[Stml2] [TURNO]: Sergio/McLeods dal 02/06 al 16/06

Starfleet Italy ripleymacleods a gmail.com
Mer 19 Giu 2019 13:42:00 CEST


Buongiorno a tutti

Vi ringrazio per i commenti

Cercherò di rispondere complessivamente e nel modo più scientifico 
possibile.

- Per la dicitura flashback nessun problema va benissimo l'idea di Ilenia

Per quel che riguarda il meccanismo di  difesa della nave vorrei 
precisare due cose.

- La nave è una perfetta camera iperbarica inquanto è completamente 
isolata dall'esterno, come d'altronde succede nella stazione spaziale 
internazionale. Infatti gli astronauti si addestrano proprio in camere 
di questo tipo.

- Il meccanismo percui in montagna ti fischiano le orecchie è dovuto ad 
un abbassamento di pressione non un inalzamento. ( Banalmente anzichè 
esserci 101300 Pascal di pressione ce ne sono un pò meno)

Da subacqueo ti posso assicurare che l'aumento di pressione percui ti 
tappi il naso quando compensi è dovuto al fatto che passi dalla 
pressione atmosferica a una maggiore in pochissimo tempo ( nell'ordine 
di pochi secondi). Nel nostro  caso, così come nella camera iperbarica,  
la pressione atmosferica sale gradualmente, percui  non serve compensare 
e non te ne accorgi. ( motivo percui in camera iperbarica non si 
compensa, altrimenti non si potrebbero fare operazioni chirurgiche al 
suo interno )

- Inoltre il meccanismo su cui si basa il mio brano non è creare un 
embolo  ovvero la presenza di bolle d'aria nel sangue (In tal caso 
sarebbero morti tutti) . Nel caso reale esso è  generalemente dovuto al 
fatto che respiri aria in pressione tramite bombole mentre hai un delta 
di pressione molto alto in risalita. In apnea l'embolia non sarebbe 
possibile.

- L'artifizio che ho impiegato corrisponde ad un mecanismo totalmente 
diverso, che ho cercato di esplicitare nel brano, e che si definisce 
blood shift.

Sostanzialmente è un meccanismo fisico che è legato alla legge dei gas  
di Boyle: P*V = K (Costante) ed è fondamentale nella subacquea in apnea. 
Cerco di esplicitarlo maggiormente, facendo un pò di storia.

Mentre si scende la pressione che grava sui polmoni aumenta e, proprio a 
causa di questa legge, il volume dei polmoni diminuisce, essendo l'aria 
contenuta in esso un gas soggetto a compressione.
Ragion percui fino ai tempi di Enzo Maiorca si riteneva che oltre i 90 
metri di profondità, in regime di apnea, non si potesse andare, proprio 
perché l'aria contenuta nei polmoni non sarebbe bastata a sostenere un 
uomo.

Tuttavia Maiorca  e i suoi successori riuscirono a battere questo 
"muro". Con le ricerche si è dimostrato  che a quelle pressioni il corpo 
innesca un meccanismo di autodifesa, successivamente denominato Blood 
Shift, presente in pressoché  tutti i mammiferi.

Il sangue per proteggere la cassa toracica dalla pressione va a stagnare 
nelle vene e nei capillari che avvolgono gli alveoli andando a 
compensare la diminuzione di volume dei polmoni con la presenza di una 
"sacca ematica" incomprimibile, in quanto liquida. In parole povere 
realizza uno scudo temporaneo che protegge i polmoni stessi. I pericoli 
di questo meccanismo e delle discipline che sfruttano questo meccanismo, 
come l'iperventilazione, sono legati proprio all'assenza totale di 
sintomi prima del collasso, ragion percui al giorno d'oggi si impiegano  
lo yoga e altre tecniche meno periocolose e più efficaci per ottenere il 
medesimo risultato. Per dirla chiaramente potresti accorgerti di avere 
zero ossigeno mentre sei sottacqua e letteralmente svenire andando in 
sincope.

Nel nostro caso per scrivere il pezzo ho ragionato accuratamente su che 
cosa sarebbe accaduto ai nostri assalitori e i membri dell'equipaggio. 
Partendo dal presupposto che i nostri, al contrario di un apneista 
respirano.

Cronologicamente parlando, Il primo sintomo lo nota il nostro capo 
cabala, grazie ai suoi sensi potenziati, nella difficoltà a dare 
l'ordine. Questo perchè la pressione ,seppur ancora accettabile, sta 
iniziando a comprimere la cassa toracica ma il suo corpo non ha ancora 
innescato il meccanismo.

Il blood shift inizia a entrare in funzione da quando prende l'ostaggio. 
Ragion percui il nostro torna scattante e con pochi problemi.

