[Stml21] 15.06 Fulcri, Catalizzatori e tanti guai (ovvero, come troppi galli in un pollaio generino solo confusione)

Cristina Forzanti cristina.forzanti a gmail.com
Ven 29 Ago 2014 19:13:10 CEST


In sostanza la nostra vecchia nave ha fatto un discreto pasticcio! 😄😄😄
adesso tocca a me vedere come andare avanti, giusto?
Karana

Il venerdì 29 agosto 2014, <cmdrtkar a libero.it> ha scritto:

>  Più o meno...io darei più che altro la colpa al pupo del futuro e alla
> Norn, ma son di parte :-)
>
> Comunque grasssie!
>
> F
> ________________________________
> Il 29/08/2014 14:16, Fabio Manuello  ha scritto:
> Ciao,
> bello!!
> Quindi è tutta colpa nostra... abbiamo creato il buco nero angelico.
> Che casino!
>
> Cmq bel brano mi è proprio piaciuto.
>
> ciao
> Fabio
>
> Tenente comandante
> Alessandro Riccardi
> Capo della sicurezza
>
> Il 28 agosto 2014 14:14, <cmdrtkar a libero.it
> <javascript:_e(%7B%7D,'cvml','cmdrtkar a libero.it');>> ha scritto:
> > Ok gente, vediamo di riprendere il ritmo dopo il letargico agosto...in
> > realtà non sono troppo soddisfatto del pezzo (e, men che meno, del
> titolo),
> > ma spero vi accontenterete...
> >
> > Scusate se ho messo tanta carne al fuoco, ma ho cercato di sistemare un
> po'
> > di cose che mi lasciavano perplesso per il proseguo della storia, ma ne
> > parliamo a fine capitolo...
> >
> > Spero il capitolo vi piaccia..e, soprattutto, spero di non essere andato
> > fuori personaggio col personale della Nave Temporale. Del caso mi affido
> a
> > quelli di voi che conoscono la SIM meglio di me!
> >
> > Buona lettura gente!
> >
> >
> >
> >
> **********************************************************************************************************************
>
> > Brano: 15.06
> > Titolo: Fulcri, Catalizzatori e tanti guai (ovvero, come troppi galli in
> un
> > pollaio generino solo confusione)
> > Autore: Capitano Resh Tomphson
> >
> >
> **********************************************************************************************************************
>
> >
> > U.S.S. Norn – Sala Tattica del Capitano - 4 Maggio 2394 - Ore 16,45
> >
> > “Una Singolarità Quantistica?” domandò il Capitano Shorek, sollevando lo
> > sguardo dal proprio terminale e dalla complessa ricerca che il computer
> > stava eseguendo sui diversi database temporali cui aveva accesso “Molto
> > interessante…abbiamo traccia di tale fenomeno lungo le Linee di
> Divergenza
> > Temporale sino a questo momento tracciate ed esaminate?”
> >
> > Il Comandante Letok rimase immobile, nella sua posizione eretta a mani
> > incrociate dietro la schiena di fronte alla scrivania del superiore e
> > rispose “No, Capitano…non abbiamo mai individuato questo genere di
> fenomeno
> > situato nel Quadrante Gamma…inoltre la Dottoressa Schwarzwald conferma
> che
> > il viaggiatore appartiene alla nostra stessa marcatura quantica,
> pertanto
> > sarebbe logico supporre si tratti di una recente evoluzione del nostro
> > futuro, e non di un universo parallelo.”
> >
> > “Una deviazione importante…” sottolineò il Capitano dell’unico vascello
> > temporale della Flotta Stellare del XXIV Secolo “con conseguenze
> > potenzialmente disastrose…abbiamo qualche indizio circa cosa possa
> averlo
> > innescato?”
> >
> > “Per ora nessuno…” rispose il Capo Ingegnere, trattenendosi dallo
> scuotere
> > la testa in segno di diniego come invece erano soliti fare gli Umani in
> quel
> > medesimo frangente “La tecnologia della navetta del Viaggiatore è
> > specificamente progettata per sviare i nostri esami della stessa ed il
> > Viaggiatore stesso è tutt’ora incosciente, nell’Infermeria di Deep Space
> 16
> > Gamma. Forse potremmo ottenere qualche risultato in più trasferendolo a
> > bordo…” provò a suggerire.
> >
> > Tale suggerimento, però, non colse impreparato il Capitano Shorek, che
> > rispose prontamente con un diniego, aggiungendo quindi una spiegazione
> > estremamente razionale del perché tale trasferimento non fosse opportuno
> “No
> > Comandante…Toll è un civile ed un parente del medico di Deep Space 16
> Gamma.
> > Se cercassimo di trasferirlo, otterremmo solo ostruzionismo
> dall’equipaggio
> > della Stazione e sarebbe una mossa altamente illogica, vista la natura
> del
> > Capitano Tomphson, stuzzicare oltremodo la sua curiosità.”
> >
> > L’ingegnere assentì a quelle parole poi, dando voce ad un pensiero che
> già
> > da un po’ gli era passato per la mente, affermò “Ad ogni modo,
> un’anomalia
> > del genere deve avere necessariamente un fattore scatenante ed un
> elemento
> > catalizzatore e in questo settore di spazio non vi è nulla – eccetto il
> > Tunnel Spaziale - che possa permettere una generazione casuale del
> fenomeno.
> > Quindi dovremo cercare eventuali elementi esterni e propongo di
> cominciare
> > dai vascelli Romulani assegnati alla Stazione o comunque al momento
> presenti
> > nell’area.”
