[Stml20] [STML20] Brano 13.04 - Complicazioni (esattamente ciò di cui avevamo bisogno)
Capitano Shran
cap.shran a gmail.com
Mer 20 Gen 2016 17:22:16 CET
Va bene, Federico mi ricorderò che hai trasformato la Marconi in un
sottomarino!! Non pensare di sfuggire!! :D
Ottimo pezzo!! :D
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Capitano Shran
USS Marconi
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Email: cap.shran a gmail.com
Starfleet Italy: http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/main.php
USS Marconi:
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Skype: dolcevoloo
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"Occhio per occhio, ed il mondo diventa cieco.."
Il giorno 20 gennaio 2016 00:22, Franco Carretti <charles_wyandot a mail.com>
ha scritto:
> Gran bel pezzo... ci sono delle belle problematiche da affrontare.
> Ultimamente sembra sempre che siamo "a pecora" :D
>
> *Sent:* Tuesday, January 19, 2016 at 2:43 PM
> *From:* "federico pirazzoli" <cmdrtkar a gmail.com>
> *To:* "USS Marconi" <stml20 a gioco.net>
> *Subject:* [Stml20] [STML20] Brano 13.04 - Complicazioni (esattamente ciò
> di cui avevamo bisogno)
>
> Mi scuso per l'abissale ritardo con cui presento questo pezzo, ma ho avuto
> un periodo di crisi creativa e casini in ufficio, incluso un cambio di
> ufficio che mi sta dando diversi problemi). Il pezzo non mi entusiasma, ma
> é tardi e ve lo propongo ugualmente...
>
> **********************************************
>
> Brano: 13.04
>
> Titolo: Complicazioni (esattamente ciò di cui avevamo bisogno)
>
> Autore: Tenente Comandante Rekon
>
> Brano precedente: 13.03 – Verranno a cercarmi
>
> **********************************************
>
> Pianeta Leinos III – Base Terroristica – In una seconda cella -
> 26/07/2395 ore 02.07
>
> Il Capo Specialista Farn si guardò intorno stupito, cercando di ricordare
> come avesse fatto a finire legato in quella che aveva tutta l’aria di
> essere una cella di detenzione, anche se un po’ rozza. Un soldato
> Bajoriano in assetto da combattimento lo stava tenendo sotto controllo
> con un fucile, ma non pareva particolarmente preoccupato.
>
> “Io sono il Capo Specialista Hector Farn, della U.S.S. Marconi” disse,
> cercando di attirare l’attenzione del suo carceriere, mentre la sua mente
> lavorava febbrilmente alla ricerca di una soluzione o di una via di fuga
> da quella situazione “Avete attaccato una unità Federale, e questo è un
> reato molto grave. Perché…”
>
> “Silenzio, è inutile che protesti, Umano!” lo interruppe con un certo
> disprezzo il Bajoriano “I tuoi due amici sono morti e la tua navetta è
> distrutta. Ma tranquillo, il Capo non ha intenzione di ucciderti, almeno
> per ora.”
>
> “Ma…perché?” chiese lo scienziato terrestre “Bajor è amico della
> Federazione da anni…”
>
> “E’ vero…” rispose duramente il soldato, prima di dargli le spalle “Ma la
> Federazione non è amica di Bajor…quindi le cose dovranno cambiare!”
>
> Pianeta Leinos III – Base Terroristica – In una terza cella - 26/07/2395
> ore 02.07
>
> Il Guardiamarina Denora Seti fece uno scatto indietro quando si accorse
> di essere osservata da vicino ma – a causa dei legacci che le bloccavano
> braccia e gambe – il suo movimento non la allontanò che di pochi
> centimetri dal volto deturpato che la stava fissando.
>
> “Non temere, bambina…non sono qui per farti del male…” disse la voce di
> donna, una voce melodiosa e gentile…una voce anziana e tranquillizzante
> che mal si sposava col volto deturpato – probabilmente dal fuoco – di chi
> le stava parlando.
>
> Ma Denora era una osservatrice piuttosto abile…una giovane addetta alla
> sicurezza a cui non sfuggirono i dettagli, quali l’orecchino e gli abiti
> – che facevano della donna di fronte a lei una Vedek “Chi è lei?” chiese.
>
> “E’ così importante, bambina?” rispose la donna, riuscendo in qualche
> modo ad apparire tranquillizzante nonostante il proprio aspetto “Che il
> mio nome sia Adana o Winn…o qualunque altro…è così importante?” ripeté,
> citando i nomi di alcuni importanti leader religiosi del passato di
> Bajor. Quindi fece una pausa e aggiunse “Non è forse più importante sapere
> che ti sono amica e che non è mio desiderio farti del male?”
>
> "Se lei non mi é nemica, perché sono legata e perché avete sparato sulla
> nostra navetta?" domandò il Guardiamarina Denora, muovendo per quanto
> poteva la testa, quando la presunta Vedek che le stava davanti sollevò la
> destra.
>
> La donna ignorò quel tentativo della giovane Bajoriana di sottrarsi al
> suo tocco e le afferrò il lobo sinistro, sondando il suo Pagh. Quindi,
> soddisfatta, disse "Ragazza mia...non abbiamo certo attaccato te, che sei
> una coraggiosa figlia di Bajor, ma coloro che minacciano il futuro del
> nostro mondo..."
>
> "Avete attaccato una Nave Stellare della Flotta Stellare!" protestò la
> bionda Bajoriana della sezione Tattica "la Federazione non é nemica di
> Bajor, tutt'altro!"
>
> "Non in senso stretto, ragazza.." rispose la Vedek "ma la loro presenza -
> il loro modo di pensare e di vedere l'universo - é comunque un pericolo
> per Bajor. Inoltre il loro continuo sfruttamento del Tempio Celeste,
> senza alcun rispetto nei confronti dei Profeti che lo abitano. Quindi
> no..." concluse sorridendo "la Federazione non é un nemico in senso
> militare, ma deve andare via da Bajor quanto prima. Tutti gli alieni, a
> qualunque razza appartengono, devono andare via da Bajor."
>
> "Senza la Federazione Bajor sarebbe ancora sotto il controllo
> Cardassiano, o del Dominio!" ribatté decisa la ragazza, venendo però
> interrotta dalla donna.
>
> "Ragazza..." la ammonì, per la prima volta con tono irato "Bajor si é
> liberato dai Cardassiani per la forza dei suoi figli! Affermare qualcosa
> di diverso é un insulto a tutti i morti di Bajor!"
>
> "Conosco la storia..." affermò allora conciliante la giovane ufficiale
> "ma dopo aver cacciato i Cardassiani dal pianeta, Bajor non aveva le
> risorse per difendere il nostro spazio...il controllo dell'accesso al
> Tempio Celeste sarebbe stato loro, se non ci fosse stata la Federazione a
> controllare Deep Space Nine..."
>
> “Vedi, mia cara…” rispose la donna, addolcendo il tono di voce e
> poggiandole una mano sulla spalla “E’ proprio questo il problema della
> Federazione…forse non lo fa con intento malevolo, ma tende a cambiare e
> uniformare tutte le culture con cui entra in contatto…”
>
> Fu in quel momento che Denora comprese che la conversazione sarebbe stata
> ancora molto lunga.
>
> U.S.S. Marconi – Sala Riunioni Principale – 28/07/2395, ore 11:18
>
> “Molto bene, signori…qualche dubbio dell’ultimo minuto, prima di aviare
> l’operazione di recupero?” domandò il Capitano Shran, guardando i suoi
> uomini con un chiaro messaggio nelle iridi azzurre: non avrebbe accettato
> nessun ritardo ulteriore, neppure se gli avessero comunicato che le
> navette si erano improvvisamente trasformate in sculture di ghiaccio
> Andoriane.
