[Stml20] Capitano Shran - 13.03 - Verranno a cercarmi

Capitano Shran cap.shran a gmail.com
Gio 10 Dic 2015 12:22:56 CET


Giusto, allora ricapitoliamo tutto:

- la marconi è in un lago in pianura visto che ci sono delle colline
intorno;
- il pianeta ha emissioni che disturbano i sensori ed in parte anche gli
scudi;
- io e Franco ci siamo chiusi in calcoli vari: il pianeta ha 35000 Km di
diametro (poco meno della Terra), le navette quindi in 4 ore possono
coprire l'intera superficie andando a bassa velocità per ingannare gli
eventuali radar. Quindi se la base dei ribelli si trova a 10 minuti di
volo, vuol dire che all'incirca distano 1450 Km. Se ci stanno spiando dalle
alture intorno vuol dire che ci sono arrivati anche loro con delle navette;

Quindi, considerato questo, in fase di caricamento del brano on line
scriverò che i colpi di phaser erano di certo più di uno e che alla fine
gli scudi non hanno più retto! :)

Ileana


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Capitano Shran
USS Marconi
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Email: cap.shran a gmail.com
Starfleet Italy: http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/main.php
USS Marconi:
http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/fleetyards/Marconi/main.php?include=home.php
CV:
http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/academy/ruolino_servizio.php?id=199
Skype: dolcevoloo
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"Occhio per occhio, ed il mondo  diventa cieco.."

Il giorno 10 dicembre 2015 11:38, Franco Carretti <charles_wyandot a mail.com>
ha scritto:

> Nella parte finale del racconto di monica ci sono alcune precisazioni:
>
> *"La squadra di ricognizione era appena rientrata alla base e Jira Theris
> li attendeva nel suo ufficio: purtroppo le forti onde elettromagnetiche
> emesse dal pianeta, che lo rendevano un perfetto rifugio per la difficoltà
> dei sensori di penetrarlo, obbligavano altresì a doversi esporre
> fisicamente con missioni a terra, per accertarsi della situazione."*
>
> Quindi ci sono delle emissioni che bloccano i sensori, quindi è logico che
> abbiano usato più navette.
>
> Riguardo al sentirsi sicuri la vedo difficile visto che hanno ricevuto
> dalla Fearless informazioni sul fatto che questa sia la base dei ribelli
>
>
>
>
>
> *Sent:* Thursday, December 10, 2015 at 10:58 AM
> *From:* "Capitano Shran" <cap.shran a gmail.com>
> *To:* "USS Marconi" <stml20 a gioco.net>
> *Subject:* Re: [Stml20] Capitano Shran - 13.03 - Verranno a cercarmi
> *1. non si chiama manovra diversiva ma manovra evasiva*
> hai ragione ahahha e per fortuna che ho anche un pg timoniere... :D lo
> correggo quando lo metto on line.. :)
>
> *2. i sensori della Marconi sono guasti, ma quelli delle navette no, penso
> che sarebbero in grado di analizzare il pianeta stando ferme sul posto*
> no secondo me, sempre per la stessa ragione: ok che sono a lungo raggio,
> ma le navette sono sulla superficie quindi comunque schermati dalla
> curvatura del pianeta: non possono andare oltre l'orizzonte! e in ogni caso
> non darebbero informazioni esatte...
>
> *3. Non sono certo che un phaser riuscirebbe a tirare giù la navetta
> (sappiamo che i ribelli sono qui quindi immagino avessero anche gli scudi)*
> Uhm sì, anche su questo hai ragione. Diciamo che forse avrei dovuto
> spiegare meglio, magari mando un pezzo in più: quello che volevo far
> trasparire era il fatto che la Keane si sentisse tranquilla e sicura di
> volare su quel pianeta e aveva come preso sotto gamba il pericolo tenendo
> gli scudi abbassati durante quella sua deviazione.. Però in effetti non so
> se ha molto senso... che ne pensi?
