[Stml2] [16.05 - Un passo avanti.. un passo indietro - Tenente full grade Lan Oxila (Mauro) / Tenente Comandante Denay Kuz (Ilenia)]

Mauro Fenzio oxila79 a gmail.com
Lun 5 Giu 2017 20:38:13 CEST


Ecco il brano
Visto e considerato che non mi aspettavo di avere il turno così presto e
soprattutto considerati gli impegni, che ovviamente si sono presentati
tutti in queste settimane. Per riuscire a presentare il brano mi sono
avvalso della collaborazione di Ilenia e abbiamo optato per un brano a
quattro mani.
 Buona lettura ^_^




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Brano: 16.05

Titolo: Un passo avanti.. un passo indietro

Autori: Tenente full grade Lan Oxila (Mauro) / Tenente Comandante Denay Kuz
(Ilenia)

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USS Novalis -  Ufficio del Capitano

D.T. 21/03/2396  Ore 11:30 - D.S. 73217.75

Kuribayashi era intento al proprio lavoro, leggendo una serie di rapporti
giunti sia dalla sezione medica, sia dalla sezione scientifica. Era
completamente preso dallo studio dei dati che gli erano stati inviati, ma
sollevò lo sguardo verso l’entrata non appena sentì il sensore della porta.

“Avanti” il Capitano osservò Nimosit mentre entrava nell’ufficio salutando
formalmente, poi con un aggraziato movimento della mano gli indicò la
poltroncina “Sono consapevole che sta già iniziando a prepare tutto il
necessario per la sua missione, ma sono giunto alla conclusione che sia il
caso di modificare la squadra in partenza per la base commerciale KS99”

Nimosit si sporse un po’ più in avanti, con una certa curiosità “Modificare
la squadra della missione, signore?”

Kuribayashi annuì appena “Sono persuaso dall’idea che sia più sicuro
inviare lei, il Comandante Thevek, il tenente Sev ed il tenente junior
grade Ayace”

“Posso chiederle il motivo di questo cambio di idea?” Nimosit era piuttosto
curioso, incrociò le braccia al petto ed osservò dritto in volto il proprio
ufficiale in comando “Come mai ha deciso di togliere dalla squadra
l’ufficiale medico capo e l’ufficiale tattico capo?”

Kuribayashi girò lo schermo per permettere anche a Nimosit di osservare i
dati “La nube di Zaffiro non sembra affatto un giardino di rose profumate..
sono state rilevate forti campi di radiazioni, nonché tracce di alcune
materie instabili non ancor ben determinate.. purtroppo le scansioni sono
fortemente disturbate ed i nostri astrofisici potranno essere più precisi
una volta che saremo molto più vicini alla Nube. La situazione potrebbe
facilmente esporre l’equipaggio a radiazioni o campi magnetici pericolosi,
tanto che le sezioni mediche e scientifiche concordano sulla necessità di
predisporre tutta una serie di contromisure preventive all’insorgere di
tali rischi. Mi spiace ma il dottor Di Maria sarà cruciale per la missione
della Novalis.. la vostra incursione, viceversa, è una missione prettamente
tattica, quindi la presenza di due membri della sicurezza potrà essere
cruciale.. la loro capacità di creare fuoco di copertura potrà essere
indispensabile qualora vi trovaste nella condizione di dover ripiegare”

Nimosit annuì per un attimo “Capisco per Di Maria.. ma il Comandante
Romanov? Si tratta forse di una punizione per aver violato un suo ordine,
signore?”

Kuribayashi osservò per qualche istante Nimosit, poi annuì “Capisco
perfettamente che tale decisione potrebbe in effetti suonare come una sorta
di punizione, ed infondo potrebbe essere anche utile al Comandante Romanov,
ma no.. qui non si tratta affatto di una punizione” Kuribayashi voltò
nuovamente il terminale verso di sé “Se il Comandante Kuz avesse ragione,
se davvero tutta questa vicenda giri intorno ad un giacimento più o meno
vasto di Numex25, quante possibilità vi sono che tale giacimento sia
completamente privo di qualsivoglia controllo?” kuribayashi incrociò le
braccia al petto “E’ una supposizione, ma sulla quale metto una certa
sicurezza.. se davvero esiste un giacimento con una sostanza talmente tanto
rara da poter rendere chiunque talmente ricco e potente da poter vivere di
rendita, non pensa che si sarebbe portati a fare di tutto per proteggere
quel giacimento nei confronti di chiunque?”

“Quindi teme che quando vi troverete sul posto potreste attirare su di voi
attenzioni poco gradite?”

“Il rischio ovviamente c’è. Non posso escludere che siano stati approntati
dei sistemi per individuare e segnalare la presenza di ficcanasi nell’area,
come non posso escludere che non siano state approntate delle trappole ad
hoc.. ecco perché la presenza di un tattico esperto potrebbe divenire
cruciale per noi” la voce di Kuribayashi appariva sempre calma e misurata,
segno di aver raggiunto quella decisione dopo una lunga ponderazione dei
pro e dei contro.

Nimosit osservò la risolutezza dipinta sul volto del capitano ed annuì
“Capisco signore”

“Molto bene, in questo caso non la trattengo. Informi gli ufficiali
superiori del cambio di piani. In libertà..”

USS Novalis -  Laboratorio astrometrico

D.T. 21/03/2396  Ore 16:03 - D.S. 73218.27

Il tenente Oxila raggiunse il laboratorio con passo spedito, salutando
decisamente in modo più frettoloso e sbrigativo i vari colleghi che trovò
nel corridoio: l’espressione del viso era seria e rigida, mentre il
pensiero andava ad altro. Quasi meccanicamente si osservò attorno in
silenzio, alla ricerca del Comandante Kuz, quindi le andò incontro
fermandosi alle sue spalle. Denay si girò ad osservarlo per qualche attimo,
restando a sua volta in silenzio per qualche istante: non era una telepate,
ma conosceva abbastanza quel giovane per sapere che in quel momento era
decisamente arrabbiato.

“Ciao Denay” la voce così bassa di Lan fu solo un’ennesima conferma di
quanto fosse infuriato “Mi hai fatto chiamare?”