>
> Subito dopo l’abbattimento della navetta del Comandante Keane era stato
> predisposto dall’Equipaggio della Marconi un piano di recupero che
> prevedeva l’impiego delle due navette residue per trasportare altrettante
> squadre d’assalto – che sarebbero state comandate per l’occasione una da
> Dal e l’altra da Durani – fino alle ultime coordinate conosciute della
> Stark, procedendo a bassa quota ed in volo a vista.
>
> Il piano, purtroppo, aveva subito un ritardo di quasi quarantott’ore a
> causa di una violentissima tempesta magnetica che aveva spazzato la
> superficie planetaria, spiegando per quale motivo su quell’ammasso di
> acqua e fango non si era mai sviluppata una civiltà.
>
> “Le squadre avranno meno di sei ore per effettuare il recupero…” grugnì
> Rekon, dalla sua posizione. Il vecchio Tellarita era ben conscio della
> necessità di recuperare in fretta la collega ed amica e la sua squadra,
> ma il suo compito principale era quello di tenere insieme la Marconi, che
> in quel momento si stava nascondendo in un dannato mare di acido
> “dopodiché dovremo far necessariamente emergere la nave e decollare, se
> non vogliamo fare tutti un bagno in questo puzzolente mare…”
>
> “Non preoccuparti, Rekon…” rispose Dal “Quaranta minuti di volo
> suborbitale per arrivare sul posto, altrettanti di avvicinamento e un
> paio d’ore di operazione…saremo di ritorno in tempo. Al peggio
> decollerete e ci verrete a prendere…”
>
> “Certo, perché con la manovrabilità in atmosfera che abbiamo…” iniziò a
> brontolare Rekon, ma venne interrotto da Shran, che chiese “Altre
> perplessità?”
>
> Prima che qualcuno potesse rispondere, però, la voce atona e monocorde
> del Primo Ufficiale emerse dagli altoparlanti incassati nel soffitto
> della sala, avvertendo che stavano ricevendo una comunicazione dalla
> U.S.S. Fearless.
>
> U.S.S. Marconi – Plancia – 28/07/2395, ore 11:25
>
> “La U.S.S. Faerless – o comunque una nave con dimensioni e traccia
> energetica comparabile ad una Classe Defiant – ha appena raggiunto
> un’orbita geostazionaria…” informò il Primo Ufficiale, non appena gli
> altri Ufficiali Superiori ebbero varcato la soglia della Plancia.
>
> “Si sono già spostati in orbita bassa per trasferirci i materiali?”
> domandò di rimando Shran, prendendo posto sulla poltrona di comando e
> rivolgendosi al Comandante Berthier, che stava rilevando uno dei propri
> subordinati alla postazione scientifica.
>
> “Non ancora…” rispose la Betazoide “probabilmente stanno mantenendo
> un’orbita alta per ridurre al minimo il tempo di esposizione ad eventuali
> attacchi dal pianeta…in fondo, anche se la Defiant è una nave piccola e
> compatta, la loro capacità di volo atmosferico è comunque limitata e
> faticherebbero ad evitare attacchi come quello che ha abbattuto la navetta
> di Tara…”
>
> “Compensazione dei disturbi EM completata...” Annunciò nel frattempo
> Rekon, che si era temporaneamente piazzato alla consolle OPS senza
> neppure rilevarne l’operatore “ora ha una trasmissione pulita e criptata,
> Capitano…”
>
> Shran fece un cenno di assenso all’Ingegnere e – poco dopo - il volto del
> Comandante Garcia comparve sullo schermo.
>
> “Siete arrivati, ben arrivati…” salutò l’Andoriano con un sorriso,
> passando senza neppure accorgersene al tono da Latin Lover che spesso
> sfoggiava con le femmine di molte razze.
>
> =^=Grazie Capitano…=^= Rispose il comandante Garcia annuendo, prima di
> aggiungere =^=Siamo pronti a teletrasportare gli aiuti sula Marconi. =^=
>
> “Grazie a voi, procedete pure quando sarete in posizione.” Rispose il
> Capitano della Marconi, mantendosi ben retto sulla schiena.
>
> =^=Emh… sì bene. =^= Rispose Manuela.
>
> Shran notò una certa insicurezza nella giovane donna, come se qualcosa
> che aveva detto l’avesse in qualche modo turbata. In quel momento, però,
> non c’era tempo per preoccuparsene, quindi passò immediatamente al punto
> successivo “C’è un’altra cosa di cui vorrei parlarvi… uno dei nostri
> ufficiali è stato catturato.”
>
> Il volto del Capitano si indurì a quelle parole. Manuela provò ad
> interromperlo per chiedere delucidazioni, ma l’alieno dalla pelle blu non
> le lasciò il tempo di dire nulla, aggiungendo “Ci prepariamo ad una
> missione di salvataggio..” *che avremmo già dovuto portare a termine,
> dannazione!*
>
> =^=Avete bisogno di rinforzi?=^= domandò il Primo Ufficiale di Deep Space
> 16 Gamma, non riuscendo evidentemente a cogliere dove l’Andoriano stesse
> andando a parare.
>
> “No,” rispose Shran, scuotendo appena il capo, le antenne quasi frementi
> di impazienza “ma essendo in orbita potete utilizzare i vostri sensori
> per darci informazioni sulle coordinate del luogo di scomparsa…. Ve le
> trasmetto ora.”
>
> “Bene aspettiamo il materiale e le informazioni tattiche.” Aggiunse dopo
> un momento, notando che l’Umana sembrava stesse rimuginando sulla cosa,
> dopodiché fece chiudere la comunicazione all’addetto alle Operazioni,
> visto che il Capo Ingegnere era già sparito alla volta della Sala
> Macchine, dove lo aspettava un lavoro improbo per ripristinare
> l’efficienza dei Motori a Curvatura.
>
> U.S.S. Marconi – Plancia – 28/07/2395, ore 12:00
>
> “Abbiamo appena ricevuto il primo invio di materiale…” comunicò l’addetto
> alla consolle Operazioni, dopo aver scambiato alcune parole con la Stiva
> di Carico principale, chiarendo “si tratta della nuova bobina di
> Curvatura…”
>
> “Shran a Rekon…i pezzi che ci hanno inviato vanno bene per riparare i
> nostri danni?” chiamò immediatamente il Capitano della Marconi,
> supponendo che il suo Ingegnere Capo fosse appostato nella stiva, pronto
> a controllare quanto ricevuto per mettersi al lavoro.
>
> =^= Vanno bene quanto possono andar bene dei dannati pezzi di una nave
> diversa…la Bobina di riserva di una Defiant non è certo come la nostra,
> visto che tra le due classi di navi ci sono trentasette anni di
> differenza di progettazione e due milioni di tonnellate di differenza…=^=
> cominciò a brontolare Rekon, mentre in sottofondo si sentiva il rumore dei
> forklift antigravitazionali in azione e il chiacchiericcio di quelli
> della Sezione Ingegneria, intenti probabilmente a coordinare le attività.
>
> Appena arrivato Shran avrebbe probabilmente interpretato la protesta di
> Rekon come un problema, una bandierina alzata per avvertirlo che ci
> sarebbero stati problemi a completare le riparazioni. Ma Shran conosceva
> troppo bene il suo Capo Ingegnere e sapeva che – per gli standard del
> Tellarita – quella protesta era piuttosto fioca, segno che il materiale
> ricevuto era di suo gradimento tanto quanto poteva esserlo data la
> situazione. Per questo decise di non forzare il – chiamiamolo buonumore -
> del suo ingegnere, dicendo solo “Fate del vostro meglio. Per quando le
> squadre di recupero saranno tornate sarebbe utile avere la Curvatura…”
>
> =^=Sì, beh…e qui sarebbe utile avere i cantieri orbitali di Tellar per
> poter fare le riparazioni come si deve…=^= brontolò il Vecchio, prima di
> iniziare a sbraitare come suo solito ordini alla sua squadra.
