[Stml20] Brano 12:08 Comprendersi

federico pirazzoli cmdrtkar a gmail.com
Mar 14 Apr 2015 14:45:25 CEST


Dobbiamo pur far crescere 'sto ragazzo, no?

comunque grazie!

*_________________________________________________________________________*
*Da*: Comandante del sommergibile *Sea Tiger*
*A*: Ufficio Approvvigionamenti Arsenale di Cavite, Filippine.
*Tramite*: Comando Forze Subacquee.
*Oggetto*: Carta igienica.
*#1*. Il 6 giugno 1941 questa nave ha inoltrato una richiesta di 150 rotoli
di carta igienica. Il 16 dicembre 1941 detta richiesta è stata restituita
con la stampigliatura: "Materiale sconosciuto. Richiesta annullata."
*#2*. Il Comandante del sommergibile *Sea Tiger* non può fare a meno di
domandarsi cosa viene usato all'Approvvigionamento di Cavite in
sostituzione di questo "materiale sconosciuto", un tempo perfettamente noto
a questo Comando.
_________________________________________________________________________

Il giorno 14 aprile 2015 14:38, Franco Carretti <charles_wyandot a mail.com>
ha scritto:

> Bello mi piace! Adesso abbiamo un po' di spazio di manovra!
> Ottimo lavoro
>
> PS: Adesso Chuck di sicuro si impappina e scatena una guerra :D
>
>
> *Sent:* Tuesday, April 14, 2015 at 12:49 PM
> *From:* "federico pirazzoli" <cmdrtkar a gmail.com>
> *To:* "USS Marconi" <stml20 a gioco.net>
> *Subject:* [Stml20] Brano 12:08 Comprendersi
>  Eccomi qui...innanzitutto mi scuso a) per il ritardo (dovuto ad una
> moltitudine di impicci di varia natura ) e b) per la schifezza che è venuta
> fuori...siate clementi!
>
>
> ******************************************
>
> Brano 12:08
>
> Titolo: Comprendersi
>
> Autore: Tenente Comandante Rekon
>
> Titolo Brano Precedente: Mi concede questo ballo?
>
> ******************************************
>
>
>
>
>
> U.S.S. Marconi - Plancia - 13/01/2395 - 06:20
>
>
>
> C'era un antico detto Terrestre, che Shran aveva imparato da una sua
> vecchia fiamma ai tempi dell'Accademia, che recitava più o meno "se
> qualcosa può andar male lo farà, ma se più cose possono andar male, lo
> faranno nella peggiore sequenza possibile".
>
>
>
> Questo fu il pensiero che attraversò la mente del Capitano della Marconi
> mentre, protendendo istintivamente le antenne verso lo schermo visore,
> riceveva l'informazione che la grande nave aliena che cercavano
> disperatamente di proteggere li aveva appena presi di mira con le sue armi.
>
>
>
> "Manovre evasive!" ordinò, quasi in automatico "allontaniamoci oltre la
> portata di quei missili!"
>
>
>
> In effetti le armi della grande nave erano missili piuttosto antiquati e,
> in condizioni normali, la Marconi avrebbe potuto distanziarli entrando in
> Curvatura o anche spingendo al massimo i motori ad impulso. In condizioni
> normali, ovvero se non fosse stata circondata da uno sciame di piccole
> astronavi intente a spararle addosso!
>
>
>
> "Troppo tardi, non abbiamo sufficiente spazio di manovra!" rispose il
> Timoniere, mentre tentava disperatamente di eseguire ugualmente l'ordine
> ricevuto, mentre la nave sobbalzava sotto le scariche di armi ad energia
> degli alieni della nebulosa. Nella foga il ragazzo, che nonostante la
> maggiore età non aveva la metà dell'esperienza o del talento del Primo
> Timoniere assente, calcolò male una traiettoria  la grande Sezione a Disco
> della Marconi colpì in pieno un caccia alieno, attraversandolo come un
> coltello nel burro ma venendo scossa pesantemente.
>
>
>
> In tutta la nave le luci si abbassarono per diversi secondi e parecchi
> condotti EPS secondari esplosero per il sovraccarico di energia trasmesso
> dagli Scudi. In Plancia, Shran si rialzò di scatto, dopo essere stato
> sbalzato dalla propria poltrona e - vedendo il timoniere a terra - si
> lanciò sulla consolle di navigazione rimasta scoperta gridando al contempo
> "Rapporto danni!"