> >
> > “Per via del loro sistema propulsivo,” convenne Shorek, aggiungendo “sì,
> mi
> > pare ragionevole e ho già chiesto al Comandante Kai di tracciare tutti i
> > vascelli dotati di tale propulsione nel settore…ma dovremo concentrarci
> > anche sul fattore scatenante. Un vascello Romulano può fornire la
> materia
> > prima per generare un’anomalia quantistica, ma vi deve essere un
> elemento di
> > interferenza temporale per cambiare la nostra linea temporale…” Avrebbe
> > forse voluto aggiungere altro, ma venne interrotto dal trillo del
> > comunicatore, che calamitò subito l’attenzione dei due Vulcaniani.
> >
> > La voce del Comandante Kai emerse dagli altoparlanti della Sala Tattica
> e,
> > una volta ottenuto il permesso di parlare, annunciò “Signore, rileviamo
> una
> > nave in avvicinamento a fattore Curvatura 7. Sembrerebbe un vascello a
> > propulsione basata sulle Singolarità Quantiche come le navi Romulane, ma
> ha
> > una configurazione non nota nei nostri database…”
> >
> > “E’ possibile verificare la sua marcatura temporale e la sua firma
> quantica,
> > Comandante?” Domandò il Capitano, mentre i due ufficiali si guardavano
> negli
> > occhi, come a dirsi che forse avevano trovato anche il loro elemento
> > scatenante.
> >
> > “E’ ancora troppo lontano, signore…” rispose l’Ufficiale Scientifico “ma
> > forse possiamo chiedere informazioni alla Fearless…i loro sensori
> dovrebbero
> > essere programmabili per rilevare questi dati e si trovano già quasi a
> > distanza di intercettazione…”
> >
> > I due Vulcaniani si fissarono per un momento. La sorpresa non è qualcosa
> che
> > di norma i figli di Vulcano mostrano apertamente, ma le implicazioni
> della
> > presenza della nave Federale così vicina all’astronave sconosciuta,
> quando
> > in condizioni normali non sarebbe probabilmente andata ad intercettarla,
> > erano chiare: quasi certamente avevano trovato sia l’innesco che il
> fulcro
> > di quello che sarebbe potuto divenire l’Angelo Bello della Morte!
> >
> > Il Capitano Shorek fu pertanto estremamente rapido ad agire e, ancor
> prima
> > di essersi alzato del tutto in piedi, ordinò “plancia, effettuate
> > immediatamente le manovre di sgancio dalla Stazione e avviate una rotta
> di
> > intercettazione. Autorizzazione ad utilizzare un balzo Temporale, ma
> > dobbiamo arrivare a quella nave prima della Fearless…e chiamatemi il
> > Capitano Tomphson!”
> >
> >
> > U.S.S. Fearless – Plancia - 4 Maggio 2394 - Ore 16,53
> >
> > “Il Comandante Vok cpomunica di essere pronta al trasferimento,
> signore…”
> > annunciò l’addetta alle Operazioni, il Guardiamarina Rose Tyler,
> armeggiando
> > per alcuni istanti con la propria consolle “La Fearless ha raggiunto la
> nave
> > aliena ed equiparato rotta e velocità…”
> >
> > “Molto bene…” annuì Resh Tomphson, in piedi accanto alla piccola
> postazione
> > scientifica della nave di Classe Defiant, dove il Comandante Khish
> Chelak
> > stava operando per creare una mappatura esaustiva della nave
> automatizzata,
> > così da poter trasferire l’Ingegnere Capo della Stazione direttamente
> nel
> > centro nevralgico del vascello “Allora, signor Chelak…abbiamo un
> bersaglio?”
> >
> > “Ad occhio direi qui, signore…” rispose l’Andoriano, cercando di
> ignorare la
> > sensazione di apprensione che la presenza del nuovo comandante gli
> generava
> > semplicemente standogli dietro e fissandolo coi suoi occhi neri privi di
> > iride. Le dita azzurre indicarono un’ampia area libera nei pressi del
> grande
> > reattore a singolarità della nave e lo scienziato aggiunse “Se
> interpreto
> > bene questa struttura dei sistemi ODN, dovrebbe trattarsi
> dell’alloggiamento
> > del Computer Principale…”
> >
> > “Ottimo…” assentì il Capitano, staccandosi finalmente dal sottoposto,
> cui
> > era effettivamente – e consapevolmente - stato “col fiato sul collo”
> fino a
> > quel momento, più per testare la sua capacità di concentrazione in
> > situazioni di stress che per fargli realmente fretta “Passi
> immediatamente
> > le coordinate alla Sala Teletrasporto…”
> >
> > “Signore, comunicazione in arrivo dalla Stazione…il Capitano della Norn
> > richiede di conferire con lei immediatamente…” lo informò l’addetto alle
> > comunicazioni.
> >
> > Resh sorrise…aveva lasciato ordine ai suoi sottoposti di non informare
> la
> > Nave del Dipartimento Indagini Temporali dell’arrivo del vascello
> > sconosciuto e di non rispondere al Capitano della stessa circa la sua
> > presenza o meno a bordo della Fearless. Aveva ricevuto ordini precisi di
> > collaborare con l’equipaggio della Norn circa la situazione venutasi a
> > creare con l’arrivo del figlio del Dottor Sonx dal futuro, ma quelli del
> > Dipartimento avevano ritenuto opportuno scavalcare lui ed i suoi
> > ufficiali…era ora che imparassero che non è cortese comportarsi così
> quando
> > si va a giocare nel cortile di qualcun altro…e quella porzione di
> Quadrante
> > Gamma, per lo spazio, era il suo cortile!
> >
> > “Ma davvero?” domandò quindi sornione, mettendosi comodamente a sedere
> sulla
> > poltroncina del Capitano prima di aggiungere “immagino che sia cortesia
> > rispondere…lo passi pure qui, ma prima si assicuri di pulire per bene il
> > segnale di chiamata in entrata…non vorrei mai riceverlo con delle
> > interferenze.”
