<div dir="auto">Bellissimo Sibi! Personale ed intimo ma allo stesso tempo equilibrato. Direi che lo sbarco degli ufficiali stia prendendo forma. Molto bene 👍.</div><br><div class="gmail_quote"><div dir="ltr">Il ven 9 mar 2018 18:44 Silvia Bianchini <<a href="mailto:ltcomm.sibi@gmail.com">ltcomm.sibi@gmail.com</a>> ha scritto:<br></div><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex"><div dir="auto"><div dir="auto">Ecco qui il mio pezzo molto intimo che si colloca temporalmente esattamente prima di quello di Riccardo.</div><div dir="auto">Non è molto lungo, ma spero vi piaccia 😊</div><div dir="auto">=========================</div><div dir="auto"><br></div><div dir="auto"><div style="font-family:sans-serif;font-size:12.8px" dir="auto"><div style="margin:16px 0px"><div><div dir="ltr"><p style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;text-align:justify;line-height:18.0473px;font-size:11pt;font-family:'calibri',sans-serif"><b><span style="font-size:12pt;line-height:19.688px;font-family:'garamond',serif">Utopia Planitia - Molo di Attracco 6<a name="m_1423177233069123110_m_-2654061101872690976__GoBack" rel="noreferrer"></a></span></b></p><p style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;text-align:justify;line-height:18.0473px;font-size:11pt;font-family:'calibri',sans-serif"><b><span style="font-size:12pt;line-height:19.688px;font-family:'garamond',serif">USS Novalis – Alloggio del Consigliere</span></b></p><p style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;text-align:justify;line-height:18.0473px;font-size:11pt;font-family:'calibri',sans-serif"><b><span style="font-size:12pt;line-height:19.688px;font-family:'garamond',serif">D.T 01/04/2396 – 11.00</span></b></p><p style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;text-align:justify;line-height:18.0473px;font-size:11pt;font-family:'calibri',sans-serif"><span style="font-size:12pt;line-height:19.688px;font-family:'garamond',serif"> </span></p><p style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;text-align:justify;line-height:18.0473px;font-size:11pt;font-family:'calibri',sans-serif"><span style="font-size:12pt;line-height:19.688px;font-family:'garamond',serif">Non era più entrata nel suo alloggio da quattro giorni, quando dopo uno dei turni più lunghi e pesanti della sua carriera, in cui aveva visto morire amici e colleghi, quando, sporca di sangue e fuliggine, Dwalla aveva trovato la sua porta bloccata e un avviso della sicurezza che la avvisava che era avvenuta una decompressione nell'area dei suoi alloggi ed era stata riassegnata in un alloggio ufficiali del ponte 5 che era diventato libero. una strana espressione per dire che lo sfortunato occupante non ce l'aveva fatta.</span></p><p style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;text-align:justify;line-height:18.0473px;font-size:11pt;font-family:'calibri',sans-serif"><span style="font-size:12pt;line-height:19.688px;font-family:'garamond',serif">Si era quindi trascinata con la caviglia slogata per due ponti sotto e aveva sentito il dolore dell'equipaggio, ma anche la solidarietà e il coraggio e tutto il meglio della Flotta Stellare. Aveva passato quindi la notte nella vasca da bagno a provare a togliersi di dosso l'odore del sangue e la distruzione dagli occhi e dalla mente, tanto sapeva che non sarebbe mai riuscita a dormire nel letto del Tenente Kelzon che aveva visto morire tra le sue braccia.</span></p><p style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;text-align:justify;line-height:18.0473px;font-size:11pt;font-family:'calibri',sans-serif"><span style="font-size:12pt;line-height:19.688px;font-family:'garamond',serif">Poi c'erano stati i funerali solenni e le parole di conforto che aveva elargito a tutti e le decine di rapporti che aveva dovuto scrivere. Troppe cose, troppo da dire e da fare per realizzare e pensare a quello che era accaduto e a quello che sarebbe accaduto di li in avanti. E ora aveva ricevuto l'ordine di sbarco e tre mesi di licenza. Chissà come li avrebbe impiegati. anche se era sicura che il suo amico Nathan le avrebbe senza dubbio proposto qualche terrificante campeggio nella giungla a farsi mangiare dalle zanzare.</span></p><p style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;text-align:justify;line-height:18.0473px;font-size:11pt;font-family:'calibri',sans-serif"><span style="font-size:12pt;line-height:19.688px;font-family:'garamond',serif">Aprì la porta della suo alloggio. Solo lo scintillio del campo di forza stava impedendo la decompressione dovuta a una frattura dello scafo all’altezza di quelle che una volta erano le sue finestre sullo spazio. Tutte le sue cose erano volate qua e la attirate verso il vuoto e la maggior parte di loro perse per sempre. Si guardò intorno preoccupata, ma si rasserenò nel vedere che l’unica cosa di vero valore era rimasta bloccata tra il comodino e il letto. Una vecchia scatola di legno recuperata dall'alloggio di sua madre sulla USS Nereide che raccolse e aprì. Dentro erano conservati qualche dischetto di olofoto dei suoi genitori e di suo marito Claude, tutti morti troppo presto nel compimento del loro servizio. Il suo diario e le sue onorificenze e un dente di una specie di lupo romulano a cui Nathan aveva sparato in una battuta di caccia organizzata dal Senatore Anthalx per festeggiare il successo della cooperazione con la Federazione durante la Guerra del Dominio. Li guardò per qualche minuto, indugiando nei ricordi, poi trovò il badge d’oro della Flotta Stellare di Claude.