[Stml2] Imbarco Aleksei

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Sab 19 Maggio 2018 19:18:20 CEST


  

 Ecco il mio imbarco, è un po' lungo ma se vuoi lo accorcio è che
il capitano ci ha messo un po' per trovare Aleksei e convincerlo a
tornare. Le date non le ho messe perché non sapevo quali mettere visto
che dovrebbe essere l'ultimo imbarco. 

Patty/Aleksei  

IL RIENTRO


Utopia Planitia - Molo 12 

Il Comandante Nimosit era riuscito a
trovare l'ultimo membro dell'equipaggio, finalmente erano tutti lì,
l'equipaggio della Novalis, ma quando incontrò il Capitano Kuribayashi
scoprì che lui non era riuscito a rintracciare Aleksei Romanov. Il
capitano Kuribayashi era andato a casa sua e si era recato anche al
Comando a chiedere all'Ammiraglio Powers dove poteva trovare Aleksei ma
l'uomo non c'era o si era rifiutato di riceverlo, il suo vice però gli
aveva riferito che l'Ammiraglio non era lì, e non sapeva dov'era.


"Capitano posso andare a vedere a casa sua e probabile che si trovi
lì." Disse Coral Nimosit. 

"E' il primo posto dove sono andato Coral.
La casa era chiusa." 

Il tricorder suono e una voce disse "Kuribayashi,
sono Powers devo parlarle di Aleksei." 

"Dove ci vediamo?" 

"Lo
conosce il bar dove va sempre il nostro amico." 

"Si." 

"Benissimo ci
vediamo lì tra 10 minuti." Disse l'uomo poi chiuse la comunicazione.


"Chi era capitano?" 

"L'Ammiraglio Powers vuole vedermi per parlarmi
del comandante Romanov. Comandante Nimosit le lasciò il comando salite
sulla Vancouver e iniziate i preparativi per la partenza, io tornerò
presto con il comandante Romanov." 

"E se…" iniziò Nimosit. 

"Lo
troverò comandante e poi so che al tavolo da gioco del Comandante Thevek
mancherebbe un giocatore, non mi perdonerebbe mai se la privassi del suo
pollo da spennare." 

La donna presa di contropiede arrossì leggermente
e balbettò "come sa che noi.." 

"Non sarei un bravo capitano se non
sapessi tutto ciò che accade sulla mia nave." Replicò Kuribayashi con un
sorrisino sul volto impassibile. 

SOL III - SAN FRANCISCO, POCO
DISTANTE DAL COMANDO DI FLOTTA  

Tetsuya Kuribayashi era seduto su una
panchina davanti al bar 'da Giuseppe' improvvisamente vide venire verso
di sé un uomo, all'inizio non lo riconobbe perché era in borghese, poi
vide che era l'Ammiraglio Powers, ultimamente, pensò. gli ammiragli
della Flotta Stellare avevano la brutta abitudine di incontrarlo vestiti
da civili. 

L'uomo non lo salutò neppure e iniziò a parlare. 

"Io e
Aleksei abbiamo avuto una discussione un po' accesa. Suo zio e morto,
che pos- 

sa bruciare all'inferno quel bastardo, e ha lasciato ad
Aleksei una lettera di suo padre dove chiedeva a me di prendermi cura di
suo figlio, se gli fosse accaduto qualcosa, ma quando è morto io ero
troppo occupato con la mia carriera e un bambino mi sarebbe stato
d'impaccio, così ho lasciato che se lo prendesse Svet, ed è stato lo
sbaglio più grande della mia vita. Poi l'ho perso di vista ma quando ho
saputo che era diventato un'ufficiale della Flotta Stellare ed era
imbarcato sulla Anaheim sono salito a bordo per conoscerlo. Poi è
successo quello che è successo e alla fine ho visto che era un ragazzo
in gamba e l'ho preso sotto la mia protezione senza però dirgli niente.
Ora che ha saputo tutta la verità e si è infuriato e ha detto che non mi
vuole più vede- re e inoltre, quello sciocco ha dato le dimissioni dalla
Flotta, per fortuna sono riuscito a intercettarle. Capitano Kuribayashi,
deve scoprire dov'è e soprattutto deve fargli cambiare idea se ci
riesce, sono andato lì dentro a chiedere dov'è si trova ora, ma non
vuole dirmi niente." 

Tetsuya entrò nel Bar e si avvicinò al bancone,
un uomo dai capelli bianchi gli si avvicinò sorridendo e disse "cosa le
posso portare Capitano?" 

"Lei è Giuseppe?" 

L'uomo annuì, il sorriso
era scomparso e al suo posto c'era uno sguardo diffidente. 

"Sono il
Capitano Tetsuya Kuribayashi, sono, ero il superiore di Aleksei." 

Lo
sguardo si fece ostile "La manda quel Powers, vero? Bhe gli dica che io
non so dov'è." E fece per andarsene. 

Tetsuya decise di parlare chiaro
"Ascolti Giuseppe, non ho molto tempo, lo sto cercando perché mi hanno
affidato una nuova nave e ho riunito tutto il mio ex equipaggio e manca
solo lui. Mi dica dov'è? Per favore." 

