<div dir="ltr"><div>Cari ragazzi eccoci finalmente a noi! </div><div>Vi mando il mio pezzo, tra qualche ora vi manderò anche quello che Ermes ha scritto per la Stazione... </div><div>Buona lettura!! :)</div><div><br></div><div>Ileana</div><div><br></div><div>======================================</div><div><br></div><div><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><b><font color="#000000" face="Calibri" size="3">USS Marconi – Ufficio del Capitano - 25/07/2395 ore 07.00</font></b></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">Il Capitano non aveva chiuso
occhio per tutta la notte. </font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">Pensava a come agire.</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">Quando il giorno prima in plancia
era giunta la comunicazione del Comandante Garcia che lo informava del fatto
che fossero ammarati sullo stesso pianeta che ospitava quei terroristi, nessuno
dei suoi Ufficiali superiori era presente: anche la stessa Durani, che non
aveva mai lasciato il suo posto in plancia, in quei minuti si era allontanata
per andare a controllare la situazione in sala macchine. Questo gli aveva dato
la possibilità di riflettere da solo sul da farsi. Aveva passato in rassegna
diverse ipotesi, tra cui anche quella di aspettare che arrivassero i rinforzi.
Ok, sarebbe stata la soluzione più logica e di certo quella che avrebbe tenuto
il suo equipaggio più al sicuro possibile, ma non era nella sua indole rimanere
con le mani in mano. La Fearless sarebbe arrivata tra tre giorni, e
quell’attesa l’avrebbe distrutto.</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">Decise quindi di convocare tutti
i suoi ufficiali per una riunione, era prima di tutto necessario mettere al
corrente i suoi uomini sulla situazione, dopodiché avrebbero studiato insieme
una strategia… anche se lui aveva già in mente cosa fare.</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><span><font color="#000000" face="Calibri" size="3"> </font></span></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><b><font color="#000000" face="Calibri" size="3">USS Marconi – Sala Riunioni - 25/07/2395 ore 08.30</font></b></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">Tutti gli ufficiali superiori
erano accorsi puntuali alla riunione indetta dal capitano per quella mattina.
Erano tutti molto provati, in primis la Keane che era rimasta sveglia per tutta
la notte a lavorare in sala macchine. </font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">Shran era seduto al suo posto nella
parte stretta del tavolo ovale che la Marconi aveva a disposizione per la sala
riunioni. Aspettava pacifico che tutti prendessero il proprio posto, e fu
piacevolmente sorpreso di vedere il Capo Operazioni scambiarsi un occhiolino di
amicizia con il duro tellarita. Sorrise leggermente.</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">“Bene signori, vedo dalle vostre
facce che avete lavorato sodo…” disse Shran incrociando gli sguardi di tutti i
suoi uomini</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">“Signor Rekon cove va la Sala
Macchine?”</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">“Capitano, la Marconi è di nuovo
operativa. Possiamo riprendere quota anche adesso. Ancora manca la curvatura.
Per quella dobbiamo aspettare di mettere le mani su dei pezzi di ricambio ma la
propulsione ad impulso è all’92% della sua efficienza.”</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">“Molto bene… per il momento
vorrei rimanere qua sul pianeta però. Quanto può durare lo scafo a contatto con
l’acqua acida del lago?”</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">“Capitano – rispose prontamente
il Capo Ingegnere – al massimo altri tre giorni! Non un minuto di più!”</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">Shran fece segno di approvazione
e disse che tra tre giorni sarebbe anche arrivata la Fearless con i rinforzi e
soprattutto con i ricambia che aspettavano.</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">Dopo aver ascoltato i rapporti di
tutti i suoi Ufficiali, Shran prese la parola per spiegare a sua volta quello
che la Garcia le aveva detto il giorno prima e cioè che là su quel pianeta,
nascosta da qualche parte, probabilmente c’era la base di una vera e propria
organizzazione criminale a cui il loro prigioniero poteva far parte.</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">A queste parole Dal, visibilmente
agitato, stava per prendere la parola ma il capitano lo interruppe subito con
un gesto della mano: “Nessuno è ancora certo di niente. Sappiamo che Jabin ha
passato diverse settimane qua su Leinos III e che sicuramente non ha agito da
solo. Su Deep Space 16 non hanno ancora scoperto nulla in più rispetto a quanto
vi ho detto. Per quanto ne sappiamo noi, Jabin potrebbe essere anche un pazzo
che ha deciso di agire da solo.” Puntualizzato questo, con un gesto del viso,
Shran ridiede la parola al Tenente Dal che fremeva visibilmente per poter
parlare.</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">“Capitano! Quel delinquente che
abbiamo in cella qua sulla Marconi ha detto di aver agito per conto dei Profeti
e che i Profeti lo aiuteranno fino a che la NOSTRA causa non trionferà. Ha
parlato al plurale, sicuramente si tratta di un gruppo armato! E noi dobbiamo
andare là fuori a stanarli, TUTTI!”</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">“Signor Dal si calmi. Io sono
perfettamente d’accordo con il suo punto di vista, ma dobbiamo rimanere calmi,
tutti, e lei deve cercare di non farsi coinvolgere troppo da questa faccenda…”</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font face="Calibri"><font color="#000000" size="3">Questo di non farsi coinvolgere
in prima persona era una delle frasi che più odiava dire da quando era
diventato Capitano. Certo ne capiva e ne accettava il significato: un membro di
equipaggio coinvolto per motivi personali in una questione di sicurezza non si
rivela mai efficiente alla riuscita della missione, ma dal lato umano capiva
che era impossibile cercare di tenere fuori i propri sentimenti dal lavoro. Lui
da andoriano a volte faceva molta fatica a farlo. Ma si deve imparare, e se il
suo Tenente non lo avesse capito, glielo avrebbe ripetuto con più convinzione…</font><span><font color="#000000" size="3"> </font></span></font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">“Capitano! Come può pensare che
io non sia coinvolto in questa cosa? Sono per metà Bajoriano se lo ricorda?
