[Stml2] Missione 16 Brano 3
rihanpat
rihanpat a tiscali.it
Mer 12 Apr 2017 22:26:11 CEST
Ecco il mio pezzo, è stato scritto di botto se c’è qualche errore o qualche
svista ditemelo lo correggo.
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Brano 16.3
Titolo: Nuove scoperte
Autore: Ten. Com. Aleksei Romanov (Patty)
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USS Novalis, Infermeria – 20/03/2396 ore 17,30 DS: 73217.85
Quando il corpo della Comandante Elbrun fu teletrasportato in infermeria, il
dott. Di Maria si chiuse dentro per fare l’autopsia. Quando, dopo ben cinque
ore chiamò il capitano per fare il rapporto disse solo. “ho trovato qualcosa
di insolito”.
“Nimosit riunisca subito gli ufficiali superiori.” Disse il capitano
Kuribayashi dal suo ufficio.
Dopo pochi minuti erano tutti seduti nella Sala Riunioni della Novalis
aspettando che il dottore parlasse.
“E’ come pensavo, il comandante Elbrun è stata avvelenata. Le droghe le sono
state iniettate dopo che era morta per far credere che la morte sia stata
accidentale.” Finì di Maria.
“Ne è proprio sicuro dottore?” fece Kuribayashi.
“Si. Certo è stato occultato molto bene. Ma non ci sono dubbi.”
“Si sa che veleno è stato usato?” chiese Nimosit.
“No, è di un tipo che non sono riuscito a identificare.” Disse il dottore.
“Dottore posso vedere le proprietà di questo veleno.” Chiese Romanov.
“Cosa c’è Comandante Romanov, ora è esperto anche in veleni?” fece Thevek
maliziosamente.
“No Comandante ma sono stato in posti in cui i veleni erano molto usati.”
Disse Aleksei.
“E quali sono questi posti?” disse Thevek sporgendosi leggermente verso
Aleksei.
Nimosit sospirò tra sé e sé, Dwalla era peggio di un segugio, finchè non
avesse sapu- to tutto sul loro nuovo Ufficiale Tattico non l’avrebbe mai
lasciato in pace.
“Quelli in cui si rovinerebbe la sua bella manicure.” Rispose Romanov con un
sorri- sino freddo come il clima del suo paese.
Prima che il comandante Thevek rispondesse a tono e la discussione
degenerasse, Kuribayashi disse “Ora basta comandante.” E fissò intensamente
Aleksei e notò con piacere che il giovane russo non abbassava il suo sguardo
ma annuiva leggermente.
Era poco che stava con loro ma il suo nuovo ufficiale tattico iniziava a
piacergli, non era un tipo chiacchierone, con lui una parola era poco e due
erano troppe, ma eseguiva i suoi compiti con precisione e accuratezza.
“Va bene Di Maria gli faccia vedere il rapporto su quel veleno.” disse
Nimosit, anti- cipando il suo capitano.
Mentre tutti stavano guardando attendendo un riscontro, Aleksei lesse più
volte il rapporto poi lo posò sul tavolo e unendo le mani davanti a sé lo
guardò con sguardo cupo per qualche minuto. Poi alla fine disse “Questo è un
veleno usato dai Breen.”
“Ne è sicuro?” chiese Di Maria.
“Si l’ho visto altre volte.” rispose Aleksei.
“Ma io so per certo che i Breen escono raramente dal loro territorio.” fece
Nimosit.
“Questo è vero Numero Uno specialmente dopo la sconfitta della battaglia di
Chin’Toka.” dichiarò Kuribayashi.
“Ma capitano il territorio dei Breen è lontano da qui.” Dichiarò il tenente
Oxila.
“Anche questo è vero.” mormorò Kuribayashi.
“Ma siamo vicini alla Zona Romulana.” Mormorò Romanov.
“E questo cosa a che vedere con l’omicidio.” Disse Nimosit.
“Anche i romulani usano questo veleno anche se molto raramente.” Disse
Aleksei.
“Accantoniamo per un momento la faccenda del veleno, Nimosit e Thevek quali
sono le vostre impressioni quando siete scesi sulla stazione?”
