[Stml20] Keane - 12.11 - Intrusi pericolosi

Capitano Shran cap.shran a gmail.com
Lun 8 Giu 2015 16:28:17 CEST


aaahhhhhhh finalmente stiamo facendo tornare normali i poveri piccolini... :D

Il brano mi è piaciuto molto, come dice Franco la storia è andata un
bel po' avanti senza altri inconvenienti... Bene!

Ileana

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Capitano Shran
USS Marconi
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"Occhio per occhio, ed il mondo  diventa cieco.."


Il 8 giugno 2015 15:43, Franco Carretti <charles_wyandot a mail.com> ha scritto:
> Bel lavoro... siamo andati avanti un pezzo senza inventarci qualche altra
> catastrofe :D
>
> Ho notato un po' troppi: "disse:" in alcuni casi andavano bene, in altri
> erano un po' ripetitivi... ma magari pare a me.
>
> Brava
>
>
> Sent: Monday, June 08, 2015 at 2:51 PM
> From: "mokia a libero.it" <mokia a libero.it>
> To: stml20 a gioco.net
> Subject: [Stml20] Keane - 12.11 - Intrusi pericolosi
>
>
> Credevo di non fare in tempo e invece eccolo qua: il brano è arrivato
>
> Baci Monca
>
>
>
> USS Marconi - Plancia - 13 gennaio 2395 – Ore 10.15
>
> I due andoriani, dopo i convenevoli dovuti al lungo periodo in cui non si
> erano frequentati, stavano cercando di capire la tattica del loro
> avversario: perché gli attacchi erano cessati? Certo l’arrivo della Flotta
> Andoriana era un forte deterrente, ma si erano dimostrati sempre molto
> decisi nel volerli eliminare. E perché quel tentativo di mandare una navetta
> sulla Nave-Isola? Per fortuna il suo Tattico se n’era accorto in tempo e
> l’aveva distrutta, ma era una manovra cui non riuscivano a dare una
> risposta. Erano immersi in diverse congetture quando Durani chiamò dalla
> Plancia, richiedendo la presenza del Capitano.
>
> “Novità Tenete?” chiese sedendosi alla sua postazione, seguito da Nhial che
> si fermò alla sua destra.
>
> “Abbiamo esaminato i dati dell’ultimo scontro ed è stata rilevata traccia di
> un teletrasporto dalla navetta di Adesto verso la Nave-Isola.
>
> “Che cosa avranno intenzione di fare?” chiese Nhial.
>
> “Forse non riuscendoci dall’esterno, vorranno provare a distruggerla
> dall’interno. Dobbiamo avvisare la squadra di sbarco di stare all’erta.”
>
>
>
> Nave aliena - Molto vicino al Villaggio - 13 gennaio 2395 - Ore 10:50
>
> Il giovane Wyandot pensava che se la marcia, verso i motori della
> nave-pianeta, fosse durata ancora molto, probabilmente sarebbe morto: il
> ritmo tenuto dagli indigeni era piuttosto sostenuto e lui era abituato a
> percorrere enormi distanze, ma sempre e solo volando. Quando, alzando gli
> occhi, vide la figura del Comandante Keane che si stagliava in piedi,
> davanti all’imboccatura di una grotta, ringraziò il cielo, che anche
> stavolta aveva vegliato su di lui. Cinque minuti dopo i due gruppi si erano
> riuniti e Tara, essendo il tempo quasi scaduto, ordinò a Resed di seguirla
> all’interno, senza dilungarsi in troppe spiegazioni. Anche il gruppo dei
> nativi s’inoltrò all’interno della grotta, più incuriosito, che impaurito da
> tutte quelle novità.
>
> Arrivati alla caverna-motore, furono accolti da Rekon che urlò a Resed
> “Accidenti a te! Una lumaca rigelliana sarebbe arrivata prima! Vieni qua e
> ascolta cosa devi fare!” Il boliano si avvicinò alla consolle, dove il
> minuscolo Capo Ingegnere si era sistemato, insieme agli altri ufficiali in
> miniatura, ed esclamò:
>
> “Ma Signore…cosa è successo?”
>
> “Non è il momento per le spiegazioni, diamoci una mossa.”
>
> “Un momento!” intervenne Kuwano” io capisco l’urgenza di evitare che questa
> nave esploda, ma se fosse possibile, vorrei evitare di sciogliermi in un
> liquido biologico.”
>
> “Tara, il Dottore ha ragione: non sappiamo per quanto tempo ancora la nostra
> struttura molecolare rimarrà stabile e, comunque in queste condizioni, non
> serviamo a niente.” Le disse Dal.
>
> Keane non ci pensò più di un secondo, poi rivolta al giovane timoniere