>
> *Comunque brava :)*
> Grazie *_*
>
> Ileana
>
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> Capitano Shran
> USS Marconi
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> Email: cap.shran a gmail.com
> Starfleet Italy: http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/main.php
> USS Marconi:
> http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/fleetyards/Marconi/main.php?include=home.php
> CV:
> http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/academy/ruolino_servizio.php?id=199
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> "Occhio per occhio, ed il mondo  diventa cieco.."
>
> Il giorno 10 dicembre 2015 09:59, Franco Carretti <
> charles_wyandot a mail.com> ha scritto:
>>
>> Il pezzo direi che va bene, mi pareva strano che le cose non si
>> complicassero. Ci sono però alcuni particolari che ho notato, ma sono
>> sciocchezze:
>>
>> 1. non si chiama manovra diversiva ma manovra evasiva
>> 2. i sensori della Marconi sono guasti, ma quelli delle navette no, penso
>> che sarebbero in grado di analizzare il pianeta stando ferme sul posto
>> 3. Non sono certo che un phaser riuscirebbe a tirare giù la navetta
>> (sappiamo che i ribelli sono qui quindi immagino avessero anche gli scudi)
>>
>> Gli ultimi due punti potrebbero essere spiegati con il fatto che il
>> pianeta emette una qualche radiazione che danneggia sia i sensori che gli
>> scudi, il che renderebbe le cose anche più complicate
>>
>> Comunque brava :)
>>
>>
>> *Sent:* Thursday, December 10, 2015 at 9:12 AM
>> *From:* "Capitano Shran" <cap.shran a gmail.com>
>> *To:* "USS Marconi" <stml20 a gioco.net>
>> *Subject:* [Stml20] Capitano Shran - 13.03 - Verranno a cercarmi
>> Cari ragazzi eccoci finalmente a noi!
>> Vi mando il mio pezzo, tra qualche ora vi manderò anche quello che Ermes
>> ha scritto per la Stazione...
>> Buona lettura!! :)
>>
>> Ileana
>>
>> ======================================
>>
>>
>> *USS Marconi – Ufficio del Capitano - 25/07/2395 ore 07.00*
>>
>> Il Capitano non aveva chiuso occhio per tutta la notte.
>>
>> Pensava a come agire.
>>
>> Quando il giorno prima in plancia era giunta la comunicazione del
>> Comandante Garcia che lo informava del fatto che fossero ammarati sullo
>> stesso pianeta che ospitava quei terroristi, nessuno dei suoi Ufficiali
>> superiori era presente: anche la stessa Durani, che non aveva mai lasciato
>> il suo posto in plancia, in quei minuti si era allontanata per andare a
>> controllare la situazione in sala macchine. Questo gli aveva dato la
>> possibilità di riflettere da solo sul da farsi. Aveva passato in rassegna
>> diverse ipotesi, tra cui anche quella di aspettare che arrivassero i
>> rinforzi. Ok, sarebbe stata la soluzione più logica e di certo quella che
>> avrebbe tenuto il suo equipaggio più al sicuro possibile, ma non era nella
>> sua indole rimanere con le mani in mano. La Fearless sarebbe arrivata tra
>> tre giorni, e quell’attesa l’avrebbe distrutto.
>>
>> Decise quindi di convocare tutti i suoi ufficiali per una riunione, era
>> prima di tutto necessario mettere al corrente i suoi uomini sulla
>> situazione, dopodiché avrebbero studiato insieme una strategia… anche se
>> lui aveva già in mente cosa fare.
>>
>>
>>
>> *USS Marconi – Sala Riunioni - 25/07/2395 ore 08.30*
>>
>> Tutti gli ufficiali superiori erano accorsi puntuali alla riunione
>> indetta dal capitano per quella mattina. Erano tutti molto provati, in
>> primis la Keane che era rimasta sveglia per tutta la notte a lavorare in
>> sala macchine.
>>
>> Shran era seduto al suo posto nella parte stretta del tavolo ovale che la
>> Marconi aveva a disposizione per la sala riunioni. Aspettava pacifico che
>> tutti prendessero il proprio posto, e fu piacevolmente sorpreso di vedere
>> il Capo Operazioni scambiarsi un occhiolino di amicizia con il duro
>> tellarita. Sorrise leggermente.
