovrei controllare, anche perchè se
>> >> così non fosse nel mio brano l'ho dato per maschio ^__^, sbagliando
>> >> quindi. Comunque poca cosa.
>> >>
>> >> Il 6 ottobre 2016 15:31, Federtrek <federtrek a gmail.com> ha scritto:
>> >> > Evviva la rapidità!!!
>> >> > Gran bel pezzo!!! Bravissima!!!
>> >> > Unica particolare....Va'Lah sarebbe un maschietto....non riesco a
>> >> > recuperare
>> >> > le mail precedenti per controllare, potrei anche non averlo precisato.
>> >> > In
>> >> > ogni caso bel pezzo, mi sembra che i pg siano stati mossi benissimo.
>> >> >
>> >> >
>> >> > Federico
>> >> >
>> >> > Il giorno 06 ott 2016, alle ore 14:36, Ilenia De Battisti
>> >> > <fulmine791 a gmail.com> ha scritto:
>> >> >
>> >> > Salve a tutti ^_^
>> >> >
>> >> > Vi inoltro il mio brano sperando che possa piacervi.
>> >> >
>> >> >
>> >> > *****************************************
>> >> >
>> >> > Brano: 15-05
>> >> >
>> >> > Titolo: Quarantacinque ore
>> >> >
>> >> > Autore: Tenente Comandante Kuz (Ilenia)
>> >> >
>> >> > *****************************************
>> >> >
>> >> >
>> >> >
>> >> >
>> >> >
>> >> > USS Novalis, Laboratorio di xeno-biologia
>> >> >
>> >> > DT 14/07/2395, ore 15:27 - D.S. 72533.27
>> >> >
>> >> >
>> >> > Lan percorse rapidamente i corridoi per raggiungere i laboratori e poter
>> >> > parlare per qualche attimo con Denay in tranquillità: non gli ci volle
>> >> > molto
>> >> > ad individuarla con lo sguardo e sorrise mentre la vedeva incantare con
>> >> > le
>> >> > sue spiegazioni il cadetto che gli stava di fronte.
>> >> >
>> >> >
>> >> > “Si potrebbe pensare che durante uno scontro navale solo la consolle
>> >> > tattica
>> >> > ed il timone abbiano un ruolo cruciale, ma non è così: durante uno
>> >> > scontro,
>> >> > tutte le informazioni.. anche quelle che ad un primo controllo
>> >> > potrebbero
>> >> > sembrare del tutto inutili, possono infine divenire fondamentali. Fin
>> >> > qui
>> >> > tutto chiaro?”
>> >> >
>> >> > “Limpido Comandante!” affermò Lan, battendo sul tempo il cadetto Lee
>> >> >
>> >> > Denay si voltò, sentendo la voce del collega e incrociò le braccia al
>> >> > petto
>> >> > “Aveva bisogno di qualcosa, tenente?”
>> >> >
>> >> > “In effetti si.. ho bisogno di parlarti, in privato..” Lan osservò il
>> >> > cadetto per svariati istanti “Sempre se possibile”
>> >> >
>> >> > Denay annuì per poi osservare il cadetto “Nell’analizzatore ho inserito
>> >> > un
>> >> > campione, non le dirò nulla a riguardo.. voglio vedere quante
>> >> > informazioni
>> >> > riuscirà a ricavarne. E ricordi, anche il minimo dettaglio può fare la
>> >> > differenza” non attese risposte e si diresse verso il proprio ufficio
>> >> > “Tornerò da lei fra pochi minuti, cadetto”
>> >> >
>> >> > Lan sorrise soddisfatto per poi dare una gioviale pacca sulla spalla del
>> >> > giovane “Buon lavoro cadetto!” quindi segui la collega tutto
>> >> > soddisfatto,
>> >> > accedendo con lei nel suo ufficio e raggiungendola alla scrivania
>> >> >
>> >> >
>> >> > Denay, dal canto suo sembrava un po’ impaziente di tornare in
>> >> > laboratorio
>> >> > “Lan, cosa ci fai qui? Abbiamo all’incirca due giorni per trasformare un
>> >> > gruppo di cadetti del tutto inesperti in un equipaggio in grado di non
>> >> > distruggere la nave sino al nostro ritorno”
>> >> >
>> >> > “Mi sembra di poter capire che l’idea del Comando non ti piaccia” Lan
>> >> > sorrise accomodandosi ed osservando la ragazza
>> >> >
>> >> > “No, ovviamente no! Non ci si improvvisa ufficiali superiori, non si può
>> >> > davvero pensare che un gruppetto di giovanotti, con una preparazione
>> >> > totalmente teorica, sia in grado di prendere il posto di ufficiali che
>> >> > lavorano da anni!” scosse il capo “Inoltre credo che il gruppo sia stato
>> >> > mal
>> >> > studiato”
>> >> >
>> >> > “In che senso mal studiato?” la incalzò Lan “Da quello che ho compreso
>> >> > sono
>> >> > i migliori nei loro campi, cosa si potrebbe chiedere di più?”
>> >> >
>> >> > “Appunto! Sono i migliori nei loro campi e ne sono pienamente
>> >> > consapevoli,
>> >> > ma gli manca qualcosa di cruciale.. la capacità di lavorare come un
>> >> > gruppo!
>> >> > Quando si sa di essere i migliori si fa presto a peccare di presunzione
>> >> > e
>> >> > ritenere che le proprie idee siano quelle corrette.. le sole corrette!