> >
> > Parecchi secondi dopo, il volto dell’Ufficiale Vulcaniano capeggiava
> sullo
> > schermo della Fearless e, sorridendo, Resh gli rivolse un cordiale
> saluto
> > “Capitano Shorek...di nuovo buongiorno…cosa posso fare per lei?”
> >
> > “Non si trova su Deep Space 16 Gamma, Capitano…” rispose questi a mo’ di
> > saluto, fissandolo con sguardo indecifrabile che il Betazoide sostenne
> senza
> > difficoltà con la propria migliore faccia da poker.
> >
> > “In effetti no…” convenne il neocapitano della Stazione, con un sorriso,
> > indicando la plancia del vascello di Classe Defiant attorno a lui “sa,
> dopo
> > tanti anni passati a correre nello spazio è difficile abituarsi ad una
> > Stazione…così quando posso mi prendo il lusso di assumere il comando di
> > questo piccolo gioiello…come adesso…” fece una pausa poi, con il suo
> tono
> > più innocente aggiunse “quale migliore occasione di una semplice
> missione di
> > soccorso di una nave in difficoltà?”
> >
> > “Capisco, Capitano…” rispose il Vulcan in tono neutro, inclinando appena
> il
> > capo per ascoltare probabilmente un rapporto che non venne captato e
> > ritrasmesso dall’olocamera della Plancia della Norn “ma devo chiederle
> di
> > rinunciare alla sua missione di soccorso e di lasciare che sia la Norn a
> > prendere contatto con quel vascello. Abbiamo motivo di ritenere che esso
> sia
> > potenzialmente pericoloso e collegato alla visita temporale da voi
> > ricevuta…”
> >
> > ‘Fine dei giochi…’ pensò il Betazoide, facendo però in modo di non
> indurire
> > la propria espressione, mentre rispondeva “Mi deve scusare, Capitano…ma
> le
> > richieste di soccorso rivolte a Deep Space 16 Gamma sono di stretta
> > competenza della Stazione e dei relativi mezzi di supporto. Abbiamo
> > scansionato questa nave senza rilevare le tracce cronotoniche che invece
> > caratterizzavano la navetta di Toll ed anche le analisi strutturali non
> > suggeriscono che provenga da un altro tempo o spazio…ergo, non vedo
> prove a
> > supporto della sua affermazione.”
> >
> > “Ciononostante, in ottemperanza al costume di collaborazione tra i vari
> > Servizi della Flotta, le chiedo di voler collaborare con la nostra
> indagine
> > e di astenersi dal prendere contatto con quella nave, Capitano…”
> ribatté,
> > ora leggermente alterato - nella traccia empatica se non nel tono – il
> > Capitano della Norn.
> >
> > “In nome della fattiva collaborazione tra i Dipartimenti della Flotta,
> > Capitano Shorek…” rispose Tomphson, questa volta con un tono decisamente
> più
> > freddo “vi forniremo tutte le informazioni che il mio Capo Ingegnere –
> già
> > salito a bordo della nave sconosciuta – raccoglierà…e quando ci avrete
> > raggiunti, saremo ben lieti di accettare la vostra collaborazione nella
> > nostra indagine. Tomphson chiudo.”
> >
> > In Plancia calò il silenzio non appena la comunicazione si interruppe,
> ma
> > diversi Ufficiali si scambiarono occhiatine contenenti un misto tra
> > divertimento e preoccupazione. Dopo aver lasciato all’equipaggio qualche
> > secondo per assimilare la sfida che aveva lanciato al Capitano della
> Norn e
> > – indirettamente – al suo stesso equipaggio, Tomphson si rialzò in piedi
> ed
> > affermò in tono deciso “Avanti signori, mettiamoci al lavoro…i nostri
> > colleghi del Dipartimento per le Indagini Temporali saranno qui a breve
> e
> > voglio dei risultati per allora…”
> >
> >
> > Nave aliena – nel frattempo
> >
> > Karana si materializzò in quello che – a prima vista – si sarebbe potuto
> > scambiare per un magazzino di pezzi di ricambio di un rottamatore di
> > astronavi. Tutt’attorno alla Mezza-Klingon in tuta spaziale
> volteggiavano
> > nel vuoto decine di componenti meccaniche e informatiche delle più
> varie, a
> > partire da quelli che sembravano blocchi dati isolineari fino ai ben più
> > massicci e complessi pezzi di ricambio dei reattori RCS.
> >
> > Per prima cosa, dopo un momento di stupore, la donna attivò i comandi di
> > magnetizzazione dei propri stivali per fissarsi stabilmente al pavimento
> > anche in assenza di gravità poi, estraendo il tricoder dalla propria
> cintura
> > per gli attrezzi, eseguì una rapida scansione della stanza aprendo nel
> > contempo la comunicazione con la nave.
> >
> > “Vok a Fearless, sono a bordo…” annunciò, concentrandosi nel frattempo
> sulle
> > letture dell’apparecchio di analisi “qui è tutto sottosopra…manca la
> gravità
> > artificiale e numerose componenti che sembrano essere pezzi di ricambio
> sono
> > sparsi per tutta la sala dove mi sono materializzata…” fece una pausa,
> prima
> > di aggiungere “apparentemente non vi sono tracce biologiche quindi, se
> c’era
> > un equipaggio, non è più entrato in questa zona della nave da un pezzo…”
> >
> > “ E cosa ci può dire della loro tecnologia?” domandò la voce di
> Tomphson,
> > che la mezza Klingon si immaginava senza difficoltà in piedi esattamente
> > dietro l’addetto alle comunicazioni. Lo aveva visto solo una volta o due
> in
> > quella folle giornata, ma gli era parso un tipo estremamente curioso,
> uno di
> > quelli che si interessano anche ai minimi dettagli di quanto succede
> sotto
> > la sua responsabilità.