>>
>> “Bene signori, vedo dalle vostre facce che avete lavorato sodo…” disse
>> Shran incrociando gli sguardi di tutti i suoi uomini
>>
>> “Signor Rekon cove va la Sala Macchine?”
>>
>> “Capitano, la Marconi è di nuovo operativa. Possiamo riprendere quota
>> anche adesso. Ancora manca la curvatura. Per quella dobbiamo aspettare di
>> mettere le mani su dei pezzi di ricambio ma la propulsione ad impulso è
>> all’92% della sua efficienza.”
>>
>> “Molto bene… per il momento vorrei rimanere qua sul pianeta però. Quanto
>> può durare lo scafo a contatto con l’acqua acida del lago?”
>>
>> “Capitano – rispose prontamente il Capo Ingegnere – al massimo altri tre
>> giorni! Non un minuto di più!”
>>
>> Shran fece segno di approvazione e disse che tra tre giorni sarebbe anche
>> arrivata la Fearless con i rinforzi e soprattutto con i ricambia che
>> aspettavano.
>>
>> Dopo aver ascoltato i rapporti di tutti i suoi Ufficiali, Shran prese la
>> parola per spiegare a sua volta quello che la Garcia le aveva detto il
>> giorno prima e cioè che là su quel pianeta, nascosta da qualche parte,
>> probabilmente c’era la base di una vera e propria organizzazione criminale
>> a cui il loro prigioniero poteva far parte.
>>
>> A queste parole Dal, visibilmente agitato, stava per prendere la parola
>> ma il capitano lo interruppe subito con un gesto della mano: “Nessuno è
>> ancora certo di niente. Sappiamo che Jabin ha passato diverse settimane qua
>> su Leinos III e che sicuramente non ha agito da solo. Su Deep Space 16 non
>> hanno ancora scoperto nulla in più rispetto a quanto vi ho detto. Per
>> quanto ne sappiamo noi, Jabin potrebbe essere anche un pazzo che ha deciso
>> di agire da solo.” Puntualizzato questo, con un gesto del viso, Shran
>> ridiede la parola al Tenente Dal che fremeva visibilmente per poter parlare.
>>
>> “Capitano! Quel delinquente che abbiamo in cella qua sulla Marconi ha
>> detto di aver agito per conto dei Profeti e che i Profeti lo aiuteranno
>> fino a che la NOSTRA causa non trionferà. Ha parlato al plurale,
>> sicuramente si tratta di un gruppo armato! E noi dobbiamo andare là fuori a
>> stanarli, TUTTI!”
>>
>> “Signor Dal si calmi. Io sono perfettamente d’accordo con il suo punto di
>> vista, ma dobbiamo rimanere calmi, tutti, e lei deve cercare di non farsi
>> coinvolgere troppo da questa faccenda…”
>>
>> Questo di non farsi coinvolgere in prima persona era una delle frasi che
>> più odiava dire da quando era diventato Capitano. Certo ne capiva e ne
>> accettava il significato: un membro di equipaggio coinvolto per motivi
>> personali in una questione di sicurezza non si rivela mai efficiente alla
>> riuscita della missione, ma dal lato umano capiva che era impossibile
>> cercare di tenere fuori i propri sentimenti dal lavoro. Lui da andoriano a
>> volte faceva molta fatica a farlo. Ma si deve imparare, e se il suo Tenente
>> non lo avesse capito, glielo avrebbe ripetuto con più convinzione…
>>
>> “Capitano! Come può pensare che io non sia coinvolto in questa cosa? Sono
>> per metà Bajoriano se lo ricorda? Quel bastardo sta mettendo in pericolo la
>> vita dei bajoriani stessi oltre che aver messo in serio pericolo la nostra!
