<html>
<head>
<meta http-equiv="content-type" content="text/html; charset=UTF-8">
</head>
<body text="#000000" bgcolor="#FFFFFF">
Rekon si é già espresso in materia...a meno che non abbiamo in stiva qualche migliaio di navi armate con siluri transfasici potrebbe non essere una cattiva idea...<br><div class="messageTextArea">________________________________<br>Il 05/08/2014 22:42, Capitano Shran <cap.shran@gmail.com> ha scritto:<br>
<p>Scappiamo? :)<br> </p>
<div>
Il 05/ago/2014 20:56 <
<a href="mailto:cmdrtkar@libero.it">cmdrtkar@libero.it</a>> ha scritto:
<br>
<blockquote>
<div>
Grazie...non sei il primo che sento dire che ci son problemi...boh...
<div>
<br>
</div>
<div>
Comunque, dai...due cubi son relitti ed il terzo non é che ci si stia filando molto...il problema più immediato é la sonda, che tatticamente é al livello di una intrepid ottimizzata...certo, di sonde ce ne sono parecchie in giro...
<br>
<div>
________________________________
<br>Il 05/08/2014 18:39, Luca Bonetti
<u></u> ha scritto:
<br>
<div>
<div>
<div>
Eccomi eccomi, ci sono anche io sebbene relativamente incasinato per vari motivi ;P
<br>
</div>Ho letto il brano solo ora (tra l'altro, c'entra un tubo ... ma a me addirittura sono arrivate solo le mail di Federico e Ileana ... le altre no :/) e devo fare i miei complimenti, bravo!
<br>
</div>Adesso però ci sarà da divertirsi cercando di liberarsi di questo trio di simpatici cubi borg ;P
<br>
</div>
<div>
<br>
<br>
<div>
Il giorno 04 agosto 2014 18:36, Capitano Shran <
<a href="mailto:cap.shran@gmail.com">cap.shran@gmail.com</a>> ha scritto:
<br>
<blockquote>
<p>Aaahh la risposta di Monica non mi è arrivata...ma presumo complimenti!</p>
<div>
Il 04/ago/2014 18:17 "
<a href="mailto:cmdrtkar@libero.it">cmdrtkar@libero.it</a>" <
<a href="mailto:cmdrtkar@libero.it">cmdrtkar@libero.it</a>> ha scritto:
<div>
<div>
<br>
<blockquote>
Ha risposto anche Monica...
<br>
<br> comunque grazie, lieto di non essere andato troppo fuori personaggi, visto che
<br> specie Odo per me è una incognita, visto che non lo ho mai sopportato troppo...
<br> Comunque, spero che qualcuno voglia raccogliere il seminato (detto
<br> diversamente, mo' son razzi del prossimo tirarci fuori dai guai!
<br> bwahahahahaha!)
<br>
<br> F
<br>
<br> >----Messaggio originale----
<br> >Da:
<a href="mailto:cap.shran@gmail.com">cap.shran@gmail.com</a>
<br> >Data: 4-ago-2014 18.09
<br> >A: "
<a href="mailto:cmdrtkar@libero.it">cmdrtkar@libero.it</a>"<
<a href="mailto:cmdrtkar@libero.it">cmdrtkar@libero.it</a>>, "USS Marconi"<
<a href="mailto:stml20@gioco.net">stml20@gioco.net</a>>
<br> >Ogg: Re: [Stml20] R: Re: Brano: 11-02 - Lower your shields and surrender your
<br> ships
<br> >
<br> >"Grassie ragassuoli" ?? Io ho letto solo il commento di Franco...o
<br> >qualcuno m'è sfuggito?
<br> >
<br> >Adesso veniamo al brano!
<br> >Comandante Rekon, questo brano è a dir poco fantastico! I dialoghi del
<br> >Vorta sono divertenti e realistici (cavolo sembra di averne davvero
<br> >uno davanti ahhahahah), le parole ed i comportamenti di Odo sono
<br> >precisi e...anche la caratterizzazione del Capitano! :)
<br> >Brano ottimo!
<br> >
<br> >Va bene, se vogliamo dirla tutta...neanche Shran aveva voglia di
<br> >sentirsi dire che la resistenza è inutile :| ma sono i doveri di un
<br> >ufficiale della flotta, che volete farci!
<br> >
<br> >Ileana
<br> >======================================
<br> >Capitano Shran
<br> >USS Marconi
<br> > ======================================
<br> >Email:
<a href="mailto:cap.shran@gmail.com">cap.shran@gmail.com</a>
<br> >Starfleet Italy:
<a href="http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/main.php">http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/main.php</a>
<br> >USS Marconi:
<a href="http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/fleetyards/Marconi/main.php?include=home.php">http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/fleetyards/Marconi/main.<br> php?include=home.php</a>
<br> >CV:
<a href="http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/academy/ruolino_servizio.php?id=199">http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/academy/ruolino_servizio.php?<br> id=199</a>
<br> >Skype: dolcevoloo
<br> >======================================
<br> >"Occhio per occhio, ed il mondo diventa cieco.."
<br> >
<br> >
<br> >Il 04 agosto 2014 17:14,
<a href="mailto:cmdrtkar@libero.it">cmdrtkar@libero.it</a> <
<a href="mailto:cmdrtkar@libero.it">cmdrtkar@libero.it</a>> ha scritto:
<br> >> Grassie ragassuoli, troppo buoni...comunque nemmeno rekon ci voleva
<br> >> venire...non se ne è andato solo perché vuole litigare a tutti i costi col
<br> >> Primo Jem'Hadar...
<br> >>
<br> >> ----Messaggio originale----
<br> >> Da:
<a href="mailto:charles_wyandot@mail.com">charles_wyandot@mail.com</a>
<br> >> Data: 4-ago-2014 17.09
<br> >> A: "
<a href="mailto:cmdrtkar@libero.it">cmdrtkar@libero.it</a>"<
<a href="mailto:cmdrtkar@libero.it">cmdrtkar@libero.it</a>>
<br> >> Ogg: Re: [Stml20] Brano: 11-02 - Lower your shields and surrender your
<br> ships
<br> >>
<br> >> Il pezzo è fantastico, per quanto mi riguarda puoi scriverli sempre così
<br> >> lunghi... scorrono come l'olio!
