[Stml2] Brano 11 Romanov

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Dom 14 Apr 2019 18:21:28 CEST


  

 Ho fatto i cambiamenti che mi aveva chiesto Ilaria. Ho proprio
eliminato il figlio dell'ingegnare Kelley, Alvin, visto che si trova
sulla Sheldon ed è dispersa. 

 Non ho potuto eliminare o cambiare nome
all'ingegnere perché si trova nel brano precedente. 

Ecco il brano
corretto. 

BRAN0: 01.11 

TITOLO: Il Mistero s'infittisce 

AUTORE:
Ten. Com. Aleksej Romanov (Pat) 

_ "Signore, sulla nave potrebbero aver
bisogno di noi.." intervenne uno degli ufficiali _ 

_"Si ma anche sul
pianeta hanno bisogno di noi, senza contare come questa navetta
difficilmente possa fare qualcosa contro quel vascello!" intervenne un
altro degli ufficiali presenti sulla navetta_ 

_  Di Maria, cercando di
mantenere la calma osservò Nimosit "Signore.. la nostra posizione non è
semplice, siamo in copertura dei nostri colleghi presenti sul pianeta,
qualora fossero in pericolo soltanto noi potremmo intervenire.. d'altro
canto anche la nave è in pericolo, cosa facciamo?"_ 

 USS Do'vala -
plancia D.T. 17/07/2398 - D.S. 75540.92 

 "Attendiamo Otello, sulla
nave ci sono Romanov, Ripley e Bohr sono in gamba e sapranno come fare e
poi non sottovaluterei il capitano Kuribayashi." Disse Nimosit


_Plancia NX Vancouver - Nello stesso momento._ 

_Kuribayashi strinse
i denti per la collera prima di digitare alla consolle per attivare
l'interfono "Capitano a tutti i ponti, abbordaggio in corso.. prepararsi
a difendere la nave!" quindi si voltò con occhi fiammeggianti verso
Romanov "Si racconta che un cadetto della tattica sia riuscito da solo
ad elaborare e mettere in atto una strategia che impedì a un intero
equipaggio romulano di prendere il controllo di una nave federale senza
neppure una perdita.. la sfido a fare di meglio!"_ 

 "Si signore"
rispose Aleksej mentre spingeva dei tasti sulla sua consolle ma la sua
mente aveva già trovato un modo per respingere gli assalitori. 

=^=
Signore come riusciamo a fermarli se non riusciamo neanche a vederli!=^=
disse la voce agitata del vice di Sev dall'altoparlante. 

 In quello
stesso momento il badge del capitano Kuribayashi suonò, il capitano lo
toccò e il capo operazioni rispose =^=Sono Bohr signore, la sezione
informatica è riuscita a debellare quel virus.=^= 

 "Ottimo signor
Bohr. Ora passiamo al contrattacco. Signor Romanov ha trovato un modo
per fermare quei sulibani." 

 "Si Capitano. Ho già un idea" poi
rivolgendosi al capo ingegnere continuò "Signor Ripley mi dica se è
realizzabile. Dovremo diffondere una scossa elettrica in tutta la nave
in modo da stordire i sulibani visto che si arrampicano dovunque e per
questo non siamo in grado di trovarli" spiegò Aleksej. 

 Kuribayashi si
girò a guardare l'ingegnere capo e gli disse "si può fare signor
Ripley." 

La donna annuì mentre digitava alcuni dati sulla consolle "si
capitano si può fare dovremo fare in modo che arrivi dovunque ma non
deve essere troppo forte da friggerci sul posto, l'unico problema è che
potrebbe danneggiare alcuni nodi EPS ma metterei subito i tecnici a
sostituirli." 

 "E l'equipaggio? Come potrà resistere?" chiese il
capitano. 

 "Basta che stia lontano dalle paratie e stringa i denti per
alcuni secondi. Proprio come dovremo fare noi." 

Rispose di nuovo
Ripley. 

 "Ma anche noi sulla plancia saremo colpiti?" mormorò il
timoniere che aveva sostituito Oxila. 

 "Dobbiamo supporre che i
sulibani si stiano dirigendo qui perciò anche la plancia deve essere
colpita" replicò Aleksej. 

