[Stml2] 15.09 - Sabotaggio
Coral Nimosit
coral.nimosit a gmail.com
Lun 30 Gen 2017 17:06:41 CET
Grazie Fede. Vediamo che ne pensano gli altri. ciao
Il 30 gennaio 2017 15:11, Federtrek <federtrek a gmail.com> ha scritto:
> Bello!!
> Si ha risolto parecchi dubbi direi. Mi è piaciuto molto. Bravo
> Sulle ipotesi direi la 2
> Ciao
>
> Federico
>
> Il giorno 30 gen 2017, alle ore 08:49, Coral Nimosit <coral.nimosit a gmail.com> ha scritto:
>
> Salve ciurmaglia, di seguito trovate il mio brano di missione. Spero
> abbia raggiunto l'obiettivo e spero vi piaccia. Piccole note a margine
> in fondo al post, leggetele. Qualsiasi commento è ben accetto,
> soprattutto quelli migliorativi...Buona lettura e buona settimana.
> ciao
>
>
>
> ================================
>
> Titolo: 15-09: Sabotaggio
>
> Autore: Riccardo/Nimosit
>
> Brano precedente: 15-08 Prigionia
>
> ================================
>
>
>
> Luogo ignoto
>
> DT 17/07/2395, ore 21:40 - D.S. 72542.19
>
>
>
> A Nimosit molte cose non quadravano. Era quasi una sensazione fisica.
> Era come se i suoi sensi lo stessero ingannando. Era buio, buio pesto.
> Cercò di ricordare le lezioni di Dwalla sulla concentrazione,
> sforzandosi di focalizzare la propria percezione su ciò che lo
> circondava. Gli sembrò di cogliere una vibrazione familiare, un suono
> flebile e ritmico che credeva di conoscere. Uno di quegli stimoli
> sensoriali che avvertiamo tutti i giorni e che finiamo per dare per
> scontato, senza farci attenzione. Cercò di concentrarsi su quello,
> provando ad isolarlo ed a riconoscerlo. All'improvviso una strana idea
> prese forma nella sua mente. E se quello che ci circonda non fosse
> reale? Se non fossimo prigionieri in qualche luogo strano......Se
> tutto questo fosse una articolata messa in scena......Se non fossimo
> altro che a bordo della Novalis?
>
> Una volta eliminato l'impossibile, ciò che rimane, per quanto
> improbabile, dev'essere la verità. La frase del buon vecchio sir
> Arthur Conan Doyle gli rimbalzò tra le sinapsi.
>
>
>
> Luogo ignoto - Nello stesso preciso istante
>
>
>
> Borodin, l'ingegnere capo della Novalis russava sonoramente steso per
> terra. Accanto a lui, rannicchiata nell' completa oscurità, Dwalla
> Thevek era concentratissima. Se la sua ipotesi era corretta avevano
> una speranza di liberarsi. La sua mente aveva setacciato tutto intorno
> a lei, non era sola. A parte il russo steso li vicino. I cadetti,
> possibile, molte voci, molti echi.....Dovevano essere loro, più vicino
> di quanto credesse. Ma stava cercando altro. Dopo una breve ricerca
> trovò quel che stava cercando. Una mente lineare, per certi versi
> semplice, ma sufficientemente lucida e testarda. Nimosit. Sorrise
> inavvertitamente. Non poteva raggiungerlo e spiegargli la sua idea, ma
> forse.....poteva aiutarlo a focalizzarla, dargli una spintarella,
> metterlo nelle condizioni migliori per tirar fuori il 100%. Si
> concentrò, lo sforzo era notevole, la nebbia da diradare molta, ma lei
> non mollò. Sentì le unghie affondare nella carne delle mani.
>
>
>
> Luogo ignoto - Contemporaneamente
>
>
>
> Si meravigliò che nella sua testa fosse tutto così chiaro, così........ nitido.
>
> Ammise a se stesso che la sua ipotesi era abbastanza improbabile, ma
> avrebbe potuto fare un tentativo per verificarne l'esattezza.