"Aleksei mi ha parlato di lei,
capitano, e mi ha anche rivelato che lei è una delle poche persone che
rispetta veramente, e guadagnarsi il rispetto di Ale non è una cosa
facile mi creda. Va bene le dirò dov'è? Non è qui. Si trova a Napoli da
mia cugina Carmela." 

"Grazie Giuseppe." Disse Kuribayashi. 

Sol III -
Italia - Napoli - Lungomare 

Con l'indirizzo che gli aveva Giuseppe,
Kuribayashi calcolò le coordinate del posto e si fece teletrasportare
alla sezione della Flotta più vicina. 

Uscì dagli uffici, il sole
brillava caldo in un bellissimo cielo azzurro, Kuribayashi iniziò a
sudare sotto la divisa, per fortuna il tragitto fu breve e giunse
davanti a un ristorante la cui insegna diceva 'Da Lina e Kord piatti per
tutti i gusti'. Il locale era delizioso il terrazzo che dava sul mare
era pieno di tavolini e vasi di fiori. Si girò intorno e vide un enorme
klingon che veniva verso di lui. 

"Desidera un tavolo capitano?" disse
con la voce aspra di tutti quelli della sua razza e tentando un sorriso
cordiale.  

L'impulso di sedersi a contemplare quel paradiso lo tentò
per un attimo ma poi passò e disse "sto cercando Aleksei Romanov." 

Il
sorriso scomparve e al suo posto apparve un ringhio "perché lo sta
cercando? Cosa vuole da lui." 

Questo fulmineo cambio di atteggiamento
confuse per un attimo Kuribayashi, ma in quel momento una donnina
apparve accanto al gigantesco klingon e lo trascinò via con una forza
inusuale per una persona così minuta. 

Li sentì parlare animatamente
poi la donna si girò verso di lui e lo guardò attentamente e poi gridò
"Ale vieni qui!" 

Il giovane che uscì non era di certo lo stesso che
aveva lasciato la Novalis 2 anni fa: i capelli lunghi gli arrivavano
alle spalle, tenuti legati da uno spago, la barba di un paio di giorni,
vestito con una t-shirt piena di macchie e dei short strappati sopra il
ginocchio. 

Appena vide il suo ex capitano così a suo a suo agio sotto
quel sole caldo, Aleksei sbarrò gli occhi sorpreso e trattenne a stento
l'impulso di sistemarsi e di scattare sull'attenti. 

"Signore cosa fa
qui" balbettò sconcertato. 

Tetsuya lo guardò incuriosito. Nel periodo
in cui era stato sotto il suo comando lo aveva sempre visto con la
divisa perfetta senza nemmeno una piega, perfettamente pettinato e
sbarbato, anche nell'ultimo difficile periodo che avevano passato a
bordo della nave, era sempre in ordine, ed esalando un sospiro pensò
'umf, allora anche lui è un umano come noi. Iniziavo ad avere dei
dubbi.' Poi disse "Ti trovo bene Aleksei, possiamo parlare un momento."


"Si signore venga." Rispose il giovane indicando un tavolino vuoto.
Poi continuò "desidera qualcosa?" 

"No grazie, abbiamo poco tempo." 


L'uomo iniziò subito "mi hanno affidato un'altra nave e ti voglio come
mio Ufficiale Tattico." 

Vedendo che il giovane esitava gli allungò un
D-Padd e disse "Tieni leggi." 

Mano mano che leggeva, vedeva il volto
di Aleksei illuminarsi, e mormorò "La Vancouver è un nuovo modello di
astronave creata per missioni investigative e di spionaggio, gli
incarichi che piacciono a te, che dici?" 

Vedendo che il giovane era
dubbioso disse "Sei una persona che ama l'azione Aleksei non ti vedo
proprio a fare il cameriere per tutta la vita. Allora che mi dici? Il
resto dell'equipaggio è già a bordo manchi solo tu e partiamo per la
nostra prima missione." 

Aleksei allontanò da sè il D-Padd come se il
solo tocco lo bruciasse. "Mi dispiace Capitano ma ho dato le dimissioni
dalla Flotta Stellare." 

"Queste?" disse Kuribayashi allungandogli un
altro D-Padd. 

Aleksei lo prese e lo guardò sorpreso "Chi è stato a… "
Poi comprese subito chi poteva averle ritirate. "Powers. Lo sapeva
signore, che mi ha mentito, che mi ha abbandonato." 

Tetsuya annuì "Si
lo so, ma non voleva fare ciò che ha fatto e se n'è pentito, allora
Comandante Romanov cosa vuole fare?" 

"Andiamo, signore. Non facciamo
aspettare la nostra nuova signora. Aspetti il mio aspetto è contro il
regolamento e sono senza divisa." 

"In effetti così ridotto non ti
faranno mai passare. Torna dentro presto non abbiamo molto tempo, fatti
un bagno e sbarbati. Per la divisa ne troveremo sicuramente una
all'ufficio locale della Flotta Stellare." 

"Si signor Capitano." 

  



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