>> Non crederà mica che il mio lavoro verrà condizionato da questi eventi…
>> spero…” Dal dall’impeto e dalla rabbia si era addirittura alzato in piedi…
>>
>> *ecco la classica reazione di quando si chiede a qualcuno di non farsi
>> coinvolgere* pensò Shran ironico e riprese la parola questa volta con un
>> tono decisamente più perentorio rispetto a quello che aveva avuto qualche
>> istante prima.
>>
>> “Tenente, si segga. Da quello che vedo lei sta già condizionando il
>> nostro ed il suo lavoro.”
>>
>> Il mezzo bajoriano non si era neanche accorto di essersi alzato e tornò
>> seduto con un visibile gesto di stizza.
>>
>> “Signori, ho indetto questa riunione perché ho deciso di mandare delle
>> pattuglie fuori a monitorare la situazione e volevo chiedere il vostro
>> parere. Inizialmente pensavo che vi avrei tenuti tutti a lavorare alle
>> riparazioni a bordo, ma visto che siete riusciti a rimettere in sesto la
>> nave, credo sia meglio andare a vedere quello che c’è là fuori. Come detto,
>> su questo pianeta potremmo non trovare nessun altro come potremmo
>> imbatterci in dei veri terroristi. In questo caso potrebbero essere una
>> decina di uomini come centinaia. Per questo motivo non posso mandare solo
>> delle semplici squadre di ricognizione ma ci serve un piano d’ azione.”
>>
>> La riunione andò avanti per altre due ore. La maggior parte delle
>> strategie di attacco erano state formulate dal Tenente Durani ma alla fine
>> ebbe la meglio l’azione proposta proprio da Dal.
>>
>> Quando il Capitano sciolse finalmente la riunione e tutti stavano
>> velocemente tornando ai propri lavori, Dal si avvicinò a Shran e gli porse
>> le sue scuse.
>>
>> Da quando aveva preso servizio per la Flotta Stellare, Dal aveva avuto a
>> che fare con altri quattro Capitani, ma mai nessuno era come Shran. Lui era
>> un tipo davvero molto particolare e molto difficile da capire: sempre molto
>> cordiale e dai toni amichevoli, ma con una intonazione della voce che
>> incuteva rispetto. All’apparenza molto pacifico ma in realtà sempre pronto
>> all’azione. Non sapeva bene cosa lo colpiva di più, e alle volte non capiva
>> neanche se lo preferiva al vecchio Capitano della Marconi, era così,
>> difficile da prevedere…
>>
>>
>>
>> *USS Marconi – Plancia - 25/07/2395 ore 16.00*
>>
>> I sensori a lungo raggio della Marconi non sarebbero serviti a nulla,
>> anche se già riparati, dal momento che questa si trovava spiaggiata e la
>> curvatura del pianeta ne impediva l’utilizzo. Stessa cosa valeva per quelli
>> a corto raggio: da quella posizione avevano una gittata di circa 150 metri:
>> erano utili se qualcuno avesse tentato l’abbordaggio, ma, considerato che
>> erano dentro a un lago e considerato che c’erano uomini di vedetta ovunque,
>> anche questi non servivano a molto.
>>
>> Il piano di Dal consisteva nel far decollare le tre navette della Marconi
>> e mandarle in ricognizione intorno al pianeta per mappare quello che si
>> trovava intorno e per capire se e con quante persone avevano a che fare. In
>> effetti era un piano abbastanza banale ma tuttavia molto efficace, almeno
>> per quei primi momenti.
>>
>> =^= Capitano Shran. Le navette sono pronte a partire =^=
>>
>> Fu la voce di Rekon che, dopo sole tre ore di duro lavoro, aveva dato il
>> via libera alla ricognizione.
>>
>>
>>
>> *USS Marconi – Hangar Navette - 25/07/2395 ore 19.20*
>>
>> La Keane aveva stimato che con tre navette e seguendo delle precise
>> traiettorie, avrebbero coperto tutta la superficie del Pianeta in sole 4
>> ore. Fortunatamente il tramonto era ben lontano dall’arrivare ed oltretutto
>> ai sensori Federali di certo non serviva la luce per funzionare
>> correttamente. Shran decise di partire subito.