La domanda suonava piuttosto retorica, ma Denay non vi fece particolarmente
caso, preferendo limitarsi ad annuire “Esattamente, credo che le tue
conoscenze possano essere utili alle ricerche per l’individuazione del
punto migliore per cercare la particella Numex25”

Lan sbuffò pesantemente “Si, va bene.. anche perché al momento non credo di
avere un’altra utilità”

Denay si voltò a guardarlo “Calmati Lan, questo non è né il tempo né il
luogo per darsi alla rabbia” osservò il laboratorio, sollevata dal
constatare che in quel momento erano soli all’interno di quella sala.

“Ma a te sembra normale che due ufficiali violino apertamente un ordine
diretto del capitano del vascello e alla fine, come nulla fosse successo,
uno di essi venga inviato in missione?”

La domanda di Oxila non stupì affatto Denay che si limitò a scuotere il
capo sospirando “Appena uscito dal turno in plancia, eh?” osservò
l’espressione curiosa del giovane betazoide per poi proseguire “Cambio dei
piani, a partire saranno Nimosit, Thevek, Sev e Ayace. Di Maria e Romanov
resteranno a farci compagnia qui sulla Novalis”

Lan rimase per qualche attimo a bocca aperta “Ah capisco, e ne sai il
motivo?”

“Il Dottor di Maria concorda con me che la Nube di Zaffiro potrebbe essere
pericolosa, per quanto riguarda Romanov non lo so!” Denay chiuse il
discorso frettolosamente, forse un po’ troppo

“Mi sembra di capire che ora neppure tu ti fidi più di tanto del nuovo
tattico" la voce di Lan non suonò come una domanda, ma come una
affermazione ponderata che Kuz non tentò neppure di negare

“Non mi piace chi viola un ordine, tutto qui!”

Lan annuì a Denay per poi far spallucce  “E, comunque, io e te non siamo
fra i fortunati che partiranno”

Denay sorrise “Non partiremo, ma questo non significa che siamo senza
lavoro! Vedrai che le nostre giornate saranno comunque molto impegnate” si
portò nuovamente al terminale, attivando lo schermo con una certa rapidità
“Questo è il settore in cui potrebbe trovarsi quella sostanza ma è davvero
un’ area fin troppo grande"

Oxila annuì “Vorresti che preparassi un programma di rotte che possano
velocizzare la ricerca?”

Denay scosse il capo attivando nuovamente il terminale per far apparire
tutti i piani di volo che erano riusciti ad individuare “Sei un pilota..
sei esperto in navigazione.. speravo potessi analizzare questi dati e dirmi
se trovi qualche anomalia.. qualcosa che possa farti pensare che un'area è
più importante di un'altra”

Oxila sorrise divertito, mimando un piccolo inchino “Molto bene, le mie
conoscenze sono a sua disposizione Madame"

Base DS71 -  Hangar Navette 02

D.T. 23/03/2396  Ore 08:06 - D.S. 73222.84

Nimosit venne teletrasportato, assieme al resto della squadra di sbarco nel
hangar navette 02 della Base Commerciale KS99: ancora sovrappensiero si
toccò rapidamente il volto, ancora piuttosto stupito di come il dottor Di
Maria fosse riuscito a modificare l’aspetto di tutto l’equipaggio. A conti
fatti, chiunque li avesse visti non avrebbe avuto alcun dubbio
nell'identificare tutti loro come un equipaggio romulano, ed ora mancava
solo una cosa per rendere quel camuffamento perfetto: una navetta non
federale.

Osservò per qualche attimo gli altri membri e poi individuò la navetta che
gli era stata destinata, la Kolga, indicandola poco convinto al resto del
gruppo: tutti i presenti restarono per qualche istante in silenzio,
domandandosi se fosse uno scherzo o un tentativo ben architettato per farli
fuori, poi portarono lo sguardo sugli ingegneri della base con un misto di
speranza e rassegnazione.

“Ehm.. é quella la navetta requisita?”

“Sì, Comandante. Che ne pensa, potrebbe andare bene?” la voce
dell’ingegnere suonò piuttosto canzonatoria alle orecchie di Nimosit

“E questa sottospecie di bagnarola sarà in grado di volare?” Nimosit si
avvicinò ulteriormente alla navetta dando un paio di pacche con le mani
allo scafo "Perché ho come l'impressione che non sarebbe in grado neppure
di uscire da questa base?"

Tutti osservarono lo scafo della Kolga ancora decisamente perplessi: quella
navetta aveva senz'altro avuto giorni migliori, ma ora come ora sembrava
più che altro un rottame. Era senz'altro uscita da innumerevoli
combattimenti, che ne avevano segnato mano a mano sempre più lo scafo: non
vi era uno spazio che non fosse ammaccato, e la cosa non la faceva affatto
apparire come un velivolo sicuro.

"Comandante, capisco i suoi dubbi, ma le assicuro che l'abbiamo
controllata, e questa bellezza è ancora in grado non solo di viaggiare, ma
anche di far fuoco.. casomai fosse necessario"

Nimosit tornò ad osservare l'ingegnere per poi annuire "Bene, cosa può
dirmi di questa navetta.."

"Beh, signore.. se sta pensando ad un viaggio di piacere, mi sa che dovrà
ricredersi. Questa navetta è stata fortemente potenziata, la maggior parte
dell'energia è stata indirizzata ai sistemi difensivi ed offensivi.. oltre
che ai sistemi propulsivi. Abbiamo tentato di migliorare i sensori ma ci
siamo riusciti solo a corto raggio, a lungo raggio operano molto al di
sotto degli standard che applichiamo sulle navette federali"

"Mm.. altro?" lo sguardo di Nimosit tornò ad osservare la navetta

"Beh.. possiamo dire che tutti i sistemi ritenuti poco essenziali sono
minimali.. il viaggio potrebbe essere scomodo.. e.."

Nimosit si voltò a guardarli "E cosa, tenente?"

"Beh.. signore, non so cosa trasportassero con questa navetta ma.. beh.. al
suo interno, insomma.." l'ingegnere sembrò cercare le parole migliori per
esporre il problema "Diciamo che all'interno l'odore è un po' pungente.. ma
ci si abitua rapidamente"

Nimosit sospirò "Sono certo che andrà bene, del resto siamo in ballo..
quindi tanto vale che si aprano le danze. La ringrazio per il suo lavoro
tenente, cercherò di riportarle la bellezza quanto prima.." fece cenno al
resto della squadra di salire a bordo per poi raggiungerli piuttosto
dubbioso.

