[Stml21] Brano 17-08

Riccardi riccardi.ds16 a gmail.com
Mar 26 Lug 2016 19:20:00 CEST


Ottimo imbarco complimenti!!

Il 26/07/2016 13:18, Ramar Roberts ha scritto:
> Va bene, per la prossima volta lo terrò presente! Grazie a tutti per i
> commenti:)
>
> Il martedì 26 luglio 2016, Capitano Shran <cap.shran a gmail.com> ha scritto:
>
>> Ok, mi era sfuggito...
>> Marika, per le prossime volte il brano in lista si manda con questo tipo
>> di oggetto:
>>
>> *[Lista] [Numero Brano - Nome PG - Titolo] *quindi il tuo in questo caso
>> sarebbe stato:
>>
>> *[Stml21] [17.08 - Ramar Roberts - Di nuovo in gioco]*
>>
>> Ciao!
>> Ileana
>>
>>
>> ======================================
>> Capitano Shran
>> DeepSpace16Gamma
>>   ======================================
>> Email: cap.shran a gmail.com
>> <javascript:_e(%7B%7D,'cvml','cap.shran a gmail.com');>
>> Starfleet Italy: http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/main.php
>> DS16Gamma:
>> http://www.starfleetitaly.it/starfleetitaly/fleetyards/DS16Gamma/main.php
>> CV:
>> http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/academy/ruolino_servizio.php?id=199
>> Skype: dolcevoloo
>> ======================================
>> "Occhio per occhio, ed il mondo  diventa cieco.."
>>
>> Il giorno 26 luglio 2016 09:05, Franco Carretti <rogal_dothrak a mail.com
>> <javascript:_e(%7B%7D,'cvml','rogal_dothrak a mail.com');>> ha scritto:
>>
>>> Breve ma intenso, bel pezzo :)
>>>
>>> *Sent:* Monday, July 25, 2016 at 5:20 PM
>>> *From:* "Ramar Roberts" <robertsramar a gmail.com
>>> <javascript:_e(%7B%7D,'cvml','robertsramar a gmail.com');>>
>>> *To:* "Deep Space 16 Gamma" <stml21 a gioco.net
>>> <javascript:_e(%7B%7D,'cvml','stml21 a gioco.net');>>
>>> *Subject:* [Stml21] Brano 17-08
>>> Ecco qui il brano di presentazione del Tenente Comandante Ramar Roberts.
>>> Buona lettura:)
>>>
>>>
>>> Precedente:17-07La passeggiata
>>> Brano: 17-08
>>> Titolo: Di nuovo in gioco
>>> Autore: Tenente Comandante Ramar Roberts
>>> (Aka Marika Vicentini)
>>>
>>> Bajor, Jakaja, 15/08/2395, ore 17.00
>>>
>>> Ramar si muoveva avanti e indietro nella sua stanza, continuando a
>>> cercare con lo sguardo qualcosa di non ben definito. Aveva preparato tutto
>>> l'occorrente per il suo imminente trasferimento un paio di giorni fa, ma,
>>> nonostante tutto, aveva come la sensazione di aver dimenticato qualcosa. Si
>>> fermó un attimo, scrutando attentamente i suoi bagagli. Sorrise. Dopo tutto
>>> il tempo passato sulla Terra in uno dei laboratori federali, non vedeva
>>> l'ora di mettere piede su Deep Space 16 Gamma; questo spiegava il suo
>>> nervosismo, ma soprattutto la sua impazienza. Sebbene sulla Terra avesse
>>> finalmente trovato una relativa stabilità, la routine lo stava portando
>>> all'esasperazione, cosa a cui lui non era abituato. Quando accettò
>>> l'incarico presso il laboratorio federale di San Francisco, credeva di
>>> avere bisogno di un po' di tranquillità: aveva ben presto scoperto che non
>>> era così . E ora mancavano poche ore prima del suo arrivo alla stazione in
>>> cui avrebbe prestato servizio. Non vedeva letteralmente l'ora! Dopo aver
>>> salutato i suoi genitori adottivi sulla Terra, aveva deciso di recarsi sul
>>> suo pianeta natio, per finire di riordinare la casa appartenuta a sua
>>> madre, che nel corso degli anni aveva ristrutturato con molta fatica, visto
>>> anche l'impossibilità di recarvisi frequentemente. Guardandosi intorno, non
>>> poteva fare a meno di pensare a che bel lavoro avesse fatto e alla prima
>>> volta che vi aveva messo piede, dopo aver appreso della morte della madre,
>>> dell'eredità lasciatagli (casa in questione inclusa) e dell'identità del
>>> proprio padre biologico. Pensó a quanto tutte queste scoperte gli avessero
>>> cambiato la vita in così poco tempo, proprio quando pensava non avrebbe più
>>> trovato risposte. Rimase assorto per un po'; guardó l'orologio. Stava
>>> aspettando degli ospiti, che l'avrebbero più tardi condotto alla navetta
>>> preposta alla sua partenza: il fratellastro Weld Pol e suo padre. Se non
>>> vedeva l'ora di salutare quello che a tutti gli effetti considerava suo
>>> fratello, non era molto contento di rivedere il padre, Tora Ram; sapeva che
>>> non approvava per niente la sua volontà di continuare la sua carriera nella
>>> Flotta e che avrebbe preferito che il suo primogenito cominciasse una
>>> carriera politica sul suo pianeta natale. Cosa che aveva irrigidito