</span></p><p style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;text-align:justify;line-height:18.0473px;font-size:11pt;font-family:'calibri',sans-serif"><span style="font-size:12pt;line-height:19.688px;font-family:'garamond',serif">"Tu ne avresti salvati di più, almeno quanti ne avrebbe salvati il dottor Di Maria, ma ho fatto il mio dovere e so che saresti stato fiero di me"</span></p><p style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;text-align:justify;line-height:18.0473px;font-size:11pt;font-family:'calibri',sans-serif"><span style="font-size:12pt;line-height:19.688px;font-family:'garamond',serif">Lo portò delicatamente alle labbra e poi lo richiuse con delicatezza nella scatola e la infilò nel borsone. Se è importante conservare il passato perché è quello che fa di noi quello che siamo, non è però corretto crogiolarcisi dentro perché come era solita affermare si sarebbe corso il rischio di non vedere quello che ci aspettava davanti.</span></p><p style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;text-align:justify;line-height:18.0473px;font-size:11pt;font-family:'calibri',sans-serif"><span style="font-size:12pt;line-height:19.688px;font-family:'garamond',serif">Frugò nel disastro per recuperare quello che poteva. Qualche vestito miracolosamente rimasto impigliato nelle grucce, l'intimo rimasto nei cassetti, l'Alta Uniforme che era sempre conservata nel baule inchiodato davanti al letto e la scatoletta con le fiches e le carte da gioco. Diede un'ultima occhiata e poi, senza più voltarsi, uscì.</span></p><p style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;text-align:justify;line-height:18.0473px;font-size:11pt;font-family:'calibri',sans-serif"><span style="font-size:12pt;line-height:19.688px;font-family:'garamond',serif">Girando per la nave, piena di tecnici che stavano valutando i danni, si era resa conto che alla fine non importava. Quello che importava veramente erano le persone. Non dove. Non quando. Non Come. ma CHI. E quelle persone con cui aveva condiviso così tanto in soli due anni di permanenza a bordo ormai facevano parte di lei.</span></p><p style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;text-align:justify;line-height:18.0473px;font-size:11pt;font-family:'calibri',sans-serif"><span style="font-size:12pt;line-height:19.688px;font-family:'garamond',serif">Raggiunse la sala teletrasporto 1 e notò il bagaglio di Coral appoggiato su un lato.</span></p><p style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;text-align:justify;line-height:18.0473px;font-size:11pt;font-family:'calibri',sans-serif"><span style="font-size:12pt;line-height:19.688px;font-family:'garamond',serif">"Tenente, sa dove è andato il Comandante Nimosit?"</span></p><p style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;text-align:justify;line-height:18.0473px;font-size:11pt;font-family:'calibri',sans-serif"><span style="font-size:12pt;line-height:19.688px;font-family:'garamond',serif">"No, comandante. glielo cerco"</span></p><p style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;text-align:justify;line-height:18.0473px;font-size:11pt;font-family:'calibri',sans-serif"><span style="font-size:12pt;line-height:19.688px;font-family:'garamond',serif">"Grazie"</span></p><p style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;text-align:justify;line-height:18.0473px;font-size:11pt;font-family:'calibri',sans-serif"><span style="font-size:12pt;line-height:19.688px;font-family:'garamond',serif">Il giovane tenente attivò la consolle e dopo qualche secondo si rivolse nuovamente al suo superiore "Il Comandante Nimosit è in Sala Riunioni sul ponte 3. glielo chiamo?"</span></p><p style="margin:0cm 0cm 0.0001pt;text-align:justify;line-height:18.0473px;font-size:11pt;font-family:'calibri',sans-serif"><span style="font-size:12pt;line-height:19.688px;font-family:'garamond',serif">"Non si preoccupi. Lo vado a chiamare io stessa"</span></p><br></div></div></div><div style="min-height:0px"></div></div><br></div><div dir="auto"><br></div><br><div data-smartmail="gmail_signature"><br><br>========================<br>Lt. Commander Dwalla Thevek<br>Counselor (CNS)<br>USS Vancouver - NX 75722<br>=========================<br>"Se ti guardi sempre indietro non puoi vedere quello che hai davanti"<br>______________________________<br>Private comunicator: <a href="mailto:ltcomm.sibi@gmail.com" target="_blank" rel="noreferrer">ltcomm.sibi@gmail.com</a><br> <br><br> </div></div>
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