>
> "Tanto, peggio di così......" - Sibiló tra sé, incrociando le gambe
> sul pavimento duro e umido. Poi con voce ferma e decisa......-
> "Computer, disattiva simulazione!"
>
> Non successe nulla. Non che se lo fosse aspettato, ma doveva provare.
>
> "Riproviamo con qualcosa di più ufficiale.......Computer, disattiva
> simulazione. Autorizzazione Nimosit beta sette nove quattro alfa
> charlie!"
>
> Non successe nulla nemmeno questa volta. Forse ho davvero sbagliato,
> rifletté amaramente il primo ufficiale. Ma non per questo si arrese.
>
> "Spero che il capitano non se ne abbia a male......Computer, disattiva
> simulazione. Autorizzazione Kuribayashi gamma tre otto uno beta
> tango!" Teoricamente non avrebbe dovuto conoscere quel codice, ma in
> realtà......
>
> Non successe nulla. Poi un lieve bip che lo fece quasi sobbalzare.
>
> "Autorizzazione negata!" Fu il commento del computer.
>
> Se il luogo dove si trovava Nimosit fosse stato illuminato, allora si
> sarebbe potuto vedere distintamente la smorfia furbesca disegnata sul
> volto stanco del primo ufficiale.
>
>
>
> "Bingo!" Disse piano. Nel buio che lo circondava incrociò le nocche
> delle dita e le fece 'scrocchiare' con un gesto universale. Se era su
> uno dei ponti ologrammi a bordo della nave, aveva alcune possibilità
> di evasione. Cominciò a perlustrare tutta la sua prigione, centimetro
> per centimetro, con le mani, per riuscire a trovare ciò che cercava.
> Non era sicuro che lo avrebbe trovato. Doveva ammettere che chiunque
> fosse salito a bordo della sua nave e fosse riuscito in così poco
> tempo a ricreare una simulazione così ben fatta e realistica doveva
> essere piuttosto in gamba e soprattutto conoscere bene gli schemi
> della Novalis. Questo apriva parecchi agghiaccianti scenari di cui al
> momento non era in grado di occuparsi. Però se il diavolo fa le
> pentole forse qualche volta si dimentica di fare i coperchi,
> rifletté. Forse quella simulazione non era così precisa e perfetta
> come ad un primo sguardo poteva apparire. Le sue mani toccarono una
> piccola scanalatura sul muro, le sue dita la seguirono, ne decifrarono
> i contorni. Poi, tirando con un po' di sforzo riuscì ad aprire un
> piccolo pannello sul muro. Il pannello rivelò alcuni sottosistemi del
> ponte ologrammi. Se lo ricordava perché aveva visto farlo alla sua
> vecchia amica Rem Sibek un paio di volte! Non sapendo con chi avesse a
> che fare né con quanti avesse a che fare, decise di non interrompere
> brutalmente la simulazione, ma solo di ingannare il computer
> facendogli credere che questa stesse continuando. Sul fondo della
> prigione si aprirono le porte del ponte, rivelando i corridoi della
> nave. Con un sospiro di sollievo si alzò, si liberò del suo commbadge
> e uscì. La prima cosa da fare era individuare i cadetti, Dwalla e
> Borodin che forse si trovavano nella sua stessa situazione. Digitó dei
> comandi sulla prima consolle che gli capitò a tiro. Ponte ologrammi
> uno e tre, poi volle capire chi fosse il suo nemico. Quattro forme di
> vita di cui tre in plancia e una in ingegneria! Aveva poco tempo prima
> che se ne accorgessero. Cominciò a correre.