>> >> > Questo non permette quel pieno scambio di informazioni che caratterizza
>> >> > il
>> >> > lavoro su una nave stellare, e infine.. rappresenta il primo passo per
>> >> > un
>> >> > sicuro fallimento”
>> >> >
>> >> > Lan spalancò gli occhi constatando la risolutezza di Denay “Sembreresti
>> >> > parecchio sicura”
>> >> >
>> >> > “Sono uno scienziato, osservo la situazione e traggo le mie
>> >> > conclusioni.. se
>> >> > mi sbaglio, sarò felice di rivedere la mia posizione” Denay sospirò
>> >> > tornando
>> >> > a fissare Lan “Ma non credo che tu sia venuto qui per parlarmi delle
>> >> > interazioni fra i cadetti. Perché sei qui?”
>> >> >
>> >> > “Sono qui per il Comandante Romanov, cosa ne pensi di lui?”
>> >> >
>> >> > La domanda di Lan colse di sorpresa Denay, che per tutta risposta
>> >> > incrociò
>> >> > le braccia al petto “Mi spieghi perchè tutti all’improvviso sentite la
>> >> > necessità di sapere cosa io pensi di quell’uomo? Anche il Comandante
>> >> > Nimosit
>> >> > mi ha fatto una domanda simile” scosse il capo osservandolo “Francamente
>> >> > non
>> >> > saprei, non lo conosco abbastanza per affermare realmente qualcosa su di
>> >> > lui, ma da quello che ho compreso è un buon ufficiale.. potrebbe
>> >> > divenire un
>> >> > elemento prezioso per questo equipaggio”
>> >> >
>> >> > “Sarà, ma a me non convince affatto” proruppe Lan alzandosi
>> >> >
>> >> > Denay si scurì un po’ in volto, fissando con sguardo pensieroso il
>> >> > collega
>> >> > “Adesso sei tu a sembrare parecchio sicuro” inclinò il capo osservandolo
>> >> > “Non ne comprendo il motivo”
>> >> >
>> >> > Lan la osservò “Mettiamola così, io non mi fido a pieno di lui.. ci sono
>> >> > dei
>> >> > segreti, tiene nascosto qualcosa.. il consigliere sta indagando a modo
>> >> > suo e
>> >> > spero che scopra qualcosa il prima possibile, ma sino a che non si saprà
>> >> > nulla vorrei che stessi attenta”
>> >> >
>> >> > Denay sorrise divertita “Sta indagando? Bene.. vedrò di stare attenta,
>> >> > ed
>> >> > ora, se non ti spiace, vorrei tornare dal cadetto Lee.. vorrei avere
>> >> > ancora
>> >> > un laboratorio funzionante quando tutto sarà finito”
>> >> >
>> >> > Lan scoppiò a ridere per poi alzarsi “Si, ti lascio al tuo lavoro, a
>> >> > presto!” detto questo uscì dall’ufficio.
>> >> >
>> >> >
>> >> >
>> >> >
>> >> >
>> >> > USS Novalis, Infermeria
>> >> >
>> >> > DT 14/07/2395, ore 17:56 - D.S. 72533.55
>> >> >
>> >> >
>> >> > Il parto si era concluso da pochi minuti e l’intera equipe stava ancora
>> >> > facendo i conti con tutta la tensione e la stanchezza accumulata in
>> >> > quelle
>> >> > ore di lavoro. La cadetta Va’Lah, seppure come ogni vulcaniano non
>> >> > dimostrasse apertamente le proprie emozioni, appariva soddisfatta
>> >> > dell’esperienza a cui aveva potuto partecipare: il dottor Di Maria aveva
>> >> > approfittato dell’occasione per poter studiare a pieno la giovane che
>> >> > gli
>> >> > era stata assegnata e rimase piacevolmente stupito nell'osservare le sue
>> >> > capacità.
>> >> >
>> >> >
>> >> > “Molto bene cadetta Va’Lah” il dottore salutò i colleghi mentre
>> >> > tornavano ai
>> >> > propri incarichi giornalieri prima di tornare sulla giovane vulcaniana
>> >> > “Spero che abbia gradito l’esperienza.. parti come questi sono
>> >> > senz’altro
>> >> > una rarità”
>> >> >
>> >> > “Si, dottore, ritengo di aver imparato molto oggi” rispose la giovne con
>> >> > tono atono ed inespressivo “Seppure il mio interesse non sia
>> >> > direttamente
>> >> > correlato all’ostetricia, ammetto che sia stata una piacevole sorpresa
>> >> > aver
>> >> > potuto assistere alla nascita di una vita”
>> >> >
>> >> > Di Maria annuì alle parole della giovane “Comprendo. Mi dica, che cosa
>> >> > l’ha
>> >> > spinta a scegliere la carriera medica?”
>> >> >
>> >> > La giovane rimase impassibile, rispondendo a tono “La consapevolezza di
>> >> > poter fare la differenza” portò le mani dietro la schiena, restando per
>> >> > qualche attimo in silenzio “Sono sempre stata portata per le materie
>> >> > scientifiche, sono certa di poter dare un ottimo contributo alla
>> >> > medicina
>> >> > con i miei studi e le mie capacità”
>> >> >
>> >> > Il dottor Di Maria osservò per svariati istanti il volto impassibile ed
>> >> > imperscrutabile che gli stava di fronte: era una giovane senz’altro
>> >> > molto
>> >> > sicura di sé, ma al medesimo tempo era decisamente ancora molto
>> >> > impreparata
>> >> > alla professione medica. Rifletté per un po’ prima di riprendere la
>> >> > parola,
>> >> > facendo un paio di passi verso la giovane.