>
>
>
> "Scudi frontali al 43℅, abbiamo danni di limitata entità sul sistema
> energetico un po' su tutti i ponti..." rispose Durani, continuando nel
> frattempo a sparare al nugolo di navi che li circondava, cercando di aprire
> un varco per il passaggio della Marconi.
>
>
>
> "Hanno fatto fuoco!" urlò l'addetto ai sensori, mentre la visuale sullo
> schermo principale veniva rapidamente trasferita per mostrare ciò che
> accadeva a poppa, dove dietro alla flottiglia aliena fu possibile per un
> secondo vedere una porzione del gigantesco scafo aprirsi e avvampare sotto
> le fiamme del lancio a propulsione chimica di quelli che parevano essere
> centinaia di missili.
>
>
>
> "Tutta l'energia agli scudi di poppa!" urlò Shran, afferrandosi saldamente
> alla consolle di navigazione e stringendo la mascella in attesa
> dell'inevitabile impatto.
>
>
>
>
>
> Nave aliena – Villaggio Alieno - contemporaneamente
>
>
>
> La squadra di sbarco era stata privata delle armi, dei comunicatori e di
> ogni attrezzatura ma, a parte lo sfortunato membro della Sicurezza che era
> caduto da quel sauro volante durante una specie di attacco di panico da
> vertigine, non era stato fatto loro alcun male.
>
>
>
> I federali erano stati portati in una enorme struttura, ricavata in un
> cerchio di alberi alti centinaia di metri, ed erano stati depositati in una
> piccola caverna - ricavata anch'essa dal tronco di un albero parzialmente
> cavo - e guardati a vista da due soldati. Di tanto in tanto ricevevano la
> visita di alcuni di quegli alieni, ma nessuno parlava con loro. Si
> limitavano a guardarli per un po' e poi ad andarsene.
>
>
>
> "Siamo la nuova attrazione turistica di questa gente..." commentò
> sconsolato Resed, passandosi la manona blu sul viso, dopo che l'ennesimo
> visitatore - forse un bambino, visto che era alto circa quanto loro - se ne
> fu andato.
>
>
>
> "Dubito che abbiano molti visitatori qui..." commentò uno degli uomini
> della sicurezza catturati "Piuttosto, signore...come dobbiamo comportarci?
> Dobbiamo preparare un piano di fuga o attendiamo soccorsi dalla Marconi?
>
>
>
> Chuck impiegò qualche secondo ad accorgersi che nessuno stava rispondendo
> alla domanda dell'uomo della Sicurezza e, sollevato lo sguardo, si accorse
> che tutti lo stavano guardando " C...cosa?" domandò stupito.
>
>
>
> "Chiedevo se ritiene che dovremmo attendere una soluzione diplomatica o
> prepararci a tentare la fuga, signore..." rispose l'ufficiale della
> Sicurezza, paziente.
>
>
>
> Chuck si guardò intorno, tentando senza troppo successo di trovare una
> risposta alla domanda ricevuta. Al timone di una nave si sentiva sempre
> perfettamente a suo agio, ma non gli era mai capitato di doversi
> confrontare con l'altro aspetto del "colletto rosso" e - solo ora - si
> rendeva conto di essere l’ufficiale più alto in grado del gruppo.
> Cominciando a sudare disse “Io…credo…per ora aspettiamo, ma iniziamo a
> studiare un possibile piano…sì…”
>
>
>
> Prima di poter dire altro, però un alto alieno - dall’apparenza molto
> anziana a giudicare dal colore chiaro dei capelli e dalla relativa assenza
> di massa muscolare – si fece avanti, andando ad osservarli. L’esame visivo
> durò a lungo, tanto che Chuck si sentì in dovere di alzarsi in piedi, per
> proporsi come interlocutore all’alieno.
>
>
>
> Questi però lo ignorò e – dopo un’attenta osservazione – si pose davanti a
> Resed ed iniziò a parlargli in una lingua incomprensibile.
>
>
>
>
>
> Nave aliena – Esterno Villaggio Alieno - 13/01/2395 - 06:21
>
>
>
> Tara osservò con attenzione l'alieno blu che, persa la lancia e tenuto
> sotto tiro dal Phaser della donna, manteneva una guardinga posizione
> difensiva, gli occhi gialli puntati su di lei e la mano destra a pochi
> centimetri dall'impugnatura di corno di quello che pareva essere un lungo
> pugnale.