>
> Shran chiuse la comunicazione piuttosto divertito e – volgendosi verso
> Julie – chiese “A che punto sono le squadre di sbarco?”
>
> La Betazoide – che aveva provveduto ad interfacciare i sensori passivi
> della Marconi con la griglia di rilevamento orbitale che la Fearless
> aveva costituito sfruttando il proprio carico di sonde – impiegò circa
> cinque secondi prima di affermare “Si trovano a dieci minuti dal punto di
> atterraggio designato. Stanno procedendo a volo radente per evitare i loro
> strumenti di rilevazione”
>
> Il punto di atterraggio designato era una radura nella boscaglia, a circa
> un chilometro dal complesso – parzialmente interrato – che la Fearless
> aveva rilevato dall’orbita. Stando alle scansioni tattiche ottenute
> dall’altra nave federale si trattava di un grande complesso industriale,
> costruito principalmente sotto terra in un duro terreno granitico e
> difeso pesantemente da otto batterie di cannoni Polaronici pesanti…dove
> accidenti i Bajoriani avessero trovato i materiali per costruire ed
> armare una base del genere era un mistero, anche se non stupiva che
> avessero scelto di tentare di distruggere la Marconi per evitare che la
> trovasse…
>
> Prima che qualcuno potesse aggiungere qualcosa, però, il Comandante
> Berthie aggiunse “Signore, la base ha appena lanciato numerosi piccoli
> velivoli! Si direbbero un trasporto e cinque…no, sette caccia!”
>
> Navetta Edison – contemporaneamente
>
> “Signore…dalla Marconi ci segnalano diversi velivoli atmosferici in
> avvicinamento!” annunciò il Capo Master Mok, voltandosi verso Dal.
>
> Il Mezzo-Cardassiano si trovava in piedi dietro la postazione del pilota,
> sulla quale Chuck stava operando con la consumata abilità che ormai tutti
> i presenti gli avevano visto esercitare in qualche situazione di crisi.
> Lanciando uno sguardo ai sensori, chiese “A che quota stiamo volando?
> Possono averci intercettati?”
>
> “Improbabile, siamo a trenta metri dal suolo e ci sono alberi alti quasi
> dieci metri sotto di noi…” rispose l’unico appartenente alla Sezione
> Comando e Navigazione presente a bordo.
>
> “Possiamo scendere ancora?” domandò il Capo della Sicurezza, osservando
> la formazione nemica, che lo lasciava un po’ interdetto…*perché diavolo
> lasciano andare avanti il trasporto, che pare disarmato, anziché mettersi
> in posizione di scorta?*
>
> “Noi sì…” rispose Chuck con un sorrisetto, abbassandosi ancora finché le
> gondole della navetta non arrivarono quasi a sfiorare le cime degli
> alberi, facendo di tanto in tanto sfrigolare i deflettori di navigazione
> “Non so se Max sulla Ch’oor possa fare lo stesso, però…”
>
> Come a rispondere al dubbio del giovane asso del timone, l’altra navetta
> della Marconi si abbassò di circa cinque metri, allontanandosi però di un
> paio di chilometri dalla Edison. Un secondo dopo, la voce di Durani
> emerse dall’altoparlante =^=Dal, noi non possiamo scendere più di così…ci
> allontaniamo, così se ci rilevano non mettiamo in mezzo anche voi. Da
> quanto vedo sono caccia atmosferici bajoriani, quindi non dovrebbero
> essere un pericolo reale per i nostri scudi. In caso di ingaggio
> lasciateli a noi e procedete con la missione di recupero…=^=
>
> “D’accordo, buona fortuna!” rispose il Mezzo-Cardassiano, tenendo gli
> occhi puntati avanti a sé e stringendo più forte la spalliera del sedile.
>
> Pianeta Leinos III – Base Terroristica – Cella di Denora Seti -
> 28/07/2395, ore 11:13
>
> Il Guardiamarina Denora Seti pensò che il suo istruttore all’Accademia
> sarebbe stato fiero di lei. Accettando di rinunciare alla propria divisa
> e lasciandosi progressivamente coinvolgere nei vaneggiamenti della Vedek
> senza nome, era riuscita a guadagnarsi la fiducia dei suoi compatrioti.
>
> Questi non erano stati ancora così stupidi da lasciarla a piede libero,
> ma le avevano tolto i ceppi che la immobilizzavano, lasciandola libera di
> girare per la piccola prigione in cui era stata rinchiusa.
>
> Dal canto suo Denora era quasi dispiaciuta per quella gente…le guardie
> che la controllavano – con le quali aveva parlato parecchio in quei
> giorni – erano per lo più persone per bene, traviate da una ideologia
> folle professata da quella strana Vedek che, dotata di un carisma
> impressionante, le aveva traviate portandole a credere che la Federazione
> fosse un nemico di Bajor.
>
> *Ma la mia fedeltà deve andare innanzitutto alla Marconi, alla
> Federazione e al mio mondo… se ci sarà modo di salvarli il Capitano lo
> troverà!* si disse piluccando i resti del proprio piatto, prima di
> apprestarsi a portare a termine il piano di fuga che aveva elaborato.
>
> Piano magari era una parola grossa, ma almeno aveva capito come uscire
> dalla cella. Dopo si sarebbe trattato di trovare il Comandante Keane e
> Farn, per poi filarsela con la loro navetta o con qualsiasi altro mezzo
> in grado di volare fino alla Marconi. Certo, la Vedek le aveva detto che
> i suoi compagni erano morti nello schianto della Stark, ma Denora sapeva
> che non era vero.
>
> In quei giorni aveva sentito spesso urla e grugniti provenire dal
> corridoio dove spariva e compariva la Vedek e – anche se i suoni erano
> distorti – lei sapeva per certo che appartenevano a Tara Keane…erano
> infatti gli stessi versi di sfida che le aveva sentito lanciare a più
> riprese l’anno precedente, quando aveva aiutato a difendere la Marconi
> dagli abbordaggi Borg brandendo orgogliosamente una Bath’Let.
>
> Certa di non sbagliarsi, la ragazza fece cenno a Berei – il giovane
> carceriere che non la perdeva mai di vista – di aver finito il pranzo e
> si alzò in piedi con il vassoio metallico in mano.
>
> Come i giorni scorsi il ragazzo – poco più che un bambino, in realtà,
> probabilmente messo a controllare lei perché era apparsa come la più
> docile dei tre prigionieri – si avvicinò alla porta, attendendo ad
> aprirla che lei posasse il vassoio con le stoviglie vuote sul mobiletto
> accanto all’ingresso della cella.
>
> Questa volta, però, non sarebbe successo. Il Guardiamarina della Sezione
> Tattica fece infatti appena un passo verso la porta, salvo poi inciampare
> casualmente nel piede della branda e cadere in avanti. Istintivamente
> sollevò il vassoio, lasciando che fosse questo ad impattare per primo –
> circa un decimo di secondo prima della sua testa – contro lo spigolo del
> mobile.
>
> Con un tonfo sordo e la testa ovattata, poi, la giovane Bajoriana crollò
> a terra, sentendo il viscidume del sangue scorrerle sulla fronte e
> simulando solo in parte il dolore di un forte trauma.