USS Novalis -  Laboratorio astrometrico

D.T. 23/03/2396  Ore 09:15 - D.S. 73222.97



Denay e Lan erano ancora alle prese con l’analisi incrociata fra i dati
delle rotte di volo da e per la base con i dati delle telemetrie
dell’intera Nube di Zaffiro, ricavate sia tramite i dati parziali ottenuti
dai sensori deĺla Novalis e sia dai dati presenti in database. Quello che
inizialmente era parso un piccolo lavoro si stava dimostrando un'impresa
ben più ostica, ma nessuno dei due aveva intenzione di arrendersi: entrambi
sentivano di essere ad un solo piccolo passo da una grande scoperta, eppure
per il momento quell’ultimo tassello sembrava voler restare celato.



“Ci siamo!” Lan alzò la voce in segno di vittoria “Ora so dove possiamo
iniziare la ricerca"

Denay sobbalzò per l’urlo improvviso di Oxila, al quale lanciò un’occhiata
di fuoco, ma poi recuperò il proprio aplomb ed annuì “Bene, che cosa hai
visto di  così interessante?”

Lan sorrise trionfante “L’anomalia che non riuscivo a vedere..” indicò
rapidamente un punto della mappa e poi sorrise “Vedi quell’area di spazio?
Noti quante navette vi hanno transitato?”

Denay annuì “ Sì.. é una delle sei aree in cui vi sono state le medie
maggiori di transito da parte delle navette in ritorno suĺla base"

“Esatto.. ma non ha alcun senso passare per di là! Quell’area è una
porzione della Nube di Zaffiro decisamente fin troppo soggetta a campi
gravimetrici e ricca di asteroidi.. passare lì in mezzo vuol dire buttare
davvero molto tempo.. si potrebbe semplicemente aggirare l’area. Qualsiasi
pilota, anche il più scarso, ti direbbe che è meglio evitarla..”

Denay andò ad evidenziare tutte le rotte che sono transitate nell’area
individuata da Lan con espressione pensierosa “Potrebbero essere piloti
inesperti.. eppure..” portò lo sguardo sul collega “Il passaggio in quella
zona allungherebbe il viaggio di quasi due ore?”

Lan scosse il capo “No! Al massimo mezz’ora!” osservò la collega mentre
iniziava a sorridere e ricontrollò curioso i dati dei viaggi identificati e
poi sorrise ampiamente “E quindi le tempistiche non tornano affatto!”

Denay annuì “C’è una discrepanza di quasi due ore, evidentemente si devono
essere fermati da qualche parte per far qualcosa.. magari recuperare il
Numex25?”

Lan diede una leggera pacchetta alla consolle “Deve essere così.. secondo
me ci siamo.:”

Denay annuì con soddisfazione per poi toccare il comunicatore “Kuz a
Capitano Kuribayashi: signore, le sto per inviare le coordinate di un’area
ben determinata della Nube di Zaffiro. Io ed il tenente Oxila abbiamo una
serie di motivazioni che ci spingono a ritenere che il giacimento ricercato
possa trovarsi lì”

=^= Kuribayashi a Kuz: Molto bene, attendo il vostro rapporto. Ottimo
lavoro =^=









SS Kolga -  Plancia

D.T. 24/03/2396  Ore 12:36 - D.S. 73226.21

Nimosit era al timone e, seppure tentasse con tutte le sue forze di
ricordare a se stesso che era un ufficiale più che addestrato, che era
uscito da innumerevoli sfide a testa alta, quell’odore nauseabondo proprio
non riusciva a reggerlo. Era un po’ meno mefitico in plancia, ma nelle
altre aree della piccola navetta era davvero qualcosa di insostenibile.
Avevano anche tentato di migliorare il sistema di ricircolo dell’aria ma
nulla aveva funzionato: per quanto si sforzassero, quella navetta
continuava a puzzare come la combinazione di una discarica ed una stalla di
bovini. Il rumore della porta che veniva aperta lo fece sorridere: non
aveva bisogno di voltarsi per sapere che Dwalla e Sev lo avevano raggiunto
e lo stavano guardando in silenzio.



“Bentornati” Nimosit continuò a prestare la propria attenzione alla
consolle “Se stavate pensando che qui andasse molto meglio, mi spiace ma ho
una brutta notizia per voi”

Sev fece un mezzo grugnito per poi sbuffare “E per fortuna che secondo quel
simpatico ingegnere ci saremmo abituati a tutto questo in men che non si
dica!”

Dwalla sbuffò avvicinandosi a lui “Non vi lamentare, ricordate che i
vulcaniani hanno un olfatto molto più sensibile del vostro” fece una
piccola pausa per poi tornare a guardare il primo ufficiale “Piuttosto,
come vogliamo organizzarci per questa missione?”

Nimosit si voltò con la poltroncina, ruotando di 180°, poi annuì a Dwalla
“Ci ho pensato molto e sono giunto alla conclusione che sulla base io
assumerò il ruolo di capo del gruppo e tu..” osservò Dwalla per poi
sorriderle “Il mio braccio destro.. tenente Sev e tenente Ayace, sarete la
nostra security.. tanto per capirci” osservò i due riprendendo
immediatamente a parlare “Avevo preso in considerazione di porre il
Comandante Dwalla a capo della nostra fantomatica squadra ma ho preferito
alla fine lasciare lo schema classico: preferisco che il nostro uomo metta
tutta la sua attenzione su di me, lasciando quindi che il nostro caro
consigliere possa analizzare bene le sue reazioni in perfetta autonomia”

“Capisco comandante” Sev annuì alle parole di Nimosit “Ma immagino che
avremo delle identità sotto copertura, è corretto?”