> >
> > “Sembra piuttosto avanzata, signore…” rispose allora, concentrandosi sul
> > sistema di propulsione, la cui componente di controllo si trovava
> proprio
> > davanti a lei “direi per lo meno equivalente alla tecnologia impiegata
> sulle
> > prime navi di classe Galaxy…ma completamente concentrata
> > sull’automatizzazione. C’è un sistema automatizzato di riparazione dei
> danni
> > ancora parzialmente funzionante e un sistema di bypass multipli…”
> >
> > La donna fece un momento di silenzio mentre, con l’ausilio del tricoder,
> > analizzava una porta che si aprì al suo approssimarsi, mostrando una
> serie
> > di automi dal corpo tozzo e cilindrico, dotati di due “gambe” laterali
> > munite di cingoli e di una specie di testa a cupola. Gli automi erano
> > spenti, ma ancora in discrete condizioni, nonostante la stanza mostrasse
> i
> > segni dell’esplosione di un condotto del Plasma.
> >
> > “Tutto a posto, Comandante?” domandò attraverso il comunicatore della
> tuta
> > Resh, il cui tono – comunque – continuava ad essere calmo. “Trovato
> qualcosa
> > di interessante?”
> >
> > “Una stanza contenente quelli che sembrano Droidi di manutenzione,
> signore…”
> > rispose la donna, avvicinandosi ad una delle piccole “botti robotiche”
> > sventrata dall’esplosione e contenente al suo interno diversi apparecchi
> tra
> > i quali saldatori laser e altre attrezzature ingegneristiche
> “apparentemente
> > andati distrutti da una esplosione. Forse è per questo che l’interno
> della
> > nave è in cattive condizioni…”
> >
> > “Quindi ritiene che si tratti di un vascello automatizzato?” domandò la
> voce
> > disincarnata dell’Ufficiale in Comando della Fearless “o forse di una
> nave
> > con un equipaggio minimo?”
> >
> > “Qui attorno non vedo tracce di sedie e altre componenti che facciano
> > pensare ad un ambiente atto ad ospitare forme di vita umanoidi,
> > signore…anche i computer non hanno schermi o tastiere visibili, ma solo
> > attacchi dati…credo sia una nave totalmente automatizzata…”
> >
> > “E il messaggio di aiuto, allora?” si intromise il Comandante Khish
> Chelak,
> > che stava evidentemente seguendo gli spostamenti dell’Ingegnere con i
> > sensori della Fearless.
> >
> > “Probabilmente è stato inviato in automatico quando il sistema di
> > autoriparazione si è guastato…” suppose il Capo Ingegnere di Deep Space
> 16
> > Gamma.
> >
> > “Scarichi il database di quella nave, Comandante…” ordinò allora Resh,
> senza
> > esprimere la propria opinione su quanto stavano discutendo i suoi
> sottoposti
> > “e veda se è possibile assumere manualmente il controllo di quella nave.
> Se
> > dalle telemetrie e dai diari dovessimo appurare che non si tratta di una
> > razza ostile, magari potremmo aiutarli riparando la nave e facendole
> > riprendere il suo viaggio…”
> >
> > “Sì signore…” rispose la Mezza-Klingon, dirigendosi verso quello che
> > sembrava un nodo di accesso al Computer principale ed interfacciandovi
> il
> > tricoder. Sarebbe certo stato interessante lavorare su quella nave, ma
> un
> > piccolo tarlo continuava a roderle il cervello…cosa c’entrava quella
> > tecnologia – avanzata ma certo non proveniente dal futuro – con il
> > viaggiatore del tempo ricoverato nell’infermeria della Stazione?
> >
> >
> > U.S.S. Fearless – Plancia - 4 Maggio 2394 - Ore 17,25
> >
> > “Sì signore, non ho idea di come sia possibile, ma la Norn sarà qui
> entro
> > non più di 10 minuti...” la voce dell’Ufficiale Scientifico pareva
> > estremamente stupita e, anche a livello empatico, Resh percepiva un
> misto di
> > curiosità e irritazione proveniente dall’Andoriano “non so come sia
> > possibile però…ho individuato la loro manovra di sgancio con i sensori a
> > lungo raggio, poi sono entrati normalmente in Curvatura e…”
> >
> > Lasciò cadere la frase perché proprio non sapeva come completarla…la
> nave
> > era entrata normalmente in Curvatura ma, nonostante i sensori
> registrassero
> > una distorsione spaziale corrispondente a curvatura 7, la Norn aveva
> coperto
> > molta più strada di quella che ci si sarebbe dovuti aspettare secondo la
> > normale equazione di Cochraine.
> >
> > “Non se ne crucci, Comandante…” gli disse però il Capitano Tomphson,
> > mettendogli una mano sulla spalla in un gesto paternalistico forse poco
> > adatto alla poca differenza di età tra i due ufficiali “sappiamo che
> hanno i
> > loro trucchi. Quello che mi preme sapere è perché sono così interessati
> a
> > questa nave…siamo sicuri che non venga dal futuro?”
> >
> > “Sì signore…” confermò Khish, con un leggero movimento in verticale
> delle
> > antenne “le analisi del Comandante Vok confermano le nostre letture
> > sensoriali…la datazione quantica dei materiali dello scafo risale a
> circa 85
> > anni standard fa… e l’interno ha più o meno la stessa età…”
> >
> > Nessuno aggiunse che si trattava di una età davvero non da poco per una
> nave
> > automatizzata, ma non ve ne era realmente bisogno. E, comunque, gli
> > Ufficiali della Fearless avevano altri pensieri più urgenti di cui
> > occuparsi.