>
> Come aveva previsto, Berei si fece prendere dal panico vedendola cadere e
> sbattere la testa e, senza pensare a chiamare aiuto, si precipitò ad
> aprire la porta della cella, armeggiando diversi secondi con la chiave
> meccanica prima di riuscire ad infilarla correttamente nella toppa.
>
> Denora contò mentalmente fino a cinque tenendo gli ogghi semichiusi poi,
> quando sentì il respiro del ragazzo vicino al suo volto, strinse la presa
> sul vassoio che non aveva ancora lasciato andare e mosse il braccio
> destro con rapidità, colpendolo alla tempia con la superficie di metallo
> con tutta la forza che il suo corpo allenato possedeva.
>
> Berei – colto alla sprovvista – barcollò all’indietro e Denora fu lesta
> ad alzarsi. Ignorando il dolore come Dal le aveva insegnato a fare, la
> Bajoriana si avventò sul suo conterraneo e gli bloccò il collo con una
> presa poi, facendo pressione sulla trachea, lo fece svenire.
>
> Rapidamente si asciugò il sangue che colava da un brutto taglio sulla
> fronte e – recuperata la pistola phaser, il comunicatore e le chiavi del
> suo carceriere, lo chiuse nella cella.
>
> “E adesso cerchiamo gli altri!” borbottò, scuotendo la testa per
> schiarirsi le idee.
>
> Pianeta Leinos III – Base Terroristica – Cella di Tara Keane -
> 28/07/2395, ore 11:25
>
> Tara era da giorni pronta alla fuga, ma ancora non se ne era presentata
> l'occasione. I suoi carcerieri la trattavano come un animale estremamente
> pericoloso e la tebnevanoin una gabbia, alla catena. I ceppi che le
> bloccavano i polsi le permettevano di norma di arrivare al vassoio del
> cibo o alla ritirata, ma laloro lunghezza poteva essere ridotta a comando
> per consentire l'accesso alle guardie, verso le quali non poteva fare
> altro che inveire e lanciare sfide che - puntualmente - venivano lasciate
> cadere.
>
> La ragazza stava giusto finendo di consumare il proprio pasto - un
> centrifugato di certo energetico e nutriente ma che, in quanto a sapore,
> faceva rimpiangere le razioni di emergenza della Flotta - quando accadde
> qualcosa di strano.
>
> Una voce in bajoriano - Tara percepì a livello inconscio la differenza,
> anche se il traduttore universale inviò il messaggio in standard al suo
> cervello - chiamò la guardia che si voltò verso l'esterno della zona
> celle, appena un istante prima che un raggio phaser la raggiungesse al
> petto, mandandola a terra.
>
> Un attimo dopo il Guardiamarina Denora entrò nella stanza con indosso un
> abito ed in mano un phaser bajoriano, subito seguita dal Capo Farn, che
> appariva piuttosto a disagio con un'arma identica stretta nella sinistra.
>
> "Presto, venga Comandante!" chiamò la donna della squadra di Dal, aprendo
> rapidamente ceppi e cella, prima di passarle il phaser della guardia
> svenuta "Non so quanto impiegheranno a capire che siamo fuggiti..."
>
> "Meno di quanto ne impiegheremo noi a trovare un mezzo di trasporto per
> scappare, quindi sbrighiamoci!" affermò cupamente Tara, prendendo il
> comando ed avventurandosi nei corridoi sconosciuti alla ricerca di un
> terminale di computer.
>
> Pianeta Leinos III – Base Terroristica – Tempio - contemporaneamente
>
> Quando le domandavano il suo nome, lei era solita rispondere che non era
> importante, che un nome era solo l'ombra di una cosa, non la cosa stessa.
> La verità era che lei stessa non ricordava più il proprio nome, un altro
> tassello della sua identità cancellato come il volto, deturpato dal fuoco.
>
> Ma sapeva di essere una Serva dei Profeti, e sapeva cosa essi volessero
> da lei.
>
> Quando Jodel Mass entrò trafelato nel suo santuario, Vedek Nessuno - così
> si riferiva a sé stessa - sciolse la posa meditativa e disse placidamente
> "Respira profondamente, amico mio, e poi dimmi cosa é successo."
>
> "É scappata..." ansimò il Bajoriano "la prigioniera che stavi tentando di
> convertire...ha steso la guardia ed é scappata. Pare abbia liberato gli
> altri...io..."
>
> "Tu non farai nulla, ancora..." rispose la Vedek, mentre la bocca senza
> più labbra si apriva in un inquietante sorriso "dimmi, quanta forza
> stanno usando per scappare?"
>
> Preso in contropiede, Jodel dovette pensare qualche istante prima di
> rispondere "La prigioniera Bajoriana ha abbattuto Berei con un oggetto
> contundente, ferendolo senza però ucciderlo. Da allora stanno usando le
> armi sottratte alle guardie in modalità stordimento pesante..."
>
> *La Federazione... Così deliziosamente prevedibile...* si disse
> soddisfatta Vedek Nessuno, prima di affermare col tono di chi ha la piena
> autorità e la certezza che nessuno la disattenderà "Ottimo, allora
> lasciali procedere nella fuga. Metti guardie nei corridoi, ma assicurati
> che non siano numerose e si facciano sparare. Fate in modo che arrivino
> all'hangar secondario..."
>
> "Ma..." provò ad obiettare l'uomo, venendo però immediatamente interrotto
> dalla sfregiata.
>
> "Così é la volontà dei Profeti...vai e attendi che abbiano rubato la
> navetta e si siano allontanati, prima di inviare i caccia a cercare di
> abbatterli.”
>
> Jodel Mass fece un inchino e si ritirò, palesemente confuso in volto.
> Vedek Nessuno, evidentemente soddisfatta, si recò sino ad un piccolo
> altare, ove si trovava un apparato di comunicazione schermato. Dopo
> averlo aperto, inviò una semplice comunicazione " Anticipiamo la
> consegna, Capitano. C'é anche un altra questione da gestire..."
>
> Infine, estremamente soddisfatta, la donna riprese posizione di fronte
> all'altare e, pensando a Denora Seti, affermò "Ottimo lavoro,
> bambina...ancora non lo sai, ma la tua vita renderà un grande servigio ai
> Profeti..."
>
>
> Navetta Bajoriana Tempio Celeste - 28/07/2395, ore 12:00
>
> Tara osservò con preoccupazione lo schermo sensore del trasporto che
> avevano scelto di utilizzare per la fuga. La sicurezza nella base
> Bajoriana era piuttosto rilassata ed erano riusciti a raggiungere un
> Hangar con relativa facilità.
>
> All'interno avevano trovato quanto restava della loro navetta, troppo
> danneggiata dalle armi della base per volare ancora, e alcuni mezzi da
> trasporto.
>
> Si trattava principalmente di mercantili leggeri e navette per il
> trasporto persone, tutti di origine Bajoriana e tutti piuttosto malandati.
>
> Tra questi la Mezza Klingon aveva scelto una navetta da cinque pisti, che
> appariva leggermente meno malmessa delle altre e che - oltre ai
> propulsori ad impulso - era dotata anche di motori antigravitazionali che
> le avrebbero consentito una discreta mobilità atmosferica.
>
> Erano decollati mentre - con colpevole ritardo - gli allarmi avevano
> cominciato a risuonare nella grande base ma, col semplice accorgimento di
> volare molto basso, erano riusciti ad evitare di venire bersagliati dai
> sistemi difensivi dell'installazione.
>
> Purtroppo la loro fortuna non era durata fino al loro arrivo sulla
> Marconi, in quanto uno stormo di caccia era stato inviato alloro
> inseguimento e, nonostante l'iniziale vantaggio, adesso erano quasi
> giunti all'intercettazione.