<br> >> Volevo solo precisare che io qui non ci volevo venire...
<br> >>
<br> >> Bravissimo
<br> >>
<br> >>
<br> >>
<br> >>
<br> >> Sent: Monday, August 04, 2014 at 11:02 AM
<br> >> From: "
<a href="mailto:cmdrtkar@libero.it">cmdrtkar@libero.it</a>" <
<a href="mailto:cmdrtkar@libero.it">cmdrtkar@libero.it</a>>
<br> >> To:
<a href="mailto:stml20@gioco.net">stml20@gioco.net</a>
<br> >> Subject: [Stml20] Brano: 11-02 - Lower your shields and surrender your
<br> ships
<br> >> Scusate gente, alla fine il pezzo ha preso il sopravvento e - dotato di
<br> vita
<br> >> propria ed intelligente (più dello scrittore di certo) è cresciuto a
<br> >> dismisura,
<br> >> ben oltre le mie intenzioni.
<br> >> Essendo io un ufficiale federale rispettoso della vita e delel infinite
<br> >> diversità in infinite combinazioni, non potevo ucciderlo...quindi pensateci
<br> >> voi!!!
<br> >>
<br> >> PS è da quando si è parlato di Borg che volevo chiudere un capitolo con
<br> >> questa
<br> >> frase!
<br> >>
<br> >>
<br> >> Federico
<br> >>
<br> >>
<br> >>
<br> >> *****************************************
<br> >> Brano: 11-02
<br> >> Titolo: Lower your shields and surrender your ships
<br> >> Autore: Tenente Comandante Rekon
<br> >>
<br> >> *****************************************
<br> >>
<br> >> U.S.S. Marconi – Sala Macchine - 28 giugno 2394 - ore10.45
<br> >>
<br> >> Rekon era immobile davanti al Nucleo di Curvatura da almeno dieci minuti e,
<br> >> a
<br> >> voler essere del tutto onesti, le pulsazioni luminose blu che l’enorme
<br> >> reattore
<br> >> Materia/Antimateria emanava nel suo funzionamento a pieno regime non
<br> >> facevano
<br> >> assolutamente nulla per migliorare l’aspetto spaventoso che la sua faccia
<br> >> aveva
<br> >> in quel momento.
<br> >>
<br> >> “Il Reattore è al 98% dell’efficienza nominale, signore…tutti i reattori ad
<br> >> Impulso sono attivi e forniscono energia di emergenza ai sistemi principali
<br> >> e
<br> >> alla Curvatura…” riferì il Tenente Maria Seville, avvicinandosi al proprio
<br> >> superiore con un DiPADD stretto in mano ma senza mettersi sugli attenti. Le
<br> >> era
<br> >> bastato farlo la prima volta, quando gli aveva formalmente passato le
<br> >> consegne
<br> >> come facente funzioni di Capo Ingegnere, per imparare un numero di
<br> improperi
<br> >> in
<br> >> grado di far arrossire un vecchio Capo Specialista addetto alla dogana in
<br> >> una
<br> >> Stazione Spaziale periferica e non ci teneva a replicare.
<br> >>
<br> >> “Fattore di Curvatura?” domandò semplicemente il Tellarita, deviando
<br> >> finalmente lo sguardo dal moto ipnotico della pulsante luce blu per
<br> fissarsi
<br> >> sul viso del proprio secondo, che si trovava circa una quindicina di
<br> >> centimetri
<br> >> sopra il suo ad un metro di distanza.
<br> >>
<br> >> “9.65…” rispose l’Umana, senza alcun bisogno di guardare il padd che
<br> >> stringeva
<br> >> in mano “siamo riusciti a stabilizzare il flusso di Plasma alla Gondola di
<br> >> Dritta riuscendo a recuperare un buon .15…ma…” esitò un momento, incerta se
<br> >> riferire o meno il proprio pensiero al superiore.
<br> >>
<br> >> “Non abbiamo tutto il giorno!” la richiamò bruscamente alla realtà Rekon,
<br> >> spostandosi verso la grande consolle di controllo dei sistemi
<br> ingegneristici
<br> >> posta poco distante ed invitandola implicitamente a seguirlo “se ha
<br> qualcosa
<br> >> da
<br> >> dire la dica, ma le anticipo che sono troppo vecchio per accettare di
<br> uscire
<br> >> con una collegiale come lei, quindi può anche risparmiarsi la scenetta da
<br> >> oloromanzo rosa!”
<br> >>
<br> >> Scossa – ma anche divertita – dalle parole di Rekon, la donna trovò infine
<br> >> il
<br> >> coraggio di riferire la propria idea, ritenendo però opportuno precisare
<br> >> innanzitutto “Non seguo quella roba, signore…stavo solo pensando che, se
<br> >> disinserissimo alcune delle funzioni di sicurezza del computer e
<br> >> reinstradassimo l’energia delle stive alla propulsione, forse potremmo
<br> >> ottenere
<br> >> un ulteriore aumento della velocità…”
<br> >>
<br> >> “Bruceremmo metà dei condotti EPS delle stive…” le fece notare l’ingegnere,
<br> >> senza distogliere lo sguardo da alcune righe di programma che stava nel
<br> >> frattempo digitando su di un terminale LCARS.