> >
> > “E non appartiene neppure ad un universo parallelo o robe del genere,
> > giusto?” aggiunse Tomphson, pur conoscendo già la risposta. Avevano
> > effettuato ogni genere di scansione su quella nave, compreso il
> confronto
> > della “firma quantica” della stessa con quella della Fearless, ma
> > l’astronave sconosciuta pareva essere esattamente ciò che sembrava,
> ossia
> > un’astronave automatizzata che esplorava la galassia da circa 85 anni
> senza
> > un equipaggio.
> >
> > “E allora, perché il Capitano Shorek vuole metterci le mani sopra e non
> > vuole che la tocchiamo?” si domandò ad alta voce il Betazoide, decidendo
> di
> > aver disturbato a sufficienza il proprio Ufficiale Scientifico e
> portandosi
> > invece alle comunicazioni.
> >
> > La domanda aleggiò per alcuni secondi nell’aria, ma nessuno rispose,
> quindi
> > il Capitano si limitò a richiedere un aggiornamento della situazione a
> bordo
> > della nave aliena.
> >
> > “Abbiamo acquisito l’intero database della nave, ma è criptato con un
> codice
> > frattale molto complesso…” lo informò l’Ufficiale Scientifico, che stava
> > monitorando a distanza ogni singola lettura del tricoder di Karana “Il
> > Comandante Vok è riuscita inoltre a bypassare i controlli automatici del
> > timone e a trasferirne il comando alla Plancia della
> Fearless…sembrerebbe
> > quasi che la nave sia progettata per accettare comandi esterni in
> situazioni
> > come questa…”
> >
> > “Molto bene…” rispose Resh, andandosi a sedere sulla propria
> poltroncina,
> > dove avrebbe atteso la successiva chiamata del Capitano Shorek “Fate
> > rientrare il Comandante Vok e ordinate alla nave automatizzata di
> modificare
> > la rotta dirigendo verso Deep Space 16 Gamma. Timoniere, programmi per
> > quella nave una rotta di arresto che la tenga vicina alla stazione, ma
> non
> > abbastanza da poter utilizzare le sue armi. Curvatura 6.”
> >
> >
> > U.S.S. Fearless – Sala Tattica del Capitano - 4 Maggio 2394 - Ore 17,40
> >
> > Resh guidò il suo omologo verso la sala tattica, avendo cura di eseguire
> > ogni movimento con calcolata lentezza. Poteva sembrare sciocco da parte
> sua,
> > ma non aveva nessuna intenzione di cedere posizione all’Ufficiale del
> > Dipartimento per le Indagini Temporali, quindi intendeva rimarcare che
> quel
> > colloquio riservato era una concessione che lui faceva al Vulcaniano e
> non
> > viceversa.
> > Fu anche per questo che, dopo avere invitato il parigrado ad accomodarsi
> su
> > una delle poltroncine poste davanti alla scrivania, il Betazoide scelse
> di
> > stare in piedi, di fronte al piccolo oblò che dava sullo spazio, mentre
> > domandava con assoluta cortesia “Mi dica, Capitano…cosa posso fare per
> lei,
> > questa volta?”
> >
> > “Smettere di interferire con le nostre indagini, ad esempio…” rispose il
> > Vulcanianao con tono assolutamente neutro, senza apparentemente
> scomporsi in
> > nessuna misura per i trucchetti psicologici del collega di DS16 Gamma.
> > Peccato che, a livello empatico, Resh riuscisse ugualmente a percepire
> una
> > sorta di irritazione ben controllata “e lasciare a noi il controllo
> della
> > nave confiscata.”
> >
> > “Premesso che quella nave non è stata confiscata ma solo ispezionata e
> > deviata verso la stazione per studiarla più approfonditamente e –
> > eventualmente – ripararla per permetterle di riprendere il suo viaggio…”
> > puntualizzò Tomphson, fissando le iridi nere nello sguardo inespressivo
> > dell’altro, come a dire che era ora che smettesse di giocare a carte
> > coperte, che con lui non attaccava “le ripeto ciò che già le ho detto.
> > Quella nave non proviene dal futuro né dal passato né, tantomeno, da un
> > universo parallelo…quindi quale attinenza ha con il vostro caso, che
> > riguarda un viaggiatore del tempo? Fintanto che non mi avrà dato una
> > risposta chiara, Capitano, gli ordini che ho ricevuto circa la
> > collaborazione del mio equipaggio con il Dipartimento per le Indagini
> > temporali non si applicheranno a questo caso e questa missione sarà una
> > missione di soccorso, eventualmente associata ad un Primo Contatto –
> seppur
> > indiretto – con una specie probabilmente nativa del Quadrante Gamma.”
> Fece
> > un’ulteriore pausa, prima di calcare la mano con l’ultima sua frase
> > “Entrambe attività che riguardano le mie competenze specifiche, non le
> sue…”
> >
> > Vi fu un lungo momento di silenzio, durante il quale il Vulcaniano
> valutò
> > numerose possibili linee di azione. Il Dipartimento per le Indagini
> > Temporali non era solito scendere a compromessi con le altre branche
> della
> > Flotta per quanto riguardava le proprie indagini, ma quella era
> > effettivamente una situazione anomala ed il Capitano Tomphson aveva
> > affermato solo cose vere e provabili. L’equipaggio della Norn,
> naturalmente,
> > aveva i propri motivi per supporre che la nave aliena in rotta verso
> DS16
> > Gamma fosse coinvolta nella futura creazione dell’Angelo Bello della
> Morte,
> > ma senza condividere le informazioni ottenute dal cristallo dati
> recuperato
> > dalla navetta di Toll, sarebbe stato necessario contattare
> l’Ammiragliato
> > per ottenere con la forza ciò che aveva invano tentato di ottenere con
> la
> > paura che normalmente la sua assegnazione generava. Solo che – qualcosa
> > glielo diceva nel profondo – sfidare su questo campo un ex agente
> operativo
> > dei Servizi Segreti avrebbe portato ad una perdita di tempo
> inaccettabile
> > per il buon esito della missione.