 "Sono d'accordo signor Romanov, i sulibani
si saranno accorti del loro fallimento con il virus informatico e
probabilmente staranno venendo qui, dobbiamo fermarli ad ogni costo"
dichiarò il capitano poi continuò "Signor Ripley mi dica quando è
pronta." 

 "Si signore" rispose la donna mentre lavorava sulla sua
consolle. 

Kuribayashi tocco il suo badge e disse =^= A tutto
l'equipaggio tenetevi lontani dalle paratie e stringete i denti, una
scossa elettrica attraverserà tutta la nave.=^= 

Poi si girò verso il
suo ingegnere e disse "E' pronta Ripley?" 

 "Pronta capitano" rispose
lei e pigiò dei tasti sulla sua consolle. 

In quel momento tutta la
nave venne scossa tutte le luci si spensero all'improvviso e poi si
riaccesero. 

Aleksej aprì gli occhi e alzandosi da terra mormorò "Santa
madre Russia che sventola, non credo che sia stata una buona idea."


Anche il capitano si stava alzando e replicò "questa volta sono
d'accordo con lei signor Romanov. Non è stata affatto una buona idea."


Aleksej si affettò a raggiungere il capo ingegnere per aiutarla ad
alzarsi, il capitano spinse un pulsante sul bracciolo della sua poltrona
e disse =^= a tutto l'equipaggio qui il capitano=^= ma sentì solo
fruscii e ronzii, allora toccò i suo badge e ripete la domanda. Dopo
qualche secondo una voce disse =^= qui Bohr capitano. Ma cos'è stato?=^=


=^=Una scossa, signor Bohr per fermare l'assalto dei sulibani.=^=
Rispose il capitano. 

=^=Bhe, signore, qualunque cosa sia stata a
funzionato. Le squadre di sicurezza hanno trovato 2 sulibani svenuti nei
corridoi più altri due nei tubi di Jeffreries e li stanno portando in
prigione.=^= 

=^=Ottimo lavoro. Adesso vengo giù per interrogarli.=^=


In quel momento Ripley disse " Capitano vado in ingegneria a
organizzare le squadre per le riparazioni." 

Kuribayashi annuì alla
donna poi disse "Romanov scenda con me alla prigione. Signor Viraz a lei
il comando, appena può alzi gli scudi vorrei evitare un altro
arrembaggio." Disse poi rivolto al timoniere. 

Pianeta Volnar DT
17/07/2398 ore 10,30 DS 75540.93 

La navetta pilotata da Oxila era
atterrata con estrema facilità. Quattro uscirono dalla navetta e si
trovarono un comitato di accoglienza formato da un gruppo di klingon
guidati dal klingon più grosso che avessero mai visto: Relan-kan. Appena
li vide fece un sorriso da 84 denti ed esclamò "Buongiorno! Ho sentito
Koloth e mi ha detto di accogliervi come avrei accolto lui. Ma due
signore così belle non si possono accogliere a testate." Rise una risata
sguaiata che li fece rabbrividire, e la mano di Sev si posò
involontariamente sull'arma che teneva nascosta. Ritornando serio il
klingon disse "fatemi vedere la vostra mercanzia, vediamo se vale il
vostro viaggio fino a qua." 

 "Edwin fai vedere la merce al nostro
amico" disse Dwalla, poi continuò "è un bravo ragazzo ma non sopporta
che qualcuno mi guarda troppo. Ne ha già uccisi non so quanti, non tengo
il conto." 

 Prima che qualcuno potesse rispondere Sev tornò con il
siluro. "Eccolo!" disse e si guardò intorno come un cane rabbioso.


Relan-Kan si avvicinò e disse "Bene. Vediamo questo gioiellino." 

USS
Do'vala Nello stesso momento 

 "Hai visto Otello, la nave ha alzato gli
scudi, vuol dire che è tutto a posto" disse Nimosit rivolto al dottore
appena dietro di lui. 

NX Vancouver - Prigione DT 17/07/2398 ore 11,00
DS 75540.98 

Il capitano Kuribayashi entrò nella prigione e diede
subito un'occhiata ai sulibani rinchiusi tutti in una cella, alcuni
erano seduti e altri erano sdraiati a terra, ancora storditi dalla
scossa. 

 "Sono tutti?" chiese Kuribayashi al vice di Sev. 