>> >> >
>> >> >
>> >> > “Cadetta, qual’è lo scopo del lavoro di un medico?” il dottor Di Maria
>> >> > si
>> >> > fermò a pochi passi dalla giovane “Qual’è l'obiettivo che si prefigge
>> >> > ogni
>> >> > medico?”
>> >> >
>> >> > Va’Lah arcuò un sopracciglio, rispondendo con estrema fermezza “La cura
>> >> > del
>> >> > paziente. L'obiettivo di ogni medico è quello di impedire la morte del
>> >> > paziente”
>> >> >
>> >> > “Non sempre cadetta” rispose il dottore, incrociando le braccia al petto
>> >> > “Mi
>> >> > rendo conto che dopo gli studi che ha fatto si senta pronta a
>> >> > sconfiggere
>> >> > ogni malattia, a guarire tutti.. è uno dei problemi principali
>> >> > dell’Accademia, insegna molte cose ma non prepara mai nessuno all’evento
>> >> > morte” fece una pausa “Non voglio toglierle tutto il suo entusiasmo, del
>> >> > resto le servirà se vorrà proseguire in questa carriera, ma voglio che
>> >> > sia
>> >> > preparata a quella che è la realtà dei fatti: in ambito medico quello
>> >> > che ha
>> >> > appreso in Accademia è soltanto una piccola parte di ciò che si troverà
>> >> > ad
>> >> > affrontare”
>> >> >
>> >> > La giovane parve non capire e rimase in silenzio, mentre il dottore
>> >> > riprese
>> >> > “Se pensiamo al lavoro delle altre sezioni, come la diplomazia, si
>> >> > tratta di
>> >> > ruoli che possono condurre a una piena risoluzione come ad un magistrale
>> >> > fallimento: un diplomatico può riuscire a creare un trattato perfetto,
>> >> > estremamente favorevole alla Federazione, oppure fallire miseramente già
>> >> > nella fase delle trattative. Ma un medico?”
>> >> >
>> >> > La giovane si schiarì la voce per poi rispondere “Il medico ha la
>> >> > medesima
>> >> > possibilità di riuscire e fallire, potrebbe trovare una cura o meno. Non
>> >> > capisco a cosa alluda dottore”
>> >> >
>> >> > Il dottor Di Maria scosse il capo “Sto parlando del fatto che il medico
>> >> > si
>> >> > può trovare di fronte a situazioni in cui l’unica cosa che può fare è
>> >> > quella
>> >> > di alleviare le sofferenze del proprio paziente, e niente più. Questo è
>> >> > ciò
>> >> > che all’Accademia non viene particolarmente preso in considerazione, vi
>> >> > si
>> >> > insegna che il vostro compito è sempre e solo guarire.. ma la pratica
>> >> > costringe tutti noi ad accettare che la morte è parte integrante
>> >> > dell’esistenza. Non sempre potrà fare la differenza, a volte bisogna
>> >> > accettare con grande umiltà la sconfitta.. lo scopo del lavoro di un
>> >> > medico
>> >> > è quello di saper valutare le situazioni in cui si trova con obiettività
>> >> > e
>> >> > razionalità, mettendo da parte la propria emotività e ponendosi come
>> >> > obiettivo primario il benessere del paziente: e questo può tradursi nel
>> >> > trovare una cura o, nelle situazioni più negative, alleviargli i dolori,
>> >> > sempre nel pieno rispetto della dignità del paziente” prese un attimo
>> >> > fiato
>> >> > per poi osservare il volto di Va’Lah “Credo che per oggi possa andare,
>> >> > ma
>> >> > rifletta sulle mie parole. In libertà!”
>> >> >
>> >> > Va’Lah osservò per qualche altro attimo il medico, poi salutò e si
>> >> > diresse
>> >> > fuori dall’infermeria.
>> >> >
>> >> >
>> >> >
>> >> >
>> >> >
>> >> > USS Novalis, Sala ologrammi 1
>> >> >
>> >> > DT 14/07/2395, ore 23:57 - D.S. 72534.24
>> >> >
>> >> >
>> >> > La sala ologrammi stava replicando una perfetta copia della plancia
>> >> > della
>> >> > USS Novalis, con il tenente Oxila seduto alla postazione di comando e il
>> >> > cadetto McInnis alla postazione del timone. La simulazione in corso era
>> >> > una
>> >> > classica battaglia navale, che vedeva la Novalis intenta a tener testa
>> >> > ad un
>> >> > paio di falchi da guerra romulani: a tutti gli effetti appariva uguale
>> >> > alle
>> >> > tante simulazioni eseguite in Accademia ma il tenente Lan l’aveva
>> >> > modificata
>> >> > inserendovi alcune manovre evasive di sua invenzione, piuttosto rapide
>> >> > ed in
>> >> > grado di prendere in controtempo il povero cadetto.