> > Fu pertanto con un sospiro di rassegnazione appena percettibile – ma ben
> > percepibile a livello empatico – che il Vulcaniano si apprestò a mettere
> a
> > parte il parigrado di quanto avevano scoperto fino a quel momento.
> >
> > Cinque minuti dopo, Resh sedeva alla propria scrivania, le mani giunte
> > avanti a sé e lo sguardo fisso in quello del vulcaniano, intento a
> > riflettere sulle implicazioni delle deduzioni fatte dall’equipaggio
> della
> > Norn. Quando gli era stata data la spiegazione voluta aveva
> immediatamente
> > ordinato alla Plancia di uscire dalla Curvatura ed ora le due navi di
> Classe
> > Defiant e la nave aliena stazionavano nei pressi della grande Nebulosa
> di
> > Qorn dove – alcuni anni prima – i Borg avevano tentato di installare un
> > proprio condotto di Transcurvatura.
> > Tuttavia, ancora qualcosa non tornava…e quindi domandò “Non capisco una
> > cosa, però…sappiamo che la Singolarità Quantistica si scatenerà qui,
> perché
> > è qui che è venuto il figlio del Dottor Sonx per cercare di impedirlo…e
> > sappiamo che questa nave potrebbe essere l’elemento che la scatenerà,
> visto
> > che possiede un motore a singolarità quantistica…ma mancano due
> elementi.
> > Innanzitutto, perché questo evento non esisteva prima nelle timeline da
> voi
> > studiate, mentre ora sì? E – secondariamente – quel motore è simile a
> quello
> > di un Falco da Guerra di Classe D’Deridex…non ha minimamente la potenza
> > necessaria a scatenare l’Angelo Bello della Morte…”
> >
> > Il Vulcaniano fece un cenno di assenso alla frase del Betazoide e si
> prese
> > un momento prima di rispondere ma – questa volta – la sua reticenza a
> > parlare non era tanto legata alla necessità di tenere nascoste
> determinate
> > informazioni, quanto al non possedere realmente tali nozioni “Quanto al
> > fattore temporale scatenante, ritengo che esso sia associabile alla
> presenza
> > dello stesso Toll nella nostra linea temporale…” rispose alla fine.
> >
> > Resh rimase in silenzio a sua volta, per assimilare quell’informazione e
> poi
> > domandò “Quindi..tornando indietro nel tempo avrebbe scatenato un evento
> che
> > altrimenti non sarebbe accaduto? Ma come…” si interruppe, facendo cenno
> di
> > no con la mano “lasci stare…gliela do per buona…quindi, diciamo che
> Toll,
> > tornando indietro nel tempo, ha messo in moto una serie di eventi che
> > potrebbero aver scatenato il fenomeno…quali?”
> >
> > “La vostra presenza qui, ad esempio…” spiegò pazientemente Shorek “se
> Toll
> > non fosse arrivato, lei avrebbe inviato qui la Fearless o si sarebbe
> > aggregato alla missione di soccorso? E questo è solo un esempio…”
> >
> > “O la vostra…” ribatté prontamente Resh, sottolineando che neppure la
> Norn
> > si sarebbe trovata lì senza l’arrivo di Toll “ma, lasciamo stare, ho
> > capito…e sull’altro problema? Come può un semplice reattore a
> singolarità di
> > modeste dimensioni creare una anomalia spaziale in grado di devastare
> interi
> > settori?”
> >
> > “Questo lo ignoro…” rispose il Capitano della Norn, prima che l’Allarme
> > Rosso risuonasse su tutta la nave, facendo alzare entrambi gli Ufficiali
> con
> > il medesimo scatto, dettato da anni di esperienza al comando. Come un
> solo
> > uomo, e senza dover dire nulla, i due si lanciarono verso la porta che
> > divideva la Sala Tattica dalla Plancia della Fearless, incespicando
> appena
> > per il forte rollio del ponte.
> >
> >
> > U.S.S. Fearless – Plancia – pochi istanti dopo
> >
> > “Rapporto!” il richiamo di Resh giunse alle orecchie di Khish
> esattamente
> > prima che una delle consolle ausiliarie esplodesse alla sua destra,
> sparando
> > in aria una montagna di scintille e facendo indietreggiare un Marinaio
> che
> > la stava in quel momento utilizzando.
> >
> > L’Andoriano si alzò rapidamente in piedi dalla Poltona del Capitano, che
> > aveva fino a quel momento occupato, per portarsi alla Consolle
> Scientifica.
> > Intanto rispose “Non ne ho idea, signore…siamo usciti dalla Curvatura
> senza
> > difficoltà e ci siamo portati a distanza di sicurezza dalla nave aliena
> come
> > ordinato. Appena la Norn vi si è avvicinata, però, il nucleo di
> Curvatura
> > alieno ha cominciato a generare un’onda di risonanza armonica…”
> >
> > “Di risonanza con cosa, Comandante?” domandò Shorek, tentando al
> contempo di
> > usare il proprio comunicatore per chiamare la Norn, ma senza riuscirvi.