>
>
>
> USS Novalis, Ponte 8, sala ologrammi uno e tre, poco dopo
>
>
>
> Armeggiando velocemente sulla consolle di controllo riuscì facilmente
> ad aprire le porte della sala ologrammi uno. I cadetti lo squadrarono
> esterrefatti, quasi fosse apparso loro difronte un fantasma. Le loro
> menti erano ancora ottenebrate dalla simulazione. Nimosit bypassó
> anche quella è lì aiutò ad uscire ed ha liberarsi dei propri
> commbadge. Quando si ritrovarono sul corridoio della nave cominciarono
> a capire cosa fosse reale e cosa no. Nimosit stoppó ringraziamenti e
> commenti. Ripetè la stessa procedura sulla sala ologrammi poco più
> avanti e riuscì a liberare anche il comandante Thevek e l'ingegnere
> capo Borodin. Anche i due ufficiali della nave erano abbastanza scossi
> da quell'esperienza, ma l'addestramento ricevuto e l'esperienza
> maturata resero il recupero molto più agevole, soprattutto quello di
> Dwalla, dalla mente ordinata, che lo squadrò per alcuni istanti con
> malcelata soddisfazione. Nimosit li ragguagliò brevemente su ciò che
> sapeva.
>
> “Che facciamo?” Chiese infatti subito il consigliere. Lui le appoggiò
> una mano sulla spalla.
>
> "Seguitemi, svelti!" - Li condusse a passo veloce lungo i corridoi
> fino a varcare una porta. - “Forza, entrate tutti!”
>
> "E questa cos'è!" Balbettò il cadetto Morein.
>
> "Cosa le sembra."
>
> "Un armeria molto ben fornita!" Concluse il giovane ammirando le armi
> archiviate tutto intorno.
>
> "È quello che è, cadetto. Non ci muoveremo da qui se non armati." - e
> cominciò a distribuire phaser a tutti. - "Settateli su stordimento mi
> raccomando." Per sé prese un fucile alquanto ingombrante.
>
> "E quello, signore?" Chiese uno dei giovani. Nimosit armò il fucile.
>
> "Fucile disgregatore d'assalto SS77, per gentile concessione dei
> nostri marine!" - Spiegò il numero uno con una certa soddisfazione,
> passandone uno ciascuno anche al coonsigliere ed all'ingegnere capo. -
> "Purtroppo non abbiamo tempo di riposarci, dobbiamo riprendere il
> controllo della nave. Ci sono quattro unità, tre in plancia ed una sul
> ponte ingegneria."
>
> "Non dovrebbe essere un problema metterli fuori gioco. Siamo in netta
> superiorità numerica." Commentò spavaldamente il cadetto Bod.
>
> "Non abbiamo idea di cosa ci troveremo ad affrontare!” Spiegò Thevek ai ragazzi.
>
> “Esatto.” - proseguì Nimosit. - “Dobbiamo considerare che siano tutti
> pesantemente armati e le loro armi non siano settate su stordimento.
> Il nostro piccolo e forse unico vantaggio tattico sta nel fatto che
> ancora non si sono accorti della nostra fuga. Ma lo faranno presto.
> Cosa fareste per prima cosa?" Chiese Nimosit.
>
> "Metterei fuori uso i comandi di plancia, signore." Intervenne Hugh.
>
> "Se ne accorgerebbero subito e passerebbero al contrattacco." Scartò
> l'ipotesi Thevek, scuotendo lievemente la testa.
>
> "Un po' di vecchia sana guerriglia?" Paventó McInnis.
>
> "Bè quasi. Pensavo più che altro ad un più efficace sabotaggio." Fece
> lui posando gli occhi su Borodin.
>
> "Da. Ho paio di idee per mettere fuori uso nucleo, quel tanto che
> basta a far rallentare nave....."
>
> "In modo da permettere l'arrivo della cavalleria!" Terminò entusiasta
> la cadetta Rizaich.
>
> "Se tutto va come previsto...." - Spiegò Nimosit. - "Tutto chiaro? Io
> sarò in testa al plotone insieme a Thevek, Borodin chiuderà la fila,
> occhi aperti e in guardia. Non useremo turbo ascensori per arrivare
> sul ponte ingegneria."
>
> "Tubi di Jefferies, allora!" Concluse il cadetto Va’Lah.
>
>
>
> Navetta di osservazione, Plancia, poco dopo
>
>
>
> "Molto strano capitano!" Kuz cercò di attirare l'attenzione di Kuribayashi.
>
> "Cosa è strano comandante." Fece lui precipitandosi alle spalle
> dell'ufficiale scientifico.