Questo regime di  normalità durante la quale la pressione del gas è 
ancora inferiore alla capacità di contrazione muscolare del diaframma, 
dura per buona parte delle scene, ma a tutto c'è un limite.

Ed è sempre il nostro capo a notarlo nella difficoltà che ha il suo 
sottoposto a digitare sulla tastiera. In quel momento il respiro 
dell'uomo si fa più forte ma nello stesso tempo ll sangue presente sui 
polmoni va a sottrarre energia al resto del corpo (un pò come quando 
viene l'abbiocco da cibo XD)

I nostri sono anche loro in condizioni non simpatiche e lo si vede nella 
parte incui Ripley si trova accasciata ma fa una fatica boia a 
respirare. La mia rossa preferita nota tra l'altro che si inizia a tossire.

Infine avviene il collasso, rapido e brutale, perchè la pelle e il 
tessuto dei vasi ha un comportamento statico di tipo elastico. E come 
ogni elemento elastico sottoposto a pressione una volta raggiunta la 
pressione limite inizia a cedere rapidamente per portarsi in zona 
plastica. In quel momento le loro vene seppur non ancora perforate sono 
come chewingum e vanno a ostacolare la respirazione generando tosse. 
Infine si aprono in vere e proprie endemi polmonari.

Ques'ultima parte avviene alla fine quando il comandante nemico si volta 
e vede il suo secondo riverso sulla console.

L'aria viene successivamente immediatamente  esplulsa e rimpiazzata 
proprio per permettere ai polmoni di dilatarsi , con un pò di dolore ma 
tutto sommato senza danni. Effettivamente un problema di embolo in quel 
caso potrebbe esserci ma meglio rischiare quello che soffocare.

- Per quel che riguarda la presenza di altre razze ho pensato a quelle 
che potrebbero risentirne ma essendo puramente un problema geometrico, 
ossia di volume del polmone, direi che,  per quel che ne so, gli unici 
che possono risentirne sono  i sulibani  inquanto con un polmone solo.  
Klingon assolutamente no anzi hanno le costole che seguono le 
isostatiche meglio di così. Betazoidi e altri son umanoidi e a quel che 
mi risulta hanno due polmoni. I benziti hanno o modifiche o respiratori 
e comunque hanno una cassa toracica più grande della nostra. Vulcaniani 
manco a dirlo e tra l'altro son più consapevoli di noi del ritmo 
respiratorio quindi se la caverebbero egregiamente.... ;)

Se non vi siete addormentati nel mentre pero di aver esaudito i vostri 
dubbi , in ogni caso son d'accordo con Nimosit per la parte riguardante 
la suspension of disbelief..Siamo in un racconto di fantascienza non in 
una puntata di Quark XD