> >
> > “Non funziona quello…” lo informò però Karana, che stava lavorando
> > febbrilmente alla consolle ingegneristica “c’è un disturbo subspaziale
> > troppo potente…sto riconfigurando la nostra antenna di trasmissione per
> > inviare pacchetti di dati ultracompressi a bassa frequenza…non sarà il
> > massimo della qualità audio/video, ma dovrebbe ridarci a breve le
> > comunicazioni a corto raggio…”
> >
> > Nel frattempo, il Comandante Chelak rispose alla domanda precedente “Non
> ne
> > ho idea…su una nave di Classe Defiant non dovrebbero esserci componenti
> in
> > grado di generare una risonanza armonica di quella frequenza. Ad ogni
> modo
> > la risonanza ha innescato una specie di turbolenza subspaziale che è
> andata
> > amplificando in maniera esponenziale…la Norn ne sembra imprigionata e lo
> > scafo della nave aliena ha perso il 93% di integrità strutturale…”
> >
> > “Una normale nave di Classe Defiant non ha attrezzature che potrebbero
> > entrare in risonanza…” lo corresse però Tomphson, che nel frattempo
> aveva
> > raggiunto la propria poltrona e vi si era seduto, richiamando sulla
> consolle
> > inserita nel bracciolo i dati inerenti lo status della nave che, a parte
> > qualche sovraccarico, sembrava ancora in buone condizioni “A bordo avete
> > delle componenti tecnologiche che potrebbero causare questo?” domandò
> quindi
> > al parigrado.
> >
> > “Diverse…” convenne questi, senza però specificare di cosa si trattasse,
> sia
> > perché si trattava comunque di materiale tecnologico secretato sia
> perché
> > non aveva il tempo materiale per farlo. Ad ogni modo esaminò rapidamente
> le
> > letture che i sensori scientifici stavano eseguendo sulla risonanza
> creatasi
> > tra la sua nave ed il vascello alieno e rispose “ma credo che il
> problema
> > sia relativo al nucleo di curvatura modificato…”
> >
> > “Signore, lo scafo della nave aliena è collassato e la Norn ha perso gli
> > scudi…” informò in quel momento il Guardiamarina Tyler dalle Operazioni
> “La
> > sua integrità strutturale sta venendo compromessa…”
> >
> > “C’è di peggio…” informò Khish, interpretando i dati che i sensori di
> massa
> > gli riferivano “dove si trovava la nave aliena si sta formando un mini
> buco
> > nero…sta attirando la Norn e non credo che – nelle loro condizioni –
> siano
> > in grado di sfuggirvi.”
> >
> > “Possiamo trainarli via?” domandò Resh, osservando il fenomeno descritto
> dal
> > subordinato sullo schermo visore, attraverso le statiche generate
> > dall’anomalia “o invertire il fenomeno in qualche modo?”
> >
> > “Se ci avvicinassimo ora verremmo intrappolati dall’anomali a nostra
> volta,
> > signore…” rispose prontamente l’Ufficiale Scientifico, che aveva appena
> > lanciato una simulazione in proposito e ne stava consultando i risultati
> > insieme al Capitano della Norn “credo che la cosa migliore sarebbe
> > interrompere la risonanza ed agganciare la Norn con un raggio traente
> per
> > allontanarla da lì…”
> >
> > “Capitano Shorek?” Tomphson richiamò l’attenzione del parigrado,
> invitandolo
> > implicitamente a spiegare come poter ottenere il risultato auspicato
> > dall’Andoriano della Sezione Scientifica.
> >
> > “La Norn deve espellere il Nucleo di Curvatura…” rispose rapidamente e
> senza
> > particolare esitazione l’Ufficiale del Dipartimento per le Indagini
> > Temporali “in questo modo l’interferenza dovrebbe affievolirsi attorno
> alla
> > nave e la Fearless potrebbe trainarla via. Inoltre, se riuscissimo a
> colpire
> > con un Siluro Quantico il nucleo a curvatura proprio nel momento in cui
> > questi entri nell’orizzonte degli eventi dell’anomalia, esiste un 73% di
> > probabilità che la detonazione creatasi richiuda la stessa…”
> >
> > “Comandante Vok, quel comunicatore a corto raggio modificato ci serve
> > adesso!” affermò rapidamente il Capitano Tomphson, mentre la nave veniva
> > scossa da una distorsione gravitazionale più forte delle altre e
> dall’OPS
> > annunciavano che l’integrità strutturale della Norn era scesa al 47%.
> >
> > “Comunicazioni aperte, solo audio al momento…” rispose l’Ingegnere
> > mezzosangue, reggendosi alla consolle per non cadere a terra.”
> >
> > “Shorek a Norn, espellete immediatamente il nucleo di Curvatura
> modificato e
> > trasferite tutta l’energia di emergenza all’integrità strutturale…” si
> > affrettò ad ordinare il Vulcaniano, non appena le frequenze di chiamata
> con
> > la sua nave furono aperte. La risposta affermativa non si fece attendere
> e,
> > pochi istanti dopo, i portelli di espulsione di emergenza della Nave
> > Temporale furono aperti e la camera di reazione MR/AMR scivolò
> all’esterno,
> > subito catturata dall’attrazione gravitazionale dell’Anomalia che si
> stava
> > formando.
> >
> > “Operazioni, agganciate la Norn con un Raggio Traente appena le
> interferenze
> > lo consentiranno…” si affrettò ad aggiungere Resh “Timone, appena
> > recuperata, ci allontani di qui a massimo impulso. Tattico, siluri
> quantici
> > di poppa agganciati sul Nucleo a Curvatura, distruggetelo appena entra
> > nell’Orizzonte degli Eventi e poi piena potenza agli scudi di poppa per
> > l’eventuale onda d’urto…assicuratevi che siano estesi anche alla Norn.”