 "Pensiamo
di si, signore. Le squadre stanno ancora setacciando tutta la nave."
Rispose l'uomo. 

 "Bene." Fu la risposta asciutta del capitano. 

Poi
si avvicinò alla cella seguito da Aleksej e li guardò attentamente e
disse con voce dura "Voglio sapere perché avete manomesso la mia nave,
perché avete ucciso un mio ufficiale e per ultimo il motivo di questo
attacco." 

Uno dei sulibani si alzò e scrutandolo con attenzione disse
"Mi chiamo Stilk, noi abbiamo agito solo dietro degli ordini. Ma non
abbiamo manomesso la vostra nave, sono stati quelli che ci comandano."


 "La cabala." Chiese Aleksej. 

 "No. La cabala è stata distrutta
tempo fa, ora quelli che ci comandano sono umani come voi." 

 "Non
posso crederci, degli uomini hanno manomesso la mia nave e per quale
motivo." Mormorò Kuribayashi. 

 "L'arma temporale." Disse un sulibano.


 "Che cosa? " Esclamò Kuribayashi, poi continuò "allora nella navetta
del romulano c'era davvero un congegno." 

 "Si e voi l'avete rubato per
consegnarlo ai vostri padroni. Quel congegno è troppo pericoloso dovete
distruggerlo." Gridò Stilk. 

 "Noi non abbiamo preso niente." Dichiarò
Kuribayashi, " la navetta era vuota quando siamo arrivati, quando voi ci
avete portato lì, tramite il guardiamarina Viotti, che poi avete
ucciso." 

Mentre parlava non si accorse che Aleksej si era avvicinato
alla cella e stava digitando dei comandi, il campo di forza scese e
Aleksej entrò nella cella. Appena vide cosa stava facendo il capitano
dichiarò "Comandante esca immediatamente da lì, è un ordine." 

Aleksej
si girò verso il suo capitano e disse "il mio istinto mi dice che
dobbiamo convincerli che non sappiamo niente o loro non ci aiuteranno
mai." Poi si girò verso i sulibani e disse "so che voi potete scoprire
se uno sta mentendo o dicendo la verità solo toccandolo, allora
toccatemi." E allungo una mano verso di loro. 

Stilk indugiò un pò poi
allungò la sua e prese la mano dell'umano e chiuse gli occhi, anche
Aleksej chiuse i suoi. Stettero un po' così immobili poi Stilik annuì
"voi non avete l'arma, è vero, e non sapete neanche dov'è." 

 Lasciò la
mano di Aleksej che uscì dalla cella "capitano mi dispiace della morte
del suo ufficiale non era nostra intenzione ucciderlo noi volevamo
portarvi alla nebulosa per riprenderci l'arma e distruggerla, prima che
la prendessero loro. Ma abbiamo fallito." 

"Chi sono loro?" chiese
Kuribayashi. 

 "Uomini come voi." 

 "Dobbiamo scoprire dov'è e poi
distruggerla. Mi dispiace Stilik ma dovete rimanere in prigione per aver
ucciso un ufficiale della Flotta Stellare." Disse Kuribayashi poi uscì
dalla prigione. 

Quando fu fuori si girò e fronteggiò il giovane russo
e disse minaccioso "Ha corso un grosso rischio comandante, se
disobbedisce di nuovo a un mio ordine, le giuro che la degrado a
guardiamarina e l'affido a Ripley che la metterà a lucidare i tubi di
Jeffreries." 

Aleksej si mise sull'attenti con atteggiamento marziale e
disse "signorsì, sissignore." Poi con sorriso malandrino, raro sul suo
viso, replicò "era la cosa più logica da fare, signore ora hanno fiducia
in noi e ci aiuteranno." 

Kuribayashi si girò e si diresse verso la
plancia, scuotendo la testa, mentre Aleksej lo seguiva. 

Quando
arrivarono in plancia Kuribayashi disse "Romanov contatti il comandante
Nimosis e la squadra e gli dica di risalire. Ormai è inutile che restano
sul pianeta. Io vado in Sala Tattica devo controllare una cosa." 

 "Si
signore." 