>
> "Alzare gli scudi!" ordinó il Capo OPS, sperando che quei vecchi
> intercettori bajoriani continuassero ad essere i catorci che erano stari
> usati dalla Resistenza contro Cardassia e non avessero aggiornato i
> sistemi d'arma.
>
> Vana speranza, in quanto il primo colpo di phaser si infranse appena tre
> secondi dopo sugli scudi della navetta, facendola rollare pericolosamente.
>
> “Maledizione!” ringhiò Tara, eseguendo una virata stretta per evitare il
> colpo successivo, che andò ad infrangersi sulla vegetazione che si
> estendeva sotto di loro, provocando un principio di incendio “possiamo
> rispondere al fuoco?”
>
> “Questa navetta non è armata, Comandante…” rispose il Guardiamarina
> Denora, prima di spegnere una serie di sistemi non essenziali per
> convogliare più energia agli scudi.
>
> “Abbiamo un altro problema, signore…” annunciò il Capo Farn dalla
> consolle ausiliaria con la quale monitorava i sensori di volo atmosferico
> “ci stanno circondando e una nave viene verso di noi da davanti…”
>
> Non ci fu tempo di dire altro. Con una manovra che il più dei piloti
> della Marconi avrebbe considerato spericolata (e, con il termine “il più
> dei piloti” venivano ricompresi tuti i piloti eccetto Chuck), Tara fece
> picchiare verso il basso la navetta, proprio nel momento in cui la nave
> che volava contro di loro si alzò da una quota molto bassa, aprendo il
> fuoco sui caccia inseguitori e vaporizzandone uno che – trovato a scudi
> abbassati – non ebbe neppure il tempo di reagire.
>
> “Ma è una delle nostre navette!” esclamò Denora, mentre la navetta
> federale sparpagliava i caccia facendo fuoco con entrambi gli emettitori
> phaser contemporaneamente.
>
> “Sì, ma facciamogli sapere che siamo noi, o ci prenderà a bersaglio…”
> fece notare il Comandante Keane, prima di aprire le comunicazioni verso
> quella che aveva riconosciuto essere la navetta Ch’oor “Qui Comandante
> Keane a Navetta Ch’oor, grazie per l’assistenza!”
>
> =^=Di nulla!=^= rispose secca la voce di Durani, mentre la navetta faceva
> esplodere un caccia che – non considerando che i phaser federali erano
> strutturati a banchi con un raggio di azione molto ampio . aveva avuto la
> brillante idea di mettersi di coda per cercare di abbatterla =^=
> Procedete verso la Marconi, mentre vi copriamo…=^=
>
> Tara si chiese per un momento come pensasse Durani di affrontare da sola
> uno squadrone di caccia ma – proprio mentre stava per rispondere – da un
> qualche punto a ridosso delle cime degli alberi una seconda navetta
> eseguì una strettissima cabrata, facendo fuoco con i Phaser ed abbattendo
> altri due inseguitori.
>
> “Ricevuto, ci vediamo a bordo!” rispose la giovane donna, impostando una
> nuova rotta più diretta verso il punto dove era ammarata la loro nave,
> ormai certa che Durani e l’equipaggio della Edison – chiunque fosse a
> pilotarla – fossero perfettamente in grado di occuparsi dei restanti
> caccia Bajoriani.
>
>
> U.S.S. Marconi – Plancia – 28/07/2395, ore 13:00
>
> “Abbiamo ricevuto anche l’ultimo carico dalla Fearless…” annunciò
> l’addetto OPS, con un evidente tono di sollievo nella voce “il personale
> del Comandante Rekon conferma che tutto il materiale è compatibile…”
>
> Shran sbuffò, a metà tra l’infastidito ed il soddisfatto. Infastidito
> perché – a causa dell’anomala composizione dell’atmosfera planetaria –
> avevano impiegato un’ora e mezza per ricevere tre carichi di materiale
> che, in altre circostanze, sarebbe stato allocato nelle loro stive in
> poco più di venti minuti. Soddisfatto perché – nel frattempo – la missione
> di soccorso si era svolta sorprendentemente bene, con il Comandante Keane
> ed il suo gruppo che erano andati incontro alle due navette della Marconi
> dopo essere evasi dalla base Bajoriana.
>
> Adesso le tre navette stavano per entrare nell’Hangar principale e – una
> volta ripristinata la Curvatura – anche la Marconi sarebbe emersa da quel
> dannato mare di acido per ritornare nel suo elemento naturale. Dopodiché,
> la Marconi e la Fearless avrebbero sistemato anche quella ridicola base
> di dissidenti Bajoriani, svelando il mistero sul sabotaggio alla sua nave
> e portando all’arresto dei colpevoli.
>
> “Capitano…” chiamò allarmata Julie, rompendo d’un tratto quell’atmosfera
> semirilassata che si era formata dopo l’annuncio che la missione di
> recupero era andata bene “le sonde hanno rilevato delle tracce di
> curvatura multiple in uscita nei pressi del pianeta!”
>
> “la Fearless ci ha mandato un messaggio in bassa frequenza, signore…”
> interruppe l’addetto OPS, mentre provvedeva a decodificare il messaggio
> “Hanno individuato sei caccia del Dominio in avvicinamento e devono
> ritirarsi.”
>
> “Sei Caccia? Dove?” domandò Shran, alzandosi istintivamente in piedi, le
> antenne azzurre già tese verso lo schermo visore, che in quel momento
> mostrava un mare verdognolo piuttosto agitato, intento ad infrangersi
> contro il massiccio scafo della Marconi.
>
> “Stanno entrando nell’atmosfera nei pressi della base nemica…” rispose
> Julie “e stanno teletrasportando qualcosa.” Attese un momento, prima di
> aggiungere “Sono molto rapidi…forse sanno come superare le interferenze…”
>
> “Il Dominio che collabora coi Bajoriani?” si domandò ad alta voce
> l’Ufficiale Andoriano in comando “Non ha senso…passiamo in Allarme Giallo
> e dite a Rekon di sbrigarsi, perché potremmo doverci muovere in fretta…”
>
> “Le navette sono nella fase finale di approccio…” annunciò l’Ufficiale
> Tattico di turno, mentre la visuale sullo schermo veniva modificata per
> mostrare i due vascelli Federali e quello Bajoriano che si allineavano
> con la grande nave stellare, passando in mezzo alle sue Gondole di
> Curvatura per accedere all’Hanar principale.
>
> “Va bene, Julie…tenga d’occhio quelle navi…” rispose il Capitano,
> tornando a sedersi con una cattiva sensazione che gli irrigidiva i
> muscoli del collo.
>
>
> U.S.S. Marconi – Plancia – 28/07/2395, ore 13:20
>
> “Bentornata a bordo, Comandante Keane…” la salutò Shran, quando Tara ebbe
> varcato la soglia del Turboascensore. Il Capo OPS si era presa appena
> dieci minuti per lavarsi e cambiarsi di uniforme, prima di raggiungere i
> colleghi sul ponte di comando.
>
> “Grazie di essermi venuti a prendere, signore…” rispose il Capo OPS,
> rilevando la propria postazione ed estendendo implicitamente il
> ringraziamento a Dal e Durani, che – dopo aver messo in fuga i caccia –
> avevano provveduto a scortarla fino alla Marconi.