>> >> >
>> >> >
>> >> > “Attento cadetto, così la colpiranno sul fianco”
>> >> >
>> >> > “Cerco di compensare il movimento del falco signore, ma non è affatto
>> >> > semplice se vi sono due navi contro una!” rispose concitato il giovane
>> >> > cadetto che, per la tensione, aveva iniziato a sudare copiosamente
>> >> >
>> >> > “Non è di certo nostra facoltà scegliere il numero e la forza dei nostri
>> >> > nemici, cadetto. La vita ci pone davanti sfide, il nostro compito è
>> >> > cercare
>> >> > di farvi fronte e riportare a casa la pelle”
>> >> >
>> >> >
>> >> > La plancia fu scossa da un forte colpo mentre l’ufficiale tattico
>> >> > olografico
>> >> > esclamò con una certa concitazione “Stiamo per perdere gli scudi,
>> >> > l’integrità dello scafo sta scendendo ancora, non potremo reggere ancora
>> >> > per
>> >> > molto!”
>> >> >
>> >> >
>> >> > Le parole del tattico mandarono ancora più in agitazione McInnis che,
>> >> > nella
>> >> > disperata ricerca di fare un’ottima figura di fronte al tenente, iniziò
>> >> > a
>> >> > manovrare in maniera sin troppo aggressiva, finendo per lasciare fin
>> >> > troppo
>> >> > il ventre della nave scoperto. Nel mentre Lan osservava il cadetto con
>> >> > un
>> >> > leggero sorriso sul volto, ripensando a quando anche lui, giovane
>> >> > cadetto
>> >> > ancora inesperto, aveva fatto le medesime figure barbine.
>> >> >
>> >> >
>> >> > “Stia attento, così finisce per mettere più in difficoltà il nostro
>> >> > tattico
>> >> > rispetto a quello dei nostri nemici! Sono certo che sappia pilotare
>> >> > meglio
>> >> > di così!”
>> >> >
>> >> > “Ma il tattico dovrebbe adeguarsi alle mie manovre!” rispose con un tono
>> >> > un
>> >> > po’ infastidito il giovane
>> >> >
>> >> > “No, il tattico dovrebbe collaborare con lei, cosa assolutamente
>> >> > impossibile
>> >> > se non comunica cosa vuole fare e continua a cambiare rotta senza un
>> >> > senso
>> >> > apparente!” rispose con risolutezza il tenente
>> >> >
>> >> >
>> >> > La plancia fu scossa nuovamente talmente forte che per poco Lan non volò
>> >> > a
>> >> > terra, nel mentre l’ufficiale tattico olografico lanciò un urlo per il
>> >> > nervoso “Signore, gli scudi hanno ceduto, l’integrità dello scafo è
>> >> > pericolosamente basso! Non possiamo permetterci un’altra bordata!”
>> >> >
>> >> > Pochi istanti dopo un altro scossone vece vibrare l’intera plancia e la
>> >> > simulazione si fermò di colpo: tutti i personaggi olografici scomparvero
>> >> > assieme ai due falchi romulani, lasciando i due giovani immersi in un
>> >> > imbarazzante silenzio.
>> >> >
>> >> >
>> >> > “Cosa può dirmi ora, cadetto?”
>> >> >
>> >> > “Farò meglio la prossima volta signore, so che posso farcela”
>> >> >
>> >> > Lan si alzò scuotendo il capo “Lei forse non ha capito, ma nella
>> >> > realtà..
>> >> > quando siederà in una vera plancia, non ci sarà una prossima volta.
>> >> > Siete
>> >> > troppo abituati a poter sbagliare, analizzare gli errori e riprovare che
>> >> > non
>> >> > vi rendete conto che nella realtà certi lussi non ce li possiamo
>> >> > permettere”
>> >> > fece una pausa “Quali sono stati gli errori?”
>> >> >
>> >> > “Non saprei signore, forse mi sono lasciato un po’ prendere dalla
>> >> > tensione”
>> >> >
>> >> > “Si, la tensione le ha sicuramente giocato un brutto tiro in questo
>> >> > frangente, ma di certo non è stato l’unico errore. Lei tende a isolarsi
>> >> > un
>> >> > po’ troppo e a non collaborare a pieno con i suoi colleghi, quindi nel
>> >> > futuro si ricordi che durante uno scontro navale vi deve essere un
>> >> > ottima
>> >> > sincronia fra la consolle della tattica ed il timone. Inoltre, si
>> >> > ricordi
>> >> > che quando è a quel timone non deve dimostrare agli altri di essere il
>> >> > migliore, deve essere il migliore! Chi occupa la posizione del timone e,
>> >> > in
>> >> > futuro, la posizione del comando deve sempre tenere a mente che dalle
>> >> > proprie scelte dipende la vita di centinaia di persone, e non può
>> >> > permettersi il lusso di lasciarsi andare al nervosismo o alla smania di
>> >> > voler fare bella figura.. sono stato chiaro?”
>> >> >
>> >> > Il cadetto saltò in piedi annuendo “Certo tenente”
>> >> >
>> >> > “Bene, in libertà!” tuonò il tenente per poi osservare il cadetto che si
>> >> > dirigeva all’uscita, attese di essere da solo per poi sorridere “Si,
>> >> > diventerai un ottimo pilota un giorno” mormorò fra sé e sé per poi
>> >> > dirigersi
>> >> > all’uscita.
>> >> >
>> >> >
>> >> >
>> >> >
>> >> >
>> >> > USS Novalis, Sala macchine
>> >> >
>> >> > DT 15/07/2395, ore 04:24 - D.S. 72534.75
>> >> >
>> >> >
>> >> > Evrellia e Rizaich si sentivano a dir poco esauste e faticavano sempre
>> >> > di
>> >> > più a trovare il modo di concentrarsi: erano passate parecchie ore dalla
>> >> > pausa per la cena e, seppure gli incarichi che venivano loro assegnati
>> >> > erano
>> >> > estremamente semplici, l’orario tardo rendeva sempre più complicato alle
>> >> > due
>> >> > giovani svolgere il proprio lavoro al meglio. Dal canto suo il Tenente
>> >> > Comandante Borodin sembrava essere sempre più impaziente, continuando a
>> >> > sbraitare a destra e a manca.