Nimosit annuì convinto “Della cosa si è occupato lo stesso Comandante
Romanov, il quale ha avuto la gentilezza di preparare per ciascuno di voi
un breve file sui vostri rispettivi alias.. ad ogni modo, la nostra
presentazione è quella di un gruppo di contrabbandieri emergenti.. non
abbiamo ancora fatto grandi colpi, ma sembriamo essere desiderosi di
diventare qualcuno nel mondo della criminalità. Si tratta di una copertura
a mio avviso molto buona: da un lato non saremo costretti a ricordare
troppi dati ed inoltre nessuno si insospettirà se, in fin dei conti, non
abbiamo così tanti agganci”

Dwalla annuì rapidamente “Si, credo che in generale possa funzionare..
tuttavia immagino che se i nostri alias sono divenuti dei fuorilegge delle
motivazioni vi siano"

Nimosit annuì “Beh, io.. il Capitano Creek.. a quanto pare sono un
dongiovanni ed accanito giocatore d’azzardo, ma con una notevole sfortuna..
almeno nel gioco"

Sev fece un sorriso divertito “Il classico pollo da spennare"

Nimosit ridacchiò “Sì, ma un polletto pericoloso.. visto che a quanto pare
ho l’abitudine di sovvenzionare i miei vizi con svariati traffici illeciti
di sostanze illegali e, negli ultimi mesi, con qualche commercio di armi”
quindi osservò Sev “E comunque non riderei se fossi in te, mio caro
Tehreek, sai?”

Sev alzò il capo osservando incuriosito il primo ufficiale “Ahia.. e di
grazia.. cosa ho combinato?”

Nimosit sorrise ancora “Diciamo che la tua predisposizione ad attaccar
briga un po’ con tutti alla fine dei conti avrebbe finito per metterti nei
guai.. Sei ricercato per omicidio su Romulus.. classica rissa col morto"

“Che cattivone che sei Tehreek..” la voce divertita di Dwalla fece
sorridere ambo i colleghi

“Ah.. ma se per quello anche te sei ricercata per omicidio.. mio caro
consigliere, o meglio mia bella Marvik. A quanto pare la tua peperina
alias, stanca del controllo un po’ troppo pressante del marito, ha pensato
bene di farlo fuori e fuggire da Romulus”

Dwalla scosse il capo “Alla faccia.. siamo uno peggio dell’altro"

Nimosit annuì “Si, ma devo dire che sono abbastanza soddisfatto delle
coperture inventate per noi.. ad ogni modo ripassatevi i file che vi sto
per inviare perché domani.. finalmente.. si andrà in scena"









USS Novalis -  Sala tattica

D.T. 24/03/2396  Ore 18:02 - D.S. 73226.71



Nella sala il silenzio era massimo, mentre i rimanenti ufficiali superiori
attendevano di poter analizzare la situazione con il Capitano. All’entrata
del capitano tutti salutarono formalmente il superiore ma sembrava che
nessuno sentisse la necessità di essere i primi a prendere la parola.



“Signori.. le analisi hanno segnalato qualcosa di nuovo?”

Kuz prese per prima la parola “Signore, abbiamo ottenuto dei nuovi dati dai
sensori.. più ci avvicineremo e più potremo essere precisi nelle nostre
conclusioni, ad ogni modo al momento possiamo classificare tale nebulosa
come una regione acca primo. Si tratta di regioni di spazio che
generalmente emettono un quantitativo estremamente basso di radiazione
elettromagnetica”

“Generalmente?” Di Maria si allungò un po’ nella sua direzione “Quindi non
sempre.. è corretto?”

Kuz scosse il capo “Si tratta di una classe di nubi interstellari che è
costituita da idrogeno neutro monoatomico, quindi solitamente è a bassa
emissione ma può avere dei picchi di emissioni nella banda dei 21 cm..
quindi a circa 1420 megahertz” fece una piccola pausa

Di Maria si fermò ad osservare per un po’ Kuz “Il corpo degli esseri
umanoidi può generalmente assorbire senza riportare danni delle onde di
frequenza compresa tra i 30 ed i 300 megahertz.. quei picchi da 1420 non mi
piacciono per nulla”

“Ma deve tener conto che lo scafo delle navi stellari riesce a schermare
parecchio i membri dell’equipaggio” Lan osservò il medico “E la Novalis ha
senz’altro un ottimo scafo”

“Certo, ma sono dell’idea che sia comunque il caso di limitare
temporalmente la permanenza nella Nube di Zaffiro e predisporre tutte le
terapie necessarie per rispondere a possibili esposizioni a tali campi
elettromagnetici”

Kuribayashi annuì alle parole di Di Maria “Molto bene, si occupi della
cosa” quindi tornò ad osservare Kuz, in attesa che l’ufficiale scientifico
prosegua

“Dopo che io ed il tenente Oxila abbiamo individuato l’area che
probabilmente potrebbe nascondere il giacimento, abbiamo tentato un’analisi
più specifica di quell’area..”

“E cosa avete trovato?” Kuribayashi osservava un po’ Kuz ed un po’ Oxila
“Vi sono letture anomale?”

“No signore, non ci sono proprio letture” la risposta di Oxila fece voltare
tutti nella sua direzione

“Come sarebbe a dire che non vi sono rilevazioni?” Di Maria si sporse verso
il tavolo della sala tattica

“Beh, abbiamo rilevato forti campi distorsivi che impediscono analisi di
quell’area della Nube..” Kuz riprese la parola osservando i presenti “A dir
la verità non possiamo escludere che possano avere origine naturale..”

“Ma è molto più plausibile che siano stati creati artificialmente per
impedire rilevazioni da parte di navi di passaggio” Romanov osservò i
presenti “Probabilità che diviene quasi certezza se si tiene conto che, per
quanto ne sappiamo, questi campi distorsivi si trovano solo in quel
particolare punto della Nube”

Kuribayashi portò la propria attenzione all’ufficiale tattico capo “Questo
è il segnale che le nostre preoccupazioni potrebbero essere fondate?
Rischiamo di trovare qualche sorpresa che ci impedirà di raggiungere il
possibile giacimento senza farci notare?”

“Molto probabile” la voce di Romanov era sicura e ferma “Ad ogni modo
questo non significa che non sia possibile studiare un modo per aggirarle.
Al momento siamo ancora a quasi un giorno di viaggio, quindi sarò più
preciso quando saremo nei pressi dell’area individuata.. solo allora potrò
dirvi se è fattibile o meno accedere a quello spazio della Nube senza
attirare troppo l’attenzione”

Kuribayashi annuì “Molto bene, in questo caso sapete cosa fare. In libertà”









Base Commerciale KS99 -  “La petite rose du désert” Restaurant

D.T. 25/03/2396  Ore 06:21 - D.S. 73228.12



Giungere sino alla base aveva costretto tutti i membri della squadra a
sopportare l’odore mefitico che era dentro quella navetta, ma in fin dei
conti era stato semplice.. attraccare alla base commerciale KS99 era stato
molto semplice, una manovra di routine per Nimosit.. ricercare qualcuno che
non vuole essere trovato nel bel mezzo di una base abbandonata da Dio, con
fuorilegge e psicopatici sparsi un po’ ovunque no, non era affatto facile.