>
> Prima che il siparietto potesse continuare, il Comandante Berthier
> annunciò che le navi del Dominio stavano abbandonando l’atmosfera
> planetaria in quel momento “Sembra stiano attivando i motori a Curvatura…”
>
> “Un problema in meno…” commentò con un ghigno Dal, mentre lo schermo
> visore mostrava le riprese di una delle sonde della Fearless, che stava
> inquadrando dal basso i sei caccia viola mentre – una volta abbandonata
> la zona di influenza del pozzo gravitazionale del pianeta – si
> accendevano per un istante della luce emessa dalle loro Gondole prima di
> allungarsi a causa della distorsione ottica provocata dall’entrata nel
> Subspazio.
>
> L’atmosfera in Plancia si stava giusto distendendo, quando l’Allarme
> Rosso scattò, attivato dalla consolle tattica “Sono usciti dalla
> Curvatura, sopra di noi!” urlò Durani, mentre una pioggia di proiettili
> di energia illuminava il cielo ripreso dallo schermo visore, andando ad
> impattare sull’acqua.
>
> Prima che il nemico riuscisse a correggere il tiro, la Marconi alzò gli
> scudi evitando di subire danni rilevanti, ma anche così non avrebbero
> retto un bombardamento orbitale per molto tempo.
>
> “Che diavolo sta succedendo?” sbraitò Rekon, entrando in Plancia con
> passo di carica “Stiamo cercando di calibrare una fo***ta bobina di
> Curvatura, e gli scossoni non aiutano quando devi effettuare correzioni
> misurabili in Micron!”
>
> “Non ora, Rekon…” ribatté Shran, mentre un colpo diretto li raggiungeva.
> Anche se l’atmosfera impediva una mira precisa ai caccia del Dominio,
> loro erano un bersaglio immobile e presto o tardi sarebbero stati
> sopraffatti “possiamo decollare?”
>
> “Certo che sì…” rispose l’ingegnere, portandosi alla consolle Ingegneria
> “ma a che pro? In atmosfera abbiamo la manovrabilità di un sasso tirato
> da una catapulta, ci abbatterebbero prima di aver raggiunto lo spazio
> aperto..”
>
> “Allora non ci restano molte alternative…” commentò il Capitano della
> Marconi, mentre un colpo diretto particolarmente fortunato faceva
> esplodere un condotto EPS da qualche parte, generando un temporaneo
> abbassamento delle luci a bordo “Prepariamoci ad immergere la nave verso
> il fondo del mare…la rifrazione dovrebbe fornirci una difesa efficace
> contro le armi ad energia del Dominio!”
>
> E così, mentre letali proiettili di energia cadevano dal cielo come una
> pioggia di stelle, la grande Nave Stellare cominciò ad immergersi nelle
> profondità marine, lo scafo sfrigolante a contatto con le concentrazioni
> sempre maggiori di acido di quelle acque.
>
>
> _________________________________________________________________________
>
> Da: Comandante del sommergibile Sea Tiger
> A: Ufficio Approvvigionamenti Arsenale di Cavite, Filippine.
> Tramite: Comando Forze Subacquee.
> Oggetto: Carta igienica.
> #1. Il 6 giugno 1941 questa nave ha inoltrato una richiesta di 150
> rotoli di carta igienica. Il 16 dicembre 1941 detta richiesta è stata
> restituita con la stampigliatura: "Materiale sconosciuto. Richiesta
> annullata."
> #2. Il Comandante del sommergibile Sea Tiger non può fare a meno di
> domandarsi cosa viene usato all'Approvvigionamento di Cavite in
> sostituzione di questo "materiale sconosciuto", un tempo perfettamente
> noto a questo Comando.
>
> _________________________________________________________________________
>
> Il giorno 11 gennaio 2016 09:13, federico pirazzoli <cmdrtkar a gmail.com> ha
> scritto:
>
> Sì sì, il brano é ottimo e lo sto integrando...purtroppo le
> "vicissitudini della vita" mi stanno facendo ritardare la consegna del
> pezzo, ma spero di pubblicare tra oggi e domani - lavoro permettendo -...
>
> --
> Inviato da myMail per Android
>
> domenica, 10 gennaio 2016, 09:54PM +01:00 da Riccardi <
> riccardi.ds16 a gmail.com>:
>
>
> ciao, tutto bene? Non ho più ricevuto risposta alle mail?
> Ha ricevuto il mio brano?
>
> Il 30/12/2015 03:24, federico pirazzoli ha scritto:
> > Ottimo lavoro...e posso integrarlo abbastanza facilmente con quello che
> pensavo io...sto organizzando - ovviamente - un tentativo di evasione :-)
> > Quanto al trasferimento, volevo chiedeti di aggiungere un pezzo, per il
> quale appena inizi il trasferimento dei materiali le sonde individuano
> navi in avvicinamento.
> > La mia idea é che i bajoriani avevano tenuto in vita i prigionieri per
> farli evadere, seguirli e trovare la marconi, ma il vostro arrivo gli
> permette di trovarla più facilmente.
> > Volevo l'attacco perché sto scrivendo la scena della Marconi attaccata
> dall'orbita che - per scappare - si immerge stile sottomarino :-)
> > Che navi potrebbeo usare? Che ne pensi di caccia del Dominio pilotati
> da Bajoriani, tanto per mischiare le carte? Gli attentatori sono
> d'accordo col Dominio? Hanno rubato le navi? Hanno trovato una fabbrica
> abbandonata sul pianeta (la loro base) e sfruttano il tutto per far
> andare a fanc**o i rapporti col Dominio?
> > Se la Fearless fosse costretta a ritirarsi e riferisse a DS16 di esser
> staa attaccaa dal Dominio, la Federazione sarebbe depistata ...e la
> Marconi resterebbe bloccata sott'acqua con poche ore di autonomia, prima
> che il liquido corrosivo la distrugga...
> > Che ne pensi,si può fare?
> > --
> > Inviato da myMail per Android martedì, 29 dicembre 2015, 07:09PM +01:00
> da Riccardi <riccardi.ds16 a gmail.com> :
> >
> >> Ciao,
> >> ho peparato una parte del brano e volevo fartela leggere per poter
> >> coordinare il pezzo congiunto.
> >> E' senza intestazioni, una bozza.
> >>
> >> Le delegazioni diplomatiche erano state condotte nel cuore del tempio
> in
> >> una piccola ma solida stanza. L’ambiente era grezzo ma abbastanza
> >> accogliente. Era molto vecchio di parecchie centinaia di anni. Aveva
> due
> >> porte in legno poste entrambe sul lato più lungo. Rispetto alla
> classica
> >> forma ad ovale le porte avevano una forma più rettangolare e molto più
> >> spigolose. Un gande tavolo centrale finemente lavorato, l’oggetto più
> >> finemente decorato del locale, era stato messo a loro disposizione. Due
> >> caminetti posti in direzione opposta alla porta scaldavano l’ambiente
> il
> >> quale, avendo accumulato freddo nel corso degli anni, era piuttosto
> gelido.
> >>
> >> T’Lani era seduta al tavolo a meditare sulla questione. Strinse a sé il
> >> mantello prestatogli dall’ambasciatore Klingon e sentì tutte le
> >> decorazioni metalliche tintinnare. La vulcaniana aveva provato a
> >> rifiutare la gentile offerta ma il vecchio guerriero si mise a ridere
> e,
> >> con la tipica aria boriosa Klingon, disse che il freddo non poteva
> >> ucciderlo nemmeno se avesse avuto delle spade affilate. Dopo aver
> ceduto
> >> il mantello K’ooD aveva preso il comunicatore e aveva iniziato a
> >> impartire ordini alla nave appoggio. Camminava e parlava così forte che
> >> avrebbe potuto scaldare lui la stanza al posto dei due caminetti.