>> >> >
>> >> >
>> >> > “Allora, queste letture sul flusso del plasma! A cosa serve mettere
>> >> > qualcuno
>> >> > a fare un controllo se poi non parla!”
>> >> >
>> >> > Evrellia scattò quasi sul posto “Ehm.. normali! Le letture sono ancora
>> >> > normali, Comandante..”
>> >> >
>> >> > “Più veloce a dare le rilevazioni, non posso continuare a chiamarla!”
>> >> > tuonò
>> >> > Borodin osservando la giovane prima di tornare al proprio lavoro
>> >> >
>> >> > Rizaich prese la parola facendo un colpetto di tosse “Mi scusi
>> >> > Comandante è
>> >> > che… beh.. è tardi!” sbottò la giovane osservando il superiore “E’ notte
>> >> > fonda, non possiamo farlo domattina?”
>> >> >
>> >> >
>> >> > Per un attimo gli altri ingegneri si voltarono ad osservare la giovane
>> >> > con
>> >> > sguardo in parte incuriosito ed in parte divertito: il tenente
>> >> > Comandante
>> >> > Borodin abbandonò per un attimo il proprio lavoro e si portò di fronte
>> >> > alla
>> >> > ragazza ad osservarla serio “Prego?” si limitò a chiedere avvicinandosi
>> >> > un
>> >> > po’ alla coppia di cadetti.
>> >> >
>> >> > Rizaich osservò il superiore cercando di apparire perfettamente
>> >> > tranquilla
>> >> > “Ho detto che forse si potrebbe rimandare questo lavoro, a domattina”
>> >> >
>> >> > “Una nave stellare per lavorare in sicurezza deve poter contare sui
>> >> > propri
>> >> > sistemi secondari.. noi dobbiamo assicurare un’efficienza tale che, se
>> >> > sventuratamente il sistema primario dovesse collassare, sia sempre
>> >> > possibile
>> >> > bypassarlo ed attivare il secondario. Al momento può assicurare ciò?”
>> >> >
>> >> > “No signore” rispose stancamente la giovane “Non posso assicurarlo”
>> >> >
>> >> > “Allora no! Il nostro lavoro non è finito affatto!”
>> >> >
>> >> > “Ma si tratta di un sistema secondario, signore” riprese Evrellia,
>> >> > tentando
>> >> > di aiutare la collega ed osservando l’ingegnere capo in volto  “E il
>> >> > sistema
>> >> > primario funziona perfettamente”
>> >> >
>> >> > “Questo è il lavoro di un ingegnere su di una nave stellare.. si lavora
>> >> > molte ore e si può anche fare una nottata in bianco! Qui tutti noi
>> >> > abbiamo a
>> >> > cuore la sopravvivenza nostra e dei nostri colleghi, e la assicuriamo
>> >> > mantenendo la nave in forma smagliante! Se non è siete disposte a farvi
>> >> > qualche nottata insonne per sistemare i problemi che si verificano,
>> >> > cambiate
>> >> > lavoro!” Borodin le osservò serio “Potete andare!”
>> >> >
>> >> > Entrambe le cadette si osservarono per un attimo, decisamente punte sul
>> >> > vivo
>> >> > “Ma.. veramente..”
>> >> >
>> >> > “Ho detto andate!” tuonò Borodin “In libertà!”
>> >> >
>> >> > Le due cadette si osservarono nuovamente in volto sospirando, poi
>> >> > salutarono
>> >> > il superiore e si diressero all’uscita.
>> >> >
>> >> >
>> >> >
>> >> >
>> >> >
>> >> > USS Novalis, Laboratorio astrometrico
>> >> >
>> >> > DT 15/07/2395, ore 09:58 - D.S. 72535.38
>> >> >
>> >> >
>> >> > Denay portò il cadetto ad esplorare i vari laboratori per poi fermarsi
>> >> > in
>> >> > quello astrometrico: seppure non fosse il suo laboratorio preferito,
>> >> > aveva
>> >> > deciso di soffermarsi particolarmente in quel luogo per parlare con il
>> >> > cadetto. Dal canto suo, il giovane Anson si osservava attorno con la
>> >> > stessa
>> >> > espressione di un bimbo in un negozio di giocattoli.
>> >> >
>> >> >
>> >> > “Signore, perchè ha scelto di fermarsi proprio in questo laboratorio?”
>> >> > chiese con un certo stupore il giovane “Pensavo saremmo andati al
>> >> > laboratorio di xeno-biologia”
>> >> >
>> >> > “Magari più tardi cadetto” rispose rapidamente Denay portandosi ad una
>> >> > consolle per poi attivarla “Ora come ora mi preme di spiegarle meglio
>> >> > come
>> >> > operare ad una consolle”
>> >> >
>> >> > “Beh, Comandante, ho fatto parecchie simulazioni in accademia!” rispose
>> >> > spavaldo il giovane
>> >> >
>> >> > “Ne sono certa, ma i criteri erano diversi da quelli che le verranno
>> >> > richiesti su una nave” rispose Denay digitando alla consolle “Osservi
>> >> > questo
>> >> > sistema spaziale, quanti dati potrebbe estrapolarne?”
