[Stml20] Keane- 11.07 - Il piano B
mokia a libero.it
mokia a libero.it
Mar 4 Nov 2014 23:32:18 CET
Ed il pezzo eccolo qua!Monica
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------USS Marconi – Corridoio Sala teletrasporto – 05 luglio 2394
ore 17.38
Charlie stava per entrare nell’ascensore per tornare in
plancia, quando si sentì chiamare :
“ Chuck! Benedetto ragazzo, lo sapevo che gliel’avresti
fatta!” Tara, la Bath’let assicurata alla schiena con ciò che restava della
giacca della divisa e con ancora i segni del corpo a corpo con i Borg, aveva
appena girato l’angolo, anche lei diretta allo stesso ascensore. In un attimo
gli fu accanto e, prendendolo a braccetto, continuò.
“Allora, quando avremo un po’ di tranquillità, voglio che mi
racconti tutti i particolari: deve essere stata una manovra pazzesca e mi
dispiace di essermela persa, ma con Dal impegnato in plancia, ho dovuto dare
una mano nel contenere le intrusioni Borg. Bravo!” terminò la mezzo klingon,
mentre le porte dell’ascensore si aprirono facendoli entrare in quello spazio
troppo ristretto, per i gusti di Charlie. Il povero ragazzo, che non riusciva a
guardare negli occhi una donna per più di mezzo secondo, abbassò lo sguardo in
automatico, ma finì sulla canotta che a stento conteneva le forme generose del
Capo OPS. Col viso in fiamme rialzò gli occhi e farfugliò qualcosa, senza
capire di preciso cosa stesse dicendo. Sicuramente avrebbe preferito affrontare
una decina di cubi Borg, piuttosto che essere lì adesso.
Finalmente l’ascensore si fermò e le porte si aprirono sulla
plancia: Charlie riuscì a svincolarsi da Tara e si diresse verso la sua
postazione.
“Signor Wyandot, ottimo lavoro.” Questa volta era il Capitano
che lo fece fermare “ Spero che abbia altri conigli da tirar fuori dal
cilindro, perché ci potrebbero servire presto.”
“Ggrazie Signore.” Rispose semplicemente e si mise subito a
pensare a quali tra gli schemi che aveva provato, sarebbe stato il più utile.
Quindi Shran si rivolse a Tara:
“Comandante tutto bene?”
“Si Signore: abbiamo avuto qualche ferito, ma stavolta per
fortuna nessuna vittima.”
“Molto bene: credo che suggerirò al Comando di mettere le
bath’let come arma d’ordinanza per le navi che operano in territori a rischio
di contatto con i Borg!” Disse Shran inclinando leggermente le antenne.
“Penso sia un’ottima idea Signore.” Rispose Tara con un
sorriso soddisfatto, sedendosi alla sua postazione, per eseguire diagnostiche
sui sistemi principali, per valutare i danni che per primi dovevano essere
sistemati.
“Io invece avrei una proposta per quello che concerne le
divise.” Intervenne Jaran dalla sua postazione, ricevendo un sorriso malizioso
da Keane e uno sguardo severo dal Capitano, anche se, in effetti, ne condivideva
il pensiero!
Uss Marconi - Sala Tattica . 06 luglio 2394 - ore 0.45
3 di 14 era tornata al suo cubo per rigenerarsi e Shran ne
approfittò per convocare i suoi ufficiali e Odo: da quando era salita a bordo,
la femmina Borg era stata un’ombra quasi costante alle spalle del Capitano
della Marconi e l’Andoriano non era più riuscito a comunicare con i suoi uomini
con la dovuta discrezione. Quindi un minuto dopo che le particelle di 3 di 14
si erano dissolte nel teletrasporto, aveva indetto subito la riunione.
Seduti al tavolo della Sala Tattica gli ufficiali superiori
della Marconi, portavano tutti sul volto i segni della stanchezza e della
tensione per la difficile situazione in cui erano. Senza indugiare
ulteriormente Shran prese la parola.
“Signori, tra poco più di sette ore arriveremo in prossimità
del secondo nodo Borg: da quanto riferito da 3 di 14 la tattica che abbiamo
usato per il primo, dovrebbe essere ancora valida, in virtù del fatto che le
sette collettività formatesi dopo l’intervento di Janeway, sono scollegate tra
loro. Quindi sicuramente hanno registrato l’esplosione del nodo, ma non sanno
come sia successo. Ora, supponendo che ciò sia vero e apportando le dovute
modifiche, perché questa collettività sarà sicuramente in uno stato d’allerta,
dovremmo riuscire a distruggere anche questo nodo. Ma la mia paura è un'altra!”