> >
> > Le operazioni si svolsero senza intoppi e, nel giro di pochi secondi, le
> due
> > navi di Classe Defiant si allontanarono a pieno impulso dall’anomalia,
> > mentre una coppia di sfere di energia dal colore blu eruppe dalla poppa
> > della Fearless, andando ad impattare sul nucleo a curvatura della Norn e
> > causando una potente esplosione di antimateria.
> >
> > La conseguente onda d’urto colpì i due vascelli federali con forza,
> causando
> > diverse esplosioni e lo spegnimento di molti sistemi, tra i quali i
> sensori
> > esterni. Quando i secondari entrarono in funzione, restituendo l’energia
> > alla Fearless, il Capitano Tomphson si affrettò ad ordinare per la
> seconda
> > volta in pochi minuti “Rapporto situazione!”
> >
> > “Danni a diversi sistemi secondari e scudi di poppa al 32%, signore…”
> > rispose rapidamente Karana, esaminando i dati ricevuti dai propri
> sistemi di
> > controllo danni e dalle squadre di manutenzione già allertate “nessun
> ferito
> > serio.. la Norn è in condizioni peggiori. Hanno perso tutta l’energia e
> > hanno importanti danni strutturali. Riceviamo una richiesta di
> trasferire il
> > loro personale più grave nella nostra infermeria.”
> >
> > “Accordata, e predisponete un trasferimento energetico verso di loro
> fino a
> > quando non saranno in grado di riattivare l’energia…” ordinò rapidamente
> il
> > Capitano Tomphson, evitando di offrire al collega Vulcaniano di inviare
> > ingegneri a bordo per le riparazioni. Con tutta la tecnologia segreta
> > presente, infatti, immaginava che Shorik avrebbe rifiutato una tale
> offerta.
> > Se ne avessero avuto bisogno, decise, lo avrebbero chiesto loro. “E
> > l’anomalia?” domandò poi, voltandosi verso l’Ufficiale Scientifico Capo,
> che
> > aveva un brutto taglio sulla fronte ma che si era già rimesso al lavoro.
> >
> > “Sto reinizializzando i sensori esterni, signore…” rispose prontamente
> Khish
> > poi, quando i primi dati comparvero, commentò “Signore…credo che ci sia
> un
> > problema…”
> >
> > Ma in effetti non serviva lo dicesse. Contemporaneamente ai sensori si
> era
> > infatti riattivato anche lo schermo visore principale, che stava ora
> > inquadrando una scena apocalittica…un microscopico buco nero che,
> > probabilmente a causa di una forza di attrazione gravitazionale enorme,
> > stava attirando a sé la massa gassosa della Nebulosa di Qorn, il cui
> > pulviscolo esterno aveva ora creato due archi di materia che, entrambi
> > diretti verso l’anomalia, formavano nel cielo stellato un’immagine in
> > qualche modo simile a due ali stilizzate.
> >
> > “Lo credo anch’io, Comandante…” commentò Resh, fissando lo schermo
> visore
> > con volto corrucciato “L’Angelo bello della Morte è arrivato…ed ora sta
> a
> > noi cercare di fermarlo prima che annienti tutto.."
> >
> > ***************************
> > END TRANSMISSION
> > ***************************
> >
> > Ed ora, prima di lasciarvi al linciaggio dei commenti, ho un paio di
> domande
> > per voi (tre in realtà)...
> >
> > 1) non so se si capisce la mia idea...dato che nella linea temporale
> > originale (quella conosciuta dall'equipaggio della Norn, per capirci)
> > l'Angelo Bello della Morte non esiste, ho pensato servisse un elemento
> > proveniente dal futuro per innescare il cambiamento della linea
> temporale e
> > - mi sono detto - poteva essere carino che fosse proprio l'arrivo del
> figlio
> > del Dottore tale elemento. Arrivando dal futuro, infatti, ha attirato
> > l'attenzione della Norn che si è recata sul posto ed ha incontrato la
> nave
> > aliena, innescando così l'anomalia a causa delle sue componenti
> > sperimentali. Se lui non fosse venuto la Norn non ci sarebbe stata e
> tutto
> > ciò non sarebbe successo...ha senso, secondo voi? Lo so che inverte gli
> > elementi di causa ed effetto, ma alla fin fine è quello che succede
> anche in
> > Ieri, oggi e domani", no? ma, soprattutto (che abbia senso o meno) si
> > capisce dallo sviluppo della trama?
> >
> > 2) ho dovuto mettere la Norn fuori combattimento e distruggere la sua
> > capacità di viaggiare nel tempo perché, altrimenti, sarebbe bastato
> inviarsi
> > un messaggio dal futuro per non interferire...per farlo mi sono detto
> che
> > probabilmente la componente che permette di manipolare lo spazio-tempo è
> > associata al reattore di curvatura, che in un certo senso fa lo
> > stesso...espellendo il nucleo ho privato la Norn di tale capacità. Ciò
> va
> > contro qualcosa di già scritto su questa nave, di cui non so
> praticamente
> > nulla?
> >
> > 3) buona parte del pezzo è incentrata sul tentativo di Resh di non
> subire
> > passivamente l' "invasione" di un altro ufficiale comandante...so che
> non è
> > esattamente un comportamento da capitano esemplare, ma il mio PG è uno
> che
> > non ama non sapere le cose e di certo non è un tipo che si
> azzerbina...se
> > Shorek avesse cercato collaborazione - come poi succede - avrebbe
> accettato
> > le sue spiegazioni e si sarebbe fatto da parte senza remore, ma così...
> >
> > A voi la palla, mio fido equipaggio!
> >
> >
> > Resh/F.
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