>
>
>
> "@@#€€%%....&+-&€##@@#€...@#%&€#!" la melodiosa lingua dell'alieno aveva
> una cadenza rassicurante, quasi si stesse rivolgendo ad una bestia feroce
> da placare a parole, ma non per questo era più comprensibile.
>
>
>
> "Credo sia curioso, non sento malignità in lui..." urlò Julie dalla tasca
> della Mezza-Klingon, per farsi sentire dalla collega delle Operazioni.
>
>
>
> "La curiosità può essere pericolosa, se lo spinge a chiedersi che sapore
> uno abbia..." borbottò Rekon, analizzando col Tricoder il Traduttore
> Universale incastonato nel comunicatore che - da come lo fissava - pareva
> gli stesse facendo un torto personale a non riuscire ad interpretare la
> lingua aliena.
>
>
>
> "Un po' di ottimismo, Rekon..." lo ammonì blandamente Dal, il fucile
> miniaturizzato in mano, puntato verso l'enorme alieno blu "diamo fiducia
> alle sensazioni di Julie..."
>
>
>
> "A meno che la bambina non riesca a parlargli nella testa, credo che
> continuerò a consigliare al nostro taxi Klingon di guardarsi quel bel
> fondoschiena che si ritrova e di impallinare il selvaggio al primo
> movimento..." rimbrottò il Tellarita poi, vedendo la Betazoide scuotere il
> capo, come a dire che non riusciva a trasmettere i propri pensieri
> all'alieno, aggiunse "bimba, smetti di cercare di entrare nella sua testa e
> dammi una mano ad entrare negli analizzatori di quest'affare! Prima
> capiremo cos'ha che non va e prima potremo dire al tomo blu di lasciarci in
> pace e di tornare a fare le pulci alle sue bestie volanti!"
>
>
>
> Ma il momento di stallo non durò molto.
>
>
>
> Tara non ebbe difficoltà a notare l'irrigidirsi dei muscoli dell'alieno e
> stava per sparare, quando un rumore profondo ed una potente vibrazione la
> fecero voltare verso un punto imprecisato dello scafo della grande
> astronave e, un istante dopo, dalla stessa direzione si levarono diversi
> volatili ed il grido di ancor più animali.
>
>
>
> L'alieno scattò verso la propria lancia sorprendendo Tara,  che fu
> comunque lesta a voltarsi nuovamente per fronteggiarlo. In questo modo,
> però, si trovò del tutto impreparata quando un branco di felinoidi a sei
> zampe lunghi ognuno più di 4 metri eruppe nella radura, correndo a folle
> velocità verso di loro.
>
>
>
> La Mezza-Klingon fece partire d'istinto una scarica di phaser che abbatté
> una delle bestie, facendo cadere anche le due immediatamente dietro, ma si
> attirò contro le ire del branco che - con un rapidissimo scarto, le si
> lanciò addosso.
>
>
>
> Per il Capo Operazioni sembrava giunta la fine - una fine accompagnata da
> urla ed insulti miniaturizzati - quando il grande alieno blu le si lanciò
> contro sottraendola alla prima carica delle bestie a sei zampe e, dopo
> essersela caricata in spalla, si mise a correre rapidamente nella foresta.
>
>
>
> Le creature a sei zampe rimasero confuse da quell'intervento per appena
> una manciata di secondi, poi si lanciarono all'inseguimento, costringendo
> l'alieno ad effettuare una serie di lunghi balzi ed una sorta di
> arrampicata ad una mano che - con una facilità che aveva dell'incredibile
> visto che stava trasportando Tara sulle spalle - lo portarono a salire
> sempre più in alto su quegli strani alberi.
>
>
>
> "Non ti fermare!!!" gridò l'ufficiale della Marconi da sopra la spalla
> blu, vedendo che anche diversi felinoidi a sei zampe si stavano
> arrampicando sugli alberi. Nonostante la posizione scomoda, la ragazza
> riuscì a far partire una serie di colpi dalla propria arma, abbattendo una
> delle creature e facendone cadere un'altra.
>
>
>
> Con un colpo di reni, l'alieno si arrampicò al livello superiore
> dell'albero e fischiò a lungo, continuando a salire. Giunto finalmente in
> cima, perse appena un istante per osservare le bestie che li avevano quasi
> raggiunti e spiccò un lungo balzo nel vuoto.