>> >> >
>> >> > “Beh, una marea signore!” rispose con grande convinzione
>> >> >
>> >> > “Esattamente, ma non sempre avere molte informazioni è un bene” fece una
>> >> > pausa osservando il giovane “Quando opererà in plancia dovrà ricordarsi
>> >> > che
>> >> > il tempismo è tutto: in effetti, la velocità e la capacità di comunicare
>> >> > solo le informazioni necessarie.. niente di più, niente di meno.. è la
>> >> > chiave del nostro lavoro”
>> >> >
>> >> > “E come faccio a sapere quali sono le informazioni realmente necessarie
>> >> > e
>> >> > quali invece no?”
>> >> >
>> >> > Denay alzò il capo dalla consolle ed osservò il giovane “Questo lo si
>> >> > apprende con il tempo e con la pazienza. Come le ho già detto, ogni
>> >> > dato,
>> >> > anche quello che appare più irrilevante, potrebbe in realtà nascondere
>> >> > una
>> >> > grande importanza, ma è necessario sapere quando comunicarlo”
>> >> >
>> >> > “Si, capisco che l’esperienza è fondamentale, ma per questa
>> >> > esercitazione,
>> >> > ha qualche consiglio?”
>> >> >
>> >> > Denay annuì nuovamente “Si ricordi ciò che ha imparato ed usi il suo
>> >> > istinto: non si lasci abbattere dalla sua inesperienza e sarà in grado
>> >> > di
>> >> > fare la sua parte in plancia”
>> >> >
>> >> >
>> >> >
>> >> >
>> >> >
>> >> > USS Novalis, Plancia
>> >> >
>> >> > DT 15/07/2395, ore 14:49 - D.S. 72535.94
>> >> >
>> >> >
>> >> > La plancia era estremamente silenziosa a quell’ora, e forse fin troppo
>> >> > tranquilla per il Cadetto John Hugh: era impalato di fronte alla
>> >> > consolle
>> >> > sentendo su di sé il peso dello sguardo del Comandante Romanov, che
>> >> > attendeva a braccia conserte. Di tanto in tanto gli altri ufficiali si
>> >> > voltavano ad osservare i due, sorridendo al giovane, prima di tornare
>> >> > alla
>> >> > propria consolle.
>> >> >
>> >> >
>> >> > “Molto bene cadetto, credo che abbia studiato abbastanza la situazione
>> >> > che
>> >> > le ho profilato, non pensa?” intervenne Romanov osservando il giovane
>> >> >
>> >> > “Si, Comandante”
>> >> >
>> >> > “In questo caso, sa quale manovra sta per compiere il nostro avversario.
>> >> > Lei
>> >> > cosa farebbe?”
>> >> >
>> >> > Il giovane prese per un attimo fiato sforzandosi di ricordare le lezioni
>> >> > dell’accademia “In una situazione di questo tipo la soluzione corretta è
>> >> > una
>> >> > soltanto..”
>> >> >
>> >> > “Un momento cadetto” lo interruppe prontamente Romanov “Perchè ritiene
>> >> > che
>> >> > vi sia una sola soluzione?”
>> >> >
>> >> > “In accademia ci è stato insegnato che questa è una tecnica di attacco
>> >> > classica, come tale prevede una misura classica! Durante le lezioni
>> >> > abbiamo
>> >> > appreso perfettamente cosa fare in questi frangenti!”
>> >> >
>> >> > “E non le sorge il dubbio che con il tempo anche i nostri avversari
>> >> > abbiano
>> >> > appreso che, a una data manovra di attacco, noi rispondiamo con una
>> >> > determinata manovra difensiva?”
>> >> >
>> >> > Il volto del cadetto ebbe il suo primo attimo di sconforto, ma
>> >> > passeggero e
>> >> > ben presto riprese tutta la propria spavalderia “Signore, sta dicendo
>> >> > che le
>> >> > manovre insegnate in accademia sono inutili?”
>> >> >
>> >> > “Certamente no, cadetto” rispose con sicurezza Romanov “Ma come lei ha
>> >> > imparato che per ogni attacco è stata studiata una manovra diversiva
>> >> > adeguata, così possono averlo appreso i nostri eventuali nemici: la
>> >> > strategia è molto più che una lezione da apprendere a memoria, bisogna
>> >> > capire le reali intenzioni dell’avversario e prepararsi non solo a
>> >> > rispondere all’attacco ma anche alla contromossa successiva” Romanov
>> >> > fece
>> >> > una pausa “Ha pensato all’eventualità che il nostro avversario abbia
>> >> > agito
>> >> > allo scopo di spingerla ad optare per una data manovra? In questo caso
>> >> > la
>> >> > sua scelta avrebbe fatto finire la nave in trappola”
>> >> >
>> >> > “Ma è impossibile sapere con certezza quali siano le intenzioni del
>> >> > nemico,
>> >> > signore!”
>> >> >
>> >> > “Non solo si può, ma si deve!” rispose con prontezza Romanov “Se non si
>> >> > è in
>> >> > grado di analizzare la situazione e trovare la soluzione adatta al caso
>> >> > concreto, anche andando contro a quelle che sono considerate le manovre
>> >> > classiche, lo scontro non potrà mai essere vinto”
>> >> >
>> >> > Il giovane apparve decisamente perplesso “Ma signore, se non posso
>> >> > basarmi
>> >> > sulle mie conoscenze, su cosa dovrei basarmi?”