Il Comandate Nimosit e il Comandante Thevek raccontarono quello che era
accaduto e Dwalla descrisse le sue impressioni.
“Certo che questo è molto strano, quei due c’entrano qualcosa ma senza prove
non possiamo fare niente. “ disse Kuribayashi.
“Capitano sono riuscito a trovare le schede personali il capitano Utoya e
del suo Pri- mo Ufficiale. Sono stati mandati qui per punizione, ne hanno
fatte di belle. Ora vi mando le loro schede sui D.Padd.” disse Sev,
interrompendo il capitano.
Parecchi fischi si sentirono ma allo sguardo severo del capitano i fischi
scemarono.
Kuribayashi si alzò e disse “La riunione è finita, ritornate tutti ai vostri
posti.”
Mentre stava tornando sul Ponte, Kuribayashi e Nimosit si trovarono la
strada sbarrata da Romanov, era dritto sull’attenti e lo sguardo serio.
“Capitano le chiedo il permesso di scendere sulla stazione e cercare segni
di Breen o Romulani.” poi aggiunse con sorriso appena accennato “non si
preoccupi nessuno mi vedrà.”
“No. E’ fuori discussione. Conosco le sue abilità di scomparire, ma nessuno
deve scendere sulla stazione. Non voglio insospettirli.” dichiarò deciso il
capitano.
Appena il capitano e il suo Primo Ufficiale si furono allontanati, si
avvicinò il Tenente Comandante Borodin.
“Ehi compatriota ho bisogno del tuo aiuto, devo scendere su quella
stazione.”
“Perché?” disse Aleksei.
“Quelle gru da carico di cui ha parlato il Comandante Nimosit, servono per
lavori di scavo, e voglio sapere cosa ci fanno in una stazione scientifica.”
Fece Borodin.
“Ha sentito cosa ha detto il Capitano, ha proibito a chiunque di scendere
sulla stazione.”
“Va bene allora se non te la senti scenderò da solo.”
“Non ho detto questo. Ok anch’io devo controllare qualcosa. Ci vediamo
all’inizio del turno gamma in sala teletrasporto.” replicò Aleksei.
*Dovevano solo cercare tornare prima che qualcuno si accorgesse,
specialmente il capitano, e sarebbe andato tutto bene.*
Il capitano Tetsuya Kuribayashi non riusciva a dormire si girava e rigirava
nel letto, gli continuava a venire in mente la richiesta del comandante
Romanov e l’avvertimento di Powers: *E’ un bravo ufficiale ma a volte tende
a seguire strade tutte sue, lo tenga con le briglie strette*.
Si alzò e spinse un bottone sulla sua scrivania “Computer dove si trova il
comandante Romanov?”
“Il comandante Romanov non si trova non a bordo della Novalis”
*Maledizione lo sapevo.* pigiò un altro bottone e disse =/\=Kuribayashi a
Nimosit=/\=
Un insonnolito Coral borbottò =/\= Si signore.=/\=
=/\=Riunisca un paio di guardie di sicurezza e mi raggiunga in sala
teletrasporto uno, Romanov è sceso sulla stazione disubbidendo ad un mio
ordine.=/\=
Immediatamente sveglio Nimosit rispose .=/\=Sissignore. Provvedo subito.=/\=
Quando Aleksei e il Capo Ingegnere Borodin risalirono si trovarono ad
attenderli un manipolo di guardie insieme ad un cupo Capitano Kuribayashi e
dietro di lui c’era Nimosit con alcune guardie.
“Comandante le avevo espressamente ordinato di non scendere sulla stazione.”
“E’ colpa mia capitano.” disse Borodin, poi continuò “dovevo controllare una
cosa che aveva detto il comandante Nimosit.”
Nimosit lo guardò sorpreso posandosi un indice sul petto come per dire ‘chi
io?’.
“Ho capito. Però sarete entrambi assegnati per punizione al turno Gamma per
2 settimane, per aver disubbidito a un mio ordine. Chiaro?”
Entrambi annuirono.
“Allora che cosa avete scoperto?”
Borodin allungò il suo tricorder al capitano e disse” guardi qui cosa
abbiamo trovato?”
“Tracce di trilitio? Questo si che è strano.”
-------------- parte successiva --------------
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