>>> parecchio il rapporto fra i due e che, ad ogni loro incontro, creava nuove
>>> tensioni. Quella di Ramar non era ingratitudine: semplicemente era conscio
>>> del fatto che la carriera del politico non faceva proprio per lui, così
>>> impulsivo e poco propenso all'ipocrisia, che il padre sfoggiava così
>>> naturalmente in quasi ogni sua apparizione pubblica. Si riscosse dai suoi
>>> pensieri quando sentì bussare alla porta; chiuse velocemente l'ultima
>>> valigia e si diresse alla porta, aprendola. Abbracció e salutó il fratello
>>> con molto calore, come ormai si erano abituati a fare. Restó invece
>>> interdetto scrutando suo padre, che gli rivolse uno sguardo che esprimeva
>>> il tumulto che doveva attraversare il vecchio Bajoriano: rassegnazione, un
>>> po' di tristezza e delusione. Dopo qualche secondo Tora Ram sorrise
>>> debolmente: Ramar ricambió a forza il sorriso e, mentre invitava i due ad
>>> entrare, non poté fare a meno di pensare che sarebbe stata una lunga serata.
>>>
>>> Navetta Kruiser, 15/08/2395, ore 20.00
>>>
>>> Ramar stava ascoltando assai poco ciò che il giovane Guardiamarina gli
>>> stava dicendo. Non era tanto il fatto che a forza di documentarsi su Deep
>>> Space 16 Gamma, era come se ci avesse vissuto da un pezzo e nemmeno il
>>> fatto che il giovane fosse esageratamente logorroico per i suoi gusti;
>>> stava riflettendo su tutte quelle frecciatine che il padre gli aveva
>>> lanciato durante la loro cena di commiato. Come aveva promesso a Pol, si
>>> era trattenuto nel rispondere al genitore a tono, cosa che raramente gli
>>> riusciva, visto il proprio carattere schietto; così nella sua testa
>>> vorticavano tutte quelle risposte ironiche che aveva represso durante la
>>> serata, pensando contemporaneamente all'affettuoso saluto che il padre
>>> nonostante tutto gli aveva riservato poco prima che salisse a bordo della
>>> navetta. "Non hai scuse, Ramar: Bajor non è così lontano. Aspetterò sempre
>>> con ansia il momento in cui ti recherai nuovamente a casa". Tora Ram aveva
>>> volutamente sottolineato l'ultima parola, ma dai suoi occhi Ramar poteva
>>> leggere quanto la sua partenza rendesse triste l'uomo dalla voce ferma e
>>> autoritaria, con l'aria altera, che tanto gli somigliava. Non aveva potuto
>>> che abbracciare il genitore nuovamente, questa volta più forte. Anche se il
>>> loro legame era burrascoso, ciò che li univa era molto forte, complice il
>>> fatto di essersi ritrovati da poco. In questo turbinio di pensieri,
>>> all'ulteriore "Sa che sulla stazione..." del giovane timoniere, si voltó
>>> verso il ragazzo e, con uno sguardo a metà fra il bonario e lo scocciato,
>>> disse: "Guardiamarina, ha forse intenzione di farmi venire un'emicrania
>>> ancora prima di cominciare il mio lavoro sulla stazione?". "Certo che no,
>>> mi scusi Signore. È solo che questa è la mia prima assegnazione ed è tutto
>>> ancora così nuovo per me!". Restarono in silenzio per un po': Ramar si era
>>> pentito di essere stato così duro con il Guardiamarina. Era comprensibile
>>> l'eccitazione del ragazzo;in fondo, chiunque, più o meno intensamente,
>>> aveva provato ciò che il suo compagno di viaggio stava descrivendo. Guardó
>>> fuori dall'oblò e le coordinate che lo schermo mostrava: non ci sarebbe
>>> voluto ancora molto. Il Guardiamarina si schiarì la voce prorompendo in un
>>> "Signore.." Appena udibile. Ramar si voltò e con un cenno amichevole questa
>>> volta incentivó il giovane a continuare. "So che Lei ha già servito su una
>>> stazione spaziale... È così noioso come dicono?". In quel momento DS16 fu
>>> perfettamente visibile: Ramar sorrise e, continuando  a fissare quella che
>>> sarebbe stata la sua nuova casa, si rivolse con voce emozionata al
>>> Guardiamarina: "Non so chi le abbia detto una cosa del genere, ma mi creda:
>>> la vita su una stazione spaziale può essere tutto, fuorché noiosa". Così
>>> dicendo, mentre la navetta attraccava, si alzó, diede una pacca amichevole
>>> sulla spalla al Guardiamarina, si caricó sulle spalle i propri bagagli,
>>> attraversó il portello di attracco, mise quasi con aria trionfante piede
>>> sul corridoio di servizio e, guardandosi intorno pensó *Si ricomincia,
>>> finalmente*.
>>> Fine
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Ciao
Fabio


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Alessandro Riccardi
Ufficiale Tattico e Capo della Sicurezza
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