Erano stati costretti a girare per i vari ponti aperti al pubblico entrando
in bar squallidi e negozi fatiscenti sino a raggiungere il Ristorante al
ponte 5, dal nome francese di “La petite rose du désert”: mai nome sarebbe
stato meno consono a quel luogo. Nato dall’immaginazione di un giovane ed
intraprendente terrestre di origini parigine, realmente convinto che
l’apertura del suo romantico bistrot alla francese avrebbe dato nuovo
lustro all'intera base, “La petite rose du désert" si era trasformato in
meno di un mese in una delle più infime bettole che si potevano trovare in
quell'area di spazio.

Nimosit, nei panni del Capitano romulano Creek, riuscì quasi per miracolo
ad evitare di scontrarsi con un giovane tellarita che, senza tante
cerimonie, era stato sollevato di peso e sbattuto fuori dal locale da due
possenti klingon decisamente alticci ed in vena di alzare le mani. Lo
sguardo dei membri dell’equipaggio si spostavano con circospezione in giro,
sino a che Dwalla non individuò l'obiettivo: Yelen Tzo sedeva al bancone
con di fronte un boccale ormai quasi completamente vuoto.

Nimosit fece cenno a Sev ed Ayace di prender posto ad un tavolo, poco
distante dal bancone, in modo da esser pronti ad agire, qualora le
circostanze lo avessero richiesto, e si diresse con Dwalla al bancone.



“Yelen.. Yelen Tzo?” la voce di Nimosit era bassa, poco più di un sussurro

Sentendo il proprio nome Tzo non si voltò nemmeno “Dipende.. potrei essere
chiunque per quello che ti riguarda.. Non ti conosco”

“Ma io conosco te.. e sono certo che potremo fare grandi affari assieme” la
voce di Nimosit era sempre molto bassa, mentre Dwalla per il momento si
limitava a guardare il tellarita

“Io non sono interessato, andatevene”

“Kurmark aveva ragione..” intervenne Dwalla “Ci era stato detto che Yelen
oramai era un aggancio datato, stiamo solo perdendo tempo ed i commerci non
si fanno da soli. Andiamocene..”

Nimosit osservò per qualche attimo Dwalla, non aveva idea di chi fosse quel
tale di nome Kurmark ma volle reggerle il gioco e annuire “Gran peccato..
la fama che lo precedeva evidentemente è stata piuttosto montata e..”

“Un momento!” Yelen si voltò di scatto “Quel vecchio petaQ klingon di
Kurmark va in giro a sparlare di me?” grugnì con decisione per poi scuotere
il capo “Me la pagherà!” quindi tornato un po’ calmo, scosse nuovamente il
capo “Stasera, Gahena Lanfè..” non aggiunse altro e se ne andò

Nimosit attese che Yelen se ne andasse per poi tornare con lo sguardo si
Dwalla “Kurmark?”

“La concorrenza è l’animo del commercio..” rispose limpidamente a Nimosit
“Ad ogni modo ha funzionato, no? Il primo passo è fatto..”

“Già.. mettiamola così, si è preso la giornata per contattare le sue fonti
e scoprire chi siamo..”

“Esatto” rispose con nonchalance Dwalla “Se tutto andrà bene parlerà ancora
con noi..”

“Oppure ci ritroveremo dei sicari che vorranno la nostra testa..” rispose
Nimosit osservandola “Ad ogni modo eravamo qui per questo.. ora andiamo,
preferisco uscire da qui”









USS Novalis -  Plancia

D.T. 25/03/2396  Ore 14:33 - D.S. 73228.94



Kuribayashi entrò in plancia mentre gli ufficiali erano già intenti ad
occuparsi delle varie rilevazioni. Fra gli ufficiali dall’espressione più
corrucciata vi erano i Tenenti Comandanti Kuz e Di Maria: entrambi gli
ufficiali continuavano a digitare alla consolle ed a scuotere mestamente il
capo.



“Signori, Rapporto”

La richiesta del Capitano fece voltare tutti, ma la prima a far rapporto,
probabilmente per la frustrazione, fu il Tenente Comandante Kuz “Nulla
signore, i campi distorsivi in questa area ci impediscono di analizzare
cosa vi stia davanti a noi! E’ come se vi sia un muro invisibile tra noi e
lo spazio che ci sta di fronte!”

“Non lo definirei un muro, ma una scatola” la voce di Romanov si sentì
forte e chiara, tanto che tutti si voltarono verso di lui “Come
immaginavamo ci sono dei dispositivi artificiali, accuratamente occultati
all’interno di formazioni naturali, come asteroidi o detriti degli stessi.
Tali dispositivi non solo fungono da dispositivi per inibire l’utilizzo dei
sensori.. ma sono quasi certo che una simile griglia ben strutturata sia
nata per segnalare qualsiasi tentativo di entrare in quest'area della
Nebulosa”

“Signori.. ho bisogno di sapere cosa vi sia in quest’area senza che venga
allertato il personale della Base Stellare N5, sempre se siano stati loro a
predisporre tutto questo apparato di controllo remoto”

“Per la Novalis è impossibile..” Romanov riprese la parola “Se superassimo
la linea saremmo immediatamente individuati, esattamente come se tentassimo
di distruggere anche uno solo dei vari dispositivi occultati”

“Quindi ritiene che sia del tutto impossibile aggirare l’ostacolo?” lo
incalzò Kuribayashi

“No signore, ritengo che sia impossibile per la Novalis, data la sua
stazza.. ma non per una navetta” Romanov digitò alla propria consolle “Ho
fatto delle analisi sui dispositivi tramite sensori passivi. Si tratta di
sistemi buoni, ma non perfetti.. l’impulso ogni tot lascia aperte delle
piccole finestre che permetterebbero ad una navetta di accedere senza
essere individuata.. la Novalis sarebbe troppo grossa..”