Sergio







Il 19/06/2019 08:38, Coral Nimosit ha scritto:
> Ciao a tutti, grazie dei commenti.
>
> Io invece penso che il brano di Sergio sia scritto bene e lo appoggio. 
> Si può ritoccare in alcuni elementi? Sicuro, come sempre, come tutti i 
> brani. Ma a mio parere non siamo qui per scrivere trattati di 
> biologia, di chimica, di fisica, di ingegneria, di medicina, di 
> giurisprudenza, etc etc etc. Questa è Science Fiction, non Science e 
> basta. C'è un aspetto che secondo me non va messo in secondo piano, 
> quello che si chiama suspension of disbelief, ovvero la sospensione 
> dell'incredulità, che serve per poter godere di una storia anche se 
> essa non è scientificamente ineccepibile. Non dobbiamo presentare una 
> tesi di laurea, altrimenti mi sono perso qualcosa. Questo non è lo 
> spirito di SFI. Almeno non di SFI che conosco io e che ho conosciuto 
> in questi anni.
>
>
> <https://www.avast.com/sig-email?utm_medium=email&utm_source=link&utm_campaign=sig-email&utm_content=webmail> 
> 	Mail priva di virus. www.avast.com 
> <https://www.avast.com/sig-email?utm_medium=email&utm_source=link&utm_campaign=sig-email&utm_content=webmail> 
>
>
>
> Il giorno mar 18 giu 2019 alle ore 22:11 Mauro Fenzio 
> <oxila79 a gmail.com <mailto:oxila79 a gmail.com>> ha scritto:
>
>     Oltre ai punti che ha evidenziato ilenia (con cui concordo
>     pienamente) ci sono un paio di precisazioni che vorrei fare.
>     Nel brano si dice che noi resisteremmo altri due tre minuti, ma
>     noi non siamo tutti la medesima razza quindi ci sono varie
>     differenze magari una razza sviluppa una miglior resistenza alla
>     pressione e altre una peggiore ci sarebbe il rischio per questi
>     che possa succedere qualcosa. Oltre alla razza bisogna tenere
>     conto anche delle differenze tra soggetto e soggetto se uno avesse
>     anche una banale tosse rischierebbe grosso.
>
>
>     <https://www.avast.com/sig-email?utm_medium=email&utm_source=link&utm_campaign=sig-email&utm_content=webmail>
>     	Mail priva di virus. www.avast.com
>     <https://www.avast.com/sig-email?utm_medium=email&utm_source=link&utm_campaign=sig-email&utm_content=webmail>
>
>
>
>     Il giorno mar 18 giu 2019 alle ore 22:08 Ilenia De Battisti
>     <fulmine791 a gmail.com <mailto:fulmine791 a gmail.com>> ha scritto:
>
>         Buonasera,
>
>         chiedo perdono a tutti per due motivi. Il primo motivo è il
>         ritardo nella risposta, ma non è esattamente un bel periodo e
>         il mio tempo libero si è drasticamente ridotto sino ad
>         annullarsi quasi completamente.
>
>         In secondo luogo perchè mi rendo conto che con questo commento
>         suonerò come la bastian contraria della situazione.
>
>         Partendo dalla cosa più semplice, suggerirei di inserire la
>         dicitura flashback quando si fa un passo indietro,
>         temporalmente parlando, nella narrazione; per capirsi, nulla
>         mi vieta di raccontare cosa è accaduto martedì e poi
>         proseguire tornando indietro a vedere cosa è successo lunedì,
>         ma all’inizio del secondo pezzetto si indica questo “ritorno
>         al passato” con la dicitura flashback.
>
>         Il problema più importante sta nel piano che è stato adottato
>         dall’equipaggio della Vancouver: fisiologicamente parlando è
>         impossibile che le cose possano avvenire come descritte nel
>         brano. Cerco di semplificare il discorso con la consapevolezza
>         che potrebbe comunque apparire un po’ complicato. In questo
>         brano il piano adottato è quello di immettere dell’elio
>         attraverso il sistema di aerazione della nave per aumentare la
>         pressione atmosferica; fin qui tecnicamente è possibile, se
>         consideriamo la nave per come è strutturata è ben ipotizzabile
>         che sotto alcuni frangenti possa fungere quasi da camera
>         iperbarica. In questo modo si vorrebbe portare ad una sorta di
>         edema polmonare di tutti i presenti, con l’unica differenza
>         che i sulibani dovrebbero avere una resistenza di poco
>         inferiore alla nostra. Ho capito l’idea di base ma ritengo vi
>         siano una serie di considerazioni ulteriori che si debbano
>         fare sulle conseguenze dell’idea nel brano a partire dalle
>         premesse su cui si poggia il brano:
>
>          *
>
>             Viene immesso elio nel sistema di aerazione, ciò aumenta
>             la pressione atmosferica senza che nessuno se ne accorga:
>             l’elio non si può mescolare con l’aria perché ha una
>             diversa densità ed è un gas nobile (per farla semplice è
>             come mettere in un bicchiere acqua e olio, l’olio finirà
>             sopra all’acqua), quindi l’elio si posizionerà nella parte
>             alta del corridoio e sino a che non arriverà ad essere
>             respirato nessuno andrà in giro con la voce da paperino,
>             quindi è tecnicamente possibile che non si accorgano
>             dell’elio.. ma dell’aumento di pressione? Questo non è
>             possibile, perchè in caso di aumento non controllato della
>             pressione ci sono aree del corpo che segnalerebbero il
>             problema molto prima, ad esempio le orecchie. Per
>             semplificare, vi è mai capitato in montagna quella
>             fastidiosissima sensazione delle orecchie che si tappano?
>             Quello è dovuto per la variazione di pressione, ovviabile
>             tappandosi il naso e soffiando oppure deglutendo della
>             saliva (manovre di decompressione). In fase aumento di
>             pressione se non si decomprimono le orecchie si vedono le
>             stelle (esperienza personale), sino ad arrivare alla