<br> >>
<br> >> “Lo so, signore…ma abbiamo diversi apparati di stasi portatili…” assentì la
<br> >> donna che, a parte la presenza di alcune merci deperibili stoccate nella
<br> >> Stiva
<br> >> di Carico 5 e un po’ di lavoro Etra per le squadre di manutenzione, non
<br> >> vedeva
<br> >> particolari problemi nel suo piano “dovrebbero essere sufficienti a mettere
<br> >> in
<br> >> sicurezza per diversi giorni i farmaci non replicabili che trasportiamo…il
<br> >> resto del materiale si conserverà anche in una stiva senza energia…”
<br> >>
<br> >> Fu a quel punto, però, che Rekon la sorprese, mostrandole ciò che stava
<br> >> scrivendo e dicendole, con tono tranquillo “In un’altra occasione le avrei
<br> >> dato
<br> >> perfettamente ragione, Maria, ma stavolta credo avremo bisogno dei
<br> >> teletrasporti merce in perfetto stato di efficienza…quindi se vuole provare
<br> >> il
<br> >> suo piano dovrà prima usare un po’ di quel suo grazioso cervello da primate
<br> >> senza coda per trovare un modo di deviare il feedback energetico verso
<br> >> qualche
<br> >> sistema davvero inutile…tipo le docce soniche…”
<br> >>
<br> >> E quindi si allontanò brontolando sulla barbarie delle razze che non
<br> >> sapevano
<br> >> apprezzare un buon bagno di fango e lasciando un esterrefatto ingegnere a
<br> >> fissare quello che aveva tutta l’aria di essere un complesso programma per
<br> >> computer, volto ad interfacciare i sensori interni col teletrasporto per
<br> >> effettuare agganci e trasferimenti nello spazio esterno di qualsiasi massa
<br> >> metallica composta di leghe Borg e di tutte le associate componenti
<br> >> organiche.
<br> >>
<br> >>
<br> >> U.S.S. Marconi – Plancia - 28 giugno 2394 – ore 12.03
<br> >>
<br> >> “Saremo a portata visiva tra due minuti…” annunciò Wyandot, troppo teso
<br> >> persino per ricordarsi della propria timidezza.
<br> >>
<br> >> Tutta la Plancia era illuminata dalla luce lampeggiante dell'Allarme Rosso
<br> >> anche se - già dopo i primi 10 minuti - era stato dato dal Capitano Shran
<br> >> l'ordine di disattivare il segnalatore sonoro per non infastidire le
<br> >> attività
<br> >> di bordo.
<br> >>
<br> >> Attualmente l'Andoriano sedeva sulla propria poltrona centrale, in
<br> posizione
<br> >> apparentemente rilassata ma con le antenne puntate verso lo schermo visore,
<br> >> quasi a rappresentare visivamente l'istinto dell'ufficiale a lanciarsi
<br> verso
<br> >> la
<br> >> sfida che li attendeva. Sulla poltrona del Primo Ufficiale - lasciata
<br> >> attualmente vacante dalla partenza di Sivaak insieme al Capitano Talia -
<br> >> sedeva
<br> >> invece immobile Odo, che appariva quasi una statua abbozzata con i suoi
<br> >> lineamenti lisci e appena vagamente umanoidi. L'ex Conestabile di Deep
<br> Space
<br> >> 9
<br> >> aveva parlato molto poco durante il tragitto e solo per risponderr a
<br> domande
<br> >> specificamente rivoltegli, come se tutti gli anni trascorsi nel Grande
<br> >> Legame
<br> >> dei Cambianti lo avessero reso restio - o forse solo insicuro - nel
<br> >> rapportarsi
<br> >> con i Solidi.
<br> >>
<br> >> All'annuncio del Timoniere, i muscoli di braccia e gambe di Shran agirono
<br> >> quasi in automatico, proiettando in piedi l'Andoriano come se vi fosse
<br> stata
<br> >> una molla sotto la sua poltrona "Sensori a piena potenza, voglio un'analisi
<br> >> della zona!" ordinò, prima ancora di aver coperto la breve distanza che lo
<br> >> separava dalla postazione del timone, cui si affiancò immediatamente.
<br> >>
<br> >> "Analisi in corso..." rispose il Comandante Berthier, che stava in realtà
<br> >> sondando la zona già da alcuni minuti con l'ausilio di tutti i banchi
<br> >> sensori
<br> >> di prua "Non rilevo tracce di astronavi attive e la traccia di
<br> >> Transcurvatura
<br> >> pare essersi ormai dispersa...ad ogni modo rilevo masse metalliche e
<br> residui
<br> >> energetici..."
<br> >>
<br> >> Fu in quell'istante che si intromise Dal, che stava esaminando le medesime
<br> >> letture attraverso l'ausilio dei sensori tattici, riferendo "Rivelo masse
<br> >> distinte di dimensione variabile, ma ad occhio direi che nell'area sono
<br> >> presenti i resti di sei caccia d'assalto del Dominio, più un frammento di
<br> >> circa
<br> >> 10.000 metri cubi di massa, composto in leghe tipiche degli scafi Borg..."
<br> >>
<br> >> "Forse una delle navi del Dominio, rimasta in inferiorità numerica, ha
<br> >> tentato
<br> >> di speronare il vascello Borg..." propose il Comandante Keane, dalla
<br> >> consolle
<br> >> OPS, mentre anche lei - come quasi tutti - alternava sguardi alle letture
<br> >> dei
<br> >> sensori a occhiate allo schermo visore principale, che al momento
<br> continuava
<br> >> a
<br> >> mostrare l'immagine di stelle aliene distorte dal campo di curvatura della
<br> >> nave.
<br> >>
<br> >> "Segni di vita?" domandò allora Shran, facendo al contempo un cenno di
<br> >> assenso
<br> >> alle parole della Mezza-Klingon, come a dire che ne condivideva il
<br> >> contenuto.
<br> >>
<br> >> "Irregolari, ma potrebbero esserci dei sopravvissuti in uno dei relitti..."