Quel bastardo sta mettendo in pericolo la vita dei bajoriani stessi oltre che
aver messo in serio pericolo la nostra! Non crederà mica che il mio lavoro
verrà condizionato da questi eventi… spero…” Dal dall’impeto e dalla rabbia si
era addirittura alzato in piedi…</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">*ecco la classica reazione di
quando si chiede a qualcuno di non farsi coinvolgere* pensò Shran ironico e
riprese la parola questa volta con un tono decisamente più perentorio rispetto
a quello che aveva avuto qualche istante prima.</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">“Tenente, si segga. Da quello che
vedo lei sta già condizionando il nostro ed il suo lavoro.”</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">Il mezzo bajoriano non si era
neanche accorto di essersi alzato e tornò seduto con un visibile gesto di
stizza.</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">“Signori, ho indetto questa
riunione perché ho deciso di mandare delle pattuglie fuori a monitorare la
situazione e volevo chiedere il vostro parere. Inizialmente pensavo che vi
avrei tenuti tutti a lavorare alle riparazioni a bordo, ma visto che siete
riusciti a rimettere in sesto la nave, credo sia meglio andare a vedere quello
che c’è là fuori. Come detto, su questo pianeta potremmo non trovare nessun
altro come potremmo imbatterci in dei veri terroristi. In questo caso
potrebbero essere una decina di uomini come centinaia. Per questo motivo non
posso mandare solo delle semplici squadre di ricognizione ma ci serve un piano
d’ azione.”</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">La riunione andò avanti per altre
due ore. La maggior parte delle strategie di attacco erano state formulate dal
Tenente Durani ma alla fine ebbe la meglio l’azione proposta proprio da Dal.</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">Quando il Capitano sciolse
finalmente la riunione e tutti stavano velocemente tornando ai propri lavori,
Dal si avvicinò a Shran e gli porse le sue scuse. </font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">Da quando aveva preso servizio
per la Flotta Stellare, Dal aveva avuto a che fare con altri quattro Capitani,
ma mai nessuno era come Shran. Lui era un tipo davvero molto particolare e
molto difficile da capire: sempre molto cordiale e dai toni amichevoli, ma con
una intonazione della voce che incuteva rispetto. All’apparenza molto pacifico
ma in realtà sempre pronto all’azione. Non sapeva bene cosa lo colpiva di più,
e alle volte non capiva neanche se lo preferiva al vecchio Capitano della
Marconi, era così, difficile da prevedere…</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><span><font color="#000000" face="Calibri" size="3"> </font></span></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><b><font color="#000000" face="Calibri" size="3">USS Marconi – Plancia - 25/07/2395 ore 16.00</font></b></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">I sensori a lungo raggio della
Marconi non sarebbero serviti a nulla, anche se già riparati, dal momento che
questa si trovava spiaggiata e la curvatura del pianeta ne impediva l’utilizzo.