Pianeta Volnar DT 17/7/2398 ore 12,00 DS 75541.1 

Superato
il controllo di Relan-Khan, Dwalla, Kuz, Sev e Lan orano stati
indirizzati a una delle aste più importanti del pianeta dove avevano
venduto il siluro a un prezzo decisamente elevato e ora stavano girando
per le altre aste cercando indizi del congegno misterioso, quando arrivò
la chiamata di Nimosit che dovevano tornare sulla nave. 

 "Che sarà
successo?" chiese Kuz. 

 "Quando saremo a bordo lo sapremo." Rispose
Dwalla preoccupata, dal tono di voce di Coral sembrava che neanche lui
fosse a conoscenza del motivo di tornare a bordo così urgentemente. 

NX
VANCOUVER Ufficio del Capitano DT 17/7/2398 ore 12,30 

Aleksej entrò
nell'ufficio del capitano e disse "signore le due squadre stanno
tornando a bordo." Poi vide che il capitano non gli rispondeva chiese
"E' successo qualcosa, signore? Se è preoccupato per la squadra, ho
saputo che la missione è riuscita perfettamente, ma naturalmente non
hanno trovato indizi del congegno." 

 "Ho cercato di contattato
l'ingegnere Kelley che ha supervisionato la costruzione della Vancouver,
doveva mandarmi l'elenco degli ingegneri che hanno eseguito quelle
modifiche, ma non mi rispondeva. Mi ha risposto il SUO ASSISTENTE il
figlio Alvin e mi ha detto che L'INGEGNERE KELLEY HA AVUTO suo padre è
morto in seguito ad un incidente con una navetta. IO non ci credo. e
neanche lui. Ha detto che indagherà e mi farà sapere. Questa cosa sta
diventando decisamente troppo grave." 

 "Vuole lasciare perdere,
signore." disse Aleksej serio. 

 "Non ci penso neanche. Hanno
modificato la mia astronave senza che io ne sappia niente, hanno ucciso
delle persone tra cui il guardiamarina Viotti. Voglio trovare quel
congegno e distruggerlo, fosse l'ultima cosa che questa nave e il suo
equipaggio farà." Dichiarò Kuribayashi. 

 "Bene signore. Che ne pensa
se contatto l'Ammiraglio Powers potremo consultarci con lui." 

 "Bene.
Vada a contattarlo comandante." 

In quel momento suonò la porta ed
entro il comandante Nimosis. Appena atterrato con la Do'Vala, l'uomo si
era diretto immediatamente sul ponte, mentre i suoi colleghi si
dirigevano in infermeria per farsi togliere il travestimento. Impaziente
di sentire cosa era accaduto mentre lui era in missione, era entrato
appena in tempo per sentire le ultime parole del capitano Kuribayashi e
l'impazienza di sapere era aumentata a dismisura. 

 "Ben tornato
comandante." Disse Kuribayashi appena lo vide entrare, "ci sono state
parecchie novità da quando è partito. Si sieda che le racconto tutto,
abbiamo parecchio da discutere. Prima però." Spinse un pulsante sulla
sua scrivania e disse =^=A tutti gli ufficiali superiori, riunione alle
ore 18,00.=^= 

Poi iniziò a raccontare tutto quello che era accaduto
nelle ultime ore a bordo della Vancouver. 

Intanto Aleksej aveva
contattato l'Ammiraglio Powers, ma l'uomo gli aveva risposto bruscamente
e aveva riattaccato subito lasciandolo stupito. 

Quando riferì la cosa
al capitano anche lui rimase sconcertato e disse "forse in quel momento
non poteva parlare, vedrà che richiamerà lui." Poi rivolto a Nimosit che
si trovava ancora nel suo ufficio disse "comandante faccia rotta verso
Utopia Planitia voglio parlare con Alvin Kelley." 

 "Si signore."
Rispose Nimosit e uscì seguito da Aleksej. 

Appena fuori dall'ufficio
del capitano Coral sussurrò ridacchiando "complimenti Aleksej è stata
proprio un'idea fulminante." 

Il giovane russo lo guardò stupefatto,
*fulminante, che voleva dire.* 

NX VANCOUVER - Sala Riunioni DT
17/7/2398 ore 18,00 DS 75541.78 

L'equipaggio della Vancouver al
completo era seduto intorno al tavolo nella Sala Riunioni, al centro del
tavolo faceva bella vista il sacchetto di latinum che la squadra aveva
guadagnato dalla vendita del siluro. 