<br> >> rispose l'Ufficiale Scientifico Betazoide, mentre il Timoniere annunciava
<br> >> l'arrivo alle coordinate richieste ed il conseguente passaggio a velocità
<br> >> impulso “sto rilevando vitali da questo relitto, probabilmente un Vorta ed
<br> >> un
<br> >> numero non precisato di Jem’Hadar…”
<br> >>
<br> >> Sullo schermo visore comparve, accanto ad un pezzo di scafo dall’aspetto
<br> >> parzialmente sferico, un caccia del Dominio pesantemente danneggiato, con
<br> >> tutta
<br> >> la parte posteriore ed una delle due gondole rimosse. Alla vista, Shran si
<br> >> affrettò ad ordinare “Predisporre le stive di carico 5 e 6 con campi di
<br> >> forza
<br> >> di livello 10…nella cinque trasferite i resti della nave Borg e nella 6 i
<br> >> sopravvissuti. Comandante Berthier, verifichi se è possibile individuare
<br> >> contenitori di Bianco e, se ve ne sono, trasferisca anch’essi alla Stiva 6.
<br> >> Dal, squadre di sicurezza all’esterno di entrambe le stive…”
<br> >>
<br> >> Quindi, voltandosi verso Odo “Conestabile, se vuole seguirmi alla stiva di
<br> >> carico 6, credo dovremo intervenire per evitare problemi.” Quindi,
<br> >> sfiorandosi
<br> >> il comunicatore “Dottor Kuwano, porti una squadra medica alla Stiva di
<br> >> Carico
<br> >> 6, ma non entrate finché non vi avrò raggiunti…Keane, a lei il comando…”
<br> >>
<br> >>
<br> >>
<br> >>
<br> >>
<br> >> U.S.S. Marconi – corridoio antistante la stiva di carico 6 - cinque minuti
<br> >> dopo
<br> >>
<br> >> "Gardiamarina Kelthos, rapporto!" ordinò Dal, quando ancora si trovava a
<br> sei
<br> >> metri dall'ingresso della stiva di carico, le cui porte sigillate stavano
<br> >> impedendo l'accesso ad una squadra di sei membri della Sicurezza
<br> >> pesantemente
<br> >> armati e ad un contingente medico composto dal Dottor Kuwano e due
<br> >> paramedici.
<br> >>
<br> >> “Abbiamo un Vorta ferito ed una quindicina di Jem’Hadar nella stiva,
<br> >> signore…”
<br> >> rispose il giovane ufficiale Trill, che imbracciava un fucile Phaser Tipo
<br> >> III e
<br> >> sembrava decisamente sollevato nel cedere il comando al suo superiore
<br> Mezzo-
<br> >> Cardassiano “non sono in grado di darle né il numero esatto né il loro
<br> stato
<br> >> di
<br> >> salute perché è stato effettuato un teletrasporto di massa e, a parte due
<br> >> feriti in maniera piuttosto grave, gli altri si sono resi invisibili appena
<br> >> completata la materializzazione. Comunque abbiamo utilizzato le subroutines
<br> >> di
<br> >> sicurezza per rimuovere ogni tipo di arma ad energia ed arma bianca
<br> >> rilevata…”
<br> >>
<br> >> “E non hanno fatto nulla dal momento della materializzazione?” domandò
<br> >> incuriosito Shran, che tallonava di pochi passi indietro il proprio Capo
<br> >> della
<br> >> Sicurezza “Mi sarei aspettato un tentativo di fuga, quantomeno…”
<br> >>
<br> >> “Hanno tentato tre volte di disabilitare il campo di forza e due di
<br> >> penetrare
<br> >> il computer ed i sistemi secondari della stiva, signore…” rispose il
<br> >> Guardiamarina, mettendosi sugli attenti all’arrivo del nuovo Capitano dell’
<br> >> unità, che ancora non aveva avuto modo di incontrare ma del quale aveva
<br> >> ovviamente già sentito parlare “ma il Comandante Rekon aveva già tagliato
<br> >> fuori
<br> >> ogni sistema a parte il supporto vitale, quindi per ora non hanno avuto
<br> >> successo…”
<br> >>
<br> >> “Molto bene, vediamo di chiarire questa situazione…” cominciò a dire l’
<br> >> Andoriano, ma venne interrotto da Odo, giunto subito dopo di lui, che
<br> pareva
<br> >> avere una sua idea sul da farsi.
<br> >>
<br> >> “Se mi permette, Capitano…” iniziò il Cambiante, con il tono paziente che
<br> >> aveva sviluppato in decenni di vita trascorsa con i Solidi prima su Bajor e
<br> >> poi
<br> >> su Terok Nor/Deep Space Nine “forse se entrassi io per primo potrei evitare
<br> >> eventuali…resistenze…”
<br> >>
<br> >> Shran fu sul punto di obiettare, ma si trattenne, valutando invece la
<br> >> richiesta pervenuta alla luce di quanto effettivamente sapeva sulle
<br> >> dinamiche
<br> >> intercorrenti tra le tre principali razze del Dominio. La gente di Odo era
<br> >> considerata da Vorta e Jem’Hadar alla stregua di divinità e i presenti
<br> nella
<br> >> stiva non avrebbero mai fatto un atto volontario per contrastare un loro
<br> >> ordine
<br> >> diretto. Far entrare Odo per primo avrebbe certamente chiarito che si
<br> >> trovavano
<br> >> sì su una nave Federale, ma che la presenza della Marconi nello spazio del
<br> >> Dominio era emanazione della diretta volontà dei Fondatori.
<br> >> Convinto di tale ragionamento, il Capitano Shran affermò “Molto bene,
<br> >> Conestabile…lascerò che sia lei a parlare con loro per primo…” poi,
<br> >> riflettendo, ebbe un’altra idea “anzi, forse so come aumentare ancora di
<br> più
<br> >> la
<br> >> sua presa su di loro…”
<br> >>
<br> >> Ignorando l’occhiata perplessa e leggermente insofferente di Odo – che
<br> >> evidentemente non riteneva di aver bisogno di ulteriori aiuti – Shran si
<br> >> sfiorò
<br> >> il comunicatore e chiamò la Plancia “Shran a Keane. Siamo riusciti a
<br> >> recuperare
<br> >> del Bianco dai relitti?”