> >>
> >> Al contrario l’ambasciatore del Dominio, quello sopravvissuto, era
> >> seduto al tavolo a qualche sedia di distanza dalla vulcaniana. Anche
> lui
> >> sembrava immerso in una profonda riflessione interiore e sembrava
> >> particolarmente scosso dalla situazione. T’Lani sapeva benissimo che il
> >> Vorta poteva dissimulare le emozioni e fingere preoccupazione oppure
> >> essere veramente preoccupato ed essere utilizzato come una ignara
> pedina
> >> dal suo governo. Non c’è migliore finzione della realtà, un attentato
> >> orchestrato dal Dominio con due ambasciatori ignari che avrebbero
> >> perfettamente recitato la parte delle vittime. Oppure il dominio poteva
> >> non centrare nulla.
> >>
> >> Stava proprio pensando a ciò quando la porta si aprì di colpo e due
> >> guardie vestite con una divisa color senape entrarono rapidamente nel
> >> locale. Un terzo bajoriano entrò poco dopo e aveva la divisa della
> >> sezione comando. L’ultimo arrivato fece alcuni passi verso gli
> >> ambasciatori e a pochi metri dal tavolo disse: ”Sono il comandante
> >> B’Scort della milizia bajoriana. Sono l’incaricato della vostra
> sicurezza.”
> >>
> >> K’ooD terminò la chiamata e T‘Lani e il Vorta si alzarono.
> >>
> >> B’Scort riprese a parlare: ”Sono stato io a farvi portare qui…. .” Per
> >> poi aggiungere: ”Per la vostra sicurezza ovviamente.”
> >>
> >> Il Vorta, visibilmente irritato, si alzò in piedi chiedendo: ”La
> >> situazione?”
> >>
> >> Il klingon assunse aria minacciosa e T’Lani si limitò ad inarcare un
> >> sopracciglio.
> >>
> >> B’Scort, in difficoltà, ammise il fallimento: ”Sono stati molto abili…
> >> dopo l’attacco sono riusciti a scappare.”
> >>
> >> “La cosa è seccante… c’è un ambasciatore del Dominio morto.” Il Vorta
> >> raggiunse il soldato bajorianoe gli arrivò vicinissimo: “Potrebbero
> >> esserci delle conseguenze.”
> >>
> >> B’Scort arretrò senza dire nulla.
> >>
> >> “Chi sono?” La debole voce dell’ambasciatrice spezzò la tensione della
> >> situazione.
> >>
> >> “Come… ?” Chiese il comandante.
> >>
> >> “Avete identificato gli assalitori?” T’Lani si alzò in piedi e sapendo
> >> di avere l’attenzione di tutti riprese a parlare: “A che specie
> >> appartengono?”
> >>
> >> B’Scort sospirò e ammise: ”Secondo una olocamera l’assalitore è un
> >> bajoriano… .”
> >>
> >> “Ma una olocamera rileva l’aspetto esterno… potrebbe essere chiunque
> >> camuffato da bajoriano.” Disse K’ooD.
> >>
> >> “Concordo.” Il Vorta non voleva proprio desistere: ”Esigo essere
> >> scortato immediatamente alla mia ambasciata.”
> >>
> >> “Ma amb… .”
> >>
> >> “SUBITO!” Tuonò il Vorta.
> >>
> >> Il bajoriano non ebbe altra scelta che accontentarlo: “Va bene la
> >> accompagno immediatamente.”
> >>
> >> B’Scort fece segno al Vorta di seguirlo e in poco tempo lasciarono la
> sala.
> >>
> >> “Sembra sinc… .”K’ood fece per dire qualcosa ma venne zittito da un
> >> rapido gesto dell’amasciatrice. Il Klingon si voltò e vide che una
> delle
> >> due guardia era rimasta lì con loro.
> >>
> >> “Posso fare qualcosa per lei?” Chiese la vulcaniana.
> >>
> >> “Questo è per voi.” La guardia fece alcuni passi e appoggiò un
> cristallo
> >> dati sul tavolo. Subito dopo uscì senza dire nulla.
> >>
> >> T’Lani e K’ooD si guardarono decisamente stupiti e incuriositi.
> >>
> >> La Faerless era finalmente giunta a destinazione. Manuela l’aveva
> >> inserita in una orbita alta geostazionaria con la nave perfettamente
> >> allineata alla Marconi. La prima preoccupazione del comandante della
> >> nave fu chiamare il capitano.
> >>
> >> “Ho aggiornato il sistema di comunicazione punto-punto per poter
> >> compensare i disturbi EM.” Annunciò Khish.
> >>
> >> Dopo alcuni istanti il volto del capitano Shran comparve sullo schermo.
> >> =^=Siete arrivati, ben arrivati.=^=
> >>
> >> “Grazie capitano.” Garcia annuì e aggiunse: “Siamo pronti a
> >> teletrasportare gli aiuti sula Marconi.”
> >>
> >> =^=Grazie a voi, procedete pure quando sarete in posizione.=^= Rispose
> >> il capitano.
> >>
> >> “Emh… sì bene.” Rispose Manuela.
> >>
> >> =^=C’è un’altra cosa di cui vorrei parlarvi… uno dei nostri ufficiali è
> >> stato catturato.=^=
> >>
> >> Il volto del capitano si indurì a quelle parole.
> >>
> >> “Come… .” Manuela fece per parlare ma il capitano Shran fu più
> >> rapido:=^=Ci prepariamo ad una missione di salvataggio.=^=
> >>
> >> “Avete bisogno di rinforzi?” Si propose Manuela.
> >>
> >> =^=No ma essendo in orbita potete utilizzare i vostri sensori per darci
> >> informazioni sulle coordinate del luogo di scomparsa…. Ve le trasmetto
> >> ora.=^=
> >> Mentalmente il comandante accusò il colpo. Avrebbe dovuto pensarci
> prima
> >> che l’idea migliore per aiutarli era utilizzare i sensori Faerless.
> >> *Maledizione ho toppato ancora.* Ma il capitano della Marconi sembrò
> non
> >> curarsene:=^=Bene aspettiamo il materiale e le informazioni
> tattiche.=^=
> >>
> >> Il collegamento si chiuse e Manuela si rivolse all’ufficiale
> >> scientifico: “Perché il capitano Shran ha detto che dobbiamo spostarci
> >> di orbita per poter fare il teletrasporto?”
> >>
> >> Khish i voltò verso il comandante e rispose: “Perché con i disturbi EM
> >> interferiscono anche col teletrasporto per cui dobbiamo scendere di
> orbita.”
> >>
> >> “Timoniere scendiamo a portata di teletrasporto.”
> >>
> >> *Bene e con questo siamo a due… ho toppato ancora.* Ma in quel momento
> >> anziché lasciarsi a cadere nello sconforto la mente di Garcia gli
> >> propose la sua esperienza nell’infiltrazione.
> >>
> >> “Questo posto sembra un vicolo buio.” Disse.
> >>
> >> “Come, scusi?” Chiese l’ufficiale scientifico.
> >>
> >> “Guardate questo posto, è come un vicolo buio.” Il comandante inizio a
> >> spiegare: ”Questo sistema è isolato con radiazioni EM che impediscono
> >> rilevamenti… è l’ideale per nascondersi e per ricevere visite senza che
> >> nessuno se ne accorga.”
> >>
> >> “Concordo.” Riccardi si voltò verso Garcia e continuò a parlare: ”Ha
> >> ragione è come un vecchio magazzino del porto… ci troviamo in uno dei
> >> basi fondi di questo quadrante.”
> >>
> >> Khish si intromise: “Con questi disturbi sarà difficile rilevare navi
> in
> >> avvicinamento.”
> >>
> >> “Potremmo usare delle sonde tipo 3, sono occultate.” Propose Garcia.