 "Vorrei proprio vedere la faccia
di quelli che l'hanno comprato quando il siluro non funzionerà" disse
Ripley. 

 "Io no." Replicò Kuz, "dovevi vedere che facce avevano." 

In
quel momento entrò il capitano e tutti fecero per alzarsi, ma lui fece
cenno di restare seduti, "riposo" disse e poi continuò "Do il bentornati
ai nostri compagni che sono andati in missione, vedo che è stata
proficua. Purtroppo non avete trovato quello che cercavamo. La
situazione è diventata più complicata di quel che pensavamo. Comandante
Romanov spieghi la situazione ai suoi colleghi." 

Mentre Aleksej
parlava, un squillo risuonò dalla scrivania e una voce disse "capitano è
l'Ammiraglio Powers, deve parlare con urgenza con lei." 

 "Bene Viraz
lo passi in Sala Riunioni." 

Quando sullo schermo apparve il volto
dell'Ammiraglio Powers questi salutò prima il capitano e poi disse "Vedo
che c'è tutto lo staff al completo, bene." Poi rivolgendosi ad Aleksej
disse "sono felice di rivederti in uniforme ragazzo. Scusami per prima
ma ultimamente è meglio non parlare di certi argomenti all'interno degli
uffici del comando." 

Il capitano Kuribayshi disse "Allora Ammiraglio
che ci voleva dire. Sa dove si trova l'arma e che ce l'ha?" 

 "Non
esattamente, ma pochi giorni fa mi è arrivato il rapporto di una nave
che ha captato dei segnali da Equis III, un pianetoide roccioso, vicino
alla Zona Neutrale Romulana, noi pensavamo che fosse deserto. Ho fatto
mandare una sonda, è riuscita a captare dei strani segni di vita e poi è
stata distrutta." 

 "Ammiraglio questi segni di vita erano simili a
questi?" disse Kuribayashi mostrando lo schermo del suo computer. 

 "Si
erano proprio così. Di chi sono?" 

 "Sono di alcuni sulibani che hanno
abbordato la Vancouver. Hanno detto che gli è stato ordinato da uomini
con il distintivo della Flotta." 

 "Sulibani! Pensavo fossero stati
tutti eliminati, ormai." 

 "E hanno anche detto che uomini della Flotta
Stellare hanno rubato un'arma temporale, non si sa per quale motivo."


Powers riflette a lungo poi con un lungo sospiro disse "capitano deve
sapere che nella Flotta si è creata una fazione che vorrebbe che i
terrestri fossero i padroni della galassia senza le storiche alleanze
con i vulcaniani, andoriani o klingon. Soli padroni dell'universo. Temo
che sia questa fazione ad aver rubato l'arma e se la mettessero in
funzione sarebbe la fine. Con L'ammiraglio Valar stiamo cercando di
scoprire dove è la loro base e dove tengono l'arma e poi vi farò sapere.
Bisogna assolutamente distruggerla, purtroppo non so chi fa parte di
questa fazione perciò mi posso fidare solo di voi Vancouver." 

Poi il
video si spense. L'intero equipaggio si guardarono l'uno con l'altro e
poi si voltarono verso il loro capitano aspettando un suo parere mentre
le parole dell'Ammiraglio Powers risuonavano per tutta la stanza. 


RIASSUNTO 

 *La nave viene assalita da alcuni sulibani ma vengono
presto sconfitti. 

 *Intanto la navetta cardassiana atterra sul pianeta
Volnar e la squadra inizia la missione. 

 *Kuribayashi scopre che a
bordo della navetta c'era un'arma temporale che si sulibani volevano
distruggere. Inoltre viene a conoscenza che l'ingegnere Kelley, a cui
aveva chiesto la lista di chi aveva modificato la Vancouver, è morto in
un incidente. 

 *La squadra torna a bordo. 

 *Durante una riunione
l'Ammiraglio Powers li informa di un complotto che ha al centro l'arma
temporale. 

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Aleksei Romanov 

Ufficiale Tattico Capo 

USS Vancouver NX-75722


Private Comunicator: rihanpat a tiscali.it


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Se c'è qualche
altro problema ditemelo. 

   


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