>
> "Dall'analisi della scia di curvatura della Novalis, direi che stanno
> rallentando."
>
> "Di quanto!"
>
> "Di molto, dal massimo di curvatura direi che sono scesi di circa
> l'85%! E il tutto piuttosto repentinamente."
>
> "Ipotesi?" Kuz scosse la testa.
>
> "A questa distanza non è possibile dirlo, potrebbero essere arrivati
> nel luogo che stavano cercando di raggiungere forse."
>
> "O forse un problema tecnico alla propulsione della nave." Ipotizzò
> Sev alle loro spalle.
>
> "O un sabotaggio!" Concluse pacatamente Romanov.
>
> "Sabotaggio?" Lo incalzò il capitano.
>
> "Perché no. I nostri ufficiali sono ancora sulla nave per quello che
> ne sappiamo. Se io fossi in loro organizzerei dei sabotaggio mirati,
> per farci guadagnare terreno e raggiungerli." Spiegò l'ufficiale.
>
>
>
> USS Novalis, ponte 9, ingegneria principale, contemporaneamente
>
>
>
> Il tipo che avevano trovato sul ponte ingegneria aveva opposto poca
> resistenza anche perchè non si aspettava certo un attacco alle spalle.
> Steso per terra, dormiva come un angioletto sotto i phaser puntati dei
> cadetti che non gli staccavano gli occhi di dosso.
>
>
>
> "Ci hanno escluso dai sottosistemi del nucleo." Annunciò Borodin
> deluso, dopo pochi minuti.
>
> "E questo cosa vuol dire."
>
> "Che sanno che siamo evasi e che siamo fastidiosi. Non possiamo più
> armeggiare a piacimento.” Spiegò Nimosit.
>
> “Ho impostato subroutine di manutenzione, non possono portare nave a
> più di curvatura due.” Intervenne l'ingegnere capo, alzando le spalle.
>
> “Se ricordo come fa Kuz......." - Nimosit staccò un pannello da sotto
> una consolle e rivelò una piccola postazione secondaria nascosta. -
> "Dunque, dovrebbe essere questa la stringa di comando.....Bah speriamo
> solo di non aver dichiarato guerra ai Klingon!!"
>
> "Come ai Klingon, signore!" Si allarmò il cadetto Va'Lah.
>
> "Lasci perdere, spero di essere riuscito ad infilare un breve
> messaggio tra le radiazioni emesse dal nostro disco deflettore. Un
> messaggio difficile da individuare dalla plancia." Spiegò Nimosit.
>
> "Un messaggio a chi?!" Chiese Lee.
>
> "Non ne sono sicuro, ho cercato di inviarlo con uno spettro molto
> ampio anche se questo potrebbe abbreviare la sua corsa. Speriamo che
> il capitano e gli altri riescano ad individuarlo!"
>
>
>
> Navetta di osservazione, Plancia, poco dopo
>
>
>
> "Tra quanto saremo al rendez-vouz con la Shadow e con la Superior?" La
> tensione di Kuribayashi era palpabile e del tutto legittima, visto che
> la sua nave era nelle mani di uno sconosciuto manipolo, alcuni suoi
> ufficiali superiori ed i cadetti che gli erano stati affidati tenuti
> in ostaggio.
>
> "Tre ore alla nostra attuale velocità. Ma dobbiamo tenere conto che
> siamo molto vicini alla Novalis dopo che hanno rallentato
> vistosamente."
>
> "Quanto vicini, comandante!" Kuz armeggió con il computer di bordo.
>
> "Se procediamo così tra poco più di un'ora li raggiungiamo capitano."
> Kuribayashi annuí soddisfatto.
>
> "Che mi venga un colpo!" Si intromise Sev, curvo su una delle
> postazioni della plancia.
>
> "Signor Sev!" Abbaiò il capitano.
>
> "Mi scusi signore, ma sto analizzando le comunicazioni su tutte le
> bande di frequenza e, come ha suggerito Denay, non solo le portanti,
> ma anche le bande di frequenza meno visibili......"
>
> "Eee......." Lo incalzò lei.