“Che cosa faranno i nostri scomodi alleati Borg una volta
che non gli saremo più utili?” la voce di Keane diede vita ai pensieri che
attraversavano un po’ tutte le menti dei presenti.
“Esattamente Comandante. Dopo che li avremo aiutati nell’eliminare
la concorrenza, niente gli impedirà di distruggerci o, peggio ancora, di
assimilarci.” Disse Shran.
“Il Dominio può inviare le navi non impegnate su altri
fronti e che siano a una giusta distanza in supporto, ma non credo che basti.”
“Potremmo farcela con uno dei due cubi che abbiamo di
scorta, ma non con entrambi.” Intervenne Dal.
“Signor Wyandot crede di riuscire a modificare le sue
traiettorie in modo da portare uno dei due cubi un po’ troppo vicino all’esplosione
del nodo, da esserne così danneggiato?” chiese Shran al suo talentuoso pilota.
“D-devo fare qualche calcolo, ma credo s-sia possibile.”rispose
Charlie .
“Ha in mente un piano Signore?” chiese Tara seduta alla sua
destra.
“Può darsi: in prossimità di questo nodo c’è una nebulosa,
giusto?”
“Si Signore: la nebulosa Kilda di classe 11..” rispose Berthier,
mentre un leggero sorriso le illuminò il viso stanco.
“Con presenza di gas sirillio altamente infiammabile: vuole
arrostire i nostri amici?” disse Dal che aveva intuito l’idea che stava
prendendo forma nella mente del Capitano.
“Non mi dispiacerebbe.”
“ L’unico problema è che all’interno di quella nebulosa
anche i nostri sensori saranno ciechi.” Ribatté Salen, il nuovo primo Ufficiale
rimasto zitto sino a quel momento.
“E’ vero, ma noi abbiamo un’arma segreta: Tara confido che
non abbia perso il suo tocco.” Rispose Shran che aveva studiato il curriculum
del suo capo OPS e sapeva della sua peculiarità di sapere sempre trovare la
giusta rotta.
“Tranquilli, non sarebbe la prima volta che attraverso la
selva oscura, ritrovo la dritta via.”rispose la Klingon con la sicurezza tipica
della sua razza. Si misero quindi a studiare i dettagli del piano appena
abbozzato. Due ore dopo, tutto era stato definito, ma la stanchezza data dalla
somma dei combattimenti sostenuti il giorno prima e la scarsità di sonno, era
più che evidente sui loro volti.
“Signori per il momento non possiamo fare di più: adesso
andate a riposare almeno un paio d’ore.”
Non se lo fecero ripetere due volte e tutti gli ufficiali
presenti lasciarono la Sala, tranne Salen, che si rivolse al Capitano.
“Signore io non ho bisogno di riposo, rimango io in plancia.”
“Sì è una buona idea.” Rispose Shran, anche se dubitava di
riuscire a prendere sonno, ma sicuramente una bella doccia l’avrebbe rimesso in
sesto. Prima di tornare al suo alloggio chiamò l’unico dei suoi Ufficiali che
non era stato presente alla riunione appena conclusasi: Kuwano, che a causa dei
numerosi feriti, subiti negli scontri con i Borg era rimasto in infermeria e
conoscendolo, sapeva che non stava di certo riposando nonostante l’ora.
“Shran a Kuwano”
Il nipponico alzò gli occhi dal tricorder medico con cui
stava controllando i valori di un giovane guardiamarina e rispose: ”Qui Kuwano:
qualche problema?”
“Dottore tra qualche ora avrò bisogno che gli uomini in
plancia siano al 110% delle loro capacità: può fare qualcosa per aiutarli?”
“Non si preoccupi: quando sarà il momento, farò un salto su
da voi e vedrà che la stanchezza sarà solo un ricordo. Capitano però che non
divenga un’abitudine, perché è al limite del regolamento quello che vi
somministrerò e potrebbe avere spiacevoli effetti collaterali per qualcuno.” Disse
il Dottore pensando principalmente a Dal, poiché la sostanza che aveva
intenzione di somministrare non era stata testata sui cardassiani.
-------------- parte successiva --------------
Un allegato HTML è stato rimosso...
URL: <http://gioco.net/pipermail/stml20/attachments/20141104/1d6a166c/attachment.html>
More information about the Stml20
mailing list