Stessa cosa valeva per quelli a corto raggio: da quella posizione avevano una
gittata di circa 150 metri: erano utili se qualcuno avesse tentato
l’abbordaggio, ma, considerato che erano dentro a un lago e considerato che
c’erano uomini di vedetta ovunque, anche questi non servivano a molto.</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">Il piano di Dal consisteva nel far
decollare le tre navette della Marconi e mandarle in ricognizione intorno al
pianeta per mappare quello che si trovava intorno e per capire se e con quante
persone avevano a che fare. In effetti era un piano abbastanza banale ma
tuttavia molto efficace, almeno per quei primi momenti.</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">=^= Capitano Shran. Le navette
sono pronte a partire =^=</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">Fu la voce di Rekon che, dopo
sole tre ore di duro lavoro, aveva dato il via libera alla ricognizione.</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3"> </font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><b><font color="#000000" face="Calibri" size="3">USS Marconi – Hangar Navette - 25/07/2395 ore 19.20</font></b></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">La Keane aveva stimato che con
tre navette e seguendo delle precise traiettorie, avrebbero coperto tutta la
superficie del Pianeta in sole 4 ore. Fortunatamente il tramonto era ben
lontano dall’arrivare ed oltretutto ai sensori Federali di certo non serviva la
luce per funzionare correttamente. Shran decise di partire subito.</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">Le tre squadre erano composte da
tre uomini ciascuna: la prima, la navetta Scope era formata dal Capitano in
persona, da un timoniere e da un Ufficiale della Sicurezza. Nella navetta Stark
c’erano la Keane e altri due uomini della sua squadra. La terza navetta, la
Enterprise, aveva come equipaggio Dal, Wyandot e un altro ufficiale della
sicurezza fidato di Dal.</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">Shran aveva dovuto subire una
lunga discussione con il suo Primo Ufficiale che ovviamente non voleva
lasciarlo partire ma l’andoriano non volle sentir ragioni: odiava non avere
nulla da fare ed un giretto con la sua Scope non avrebbe di certo fatto male a
nessuno e tanto meno messo in pericolo nessuno…</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">=^= Bene Signori! Siamo pronti a
partire? =^= la voce del Capitano arrivò nelle cuffie delle altre due squadre
di sbarco.</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">=^= Navetta Stark pronta, Signore
=^= rispose la mezza Klingon</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">=^= Anche noi siamo prontissimi
Capitano =^= fu la risposta di Dal che con la sua navetta fu il primo a lasciare
la Marconi.</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">=^= Bene! Ad ognuno la sua strada
ragazzi. Ci sentiamo là fuori. =^=</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">E partirono tutti. </font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3"> </font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><b><font color="#000000" face="Calibri" size="3">Navetta Stark – Pianeta Leinos III - 25/07/2395 ore 23.00</font></b></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">Dopo quasi quattro ore di
navigazione, le navette avevano tutte compiuto la loro missione. Nessuno aveva
trovato nulla che potesse essere d’aiuto a capire quello che stava succedendo
quando uno dei sensori della Navetta Stark captò un lievissimo segnale.</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">=^= Capitano, qui Keane. =^=</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">=^= Mi dica Tenente, vuole
rimanere ancora qua fuori? =^=</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">=^= No no Capitano – rispose la
Keane – in effetti questo pianeta sembra davvero molto affascinante. Foreste,
animali, ruscelli, ma non è di questo che si tratta. La Stark ha evidenziato
una piccola traccia energetica ma devo scendere un po’ di quota per capire bene
di che si tratta. =^=</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">=^= Sarebbe meglio che la
raggiungessimo anche noi, Tenente. =^=</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">=^= No Capitano, non credo sia
necessario. Perdereste più tempo per arrivare da noi che noi a scendere e a
tornare alla Marconi. Vedrà che faremo solo dieci minuti di ritardo. =^=</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">=^= Va bene Signor Keane. Ma
state attenti. Shran chiudo =^=</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">La Keane guidava lei stessa la
navetta, in effetti sarebbe potuta anche partire da sola, ma per motivi di
sicurezza Dal aveva imposto un equipaggio minimo.</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">“Ok, inizio la discesa.”</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">In effetti la Keane c’aveva visto
benissimo. Là sotto, nascosto dietro un bel mucchio di vegetazione, si trovava
una struttura in metallo molto estesa *si direbbe una base militare* pensò tra
sé e abbassò ancora di più la sua quota di navigazione.</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">Proprio nel momento in cui il
Capo Operazioni stava per risalire, la voce allarmata di uno dei due uomini là
dietro la spaventò.</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">“Capo! Siamo stati scoperti. Ci
stanno analizzando! Capo andiamo via!”</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">“Maledizione! - esclamò Keane
rendendosi conto che il Signor Farn aveva ragione – Manovra diversiva. Tenetevi
forte.” E virò bruscamente a destra…</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">“Farn, mandi immediatamente le
nostre coordinate alla Marconi. Subito! Si sbrighi!” ordinò repentinamente la
Keane mentre, presa dalle manovre per allontanarsi da quel posto, non si
accorse che la loro Stark era presa di mira da un phaser.</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">All’improvviso ci fu una forte
esplosione al motore.</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">La navetta iniziò a perdere
quota.</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">Buio</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3"> </font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><b><font color="#000000" face="Calibri" size="3">USS Marconi – Ufficio del Capitano – 26/07/2395 – ore 00.23</font></b></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">“Maledizione!!” Shran aveva
appreso ormai da diverso tempo della scomparsa della sua navetta e del suo Capo
Operazioni. La sua rabbia era incontrollabile.</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">Il suo ufficio sembrava un vero
campo di battaglia: la vetrinetta in cui teneva delle medaglie ed i suoi
diplomi della flotta era frantumata dal lancio del primo d-padd trovato sotto
tiro. Gli altri, accuratamente sistemati sulla sua scrivania adesso erano tutti
per terra.</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">Quando il suo primo ufficiale
entrò nel suo studio, lo sorprese mentre sferrava un pugno alla parete.</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">Il Comandante rimase sull’uscio
della porta, aspettando un momento propizio per parlare:</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">“Ebbene, Signor Salen?” gli
chiese l’andoriano dopo qualche minuto cercando di respirare profondamente e di
calmarsi</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">“Capitano, capisco quello che è
successo ma non mi sembra il caso di trattare il suo studio in questo modo.”