>
>
>
> Vedendo centinaia di metri di nulla spalancarsi sotto di loro, Tara lanciò
> una imprecazione che probabilmente - se non fosse stato troppo impegnato ad
> impedire a Salen di cadere dalla tasca - avrebbe riempito di orgoglio il
> cuore del vecchio Rekon.
>
>
>
> Contrariamente alle aspettative della Mezza-Klingon, però, lo Sto-Vo-Kor
> non li stava ancora reclamando: dal nulla, infatti, comparve uno di quegli
> strani uccelli a quattro ali che li accolse sulla loro groppa. Tara ebbe
> giusto il tempo di vedere l'alieno unire la propria treccia di capelli a
> quella dell'animale, prima che quest'ultimo accelerasse verso il cielo con
> una velocità tale da costringerla ad abbracciare con forza il braccio
> muscoloso che la sorreggeva e a chiudere gli occhi.
>
>
>
>
>
> Nave aliena - isole galleggianti - 13/01/2395 - 06:35
>
>
>
> Quando il sibilo del vento nelle orecchie fu sovrastato dal suono di una
> massa d'acqua in movimento, Tara aprì gli occhi e quel che vide le fece
> spalancare gli occhi "Per Khaless!"
>
>
>
> Quando i cinque ufficiali miniaturizzati si affacciarono dalla tasca in
> cui si erano rintanati, non poterono a loro volta trattenere esclamazioni
> di sorpresa di fronte a ciò che si stagliava di fronte a loro: centinaia di
> piccole isole rocciose galleggiavano nel vuoto, circondate da una serie di
> cascate d'acqua che cadevano fino ad una certa altezza, per poi risalire in
> un movimento che diventava praticamente un circolo infinito.
>
>
>
> "Oh cavolo...questo é..." provò a dire Julie, interrotta daSalen che - da
> bravo Vulcaniano - continuò con un "Affascinante...pare che queste isole
> siano intrappolate nella zona di annullamento gravitazionale al centro
> dell'astronave..."
>
>
>
> "Affascinante i peli delle mie orecchie!" esclamò Rekon, reggendosi alla
> spalla del dr. Kuwano, che non parve troppo felice della cosa "dove
> accidenti ci sta portando quel tizio? E perché?"
>
>
>
> Alla prima domanda l'alieno rispose dirigendo il grande uccello verso una
> delle rocce sospese, una piccola palla di roccia ricoperta di erba e
> lambita da uno degli anelli d'acqua. Con una manovra precisa l'uccello
> atterrò sulla parte inferiore della roccia, mostrando che anch'essa era
> soggetta alla gravità.
>
>
>
> "Sempre più affascinante..." commentò Salen, mentre l'alieno poggiava
> delicatamente a terra Tara, prima di scendere a sua volta dalla groppa
> dell'animale, che anziché volare via si acquattò con la testa sotto una
> delle grandi ali.
>
>
>
> "E adesso?" domandò Julie, mentre l'alieno spariva in una specie di grotta
> naturale scavata nella roccia.
>
>
>
> "Adesso mi dai una mano con questo affare..." ribatté Rekon, attirando
> l'attenzione della Betazoide sul Tricoder e sul comunicatore sui quali
> aveva ricominciato a lavorare "dobbiamo ancora capire perché non traduce
> quella che dovrebbe essere una sintassi primitiva...e ci servirà saperlo se
> vogliamo un passaggio per tornare a casa..."
>
>
>
>
>
> Nave aliena – Villaggio Alieno - 13/01/2395 - 06:20
>
>
>
> Dopo aver parlato per molti minuti senza che si capisse una singola
> parola, il vecchio indicò a Resed l'apertura della grotta, invitandolo così
> implicitamente a seguirlo.
>
>
>
> Impanicato, il Boliano iniziò a balbettare che lui era solo un ingegnere e
> non ne sapeva nulla di Primi Contatti ma, nonostante l'età avanzata,
> l'alieno doveva essere molto forte perché riuscì a trascinarlo di diversi
> metri, prima che qualcuno intervenisse.
>
>
>
> Gli uomini della Sicurezza si alzarono per intervenire, ma con un guizzo
> di comando che non si aspettava di avere, Chuck si alzò e disse "Fermi!"
> quindi, avvicinandosi all'alieno, aggiunse "sono il Tenente Charles Wyandot
> e comando questi uomini. Se deve dire qualcosa a qualcuno di loro, parli
> con me!"