>             rottura del timpano (rischio che corrono i subacquei), il
>             che comporta delle lesioni alla coclea con estreme
>             difficoltà al mantenersi in piedi (si perde completamente
>             il senso dell’equilibrio). Quindi prima di arrivare
>             all’embolia i nostri sgraditissimi ospiti avrebbero
>             sofferto di altri sintomi che li avrebbero messi in campana.
>
>          *
>
>             Non conosco la fisiologia sulibana sino ad un punto tale
>             da spingermi ad analizzare i fenomeni che dovrebbe colpire
>             il loro organismo, ma conosco un po’ quella terrestre..
>             noi siamo una grossa cartina tornasole, quando un organo
>             importante del nostro organismo inizia a cedere se ne
>             vedono gli effetti sul corpo perchè cambia il colorito e
>             di solito anche dagli occhi, ma cambia anche la nostra
>             capacità di reagire alle situazioni; in una situazione
>             simile tutto l’equipaggio sarebbe sbiancato, avrebbe
>             iniziato a biascicare le parole e a respira come una
>             macchinetta nel tentativo di ossigenare il cervello..
>             tanti altri segnali che non sarebbero sfuggiti ai sulibani;
>
>          *
>
>             L’embolia non ha un effetto così immediato, non esiste
>             semplicemente un livello oltre il quale tutte le funzioni
>             vitali entrano in crisi ma sino a quel momento più o meno
>             si sta bene.. il peggioramento sarebbe stato nettamente
>             più graduale e anche questo avrebbe portato i sulibani ad
>             accorgersene;
>
>          *
>
>             Ammesso e non concesso che nonostante un equipaggio umano
>             che ansima in maniera significativa, bianchi in volto e
>             con notevoli difficoltà a fare alcunchè.. e ammettendo
>             anche, cosa ancora più ardua, che non si siano accorti
>             sino all’ultima che stavano per perdere i sensi, ci sono
>             un altro paio di cose da notare:
>
>              o
>
>                 Da come descrivono la situazione anche i nostri hanno
>                 un edema polmonare di una certa importanza (gli
>                 mancano due minuti ad andare in coma anche loro), non
>                 bastano pochi minuti di respirazione di aria normale
>                 per risolvere: probabilmente avrebbero bisogno di un
>                 vero e proprio drenaggio, minimo minimo la
>                 respirazione di ossigeno puro ma in questo caso ci
>                 vogliono svariate ore prima che possano essere in
>                 grado di riprendersi abbastanza da riuscire a svolgere
>                 le funzioni normali (probabilmente dei giorni);
>
>              o
>
>                 Se tutti i membri della nave soffrono di una simile
>                 embolia non sono neppure in grado di tenersi in piedi,
>                 quindi chi potrebbe curare l’equipaggio? Minimo minimo
>                 bisogna far rientrare di corsa Di Maria dalla navetta
>                 ma anche così, ipotizzando che il medico rientri e
>                 curi tutti.. chi impedirà alla nave accando alla
>                 Vancouver di attaccare? L’intero equipaggio è fuori
>                 gioco a parte gli ufficiali sulle due navette.
>
>              o
>
>                 Se i sulibani sono arrivati al punto massimo, non
>                 dovrebbero essere portati in celle detentive ma.. data
>                 la gravità, nella più ottimistica delle soluzioni in
>                 infermeria.. nella più realistica in obitorio. Se poi
>                 teniamo conto che la situazione non è delle migliori
>                 neppure per l’equipaggio, nessuno potrebbe dargli le
>                 cure di emergenza che gli occorrono e sarebbero
>                 destinati a morire tutti. Mi domando, il nostro
>                 capitano autorizzerebbe un piano che comporterebbe non
>                 solo la morte di decine di sulibani ma che metterebbe
>                 fuori gioco il suo stesso equipaggio?
>
>         ps. Potrei suggerire l'invio di una nuova mail per un brano
>         anziché inserirla sotto il turno di scrittura? Diverrebbe più
>         semplice trovarla.
>
>         <https://www.avast.com/sig-email?utm_medium=email&utm_source=link&utm_campaign=sig-email&utm_content=webmail>
>         	Mail priva di virus. www.avast.com
>         <https://www.avast.com/sig-email?utm_medium=email&utm_source=link&utm_campaign=sig-email&utm_content=webmail>
>
>
>         _______________________________________________
>         Stml2 mailing list
>         Stml2 a gioco.net <mailto:Stml2 a gioco.net>
>         http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml2
>
>     _______________________________________________
>     Stml2 mailing list
>     Stml2 a gioco.net <mailto:Stml2 a gioco.net>
>     http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml2
>
>
>
> -- 
> Ciao, Riccardo
>
> ========================================
> OOO Cmd. Coral Nimosit
> Primo Ufficiale (FO)
> Sez. Comando e Navigazione
> USS Vancouver NX 75722
> coral.nimosit a gmail.com <mailto:coral.nimosit a gmail.com>
> ========================================
>                        Numquam quiescere
> ========================================
>
> _______________________________________________
> Stml2 mailing list
> Stml2 a gioco.net
> http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml2
-------------- parte successiva --------------
Un allegato HTML è stato rimosso...
URL: <http://gioco.net/pipermail/stml2/attachments/20190619/c6fa7d94/attachment-0001.html>


Maggiori informazioni sulla lista Stml2