>> >> >
>> >> > “Sul suo istinto cadetto, e si tolga dalla testa che ad una manovra
>> >> > d’attacco vi sia soltanto una risposta possibile! Ogni mossa può
>> >> > nascondere
>> >> > delle variabili legate all’area dello scontro o alle caratteristiche
>> >> > della
>> >> > nave, starà a lei capirlo!”
>> >> >
>> >> >
>> >> >
>> >> >
>> >> >
>> >> > USS Novalis, Ufficio Principale della Sicurezza
>> >> >
>> >> > DT 15/07/2395, ore 19:25 - D.S. 72536.46
>> >> >
>> >> >
>> >> > Sev ed il cadetto Bod erano ancora impegnati a spostare unità e campi di
>> >> > forza sulla medesima simulazione olografica del giorno prima, ma ora
>> >> > riproduceva la plancia della Novalis. Anche in questo caso si potevano
>> >> > osservare svariati puntini rossi che si riversavano da diverse fratture
>> >> > nello scafo ed il solito death counter lampeggiava vistosamente in una
>> >> > tonalità rosso scarlatto.
>> >> >
>> >> >
>> >> > Rarur prese la parola “Signore, se spostassimo questo campo di forza
>> >> > qui..”
>> >> >
>> >> > “Se arrivasse anche un solo siluro nel punto giusto ci troveremmo a
>> >> > nuotare
>> >> > nello spazio profondo, cadetto” rispose candidamente Sev “Lo scafo non
>> >> > reggerebbe”
>> >> >
>> >> > Il giovane osservò per un attimo Sev “Ma la nostra ipotesi di base era
>> >> > un
>> >> > abbordaggio in corso, signore, non uno scontro navale. Se attaccassero
>> >> > una
>> >> > nave così danneggiata potrebbero anche far morire i loro uomini!”
>> >> >
>> >> > “Si, ma non per tutte le specie è così importante tutelare la vita del
>> >> > proprio equipaggio, per alcuni potrebbe essere un sacrificio del tutto
>> >> > accettabile. Lei questo non può escluderlo.”
>> >> >
>> >> > “Ma non le sembra che sta ipotizzando degli avversari fin troppo
>> >> > perfetti?”
>> >> > rispose il cadetto osservando l’ufficiale “Hanno le tute ambientali ed
>> >> > armi
>> >> > incredibilmente potenti, e a ciò si aggiunge che la loro nave appoggio è
>> >> > del
>> >> > tutto disinteressata alla loro sopravvivenza, quindi faranno di tutto
>> >> > per
>> >> > riuscire a prendere la nave! Ma quante probabilità ci sono che si
>> >> > verifichi
>> >> > un simile scenario?”
>> >> >
>> >> > “E’ molto importante per lei il livello di probabilità?” chiese serafico
>> >> > Sev
>> >> >
>> >> > “Certamente, in accademia ci prepariamo a tutti gli scenari più
>> >> > probabili in
>> >> > modo da sapervi far fronte al meglio!”
>> >> >
>> >> > “E come vi preparate all’imprevedibile?”
>> >> >
>> >> > Rarur si bloccò osservando il superiore “Non ci si può preparare a ciò
>> >> > che
>> >> > non può essere previsto, signore!”
>> >> >
>> >> > Sev scosse il capo “Ci si prepara ipotizzando sempre lo scenario
>> >> > peggiore,
>> >> > cadetto. Su Sol III si dice, spera in bene ma preparati per il peggio!
>> >> > E’
>> >> > questo che stiamo facendo adesso” fece una piccola pausa “Cadetto, anche
>> >> > io
>> >> > mi rendo conto che con una nave come questa vi sono poche probabilità di
>> >> > un
>> >> > abbordaggio simile alla nostra simulazione, ma poche probabilità non
>> >> > significa nessuna”
>> >> >
>> >> > Il cadetto rimase per un po’ ad osservare Sev “Quindi per lei è
>> >> > necessario
>> >> > prendere in considerazione anche gli scenari più improbabili? Ma le
>> >> > variabili possono divenire infinite!”
>> >> >
>> >> > Sev annuì prontamente “In un certo senso è vero, ma più scenari si
>> >> > studiano
>> >> > e più aumenteranno le probabilità che, qualora qualcosa di imprevisto
>> >> > succeda, la nave sia preparata a farvi fronte” sorrise divertito per poi
>> >> > aggiungere “Con il tempo capirà, ora torniamo al nostro lavoro”
>> >> >
>> >> >
>> >> >
>> >> >
>> >> >
>> >> > USS Novalis, Ufficio del Consigliere
>> >> >
>> >> > DT 16/07/2395, ore 08:37 - D.S. 72537.97
>> >> >
>> >> >
>> >> > Bryan iniziava decisamente a deprimersi accanto a Dwalla: nella sua vita
>> >> > era
>> >> > sempre riuscito ad affascinare tutti con la propria parlantina e quello
>> >> > sguardo da bel tenebroso, eppure tutti i suoi tentativi di adulazione si
>> >> > erano conclusi con dei magistrali buchi nell’acqua. Le aveva tentate
>> >> > sostanzialmente tutte ma nessun complimento era riuscito a fargli
>> >> > guadagnare
>> >> > punti agli occhi del consigliere e la cosa lo indispettiva. Dwalla,
>> >> > viceversa, trovava la situazione piuttosto divertente: continuava a
>> >> > pensare
>> >> > qualche possibile strategia per fare breccia nello scudo di Romanov, ma
>> >> > non
>> >> > poteva non trovare piuttosto divertente i tentativi che il giovane stava
>> >> > facendo per farle perdere la testa.