> disse” Charlie tornerai alla navetta con i nostri mini-compagni e se
> possibile eseguirai un teletrasporto con la Marconi: secondo il Dottore in
> questo modo riacquisteranno le loro dimensioni normali.
>
> Wyandot, al pensiero di percorrere di nuovo quella distanza a piedi, sbiancò
> per la stanchezza che provava in quel momento e non avendo il coraggio di
> ammetterlo.
>
> “Forza Signori il taschino di Charlie vi aspetta.” Disse Tara avvicinando la
> mano alla consolle per trasferirli al loro nuovo ospite.
>
> “Non se ne parla nemmeno” brontolò Rekon “ questi incapaci non saprebbero
> dove mettere le mani: io resto!”
>
> Ben sapendo che era impossibile far cambiare idea al vecchio tellarita, Tara
> disse:
>
> “Ovviamente dovrai tornare a prendere il nostro cordiale Capo Ingegnere, se
> non sarà troppo tardi!” sollevando gli occhi al cielo esasperata.
>
> Wyandot fece entrare i suoi compagni nel taschino della sua divisa e si girò
> per tornare da dove era venuto.
>
> “Dove vai?” gli chiese Tara.
>
> “Alla navetta.” Rispose Chuck confuso.
>
> “Ma così ci metterai toppo tempo. Klan, potresti portarlo tu?”
>
> L’alto allestiano assentì con un lieve cenno del capo e si avvicinò a
> Charlie.
>
> “Volando farai molto prima!”
>
> “Grazie Signore!” rispose il giovane ritrovando il colore sul viso, prima
> impallidito.
>
>
>
> Esterno della grotta- poco dopo
>
> I due infiltrati di Adesto erano nascosti in attesa del momento giusto per
> entrare in azione: tutto era tranquillo da diversi minuti e Darsa si era
> deciso a entrare. Improvvisamente dalla grotta uscì uno di quegli alti
> indigeni, seguito da uno dei Federali, un po’ affannato. L’indigeno emise un
> suono modulato, una specie di richiamo, perché quasi immediatamente, un
> enorme essere alato planò ai suoi piedi: con un balzo elegante vi salì in
> groppa e con la mano destra aiutò il suo compagno a salirvi dietro di lui.
> L’animale si librò in volo con pochi e potenti colpi d’ala e in pochi
> istanti sparirono dalla loro visuale.
>
> “Te l’avevo detto che era presto per entrare!” disse Zarak, che si era già
> immaginato scoperto da quello strano essere e tirava un sospiro di sollievo.
>
> “D’accordo, ma non possiamo restare qua in eterno: aspetteremo ancora un
> po’, m a poi entriamo!” rispose Darsa risoluto a compiere la missione
> affidata loro da Tylca.
>
>
>
> Nave aliena – Navetta – 11.10
>
> Klan aveva spinto il suo essere alato alla massima velocità e il viaggio,
> verso l’imboccatura della grotta dove era atterrata la navetta della
> Marconi, era durato poco più di un quarto d’ora, tempo di cui Chuck aveva
> goduto ogni momento: l’ebbrezza del volo era per lui un’esperienza molto
> appagante. Aveva convinto Klan ad aspettare fuori e, dopo aver appoggiato
> delicatamente i suoi minicolleghi sulla poltrona di fianco alla sua, vide
> che la consolle di comunicazione lampeggiava. Era un messaggio da parte di
> Shran, molto distorto dalle interferenze, che li avvertiva del probabile
> invio di uomini di Adesto per una probabile azione terroristica.
>
> “Dobbiamo avvertire il Comandante Keane del possibile pericolo.” disse Dal
> ma Salen lo interruppe.
>
> “Prima dobbiamo tornare alla Marconi per effettuare il teletrasporto e
> ristabilire la nostra struttura originale.”
>
> “Potremmo usare quello della navetta.” Suggerì Berthier.
>
> “Sono d’accordo: prima torniamo alle nostre dimensioni meglio è. Chi si
> offre volontario per vedere se la nostra teoria funziona?” chiese Kuwano.
>
> “Mma io non so se sono in grado di farlo!” disse Charlie, che già si vedeva
> davanti a Suri a dover giustificare su come aveva dissolto in una poltiglia
> biologica, la maggior parte dei suoi ufficiali superiori.
>
> “Tranquillo Chuck: la nostra Julie ti guiderà passo per passo.” Disse Dal,
> poi girandosi verso la donna “Mi raccomando: non vorrei ritrovarmi più
> piccolo di così!”
>
> “Molto bene: a quanto pare abbiamo il nostro volontario.” Disse secco
> Kuwano.
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