>
> "…..e sembra che qualcuno ci stia inviando un sos!! Debole, schermato,
> difficile da scovare, ma pur sempre di una richiesta di aiuto si
> tratta."
>
> "Posizione stimata?" Chiese la donna.
>
> "Ancora non sono in grado di definirlo, ma proveniene da qualcosa che
> sta difronte a noi."
>
> "La Novalis?" Chiese Kuribayashi impaziente. Sev temporeggió.
>
> "Potrebbe."
>
> "Analizzi l'sos e mi dia altre informazioni." Il bajoriano annuí.
>
> "Decisamente questo è un codice federale!" - sbottò soddisfatto dopo
> alcuni minuti. - "Anzi è un nostro codice. È la Novalis capitano!"
>
> Romanov annuí soddisfatto, come a voler dire.......Ve l'avevo detto.
>
> "Cosa dice il messaggio, Sev?" Chiese Di Maria, rimasto chiuso in un
> preoccupato silenzio fino ad allora.
>
> "Non molto, temo che non abbiano avuto molto tempo per inviarlo. La
> Novalis è sotto il comando di quattro unità non identificate, tutti i
> cadetti stanno bene e anche Nimosit, Dwalla e Borodin stanno bene.
> Cercheranno di rallentare la nave il più possibile per agevolare il
> nostro arrivo."
>
> "Tutto qui?"
>
> "Tutto qui."
>
> "Quattro sole unità?" - Si chiese realmente sorpreso Romanov. - "Un
> così ridotto gruppo di persone deve essere assolutamente ben
> addestrato e conoscere nel dettaglio le specifiche federali per poter
> sperare di governare una nave come la nostra."
>
> “Già...” - intervenne il capitano annuendo. - “E questo non mi fa
> stare per niente tranquillo! Comandante Kuz avverta la Shadow e la
> Superior che non ci fermeremo al punto di rendez-vous stabilito ma
> proseguiremo fino ad intercettare la Novalis. Li aspetteremo lì.”
>
> La donna annuì tarsmettendo il messaggio.
>
>
>
> USS Novalis, ponte 9, ingegneria principale, nel frattempo
>
>
>
> “Cosa facciamo adesso signore!” Chiese Hugh impaziente.
>
> Un suono del computer avvertì Nimosit che da quel momento erano stati
> confinati su quel ponte.
>
> “Bè da qui non si esce, signori. La nave non può procedere a più di
> curvatura due, ma io vorrei tentare di fermarla del tutto.”
>
> “E come?” Intervenne Morein. Dwalla posò gli occhi su Borodin.
>
> “Che ne dice signore se ci facciamo dare dei suggerimenti da queste
> giovani menti?” Intervenne la donna rivolta poi al primo ufficiale,
> che annuì perfettamente d'accordo. Conoscendo il russo era certo che
> avrebbe dato di matto.
>
> “Idee?” Chiese quindi Nimosit al cadetto Zh'shyllir , sapendo che la
> ragazza si stava specializzando in ingegneria.
>
> “Forse.” Rispose titubante lei.
>
> “Avrei preferito un....sicuro signore ho già in mente un piano che non
> può fallire....ma vedrò di accontentarmi.” - La canzonò il primo
> ufficiale. - “Fuori il sacco!”
>
> “Ho sentito il comandante Borodin lamentarsi più volte delle
> prestazioni del modulatore di trasferimento primario, chiedendo che
> venisse sostituito quanto prima....” Fece la ragazza.
>
> “Modulatore di cosa??” Chiese Nimosit scrollando la testa. La giovane
> si morse il labbro inferiore.
>
> “Si tratta di un sistema che regola il flusso in entrata nel nucleo di
> curvatura della materia e dell'antimateria. Solo la perfetta
> interazione tra i due flussi in entrata garantisce la nostra sicurezza
> e l'efficacia della reazione all'interno del nucleo.” Spiegò lei.
>
> “Lei mi sta dicendo che potremmo in qualche modo intervenire su questo
> sistema per diminuire ulteriormente la potenza del motore, giusto?”