<br> >>
<br> >> “Sette casse, signore…” rispose prontamente la donna, che probabilmente in
<br> >> quel momento sedeva sulla sua poltrona “ne avevamo recuperata anche una
<br> >> ottava,
<br> >> ma il suo contenuto è irrecuperabile…”
<br> >>
<br> >> “Sette sono più che sufficienti, non si preoccupi…” rispose l’Andoriano con
<br> >> un
<br> >> ghigno, prima di ordinare “ne trasferisca una qui alle mie coordinate.
<br> Shran
<br> >> chiudo.”
<br> >>
<br> >> Quindi, voltandosi verso Odo, nel momento esatto in cui una cassa di Bianco
<br> >> veniva materializzata proprio tra i due, aggiunse “Allora, Conestabile…è
<br> >> pronto
<br> >> a fare Babbo Natale?”
<br> >>
<br> >>
<br> >> U.S.S. Marconi – Sala Riunioni principale - 30 giugno 2394 – ore 08.05
<br> >>
<br> >> “Diario del Capitano, Data Stellare 71494.07. Per quanto i Jem’Hadar ed il
<br> >> Vorta di nome Maijung abbiano accettato di buon grado la spiegazione di Odo
<br> >> circa la loro presenza ed abbiano promesso di collaborare in tutto e per
<br> >> tutto
<br> >> con l’equipaggio della Marconi, la situazione non è semplice. Il Vorta era
<br> >> seriamente ferito ed il Dottor Kuwano ha dovuto trasportarlo in Infermeria
<br> >> per
<br> >> operarlo, mentre i Jem’Hadar sono stati trattenuti nella stiva di carico 6,
<br> >> attrezzata a caserma di emergenza. Su suggerimento del Conestabile Odo ho
<br> >> autorizzato il Primo Ma’Kar a continuare l’addestramento della sua squadra
<br> >> sul
<br> >> Ponte Ologrammi 1, più che altro per…tenerli buoni, direi. Inutile dire che
<br> >> ciò
<br> >> ha scatenato qualche reazione non entusiasta dell’equipaggio, specie del
<br> >> Comandante Rekon quando è stato costretto a sostituire un’intera porzione
<br> >> della
<br> >> griglia olografica danneggiata durante l’allenamento. Se la situazione non
<br> >> fosse così grave sarebbe stato quasi divertente vederlo mentre minacciava
<br> il
<br> >> Primo dei Jem’Hadar – alto circa cinquanta centimetri più di lui – di
<br> >> scaraventarlo insieme a tutti i suoi nello spazio. Ad ogni modo stiamo
<br> >> procedendo verso il Settore Epsilon Mairon a Curvatura 9, per indagare
<br> sull’
<br> >> attività Borg nel settore. Spero che il Vorta, ora che si è ripreso, possa
<br> >> darci qualche notizia aggiornata.”
<br> >>
<br> >> Il Campanello suonò e, ricevuto l’invito ad entrare, sulla porta si
<br> >> stagliarono le figure di Odo, Dal, Maijung, e Ma’Kar. Quest’ultimo sembrava
<br> >> essere particolarmente insofferente alla presenza di Dal, ma bastò
<br> >> un’occhiata
<br> >> del Vorta, che in quel momento era impegnato in un’attenta opera di
<br> >> adorazione
<br> >> del Conestabile Odo, a rimetterlo al suo posto.
<br> >>
<br> >> “Signori, benvenuti…” disse il Capitano, indicando loro il tavolo da
<br> >> riunioni
<br> >> presente, invitandoli implicitamente a sedersi. Avrebbe voluto invitare
<br> >> anche
<br> >> gli altri Ufficiali Superiori, ma in quel momento – con la nave in pieno
<br> >> spazio
<br> >> del Dominio e a caccia di Borg – gli sembrava un azzardo già solo
<br> >> distogliere
<br> >> il Capo della Sicurezza dall’incarico “se volete accomodarvi, credo abbiamo
<br> >> molto di cui parlare…”
<br> >>
<br> >> “Naturalmente, Capitano…” rispose il Vorta, sorridendo in quel modo
<br> >> mellifluo
<br> >> tipico della sua razza e sgradito a buona parte della specie dei quadranti
<br> >> Alfa
<br> >> e Gamma “mi permetta innanzitutto di ringraziare lei e la Federazione per
<br> il
<br> >> vostro tempestivo…salvataggio. Purtroppo il convoglio di cui faceva parte
<br> la
<br> >> mia nave ha riscontrato delle…difficoltà non previste nell’attività
<br> >> ordinaria
<br> >> di pattugliamento del nostro Settore di competenza.”
<br> >>
<br> >> *Ed ecco in opera la nobile arte di minimizzare gli aspetti negativi della
<br> >> realtà…* si trovò a pensare l’Andoriano, mentre il suo volto manteneva un
<br> >> aspetto assolutamente impassibile da giocatore di Poker. Evidentemente il
<br> >> Vorta
<br> >> desiderava minimizzare l’accaduto per non apparire in cattiva luce con
<br> >> quello
<br> >> che considerava il suo dio (e che – in quel momento – sembrava a stento
<br> >> trattenersi dallo sbuffare ed alzare gli occhi al cielo), ma questo
<br> >> atteggiamento non avrebbe per nulla facilitato la sua missione.
<br> >>
<br> >> Fortunatamente fu Dal a evidenziare la realtà delle cose, affermando “Direi
<br> >> più che altro che il vostro convoglio è stato fatto a pezzi da un
<br> >> ricognitore
<br> >> Borg classe Sfera, a giudicare dall’analisi dei resti che abbiamo
<br> >> recuperato…”
<br> >>
<br> >> Il Jem’Hadar si mosse a disagio sulla sedia, ma una nuova occhiata del
<br> Vorta
<br> >> lo tacitò nuovamente. Dal quasi lo compativa, visto che l’intera esistenza
<br> >> dell’
<br> >> essere era incentrata sulla vittoria militare per conto del Dominio,
<br> >> rappresentato in quel momento dal Cambiante accanto a lui.