Kuribayashi annuì “Prossime due finestre temporali?”

Romanov alzò il capo “La prima fra circa due ore signore.. la successiva
fra circa cinque ore..”

“Molto bene, Kuz, Di Maria e Romanov, andrete voi.. il tenente Oxila vi
farà da pilota.. state attenti, quando entrerete in quella zona sarete
completamente soli, nessun colpo di testa... agite sempre nel in piena
sicurezza e tornate indietro appena si aprirà la finestra.. sono stato
chiaro?” attese di vederli annuire per poi cennare con il capo “Potete
andare a prepararvi, in libertà”









USS Yangtze (Runabout) - Plancia

D.T. 25/03/2396  Ore 16:27 - D.S. 73229.27



Nella plancia il silenzio era totale, mentre lo sguardo dei vari presenti
pesava come un macigno sulle spalle di Oxila: il timoniere sapeva che il
suo lavoro avrebbe dovuto essere impeccabile, o sarebbero stati scoperti e
tutto il loro piano sarebbe andato a rotoli. Poco più indietro, Romanov
verificava attraverso la consolle tattica le variazioni dei picchi
energetici nella griglia dei dispositivi.

“Tenente, è pronto? Manca poco..” Romanov non alzò neppure lo sguardo, ma
gli altri poterono notare il sorrisetto beffardo che si era disegnato sul
volto del giovane timoniere

“Sono nato pronto, signore” la risposta di Lan fece sorridere Di Maria e Kuz

“Ora!” Romanov diede l’ordine e la navetta, comandanta diligentemente da
Oxila, scattò in avanti attraversando la stretta finestra individuata da
Romanov giusto in tempo.

Tutti i membri dell’equipaggio osservarono l’ufficiale tattico capo per
avere la certezza che il sistema di controllo non li avesse colti sul
fatto, e dopo il suo assenso iniziarono con le prime rilevazioni, almeno
sino a che Kuz non proruppe con un mezzo urletto “Non ci posso credere,
allora è vero?”

Tutti si voltarono a guardarla “Numex25?”

“Si, ed in notevole quantità.. Lan, ti invio le coordinate, possiamo
avvicinarci leggermente? Vorrei fare un paio di scansioni”



Oxila annuì brevemente “Certo, abbiamo all’incirca tre ore prima della
prossima finestra temporale” manovrò con leggiadria il runabout
avvicinandolo via via sempre di più alle coordinate individuate, mentre
tutti poterono osservare dal parabrezza anteriore l’enorme mole di un corpo
celeste che sembrava ingrandirsi via via sempre di più di fronte ai loro
occhi

“E’ quello ciò che cercavamo?” Di Maria osservava curioso il corpo celeste
“Non sembra un asteroide, ad ogni modo per il momento sono lieto di
comunicarvi che le radiazioni sono del tutto sotto controllo”

Kuz scosse il capo “Ha ragione dottore, quello non è affatto un asteroide.
Si tratta di un pianeta errante.. mi domando solo come possa essere finito
qui”

Oxila alzò il capo dalla consolle del timone “Pianeta errante?”

“Si, Lan.. un giovane pianeta che è stato espulso dal suo sistema-madre ed
ora dovrebbe vagare in solitario, si definisce errante per quello.. al
posto di ruotare attorno ad un sole se ne vaga per la galassia.. ma lui non
sta vagando affatto, sembra limitarsi a ruotare su se stesso.. non è
normale”

“Potrebbe essere quello il giacimento che cercavamo, giusto?”

“Si dottore” rispose Kuz mentre digitava ancora alla consolle “Lo potrei
classificare come un classe K o L..no, deve essere considerato una sorta di
classe L. E’ un pianeta con una circonferenza di circa 14.101 chilometri,
troppo grande per un classe K”

“Ma i classe L non si trovano normalmente nell’ecosfera? Cioè, non sono in
una posizione dal sole tale da renderli possibili candidati alla
colonizzazione?” chiese Lan osservando la collega

“Si, esatto.. eppure le altre caratteristiche sono tutte corrette.. ha una
superficie rocciosa, ha un’atmosfera molto limitata e rarefatta ma contiene
le sostanze che mi sarei aspettata, vale a dire una prevalenza di argon ed
azoto, oltre ad una parte di ossigeno.. rilevo dell’attività geologica al
centro del pianeta e dell’energia geotermica in alcune aree della
superficie.. aree in cui vi sono alcune letture che potrebbero far pensare
a delle primordiali forme di vita batteriche e..” la consolle di Kuz bippò
“Signori, le rilevazioni mi indicano che sulla superficie planetaria vi
siano delle installazioni ben poco naturali.. sugli stessi punti rilevo il
Numex25”

“Molto bene.. abbiamo trovato quello che volevamo, in fin dei conti è stato
facile” Di Maria sorride felice osservando la soddisfazione sul volto di
Kuz

Romanov, che fino a quel momento non era intervenuto, fece un leggero
grugnito “Troppo facile.. non mi piace” portò lo sguardo sulla propria
consolle per poi prorompere con un “Maledizione! Tenente Oxila, ci porti
via di qui! Subito!”

Oxila fece una stretta manovra per allontanarsi dal pianeta errante ma
presto tutti compresero che era già troppo tardi.









USS Novalis -  Plancia

D.T. 25/03/2396  Ore 19:21 - D.S. 73229.60

Kuribayashi continuava a muoversi agitato sulla poltroncina del capitano:
non era un tipo da lasciar trasparire le proprie emozioni, anzi, era
solitamente un ufficiale estremamente tranquillo, in grado di trasmettere
la giusta serenità all’equipaggio, eppure aveva la sensazione che qualcosa
non stesse andando come nei piani.



"Quanto manca?" rivolto al timoniere

"Manca un quarto d'ora prima che la finestra si apra ancora "

A queste parole il capitano della novalis si alzò iniziando a camminare per
la pancia osservando le console e cercando di convincersi che quello che
sentiva era solo il frutto della sua immaginazione.

"Appena usciranno dalla nebulosa voglio essere informato"guardando lo
schermo davanti a lui

L'aria che si respirava in plancia si faceva ogni minuto piu elettrica come
se fosse in proncinto di scatenarsi una tempesta.