> >>
> >> “Con una decina di sonde potremmo creare una griglia di rilevamento.”
> >> Riccardi analizzò l’idea: ”Potremmo anche avere dei rilevamenti sul
> >> pianeta sottostante.”
> >>
> >> “Potrei potenziare i trasmettitori per compensare i disturbi.” Propose
> >> l’ufficiale scientifico.
> >>
> >> “Bene procedete. Col piano.”
> >>
> >> Intano il timoniere posizionò la nave in posizione: ”Abbiamo raggiunto
> >> la istanza di teletrasporto.” Annunciò il timoniere.
> >>
> >> “Bene iniziate il trasferimento.”
> >>
> >> Finalmente la situazione venne dichiarata fuori pericolo e sia K’ooD
> che
> >> T’Lani poterono tornare alla Koraga. La prima cosa che fecero appena
> >> saliti a bordo fu inserire nel computer il cristallo dati. Il cristallo
> >> era praticamente vuoto tranne che per pochi bit. “Che cos’è?” Chiese il
> >> Klingon.
> >>
> >> “Semplici numeri.” T’Lani era confusa.
> >>
> >> “Sembrano delle coordinate con una data stellare….” K’ooD si avvicinò
> >> alla consolle e iniziò a digitare dei comandi:”Ecco vediamo sulla
> mappa,
> >> dove indicano queste coordinate.”
> >>
> >> Sullo schermo comparve la mappa della galassia. Dopo alcuni istanti il
> >> computer rilevò la posizione indicata dalle coordinate e iniziò a
> >> zommare. In pochi istante indicò la zona esatta.
> >>
> >> “Sarà meglio avvertire il capitano Thomson.” Disse T’Lani.
> >>
> >>
> >> Fine bozza.
> >>
> >> Pensavo di aggiungere ancora una parte con una nave aliena che arriva
> >> sul pianeta.
> >> Le coordinate pensavo farle puntare su DS16.
> >>
> >> Cosa ne dici?
> >>
> >> Il 23/12/2015 19:35, federico pirazzoli ha scritto:
> >>> Guarda, ci ho pensato molto...secondo me - e potrebbe essere parte
> del piano bajoriano - il dominio reagirà violentemente all'uccisione di
> un suo ambasciatore, per di più invitatodal governo di bajor.
> >>> Non mi stupirei se diverse navi si avvicinassero a ds16
> >>> Nel frattempo sul pianeta - attraverso i prigionieri - pottemmo
> conoscere chi ha organizzato il tutto. Nella mia mente malata é stata una
> rediviva e sfregiata kai win, ma credo vada contro la politica di sf
> italy...
> >>> E poi non sottovaluterei la parte su bajor...dubito che t'lani o
> tomphson siano disposti a lasciar correre, dominio o meno.
> >>> Tirando le somme, il piano potrebbe essere questo: i bajoriani
> scatenano il dominio contro la federazione, la federazione é costretta a
> ripiegare nell'alfa. A quel punto il governo bajoriano (perché sono
> infiltrati nel governo, vero???) pretende il ritiro della federazione dal
> suo spazio, asserendo che saranno i profeti a proteggerli dal dominio
> (come peraltro già fatto durante la guerra). Dopo il ritiro
> distruggeranno il tunnel, di fatto isolando i profeti fuori dal tempo e
> lasciando liberi i pah wraiths...
> >>> Che te ne pare?
> >>> --
> >>> Inviato da myMail per Android mercoledì, 23 dicembre 2015, 07:21PM
> +01:00 da Riccardi <riccardi.ds16 a gmail.com > :
> >>>
> >>>> Ciao, scusa per il ritardo con cui ti rispondo ma ero sperduto in
> >>>> trasferta fino ad ggi. Almeno mi ha permesso di rileggermi in santa
> pace
> >>>> tutti i brani precedenti e icostruirmi la situazione.
> >>>> Concordo perfettamente con quanto dici. I Bajoriani sono un popolo
> che
> >>>> sa fare bene due cose: spritualità e terrorismo (la birra no, seocndo
> >>>> Quark!).
> >>>> Quindi è plausibile che possa nascere una fazione super estremista
> che
> >>>> ci crei un saco di problemi col tempio celeste e così via.
> >>>> Quello che non sottovaluterei è il ruolo del Dominio, quei tagliagole
> >>>> sono molto infidi e i Worta sono solo dei cloni per cui esseri di
> poco
> >>>> valore. Per cui l'uccisione del loro diplomatico potrebbe essere un
> >>>> diversivo.
> >>>> Ma per il momento non metterei troppa carne al fuoco.
> >>>>
> >>>>
> >>>> poi c'è la Faerless ormai dovrebbe essere arrivata.
> >>>>
> >>>> Come ci coordianiamo?
> >>>>
> >>>> ps: spettacolare l'idea della missione congiunta!
> >>>>
> >>>> Il 16/12/2015 10:56, federico pirazzoli ha scritto:
> >>>>> Io pensavo di esplicitare l'identità della minaccia...
> >>>>> Cosa sappiamo esattamente? Che sono Bajoriani e ce l'hanno sia col
> Dominio
> >>>>> che con la Federazione...Hanno sabotato e cercato di distruggere
> una nave
> >>>>> stellare federale ma perché? Solo perché stava esplorando il
> settore di
> >>>>> spazio dove si trova la loro base?
> >>>>>
> >>>>> Secondo me i terroristi vogliono cacciare tutti da Bajor per
> qualcosa, ma
> >>>>> cosa? Forse liberare tutti i pah wraiths dalle caverne di fuoco?
> >>>>> Ad esempio potremmo sfruttare il fatto che - nell'ultima missione
> della
> >>>>> Redoutable (quella dove è stata praticamente distrutta) si era
> scoperto un
> >>>>> nucleo di pah wraiths lontani da Bajor...magari hanno iniziato ad
> >>>>> influenzare alcuni Kai convincendoli che i Profeti non tollerano
> più che le
> >>>>> navi attraversino il Tempio Celeste?
> >>>>>
> >>>>>
> *_________________________________________________________________________*
> >>>>> *Da*: Comandante del sommergibile *Sea Tiger*
> >>>>> *A*: Ufficio Approvvigionamenti Arsenale di Cavite, Filippine.
> >>>>> *Tramite*: Comando Forze Subacquee.
> >>>>> *Oggetto*: Carta igienica.
> >>>>> *#1*. Il 6 giugno 1941 questa nave ha inoltrato una richiesta di
> 150 rotoli
> >>>>> di carta igienica. Il 16 dicembre 1941 detta richiesta è stata
> restituita
> >>>>> con la stampigliatura: "Materiale sconosciuto. Richiesta annullata."
> >>>>> *#2*. Il Comandante del sommergibile *Sea Tiger* non può fare a
> meno di
> >>>>> domandarsi cosa viene usato all'Approvvigionamento di Cavite in
> >>>>> sostituzione di questo "materiale sconosciuto", un tempo
> perfettamente noto
> >>>>> a questo Comando.
> >>>>>
> _________________________________________________________________________
> >>>>>
> >>>>> Il giorno 15 dicembre 2015 20:43, Riccardi <
> riccardi.ds16 a gmail.com > ha
> >>>>> scritto:
> >>>>>
> >>>>>> Ciao, sono pronto!
> >>>>>> come ci coordiniamo?
> >>>>>>
> >>>>>> --
> >>>>>> Ciao
> >>>>>> Fabio
> >>>>>>
> >>>>>>
> >>>>>> -----------------------------------------
> >>>>>> Tenente comandante **0
> >>>>>> Alessandro Riccardi
> >>>>>> Ufficiale Tattico e Capo della Sicurezza
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