> Sintetizzò il primo ufficiale, mentre alle sue spalle l'ingegnere capo
> della Novalis sbraitava, tutto rosso in viso.
>
> “In teoria...si.” - annuì la ragazza. - “Possiamo addirittura fermare
> l'intero approvigionamento, tanto il sistema prevede un allarme di
> sicurezza che in questo caso blocca la reazione e disattiva il nucleo,
> scaricando all'esterno materia e antimateria residue.”
>
> “E tu sapresti come fare?” Chiese meravigliato Bod.
>
> “Mmm...più o meno...” Ammise candidamente la giovane.
>
> “Ok ok, le daremo una mano noi.” - intervenne Nimosit. Il piano
> sembrava ardito ma sufficientemente realistico anche se Borodin
> avrebbe insultato tutto e tutti per i prossimi cento anni, ma d'altra
> parte dovevano fare qualcosa. In fondo in quella sala c'erano dei
> buoni cervelli, un qualche risultato sarebbe di sicuro venuto fuori. -
> “Dunque, organizziamoci. Il sottoscritto, lei e Lee, penseremo a
> disattivare il flusso, Borodin ci fermerà solo quando staremo per far
> saltare in aria tutta la baracca....” - Puntualizzò rivolto al suo
> ingegnere. - “Va’Lah e Rizaich terranno d'occhio il bello
> addormentato, mentre Hugh, Bod, McInnis e Morein, sotto il comando del
> nostro consilgiere, sarete la nostra scorta. Chiunque oltrepassi
> quella porta deve essere reso inoffensivo! Tutto chiaro?” Si sorprese
> per essersi ricordato tutti i nomi di quei baldi giovani! I cadetti
> annuirono sicuri e si misero al lavoro.
>
>
>
> “Hai un futuro come capitano!” Sussurrò divertita Dwalla all'orecchio
> del primo ufficiale.
>
> “Bah, troppo stress; se stai facendo dei colloqui per un maggiordomo
> personale tieni in seria considerazione la mia candidatura. Una vita
> più tranquilla e meno problemi.”
>
> “Attento!.......Potrei prenderti in parola....” Fece lei sbattendo
> platealmente le palpebre e allontanandosi lentamente con il grosso
> fucile d'assalto abbandonato con apparente noncuranza sulla spalla
> destra. Nimosit scrollò la testa con un ghigno divertito.
>
> "Femmina fantastica, non trova comandante?"
>
> Era Morein, alle sue spalle.
>
> Nimosit alzò gli occhi al cielo, poi lo guardò di traverso dall'alto in basso.
>
> "Disattivi gli armamenti, signor Morein! In tutta sincerità, credo che
> lei abbia più possibilità di conquistare una 'femmina' Klingon che non
> il consigliere Thevek." Rispose Nimosit allontanandosi, lasciando il
> giovane cadetto perplesso e leggermente ferito nell'orgoglio.
>
>
>
>
>
> END OF TRANSMISSION
>
>
>
> Note:
>
> Anche se il brano non è cortissimo ho cercato solo di giustificare
> alcune cose dette nei brani precedenti, senza complicare troppo la
> trama. Spero di esserci riuscito. In questo modo secondo me non c'è
> bisogno di modificare i post precedenti. Certo si pongono degli
> interrogativi, che andranno chiariti nei prossimi brani. Ad esempio:
> chi ha preso in ostaggio la nave? E perchè? Sentendo anche Silvi,
> un'ipotesi plausibile potrebbe essere quella (1) di un cadetto collega
> dei “nostri” cadetti allontanato dall'accademia per qualche motivo e
> quindi con notevoli rancori, aiutato da altri oppure (2) un ex
> ufficiale della novalis dei vecchi tempi degradato e sbarcato per
> averla combinata grossa e anche lui con un buon movente. E' evidente
> che ci vuole qualcuno che conosca bene una nave della flotta.
>
> Nota a parte per Silvi: spero di non aver abusato del tuo pg, nel caso
> dimmelo senza problemi. È solo che è più forte di me.....^_^
>
>
>
>
>
> Ciao, Ric
>
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