D'improvviso la console scientifica emise un marcato bip. Tutti i presenti
scattarono come molle a quel suono in particolare l'addetto alla console
stessa che quasi cadde dalla poltroncina. "La finestra è aperta" annunciò
trafelato "Tra poco dovrebbero uscire"

Ma così non fu. Man mano che i minuti passavano fu chiaro a tutti che i
loro colleghi non stavano tornando alla neva. Il capitano si portò davanti
allo schermo frontale osservando l'ammasso davanti a loro "Allora, quanto
ci mettete? "mormorò sottovoce per poi voltarsi verso l'addetto alla
scientifica "Voglio una scansione immediata alla ricerca della navetta"

L'addetto alla scientifica osservò il suo capitano "Signore, ci provo ma
non credo di poter far molto" digitando celermente alla console "La
finestra mi consente di fare una scansione ma ho un'affidabilità del 2%
oltre ai duecento metri"

Kuribayashi osservò il suo ufficiale "Lo faccia, non abbiamo molto tempo
prima che si chiuda del tutto" poi si voltò osservando il capo operazioni
"Prima che la finestra si chiuda voglio una sonda in quel maledetto campo
di smorzamento. forza!" tornando a guardare il monitor frontale in attesa
del ritorno della navetta.

Dopo aver digitato rapidamente alla console l’ingegnere rapportò al suo
capitano “Signore sonda pronta al lancio. L’ho configurata per registrare
tutti i dati e inviarceli non appena la finestra si aprirà di nuovo”
Kuribayashi annuì al suo ufficiale “Lanciate” restando poi ad osservare la
sonda che attraversava lo spazio entrando nel campo distorsivo.
“Signore la finestra si sta chiudendo” Rapportò lo scientifico ben sapendo
cosa questo comportava: la squadra era ufficialmente dispersa.

Kuribayashi si voltò ad osservare i suoi ufficiali “A questo punto non ci
resta che aspettare” detto questo si allontanò dalla plancia diretto alla
sala tattica per poter riordinare le idee.









Base Commerciale KS99 -  “Gahena Lanfè” Saloon

D.T. 25/03/2396  Ore 20:21 - D.S. 73229.72



Il “Gahena Lanfè” Saloon era il luogo in cui tutti i commerci in qualche
modo trovavano una conclusione, ma non sempre il finale era quello voluto
da tutti i partecipanti all’affare: con una nomea ancor peggiore de “La
petite rose du désert", era divenuto un luogo particolarmente famoso
nell’installazione perchè, sotto il giusto compenso, il titolare del saloon
era sempre disponibile ad acconsentire alle richieste dei propri clienti, a
prescindere che si trattasse di trovare una squillo disponibile o far
scomparire uno o più cadaveri.

Quando la squadra entrò nel locale, si ritrovò in una zona piuttosto scura,
suddivisa in tanti piccoli privè che garantivano una grande privacy agli
avventori. Nimosit storse il naso, non gli piaceva affatto quel posto, come
agli altri membri della squadra, ma nonostante tutto si incamminò per il
locale fino ad intravvedere la sagoma di Yelen; si fermò per un attimo,
facendo un cenno del capo agli altri e dirigendosi successivamente verso di
lui.

Yelen accolse Numosit con uno sguardo beffardo dipinto sul volto, segno che
il fantomatico Capitano Creek lo aveva convinto ma non impressionato. Era
esattamente ciò che desiderava il primo ufficiale: se Yelen li avesse
ritenuti degli inesperti avrebbe potuto abbassare la guardia, a tutto
vantaggio della missione.



“Pensavo che i marmocchi fossero sotto le coperte a quest’ora" la risata
calzonatoria di Yelen risuonò come una sorta di gracidare, fastidioso e
decisamente troppo lungo “Prego, il buon Yelen sarà lieto di darvi una
lezione su come si tengono i commerci.. quelli veri, non le mezze birbonate
fatte sino ad ora"

Nimosit, con espressione fintamente contrariata, seguì il tellarita nel
privè “Tu ci sottovaluti, non avremo ancora fatto il colpaccio della vita,
ma apprendiamo in fretta.. in meno di un’anno diverremo i leader nel campo
del contrabbando.. vedrai..”



Fatti pochi passi, ed entrato nel privè, Nimosit dovette ricredersi ed
accettare il fatto che, in effetti, Yelen non aveva abbassato la guardia
quanto sperava: nei due lati del piccolo spazio ricavato con l’ausilio dei
parè vi erano sei grossi energumeni armati, sei boliani dallo sguardo truce.



“Spero che non vi dispiaccia se ho invitato qualche amico" Yelen mosse le
mani per indicare le sue guardie del corpo, tanto per sottolineare la sua
posizione di potere “Ma non perdiamo tempo.. parliamo di affari"

Nimosit e gli altri accedettero nel privè senza lasciar trasparire le loro
preoccupazioni: Sev ed Ayace predilessero una posizione più laterale, in
modo da tener d’occhio i boliani, mentre Nimosit e Dwalla si diressero al
tavolino vicino a dei logori e luridi divanetti.

“Eravamo qui per questo, dopotutto” rispose Dwalla con espressione fiera ed
autoritaria.

Yelen si avvicinò a sua volta al tavolino, poggiandovi un piccolo
oloproiettore portatile ed attivandolo rapidamente “Quello che state
osservando è una carica nucleonica.. un ottimo esplosivo hirogeno
decisamente potente e con una notevole capacità di dispersione. Si tratta
di un tipo di esplosivo molto di élite, anche se ne riuscissero a rilevare
la presenza sarebbero portati immediatamente ad accusare gli hirogeni”

Nimosit scosse il capo “No, non era esattamente a dell’esplosivo che
stavamo pensando. I nostri acquirenti non sono terroristi, vogliono
soltanto avere gli strumenti giusti per spiegare a chi tenti di ostacolarli
che è il caso di girare al largo”

Yelen tornò a trafficare sul piccolo oloproiettore, modificando l’immagine
“Phaser di tipo III, posso procurarvene un paio di casse.. come immagino
sappiate è molto simile al tipo II ma ha la forma esteriore di un fucile,
quindi è molto più accurato ed ha una carica energetica del 50% maggiore
dell’altr..” Yelen si fermò notando lo scuotere del capo di Dwalla e
Nimosit “Ed ora che c’è?”