>> >> >
>> >> >
>> >> > “Qualcosa non va, cadetto?”
>> >> >
>> >> > “No Comandate, ammiravo solo la sua straordinaria bellezza” il giovane
>> >> > fece
>> >> > un sorriso smagliante “Non credo di aver mai visto una simile
>> >> > perfezione!”
>> >> >
>> >> > “Cadetto, non si è ancora stancato di cercare ad ogni modo di far uso
>> >> > delle
>> >> > lusinghe?”
>> >> >
>> >> > Bryan sospirò abbassando un po’ il capo “Si, Comandante, mi scusi”
>> >> >
>> >> > “Cadetto Morein, lei è una persona intelligente, e sono convinta che
>> >> > possa
>> >> > avere un futuro nella flotta, ma deve smetterla di contare solo sul
>> >> > fascino!”
>> >> >
>> >> > Il giovane parve essere preso per un attimo di sorpresa “Beh.. ma
>> >> > veramente..”
>> >> >
>> >> > “Non mi fraintenda, non metto in dubbio che sia un’ottima strategia
>> >> > quella
>> >> > di giocarsi tutte le proprie carte, e se si ha un certo fascino naturale
>> >> > è
>> >> > senz’altro una marcia in più.. ma non crederà veramente di potersela
>> >> > cavare
>> >> > in questo lavoro solo contando sul suo bel faccino, vero?”
>> >> >
>> >> > “Beh, è un ottimo modo per rompere il ghiaccio”
>> >> >
>> >> > “Non posso negarlo, cadetto, ma ci deve essere anche molto di più! Il
>> >> > nostro
>> >> > mestiere è molto più sottile, e lei fa bene a tentare di affascinare il
>> >> > proprio interlocutore, ma prima di ciò lei deve imparare a capire chi le
>> >> > sta
>> >> > davanti” Dwalla fece una pausa “Non a tutti piace essere adulato, c’è
>> >> > chi lo
>> >> > troverebbe a dir poco fastidioso e potrebbe arrivare perfino ad
>> >> > adirarlo, e
>> >> > mi creda.. una persona innervosita sarà ben poco accondiscendente verso
>> >> > le
>> >> > sue richieste”
>> >> >
>> >> > Il giovane rimase silenzioso ad osservare la donna
>> >> >
>> >> > “Ad esempio, lei sta cercando di affascinarmi, ma lei di me cosa ha
>> >> > compreso? Che tipo di persona sono?” lo osserva “Ha tentato di capire a
>> >> > pieno come è fatta la sua interlocutrice? Io direi di no. Lei potrebbe
>> >> > non
>> >> > essere il mio tipo, no?” sorrise un attimo osservandolo In quel caso il
>> >> > suo
>> >> > visino servirebbe a poco non crede?”
>> >> >
>> >> >
>> >> >
>> >> >
>> >> >
>> >> > USS Novalis, Ufficio del Capitano
>> >> >
>> >> > DT 16/07/2395, ore 11:35 - D.S. 72538.31
>> >> >
>> >> >
>> >> > Il Capitano ed il primo ufficiale erano accanto ai finestroni,
>> >> > silenziosi e
>> >> > pensierosi, ad osservare le stelle: nessuno dei due emetteva un fiato,
>> >> > ma
>> >> > entrambi stavano pensando agli ordini ricevuti dal Comando. Dopo qualche
>> >> > minuto fu il capitano a rompere gli indugi.
>> >> >
>> >> >
>> >> > “Gli ufficiali si sono occupati dei cadetti?”
>> >> >
>> >> > “Si Capitano, come da ordini” rispose Nimosit portando la propria
>> >> > attenzione
>> >> > a Kuribayashi
>> >> >
>> >> > “Molto bene. Ritengono che i cadetti siano pronti ad assumere i loro
>> >> > ruoli?”
>> >> > chiese il capitano osservando in volto il primo ufficiale.
>> >> >
>> >> > Nimosit non parlò immediatamente, ma dal suo sguardo era abbastanza
>> >> > palese
>> >> > la sua perplessità riguardo tutta la faccenda “Mettiamola così, la
>> >> > teoria
>> >> > c’è.. ma la pratica è tutta da vedere”
>> >> >
>> >> > Kuribayashi sospirò “Lo immaginavo”
>> >> >
>> >> >
>> >> > Entrambi si osservarono in volto per qualche attimo, sino a che il
>> >> > comunicatore del capitano ruppe il silenzio che si era creato,
>> >> > riportandoli
>> >> > alla realtà.
>> >> >
>> >> >
>> >> > =^= Plancia a Capitano Kuribayashi: siamo giunti al punto di rendez vous
>> >> > =^=
>> >> >
>> >> >
>> >> > Kuribayashi sospirò osservando Nimosit “Bene, e che la farsa abbia
>> >> > inizio”
>> >> > quindi si diresse all’uscita dell’ufficio.
>> >> >
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>> >> --
>> >> Ciao, Ric
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>> >> OOO Cmd. Coral Nimosit
>> >> Primo Ufficiale (FO)
>> >> Sez. Comando e Navigazione
>> >> USS Novalis NCC 1772
>> >> coral.nimosit a gmail.com - ICQ 311786902
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