<br> >>
<br> >> “Può darsi che abbiamo sottovalutato la capacità bellica del nemico in
<br> >> questo
<br> >> specifico frangente…” ammise Maijung, a malincuore, lanciando
<br> >> un’occhiataccia
<br> >> al tattico, che rispose con un sorriso divertito e per nulla preoccupato
<br> dal
<br> >> risentimento del Vorta “ma, in tutta sincerità, ritengo eccessiva la
<br> >> preoccupazione del Fondatore rispetto alle sorti del Sistema Epsilon
<br> >> Marion…il
<br> >> Dominio ha reagito prontamente e con fermezza all’invasione perpetrata e le
<br> >> assicuro che non saranno una decina di navi nemiche ad impedirci di
<br> >> ristabilire
<br> >> la supremazia nel nostro spazio, anche senza l’aiuto della Federazione.”
<br> >>
<br> >> “La Federazione si trova qui come osservatrice…” rispose immediatamente
<br> >> Shran,
<br> >> facendo ricorso a tutta la propria diplomazia per mantenere un tono civile
<br> e
<br> >> cercando di nascondere il fremito delle mani che lo aveva colto sentendo
<br> >> parlare di “una decina” di navi Borg. “Abbiamo già affrontato il nemico che
<br> >> vi
<br> >> trovate di fronte ed è un nemico estremamente pericoloso, in grado di
<br> >> diffondersi come un virus e moltiplicare le proprie forze molto
<br> rapidamente.
<br> >> La
<br> >> nostra intenzione è solo quella di fornirvi le conoscenze che abbiamo
<br> >> raccolto
<br> >> sui Borg, al fine di limitare al massimo le vostre perdite in questa
<br> >> battaglia.”
<br> >>
<br> >> “Respingere i Borg nel loro spazio è interesse comune di tutti gli abitanti
<br> >> del Quadrante Gamma, compresa la Federazione.” Affermò semplicemente Odo,
<br> >> sancendo la fine di quel battibecco e rammentando implicitamente a Maijung
<br> >> che
<br> >> il trattato di pace siglato dal Dominio esisteva ed era ancora valido
<br> >> “Perché
<br> >> invece non ci riferisci cosa è accaduto esattamente e quali misure sono
<br> >> state
<br> >> prese? Le voci che mi sono giunte erano frammentarie, ma sono certo che tu
<br> >> abbia la competenza per fornirmi un quadro esaustivo.”
<br> >>
<br> >> *Bastone e carota in un colpo solo…* pensò divertito il Capitano della
<br> >> Marconi, poggiandosi comodamente allo schienale della propria poltrona e
<br> >> osservando il Vorta divenire prima rosso di imbarazzo e poi profondersi in
<br> >> un
<br> >> inchino verso Odo, certamente inorgoglito dal complimento (e, in tutta
<br> >> probabilità, geneticamente incapace di comprendere l’ironia dello stesso).
<br> >>
<br> >> “Le prime tracce di incursioni Borg nel Settore sono state rilevate circa
<br> >> undici mesi fa, Fondatore…” rispose rialzandosi e parlando unicamente ad
<br> >> Odo,
<br> >> che di certo riteneva l’unico essere degno di attenzione nella stanza
<br> >> “inizialmente si trattava di avvistamenti a lungo raggio e di aggressioni a
<br> >> colonie remote. Fu inviata una squadra d’attacco che intercettò e distrusse
<br> >> senza particolare difficoltà un piccolo vascello di forma vagamente
<br> >> cilindrica.”
<br> >>
<br> >> “Un ricognitore Classe Sonda…” commentò Dal, non venendo però minimamente
<br> >> calcolato da Maijung, che si limitò a continuare come se non vi fosse stata
<br> >> alcuna interruzione “per sicurezza lasciammo la forza d’attacco stanziata
<br> >> nel
<br> >> settore per alcuni mesi, durante i quali non accadde nulla. Due mesi fa,
<br> >> però,
<br> >> abbiamo perso i contatti con essa e con il pianeta Magistra 7. Abbiamo
<br> >> inviato
<br> >> una nuova forza d’attacco, composta da 50 caccia, che hanno rivelato
<br> >> presenze
<br> >> aliene nel settore. I caccia hanno affrontato e distrutto il nemico, anche
<br> >> se
<br> >> hanno subito gravi perdite. Poiché il pianeta risultava completamente
<br> >> colonizzato dal nemico, la forza d’attacco ha tentato di distruggerlo ma è
<br> >> stata respinta dalle difese planetarie ed è stata costretta alla ritirata.
<br> >> Successivamente abbiamo rilevato l’arrivo di altre dieci navi nemiche e
<br> >> perso i
<br> >> contatti con altri tre pianeti, tutti nei pressi della Nebulosa di Marg. Il
<br> >> Comando di difesa ha pertanto movimentato un’intera ala della 16° Flotta…”
<br> >> qui
<br> >> fece una pausa, voltandosi verso Shran e Dal, prima di continuare chiarendo
<br> >> “composta da 500 navi tra incrociatori e caccia…a quest’ora l’Ala d’assalto
<br> >> 1
<br> >> avrà annientato ogni traccia di resistenza nemica nel settore.”
<br> >>
<br> >> Dal e Shran si scambiarono uno sguardo d’intesa quando sentirono parlare di
<br> >> una Nebulosa…già due volte, infatti, la Federazione aveva scoperto il
<br> >> tentativo
<br> >> di creare all’interno di nebulose dei Fulcri di Transcurvatura e – se
<br> >> l’Intento
<br> >> dei Borg era quello – poteva solo significare che l’intento i quegli esseri
<br> >> era
<br> >> di creare una testa di ponte per l’assimilazione dell’intero spazio del
<br> >> Dominio.
<br> >>
<br> >> Alla luce di tale riflessione, l’Andoriano domandò “Avete ricevuto notizie
<br> >> della vostra Ala d’assalto?”