“Mi spiace, ma siamo ben lontano da ciò che cerchiamo noi! Vogliamo armi
abbastanza potenti da far capire ad una nave della Flotta che gli conviene
girare al largo, non dirimere qualche piccola scaramuccia a terra” la voce
di Nimosit si fece sentire bella alta “Abbiamo bisogno di una grande
potenza di fuoco!”

Yelen alzò il capo divertito “Uh.. voi cercate siluri.. ma non sarete
troppo piccoli per giocare con certa merce?”

Nimosit lo incalzò “Non solo vogliamo dei siluri, ma i migliori.. vogliamo
alcune casse di siluri al tricobalto”

Yelen, alle parole di Nimosit, scoppiò a ridere fragorosamente “Certo, e io
vorrei essere un Klingon alto due metri e mezzo con un vascello tutto mio e
la possibilità di distruggere tutti coloro che non sopporto.. ma purtroppo
non si può avere sempre ciò che si vuole”

Dwalla scosse le spalle “Noi sappiamo che c’è chi li commercia, ma
evidentemente le tue fonti non arrivano sino a lì”

“Oh.. ti sbagli dolcezza, le mie fonti sono giunte sino a lì.. solo che non
sono mai tornate indietro. Vedi, mia cara, non serve a nulla il latinum
dopo che si è morti..” Yelen spense l’oloproiettore per poi osservarli
“Quello che cercate non lo troverete qui, ve lo posso assicurare”

Nimosit si fece interessato “Che cosa significa Yelen?”

Il tellarita osservò i due “Se fossi in voi mi dimenticherei di quei siluri
ed opterei per traffici più sicuri.. altri come voi sono andati alla
ricerca di notizie su quel commercio, alcuni avrebbero voluto entrarci.. e
poi.. l’oblio”

“L’oblio?” chiese Dwalla osservandolo

“Nessuno è mai tornato a raccontare cosa succeda lì, ed io di certo non ci
tengo a giocarmi l’osso del collo per del trilitrio” Yelen recuperò il
proprio piccolo oloproiettore portatile per poi scuotere il capo “Se
rinsavirete e deciderete di prendere altri tipi di armi fatemelo sapere”
quindi si allontanò

Nimosit studiò rapidamente la situazione, tentare di catturare Yelen
avrebbe esposto l’intera squadra a vedersela con quei sei boliani armati,
inoltre lo stesso Yelen certamente aveva indosso quantomeno un phaser, ma
questo era solo la punta dell'iceberg: se avessero tentato di catturare
Yelen in pochi attimi si sarebbe sparsa la voce che vi erano dei federali
sulla base, e loro avrebbero dovuto percorrere mezza installazione solo per
raggiungere la loro navetta. Il primo ufficiale sospirò, sapeva che il
rischio non valeva la candela, quindi si limitò a cennare con il capo “Lo
terrò presente, a presto”, quindi fece cenno al resto del gruppo di
seguirlo all’uscita, era ora di tornare sulla Novalis.








USS Novalis -  Plancia

D.T. 25/03/2396  Ore 21:43 - D.S. 73229.87



Kuribayashi entrò in plancia osservando i suoi ufficiali. “Signori comodi!
Rapporto” andandosi a sedere sulla sua poltroncina.
“Tredici minuti all’apertura della finestra” rapportò lo scientifico senza
staccare gli occhi dalla console.
Il capitano prese posto annuendo “Perfetto appena avremo la telemetria
della sonda sapremo come muoverci” osservando il monitor davanti a lui
apparentemente tranquillo, ma tradito dal tamburellare delle dita sul
bracciolo della poltroncina.
Dopo minuti che sembravano ore l’ingegnere prese la parola “signore ricevo
i dati dalla sonda. Sta tornando sembra che sia tutta intera. Da un’analisi
generica sembra che la sonda non abbia rilevato la presenza della Yangtze,
ma non ha rilevato neppure dei residui che possano far pensare ad una sua
distruzione “ voltandosi verso il superiore “ comunque sarò in grado di
dirle di più quando avrò a disposizione i dati fisicamente”

Kuribayashi osservò il monitor della plancia alzandosi “Dovunque sono,
almeno sono interi. Appena avremo i dati della distesa voglio che una
squadra di tattici mi raggiunga in sala tattica per approntare un piano di
recupero.” poi si voltò verso l’addetto alle comunicazioni “Mandi un
messaggio su canale criptato al Comandante Nimosit. Lo avverta che abbiamo
degli ufficiali dispersi. Che torni il prima possibile sulla nave” detto
questo uscì diretto al suo alloggio.







Luogo sconosciuto -  Area imprecisata (superficie planetaria)

D.T. 25/03/2396  Ore 22:26 - D.S. 73229.99


Kuz fu la prima a riprendere i sensi “Ma dove diavolo siamo finiti? “disse
portandosi una mano alla tempia massaggiandosi “..che diavolo di mal di
testa”
Oxila iniziò a mugugnare riprendendo i sensi “Denay?” sbatté gli occhi un
paio di volte guardandosi attorno “Cosa succede? E dove siamo?” cercando di
alzarsi in piedi per valutare la situazione.
Romanov era appoggiato, svenuto ad una paratia. Quando si riprese osservò i
colleghi “State bene?” osservò per un attimo gli altri e poi iniziò a
controllare le pareti della loro cella “Siamo stati catturati. E
probabilmente portati su quel pianeta che abbiamo visto, o su di un’altra
superficie planetaria: non sento nessun rumore riconducibile ad una nave”
Appena Di Maria riprese i sensi si alzò osservando i colleghi “Qualcuno ha
bisogno di aiuto medico?” massaggiandosi anch’esso le tempie “Credo che
siamo stati attaccati da una specie di raggio stordente” sbattendo un paio
di volte gli occhi per mettere a fuoco la situazione.

Romanov si voltò verso il medico “Chiunque sia stato è dotato di un’ottima
tecnologia. E ho il sospetto che scopriremo presto di chi siamo ospiti.
Sento dei passi..”
Come a confermare le sue parole, dopo alcuni minuti la porta della loro
cella si aprì, lasciando intravedere tre figure in controluce “Vedo che vi
siete ripresi. Bentornati fra noi….”

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