>
>
>
> L'Alieno fissò per parecchi secondi il giovane Umano che - dopo l'impeto
> del momento - si ritrovò con le gambe tremanti a sostenere quegli occhi
> gialli. Quando il vecchio fece una specie di cenno d'assenso e lasciò
> Resed, Chuk tirò un sospiro di sollievo e lo seguì all'esterno.
>
>
>
> Camminarono per parecchi minuti attraversando un villaggio popolato di
> centinaia di alieni di ogni età e, alla fine, giunsero al cospetto di un
> immenso albero dalle radici che pulsavano di energia.
>
>
>
> L'Alieno si sedette tra le radici e, con un cenno del capo, invitò il
> giovane ufficiale della Marconi a fare altrettanto. Con un po' di
> esitazione, Chuck obbedì.
>
>
>
>
>
> Nave Aliena - Isola Fluttuante 13/01/2395 - 06:50
>
>
>
> Tara aveva fatto due volte il giro dell'isolotto fluttuante ma, a parte
> l'ebrezza di camminare a testa ingiù e di bere da una cascata circolare,
> non c'era molto da scoprire o da cui guardarsi.
>
>
>
> Le comunicazioni con la Marconi erano completamente saltate già da un po'
> ma Rekon era troppo impegnato a litigare col Dottor Kuwano e - si sperava -
> ad aiutare Julie nella ricalibrazione dei sensori di analisi del traduttore
> universale per occuparsi anche di quello.
>
>
>
> Dal, che si era arrampicato nuovamente fino alla tasca della parte
> superiore della divisa offrendosi di fare la guardia con lei, le aveva
> riferito che i due pensavano che il problema potesse essere legato al fatto
> che parte del linguaggio di quelle creature fosse a frequenze molto al di
> sotto o al di sopra del normale spettro di analisi, ma a parte questo non
> aveva più avuto aggiornamenti di alcun tipo.
>
>
>
> "Sono preoccupato..." disse il Mezzo-Cardassiano, dopo aver lavorato per
> un po' col tricoder "non riesco a superare le interferenze che ci isolano
> dalla Marconi, ma quando ho provato a parlarne a Rekon mi ha mandato al
> diavolo dicendomi di ricalibrare il segnale...come se potessi farlo senza
> gli strumenti adeguati..."
>
>
>
> "Lascia stare, credo sia solo un po' su di giri..." minimizzò la Mezza
> Klingon, interrompendosi però quando l'alieno tornò.
>
>
>
> La donna si voltò, questa volta senza puntargli l'arma contro, e l'alieno
> disse "I miei saluti, Molte-Voci...io sono Klan, ma la mia gente si
> riferisce a me come l'Esiliato..."
>
>
>
>
>
> *_________________________________________________________________________*
> *Da*: Comandante del sommergibile *Sea Tiger*
> *A*: Ufficio Approvvigionamenti Arsenale di Cavite, Filippine.
> *Tramite*: Comando Forze Subacquee.
> *Oggetto*: Carta igienica.
> *#1*. Il 6 giugno 1941 questa nave ha inoltrato una richiesta di 150
> rotoli di carta igienica. Il 16 dicembre 1941 detta richiesta è stata
> restituita con la stampigliatura: "Materiale sconosciuto. Richiesta
> annullata."
> *#2*. Il Comandante del sommergibile *Sea Tiger* non può fare a meno di
> domandarsi cosa viene usato all'Approvvigionamento di Cavite in
> sostituzione di questo "materiale sconosciuto", un tempo perfettamente noto
> a questo Comando.
> _________________________________________________________________________
>    _______________________________________________ Stml20 mailing list
> Stml20 a gioco.net http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml20
>
>
>
>
>
>
> ====================================
> Lt.JG Charles "Chuck" Wyandot
> Timoniere
> USS Marconi NCC-29303
> Skype Combadge: Silente69
> Private comunicator: francocarretti a mail.com
> [CV]: http://gioco.net/startrek/starfleetitaly/academy/ruolino.php?id=208
> ===================================
> "Vivo la mia vita un quarto di miglio alla volta.
> Non mi importa di nient'altro...
> per quei dieci secondi io... sono libero" (The Fast and the Furious)
>
> _______________________________________________
> Stml20 mailing list
> Stml20 a gioco.net
> http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml20
>
>
-------------- parte successiva --------------
Un allegato HTML è stato rimosso...
URL: <http://gioco.net/pipermail/stml20/attachments/20150414/d8e60710/attachment-0001.html>


More information about the Stml20 mailing list