>>
>> Le tre squadre erano composte da tre uomini ciascuna: la prima, la
>> navetta Scope era formata dal Capitano in persona, da un timoniere e da un
>> Ufficiale della Sicurezza. Nella navetta Stark c’erano la Keane e altri due
>> uomini della sua squadra. La terza navetta, la Enterprise, aveva come
>> equipaggio Dal, Wyandot e un altro ufficiale della sicurezza fidato di Dal.
>>
>> Shran aveva dovuto subire una lunga discussione con il suo Primo
>> Ufficiale che ovviamente non voleva lasciarlo partire ma l’andoriano non
>> volle sentir ragioni: odiava non avere nulla da fare ed un giretto con la
>> sua Scope non avrebbe di certo fatto male a nessuno e tanto meno messo in
>> pericolo nessuno…
>>
>> =^= Bene Signori! Siamo pronti a partire? =^= la voce del Capitano arrivò
>> nelle cuffie delle altre due squadre di sbarco.
>>
>> =^= Navetta Stark pronta, Signore =^= rispose la mezza Klingon
>>
>> =^= Anche noi siamo prontissimi Capitano =^= fu la risposta di Dal che
>> con la sua navetta fu il primo a lasciare la Marconi.
>>
>> =^= Bene! Ad ognuno la sua strada ragazzi. Ci sentiamo là fuori. =^=
>>
>> E partirono tutti.
>>
>>
>>
>> *Navetta Stark – Pianeta Leinos III - 25/07/2395 ore 23.00*
>>
>> Dopo quasi quattro ore di navigazione, le navette avevano tutte compiuto
>> la loro missione. Nessuno aveva trovato nulla che potesse essere d’aiuto a
>> capire quello che stava succedendo quando uno dei sensori della Navetta
>> Stark captò un lievissimo segnale.
>>
>> =^= Capitano, qui Keane. =^=
>>
>> =^= Mi dica Tenente, vuole rimanere ancora qua fuori? =^=
>>
>> =^= No no Capitano – rispose la Keane – in effetti questo pianeta sembra
>> davvero molto affascinante. Foreste, animali, ruscelli, ma non è di questo
>> che si tratta. La Stark ha evidenziato una piccola traccia energetica ma
>> devo scendere un po’ di quota per capire bene di che si tratta. =^=
>>
>> =^= Sarebbe meglio che la raggiungessimo anche noi, Tenente. =^=
>>
>> =^= No Capitano, non credo sia necessario. Perdereste più tempo per
>> arrivare da noi che noi a scendere e a tornare alla Marconi. Vedrà che
>> faremo solo dieci minuti di ritardo. =^=
>>
>> =^= Va bene Signor Keane. Ma state attenti. Shran chiudo =^=
>>
>> La Keane guidava lei stessa la navetta, in effetti sarebbe potuta anche
>> partire da sola, ma per motivi di sicurezza Dal aveva imposto un equipaggio
>> minimo.
>>
>> “Ok, inizio la discesa.”
>>
>> In effetti la Keane c’aveva visto benissimo. Là sotto, nascosto dietro un
>> bel mucchio di vegetazione, si trovava una struttura in metallo molto
>> estesa *si direbbe una base militare* pensò tra sé e abbassò ancora di più
>> la sua quota di navigazione.
>>
>> Proprio nel momento in cui il Capo Operazioni stava per risalire, la voce
>> allarmata di uno dei due uomini là dietro la spaventò.
>>
>> “Capo! Siamo stati scoperti. Ci stanno analizzando! Capo andiamo via!”
>>
>> “Maledizione! - esclamò Keane rendendosi conto che il Signor Farn aveva
>> ragione – Manovra diversiva. Tenetevi forte.” E virò bruscamente a destra…
>>
>> “Farn, mandi immediatamente le nostre coordinate alla Marconi. Subito! Si
>> sbrighi!” ordinò repentinamente la Keane mentre, presa dalle manovre per
>> allontanarsi da quel posto, non si accorse che la loro Stark era presa di
>> mira da un phaser.
>>
>> All’improvviso ci fu una forte esplosione al motore.