Rispose con freddezza il vulcaniano, a Shran parve quasi che lo stesse
prendendo in giro.</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">“Senta, signor Vulcaniano. Uno
dei miei migliori ufficiali è disperso, a voler essere ottimisti. Adesso, o lei
ha qualcosa di valido da dirmi, o altrimenti mi lasci in pace. Sono stato
chiaro?”</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">“Chiarissimo Signore. Appena lo
riterrà opportuno ci vedremo in Plancia.”</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">Nessuno dell’equipaggio della
Marconi aveva ancora visto Shran arrabbiato. Era una cosa che gli succedeva
davvero di rado in effetti. Un vulcaniano non era certo l’incontro migliore che
l’andoriano potesse fare in quel momento, ma quello era il suo primo ufficiale
e lui lo stimava e rispettava.</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">Sì, probabilmente gli voleva
anche bene…</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">*maledetto vulcaniano…* pensò
Shran e poco prima che questo potesse uscire dal suo studio si calmò un po’ e
lo chiamò:</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">“Signor Salen, la Marconi è sotto
la mia responsabilità quanto sotto la sua. - Salen gli rispose con un solo
gesto del capo, aveva capito che il Capitano gli stava chiedendo scusa a modo
suo… - verrò in Plancia con lei… e, mi scusi per la mia accoglienza…” </font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">“Non si preoccupi Capitano, aveva
solo bisogno di sfogarsi. Certo non posso dire che la capisco, ma ho imparato a
convivere con queste esternazioni.” rispose il Primo Ufficiale senza nessun
tipo di intonazione nella voce. Anche se, incrociato lo sguardo di Shran, gli
lanciò uno sguardo di intesa.</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3"> </font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><b><font color="#000000" face="Calibri" size="3">Pianeta Leinos III – Base Terroristica - 26/07/2395 ore 02.07</font></b></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">Quando Keane riaprì gli occhi si
trovò legata in una cella detentiva. Una donna bajoriana in assetto di guerra
le faceva da piantone.</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">“Dove diavolo mi trovo?!” Gridò
Tara con tutta la voce che aveva…e con tutta la sua rabbia klingon</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">Di tutta risposta si vide l’arma
della guardia puntata addosso.</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">“E’ inutile che ti agiti
signorina, sei nostra prigioniera adesso. I tuoi due amici sono morti e la tua
navetta è distrutta. Ma tranquilla, il Capo non ha intenzione di ucciderti,
almeno per ora.” Rise e si rimise di spalle alla cella.</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">“Verranno a cercarmi” gridò Keane</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font><p style="margin:0cm 0cm 8pt;text-align:justify"><font color="#000000" face="Calibri" size="3">“Bene! Li aspetteremo allora…” e
rise.</font></p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3">
</font></div><div><br clear="all"></div><div><div class="gmail_signature">======================================<br>Capitano Shran<br>USS Marconi<br> ======================================<br>Email: <a href="mailto:cap.shran@gmail.com" target="_blank">cap.shran@gmail.com</a><br>Starfleet Italy: <a href="http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/main.php" target="_blank">http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/main.php</a><br>USS Marconi: <a href="http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/fleetyards/Marconi/main.php?include=home.php" target="_blank">http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/fleetyards/Marconi/main.php?include=home.php</a><br>CV: <a href="http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/academy/ruolino_servizio.php?id=199" target="_blank">http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/academy/ruolino_servizio.php?id=199</a><br>Skype: dolcevoloo<br>======================================<br>"Occhio per occhio, ed il mondo diventa cieco.."</div></div>
</div>