<br> >>
<br> >> “Ancora no…” ammise Maijung, per nulla turbato dalla cosa “ma riteniamo
<br> >> dipenda dall’intensa ionizzazione delle zone limitrofe della nebulosa, che
<br> >> ostacolano le comunicazioni a lungo raggio. Per risolvere tale
<br> inconveniente
<br> >> avevamo predisposto una rete di ripetitori subspaziali, ma – probabilmente
<br> –
<br> >> le
<br> >> forze invasori li hanno sabotati.”
<br> >>
<br> >> Per nulla rassicurato da quelle parole, Shran scambiò un’occhiata densa di
<br> >> significato con Odo, prima di chiamare la Plancia ordinando “Shran a
<br> >> Plancia…modificare la rotta per dirigere verso la Nebulosa di Marg…massima
<br> >> Curvatura sostenibile e scansioni con tutti i gruppi sensori appena a
<br> >> portata!”
<br> >>
<br> >>
<br> >> U.S.S. Marconi – Plancia - 4 Luglio 2394 – ore 21.35
<br> >>
<br> >> “Diario del Capitano, supplemento. I sensori a lungo raggio stanno
<br> >> scandagliando da ore la Nebulosa di Marg alla ricerca di una qualsiasi
<br> >> traccia
<br> >> di attività spaziale, ma ancora non siamo riusciti a rilevare alcuna nave.
<br> >> Nonostante le rimostranze del mio Capo Ingegnere ho ordinato di accelerare
<br> >> ulteriormente, facendo ricorso alla propulsione di emergenza. Dovremmo
<br> >> essere a
<br> >> portata di scansione a corto raggio entro dodici minuti, salvo
<br> >> complicazioni.”
<br> >>
<br> >> L’aria in Plancia era molto tesa e la presenza di Maijung e del Primo Ma’
<br> Kar
<br> >> (quest’ultimo guardato a vista da due guardie della sicurezza di piantone
<br> >> accanto alle porte del turboascensore e con i fucili phaser imbracciati,
<br> >> benché
<br> >> puntati verso terra) non faceva molto per ridurre lo stato di ansia
<br> >> generale.
<br> >>
<br> >> Fu in quel momento di tensione, proprio mentre Shran faceva il possibile
<br> per
<br> >> ignorare il chiacchiericcio di Maijung che stava rassicurando Odo sul fatto
<br> >> che
<br> >> al loro arrivo avrebbe potuto constatare coi suoi occhi la completa
<br> disfatta
<br> >> del nemico, che Rekon sbucò in Plancia come una furia, scostando di peso
<br> una
<br> >> delle due guardie di sicurezza e dando uno spintone a Ma’Kar – che ringhiò
<br> >> minacciosamente – per poi portarsi davanti al suo Capitano.
<br> >>
<br> >> “Capitano, glielo ho già detto tre volte, ma adesso deve darmi retta.
<br> Questi
<br> >> accidenti di motori non sono progettati per sforzi così prolungati e –
<br> >> adesso
<br> >> che siamo così vicini allo spazio Borg – lei DEVE ordinare di rallentare,
<br> >> così
<br> >> da permetterci di ristabilire il normale funzionamento del sistema
<br> curvatura
<br> >> prima di trovarci circondati da Cubi e senza propulsione!” ringhiò il tutto
<br> >> praticamente senza riprendere fiato, anche se trovò comunque il tempo di
<br> >> lanciare al Primo Jem’Hadar un’occhiataccia veramente cattiva che, pur
<br> senza
<br> >> dire una parola, trasmetteva un chiaro concetto riassumibile in “noi due
<br> >> abbiamo ancora in sospeso quella faccenda della griglia di oloproiettori e
<br> –
<br> >> quando avrò tempo – per questo ti ritroverai con un’iperchiave infilata
<br> dove
<br> >> non vorresti mai che fosse!”
<br> >>
<br> >> Maijung rimase preso in contropiede dall’irruenza del Tellarita, ma colse
<br> >> comunque le sue parole, che sottolineavano la convinzione del federale che
<br> >> la
<br> >> Flotta del Dominio inviata in quel settore fosse stata annientata.
<br> >> Probabilmente non molto contento di esse, ci tenne a precisare “Se davvero
<br> >> doveste avere dei problemi alla propulsione, sono certo che una delle
<br> nostre
<br> >> navi di stanza nel NOSTRO spazio sarà ben lieta di trainarvi fino a Deep
<br> >> Space
<br> >> 16 Gamma…”
<br> >>
<br> >> Rekon fece un vago gesto di stizza a quelle parole, come se una zanzara
<br> >> avesse
<br> >> cominciato a gironzolargli intorno, ma non distolse lo sguardo dagli occhi
<br> >> di
<br> >> Shran finché quest’ultimo non fu costretto a capitolare, affermando “Molto
<br> >> bene…signor Wyandot, rallenti a Curvatura 5…”
<br> >>
<br> >> La Marconi rallentò senza scossoni e, quando ebbe raggiunto quella
<br> >> decisamente
<br> >> più ragionevole velocità, tutti ebbero modo di percepire la mancanza di
<br> >> vibrazioni lungo lo scafo, alla quale si erano probabilmente assuefatti in
<br> >> maniera graduale nei giorni appena trascorsi.
<br> >>
<br> >> “Era ora…” borbottò l’Ingegnere Capo, portandosi alla grande Consolle
<br> >> Ingegneristica e coordinandosi con i suoi per avviare la
<br> ricristallizzazione
<br> >> della matrice di Dilitio e raffreddare al contempo tutti i sistemi critici.
<br> >>
<br> >> “Il suo Capo Ingegnere è una persona dai modi decisamente…diretti…”
<br> commentò
<br> >> Odo, che aveva assistito allo scambio di battute tra i due federali (ovvero
<br> >> al
<br> >> monologo del Tellarita) senza dire una parola, ma che sembrava piuttosto
<br> >> divertito dal tutto.