>>
>> La navetta iniziò a perdere quota.
>>
>> Buio
>>
>>
>>
>> *USS Marconi – Ufficio del Capitano – 26/07/2395 – ore 00.23*
>>
>> “Maledizione!!” Shran aveva appreso ormai da diverso tempo della
>> scomparsa della sua navetta e del suo Capo Operazioni. La sua rabbia era
>> incontrollabile.
>>
>> Il suo ufficio sembrava un vero campo di battaglia: la vetrinetta in cui
>> teneva delle medaglie ed i suoi diplomi della flotta era frantumata dal
>> lancio del primo d-padd trovato sotto tiro. Gli altri, accuratamente
>> sistemati sulla sua scrivania adesso erano tutti per terra.
>>
>> Quando il suo primo ufficiale entrò nel suo studio, lo sorprese mentre
>> sferrava un pugno alla parete.
>>
>> Il Comandante rimase sull’uscio della porta, aspettando un momento
>> propizio per parlare:
>>
>> “Ebbene, Signor Salen?” gli chiese l’andoriano dopo qualche minuto
>> cercando di respirare profondamente e di calmarsi
>>
>> “Capitano, capisco quello che è successo ma non mi sembra il caso di
>> trattare il suo studio in questo modo.” Rispose con freddezza il
>> vulcaniano, a Shran parve quasi che lo stesse prendendo in giro.
>>
>> “Senta, signor Vulcaniano. Uno dei miei migliori ufficiali è disperso, a
>> voler essere ottimisti. Adesso, o lei ha qualcosa di valido da dirmi, o
>> altrimenti mi lasci in pace. Sono stato chiaro?”
>>
>> “Chiarissimo Signore. Appena lo riterrà opportuno ci vedremo in Plancia.”
>>
>> Nessuno dell’equipaggio della Marconi aveva ancora visto Shran
>> arrabbiato. Era una cosa che gli succedeva davvero di rado in effetti. Un
>> vulcaniano non era certo l’incontro migliore che l’andoriano potesse fare
>> in quel momento, ma quello era il suo primo ufficiale e lui lo stimava e
>> rispettava.
>>
>> Sì, probabilmente gli voleva anche bene…
>>
>> *maledetto vulcaniano…* pensò Shran e poco prima che questo potesse
>> uscire dal suo studio si calmò un po’ e lo chiamò:
>>
>> “Signor Salen, la Marconi è sotto la mia responsabilità quanto sotto la
>> sua. - Salen gli rispose con un solo gesto del capo, aveva capito che il
>> Capitano gli stava chiedendo scusa a modo suo… - verrò in Plancia con lei…
>> e, mi scusi per la mia accoglienza…”
>>
>> “Non si preoccupi Capitano, aveva solo bisogno di sfogarsi. Certo non
>> posso dire che la capisco, ma ho imparato a convivere con queste
>> esternazioni.” rispose il Primo Ufficiale senza nessun tipo di intonazione
>> nella voce. Anche se, incrociato lo sguardo di Shran, gli lanciò uno
>> sguardo di intesa.
>>
>>
>>
>> *Pianeta Leinos III – Base Terroristica - 26/07/2395 ore 02.07*
>>
>> Quando Keane riaprì gli occhi si trovò legata in una cella detentiva. Una
>> donna bajoriana in assetto di guerra le faceva da piantone.
>>
>> “Dove diavolo mi trovo?!” Gridò Tara con tutta la voce che aveva…e con
>> tutta la sua rabbia klingon
>>
>> Di tutta risposta si vide l’arma della guardia puntata addosso.
>>
>> “E’ inutile che ti agiti signorina, sei nostra prigioniera adesso. I tuoi
>> due amici sono morti e la tua navetta è distrutta. Ma tranquilla, il Capo
>> non ha intenzione di ucciderti, almeno per ora.” Rise e si rimise di spalle
>> alla cella.
>>
>> “Verranno a cercarmi” gridò Keane
>>
>> “Bene! Li aspetteremo allora…” e rise.
>>
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