<br> >>
<br> >> “Non me lo dica…” commentò Shran, alzando occhi ed antenne al cielo, forse
<br> a
<br> >> cercare una pazienza che sapeva essere in rapido esaurimento.
<br> >>
<br> >> Trascorse così un’altra ora, prima che la consolle scientifica iniziasse ad
<br> >> accendersi come un albero di Natale, emettendo alcuni “bip” che, nel
<br> >> silenzio
<br> >> teso della Plancia, attirarono immediatamente l’attenzione di tutti.
<br> >>
<br> >> “Che succede?” domandò subito Shran che, in poche – rapide – falcate, si
<br> era
<br> >> spostato dalla consolle ingegneristica a quella scientifica, con
<br> >> l’attenzione
<br> >> di un predatore in caccia.
<br> >>
<br> >> L’Ufficiale Scientifico, forse a causa delle proprie capacità empatiche,
<br> >> ebbe
<br> >> un piccolo sussulto nel percepire l’avvicinamento del superiore ma, con
<br> >> professionalità, si concentrò subito sulle letture dei sensori riferendo
<br> “Ho
<br> >> delle letture dei sensori di massa dalle propaggini esterne della
<br> >> nebulosa…rilevo un grande campo di detriti, ma le scansioni attive sono
<br> >> deflesse da un campo di polarizzazione che copre l’intera zona…dovremo
<br> >> scendere
<br> >> ad impulso nelle immediate vicinanze per avere dati più precisi…”
<br> >>
<br> >> “Non credo ci sia molto da dire…” affermò sicuro il Vorta, rivolgendosi
<br> >> tanto
<br> >> ad Odo quanto ai federali “quello deve essere il luogo dove le forze ostili
<br> >> sono state schiacciate. Quelli che rilevate non possono che essere i
<br> relitti
<br> >> dei loro vascelli.”
<br> >>
<br> >> Shran, che aveva invece un brutto presentimento, fu più cauto nell’
<br> affermare
<br> >> “Molto bene. Tenente Wyandot, ci porti ad impulso in quella zona, ma
<br> prepari
<br> >> manovre di disingaggio ed una rotta di allontanamento a massima curvatura.
<br> >> Signor Dal, appena saremo fuori voglio gli scudi al massimo e le armi in
<br> >> stand-
<br> >> by, e mi faccia una scansione alla ricerca di vascelli Borg o del Dominio…”
<br> >>
<br> >> Pochi minuti dopo, la Marconi usciva dalla curvatura proprio nei lembi
<br> >> esterni
<br> >> della Nebulosa di Marg, e subito il suo Timoniere dovette impostare una
<br> >> manovra
<br> >> di evasione che mise a dura prova gli smorzatori inerziali della grande
<br> nave
<br> >> stellare per evitare la collisione col relitto di un caccia d’assalto che,
<br> >> sventrato da quelle che sembravano esplosioni di siluri, roteava ormai nel
<br> >> vuoto senza più tracce di energia, lo scafo annerito dal fuoco del plasma
<br> >> ormai
<br> >> estinto.
<br> >>
<br> >> Sullo schermo visore comparvero così le immagini di centinaia di relitti
<br> non
<br> >> dissimili a quello appena evitato dalla nave di Classe Ambassador, tutti
<br> >> disseminati in una regione di spazio dove sembrava essersi scatenata l’
<br> >> apocalisse.
<br> >>
<br> >> Al centro del campo di relitti vi erano tre enormi Cubi Borg. Uno sembrava
<br> >> ancora efficiente, nonostante diverse facce presentassero i segni di danni
<br> >> da
<br> >> bombardamento, mentre gli altri due erano seriamente danneggiati, con
<br> intere
<br> >> facciate scavate da crateri troppo grandi per essere stati causati da armi
<br> >> da
<br> >> fuoco convenzionali ed intere sezioni mancanti.
<br> >>
<br> >> Attorno a questi vascelli, apparentemente impegnati in attività di
<br> >> riparazione
<br> >> e recupero componenti dai relitti, erano impegnati alcune centinaia di
<br> >> vascelli
<br> >> di supporto di piccole dimensioni.
<br> >>
<br> >> “Direi che abbiamo trovato la vostra flotta…” commentò con un tono cupo
<br> >> Rekon,
<br> >> osservando lo sfacelo davanti ai suoi occhi. Il Tellarita non aveva nessuna
<br> >> simpatia per il Dominio – e lo aveva dimostrato ampiamente nei giorni
<br> >> passati –
<br> >> ma quello che stava venendo trasmesso sullo schermo era decisamente oltre
<br> >> ogni
<br> >> possibile livello di antipatia personale. Quando poi uno di quei “piccoli”
<br> >> mezzi di supporto intenti nell’analisi dei relitti – in realtà una nave
<br> >> classe
<br> >> Sonda di più di 300 metri di lunghezza – li scansionò con un raggio sensore
<br> >> di
<br> >> colore verde brillante, l’ingegnere concluse la propria frase rivolgendosi
<br> a
<br> >> Wyandot con un “ragazzo…credo proprio che sia giunto il momento di usare
<br> >> quella
<br> >> rotta di fuga che il Capitano ti aveva chiesto di predisporre…”
<br> >>
<br> >> Proprio in quel momento, senza che nessuno avesse aperto le frequenze di
<br> >> chiamata, gli altoparlanti della Plancia trasmisero una comunicazione
<br> >> subspaziale solo audio, una comunicazione recitata da migliaia di atone
<br> voci
<br> >> che – in contemporanea – dissero “Noi siamo i Borg, abbiamo analizzato la
<br> >> vostra tecnologia e sappiamo che non potete opporvi a noi. Abbassate i
<br> >> vostri
<br> >> scudi e preparativi ad essere assimilati. Addizioneremo le vostre
<br> >> peculiarità
<br> >> biologiche e tecnologiche alle nostre, la vostra cultura si adatterà a
<br> >> servire
<br> >> noi... la resistenza è inutile."
<br> >>
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